Perforare n.2/2020

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THE ITALIAN MAGAZINE FOR VERTICAL AND HORIZONTAL DRILLING, SPECIAL FOUNDATIONS, GROUND ENGINEERING, WELL DRILLING, ENVIRONMENTAL DRILLING, TUNNELLING, QUARRYING AND MINING Anno 6 - Maggio/Agosto 2020

La Rivista “Perforare” è edita da Mediapoint & Exhibitions s.r.l. di Genova

Fondazioni | Perforazione| Pozzi | Gallerie | Geotecnica | Industria Estrattiva-Mineraria Fondazioni Perforazione pozzi | Gallerie Geotecnica | Industria estrattiva-mineraria



3rd Edition

Fiera certificata An exhibition audited by

126/2018 GICX18S1

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Giornate italiane del del CC alCestruzzo Giornate italiane alCestruzzo ItalIan ConCrete Days ItalIan ConCrete Days Piacenza (Italy) 29-31 October 2020

Piacenza (Italy) 29-31 October 2020

S AV E T E ! A ‘20 D E H T October 29-31ww.gic-expo.it w

AMONG THE CONFIRMED EXHIBITORS AT GIC 2020

Via Rudon, 12 - 31039 POGGIANA DI RIESE PIO X - Treviso/Italy Tel. +39.0423.456374 - Fax +39.0423.759301 E-mail: pavicenter@tiscali.it - www.levigatricepavimenti.it

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Editoriale

Il codice del cambiamento Cari Lettori, Ormai l’esperienza di ogni esecutivo da 30 anni a questa parte ce l’ha insegnato bene: non saranno provvedimenti e decreti legislativi a salvare un settore industriale dall’ennesima, grave crisi economica. Questa volta è il Coronavirus, prima fu la debacle finanziaria globale; sta di fatto che, alla fine di ogni sisma internazionale, la crisi indotta sembra più un corollario a una caduta già in atto da molti anni, piuttosto che una vera causa scatenante. Il governo ora si trova, dopo l’emergenza socio-economica da Covid-19, al bivio degli interventi concreti. Dopo aver raggiunto l’indubbio e importante risultato dei 209 miliardi di euro concessi dal Recovery Fund europeo - con 63,5 miliardi di sovvenzioni e 127,4 miliardi di prestiti a tasso molto basso e a lunga scadenza - le riforme per trasformare l’economia del Paese (secondo le priorità e le raccomandazioni dell’Ue) sono in attesa come altrettanti esami di laurea. Dobbiamo dimostrare (e dobbiamo concedere tutta la fiducia possibile ai Ministeri più strategici in questo senso) che uno scatto morale e tecnico di qualità è ancora possibile. Le premesse ci sono e confidiamo che uno degli ambiti cruciali come quello delle Infrastrutture e dei Trasporti faccia da guida e avanguardia della nuova primavera nazionale che tutti ci auguriamo. Per spendere le risorse che ci sono state accordate, occorrono cambiamenti di rotta sostanziali, rivoluzioni normative e di sistema. Non ci stancheremo mai di ribadirlo. I luoghi d’azione sono molteplici ma se ne possono indicare, a vista, già alcuni ben precisi. Soprattutto riguardo al settore strategico delle grandi opere. Vediamo in dettaglio. Nel codice dei contratti, ad esempio, una semplificazione decisiva potrebbe sbloccare la spesa pubblica e avviarla sulla strada dei cantieri, snellendo l’iter che va dalla programmazione dei lavori al collaudo finale. Alcune soluzioni in ambiti circostanziati le ha prospettate di recente una personalità esperta e ragionevole come quella di Rino La Mendola, vicepresidente del Consiglio Nazionale degli Architetti e coordinatore del Dipartimento Lavori Pubblici dello stesso CNA, proponendo la modifica dell’art. 21 per semplificare la programmazione dei lavori di importo inferiore alla soglia comunitaria e inserendoli nella programmazione annuale, con la redazione di un semplice studio di fattibilità. Oppure, per opere di grande interesse architettonico e paesaggistico, seguendo la via del concorso di progettazione a due gradi, con l’immediato affidamento al vincitore del progetto esecutivo e la conseguente accelerazione del processo di esecuzione delle stesse opere pubbliche. Così è successo, ad esempio, con la riqualificazione del Parco del Polcevera, devastato dal crollo del Ponte di Genova; in poco più di un anno, bandito il concorso, è stato acquisito il progetto esecutivo e sono stati eseguiti i lavori. Altro nodo, questa volta specifico per il settore delle fondazioni speciali. Il presidente dell’AIF (l’Associazione Italiana Fondazioni) Antonio Arienti, da noi intervistato (trovate l’articolo proprio su queste pagine di Perforare) punta il dito sulla normativa che ha consentito “a semplici intermediari economici di ottenere la qualifica SOA” sfruttando il lavoro svolto da altri, i subappaltatori identificabili con le stesse imprese che realmente svolgono lavorazioni specializzate di fondazione con un bagaglio annoso di esperienza, attrezzature specifiche e personale stabilmente assunto. Poi va rilevato un sistema di aggiudicazione degli appalti che qualifica le imprese ammesse alle gare senza effettuare una selezione effettiva basata su capacità ed esperienza. Occorre decidere, con idee chiare e trasparenti, risorse economiche reali e regole certe. Altrimenti, non basterà la magnanimità dell’Europa a salvarci da uno tsunami di un dramma finanziario e sistemico dalle conseguenze imprevedibili.

Fabio Potestà

Alberto Finotto

Buona lettura.

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Periodico associato a

Sommario | Maggio/Agosto 2020 THE ITALIAN MAGAZINE FOR VERTICAL AND HORIZONTAL DRILLING, SPECIAL FOUNDATIONS, GROUND ENGINEERING, WELL DRILLING, ENVIRONMENTAL DRILLING, TUNNELLING, QUARRYING AND MINING Anno 6 - Maggio/Agosto 2020

Fondazioni | Perforazione| Pozzi | Gallerie | Geotecnica | Industria Estrattiva-Mineraria Fondazioni Perforazione pozzi | Gallerie Geotecnica | Industria estrattiva-mineraria La Rivista “Perforare” è edita da Mediapoint & Exhibitions s.r.l. di Genova

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In copertina: La CH 450 della flotta Storci Perforazioni ha affrontato con brillante efficienza 6.500 m2 di pali CFA da 1.000 mm su un terreno coriaceo e conglomerato

48 Fondazioni | Perforazione| Pozzi | Gallerie | Geotecnica | Industria Estrattiva-Mineraria Fondazioni Perforazione pozzi | Gallerie Foundations | Drilling | Tunnelling | Geotechnics | Quarrying and Mining Industry Geotecnica estrattiva-mineraria Direttore| Industria Responsabile Fabio Potestà

Responsabile Editoriale Alberto Finotto Collaboratori Roberto Ambra Giacomo Grassi Grafica e impaginazione Romina Testino grafica@mediapointsrl.it

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Fotografia Archivio Perforare

Parte dalla selezione delle imprese

Ufficio traffico Daniela Chiusa daniela.chiusa@mediapointsrl.it

Il rilancio?

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10 FIERE

Appuntamento confermato per il GIC 2020

12 ATTUALITÀ

60 SOILMEC

Blue in America

22 COMACCHIO

64 DOOSAN

26 STORCI PERFORAZIONI

68 ENERSYS

30 SIP&T

72 JCB

36 LIEBHERR

74 BAUER

40 FONDAZIONI SPECIALI

78 REMDEVICE

44 CASAGRANDE e PALINGEO

80 HYUNDAI

48 SANDVIK

82 DÖRKEN

52 PERFORAZIONI

86 TEAMSYSTEM

56 MARINI QUARRIES GROUP

90 PIPELINE & GAS EXPO

Oltre il muro del suolo Passione infinita

Il rivestimento che fa la differenza La sfida dell’acqua La darsena navigabile Sfida CSP in linea

Affidabile, a cielo aperto Lonato, il tunnel verso la luce Camaleonte per micropali

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Carica impetuosa Sicurezza antideflagrante L’aria pura in cava L’utensile eccelso Genesis, il controllo profondo L’epica dello scavo Una fondazione da proteggere Sulle ali della programmazione Una sfida dal sottosuolo

Direzione e redazione MEDIAPOINT & EXHIBITIONS SRL Corte Lambruschini Corso Buenos Aires, 8/7 16129 Genova - Italy tel. +39-010-5704948 fax +39-010-5530088 redazione@perforare.it Pubblicità Italia ed estero tel. +39-010-5704948 fax +39-010-5530088 info@perforare.it Pre-stampa e stampa Euro Grafica - Genova Registrazioni Tribunale di Genova n.27/2011. Camera Commercio di Genova, R.I. N.O 395768 del 5 novembre 2001 Registro operatori di comunicazione N.O 022258 del 20 gennaio 2012 Comunicazione agli abbonati Art. 10 Legge 675/96. I dati personali contenuti negli archivi della casa editrice “Mediapoint & Exhibitions Srl” sono utilizzati solo dalla casa editrice e solo per perfezionare gli obblighi derivanti dagli abbonamenti. Tutti gli abbonati possono chiedere in qualsiasi momento l’aggiornamento o la cancellazione dei propri dati. Responsabile: Fabio Potestà Testi e foto a riproduzione vietata senza consenso della casa editrice. Legge 1396/42, art. 7, Reg. 18 © Copyright 2020

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Le interviste | AIF

Il rilancio? Parte dalla selezione delle imprese Intervista esclusiva con il presidente Antonio Arienti. “Per uscire da una crisi infinita, servono idee chiare, risorse finanziarie e regole certe”

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lla vigilia di un altro periodo di battaglie e di impegno febbrile, drammatico ma foriero di conseguenze proficue per l’intero settore. Così si sente il comparto delle imprese specializzate in fondazioni speciali, vere e proprie eccellenze nazionali soggette al vento mutevole del mercato e alla logica del subappalto come spazio ancora scevro da regolamentazioni e meccanismi di qualifica qualitativa. Antonio Arienti, presidente di AIF (l’Associazione Italiana Imprese Fondazioni) in questo periodo di cambiamenti possibili per il mondo delle costruzioni (invocati anche in conseguenza della contingenza post-Covid) ci ha concesso una lunga intervista in cui vengono analizzati i diversi punti critici e le possibili cure per un autentico rilancio del settore. Ingegner Arienti, potrebbe aggiornarci sulle attività e sul numero attuale degli associati che fanno attivamente parte di AIF (l’Associazione Imprese Fondazioni)? La nostra associazione si appresta a compiere i 20 anni di attività. Mentre nella prima decade si è assistito a un graduale aumento delle imprese associate fino ad arrivare ad un centinaio di aziende aderenti, purtroppo la congiuntura economica che come noto ha colpito l’intero settore delle costruzioni, ha ferito pesantemente anche le aziende specialistiche aderenti ad AIF, dimezzandole. Le attività sono sempre rivolte principalmente all’ottenimento di dispositivi normativi in grado di effettuare una reale qualifica-

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zione (basata su elementi oggettivi) delle imprese specializzate nella categoria SOA OS21 (opere strutturali speciali) e alla tutela di un settore che notoriamente lavora in subappalto. Questo perché nonostante tutti i cambiamenti normativi che si sono susseguiti nell’arco di questi ultimi 20 anni, il legislatore non ha mai affrontato con efficacia oggettiva il tema della qualificazione delle aziende. Aver consentito “normativamente” di ottenere la qualifica SOA attraverso il lavoro svolto da altri (subappaltatori) non ha fatto che aumentare, negli anni, soggetti definibili come “intermediari economici” o “assemblatori” di opere, che nulla hanno a che vedere con le imprese operative ed organizzate, che possiedono esperienza, attrezzature specifiche e personale stabilmente assunto. Le conseguenze di questo problema le vediamo tutti i giorni, anche leggendo i giornali, con opere pubbliche che crollano. Altro progetto che AIF ha curato fin dal 2008, come prima Associazione di settore in Italia, in accordo con Formedil (l’Ente di Formazione e addestramento professionale dell’edilizia) è stato la creazione di un corso di abilitazione, noto come “Patentino operatori macchine complesse” per la formazione degli addetti ai lavori delle macchine da perforazione. Possiamo dire quindi che le energie dell’Associazione in questi anni sono state sempre indirizzate sui veri ed unici valori delle imprese: la specializzazione, la professionalità dei propri addetti, l’investimento in attrezzature e l’attenzione per la sicurezza.

Qual è l’attuale stato di salute del comparto, in relazione alle imprese che lavorano soprattutto in Italia? Quale via d’uscita dalle secche della crisi offre il mercato internazionale alle nostre imprese? Il settore delle costruzioni è tra quelli che hanno pagato il prezzo più pesante della crisi che ha preso origine nel 2008 e si è poi articolata con crescente intensità. Purtroppo dopo ben 12 anni, nonostante proclami e promesse, non si vedono i presupposti concreti per credere in una inversione di tendenza. Il problema è sicuramente molto complesso, per cui non esiste una soluzione semplice ma occorre una concomitanza di fattori che vadano nella stessa direzione. Tre elementi basilari: idee chiare, risorse (economiche) e regole. Il mercato internazionale può essere uno sbocco, ma solo per una minima parte delle imprese italiane; per andare all’estero occorre una dimensione ed una organizzazione che, notoriamente, hanno solo poche società. Non è possibile pertanto rinunciare al mercato interno. È indispensabile un impegno serio in tal senso. L’assegnazione degli appalti in base al criterio del “massimo ribasso”, impedisce di fatto l’utilizzo sia di materiali, impianti e attrezzature di elevata qualità che di manodopera specializzata; un fatto questo che aumenta il rischio di risultati esecutivi scadenti e di incidenti sul lavoro. Quali sono le proposte di AIF per favorire anche in Italia l’impiego di materiali più

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tecnologici (a più alto costo iniziale ma assai più prestazionali nel lungo termine) e per garantire alle imprese italiane del comparto un’economia di scala che consenta loro più elevati investimenti per la formazione tecnica e la sicurezza dei lavoratori? Il criterio di aggiudicazione non è la principale criticità. Io ne vedo due fondamentali: la prima è il sistema che qualifica le imprese alle gare che non è in grado di effettuare una selezione effettivamente basata su capacità ed esperienza, la seconda è la difficoltà delle stazioni appaltanti di escludere le offerte esageratamente basse. Sistemando questi due aspetti, vere criticità del sistema, tutto il resto si risolve di conseguenza. A quel punto anche l’introduzione di materiali e soluzioni tecnologiche troverebbe spazio e sicuro apprezzamento migliorativo. In senso generale quindi, la principale proposta di AIF è a sostegno di qualunque iniziativa che muova nella direzione di qualificare il mercato, gli operatori e le imprese chiamate alle gare. Siamo nell’imminenza dell’inaugurazione per il nuovo ponte sul Polcevera di Genova, un’opera che sta rispettando - come non mai in Italia - i tempi di realizzazione, avvicinando forse per la prima volta dopo tanto tempo il nostro Paese agli standard internazionali. Quali sono le sue valutazioni

in proposito? Si tratta di un modello traslabile opportunamente anche ad altre grandi opere in fase di stallo da troppo tempo? L’Italia ha dimostrato già da diversi anni di saper dare il massimo nelle situazioni emergenziali, e questa è una grande peculiarità che potrebbe essere utilizzata anche per altre situazioni specifiche. Non è però pensabile di utilizzare il principio dell’emergenza in maniera stabile. Una cosa si può dire: non è possibile avere un codice appalti con regole che devono valere ugualmente per lavori da 20 mila euro come per lavori da 200 milioni di euro. È tempo che qualcuno se ne accorga, e per le mega-opere, un sistema tipo Genova ben congeniato può avere un senso. Ma solo per queste. Un intero comparto economico industriale come quello delle costruzioni non potrebbe mai svilupparsi in modo sano e solido sulle basi di un modello emergenziale. Anche su questo la storia ha già insegnato qualcosa. Tra le varie conseguenze del crollo del Ponte Morandi, vi è stata quella di porre una maggior attenzione all’aspetto della manutenzione infrastrutturale del nostro Paese, già pesantemente colpito dalle conseguenze del dissesto idrogeologico e dal ripetersi di eventi sismici soprattutto lungo la dorsale appenninica e nelle isole del

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Sud-Italia. Quali provvedimenti suggerisce AIF in merito a queste problematiche? Sul pessimo stato delle infrastrutture in Italia incidono due aspetti: il primo è dato dalle difficoltà economiche del nostro Paese, che ha visto ridurre in maniera drastica le risorse finanziarie, non solo per nuovi progetti ma anche per l’adeguato mantenimento di quelle esistenti. Il secondo invece richiama quanto dicevo sulla riqualificazione di tutto il comparto delle costruzioni, a partire da una vera selezione delle imprese, degli Enti Appaltanti, per arrivare a regole che consentano di rifiutare offerte con ribassi palesemente sotto il livello dei costi. Poiché le imprese italiane nello specifico comparto hanno sempre goduto di una notevole notorietà e autorevolezza anche in campo internazionale, potrebbe informarci sul contributo di AIF nell’ambito della EFFC-European Federation of Foundation Contractors? L’AIF rappresenta l’Italia in qualità di componente ufficiale della EFFC. Nel 2011 abbiamo avuto il triennio di presidenza italiana dell’Ing. Stefano Trevisani. Naturalmente la nostra Associazione continua a contribuire attraverso i propri delegati esperti ai numerosi gruppi di lavoro attivi in Europa, che spaziano dai temi contrattuali, alla salute sicurezza e sui luoghi di lavoro, ai tavoli tecnici sulla normativa macchine, fino ad aspetti più specifici delle singole lavorazioni. Diversi lavori della Federazione come quello sulla certificazione della stabilità in sicurezza della piazzola di lavoro, o come il software che permette di calcolare le emissioni di CO2 delle principali lavorazioni specialistiche, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale dei cantieri, sono stati ottenuti con il contributo di AIF. Molte sono le sfide e gli obiettivi da raggiungere in Europa, ma siamo consapevoli che la partecipazione di AIF in EFFC ci renderà sempre allineati con scelte che il settore delle costruzioni in ambito specialistico dovrà compiere per stare al passo con l’innovazione tecnologica, la sostenibilità e sicurezza sul lavoro.

