Groundbreaking History, Uncertain Future Una storia da pioniera e un futuro incerto 65 years of Alberta’s first Italian parish I 65 anni della prima parrocchia italiana in Alberta
BY - D I M I C H A E L V E C C H I O
Photos by Ernest R. Cavaliere
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Santa Maria Goretti Parish, 1968
or Italians in Canada, the role of the Catholic Church has been a source of unity and community-building across the nation. Where regional and dialectical differences continued to be prominent points of detachment however, a common religious footing certainly brought together Italian immigrant groups from across the peninsula. This is perhaps none more evident than in Edmonton, Alberta, where the parish of Santa Maria Goretti has served as a veritable anchor of the city’s Italian community for the last 65 years. Founded in October 1958, the significance of Santa Maria Goretti Parish lies also in its historic place in the development of Alberta’s Italian immigrant experience. The first Italian church in the province, it has been a focal point of Italian identity and belonging in Edmonton and remains a primary destination for many Italians. Yet the passing of time has led to a slow withering of a once vibrant cultural institution. Today, Sunday masses continue to see dwindling numbers, while baptisms, weddings and other events are eclipsed by funerals. As the parish commemorates the 65th anniversary of its founding, it is also struggling to keep pace with an uncertain future. Its place in the history of Edmonton’s Italian community (and Alberta at large) remains; its upcoming chapter will fall into the hands of the next generation. For younger groups, who increasingly find themselves detached from the direct immigrant experience, the cultural and religious settings of the past seem difficult to maintain. Though Italian immigration to Canada was more prominent in Ontario and Quebec, an increasing number of emigres found themselves out West, for a variety of reasons. In Alberta, labourers and their families arrived starting in the 1880s, often working on the railway. By the war years of 1939-1945, more and more Italians settled in the cities; in Edmonton the noticeable absence of any cultural institutions became obvious as Italian numbers grew. For Catholic worshiping Italians, the idea of having a church and
Santa Maria Goretti Parish, today
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er gli italiani in Canada, il ruolo della chiesa cattolica è stato fonte di unità e collante per la comunità di tutto il paese. Laddove i dialetti e le differenze regionali continuavano a costituire evidenti punti di distacco, è stata una base religiosa comune a riunire di certo gli immigrati di tutta la penisola. Tutto ciò è forse ancora più evidente a Edmonton, Alberta, dove la Parrocchia di Santa Maria Goretti è stata un vero e proprio punto di riferimento per la comunità italiana della città nel corso degli ultimi 65 anni. Fondata nell’ottobre 1958, il valore di Santa Maria Goretti risiede anche nel ruolo storico rivestito nello sviluppo della storia dell’immigrazione italiana in Alberta. Prima chiesa tricolore della provincia, è stata un punto focale dell’identità italiana e del senso di appartenenza italiani ad Edmonton, rimanendo la meta principale per molti italiani. Tuttavia, il passare del tempo ha portato al lento declino di quella che una volta era un’istituzione culturale molto attiva. Ormai, le Messe domenicali continuano a registrare sempre meno afflusso, mentre i funerali superano battesimi, matrimoni e altri eventi. All’approcciarsi del suo 65esimo anniversario, la parrocchia stenta a tenere il passo con un futuro incerto. Il suo ruolo nella storia della comunità italiana di Edmonton (e dell’Alberta per estensione) resta; il prossimo capitolo è nelle mani della nuova generazione. Per i gruppi più giovani, che a poco a poco si ritrovano distanti dall’esperienza diretta dell’immigrazione, è difficile mantenere gli ambienti culturali e religiosi del passato. Sebbene il flusso migratorio italiano in Canada vertesse più verso l’Ontario e il Quebec, sempre più immigrati si spostarono ad Ovest per svariati motivi. A partire dal 1880, arrivarono in Alberta manovali accompagnati dalle rispettive famiglie e spesso impiegati nella costruzione della ferrovia. Durante gli anni della guerra del 1939-1945, sempre più italiani si insediarono nelle città; ad Edmonton l’assenza di istituzioni culturali di qualunque tipo divenne evidente man mano che il numero di italiani cresceva. Per i praticanti cattolici, l’idea di avere una chiesa e una Messa celebrata in Italiano rientrò in una serie di progetti che alimentarono lo sviluppo della comunità italiana di Edmonton negli anni ’50. A seguito
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