DOSSIER
Aperitivo PER TUTTI di Giorgia Ferrais
TUTTO IL GUSTO DI DISTILLATI, LIQUORI E BIRRE, MA SENZA L’ALCOL DELLA VERSIONE ORIGINALE. IL MERCATO STA SCOMMETTENDO SUL TREND 0.0% TRA GRANDI AZIENDE E STARTUP INNOVATIVE.
30 PAMBIANCO WINE&FOOD Settembre/Ottobre 2021
N
o, non è una moda passeggera. Quello del bere un buon cocktail o una buona birra che non contengano necessariamente alcol è un fenomeno destinato a durare. Dopo il grande successo ottenuto in Paesi come gli Stati Uniti e la Gran Bretagna, anche in Italia arriva la possibilità di assaporare il gusto dei migliori distillati senza preoccuparsi del tasso alcolico, del benessere fisico o dell’hangover. È di origine inglese una delle prime aziende a imporsi sul mercato: Seedlip, fondata nel 2014 e acquisita dalla multinazionale degli alcolici Diageo cinque anni dopo, ha dato il via ai distillati analcolici. Altro esempio eclatante è Lyre’s, marchio australiano innovativo pronto a sbarcare sul mercato italiano dopo aver conquistato con una crescita rapida più di 30 Paesi. E se il movimento low alcol o no alcol è sempre più forte in diverse parti del mondo, il mercato italiano sta prendendo consapevolezza del fenomeno solo di recente con casi come le startup MeMento e Conviv. Si va sempre più verso una “democratizzazione” del settore del beverage, con l’obiettivo di includere anche tutti coloro che non possono bere alcol oppure più semplicemente per scelta non consumano alcolici, ad esempio