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Attualità | Fiere News

Appuntamento confermato per il GIC 2020

Dal 29 al 31 ottobre si terrà a Piacenza Expo la terza Edizione degli Italian Concrete Days

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i terrà regolarmente dal 29 al 31 ottobre prossimi il GIC – Giornate Italiane del Calcestruzzo a Piacenza Expo. L’appuntamento, giunto quest’anno alla terza edizione, è stato confermato in calendario sulla base dei segnali incoraggianti che riguardano l’andamento dei contagi da COVID-19 a livello nazionale. Nel momento in cui questo numero di Concrete News va in stampa, il trend continua a essere in diminuzione. Mediapoint and Exhibitions, organizzatrice dell’evento, si è già attivata per fare in modo che sia gli espositori che i visitatori possano partecipare alla manifestazione con la massima sicurezza. In virtù della continua e costante diminuzione dei contagi, sia in Italia che nel resto d’Europa, le modalità relative al distanziamento sociale finora applicate potrebbero allentarsi; ciò soprattutto per quanto riguarda la partecipazione ai convegni, naturale corollario di qualsiasi manifestazione fieristica. La graduale riapertura dei voli tra l’Italia e gli altri paesi europei è un segnale positivo che lascia supporre la presenza degli operatori esteri al GIC, in particolare quelli del Nord Europa che già nelle passate edizioni hanno partecipato in grande numero. Con le recenti decisioni del Governo italiano e i “bazooka” per il supporto all’economia e all’edilizia sostenibile messi in campo, si attende una graduale marcata ripresa anche del mercato italiano delle costruzioni. Motivo per il quale sono molte le aziende che hanno già confermato la loro presenza al GIC,

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Giornate italiane del alCestruzzo Giornate italiane delCC alCestruzzo italianC ConCrete onCrete days italian days 29-31 October 2020 - Piacenza, Italy

29-31 October 2020 - Piacenza, Italy

ulteriore tangibile segno di come nel Paese sia grande la voglia di ripartire dopo un lungo periodo di stop forzato. Come nelle edizioni del 2016 e 2018, anche quest’anno saranno presenti diverse aree tematiche all’interno della fiera: Idrexpo (Italian Demolition and Recycling Expo) sarà dedicata al mondo delle demolizioni, Conpavitexpo (Concrete Paving Technologies) sarà incentrata sui massetti e le pavimentazioni e Aggretexpo (Italian Aggregates Technology Expo) sul mondo degli inerti. Novità dell’edizione 2020 sarà Rebartexpo, focalizzato sulle macchine per la piegatura del tondino. “Fortunatamente – afferma Fabio Potestà, direttore della Mediapoint and Exhibitions - il continuo e costante rallentamento dei

contagi, sia in Italia che nel resto d’Europa, ci induce a un cauto ottimismo sulla possibilità di organizzare nell’autunno prossimo a Piacenza sia la 3ª edizione del GIC – Giornate Italiane del Calcestruzzo / Italian Concrete Days che l’edizione inaugurale del Pipeline & Gas Expo – The Utility Construction Show, eventi che senza le problematiche causate dal Coronavirus avrebbero probabilmente già totalizzato il tutto esaurito, a conferma del notevole interesse destato dalla formula delle nostre manifestazioni che assicurano agli espositori un target di visitatori estremamente qualificato a fronte di costi di partecipazione assai contenuti. Sono convinto che le aziende che operano nel settore delle costruzioni e delle opere pubbliche saran-

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no penalizzate in maniera meno incisiva e ciò anche grazie agli investimenti annunciati dall’attuale compagine governativa in campo infrastrutturale, unitamente alle attraenti agevolazioni fiscali per l’edilizia residenziale. Agli espositori interessa avere incontri con visitatori qualificati che possano loro garantire utili riscontri commerciali. Aggiungo, infine, che la visita a fiere così specializzate, organizzate in un quartiere fieristico, tra l’altro, con spazi particolarmente ampi, può garantire anche con le attuali regole di distanziamento una normale fruizione dei contatti tra espositore e visitatore che, già in una situazione pre-Covid, rispettavano un logico turno di ingresso per interloquire con il personale presente negli stand”.

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Attualità News ACQUISIZIONI

Controls sotto l’ala Nova Maesurements Dopo oltre 50 anni di innovazione nel settore della progettazione, produzione e fornitura di apparecchiature per laboratorio e testing nell’edilizia e nell’ingegneria civile, la Controls di Liscate (Mi) – leader globale nelle macchine di prova per calcestruzzo e analisi del suolo, in decisa ascesa con la nuova divisione IPC Global Advanced Pavements – è passata sotto il controllo proprietario dell’americana Nova Measurements. “Con Nova Measurements al timone, Controls completa un cammino razionale di rinnovamento – conferma Pasquale Di Iorio, azionista, presidente e CEO del gruppo Controls da 25 anni – Nova Measurements creerà la

migliore piattaforma possibile per sviluppare ulteriormente l’imprinting internazionale dell’azienda, insieme alle tecnologie di collaudo più avanzate per l’industria e l’ingegneria

civile”. Attualmente la diffusione delle tecnologie e dei prodotti Controls è basata su una rete internazionale distribuita tra Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Spagna, Polonia e Messico.

FONDAZIONI SPECIALI

HR Innovation Award per Trevi Grazie al progetto “Global HR Digital Transformation: la bussola del cambiamento” il Gruppo Trevi ha vinto il Premio “HR Innovation Award” 2020 nella categoria Ottimizzazione Processi. La proclamazione dei vincitori è avvenuta nel corso del Convegno finale dell’Osservatorio HR Innovation Practice che si è svolto lo scoro 26 Maggio 2020 a Milano. Gli “HR Innovation Award” sono stati istituiti nel 2011 con l’obiettivo di creare conoscenza e promuovere la condivisione dei progetti di innovazione e miglioramento dei processi di gestione e sviluppo delle risorse umane grazie all’adozione delle più innovative tecnologie digitali. Questo importante riconoscimento premia lo sforzo che il Gruppo Trevi, già impegnato in un profondo e radicale riassetto societario e manageriale, è riuscito a produrre per organizzare e rendere efficiente la gestione del change management attraverso un approccio graduale per processo e per aree geografiche. Un cambio di rotta radicale per supportare nel migliore dei modi il piano di rilancio del Gruppo e il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Il progetto, supportato dall’adozione del sistema Oracle HCM Cloud e dai consulenti del system integrator Business Reply, ha previsto l’introduzione di un sistema informativo di Gruppo a supporto dei processi HR e la standardizzazione a livello globale della loro applicazione al fine di promuovere la partecipazione come elemento fondante. Nello specifico è stato definito un linguaggio comune per l’anagrafica di gruppo, degli standard di reportistica e ridefinito il processo di performance management, cambiando il modello di valutazione e attivando il continuous feedback.

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Attualità News INDUSTRIA ESTRATTIVA E MINERARIA

Esordio per tre Le nuove pale gommate allround Liebherr L 526, L 538 e L 546 sono uscite in première mondiale all’inizio dell’aprile scorso. La nuova serie è conforme alle direttive sul livello di emissione V/Tier 4f ed è caratterizzata da una maggiore potenza grazie alle modifiche apportate alla linea di trazione e ai bracci articolati. Sui modelli è implementata anche una nuova cabina e numerosi sistemi di assistenza per comfort e sicurezza. Per la prima volta saranno disponibili per la serie di pale gommate di medie dimensioni gli innovativi sistemi di assistenza e il nuovo sterzo joystick delle pale gommate di grandi dimensioni XPower. Durante la progettazione, gli ingegneri Liebherr hanno ottimizzato la collaudata trasmissione di traslazione su tutti e tre i modelli. Inoltre, i modelli L 538 e L 546 presentano una potenza del motore notevolmente superiore e il modello L 546 è ora dotato di un nuovo e potente motore a sei cilindri.

Più lungo Fino a 40 ore di autonomia NO STOP Grazie all’elettronica ad alta efficienza che ottimizza il consumo di energia e a batterie integrate testate per durare, i radiocomandi REMdevice lavorano più a lungo. Scopri di più su www.remdevice.com

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Attualità News

FIERE

Geofluid, arrivederci al 2021 Piacenza Expo ha deciso di posticipare al 2021 la nuova edizione di Geofluid che si svolgerà precisamente dal 19 al 22 maggio 2021 nel centro fieristico di Piacenza. “La scelta ha tenuto conto delle indicazioni pervenute dagli espositori, dalle opportunità offerte dai calendari fieristici internazionali e dalle disponibilità della struttura – spiegano gli organizzatori della manifestazione – Si tratta di una felice collocazione in un mese ideale per il format di Geofluid che contempla anche una prestigiosa e ampia area espositiva esterna. Il tema dell’emergenza sanitaria Covid-19 ha influito nel prendere questa decisione per un salone che nell’ultima edizione ha registrato oltre 11.000 visitatori professionali provenienti da ben 86 paesi esteri.

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Ricollocarsi in un periodo dove si ipotizza una migliore mobilità degli operatori dai mercati di riferimento vuol dire mettere nelle migliori condizioni Geofluid per un’edizione di successo in termini di visibilità e contatti commerciali”. La prossima edizione si appresta quindi ad essere momento importante per il settore delle perforazioni, delle fondazioni e dei lavori nel sottosuolo. Verranno mantenuti i principali comparti come Geotech, Geotunnel, Geocontrol, No Dig e Geotermia; a questi verranno affiancate una serie di iniziative divulgative sulla fase di transizione energetica. Tra le novità una directory merceologica on line in grado di fornire maggiori informazioni e riferimenti sugli espositori per i prossimi due

anni. Da sempre i convegni di Geofluid rappresentano il valore aggiunto rispetto ad altri eventi. Gestione delle risorse energetiche, acqua ed economia circolare, gestione degli inquinanti e tutela ambientale, prevenzione del rischio idrogeologico attraverso la rimozione delle acque sotterranee o superficiali, startup nell’industria del drilling and foundation, innovazione tecnologica ed efficientamento energetico dei macchinari saranno alcuni dei temi dell’edizione 2021 per un progetto di visione prospettica dei prossimi 10 anni. Geofluid 2021 aspetta gli oltre 280 espositori diretti per una edizione che vedrà coinvolto tutto il territorio al fine di offrire una esperienza fieristica completa alle aziende partecipanti e ai visitatori professionali.

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Attualità News ASSOCIAZIONI

L’AIF cambia casa Cambio di sede per AIF (Associazione Imprese Fondazioni). Dal 20 maggio scorso, il nuovo quartier generale legale e operativo presso si è insediato negli

uffici di via Verona 9 (interno 2) – 00161, Roma. Rimangono confermati i contatti telefonici pregressi, il Codice Fiscale 97302670589 e gli indirizzi di posta

elettronica segreteria@aifassociazione. it – presidente@aifassociazione. it e l’indirizzo pec: aifassociazione@ legalmail.it.

ASSOCIAZIONI

Protocollo comune per le costruzioni

L’intento, ambizioso, è quello di “fare massa critica, per far sentire con più forza la voce del settore delle macchine per costruzione”, secondo le parole della direzione di Unacea. È questa la ragione che ha spinto la stessa Unione Nazionale Aziende Construction Equipment & Attachments (Unacea) e Assodimi, le associazioni di categoria rispettivamente dei noleggiatori e delle aziende produttrici e importatrici di macchine e attrezzature per le costruzioni, a stipulare un protocollo di collaborazione. Le due associazioni dichiarano che intensificheranno le attività di mutua informazione, di consultazione, di comunicazione, di formazione e soprattutto le azioni di advocacy nei confronti degli stakeholder comuni. “Con Unacea ci sono sempre state convergenze in molti ambiti – dichiara Mauro Brunelli, presidente di Assodimi – Ogni azione ha più forza se fatta in comune”. “Con Assodimi abbiamo sempre notato una forte convergenza su un modello di associazionismo antiburocratico e a guida imprenditoriale – rileva Mirco Risi, presidente di Unacea – Adesso nella difficile contingenza segnata dagli effetti della pandemia abbiamo voluto valorizzare la pratica quotidiana dei nostri rapporti per creare sinergie e fare massa critica a favore del comparto”.

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Attualità News TUNNELING

Nella centrifuga dell’eccellenza tecnologica

La Metropolitana di Napoli, con la completa attivazione della Linea 6 nel corso del prossimo anno, costituirà una delle grandi scommesse infrastrutturali vinte, nello scenario delle grandi opere del nostro Paese. La nuova linea servirà a collegare la zona ovest con il cuore della città partenopea e, precisamente, con la stazione di Piazza Municipio. Qui si continua a lavorare, per operazioni di scavo in microtunneling, nella realizzazione della camera di ventilazione - all’interno del cantiere della stazione di Arco Mirelli, a ridosso di piazza del Plebiscito - con l’impiego di fango liquido contenente bentonite per sigillare le pareti appena scavate della galleria. L’autore delle operazioni è uno specialista di prim’ordine come Getech/Gennaretti Centrifugal Systems di Jesi (An). In questa applicazione la centrifuga trova un duplice impiego: il primo è quello di separare e riciclare la bentonite usata dal fango di scavo in eccesso - che contiene particelle solide di roccia oltre a sabbia, argilla e limo - Il secondo impiego invece è quello più classico della separazione dell’acqua (ovviamente riutilizzata per uso industriale), dalle parti solide in essa contenute; parti che vengono poi anch’esse riciclate o smaltite. In campo, un impianto speciale di Getech/Gennaretti Centrifugal Systems come il modulo SPACI (Stazione Polimero Automatica in Container Industriali), una soluzione impiantistica completa, facile da trasportare e da installare in cantiere, con la quale è possibile separare qualsiasi tipo di fango, in qualsiasi area o zona, facilitando così lo smaltimento di un minor volume di materiale solido e potendo subito riutilizzare o riciclare il liquido ottenuto dalla separazione, con innegabili vantaggi di carattere economico. A caratterizzare i vari modelli è l’installazione di Decanter GHT di diverse dimensioni, dotati di impianto di preparazione del polimero e del fango da trattare e di sistemi di controllo e gestione del processo. Gli impianti sono dotati di tutte le parti necessarie al funzionamento (tra cui pompe, motori, stazione del polimero) e possono essere equipaggiati con generatori di energia elettrica, illuminazione, sistema di riscaldamento o condizionamento d’aria e anche una postazione di lavoro. Un supporto fondamentale alla lavorazione che vede coinvolte le imprese ICM, Batitunnel Italia e Cogeis.

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Attualità News

PERFORAZIONI

Geotermia sicura Il progetto europeo Descramble (Drilling in dEep, Super-CRitical AMBients of continentaL Europe), cofinanziato dai fondi Ue di Horizon 2020 e condotto a Larderello, si è concluso nel 2018 ma continua a dare i suoi frutti: esaminando i dati raccolti durante il progetto, infatti, i ricercatori dell’Università di Ginevra – insieme a quelli dell’Ateneo fiorentino e del Cnr – hanno dimostrato che neanche la perforazione di un pozzo geotermico profondo (sono stati raccolti dati fino a 2,9 km nel sottosuolo) in condizioni di temperatura e pressione particolarmente sfidanti ha causato “attività sismica incontrollata”. Dall’Università di Ginevra gli stessi ricercatori hanno rilevato che la geotermia “è una soluzione efficiente e non inquinante” contro la crisi climatica in corso ma come ogni altra fonte energetica, rinnovabile o meno, non è esente da rischi e impatti ambientali: la soluzione sta nel gestire con cura le operazioni geotermiche”.

COMPONENTI

Pneumatici globali in Unacea Bridgestone Industrial ha aderito a Unacea come socio aggregato. La società, parte dell’omonimo gruppo globale nel settore gomme e pneumatici, fondato nel 1931 in Giappone, conta oggi oltre 180 tra stabilimenti produttivi e centri di ricerca e sviluppo in 25 paesi nel mondo.

“Le attività dalle associazioni di categoria, specie quando facilitano il dialogo tra i diversi segmenti di un comparto, diventano vitali in momenti di crisi come quello del Covid-19 – ha dichiarato Alessandro Cardellicchio, direttore delle

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vendite Emea di Bridgestone Industrial – Entriamo in Unacea nell’attuale atmosfera di emergenza per portare il nostro contributo di know-how, convinti che nell’associazione, insieme, sapremo superare la sfida epocale che abbiamo davanti”.

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Attualità News PERFORAZIONI

Specialista nel tunneling Tra le novità di Casagrande, ha fatto il suo debutto in primavera, sulla scena del mercato internazionale, la nuova perforatrice per applicazioni di tunneling, fondazioni speciali e indagini geognostiche. Si tratta del modello C7T XP-2, dotato di una cinematica versatile che ben si adatta a ogni tipologia di intervento, nell’esecuzione di micropali e ancoraggi come nelle operazioni di perforazione in galleria. Il modello prevede una doppia propulsione – con motore diesel da 168 kW e motore elettrico 160 kW – per un adattamento in tempo reale a qualsiasi esigenza di lavoro in sicurezza nell’ambito del tunneling. La perforatrice rientra nella classe operativa delle 25-30 t ed è stata realizzata in previsione di uno speciale progetto di tunneling, in allestimento

alternativo: con rotary T14 EP e martello T40; e con testa rotante CH400, per una velocità massima di rotazione a 1.300 rpm (con mandrino idraulico e verricello per indagini geotermiche fino

a 1.000 m di profondità). La perforatrice C7T XP-2 può essere azionata sempre in alternativa, completamente da remoto con l’ausilio del radiocomando, oppure con telecomando via cavo.

FORMAZIONE

GeoJob (con Perforare) al ministero del Lavoro Dare alle nuove generazioni un’opportunità vera, seguendo la missione primaria di una politica del lavoro che guarda al futuro. Su questo principio, un confronto decisivo che porterà all’azione forse è iniziato sul serio e il merito è di una realtà d’eccezione come quella di GeoJob. Prima dell’emergenza Covid-19, questa startup innovativa – maturata nel 2018 all’interno dell’incubatore di impresa Speed MI Up dell’Università Bocconi – ha incontrato a Roma il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, per avviare il primo dialogo su un progetto di formazione rivolto ai giovani (e alle imprese) che cercano nuove professionalità per i cantieri di domani. La nostra redazione ha affiancato con passione il questa sfida e il primo numero dell’anno di “Perforare”, è stata consegnato dallo stesso Vittorio Massimo Borgo (amministratore unico di GeoJob) alla ministra Catalfo, durante l’incontro al dicastero governativo, a testimonianza

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dell’impegno culturale e divulgativo che accompagna sempre l’attività professionale di GeoJob (protagonista anche tra gli espositori dell’ultimo GIS 2019 a Piacenza Expo). Sfruttando le grandi possibilità offerte dalla geolocalizzazione, geoJOB Recruitment ha sviluppato un servizio tecnologico per riuscire a rintracciare direttamente sul mercato dell’offerta professionale i lavoratori del comparto edile e delle grandi costruzioni. Quello che manca, troppo spesso, è proprio il lavoratore specializzato e già formato per salpare alla volta di una nuova esperienza di lavoro, spesso qualificata e cruciale per la propria carriera professionale. “Per questo, l’idea di parlarne direttamente con il ministro Nunzia Catalfo ci è apparsa impegnativa ma giusta – dichiara convinto Vittorio Massimo Borgo, amministratore unico di geoJOB – La difficoltà nel reperimento di personale risiede nel fatto che gli specialisti, lo ripetiamo con allarme, sono sempre meno nel

nostro Paese. Da 15 anni in Italia non si realizzano quasi più grandi infrastrutture e questo rallentamento ha provocato ormai una sclerosi nella formazione”. L’incontro con la ministra Nunzia Catalfo si inserisce proprio in questo progetto di formazione fondamentale per un networking virtuoso tra imprese e lavoratori. “Abbiamo trovato grande attenzione e interesse per le nostre proposte – sottolinea Vittorio Borgo – Questa sensibilità istituzionale e personale da parte della ministra Nunzia Catalfo ci sprona ancora di più nella nostra motivazione. Far partire la formazione vuol dire far partire il lavoro e rilanciare il Paese”.

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Attualità News FIERE

Per Samoter e Asphaltica rinvio alla primavera 2021 Nuova decisione di Veronafiere in merito allo svolgimento del Samoter. Seguendo il confronto con le aziende dei settori coinvolti dal Salone e dall’evento espositivo abbinato di Asphaltica, gli organizzatori hanno stabilito la riprogrammazione di entrambi gli eventi nella primavera del 2021, da mercoledì 3 a domenica 7 marzo. Le nuove date tengono conto , secondo le dichiarazioni degli stessi promoter “della specificità delle rassegne, caratterizzate da elevate complessità logistiche e allestitive, legate alla movimentazione e al montaggio dei grandi macchinari”. Riprogrammato nelle nuove date 2021 anche il debutto a Samoter di ICCX Southern Europe, il principale evento sulla prefabbricazione in calcestruzzo per l’Europa meridionale, realizzato in collaborazione con ad-media GmbH. “La decisione di posticipare ulteriormente le manifestazioni è dovuta al permanere della situazione di incertezza generale legata all’emergenza sanitaria causata dal virus Sars-Cov-2 in molti paesi del mondo - spiegano dal quartier generale di Veronafiere - In seguito

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a una valutazione che recepisce anche le preoccupazioni della nostra community, abbiamo preso atto della mancanza delle condizioni necessarie a garantire il rispetto degli standard di qualità e internazionalità di Samoter”. “Come sempre sono stati ascoltati i nostri clienti, con la volontà di tutelare il comparto – spiega Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere – Insieme a tutti i partner abbiamo individuato all’inizio di marzo 2021 il momento migliore per organizzare Samoter e Asphaltica. Si tratta soltanto un pit-stop, con i motori sempre accesi per studiare con tutta la community di riferimento un percorso promozionale di avvicinamento al prossimo anno, già con una prima tappa fisica ad ottobre. Le nuove date 2021 consentiranno alle due manifestazioni di essere le prime a inaugurare in Europa il calendario delle fiere dedicate al mondo delle costruzioni. Il riposizionamento garantirà poi una maggiore rappresentatività a livello di grandi gruppi internazionali e sponsor, permettendo di intercettare la ripresa del mercato che vedrà il riavvio della

cantieristica anche grazie alle risorse del Recovery Fund”. “Dopo aver consultato la nostra base associativa mediante un sondaggio flash – dichiara Mirco Risi, presidente di Unacea – ci siamo convinti che nel 2020 non ci sono le condizioni di mercato per un evento all’altezza di quello che deve essere il SaMoTer. Accogliamo positivamente quindi lo spostamento su marzo 2021 della manifestazione che si posiziona in modo da valorizzare gli auspicati effetti di crescita derivanti dalle misure espansive annunciate a livello europeo e nazionale”. Anche Michele Turrini, presidente dell’Associazione Siteb - Strade Italiane e Bitumi concorda nella “codivisione di questa scelta, in considerazione del ruolo di primo piano che Asphaltica da sempre riveste per tutti gli attori della filiera delle strade e i relativi stakeholder e delle numerose adesioni registrate anche quest’anno per la fiera. Siamo convinti che il rinvio a marzo del prossimo anno ci consentirà di preparare un’edizione ancora più efficace e visibile a livello internazionale e di rilancio per l’intero mondo delle strade”.

