Primo piano
Da sinistra, Roberto Romanelli, Gennaro Lamberti, Vincenzo D’Anna, Andrea Riposati, Alberto Spanò e Pasquale Piscopo.
L’
Ordine nazionale dei Biologi e Dante Labs, eccellenza mondiale italiana per il sequenziamento del DNA umano, hanno stipulato un protocollo d’intesa per dar vita a un progetto di alta formazione riservato ai biologi per la ricerca in ambito genomico. Il percorso formativo è stato presentato nei giorni scorsi a Roma, nella sede di via Piramide Cestia 1/c dell’Ordine dei Biologi, e avrà luogo nei laboratori dell’azienda collocati nei locali del Tecnopolo d’Abruzzo, a L’Aquila. L’Ordine nazionale dei Biologi contribuirà all’iniziativa finanziando delle borse di studio. Destinatari di questo ambizioso progetto saranno 75 giovani biologi: prossimamente saranno comunicati i dettagli riguardanti l’accesso al percorso formativo. A quest’intesa si è arrivati dopo che lo scorso settembre Dante Labs, insieme con Vitha Group, Spa dell’Aquila specializzata nella vendita di prodotti per il benessere e la prevenzione della salute, ha lanciato Anima Genomic, ovvero il sequenziamento del DNA umano al 100%. Il lavoro svolto dal concessionario autorizzato Vitha Group “Dream & Dare” di Anna Maria To-
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GdB | Maggio 2021
mei, punto di contatto tra l’Ordine nazionale dei Biologi e le due realtà imprenditoriali abruzzesi, ha costituito l’indispensabile punto di partenza da cui far prendere le mosse al progetto. L’idea di unire le rispettive forze e competenze, dando vita ad una partnership capace di qualificare giovani biologi mediante un percorso formativo avanzato nel campo genomico è stato il passo successivo. Ad esprimere soddisfazione per il risultato conseguito è stato Vincenzo D’Anna, presidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi, che ha dichiarato: «Ringrazio tutti i componenti di un Consiglio dell’Ordine che, per la verità, mi hanno sempre assecondato in questa mia idea che noi si debba fare i rivoluzionari. Perché in un mondo che cambia, le rivoluzioni sono anche costruttive, non sono solo distruttive. Se noi vogliamo guidare sessantamila biologi - e dovremmo arrivare a ottanta-novantamila, perché la dispersione e l’erosione è ancora molto alta ahinoi - dobbiamo essere all’avanguardia, non possiamo stare nel gruppo o addirittura nella retroguardia. Oggi si apre una finestra sul futuro». Alla base di queste parole la consapevolezza che «lo studio e il sequenziamento del DNA rap-