Affamati come lupi
BY - D I DA N T E D I I U L I O
Italian-Canadian businessman acquires minority ownership of U.S. Campobasso 1919
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Un imprenditore italo-canadese diventa socio minoritario dell’U.S. Campobasso 1919
hen it comes to soccer, foreign ownership can be a controversial subject. The promise of stadium expansion, improved training facilities and increased transfer spending is always a lucrative proposition. The benefits can also extend to an increase in local tourism and real estate prices. Of course, foreign ownership could end in disaster if the owners lack respect for the traditions and history of a club and refuse financial transparency. As opposed to England and Spain, international investment is still a relatively new phenomenon in Italian calcio, but is increasing each season. Where once most clubs were owned by local businessmen and families, half of Serie A’s 20 clubs are now majority-owned by international investors, mostly from North America. The foreign owners of AC Milan, Inter, Roma, Fiorentina, etc. may draw more recognition, but the lower levels in Italy are also attracting ownership interest from abroad. Take Italian-Canadian businessman Angelo Pastò, founder and president of Stanford Properties Group (SPG). He acquired minority ownership of U.S. Campobasso 1919, currently playing in Eccellenza, Italy’s fifth division. The team recently received an investment from American television personalities Kelly Ripa and Mark Consuelos. With this new acquisition, Pastò will partner with majority owner Matt Rizzetta of North Sixth Group, LLC. Born in Ururi, within the province of Campobasso in Molise in 1966 and immigrating to Canada in spring 1967, Pastò knew instantly he wanted to be part of this venture.
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uando si tratta di calcio, la proprietà straniera può rivelarsi un argomento contraddittorio. La promessa di ricevere uno stadio più ampio, delle strutture sportive migliori e più fondi per gli acquisti sono tutte proposte allettanti. I benefici potrebbero peraltro estendersi a un aumento del turismo locale e del valore dei beni immobiliari. La proprietà estera, ovviamente, potrebbe rivelarsi un disastro qualora i proprietari non rispettassero le tradizioni e la storia del club o rifiutassero una trasparenza delle operazioni finanziarie. A differenza dell’Inghilterra e della Spagna, gli investimenti internazionali sono un fenomeno relativamente nuovo per il calcio italiano, in aumento ad ogni stagione. Mentre una volta la maggior parte dei club appartenevano a imprenditori e famiglie del territorio, oggi, metà dei 20 club di serie A appartengono con quota maggioritaria a investitori stranieri, prevalentemente nordamericani. Seppur i proprietari stranieri di AC Milan, Inter, Roma, Fiorentina, ecc. ricevano maggior riconoscimento, anche le serie inferiori italiane suscitano adesso maggiore interesse d’acquisto all’estero. Si consideri per esempio l’imprenditore italo-canadese Angelo Pastò, fondatore e presidente del gruppo Stanford Properties (SPG). È diventato socio di minoranza dell’U.S. Campobasso 1919, al momento in Eccellenza (la quinta divisione italiana). La squadra ha da poco ricevuto un investimento da due personalità della televisione americana, Kelly Ripa e Mark Consuelos. Con la nuova acquisizione, Pastò si metterà in società con il socio maggioritario Matt Rizzetta del gruppo Sixth North, LLC. Nato a Ururi, in provincia di Campobasso, Molise, nel 1966 e immigrato in Canada nella primavera del 1967, Pastò ha capito sin da subito di voler partecipare a quest’impresa. “Il Campobasso si presentava come un progetto con grande poten-
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Photo by Maurizio Silla
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