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Attualità News

COMPONENTI

Rivoluzione oleodinamica per pompe e motori Una nuova serie di pompe e motori oleodinamici arriva sulla scena del nostro mercato nazionale, con la preziosa e attenta commercializzazione curata da Hansa-TMP, azienda di Modena, dealer esclusivo in Italia di molti marchi della componentistica internazionale. Tra questi i principali sono Dynex, Wandflush, Rickmeier, Yeoshe, HKS, Hydropa. Inoltre, da oltre vent’anni, per il settore oleodinamico (di cui sono in disponibilità imminente le nuove serie già citate) è distributore di Kawasaki. Le novità Kawasaki proposte da Hansa-TMP oggi sono addirittura due e riguardano - oltre alla nuova serie di pompe Kawasaki K3VLS a pistoni assiali a cilindrata variabile per circuito aperto - i nuovi motori oleodinamici M7V/M7X. Partiamo, per una sintesi tecnica, dalle nuove pompe a pistoni assiali a piatto oscillante K3VLS. Per volumi da 50 a 150 cm³, a portata variabile per circuito aperto ad alta efficienza, per macchine ed attrezzature che richiedono il

load-sensing oppure un controllo elettrico, queste pompe sono state progettate e costruite per soddisfare le necessità di mercato dei settori agricolo, marino, industriale e delle costruzioni. Naturalmente, le K3VLS trovano spazio anche in altri ambiti diversificati in cui è richiesta una pompa a cilindrata variabile per medie e alte pressioni. Il nuovo gruppo rotante K3VLS offre alta efficienza abbinata a un design che veicola bassi livelli di rumorosità. L’alta efficienza del gruppo rotante richiede una bassa coppia in stand by e questa prerogativa consente una riduzione della temperatura del sistema idraulico e, di conseguenza, un minor consumo di carburante. Completano l’elenco virtuosi dei benefici, le dimensioni contenute delle nuove pompe e la notevole leggerezza. Veniamo alla nuova gamma di motori M7V/M7X. Si tratta di tipologie a piatto oscillante a 11 pistoni da 85 a 212 cm³, variabili e fissi per circuiti

aperti e chiusi. I nuovi motori hanno un’elevata coppia di spunto paragonata all’asse inclinato e controlli proporzionali elettrici o idraulici. Kawasaki, con la propria lunga esperienza nel progettare pompe e motori idraulici a piatto oscillante, ha concepito una linea unica nel suo genere. L’ottimizzazione del gruppo rotante permette eccellenti prestazioni ad alta velocità. Equivalente agli assi inclinati, ma ottenuta da un piatto inclinato, l’ottimizzazione del gruppo rotante permette, infatti, un ottimo equilibrio fra l’alta velocità e il surriscaldamento. Il gruppo rotante consente anche una velocità costante a basso regime di giri. Altro vantaggio derivante dall’ottimizzazione del gruppo rotante è la bassa rumorosità favorita dal design del piatto oscillante e dalle ridotte forze sul corpo motore. Con il plus della tecnologia Kawasaki applicata al piatto distributore, l’eccellente affidabilità, la bassa rumorosità e l’elevata efficienza fanno di questi motori la scelta migliore per il sistema HST (trasmissione idrostatica), ma anche per piattaforme di perforazione, rotazioni di torrette e argani.

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Cover Story | Comacchio

Oltre il muro del suolo La CH 450 di Storci Perforazioni si è dimostrata all’altezza di un compito arduo. 6.500 metri lineari di pali da 1.000 mm realizzati senza sosta su un terreno conglomerato dalla presenza di ghiaia in natura

U

n cantiere, a Bologna. E tutta la grinta dell’agognato ritorno al lavoro, dopo mesi di interruzione a causa di un’insidiosa epidemia globale. Tra le barriere che delimitano la costruzione di un importante istituto di credito, il colpo d’occhio quasi ci emoziona, con il silenzio operoso delle perforatrici, all’opera per la realizzazione delle prime fondazioni. Ci ha portato, in questa oasi laboriosa, Ruggero Canovese della divisione vendite di Comacchio, per rivelarci le doti della notevole CH 450, la perforatrice che inaugurò nel 2015, tra le

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serie del costruttore trevigiano, la stagione dei grandi diametri. La fortuna gli arrise subito e durante l’ultima edizione di Conexpo, a Las Vegas, Comacchio ha riservato il primo piano a questa macchina dalle prerogative polivalenti, contraddistinte da una produttività assolutamente d’eccezione. Nel cantiere bolognese, l’impresa in azione è la Storci Perforazioni, un’autentica autorità nel campo dei micropali, delle metodologie per pali FDP (Full Displacement Piles) e CFA (Continuous Flight Auger) e di numerose altre applicazioni per vibroflottazione e vibrocompattazione, jet grouting, ancoraggi e pali trivellati, solo per citarne le principali specialità. Mentre la perforatrice Comacchio da 45 ton guadagna il piazzamento ideale prima di procedere alla trivellazione in versione CFA, ci raggiunge Dino Storci, amministratore delegato e anima propulsiva di un’azienda giunta ai 15 anni di attività effettiva nell’attuale ragione sociale, ma forte di un bagaglio d’esperienza che risale addirittura all’immediato dopoguerra. “La nostra è una realtà storica a tutti gli effetti

- rimarca il patron di Storci Perforazioni Con il nome originario di Fratelli Storci, fu fondata da mio nonno nel 1949 e portata avanti poi da mio padre. Io rappresento la terza generazione, quella che porta avanti con caparbietà la tradizione di lavorazio-

ni e tecniche complesse e molto specialistiche. Il cantiere in cui ci troviamo ne è un esempio. Nella fase preliminare della costruzione di questa nuova sede direzionale, le nostre squadre stanno eseguendo pali in CFA, a elica continua, di 1.000 mm,

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Ruggero Canovese e Dino Storci

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per tutto il perimetro del cantiere. Si tratta di una dimensione ragguardevole di palificazioni, da realizzarsi su un terreno non certo facile. Per questo motivo, abbiamo

battezzato l’esordio nelle applicazioni in CFA della nostra Comacchio CH 450, impiegata finora soprattutto in applicazioni FDP”.

Realmente, questa perforatrice Comacchio dal design sorprendentemente compatto rappresenta una soluzione proficua per lavorazioni che richiedono tempi molto rapidi di allestimento in cantiere e un alto grado di produttività. “Siamo al cospetto di una macchina completamente automontante - sottolinea Ruggero Canovese - La facoltà di trasporto in assetto unitario, con asta kelly e testa di rotazione già allestite, facilita il trasferimento veloce in cantiere e, una volta sul posto, la perforatrice viene semplicemente scaricata e messa in funzione senza l’ausilio di gru o altre attrezzature di supporto al montaggio. In pochi minuti il mast è sollevato e messo in funzione in piena sicurezza”. L’ingresso della CH 450 nella flotta di Storci Perforazioni, l’anno scorso, ha aperto la strada a un vasto programma di impegni a cui la nuova perforatrice è stata destinata in virtù della propria agile versatilità per un’ampia gamma di lavorazioni. “La CH 450 può essere fornita nella versione CPD (pull down a cilindro) e WPD (pull down ad argano) - ci spiega ancora Canovese - Il design della testa di rotazione adottato da Comacchio presenta una struttura innovativa che permette l’adozione, con variazioni minime) di aste kelly per vari diametri, dalle tipologie HD (Heavy Duty) e XHD (Extra Heavy Duty) fino a una lunghezza massima di 14 m”. Mentre la perforatrice Comacchio entra nel vivo delle operazioni, Dino Storci ci illustra le difficoltà che comporta la particolarità dell’intervento. “Quando si arri-

Con il CFA, l’azione si sposta anche all’estero Dopo la messa in opera nella flotta di Storci Perforazioni, la CH 450 ha affrontata una lunga lista di cantieri nazionali, in tutta Italia. L’attività dell’impresa modenese, dopo il lockdown da Covid-19, ha ripreso il proprio programma di lavorazioni assidue, con numerose opere in corso di esecuzione, in Italia e all’estero. Particolarmente assidua l’attività in Francia e soprattutto in Polonia, dove Storci Perforazioni è impegnata nell’ambito di commesse pubbliche di grande rilievo per la costruzione di infrastrutture statali come cavalcavia, autostrade e ferrovie. Opere dove l’impiego della tecnologia CFA richiama l’identità di efficacia e affidabilità di una macchina come la CH 450 di Comacchio.

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va ai primi 11 metri, con l’elica continua, la macchina si trova ancora in presenza di strati di argilla e di limi misti - ci spiega il titolare dell’impresa di Ravarino (Mo) - Quindi, fino a questo punto, si tratta di un’operatività facile. Il difficile arriva dopo, quando, una volta superata questa profondità, l’attrezzatura CFA incontra strati di ghiaia in natura, di pezzatura grossolana fino a 10-15 cm. Un materiale che, in parte, risulta anche conglomerato e rende molto ardua la penetrazione con l’elica. Una perforazione davvero efficace dev’essere in grado di rimuovere questo strato compatto e cementato, allo scopo di favorire il pompaggio di calcestruzzo,

mantenendo aperto il foro. Con una macchina come la CH 450 il successo finora ci ha arriso, proprio in considerazione della coppia generosa erogata dalla propulsione installata sulla perforatrice”. La Comacchio CH 450 di Storci, quindi, a Bologna ha affrontato un banco di prova fondamentale, in uno dei cantieri più ostici per le operazioni a elica continua. “Finora questa perforatrice l’abbiamo impiegata in applicazioni in FDP per diametri più piccoli, come dicevo prima - ricorda ancora Dino Storci - Questa è la prima volta che fa il suo ingresso in un cantiere per la realizzazione di pali così importanti, su un terreno particolarmente difficile tra l’al-

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tro. Possiamo dire che il debutto ha fatto segnare un successo pieno, anche sotto il profilo del risparmio energetico (nell’ordine di circa 100 litri al giorno di differenza rispetto a una macchina standard), con una produzione di 10 pali al giorno (2-3 in più rispetto alla media). Senza contare la compattezza, l’agilità e la velocità nel piazzamento. Una dinamica che ci ha favorito nella costruzione di una berlinese notevole nelle dimensioni, con uno sbancamento di 6,5 m per 6.500 metri lineari complessivi di cantierizzazione. Un campione di forza, insomma, questa CH 450, con una silhouette praticamente da perforatrice girosagoma, compatta e multifunzionale”.

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Fondazioni Speciali | Storci Perforazioni Special Foundations

Passione infinita Nel suo cuore profondo, la storia dell’azienda di Ravarino assomiglia alle tecnologie che hanno dato valore, in 15 anni, ai cantieri di fondazione in Italia e nel mondo. Un’identità rivelata da talento imprenditoriale, professionalità e inesausta volontà di fare bene

L

a storia non mente mai. Si ricorda solo delle vicende che assumono significato e valore nel corso del tempo. Il tempo di Storci Perforazioni è quello di un’impresa che ha trovato un’identità nuova e al contempo solide radici di tradizione, nel corso dei suoi primi 15 anni di vita attiva dedicata

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Dino Storci

al settore delle tecnologie di lavorazione del suolo. Dino Storci è il testimone di una lunga saga di famiglia. Un’avventura cominciata dal nonno, Bruno Storci nel lontano 1949 - eroico dopoguerra da pionieri, soprattutto nel mondo nazionale delle costruzioni - con una vocazione

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speciale per le opere del sottosuolo. Da allora sono passati oltre 60 anni ma la passione è rimasta una febbre ad alta temperatura, trasmessa di padre in figlio. Prima l’erede diretto di Bruno, il primogenito Guido. Fino alla terza generazione, rappresentata con successo e indomito entusiasmo dal nipote, Dino Storci. “Abbiamo affrontato il lockdown mondiale come lo affrontano le imprese vere, senza paura - tiene a sottolineare il titolare e testimone dell’azienda di Ravarino, avamposto dell’operosa provincia modenese - Contando sulla nostra solidità societaria, costruita in 12 lustri di storia, da quando mio nonno fondò la Fratelli Storci, fino all’attuale forma societaria che dal 1995 si è tramutata in Storci Perforazioni, l’attività dei cantieri che avevamo in programma è stata solo rinviata. Scalpitavamo per riprendere e adesso che la nostra corsa è ricominciata, la squadra di Storci Perforazioni viaggia a mille. Abbiamo 22 cantieri in corso d’opera in Italia, più altri 14 all’estero da seguire, che partiranno a breve. Non ci fermeremo neppure questa estate, nessuno ha voglia di vacanze. Piuttosto la nostra volontà quella di rimetterci in gioco con la nostra esperienza e il nostro talento, attraverso le soluzioni innovative e le metodologie

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d’intervento all’avanguardia che costituiscono il nostro tesoro, il bagaglio tecnico maturato in decenni di impegno sul campo”. Esperienza, passione per il proprio lavoro, grande professionalità, utilizzo delle più moderne attrezzature costituiscono altrettanti elementi vitali per la Storci Perforazioni. Oggi è una realtà primaria in Italia come sulla scena internazionali, nel settore più complesso e sofisticato delle perforazioni civili e industriali. Opere di impatto straordinario di cui Storci Perforazioni è stato protagonista e autore tecnologico, tra le province di Modena, Bologna, Ferrara e Milano, rilevano interventi di consolidamento indefettibili che hanno valorizzato e risollevato le sorti di edifici storici e aree urbane ed extraurbane valorizzate ex novo. Interventi di eccezionale complessità tecnica e logistica, portati a compimento con maestria ed expertising calibrato entro spazi di cantiere ristretti e ad altezze ridotte, anche in contesti interni. Una

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lunga scia luminosa di risultati brillanti e realizzazioni che hanno fatto scuola, costituendo, nei 15 anni di vita e preziosa eredità di Storci Perforazioni, un grande esempio di virtù professiona-

li al massimo grado di espressione. Gli auguri d’obbligo, per Storci Perforazioni, ricordando questi primi cinque lustri di successo pieno e autotevole, sono quelli che tutti noi dovremmo fare all’Ita-

lia, repubblica fondata sul lavoro delle donne e degli uomini migliori. Quelli che dal profondo, dalle fondamenta, saranno in grado di risollevarci in un futuro migliore.

Storci Perforazioni, an identity of value Storci Perforazioni today goals the first 15 years anniversary, but it deals with underground works for over 60 years. The long experience gained allows the company to meet every need of its customers. Founded in 1949 by Bruno Storci, the Fratelli Storci (roots of Storci Perforazioni, dated from 90’s), from a small artisan company, thanks to the great tenacity, creativity and spirit of a pioneer of its owner first, his son Guido and his nephew Dino then, soon became a reference in the industry, proposing innovative solutions and cutting-edge intervention methodologies. Experience, passion for their work, great professionalism, use of the most modern equipment allow Storci Perforazioni to be a leading company in Italy and abroad in the sector of civil and industrial drilling. The company - headquartered in Ravarino, near Modena - offers suitable solutions for every type of drilling and consolidation operation to be carried out on land, civil or industrial buildings, on a national scale. Thanks to the experience gained on important construction sites in Modena, Bologna, Ferrara and Milan, Storci Perforazioni is able to carry out consolidation operations in historic buildings and works in small spaces and reduced heights.

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Fondazioni Speciali | SIP&T Special Foundations

Il rivestimento che fa la differenza I tubi casing SIP&T sono la pietra d’angolo di un grande progetto infrastrutturale in Svizzera per pali trivellati da 700 mm alla profondità di 15-24 m

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l progetto di Horw riguarda un lavoro di fondazione per la costruzione di quattro grandi edifici che includeranno principalmente appartamenti residenziali e che dovrebbe essere completato nell’imminenza del prossimo agosto. Si tratta di un insieme di residence unici -progettati individualmente per soddisfare le esigenze di ciascun residente - che abbraccia il meglio dell’architettura, dell’arte e della cultura del Vierwaldstättersee, il “Lago dei quattro Cantoni” di Lucerna. Il progetto è basato sul metodo design-build, che applica due fasi di lavoro contemporanee e offre il miglior controllo di tempo e budget. Una volta analizzata la relazione geologica e annotati i carichi coinvolti, le scelte del progetto si sono orientate sulla realizzazione di pali trivellati che è un elemento comune nella maggior parte delle opere. Più di 300 pali incamiciati ed inclinati di 8 gradi devono essere realizzati con un diametro di 700 mm a una profondità media di 20 m. I pali hanno rinforzi interni molto grandi, in dettaglio una trave H in ferro HEB34 è associata a una gabbia in acciaio con tondini di diametro 30 mm. L’azienda esecutrice delle fondazioni sta realizzando i pali utilizzando una trivella Europea di ultima generazione con valori di coppia fino a 240 kNm. Va notato come la stratigrafia del sottosuolo delle opere in questione consista in vari strati di roccia metamorfica, alcuni dei quali molto duri e che vedono una resistenza media a compressione della roccia compresa tra 20 e oltre 90 MPa. Inoltre, a 10 metri di profondità si trovano falde acquifere profonde.

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L’impresa esecutrice, la Gebr. Brun AG, è in attività nel settore delle costruzioni dal 1900. Con le sedi a Emmen ed Erstfeld, l’azienda è saldamente radicata nella Svizzera centrale. Il core business è la riparazione di costruzioni edili, ristrutturazioni, costruzioni in calcestruzzo e perforazioni speciali. Questa realtà d’eccellenza ha molti anni di esperienza in tutte le aree dell’ingegneria delle fondazioni. Utilizzando la tecnologia più avanzata, garantisce soluzioni individuali ed economiche per un’ampia varietà di perforazioni e costruzioni. Questa impresa

storica conta su circa 170 dipendenti ben motivati e qualificati. Inoltre con un proprio laboratorio, un’officina efficiente e un ampio parco automezzi di macchinari moderni ed ecologici, il gruppo soddisfa le massime esigenze dei propri clienti. Nel caso dell’intervento di Horw, le squadre Gebr. Brun hanno applicato il metodo di perforazione incamiciato. Questa applicazione si ottiene guidando nel terreno un involucro in acciaio che serve per proteggere l’intera operazione di perforazione dalla possibilità che il terreno collassi nel palo. Fondamentalmente l’utensile di

perforazione utilizzato lavora all’interno di una protezione cilindrica realizzata da un tubo da rivestimento temporaneo infisso progressivamente nel terreno. Alla fine del processo di lavorazione (compresa l’istallazione della gabbia d’acciaio e la gettata di calcestruzzo) questa protezione viene recuperata per essere utilizzata per un successivo palo. Il tubo di rivestimento consente di lavorare in qualsiasi tipo di formazione geologica ed è particolarmente indicato per terreni non molto compatti. Il loro utilizzo consente di lavorare senza fanghi bentonitici di stabilizzazione. Ci sono molti vantaggi nell’usare i tubi rivestimento come l’assenza di un impianto di preparazione e pompaggio dei fanghi unito alla mancanza di un processo di separazione e/o purificazione dei fluidi dal materiale in sospensione. Un ulteriore notevole vantaggio è legato all’assenza di inquinamento dei fanghi di stabilizzazione nel materiale perforato che può essere così smaltito in modo agevole. D’altra parte, uno svantaggio da tenere in considerazione è dovuto al peso dei tubi da rivestimento che può rendere le operazioni di sollevamento molto impegnative. A causa del proprio peso, la colonna dei tubi da rivestimento può essere deformata dalla pressione del suolo nel caso di profondità e diametro elevati: questo è

Iwan Heinzer, Foundation Department Manager Gebr. Brun “Onestamente, all’inizio ero scettico nei confronti di SIP & T, principalmente perché la mia esperienza è basata sull’utilizzo di prodotti tedeschi. Oggi, dopo aver usato i tubi da rivestimento e gli utensili SIP&T, devo ammettere la mia piena soddisfazione. I loro prodotti sono ben progettati, resistenti e offrono prestazioni elevate soprattutto in condizioni rocciose. Inoltre usano equipaggiamenti Betek e questo rappresenta per me una sorta di garanzia. In definitiva posso dire che la SIP&T è un’azienda affidabile, attenta, che risponde prontamente ai nostri specifici requisiti e per tutto ciò li stiamo prendendo in considerazione per tutti i nostri nuovi progetti”. “Honestly speaking, at the beginning I was skeptical to go with SIP&T, mainly because my experience has been made using German products. Today, after using their casings and rotary tools I have to admit my satisfaction. SIP&T products are well designed, durable and are providing high performance especially in rock conditions. They use Betek equipment and it is a certain guarantee for me. Definitively, SIP&T is a reliable company, attentive, responding promptly to our specific requirements and we are considering them for all our new projects”.

