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Onb e Dante Labs per l’alta formazione

Da sinistra, Roberto Romanelli, Gennaro Lamberti, Vincenzo D’Anna, Andrea Riposati, Alberto Spanò e Pasquale Piscopo.

L’ Ordine nazionale dei Biologi e Dante Labs, eccellenza mondiale italiana per il sequenziamento del DNA umano, hanno stipulato un protocollo d’intesa per dar vita a un progetto di alta formazione riservato ai biologi per la ricerca in ambito genomico. Il percorso formativo è stato presentato nei giorni scorsi a Roma, nella sede di via Piramide Cestia 1/c dell’Ordine dei Biologi, e avrà luogo nei laboratori dell’azienda collocati nei locali del Tecnopolo d’Abruzzo, a L’Aquila. L’Ordine nazionale dei Biologi contribuirà all’iniziativa finanziando delle borse di studio. Destinatari di questo ambizioso progetto saranno 75 giovani biologi: prossimamente saranno comunicati i dettagli riguardanti l’accesso al percorso formativo.

A quest’intesa si è arrivati dopo che lo scorso settembre Dante Labs, insieme con Vitha Group, Spa dell’Aquila specializzata nella vendita di prodotti per il benessere e la prevenzione della salute, ha lanciato Anima Genomic, ovvero il sequenziamento del DNA umano al 100%. Il lavoro svolto dal concessionario autorizzato Vitha Group “Dream & Dare” di Anna Maria Tomei, punto di contatto tra l’Ordine nazionale dei Biologi e le due realtà imprenditoriali abruzzesi, ha costituito l’indispensabile punto di partenza da cui far prendere le mosse al progetto. L’idea di unire le rispettive forze e competenze, dando vita ad una partnership capace di qualificare giovani biologi mediante un percorso formativo avanzato nel campo genomico è stato il passo successivo. Ad esprimere soddisfazione per il risultato conseguito è stato Vincenzo D’Anna, presidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi, che ha dichiarato: «Ringrazio tutti i componenti di un Consiglio dell’Ordine che, per la verità, mi hanno sempre assecondato in questa mia idea che noi si debba fare i rivoluzionari. Perché in un mondo che cambia, le rivoluzioni sono anche costruttive, non sono solo distruttive. Se noi vogliamo guidare sessantamila biologi - e dovremmo arrivare a ottanta-novantamila, perché la dispersione e l’erosione è ancora molto alta ahinoi - dobbiamo essere all’avanguardia, non possiamo stare nel gruppo o addirittura nella retroguardia. Oggi si apre una finestra sul futuro». Alla base di queste parole la consapevolezza che «lo studio e il sequenziamento del DNA rap-

Siglato un protocollo d’intesa riservato per 75 biologi per la ricerca in ambito genomico

di Domenico Esposito

La locandina dell’evento.

presentano un po’ il simbolo di una strada che si interseca e che conduce verso la medicina predittiva e personalizzata». Il presidente D’Anna ha poi spiegato come «lo sviluppo della genomica potrà costituire il fulcro di una rivoluzione copernicana che cambierà per sempre la vita delle persone». Il convincimento di essere dinanzi a una svolta epocale è condiviso anche da Andrea Riposati, amministratore delegato di Dante Labs. Questi ha in primo luogo spiegato la mission della sua azienda, nata «da una necessità ben precisa: accorciare il tempo tra la ricerca scientifica e l’impatto che questa ha sulle persone».

Il CEO di Dante Labs ha poi precisato come la genomica sia equiparabile ad «internet nei primi anni Novanta, quando lo si utilizzava solo per le mail. Tra dieci, quindici anni, impatterà un po’ in tutti i settori della nostra esistenza, dalla salute al cibo, dai rifiuti all’inquinamento, e, proprio come internet, rivoluzionerà completamente non solo il modo di vivere, ma anche quello di concepire la medicina».

Il protocollo d’intesa stipulato dall’Ordine Nazionale Biologi e Dante Labs è stato definito da Alberto Spanò, consigliere dell’ONB, di cui è delegato per le regioni Lazio e Abruzzo «un modo per proporre nuovi modelli professionali di riferimento e renderli disponibili anche alle società scientifiche, alle università ed ai sistemi pubblici». Spanò ha affermato che l’intento non è quello di scegliere «aree», come appunto la genomica, «per metterle in contrapposizione»: l’obiettivo è invece quello di lanciare «un ulteriore segnale di spinta sul fronte della ricerca, mettendo insieme risorse private e pubbliche nel segno dell’eccellenza». Alla conferenza stampa di presentazione del progetto, dal titolo “Genomica – La strada verso la medicina predittiva e personalizzata” ha preso parte anche Gennaro Lamberti, presidente di FederLab Italia. Nel corso del suo intervento, il vertice di una delle principali associazioni di categoria dei laboratori d’analisi e dei centri poliambulatoriali privati accreditati con il Servizio sanitario nazionale, ha dichiarato che «la genomica è già il presente e occorre adeguarvisi». Secondo Lamberti, infatti, solamente «conoscenza e avanzamento tecnologico ci permettono di poter sopravvivere e vincere la sfida all’interno di un mercato che, per i laboratori di analisi, in particolari quelli piccoli, si fa sempre più complicata». Presente all’evento anche il direttore del Tecnopolo d’Abruzzo dell’Aquila, Roberto Romanelli, che ha parlato del progetto come di un «aggregatore di eccellenze». Insomma, un’iniziativa ambiziosa, secondo tutti gli esperti, che promette di rivoluzionare la disciplina medica e di conseguenza la vita dei pazienti.

Il percorso formativo è stato presentato nei giorni scorsi a Roma, nella sede di via Piramide Cestia 1/c dell’Ordine dei Biologi, e avrà luogo nei laboratori dell’azienda collocati nei locali del Tecnopolo d’Abruzzo, a L’Aquila.

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