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il motivo per cui il corretto spessore e dimensione del giunto sono estremamente importanti. L’uso di una morsa idraulica è fortemente consigliato per trattenere le sezioni durante il montaggio e lo smontaggio. In presenza di profondità e diametro rilevanti, la coppia della macchina da perforazione potrebbe non essere sufficiente per consentire ai tubi rivestimento di avanzare nel terreno, in tal caso è necessario utilizzare la morsa gira colonna che può essere alimentata indipendentemente o essere collegata al sistema idraulico della trivella. In generale, i tubi da rivestimento maggiormente utilizzati sono quelli a doppia parete essendo gli unici ai quali si può applicare la morsa gira colonna. Uno dei problemi che può verificarsi utilizzando i tubi rivestimento è il loro bloccaggio nel palo durante il pompaggio del calcestruzzo o l’installazione della gabbia in acciaio a causa dell’eccessivo attrito con il terreno. Gli operatori delle trivelle potrebbero sicuramente evitare questi problemi procedendo a un ritmo lento e costante. La gabbia di rinforzo utilizzata è autoportante e ha alla sua base un supporto di lamiera per migliorare la qualità della fase di pompaggio del calcestruzzo. Per la fornitura dei tubi da rivestimento e degli accessori di perforazione, Gebr. Brun si è affidata a una realtà che ormai

Christian Steinmann, Sales Manager Steintech “Siamo molto felici della nostra esperienza come distributore in Svizzera di SIP&T. Hanno un prezioso know-how nella progettazione e realizzazione di kelly bar e utensili di alta qualità. Tutti i nostri clienti hanno notato l’eccellente rapporto qualità / prezzo unito a tempi di consegna brevi. Lentamente, stiamo cambiando la mentalità svizzera fortemente focalizzata sul mercato tedesco. La migliore prova del nostro reciproco successo è, senza dubbio, il feedback positivo che riceviamo da diversi cantieri Svizzeri. I clienti hanno testato con successo diversi prodotti della linea SIP&T e sono sicuro che nel prossimo futuro aumenteremo la nostra presenza nel mercato locale”. “We really like our experience with SIP&T being their distributor in Switzerland. They have precious knowhow in the construction of high quality Kelly bars and rotary tools. All of our clients have well noted the excellent ratio quality/price along short delivery time. Slowly, we are changing the Swiss mind set stronger focalized on German market. Best proof of our mutual benefit is, without doubt, the positive feedback we receive from different job sites. Clients have successful tested the items and I’m sure that in the near future we will increase our presence into local market”.

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da molti anni è un autentico punto di riferimento nella produzione di utensili di perforazione verticale di grande diametro. Parliamo naturalmente di SIP&T, che continua a distinguersi come azienda primaria del settore, in grado di produrre kelly bar innovativi e compatibili con la maggior parte dei marchi produttori di macchine da trivellazione - e con essi tutti gli utensili di perforazione necessari per realizzare il palo. Quando la concorrenza sul mercato diventa sempre più agguerrita, innovazione e sviluppo sono le parole chiave fondamentali per qualsiasi produttore. Raggiungere questi obiettivi, tuttavia, non è facile e presume sia la disponibilità a investire sia la possibilità di contare su competenze e conoscenze consolidate. Ogni novità nel mercato deriva da un sapiente mix di questi ingredienti, i cui risultati dipendono in gran parte - soprattutto in un settore complesso come le fondazioni - dalla capacità di soddisfare le esigenze dell’utilizzatore finale che è il

miglior giudice del valore di un prodotto. I tubi da rivestimento SIP&T sono progettati per essere una solida struttura in acciaio saldata di alta qualità; i giunti sono realizzati in lega di acciaio con elevata resistenza all’usura. In base al momento torcente della trivella, sono disponibili due diverse linee di tubi rivestimento: standard e rinforzati, la seconda tipologia utilizza una speciale lega d’acciaio che conferisce ai giunti un elevato valore di snervamento meccanico. Il collegamento tra i giunti è assicurato da bulloni conici, anelli filettati e conici prodotti dall’azienda tedesca Betek. Inoltre, tutte le connessioni sono rese impermeabili con l’utilizzo di guarnizioni. I diversi tipi di equipaggiamento applicati sulle scarpe sono anch’essi prodotti da Betek e scelti in base

alla tipologia di terreno dove andranno a lavorare. In ogni caso è possibile personalizzare il design e il tipo di equipaggiamento in accordo alle esigenze del cliente. Con i tubi da rivestimento, l’azienda Svizzera Brun ha acquistato anche alcuni utensili e un twister (testa di manovra dei tubi). Ecco una tra le più grandi differenze tra l’azienda Italiana e la maggior parte di tutti gli altri fornitori. SIP&T offre il twister in versione manuale e automatica. Il twister automatico (Auto CDA) rappresenta un interessante sistema di bloccaggio per i tubi da rivestimento e può essere utilizzato su tutte le trivelle aumentando la produttività e la sicurezza nell’esecuzione di pali, evitando danni e perdite di tempo che sono spesso causati dalla applicazione con bloccaggio manua-

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Casings that make the difference SIP&T casings at work in Switzerland for a large infrastructural project based on the execution of inclined boreholes diameter 700 mm – 15/24 m depth The project in Horw is the foundation work for the construction of four big buildings that will mainly include apartments and it is expected to be completed in august 2020. A collection of unique residences individually designed to meet the needs of each resident embracing the best in Vierwaldstättersee architecture, art and culture. Project is based on design-build method, which applies two contemporary working phases and give the best control of time and budget. Once the soil geological report was analyzed and the loads involved were noted, the project choices were aimed at cased bored pile foundations being used, which is an element in common in most works. More than three hundred cased bored piles inclined of 8 degrees must be made with a diameter of 700 mm at an average depth of 20 m. Piles have very large reinforcing: iron H-beam HEB34 associated with steel cage diameter 30 mm. The contractor is producing the piles using last generation European rigs with high torque values up to 240 kNm. It should be noted how the stratigraphy of the subsoil of the works in question consists of various layers of metamorphic rock, some of them very hard and who see average compressive strength ranges between 20 and over 90 MPa. In addition, at 10 meters deep aquifers are found. Gebr. Brun AG has been active in the construction industry since 1900. With the locations in Emmen and Erstfeld, the company is firmly anchored in Central Switzerland. They are active in the fields of building construction. The core business is in building construction repairs, conversions and renovations, in civil engineering concrete construction and in special civil engineering drilling and ramming. The firm has many years of experience in all areas of foundation engineering. By using the most advanced technology, they guarantee individual and economical solutions for a wide variety of drilling conditions and construc-

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tion methods. Gebr. Brun has around 170 motivated, well-trained employees. With their own locksmith’s shop, the efficient workshop and their modern and environmentally friendly vehicle and machine park, the group fulfills the highest demands of their customers. In Horw, the utilization of casey drilling method application is obtained by driving a steel siding into the ground in order to protect the whole drilling operation; basically the rotary drilling tool during the working process, performs inside a mechanical protection made by the casing fixed into the ground. At the end of the working process (including the steel cage and concrete) this protection is recovered to be used for another borehole. Casing pipe allows to work in any type of geological formation, especially with material not much solid and compact. Moreover this application allows to work without stabilization muds. There are many advantages such as the absence of a preparation and pumping plant for the muds or the lack of a separation and/or purification fluids process filled of suspension material. A further considerable advantage is related to the absence of drilled material pollution from the stabilization muds and it allows to dispose debris without finding a landfill. On the other hand, a disadvantage to take into account is due to the relevant casings column weight and as consequence the whole drilling and lifting up operations could be very challenging. The cased drilling process is long if compared to a drilling muds system. Due to its own weight the casings column can be deformed by the ground pressure if there are high depth and large diameter: this is the reason why a correct pipe thickness and joint dimension are strictly necessary along a casing clamp to hold sections during assemble and disassemble. In presence of relevant depth and diameter, the drilling rig torque could be not enough to drive or lift up the casings

string, in that case a casing oscillator is required to work independently. In general, double-wall casings are used for stabilizing boreholes and avoiding potential damages on pile lateral surfaces. The main trouble is that the casing string blocks into the hole due to the excessive friction with the ground during the concrete pumping or steel cage setting– up. Efficient rig operators could surely avoid these issues by proceeding in a slow and steady rhythm. The reinforcing cage is self-supporting and assembled by four joints before being installed. In addition, each steel cage is made by a metal plate support at the base of each pile in order to improve the quality of the concrete pumping phase. Being always a prominent representative in the field of large diameter vertical drilling tool production, SIP&T continues to stand out as a leading company, able to manufacture innovative Kelly bars compatible with most of worldwide drilling rig brands along all necessary rotary drilling tools to get the job done. When competition on the market gets increasingly fierce, innovating and renovating are fundamental key words for manufacturer. To achieve these goals, however, is not easy and it presumes, availability to invest in research and development and, secondly, being able to count on consolidated skills and knowhow, are equally indispensable requirements. Every new addition on the market is, therefore, the result of a wise mix of these ingredients, whose outcomes depend largely – especially in a sector as complex as foundations - on the ability to satisfy the needs of the final user, the best judge of a product’s worth. SIP&T casings are designed as solid welding construction out of high quality steel; casing joints are made out of alloy steel having high strength and resistance against wear. According to the rotary torque, we have available two different casing line: standard and heavy duty, the second one uses

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a special steel alloy that gives to the joints a very high value of yeld point. Connection between joints is ensured by Betek conical bolts, threaded and conical rings. More than that all connections are water tight using O-ring seals. All different equipment used on the casing shoe is manufactured by Betek and it is customized according to the soil investigation and client needs. Custom built design is available upon request. Together with casings, Brun has purchased the casing drive adaptor and some rotary tools. Here is the biggest difference between the Italian company and all other suppliers. SIP&T can offer the casing drive adaptor both manual and automatic version. The Automatic Casing Drive Adaptor (Auto CDA) represents an interesting locking system for casings that can be used on all piling rigs and can increase the

safety and productivity in the execution of cased piles, by avoiding any damages and time loosing caused by the manual locking phase. It is an automatic casing connector system, its maximum advantage is the ability to increase both safety and productivity in foundation works, eliminating both the related dangers and the huge amount of time necessary for the jointing of the casing pipes that until now was often performed manually. This connection system represents an innovation in the cased piling construction and for this reason it has been patented. It is widely used in job sites all over the world, its feedback is extremely positive and we can state that nowadays it is recognized as a must-have tool. To complete the picture, SIP&T provides hydraulic retaining clamp to guarantee a safe grip of the casing column,

le. Si tratta di un sistema di connessione automatica dei tubi effettuata direttamente dall’operatore in cabina il cui massimo vantaggio è la possibilità di aumentare sia la sicurezza che la produttività nelle opere di fondazione, eliminando sia i pericoli sia l’enorme quantità di tempo necessario per la giunzione manuale dei tubi. Il sistema di connessione descritto rappresenta un’innovazione nella palificazione e per questo motivo è stato brevettato. È ampiamente utilizzato nei cantieri di tutto il mondo, il suo feedback è estremamente positivo e possiamo affermare che oggigiorno è riconosciuto come uno strumento indispensabile. Per completare il quadro, SIP&T fornisce anche la morsa in versione meccanica ed idraulica per garantire una presa sicura del tubo mentre la colonna rivestimento viene disassemblata. Gli utensili in gioco sono un bucket ed un’elica conica entrambi per terreni rocciosi. La scelta di fornire questo tipo di utensili deriva dal fatto che sono in grado di perforare rocce con una resistenza alla compressione tra 12,5 e 100 Mpa. Grazie al design speciale, agli equipaggiamenti Betek uniti ad altri dettagli tecnici, il coefficiente di penetrazione è risultato straordinariamente buono, soprattutto rispetto al feedback degli stessi utensili acquistati da altri fornitori. I principali vantaggi segnalati sono stati: meno con-

sumo di carburante, un comportamento della macchina molto più stabile con meno vibrazioni durante le operazioni di

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while retracting the casings with the drilling rig. The safety clamps guarantee a safe hold of the drill pipes during pipe retraction. In addition, SIP&T has supplied some rotary tools, in detail rock buckets and progressive rock augers. The choice to supply these tools came from the fact that they are able to drill soil strata having a rock compressive strength in the range of 12.5/100 Mpa. Thanks to SIP&T special design, Betek equipment within many others technical details, the penetration rate has resulted extrtemily good especially compared with the feedback of same tools bought from other suppliers. Main reported beneficts have been: less fuel consuption, a much more stable rig behavior with less vibration during drilling operations and in general less wearing, increase in productivity, reputation on job site and return on investment.

perforazione, meno usura, aumento della produttività, reputazione su cantiere e ritorno sugli investimenti.

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Fondazioni Speciali | Liebherr Special Foundations

La sfida nell’acqua Per la ristrutturazione di uno storico ponte sull’Aare, in Svizzera, lo specialista Birchmeier ha scelto la potenza affidabile della perforatrice LB 36

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l ripristino strutturale di un ponte ferroviario, soprattutto in ambiente fluviale e quindi con emetti sommersi su cui intervenire, è una sfida operativa notevole. Da lontano difficilmente si riesce a vedere, tanto è avvolto da una fitta nebbia che lo circonda. Stiamo parlando dello storico ponte sull’Aare, a Coblenza, in Svizzera. Persino i treni che trascorrono veloci sulla struttura sembrano altrettanti fantasmi. Ma i fantasmi, in effetti, aleggiano da tempo, silenziosi su questa infrastruttura rimasta chiusa al traffico su rotaia per molto tempo, proprio a causa dell’impegnativo cantiere di rinforzo e ripristino funzionale del viadotto. ”Questo è un cantiere molto speciale - conferma Adrien, operatore per Birchmeier Spezialtiefbau AG, impresa appaltatrice dell’opera - Accanto a me c’è un fedele alleato per portare a termine l’impresa,

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la perforatrice Liebherr LB 36. È stata una grande sfida portare qui una macchina da 115 tonnellate; ha richiamato molti curiosi. In effetti, è stato necessario ricavare una piccola rada artificiale sull’Aare per assemblare la macchina e da lì predisporne accesso al pontone da cui la perforatrice è stata trasportata a monte, sul greto del fiume. Dopo giorni di pioggia ininterrotta, l’alto livello dell’acqua ha ulteriormente complicato la situazione e reso ancora più difficile il piano d’azione che

avevamo previsto per l’intervento dell’LB 36 proprio sotto la struttura del ponte, a ridosso delle pile. “Questo è un cantiere molto speciale proprio a causa della presenza copiosa e imprevedibile dell’acqua - fa eco ad Adrien, Daniel Kunz, direttore operativo di Birchmeier Spezialtiefbau AG - Stiamo operando con una sorta di piattaforma di perforazione, partendo dal pontone. La Liebherr LB 36 per noi costituisce un supporto tecnologico fondamentale in questo

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cantiere. Questo ponte ha 130 anni e deve essere rinnovato completamente”. Per questo, il progetto prevede la realizzazione di quattro nuove strutture verticali di sostegno, a rinforzo delle quattro pile originarie del ponte. “Stiamo costruendo questi quattro elementi, circondandone la struttura di ciascuno con un muro di palancole d’acciaio - continua Adrien Abbiamo utilizzato una metodologia di perforazione Kelly, applicata all’LB 36. Ognuna delle 16 pile è caratterizzata da un diametro di 1,5 m, a una profondità compresa tra i 12 e i 20 m”. Inizialmente, era previsto che la squadra di tecnici procedesse al rinforzo strutturale delle pile durante lo scorso inverno, quando il livello dell’acqua nell’alveo dell’Aare è più basso. Tuttavia, proprio durante il periodo invernale, le lavorazioni hanno dovuto interrompersi a causa dell’apertura della stagione dedicata alla pesca. Durante i lavori di perforazione, comunque, è risultato subito evidente il fattore di complessità dell’intervento. I tecnici non possono neppure contrassegnare il livello dell’acqua con una vernice spray. “Stiamo utilizzando il GPS per seguire il posizionamento corretto delle strutture di fondazione. Almeno questo funziona perfettamente in ogi caso, anche quando ci troviamo sotto un ponte come questo e vicino alle linee elettriche - ci spiega il caposquadra in cantiere Patrick Fuchs - Per GPS, intendo naturalmente il siste-

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Water challenge For the renovation of a historic bridge over the Aare, in Switzerland, the specialist Birchmeier fields the reliable drilling rig LB 36 The renovation of the railway bridge requires a spectacular application of the LB 36. “That was extremely close,” explains Adrien. He climbs out of the small fishing boat and sets foot on the pontoon. His gaze wanders to the bridge directly above him. “When we first passed through there was a gap of 50 to 60 cm between the leader and the underside of the bridge, due to the water level”. From the distance you can hardly see it. Thick fog surrounds the historical Aare Bridge in Koblenz, Switzerland. An SBB train rattles across it as if to make itself noticed. A familiar noise that has not been heard here for a long time, since the railway line was completely closed during the construction work. “This is a very special jobsite”. The LB 36 drilling rig is working beside Adrien. It was a huge challenge bringing the 115-tonne machine here, and a spectacle for curious onlookers. In fact, a small harbour was specially built on the Aare in order to assemble the machine and it now serves as an access to the pontoon. From there, the drilling

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machine was transported upriver. After days of rain the high water level further intensified the situation and made the plan to manoeuvre the LB 36 under the bridge even more difficult. “This is a very special water construction site,” acknowledges Daniel Kunz, Director of the contractor Birchmeier Spezialtiefbau AG. “We are operating with our drilling rig on a pontoon”. Birchmeier is erecting four piles around each pillar. “It’s a huge support”. The 130-year-old bridge needs to be renovated. “This is being done through four pillars. We are making four piles surrounded by a sheet pile wall for each pillar,” continues Adrien. As site manager he knows everything about the jobsite. Using the Kelly drilling method, Birchmeier is boring the 16 piles with the LB 36 from Liebherr. Each pile has a diameter of 1.5 m and is between 12 and 20 m deep. Originally, it was planned that Birchmeier would reinforce the pillars in winter, when less water flows in the Aare. However, exactly at this time work must be stopped for the close season of the

fish. During the drilling work it also became evident how special this jobsite is. The workers cannot mark the water with the spray can. “We are using GPS for positioning. That works perfectly even though we are under a bridge and close to electric lines”. When the site foreman Patrick Fuchs talks about GPS, he means the assistance system LIPOS from Liebherr. “We have never had any interference with the signals and could always work. It’s a huge support for positioning the piles in the water”. “We can’t transport the concrete to the borehole”. After the hole has been drilled and the reinforcement cages have been inserted, the next challenge is about to begin. Specifically, we have a bridge here. That means we can’t transport the concrete to the borehole with the truck mixer. We have to pump and have laid 280 m of concrete lines”. Because of excellent experience in the past, Birchmeier chose a Liebherr pump type THS 110 D-K for the job. Despite all these challenges, Birchmeier was able to successfully complete the first building phase.

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ma di controllo Lipos implementato da Liebherr anche per queste applicazioni di perforazione. Non abbiamo mai avuto interferenze con altri segnali e potremmo lavorare in continuo senza problemi, qui sotto. Si tratta di un aiuto fondamentale per posizionare le pile nell’acqua senza commettere errori”. “Non possiamo trasferire il calcestruzzo nel foro - specifica ancora Fuchs - Dopo che il foro è stato realizzato e sono state inserite le gabbie di rinforzo, quindi, c’è un’altra sfida da affrontare. Siamo sotto un ponte e qui non può arrivare un’autobetoniera. Dobbiamo pompare il calcestruzzo attraverso delle linee di distribuzione. Ne abbiamo predisposto un tragitto per ben 280 m!”. Una nota doversosa: grazie all’esperienza di successo nei cantieri passati, Birchmeier ha scelto per queste operazioni una pompa Liebherr del tipo THS 110 D-K. A ogni difficoltà, una risposta reattiva. Una sfida vinta da Birchmeier, con successo pieno, durante tutta la prima parte dei lavori di ripristino, conclusi alle soglie della scorsa primavera.

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Fondazioni Speciali Special Foundations

La darsena navigabile Nelle fasi iniziali del grande progetto Waterfront di Levante per la realizzazione del canale urbano è stata prescelta la tecnica dei pali secanti

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l progetto che riguarda la sistemazione del nuovo Waterfront della città di Genova è una delle grandi scommesse per il futuro della Lanterna. Con l’avvio dei lavori preliminari, da questa primavera il programma è entrato nel vivo delle realizzazioni più importanti, a partire dal canale navigabile che entrerà direttamente nel cuore della città. Il recupero dell’intero quartiere della vecchia Fiera di Genova - con il ripristino dello storico edificio del Palasport, l’abbattimento già realizzato dell’edificio ex-Nira e le future demolizioni del Padiglione C e delll’ex-Padiglione Universitario - rientra nelle più alte ambizioni civili del territorio ligure. Soprattutto, in questo grandioso progetto di riqualificazione, secondo le parole

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dello stesso sindaco Marco Bucci “l’acqua ritorna a far parte di Genova. In passato, c’è sempre stata una sorta di barriera tra il Porto e la città. Oggi vogliamo che l’acqua e la città siano in comunione, ritornino a essere qualcosa di inscindibile”. L’opera nasce dal progetto “Waterfront di Levante” donato da Renzo Piano alla sua città - come rielaborazione e aggiornamento del disegno d’assieme Blueprint, di cui è autore ancora l’architetto genovese - proprio allo scopo di valorizzazione le relazioni fra la città e il mare, in termini di sostenibilità dell’ambiente e di attrattività sociale ed economica delle attività insediabili. Nell’ambito del Waterfront di Levante un ruolo chiave è ricoperto proprio dal nuo-

vo canale urbano o darsena navigabile che passerà per l’area fieristica, nel sedime attualmente occupato dal padiglione C. Il canale, a ridosso delle mura antiche della città, passando sul retro del padiglione B della stessa fiera di Genova, andrà a lambire il lato ovest del padiglione S. In questa fase primigenia del cantiere, la scelta delle tecniche costruttive ha un ruolo preponderante in relazione alla riuscita di un’infrastruttura di comunicazione così complessa. Dalle indagini geognostiche realizzate, si è rilevato che i depositi detritici artificiali (riporti) a comportamento geotecnico prevalentemente granulare (senza coesione) possiedono parametri geotecnici di base scadenti - e in assoluto estremamen-

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te variabili sia verticalmente sia orizzontalmente. I depositi sedimentari marini interposti tra il bedrock e i riporti, qualitativamente possiedono caratteristiche geotecniche discrete e comunque senz’altro più omogenee rispetto ai riporti. Il substrato roccioso presenta caratteristiche geotecniche e geomeccaniche in facies salda e tenace decisamente buone. Su questa base di indagine, lo scavo del canale - di cui è in via di completamento il cantiere di scavo dell’imbocco, il primo tratto dell’opera - contempla la scelta di realizzare delle paratie di delimitazione, adottando la tecnica dei pali secanti con un diametro di 1 m, sovrapposti per 30 cm allo scopo di realizzare pareti impermeabili all’acqua. Il sistema dei pali secanti è stato prescelto dalla direzione di Progettazione in relazione alla versatilità di localizzazione delle sponde, la cui realizzazione verrà realizzata nei punti in cui la roccia è affiorante e in parte dove è più profonda, evitando la necessità di insediare in cantiere un impianto di trattamento fanghi. Il grande diametro di 1m dei pali prevede la lavorazione di materiali lapidei con il sistema di perforazione a doppia testa con rotazione solidale eviterà opportunamente le rischiose operazioni di sgancio e aggancio dei tubi di rivestimento, con il corollario vantaggioso, inoltre, di un inquinamento acustico ridotto al minimo. In cosa consiste, nella sintesi tecnica, il sistema dei pali secanti adottato per la costruzione del nuovo canale urbano navigabile di Levante? Si tratta di una metodologia che prevede la presenza di due

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rotary indipendenti collegate tra di loro meccanicamente, idraulicamente ed elettronicamente. Il «blocco» rotary è solidale a un unico carrello sul quale insiste il sistema di pull-push (ad argano). Questa tecnica permette un certo disallineamento tra i tubi di rivestimento e l’elica di scavo, mentre il disegno compatto della doppia testa permette di lavorare in adiacenza a strutture esistenti - e da qui discende il nome tecnico di FoW (Front of Wall). Le due teste lavorano in contro-rotazione. L’elica e il rivestimento vengono inseriti contemporaneamente. L’elica scava il materiale trasferendolo lungo il rivestimento, in senso esterno; poi, raggiunta la profondità di scavo, inizia la fase di getto, e contestualmente la batteria viene retratta, Alla fine, l’operazione si conclude con la posa dell’armatura. La perforazione e

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apertura dell’imbocco del canale), le gabbie di armatura in fibra di vetro - impiegate per la parte di paratia non infissa e che dovrà essere dunque demolita in seguito - costituiranno una soluzione innovativa al problema dell’attraversamento della zona di scavo da parte delle macchine utilizzate per la realizzazione delle paratie. Le barre in fibra di vetro hanno infatti un’elevata resistenza alla trazione e risultano semplici da tagliare. La bassa resistenza al taglio permette all’elica di attraversare facilmente la sezione di diaframma rinforzato con fibra di vetro, con enormi vantaggi in termini di sicurezza, di risparmio di tempo e quindi anche economici. Questa tecnica di scavo consiste infatti nell’utilizzare armature in fibra di vetro in sostituzione della tradizionale gabbia in ferro.

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Controllo e assicurazione di qualità Grazie alla avanzata tecnologia CAN-Bus il processo di perforazione in doppia testa adottato per la darsena navigabile del Waterfront di Levante viene controllato interamente dall’operatore nella cabina della macchina per pali di ultima generazione prescelta dall’impresa per le operazioni di scavo, tramite manipolatori a controllo elettroidraulico proporzionale. Una serie completa di sensori monitora e visualizza tutti i dati rilevanti del processo. Durante la lavorazione pertanto l’operatore viene assistito in tutte le fasi, dalla perforazione al getto con importanti automatismi quali la velocità di estrazione della batteria di perforazione in funzione del quantitativo in calcestruzzo pompato. Si ha infatti la misurazione in automatico delle portate e delle pressioni di getto. I report di lavoro possono essere direttamente visualizzati e stampati in cabina e/o inviati in via remota ove è necessario.

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lo smaltimento del materiale di risulta avviene in maniera integrata e continua, definita in single pass. La paratia con pali secanti con distanza reciproca di 1,4 m - è stata verificata in condizioni di esercizio, con la spinta a monte del terrapieno per un carico da traffico da 2.000 kg/mq, e a valle dalla controspinta idrostatica data dal battente d’acqua di 4 m. Inoltre, è stata effettuata la verifica nella fase di costruzione, in cui è assente il battente d’acqua fronte paratia e sul terrapieno a tergo insiste un carico da traffico pari a 1.000 kg/mq. Nella realizzazione delle paratie laddove l’opera di sostegno dovrà essere successivamente demolita per consentire l’apertura di nuovi rami del canale (verso ponente e verso il Palasport, nonché a sud dell’area, nella fase di

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Fondazioni Speciali | Casagrande e Palingeo Special Foundations

La tecnica dei pali secanti è la preziosa soluzione adottata per le paratie della galleria urbana che collegherà la linea ferroviaria Torino-Ceres alla rete RFI

Sfida CSP in linea

I

l nuovo collegamento della linea Torino-Ceres alla rete RFI, lungo Corso Grosseto, a Torino, costituisce una delle opere di cui si vede oggi un cantierizzazione avanzata e tecnologicamente interessante nel novero delle infrastrutture ferroviarie nazionali. Il progetto prevede la realizzazione di una galleria artificiale da 2,5 km e un sottopasso veicolare in curva lungo circa 400 m. L’ubicazione dell’opera in un contesto urbano richiede accorgimenti che riducano al minimo l’impatto di cedimenti e vibrazioni, oltre ai disagi indotti dalla movimentazione dei mezzi di cantiere. La soluzione adottata consiste nella realizzazione delle paratie con la tecnica CSP (pali rivestiti secanti) che unisce i vantaggi della velocità di perforazione e di verticalità con le esigenze di stabilità dello scavo - per l’assenza di decompressione del terreno, senza pre-

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vedere l’impiego di fanghi bentonitici. Per quanto riguarda il livello di compenetrazione fra pali primari e secondari occorre evidenziare che questo parametro è specifico di progetto in progetto e

dipende da numerosi fattori. Innanzitutto, la tolleranza planimetrica (errore minimo di tracciamento cordolo guida) e altimetrica (errore minimo di inclinazione perforazione) dell’esecuzione. In

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secondo luogo, la quota di testa e base del palo, rispetto alla quota di esecuzione, ovvero la lunghezza del palo rispetto alla quota di cantierizzazione. Il massimo interasse utilizzabile nel tracciato dell’opera per i pali secanti, eseguiti con metodo CSP, è inoltre correlato a due principi: minimo ingranamento strutturale fra due pali al fine di assicurare il completo trasferimento delle pressioni indotte dal terreno dai pali primari (in generale non armati) ai pali secondari (sempre armati), e rispetto delle tolleranze esecutive. La minima sezione di compenetrazione che consente la ripartizione del carico ai pali adiacenti è calcolata analizzando il comportamento trasversale della sezione di paratia. Lungo l’intero sviluppo verticale degli elementi, a partire dal piano campagna fino alla base del palo, la congruenza tra ciascun palo secondario e primario è assicurata dalla profondità della compenetrazione, in modo tale che la sezione di contatto sia in grado di resistere alla quota parte di spinta orizzontale gravante su di essa.

Versatile per cantieri complessi La Casagrande B360 XP-2 è una macchina multifunzione progettata per l’esecuzione di pali con l’infissione di tubi di rivestimento, utilizzo di morsa gira colonna, scavo di pali con il metodo CFA elica continua e progettata per essere rapidamente predisposta alla conversione in attrezzatura per la realizzazione di diaframmi. La macchina è stata progettata per operare in contesti di cantiere complessi e presenta caratteristiche molto particolari. Vi è implementato un argano pulldown da 600 kN a elevate prestazioni, la nuova rotary h40 con una coppia massima di 400 kNm e velocità fino a 25 rpm. La B360 XP-2 per questo è in grado di eseguire scavi nei terreni più difficili ed eseguire operazioni di infilaggio del tubo di rivestimento. Il sistema di controllo Smart Power Management (SPM) permette una gestione intelligente della potenza del motore, aumentando le prestazioni e la produttività delle macchine. Questo sistema SPM monitora i flussi di potenza istantanei e conferisce in tempo reale la piena potenza disponibile alle funzioni di lavoro. Gli impianti idraulici di potenza di XP-2 Series adottano la tecnologia Full Load Sensing (FLS). A differenza dei comuni sistemi di gestione idraulica, il sistema FLS, tramite una retroazione tra pompe e distributori, porta in pressione solo la quantità di olio richiesta istantaneamente dalle diverse applicazioni e questa dinamica permette di gestire la richiesta di potenza e di ridurre le dissipazioni, ottenendo un risparmio di carburante fino al 25% (calcolato su un ciclo di lavoro teorico).

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L’applicazione di pali secanti in calcestruzzo armato per le paratie della galleria artificiale ferroviaria è risultata quindi fra i temi più innovativi del progetto. In particolare, è risultata di particolare complessità sia la valutazione del livello minimo di compenetrazione fra i pali primari e secondari sia lo studio del comportamento strutturale del telaio in calcestruzzo armato in opera che si instaura fra paratia e soletta di copertura incastrata in sommità. Per la realizzazione di pali secanti e pali accostati, lo specialista Palingeo ha messo in campo il modello Casagrande B360 XP-2 della propria flotta, con configurazione in doppia testa per un diametro di 880 mm alla profondità di 13 m. A progetto terminato, si saranno realizzate oltre 80.000 perforazioni, per un totale di 6.500 pali secanti effettuati. Il nuovo collegamento della linea GTT Torino-Ceres alla rete RFI si sviluppa interamente in sotterraneo lungo la direttrice di corso Grosseto a Torino. All’interno della tratta si inseriscono la Stazione Rebaudengo-Fossata (in condivisione con RFI) e la nuova Fermata Grosseto. Le strutture in progetto per la Stazione Rebaudengo completano le opere già realizzate con precedente appalto RFI: solette di fondazione, contropareti adiacenti ai diaframmi esistenti,

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banchine, vani scale ed ascensori. Le maggiori difficoltà affrontate risiedono nel collegamento a strutture esistenti, in parte predisposte a ospitare la nuova stazione, in parte da adattare al nuovo progetto architettonico. La progettazione della nuova Fermata Grosseto (lunghezza delle nuove banchine da 180 m), invece, ha rispecchiato l’esigenza di minimizzare l’impatto delle lavorazioni sul contesto urbano, mantenendo la viabilità per tutta la durata del cantiere. Le fasi costruttive prevedono l’esecuzione di paratie di pali tangenti a sostegno dello scavo, il getto in opera della copertura e, a seguire, lo scavo in top-down, evitando l’utilizzo dei tiranti di ancoraggio. La copertura, oltre che su

pali perimetrali, poggia internamente su pali-pilastri in acciaio, annegati in fase definitiva in pilastri in calcestruzzo armato. La realizzazione delle paratie con tecnica CFA consente inoltre di aumentare la velocità di perforazione, minimizzare gli errori di verticalità e ridurre l’impatto ambientale. (Il contenuto dell’articolo costituisce un estratto della relazione “Progetto di strutture in sotterraneo per ferrovie e strade in contesto urbano: il nuovo collegamento della linea Torino-Ceres al passante ferroviario di Torino”, di C. Beltrami, E. Ruspini, R. Mariani, L. Alfieri, G. Comaita, C. Boschini, P. Bonalumi, A. Lencioni, D. Ventura, G.M. Monti).

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Perforazioni | Sandvik Drilling

Affidabile a cielo aperto Presentata ai clienti Avesco la nuova perforatrice Dino DC410Ri con martello esterno. Riattualizzata nel sistema elettrico e nella sicurezza operativa

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L

a Svizzera di Avesco - una delle realtà più autorevoli nella fornitura di macchine e servizi per la cantieristica e le lavorazioni edili- ha tenuto a battesimo, a beneficio dei propri clienti, la nuova perforatrice da roccia Dino DC410Ri di Sandvik. Dal primo luglio, gli specialisti del rock drilling potranno provare nella sede del concessionario elvetico il risultato della riattualizzazione - durata due anni - del precedente modello Dino DC400Ri dedicata alle applicazioni a cielo aperto in ambito mining, dotato di martello perforatore esterno e comando a distanza. Il nuovo modello si presta in particolare per le aree urbane ma anche per altri tipi di utilizzo dove si esige una mobilità particolarmente elevata. Grazie a tutta una serie di optional, affidabilità e produttività risultano ottimizzate. Dal mese di luglio 2020, i clienti svizzeri avranno a disposizione una macchina di dimostrazione. La Dino DC410Ri è una versione integralmente modernizzata del modello Dino

DC400Ri lanciato nel 2014. La nuova perforatrice compatta si presta per effettuare fori con un diametro dai 51 ai 76 mm e, proprio come il modello precedente, offre massima stabilità e mobilità, un irrinunciabile vantaggio soprattutto quando si lavora nei cantieri cittadini, dove lo spazio è ridotto, ma anche per i gravosi impieghi di estrazione o gli impegnativi lavori di costruzione. Il radiocomando, il martello perforatore RD414 di 14 kW, il moderno comando della coppia di rotazione «serie i» e un’area di perforazione fino a 18 metri quadrati sono altri punti forti che contribuiscono a fornire una soluzione economica e produttiva in grado di fronteggiare compiti complessi. Sono possibili anche interventi di ancoraggio fino a IBO R51. Il design di base del modello originale è stato mantenuto, la Dino DC410Ri si distingue tuttavia per tutta una serie di significativi miglioramenti che permettono di garantire un’affidabilità ancora

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maggiore. Tutto il sistema elettrico è stato completamente rivisto e concepito ad hoc per riuscire ad affrontare in tutta sicurezza qualsiasi sfida sul cantiere. Diversi dettagli meccanici sono stati rinforzati, il supporto della slitta è stato dotato di una cornice in acciaio per la slitta di avanzamento e di robusti bracci per la presa degli steli. La nuova Dino DC410Ri offre inoltre maggiore mobilità, grazie al 15% in più di potenza di spostamento rispetto al modello precedente. Tra le altre caratteristiche che contribuiscono a garantire un’eccellente mobilità vi sono la bassa altezza di trasporto, il basso centro di gravità e l’elevata distanza dal suolo. Una gamma di nuove opzioni disponibili per la Dino DC410Ri offrono maggiori possibilità con cui adattare e personalizzare la perforatrice in modo ancora più preciso e per affrontare al meglio i mandati più diversi. NoiseShield-DC è una soluzione semplice e compatta di protezione fonica per la Dino DC410Ri,

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in grado di ridurre il livello di pressione acustica (ponderato A) di un valore fino a 7,5 dB all’interno di un raggio di 16 metri attorno alla perforatrice. I pannelli isolanti di questo sistema, il cui brevetto è stato depositato, sono facili e veloci da montare. Basta sostituirli ai pannelli a rete forniti di serie con la gabbia di sicurezza. Le imprese di costruzione per le quali è importante poter contare sulla massima rapidità di installazione, possono optare per il sistema di allineamento automatico della slitta. Tale opzione offre il vantaggio di mantenere l’allineamento della slitta di avanzamento nell’angolatura predefinita, anche se la posizione del braccio varia in

base al foro di perforazione Per taluni interventi, ad esempio i lavori di perforazione in galleria, il sistema di risciacquo ad acqua può essere un’opzione utile e concorre a ridurre in modo ottimale la creazione di polvere. Un’altra ottimizzazione tangibile e certamente apprezzata da molti operatori è la nuova unità di controllo a distanza. I joystick sono stati ridisegnati ex novo per facilitare la manovrabilità anche quando si indossano guanti da lavoro, i raccordi dei cavi elettrici, prima in materiale sintetico, sono stati ora sostituiti con componenti metallici di alta qualità. Adesso inoltre l’unità di comando risulta essere meglio protetta contro l’infiltrazio-

ne di umidità, in presenza di dure condizioni di lavoro e a basse temperature. Un’ulteriore caratteristica pratica è conferita dalla possibilità di visualizzare lo schermo di controllo su Smartphone Android o tablet. Lo schermo è collegato all’unità di comando a distanza e offre una visuale perfetta sull’orientamento della perforatrice e indica i parametri di perforazione e avanzamento facilitando così un controllo facile e preciso, anche quando la piattaforma si trova in fondo a uno scavo o al bordo di una scarpata ripida. In sintesi, una tecnologia smart al servizio delle più irreprensibili dinamiche di sicurezza in ogni contesto di cantiere.

Reliable, in open air The new Dino DC410Ri drilling rig with external hammer was presented to Avesco customers. Updated in the electrical system and operational safety Avesco’s Switzerland - one of the most authoritative companies in the supply of machinery and services for shipbuilding and construction work - baptized, for the benefit of its customers, the new Dino DC410Ri rock drill by Sandvik. From 1 July, rock drilling specialists will be able to test the result of the twoyear upgrade of the previous model at the Swiss dealer’s premises. The The upgraded rig remote-controlled Dino DC400Ri is a surface top hammer drill rig for urban areas and other applications calling for excellent mobility that offers significant improvements in electrical and mechanical reliability, 15% higher tramming power and a large number of smaller but nonetheless important updates for improved reliability and productivity. Dino DC410Ri is a major all-around upgrade from its predecessor Dino DC400Ri, originally launched in 2014. A compact machine for 51 to 76 mm (2 to 3”) hole sizes, Dino DC410Ri continues to offer mobility and stability for contractors tackling cramped urban construction sites, as well as for demanding quarry and infrastructure applications. The remote radio control, 14 kW RD414 rock drill, advanced i-series torque control system and up to 18

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square meter (193 sq ft) coverage area add up to a cost-effective and productive solution for demanding jobs. While retaining the basic design of the original machine, Dino DC410Ri features a number of significant upgrades for improved reliability. Its entirely new electrical system responds to challenges with components such as I/O boards. Several mechanical details have been reinforced, including a steel-framed tramming support for the feed beam and ruggedized rod-handler arms. The upgraded Dino DC410Ri offers enhanced mobility thanks to 15% higher tramming power compared with the previous model. Other features contributing to excellent mobility include low tramming height, low center of gravity and high ground clearance. A range of new options available for Dino DC410Ri create even more possibilities to customize the rig for various applications. NoiseShield-DC is a simple and compact noise-reduction solution for Dino DC410Ri, offering up to a −7.5 dB reduction in A-weighted sound pressure within a 16-meter radius of the drill rig. The isolation panels of this patent-pending system are easy and quick to install simply by replac-

ing the standard mesh panels of the safety cage. Contractors aiming for minimum set-up times can select the feed auto-aligning option, which maintains the alignment of the feed beam at the preset angle even if the position of the boom changes from one hole to the next. Water flushing can be a useful option for applications requiring optimal dust suppression, such as tunneling jobs. A tangible improvement likely to be appreciated by many operators is the new remote-control unit. It has redesigned joysticks for easier handling with work gloves on, the plastic wiring connectors have been replaced with metallic military-grade components, and the control unit is better protected against moisture leaks in tough, cold environments. Another practical feature is the possibility to duplicate the drilling control display on an Android phone or tablet. The remote screen, attached to the remote-control unit, gives a perfect view of the drill rig alignment and displays the drilling and tramming parameters for easy and accurate control, even if the rig itself is on the bottom of a deep trench or close to the edge of a hazardous bench.

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Perforazioni Drilling

Lonato, il tunnel verso la luce Dopo il lockdown, l’opera principale della Tav Brescia-Verona rappresenta un simbolo nella grande scommessa sblocca-cantieri avviata dal governo nazionale

L

a chiamano Alta Velocità Milano-Venezia ma la definizione è quantomai impropria. Questo capitolo lombardo-veneto del futuro infrastrutturale d’Italia per i collegamenti ferroviari è piuttosto un gioco a più tavoli. Quello in gioco - o meglio, in cantiere - in que-

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sti mesi riguarda piuttosto il tratto Tav Brescia-Verona che attraverserà tutto il lago di Garda, dalla porta d’uscita della Leonessa fino ad arrivare alla città dell’Arena, partendo da Mazzano, con interconnessione a Brescia, attraversando le località di Calcinato, Lonato, Desenzano e Poz-

zolengo (nella provincia bresciana), per proseguire poi sui territori di Peschiera, Castelnuovo, Sona e Sommacampagna, in terra veronese. In tutto, 45,4 chilometri di linea ferroviaria. Nel dettaglio, si parla di 23,4 km in rilevato, 6,5 in trincea, 0,9 su viadotto, 16,8 in galleria (10,2 naturali

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e 6,6 artificiali); solo nel tratto bresciano, sono previsti tunnel a Lonato, Desenzano e Calcinato e in tutto saranno realizzati 15 cavalcavia. Il cantiere in corso d’opera a Campagna di Lonato - con un’accelerazione proprio in queste settimane di ripresa dei lavori, dopo l’interruzione causata dall’epidemia da Coronavirus - è il più importante dell’intero progetto, l’opera più complessa della Brescia-Verona e quella che nei fatti detterà la tempistica di tutto il lavoro. Qui si insedierà la galleria naturale di Lonato, un tunnel di 7.563 metri che richiederà almeno tre anni di lavoro per essere completato (per l’intera Tav Brescia-Verona ce ne vorranno sette). La gara d’appalto indetta dal consorzio Cepav Due per lo scavo meccanizzato del tunnel di Lonato è stata aggiudicata a Seli Overseas, società specializzata nella realizzazione di opere in sotterraneo e nello scavo meccanizzato di gallerie con TBM per la costruzione di metropolitane, ferrovie, strade acquedotti fognature e impianti idroelettrici. Arrivati a destinazione in cantiere proprio in queste ultime settimane, le parti che compongono l’immensa tunnel boring machine attesa per lo scavo della maxi-galleria rilevano il profilo di una fresa meccanica

La Tav del Nord-Est La nuova linea ferroviaria AV/AC Brescia Est-Verona, parte dal comune di Mazzano, in provincia di Brescia, fino a raggiungere il comune di Verona, nel lato occidentale, con i nuovi binari AV e la nuova interconnessione di Verona Merci. Il tracciato ferroviario attraversa due regioni, tre province, 11 comuni e si sviluppa per lo più in affiancamento alle infrastrutture esistenti nel territorio 30 km circa in parallelo all’autostrada A4 e 8 km in allineamento alla linea ferroviaria. Dall’inizio del percorso a Mazzano, la nuova ferrovia si separa, con un nuovo bivio, dalla linea ferroviaria convenzionale Milano-Venezia, affiancandola per circa 2 km. Segue successivamente il tratto in parallelo a nord dell’autostrada A4 Milano-Venezia, in corrispondenza del viadotto Chiese, che sovrappassa il fiume omonimo nel comune di Calcinato. La linea ferroviaria AV/AC prosegue poi verso Verona incontrando, dopo un tratto di rilevati, il sistema di gallerie di Lonato che permette di sottopassare l’autostrada A4 e portare il tracciato, terminata la galleria, a piano campagna, in affiancamento a sud dell’autostrada A4. Proseguendo in rilevato nelle zone di Desenzano e Pozzolengo, superato il confine regionale, nel comune di Peschiera del Garda, la linea AV/AC incontra un sistema di gallerie e un viadotto che attraversa il fiume Mincio e, successivamente, percorre, in comune di Castelnuovo del Garda, tratti in galleria artificiale, in trincea e in rilevato. Il tracciato, dopo aver incontrato la galleria che sottopassa l’autostrada A4 nel comune di Sona (VR), risale a piano campagna ponendosi a nord dell’autostrada. Negli ultimi chilometri il tracciato dell’AV/AC corre in comune di Sommacampagna, parallelamente alla linea ferroviaria convenzionale Milano – Venezia, sino a giungere al bivio di Verona Ovest e connettersi alla linea ferroviaria convenzionale.

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a piena sezione con diametro di oltre 10 metri e una lunghezza complessiva di 155 metri, per un peso totale di 1.800 tonnellate. La Tbm che lavorerà a Lonato (e probabilmente anche negli altri cantieri tunnelling della Tav Brescia-Verona) è stata costruita dallo specialista Creg (China railway engineering equipment group) e ultimata ufficialmente il 22 giugno dello scorso anno nello stabilimento di Zhengzhou, nella provincia cinese di Henan. Oggi, dopo il lockdown, il cantiere di Lonato Ovest, dopo aver insediato uffici e alloggi per le maestranze, sta procedendo alla realizzazione della sella di conferimento della TBM. Sono state realizzate anche le vasche dove verrà depositata la terra estratta dallo scavo. Nel cantiere di Lonato Est, dove terminerà la galleria scavata con la TBM, sono in corso le attività di realizzazione della fossa di uscita. L’avventura in sotterranea è imminente e costituirà, certo, uno dei capitoli fondamentali nella scommessa sblocca-cantieri appena avviata dal governo nazionale.

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Filiera del calcestruzzo e della prefabbricazione

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Piacenza, 7-9 Ottobre 2021

The Lifting, Industrial & Port Handling and Heavy Transport Show

Giornate Italiane del Sollevamento e dei Trasporti Eccezionali

8a Edizione

SOLLEVAMENTO MOVIMENTAZIONE INDUSTRIALE PORTUALE - TRASPORTO PESANTE

& EXHIBITIONS SRL - Italy Corte Lambruschini - Corso Buenos Aires, 8MEDIAPOINT - int. 6/7 - Aires, 16129 Genova Corte Lambruschini - Corso Buenos 8 - int. 6/7 - 16129 Genova - Italy Tel. (+39) 010.5704948 - Fax (+39) 010.5530088 - info@mediapointsrl.it Tel. (+39) 010.5704948 - E-mail: info@mediapointsrl.it www.mediapointsrl.it www.mediapointsrl.it

Il primo e unico portale web dedicato alle fondazioni, perforazioni, gallerie, geotecnica e industria estrattiva e mineraria. On line dal 2010, è consultato da migliaia di visitatori in cerca di esaustive, accurate e aggiornate notizie sugli ultimi prodotti, persone e eventi, cantieri sulle aziende dai vari settori di applicazione di cui parla.

MEDIAPOINT & EXHIBITIONS SRL |

www.concretenews.it

Fondazioni Perforazione pozzi Gallerie Geotecnica | Industria estrattiva-mineraria

Fondazioni | Perforazioni| Pozzi | Gallerie | Geotecnica | Industria Estrattiva-Mineraria |

Fondazioni | Perforazione pozzi || Gallerie Perforazione Pozzi Geotecnica || Industria estrattiva-mineraria Estrattiva-Mineraria

Distribuzione: 4.100 copie

Distribuzione: 11.066 copie

Intervista esclusiva con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti

Periodicità: Trimestrale

Periodicità: Trimestrale

Supply chain of concrete and precast industry

R

del calcestruzzo e della prefabbricazione SupplyFiliera chain of concrete and precast industries

Anno 5 - Maggio/Agosto 2019

THE ITALIAN MAGAZINE FOR VERTICAL AND HORIZONTAL DRILLING, SPECIAL FOUNDATIONS, GROUND ENGINEERING, WELL DRILLING, ENVIRONMENTAL DRILLING, TUNNELLING, QUARRYING AND MINING

Edizione precedente Espositori: 245 - Visitatori: 4.909

TECNOLOGIA DEL CALCESTRUZZO - OPERE CIVILI E INFRASTRUTTURE - PAVIMENTAZIONI INDUSTRIALI E MASSETTI - INDUSTRIA DEGLI INERTI PREFABBRICAZIONE E MANUFATTI IN CALCESTRUZZO - MONITORAGGIO, RIPRISTINO E CONSOLIDAMENTO - DEMOLIZIONE E RICICLAGGIO

Edizione precedente Espositori: 355 - Visitatori: 11.206

Piacenza, 29-31 Ottobre 2020 www.gic-expo.it

15-18 September - Piacenza, Italy

Drilling & Foundations

Piacenza, 15-18 Settembre 2021 www.geofluid.it

Piacenza, 29-31 Ottobre 2020

italian ConCrete days

Giornate italiane

3a Edizione

PERFORAZIONI FONDAZIONI SPECIALI GEOTECNICA

2021

INFRASTRUTTURE E PREFABBRICATI IN CALCESTRUZZO DEMOLIZIONE & RICICLAGGIO TRASPORTO DEGLI INERTI

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Perforazioni | Marini Quarries Group Drilling

Camaleonte per micropali

Versatile, potente, rinnovata nel design e con la novità di un mast modulare in grado di offrire una corsa utile di 7.300 mm. In scena, ancora, la compatta MR-C 95

L’

attesa alla fine è stata premiata e gli operatori più raffinati nell’ambito dell’ingegneria civile ora possono ammirare - e provare la nuova perforatrice cingolata MR-C 95, modello già fortunato della MR-C line di Marini Quarries Group, dotato di centrale integrata da 140-175 HP per l’esecuzione di micropali, ancoraggi e consolidamenti con aste autoperforanti. Si tratta di un modello rinnovato nella dotazione dagli ingegneri di Marini Quarries

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La scheda tecnica Potenza Motore

104-115 Kw

Forza di tiro

8.000 daN

Passaggio morse 365 mm Peso

22.000 kg

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Group, sulla scorta della richiesta specifica di un committente americano che si è rivolto al costruttore di Villadossola (Vb) per ottenere una macchina potente e affidabile dedicata alla lavorazione di micropali che contemplasse comunque le prerogative di una compattezza d’insediamento in aree di intervento sensibili e d’accesso limitato. La macchina che ne è scaturita è in grado di operare con tutti i sistemi di perforazione del tipo a rotazione e rotopercussione, con l’applicazione di martelli fondo foro e attrezzature per il carotaggio. Estremamente versatile anche con la colonna CID 800 (corsa da 4.600/7.300 mm), la nuova MR-C 95 permette l’esecuzione di lavori specializzati del sottosuolo, senza alcuna limitazione sotto il profilo della stabilità e delle performance operative (tra le novità, anche un modulo acustico di avviso che presiede all’inclinazione del carro cingolato in prossimità di pendenze ripide. Completamente radiocomandata, la nuova perforatrice cingolata di Marini Quarries Group è la soluzione ideale per seguire modalità di intervento avanzate. Il modello è dotato infatti del nuovo radiocomando interattivo Marini con sistema data-display per monitorarne tutti i parametri di lavoro e di funzionalità propulsiva. Sempre sotto il profilo tecnologico, la dotazione della MR-C 95 presenta un computer di bordo all’avanguardia sempre dedito al monitoraggio della macchina, con l’accezione funzionale di timing che favorisce l’analisi temporale del lavoro compiuto da ogni sistema dinamico in fase di perforazione, dalla rotary al propulsore che governa l’avanzamento del mast. Va sottolineato che, al pari di tutte le macchine Marini, anche la perforatrice

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MR-C 95 può essere customizzata in relazione alle differenti esigenze del clinete, a cominciare dalla dotazione propulsiva che offre le alternative di un motore Deutz da 115 kW o di un powerpack John Deere da 104 kW. Con un concetto di mast nuovo, modulare e con corsa utile di 7.300 mm, la MR-C 95 si presenta sul mercato come una macchina unica nel suo genere. La torretta girevole a 360° e i posizionamenti del mast in qualsiasi direzione mantenendo la massima stabilità rendono la MR-C 95 la scelta ideale per molte applicazioni sofisticate nell’ambito dell’ingegneria civile e delle fondazioni speciali.

Chameleon for micropiles Versatile, powerful, renewed in design and with the novelty of a modular mast offering a useful stroke of 7,300 mm. On stage, renewed, the compact MR-C 95 With a renowed design, the MR-C 95 is officially available in the product section of the MR-C line of Marini Quarries Group. “What has always distinguished Marini Quarries Group is the determination and enthusiasm in achieving new goals to meet the demands of customers - it’s the declaration from the headquarters Marini - Precisely on these assumptions the first MR-C 95 was

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born, a combination of versatility, power and size. The first unit was sold in the USA in collaboration with our dealer International Drilling Equipment”. With a new modular mast concept and a useful stroke of 7300 mm, the MR-C 95 entered the market as the only machine of its kind. The 360 ° rotating turret and mast positioning in any direction while maintaining maximum stability

make the MR-C 95 the ideal machine for many civil engineering and foundations applications. The machine also features the new Marini interactive radio control with data-display system to monitor all the unit’s working and engine parameters! A new introduction is also the stability acoustic system to monitor the inclination of the rig on any slope inclination.

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Piacenza, 17-19 Novembre 2020 8.-14. April MĂźnchen MEET US

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1988-2018 time is knowledge Fondazioni | Perforazione| Pozzi | Gallerie | Geotecnica | Industria Estrattiva-Mineraria Fondazioni Perforazione pozzi | Gallerie Foundations | Drilling | Tunnelling | Geotechnics | Quarrying and Mining Industry Geotecnica | Industria estrattiva-mineraria


Perforazioni | Soilmec Drilling

Blue in America

Arrivano dalla grande esposizione di Las Vegas le novità della nuova linea di perforatrici progettata dal costruttore cesenate per il mercato internazionale

D

all’agone del Conexpo 2020 di Las Vegas - ultimo avamposto mondiale delle fiere dedicate alle costruzioni, prima della lunga interruzione causata dal Coronavirus il valore di piattaforma ideale per il lancio di macchine innovative dedicate alle tecnologie del suolo è stato colto pienamente da Soilmec. Alla grande esposizione nel Nevada, il costruttore cesenate - parte del gruppo Trevi - ha rivelato la prossima generazione di impianti di perforazione idraulici SR, denominata Blue Tech Line. Progettata attorno a una nuova architettura volta al risparmio energetico, la linea Blue Tech offre prestazioni migliorate, grande flessibilità e funzionalità in tutte le configurazioni e tecnologie di perforazione. La nuova SR-75 “Blue Tech” è il primo modello della linea Blue Tech ed è stata sviluppata per offrire ai clienti una perforatrice flessibile e affidabile in tutte le tecnologie. Grazie a soluzioni costruttive e ben progettate, la conversione della macchina tra diverse configurazioni può essere eseguita in modo ancora più rapido ed efficiente. Uno dei tratti distintivi del design della linea Blue Tech è l’attenzione rivolta al miglioramento dell’efficienza per migliori prestazioni e minor impatto ambientali. Il sistema idraulico dell’SR-75 è stato riprogettato e ottimizzato per ridurre le perdite di carico durante il ciclo di lavoro. Questo nuovo design consente di risparmiare fino a 10,4 litri (2,75 gal) di carburante l’ora. Inoltre, il miglioramento dell’efficienza energetica ha consentito la riprogettazione dei principali attuatori di perforazione. Il nuovo design ha consentito un tiro-spinta più veloce e con maggiore tiro, una coppia nominale maggiore sulla testa rotary (fino a 281 kNm) e un argano principale migliorato per consentire anche le lavorazioni più pesanti. Questi miglioramenti consentono all’SR-75 Blue

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Tech di ottenere le prestazioni meccaniche migliori della categoria anche nelle condizioni più difficili. La SR-75 Blue Tech è equipaggiata con il sistema DMS 4.0 (Drilling Mate System) di Soilmec. Il DMS 4.0 fornisce un menu di navigazione grafico semplificato, pensato per assistere l’operatore nella pianificazione quotidiana e nell’esecuzione della perforazione. Con una serie di nuovi servizi e funzioni automatizzate, che ne consentono una facile configurazione e utilizzo, il DMS 4.0 aiuta a ridurre al minimo i tempi di inattività e massimizzare la produttività. Il design SR-75 Blue Tech consente una conversione facile e rapida in varie tecnologie di perforazione per tutte le esigenze di lavoro. Sono disponibili kit di conversione rapida per CFA, Turbo-Jet, Palo costipato e Palo incamiciato. A Conexpo vedremo esordirà anche la nuova SR-35 EVO da 30 ton. Va detto, a preambolo di questa novità, che a partire dal 1995 – con la produzione della perforatrice idraulica R-312 – Soilmec è assurto tra i protagonisti della classe di macchine per pali di grande diametro da 30-35 tonnellate. Queste perforatrici agili e potenti (R-312, SR-30 e SR-30 EVO) sono diventati il riferimento per le aziende di perforazione in tutto il mondo con oltre 1.000 unità prodotte e vendute. L’SR-35 EVO al riguardo è una macchina da 35 tonnellate di stazza con più potenza e flessibilità rispetto ai modelli precedenti. La perforatrice monta un motore Diesel Stage V/Tier4 final di ultima generazione dotato del sistema low-idle di Soilmec per una migliore efficienza del carburante e riduzione dell’inquinamento acustico. Il motore è un Cummins B6.7 con potenza aumentata fino al 12% rispetto al precedente SR-30 EVO. I sistemi idraulici ed elettrici sono stati semplificati per ridurre al minimo le perdite di carico e al contempo offrire più spazio per la manutenzione. L’SR-35 EVO è dotato di una testa rotante di nuova concezione in grado di trasmettere un elevato valore di coppia, 15% in più del modello precedente (valore di coppia massima: 151,6 kNm / 111,814 lbft). Inoltre, la caratteristica più distintiva di SR-35 EVO è la nuova antenna di tipo “segmental” in acciaio alto resistenziale. L’antenna di tipo “segmental” consente una rapida conversione della macchina

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per diverse applicazioni. Rimuovendo l’elemento superiore, è possibile passare rapidamente alla configurazione LHR o aggiungere un kit di riduzione rotary e pulitore elica per applicazioni CFA (versioni a 4 linee e cambio rapido). SR-35 EVO è una macchina moderna dotata di numerosi accessori, dispositivi e sistema DMS 4.0 per garantire il massimo livello di connettività, accessibilità e sicurezza. Veniamo al terzo e quarto highlight di Las Vegas, l’SM-15 e l’SM-15 HD, tra le più recenti aggiunte alla flotta di perforatrici Soilmec SM per applicazioni Micropalo, Tiranti e Jet Grouting. Basandosi sul successo dei modelli SM-401 e SM-14, l’SM15 offre maggiore flessibilità, facilità di trasporto, caratteristiche di prestazione più elevate e un migliore impatto ambientale. Utilizzando una metodologia di progettazione “a piattaforma”, sono stati prodotti due diversi modelli – SM-15 e SM-15HD – per offrire al cliente differenti opzioni di prezzo e prestazioni. L’SM-15 HD (Heavy Duty) è la prima versione disponibile in Nord America e sarà mostrata al Conexpo 2020. L’SM-15 HD è allestita con un potente motore Diesel e un sottocarro maggiorato per dare

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maggiore stabilità e potenza per gestire al meglio anche i progetti più impegnativi. SM-15 HD utilizza un motore Diesel Cummins B6.7 (stesso motore utilizzato nell’SR-35 EVO!) che vanta alte prestazioni e basse emissioni oltre a un’estrema facilità di manutenzione. La decisione di montare l’SM-15 HD con un motore Diesel più grande consente all’impianto di perforazione di utilizzare grandi teste rotary e sfruttare al meglio le configurazioni doppia-testa e vibro-rotary. L’SM-15HD può essere configurata con tre differenti tipologie di cinematismo: standard con cilindri e perni rimovibili, con ralla di rotazione per una regolazione rapida e pre-

cisa +/- 180 ° o con l’articolazione “front of wall” che consente anche la perforazione sul lato cingoli. Le SM-15 e SM-15 HD possono essere allestite con una vasta gamma di teste rotary, fino a una coppia di 32kNm (23.602 lb ft), trattamento di jet grouting fino a 20 m di profondità, differenti tipologie di morsa-svitatori e con quattro diverse lunghezze di antenna per variare la corsa delle teste rotary. L’SM-15 viene fornito con gabbie apribili idraulicamente, modalità operative ROM e SPM e tutti gli accessori e dispositivi per garantire il massimo livello di accessibilità, visibilità e sicurezza in conformità con gli ultimi standard interna-

zionali di sicurezza. Per garantire un funzionamento regolare e una maggiore sicurezza, SM-15 HD può essere equipaggiato con la nuova plancia idraulico-proporzionale, con comandi chiaramente disposti e posizionati a portata di mano, o con un radiocomando. La macchina base è dotata dei DMS completa di display LCD ed è collegabile a DMS Manager 4.0 per monitorare e scaricare i dati sulle prestazioni della perforatrice. L’SM-15 HD è veramente un impianto di perforazione multifunzione ed è una scelta ideale per i cantieri urbani per le sue dimensioni, il basso inquinamento ambientale, le alte prestazioni e il comfort dell’operatore.

Blue in Usa The novelties of the new line of drilling rigs designed by the Cesena manufacturer for the international market come from the great Las Vegas show At the recent Conexpo 2020 event in Las Vegas, Soilmec unveiled several new drilling rigs, starting with what they call their “next generation” of SR hydraulic drilling rigs — the Blue Tech Line. Designed around a new energy-saving architecture, Soilmec says the line improves performance, flexibility and functionality across all drilling setups. The SR-75 Blue Tech, the first of the new line, can convert quickly and efficiently from one configuration to another, making it flexible. Quick conversions kits are available for CFA, turbo jet, displacement and soil mixing. Soilmec also designed to for improved efficiency. The redesigned hydraulic system is optimized to reduce performance loss during duty cycle operation, saving up to 2.75 gallons (10.4 liters) of fuel per hour. Improved loss reduction allowed for drilling improvements, including higher crowd force and speed, increased rated torque on rotary head (up to 281 kNm/207,255 pound-feet of rated value), and an improved heavy-duty main winch. The company says these improvements allow the SR-75 Blue Tech to achieve best-in-class mechanical performance in even the toughest conditions. The company’s other big product re-

lease included a 35-ton piling rig, the SR-35 EVO, and additions to the SM series of micropile and tieback rigs. Soilmec calls the SR-35 EVO a “major” improvement to the line. The company equipped it with the latest generation Stage V/Tier-4 Final diesel engine, so it has low-idle for improved fuel efficiency and reduced noise pollution. The Cummins B6.7 engine marks a 15-horsepower increase compared to the previous SR-30 EVO. Soilmec also simplified the hydraulic and electric systems to minimize energy losses and provide more space for maintenance. The SR-35 EVO features a newly designed rotary head resulting in a 15-percent torque increase (maximum value of 151.6 kNm /111,814 pound-feet). A new high-strength steel-segmented mast distinguishes the SR-35 EVO. The segmental mast allows for quick conversion of the rig for different applications. By removing the upper element, it is possible to quickly convert to the LHR setup or add a rig rotary sleeve kit and auger cleaner for CFA applications (4-Lines and Quick Change Versions). Soilmec calls the SR-35 EVO a modern machine equipped with several accessories and devices, as well as the DMS 4.0 system, to ensure the highest level

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of connectivity, accessibility and safety. Soilmec also updated its micropile and tieback offerings with the SM-15 and SM-15HD. The company says the SM-15, which builds on its success with the SM401 and SM-14 models, provides added flexibility, ease of transport, higher performance characteristics and an improved environmental impact. Soilmec used a “platform” design to produce two different models, offering price and performance options. The SM-15 HD (Heavy Duty) has the same Cummins B6.7 as the SR-35 EVO. Soilmec says the decision to fit the SM-15 HD with a larger diesel engine allows it to utilize the largest double-head and vibro-rotary head configurations. The SM-15 HD can be set with three types of kinematic mechanism: standard with cylinders and pin removal; with a slew ring for quick and precise adjustment +/- 180 degrees; or with 90-degree mast articulation that allows drilling on the side of the tracks. Both the SM-15 and SM-15 HD work with a wide range of rotary heads up to 23,602 pound-feet (32 kNm) torque, jet grouting treatment of 65.6 feet (20 meters) depth, clamp/joint breakers and four different masts positions for varying stroke of rotary heads.

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Industria Estrattiva e Mineraria Mining industry

| Doosan

Carica impetuosa Con il conforto di plus tecnologici che ne aumentano la produttività, la nuova pala gommata DL420-7 Stage V è un regalo al comfort dell’operatore e alla forza dinamica in cava e nei cantieri

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ronta per contribuire a rendere l’operatività in cantiere più sostenibile e in supporto efficiente alle opere di fondazione più importanti, la nuova pala gommata DL4207 Stage V viene esibita con orgoglio dai

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progettisti Doosan Infracore Europe. In effetti, la nuova macchina è caratterizzata da un design completamente rinnovato, con prestazioni ulteriormente migliorate rispetto alle serie precedenti e con un monte-consumi ridotto. L’ulteriore sotto-

lineatura, poi, è quella di un comfort per l’operatore di qualità decisamente superiore. La dotazione di serie di molti caratteri premium della nuova pala gommata Doosan invita l’osservatore a una disamina accurata di benefit e vantaggi. Partiamo dalla produttività della nuova DL420-7. La benna standard ha una capacità di ben 4,5 m³, la più grande della propria classe, e la dotazione del cambio automatico Powershift a cinque velocità, con la dotazione di assali per impieghi gravosi - a bloccaggio idraulico del differenziale di serie - porta la nuova pala gommata Doosan a prestazioni di eccellenza, in particolare nelle operazione a carico elevato. La reattività e al tempo stesso la fluidità dell’impianto idraulico della DL420-7 - con il beneficio di connessioni idrauliche ausiliarie - fanno di questa macchina movimento terra la soluzione ideale per applicazioni molto diversificate (che com-


prendono il supporto ai grandi cantieri di fondazioni speciali). Sotto il profilo della componentistica di propulsione, La DL420-7 è dotata di un nuovo motore sei cilindri Scania DC13 Stage V, con una potenza di 257 kW (349 CV) a 1.800 giri/min, con un’eccellente coppia massima di 2.196 Nm a 1.100 giri/min. Il nuovo motore garantisce la conformità alle norme anti-emissioni Stage V senza la necessità di dotazione del sistema di ricircolo dei gas di scarico (EGR), attraverso il ricorso alle tecnologie di post-trattamento della riduzione catalitica selettiva (SCR), del catalizzatore di ossidazione diesel (DOC) e del filtro antiparticolato diesel (DPF). La frequenza del ciclo di pulizia delle ceneri nel filtro DPF è stata portata ora a più di 6.000 ore di funzionamento e l’operatore riceve tutte le informazioni riguardanti lo stato del DPF per mezzo di un indicatore del livello di fuliggine nel nuovo display touchscreen da 8” in cabina. L’assenza del sistema di ricircolo dei gas di scarico e la disponibilità di nuove modalità di potenza disponibili - SAT2, Standard e Power - consentono al motore Stage V di consumare il 5% di carburante in meno. Il sistema di gestione della potenza di nuova generazione Situation Awareness Technology (SAT2) inoltre monitora automaticamente l’attività della macchi-

Sintonia con la flotta Il sistema di telegestione in remoto della flotta è implementato di serie sulla nuova pala DL420-7. Si tratta della versione più recente dell’avanzato sistema di monitoraggio wireless della flotta DoosanCONNECT TMS2.0, progettato specificamente per la gamma Doosan e in grado di fornire informazioni complete sulle prestazioni della macchina, sfruttando una doppia modalità di trasmissione (rete mobile e satellitare). Il sistema DoosanCONNECT è un utilissimo strumento di telegestione di flotte e risorse, basato su piattaforma web, che consente il controllo in remoto delle prestazioni e della sicurezza delle macchine, semplificandone la manutenzione preventiva.

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na e regola la potenza del motore in base all’analisi in tempo reale della pressione del braccio, della pressione della pompa e dell’albero di uscita. Diamo ora uno sguardo all’interno, nella cabina operatore. Il nuovo sistema Smart Key Doosan sul pannello di comando permette all’utilizzatore di avviare la macchina tramite un dispositivo senza chiave, utile per prevenire i furti. Su ogni dispositivo senza chiave è possibile registrare fino a sei macchine e il sistema Smart Key integra le funzioni di controllo in remoto della porta della cabina: blocco, sblocco, apertura, ricerca ed altre funzioni. Il pannello di comando è anche dotato di due porte USB. Il nuovo joystick elettrico EMCV (Electric Main Control Valve), completamente integrato nel bracciolo, è un’altra dotazione standard in cabina e offre all’operatore un controllo più fluido e preciso della pala gommata. La sensibilità del joystick può essere impostata e modificata in base alle preferenze dell’o-

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peratore tramite il nuovo display touchscreen da 8”. Il display touchscreen ha un innovativo design tutto-in-uno con funzionalità rinnovate. A partire da un’interfaccia grafica inedita, passando per la possibilità di regolazione completa della posizione, dalla navigazione semplificata del menu - inclusa la funzione “menu rapido” - con la facoltà di ottenere informazioni e impostazioni della macchina e dati sulle prestazioni. A questi vantaggi, va aggiunto il sistema di pesatura opzionale, la dotazione della telecamera posteriore, i comandi di climatizzatore e aria condizionata oltre ad altre funzioni ausiliarie. La nuova cabina monta il sedile Grammer Actimo XXL con sospensione orizzontale e verticale regolabile, supporto lombare pneumatico e sedile riscaldato, tutto di serie. La cintura di sicurezza è a tre punti, con spie di allarme sul display touchscreen e sul quadro di controllo, quest’ultimo ridisegnato nel layout e con vetro antiriflesso.

La nuova cabina offre un campo visivo molto più ampio, con una finestratura superiore del 14% rispetto al precedente modello DL420-5 e meno punti ciechi intorno al perimetro dell’abitacolo. Specchietti retrovisori a regolazione elettrica sono disponibili come optional, per un livello di sicurezza ancora maggiore. Fari di lavoro full LED sono montati sul tetto (quattro di serie in posizione anteriore e altrettanti in quella posteriore, aumentabili a sei a richiesta). I fari LED sul cofano posteriore hanno una funzione luce stroboscopica automatica che indica quando la pala gommata procede in retromarcia. Un compressore aria con diffusore è disponibile come optional: alloggiato all’interno della cabina per un facile accesso, è uno strumento potente e utile per pulire la cabina ogni volta che è necessario. La nuova pala gommata DL420-7, infine, può essere ordinata con contrappesi da 300, 400 o 500 kg, a seconda dell’applicazione.

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THE ONLY EUROPEAN EXHIBITION FULLY DEDICATED TO THE MID-STREAM SECTOR AND THE GAS, OIL & WATER DISTRIBUTION NETWORKS

17-19 November 2020 Piacenza (Italy)

With the Patronage of

THE UTILITY CONSTRUCTION SHOW

TRA GLI ESPOSITORI CONFERMATI DEL PGE 2020 AMONG THE CONFIRMED EXHIBITORS AT PGE 2020 A.M.S.

Consulenze S.r.l.

STC

Servizi di Consulenza su Qualità , Salute, Sicurezza ed Ambiente Servizi di Ingegneria Civile e Strutturale

Services Technology Consulting

Bonatti Franco S.r.l. IMBALLAGGI INDUSTRIALI

Service S.r.l.

Supporting Associations

For info and stand bookings info@pipeline-gasexpo.it - Ph. +39 010 5704948

www.pipeline-gasexpo.it

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Industria Estrattiva e Mineraria Mining industry

| EnerSys

Le batterie NexSys Atex offrono i vantaggi della tecnologia TPPL ai veicoli industriali elettrici che operano in tutte le aree pericolose

Sicurezza antideflagrante

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he caratteristiche deve avere una batteria per operare in completa sicurezza nell’ambito di contesti ad alto rischio di esplosione (come ad esempio, i siti minerari)? L’identikit indefettibile ce lo fornisce EnerSys, con il nuovo modulo NexSys Atex che consente ai veicoli per la movimentazione dei materiali di operare in sicurezza in ambienti che contemplano al massimo grado il pericolo di deflagrazio-

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ne. Si tratta di batterie conformi proprio alle norme Atex - come previsto a norma di legge in Europa - disponibili a livello internazionale con omologazione in conformità alle norme IECEx. Le nuove batterie, disponibili pressoché in tutte le dimensioni e capacità DIN, offrono vantaggi significativi rispetto sia alle soluzioni al gel al piombo acido regolate da valvola (VRLA) sia alle soluzioni al piombo-acido a vaso aperto grazie alla tecnologia TPPL

(Thin Plate Pure Lead) che offre un’eccezionale capacità di ampere per ora (Ah). Le batterie NexSys Apex richiedono una manutenzione notevolmente ridotta rispetto a quelle a vaso aperto e non necessitano di rabbocco. Dettaglio fondamentale negli ambienti pericolosi, l’elettrolita delle batterie non fuoriesce, poiché viene assorbito nel materiale del separatore AGM (Absorbent Glass Mat). Inoltre, si ricaricano più velocemente delle batterie

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al gel e a vaso aperto, con possibilità di biberonaggio. In questo modo si aumenta la produttività e si riducono i costi. Inoltre, la durata di vita è maggiore rispetto alle batterie al gel. Il termine Atex - che deriva dal francese Atmosphères Explosives - si riferisce alle atmosfere rese potenzialmente esplosive dalla possibile presenza di polveri o gas suscettibili a incendio o esplosione, ad esempio nelle industrie petrolifere e del gas, nell’attività estrattiva e chimica, oppure durante le operazioni logistiche e di movimentazione delle merci. La certificazione di prodotto Atex verifica le specifiche di progettazione del prodotto di un’azienda in base a una serie di norme di riferimento. Il processo di certificazione comprende le prove e la valutazione del prodotto, oltre al rilascio dei certificati Atex e IECEx e dei report attestanti la conformità del prodotto stesso. La certificazione Atex delle batterie NexSys è stata rilasciata da CSA Group SIRA, un organismo di valutazione indipendente. Il certificato SIRA numero 01ATEX3022X si riferisce

Componenti globali EnerSys, realtà primaria globale nelle soluzioni di accumulo di energia per applicazioni industriali, produce e distribuisce batterie di riserva e trazione, caricabatterie, apparecchiature elettriche, accessori per batterie e cabinet per apparecchiature da esterni a clienti di tutto il mondo. Le batterie per trazione e i caricabatterie vengono impiegati su carrelli elevatori e altri veicoli commerciali alimentati con energia elettrica. Le batterie di riserva trovano invece impiego nel settore delle telecomunicazioni e dei servizi pubblici, nei sistemi ad alimentazione elettrica continua e in altre numerose applicazioni che si avvalgono di soluzioni per l’accumulo di energia, incluso il settore medico, aerospaziale e della difesa. Con la recente acquisizione di Alpha, EnerSys fornisce soluzioni e servizi energetici altamente integrati alle connessioni a banda larga, alle telecomunicazioni, alle rinnovabili e a clienti industriali. I prodotti destinati a cabinet per uso esterno vengono utilizzati nei settori delle telecomunicazioni, dei cablaggi, dei servizi pubblici, dei trasporti e da clienti operanti per enti governativi e nella difesa. Attraverso le sue sedi di vendita e di fabbricazione presenti in tutto il mondo, l’azienda offre anche servizi di postvendita e di assistenza clienti a una vasta clientela dislocata in oltre 100 paesi.

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alle batterie complete, mentre 03ATEX3090U si applica alle singole celle. È inoltre disponibile la certificazione in conformità alla normativa IECEx con numero di certificato IECEx SIR 07.0065X per la batteria e IECEx SIR 07.0064U per le celle. L’esperienza e il know-how tecnico dell’azienda sono il risultato di molti anni dedicati alla fornitura di batterie Atex destinate agli specialisti di soluzioni per la protezione contro le esplosioni, ai produttori di attrezzature per la movimentazione dei materiali e ad altri clienti. Le batterie e il relativo processo di produzione sono conformi alla direttiva Atex 2014/34/UE, che prevede la verifica esterna del processo di produzione in base alle norme ATEX a intervalli regolari. Le batterie sono progettate per l’utilizzo nelle Zone ATEX 1 e 2 (gas), 21 e 22 (gas e polveri) e nell’industria estrattiva. Ogni batteria è concepita in base alle specifiche esigenze del cliente. Queste includono cassoni e coperchi appositamente progettati per la Zona 1 e maggiori protezioni e controlli per le batterie per Zone 21 e 22. Sebbene il prodotto per la Zona 2 sia diverso dalle comuni batterie, in genere non vengono montati coperchi,

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in quanto la protezione del coperchio è di solito fornita dall’apparecchiatura/applicazione. Inoltre, su richiesta, possono essere forniti e installati tappi certificati Atex. Il problema principale dei cassoni speciali è la ridotta capacità dovuta alla diversa configurazione. Le batterie NexSys, grazie alla loro densità di energia più elevata, risolvono questo problema. Lo spessore delle piastre TPPL ridotto fino a 0,8 mm (numero di piastre 3 volte superiore che nelle batterie a gel e a vaso aperto a parità di volume) fornisce una densità di energia più elevata e una maggiore capacità di Ah rispetto a una batteria a gel VRLA di pari dimensioni, oltre a una capacità di Ah maggiore o uguale rispetto a una batteria a vaso aperto di pari dimensioni. Le batterie NexSys Atex possono fornire il 10% di energia e potenza in più rispetto ai prodotti standard a vaso aperto e il 15% in più rispetto ai prodotti standard gel. Le batterie possono essere utilizzate a temperature comprese tra 0 °C e 40 °C,

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in applicazioni a impiego ridotto e normale lavorando sei giorni alla settimana. Si possono raggiungere fino a otto ore o più di utilizzo, con una profondità di scarica (DoD) fino all’80% di C5 rispettando i tempi di ricarica. La durata del ciclo di vita può essere aumentata riducendo la DoD. Le batterie possono essere caricate tramite efficienti caricabatteria modulari ad alta frequenza NexSys o NexSys+. Il tempo di carica fino alla carica completa a partire da uno stato di carica del 20% è tra 5,5 e 6,25 ore. “Con le batterie NexSys Atex offriamo una soluzione che combina molti dei vantaggi delle batterie a vaso

aperto e gel VRLA - commenta Mattia Bianconi, Application Manager Motive Power EMEA EnerSys - Questa soluzione si basa sulle nostre batterie NexSys standard, che hanno dimostrato di essere la soluzione ideale nelle normali applicazioni per la trazione dal 2011. Gli ambienti pericolosi si trovano in molti settori, dall’industria estrattiva e delle perforazioni, passando per gli impianti chimici e farmaceutici, l’industria petrolifera e del gas, il settore militare e aeronautico, fino a quello alimentare e delle bevande, della gestione dei rifiuti, della stampa e della carta e molti altri”.

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B

Batteries

FAB Visitate www.sollevare.it, il Portale Italiano per il Sollevamento, la Movimentazione Industriale e Portuale e il Trasporto Pesante The Leading Italian Magazine and Website for the Lifting, Industrial & Port Handling and Heavy Transport Markets

Visitate www.sollevare.it, il Portale Italiano per il Sollevamento, la Movimentazione Industriale e Portuale e il Trasporto Pesante The Leading Italian Magazine and Website for the Lifting, Industrial & Port Handling and Heavy Transport Markets

Anno 5 - Giugno / Luglio 2019

Anno 5 - Agosto / Settembre 2019

Sollevamento | Trasporti Eccezionali | Movimentazione Industriale e Portuale

Sollevamento | Trasporti Eccezionali | Movimentazione Industriale e Portuale

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Giornate Italiane del Sollevamento e dei Trasporti Eccezionali

ANTEPRIMA

Batteries è il supplemento speciale nte dedicato a quella tipologia di macchinari za per il comparto della logistica (e non solo). all’anno come testata a sé stante insieme avrà la medesima capillare diffusione atori italiani del comparto.

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USCITA/ISSUE

The Lifting, Industrial & Port Handling and Heavy Transport Show Piacenza, Italy 3-5 October 2019

La forza compatta corre sui cingoli

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Sollevamento | Trasporti Eccezionali | Movimentazione Industriale e Portuale

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

FAB

Batteries

Forklifts AGV Batteries

FAB - Forklifts AGV Batteries is the special supplement of Sollevare magazine entirely dedicated to those types of machines and equipment which are essential for the logistics operators (and not only). FAB will be distributed three times a year as a separate magazine together with Sollevare and will have the same wide distribution to all Italian industry operators.

DISTRIBUZIONI FIERISTICHE/BONUS DISTRIBUTION

TEMATICHE/MAIN FEATURES

• CONEXPO – Las Vegas (USA), 10-14 Marzo

N° 1 - 2020

Anteprima CONEXPO

Febbraio / Marzo February / March

CONEXPO Preview

N° 2 - 2020

Anteprime ISSA INTERCLEAN

• MIAC – Lucca (Italia), 14-16 Ottobre

Agosto / Settembre August / September

ISSA INTERCLEAN Preview

• THE BATTERY SHOW – Stoccarda (Germania), 14-16 Ottobre

N° 3 - 2020

Report THE BATTERY SHOW

Ottobre / Novembre October / Novembrer

THE BATTERY SHOW Report

nferences • GIC-Italian Concrete Days – Piacenza (Italia), 29-31 Ottobre • ECOMONDO – Rimini (Italia), 3-6 Novembre

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Giornate italiane CalCestruzzo

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• ISSA INTERCLEAN – Amsterdam (Olanda), 3-6 Novembre

ItalIan ConCrete Days 29-31 October 2020 - Piacenza, Italy

• PIPELINE & GAS EXPO – Piacenza (Italia), 17-19 Novembre

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• EIMA INTERNATIONAL – Bologna (Italia), 3-7 Febbraio 2021

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FAB - Supplemento della rivista Sollevare dedicato alla Movimentazione Industriale e alla Logistica Meccanizzata

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Forklifts AGV Batteries N. 1 - FEBBRAIO/MARZO 2020

Per prenotare la Vostra pubblicità contattare

Tel. 010 5704948 info@fab-magazine.it

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Industria Estrattiva e Mineraria Mining industry

| JCB

L’aria pura in cava Adatto alle coltivazioni a cielo aperto e ai cantieri di domani, nasce il primo prototipo a idrogeno prodotto da un costruttore globale. Si chiama 220X questo modello sorprendente da 20 ton

Nuova generazione sostenibile Il figlio di Lord Anthony, Jo Bamford, ha lavorato per 14 anni nei vari reparti dell’azienda di famiglia, prima di dedicare il proprio impegno al settore delle macchine operatrici a idrogeno, fondando Ryse Hydrogen e acquistando il gigante nordirlandese degli autobus Wrightbus. In questo ruolo, si è aggiudicato due contratti per fornire il primo bus double decker a idrogeno alle città di Londra e Aberdeen.

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el novero delle innovazioni tecnologiche per una propulsione “pulita” delle macchine operatrici, JCB ribadisce il proprio ruolo guida nell’evoluzione puntuale del settore in direzione delle soluzioni che mirano ad azzerare le emissioni di carbonio. La nuova dichiarazione di intenti è costituita dallo sviluppo del primo escavatore a idrogeno per il settore

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delle costruzioni. Questo modello da 20 tonnellate, denominato 220X, è alimentato da una cella a combustibile a idrogeno ed è stato sottoposto ai più rigorosi test nella cava-demo di JCB, in Inghilterra, per più di 12 mesi. Questo traguardo - definito “entusiasmante” dai vertici del gruppo - fa di JCB la prima azienda mondiale produttrice di macchine per le costruzioni ad aver conseguito il risultato di un prototipo reale di escavatore alimentato a idrogeno. “Lo sviluppo di questo modello è un risultato importantissimo verso l’obiettivo di conseguire, anche nell’ambiente di lavoro delle costruzioni, un contesto a zero emissioni di carbonio - ha dichiarato Lord Anthony Bamford, presidente di JCB - Nei prossimi mesi, continueremo a sviluppare e a perfezionare questa tecnologia con test approfonditi sempre basati su questo primo prototipo”. L’energia destinata ad alimentare il prototipo di escavatore JCB viene generata attraverso una reazione chimica idrogeno/ossigeno all’interno di una cella a combustibile che fornisce la potenza necessaria a far funzionare i motori elettrici. L’unica emissione allo scarico è costituita dall’acqua.

Questo nuovo traguardo segue un’altra pietra miliare conquistata lo scorso anno con l’avvio della produzione di serie del primo miniescavatore completamente elettrico per il settore delle costruzioni, il 19C-1E. JCB ha anche esteso la tecnologia elettrica, inoltre, all’innovativa gamma di carrelli elevatori telescopici Teletruk con il lancio del modello elettrico 30-19E. Grazie a una costante innovazione e a conti-

nui miglioramenti progettuali JCB è all’avanguardia anche nella tecnologia diesel più sostenibile per soddisfare le normative UE Stage V in materia di emissioni, azzerandone praticamente l’incidenza nella sua più recente gamma di motori. L’ossido di azoto (NOx) è sceso del 97%, il particolato è diminuito del 98% e le emissioni di biossido di carbonio (CO2) sono calate di quasi il 50%.

Pure air in the quarry Suitable for open-air crops and tomorrow’s construction sites, the first hydrogen prototype produced by a global manufacturer was born JCB has developed the construction industry’s first ever hydrogen powered excavator as it continues to lead the sector on zero and low carbon technologies, the company announced today. The 20-tonne 220X excavator powered by a hydrogen fuel cell has been undergoing rigorous testing at JCB’s quarry proving grounds for more than 12 months. The exciting development means JCB is the first construction equipment company in the world to

unveil a working prototype of an excavator powered by hydrogen. Power for JCB’s prototype excavator is generated by reacting hydrogen with oxygen in a fuel cell to create the energy needed to run electric motors. The only emission from the exhaust is water. The development comes after JCB made manufacturing history last year by going into full production with the construction industry’s first fully electric mini excavator, the 19C-1E. JCB has also extended electric technology to

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its innovative Teletruk telescopic forklift range with the launch of an electric model, the JCB 30-19E. Through constant innovation and design improvements, JCB has also been leading the way on clean diesel technology to meet Stage V EU emissions regulations and has almost eradicated the most harmful emissions from its latest range of diesel engines. Nitrous Oxide (NOx) is down 97%, soot particulates down by 98% and Carbon Dioxide (CO2) emissions down by almost half.

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Attrezzature & Componenti | Bauer Attachments & Components

L’utensile eccelso

Una gamma di soluzioni vasta e diversificata, contraddistinta da qualità irreprensibile e specificità di applicazione in cantiere. Così nasce l’equipaggiamento per le macchine del marchio tedesco: dal confronto diretto con le imprese di perforazione

L

a diversificazione delle applicazioni di perforazione è un valore che contraddistingue una platea non vasta di costruttori specializzati. Bauer è senz’altro tra questi, non solo per la gamma ampia e differenziata di modelli

Christoph Soier

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dedicati a tutte le accezioni della drilling technology, ma anche e più per la disponibilità di utensili specifici per ogni intervento precipuo, dalla perforazione tradizionale ai metodi single pass e per qualsiasi tipologia di terreno (dalle argille alla roccia), fino a challenge specifici come le metodologie di perforazione sotto falda o in arenite. Vediamo da vicino allora quali sono i principi che guidano la progettazione degli utensili Bauer, considerando l’importanza di un impiego degli accessori originali realizzati in fabbrica, con un ritorno efficiente sotto i profili di resistenza, efficacia e durata. Gran parte delle innovazioni che Bauer presenta nel settore specifico degli utensili di perforazione sono nate direttamente in cantiere, affrontando problematiche che i progettisti hanno trasformato puntualmente in altrettante opportunità di sviluppo tecnico. “In questi casi, il management del reparto si rivolge all’ufficio progetti e, insieme, si sviluppa un nuovo concetto di attrezzatura - ci spiega il diret-

tore della Business Unit Parts & Service, Walter Froehlich - Dopo l’imprescindibile fase dei test, con successive eventuali modifiche, comincia la fase produttiva, di marketing e di introduzione sul mercato del nuovo utensile. Inoltre, per consentiWalter Fröhlich


re di individuare l’attrezzatura o le parti a usura più idonee alle caratteristiche del terreno di lavorazione, Bauer mette a disposizione dei clienti un configuratore per applicazioni specifiche sul sito www. dritoc.com, sempre disponibile e consultabile in qualsiasi momento”. “I nostri utensili si contraddistinguono per la loro qualità superiore - aggiunge Christoph Soier, Sales Manager Parts & Service - La base di valore dell’attrezzatura si caratterizza per una notevole durabilità in virtù dell’impiego di materiali che assicurano un’alta resistenza all’usura e a una geometria di taglio specifica per ogni singola applicazione. Molto spesso le imprese notano l’effetto di una perfetta geometria di taglio solo quando viene a mancare, per esempio quando i portadenti vengono sostituiti senza rispettarne la corretta angolazione. Per evitare questa problematica, Bauer ha messo a punto uno strumento che serve a riprodurre l’angolazione originale dell’impianto”. Gli utensili Bauer si segnalano anche per molteplici altre caratteristiche uniche nel settore. Tra queste l’anello registrabile, oppure la perfetta tenuta a labirinto per la perforazione sotto falda con benna. Da segnalare anche i cross cutter e le nuove eliche da roccia SBF-E con tagliente alesatore. “L’importanza di queste caratteristi-

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che particolari si può dimostrare con un piccolo esempio - specifica Soier - Nelle benne Bauer per il lavoro sotto falda, lo spazio tra il fondello girevole e il corpo dell’utensile riduce la fuoriuscita d’acqua in una percentuale inferiore al 5% grazie a uno speciale dispositivo a labirinto”. Gli utensili Bauer ovviamente possono essere usati anche sulle macchine di altri costruttori. Se gli utensili sono progettati per lavorare perfettamente in applicazione alle perforatrici Bauer, garantendone un perfetto abbinamento e una resa eccellente, le stesse attrezzature si possono tranquillamente montare anche su qualsiasi macchina alternativa di gamme e marchi diversi; nel caso l’attacco di insediamento fosse diverso da quello proposto da Bauer, la società mette a disposizione del cliente opportuni adattatori dedicati. “Per quanto concerne lo specifico mercato italiano - puntualizza l’ingegner Marco Lauri di Bauer Macchine Italia - i nostri tecnici visitano abitualmente i cantieri per ascoltare il cliente, scambiare opinioni sulle metodologie utilizzate e cercare di capire come migliorare eventualmente

Componenti a usura, il vantaggio dell’originale Sul fronte delle parti a usura, Bauer è da sempre molto attenta alle forniture più specifiche. “Per gli utensili di perforazione, forniamo principalmente denti scarpa intercambiabili della famiglia WS, una gamma completa di picchi e i denti piatti - precisa Fabian Denk, progettista Parts&Service - Circa 15-20 anni fa, Bauer ha inventato questa tipologia a usura per permettere la sostituzione degli elementi sulle scarpe per tubo di rivestimento senza alcuna operazione di saldatura. I nostri picchi sono prodotti con diverse varietà e dimensioni di tungsteno e possono prevedere l’applicazione di anelli anti-usura esterni. Inoltre abbiamo introdotto anche il dente piatto inverso, che facilita la sostituzione della parte di usura con una ricaduta vantaggiosa sui costi di sostituzione”. Bauer mette a disposizione del mercato anche parti a usura particolari. Tra questi i roller bit per il carotiere a rulli, utilizzato per rocce dalla resistenza di oltre 100 MPa, oppure una vasta gamma di denti e picchi per ruote di idrofresa. A questa produzione si collega la realizzazione di tutti gli strumenti abitualmente utilizzati in cantiere per la rapida sostituzione dei consumabili, come forchette, estrattori, eccetera. Ma cosa distingue le parti a usura Bauer dagli altri prodotti presenti sul mercato, spesso a prezzi inferiori? Ancora una volta ci viene in aiuto Christoph Soier. “Per capire la differenza tra il materiale originale Bauer e le imitazioni, abbiamo eseguito diverse prove in cantiere. - ci spiega ancora il responsabile Parts & Service - Esternamente i particolari si assomigliano tanto da confonderli e si montano sullo stesso portadente. Ma in condizioni di terreno difficili i test hanno evidenziato che si è dovuto effettuare un cambio di denti WS39 originali Bauer dopo 10 pali da 19 m, mentre con il materiale non originale si è realizzato un solo palo da 19 m, dopodiché i denti erano completamente usurati e da sostituire. Il confronto, tradotto in cifre, dimostra il vantaggio economico del dente scarpa WS 39 originale Bauer: se il prezzo di un’imitazione diminuisce dal 50%, le prestazioni si fermano al 10% rispetto alle prestazioni di un componente originale prodotto da Bauer”.

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le prestazioni o risolvere problematiche in corso d’opera. È nostra abitudine aiutare le imprese con suggerimenti, consigli e anche attraverso la fornitura di utensili in prova. Le richieste e i risultati conseguiti in cantiere vengono sistematicamente condivisi con la business unit

della casa madre. Tutte le esperienze raccolte in cantiere ci permettono di rispondere alle varie necessità delle imprese. Inoltre, nei casi più complessi, gli specialisti Bauer Maschinen non esitano ad accompagnare gli ingegneri di Bauer Macchine Italia dal cliente per monito-

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rare le lavorazioni e fornire opportune soluzioni. La produzione di benne da roccia progressive tipo KBF-P o di benne KB-WL con lama pulitrice intercambiabile sono un chiaro esempio dell’interazione raggiunta con le dirette applicazioni in cantiere”.

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Attrezzature & Componenti | REMdevice Attachments & Components

Un radiocomando a consolle che eleva al massimo grado la sicurezza e le facoltà di configurazione. Una soluzione completa per soddisfare le esigenze di qualsiasi cantiere di perforazione

Genesis, il controllo profondo

I

l nome senz’altro riporta alla nascita di una nuova idea nel campo del controllo di una macchina da remoto. Il radiocomando a consolle Genesis di REMdevice stabilisce senz’altro uno standard di riferimento nel campo delle

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applicazioni più impegnative e complesse. La presenza di temperature elevate e di vibrazioni continue nei cantieri di perforazione, rendono il contesto delle applicazioni drilling & foundation uno dei settori più impegnativi nei quali è ri-

chiesta la massima sicurezza per gli operatori. Robustezza, resistenza e massimo controllo sono fondamentali per garantire e preservare l’incolumità di chi utilizza una perforatrice o una macchina per fondazioni speciali. Per questo, la particolarità del radiocomando Genesis di REMdevice rivela un’unità trasmittente per il controllo a distanza che è studiata, innanzitutto, per consentire all’operatore stesso il massimo ampliamento delle possibilità di personalizzazione, attraverso il display (da 2.6” e 3.2”) e la facoltà di implementare diversi attuatori, joystick, selettori e potenziometri, pulsanti e data feedback, senza risultare in alcun modo ingombrante come modulo portatile. Inoltre, la ricarica a induzione con operatività di 40 ore e il grado di protezione del radiocomando IP65, rendono questo strumento ideale per le lavorazioni heavy duty come quelle relative agli interventi di perforazione. La gamma delle applicazioni consentite dal radiocomando Genesisi comprendono l’esecuzione di fori nel terreno o nella roccia per realizzare pali di fondazione,

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la realizzazione di muri di sostegno per l’installazione di elementi che possano migliorare la qualità del suolo e favorirne il consolidamento, l’applicazione di metodologie di perforazione a percussione, a rotazione e a roto-percussione e molte altre accezioni di un comparto specialistico che richiede agli operatori un notevole

La scheda tecnica Accumulatore

interno, ricaricabile a induzione

Durata

fino a 40 h (3 h, riserva di carica)

Trasmissione radio/frequenze

BiBanda 72 canali IMS 433/870 China 418, Usa Can 915

Alimentazione

12-24 Vdc +/- 25% - 24-110 Vac +/-10%

Livello sicurezza stop

PL-D cat. 3 (elettronica. Move-mobile cat. 4 PL-E sil. 3)

Livello sicurezza joystick

Elettronica. Move-Mobile cat. 3 PL-D sil.2

Gestione comandi

on/off - CANbus - PWM - tensione/corrente - RS 422/485

Dimensioni e peso

310 x 193 x 163 mm - 1.580 g

Display grafico

2.6” - 3.2”

Riceventi disponibili

DIN - EcoBox - RubyBox - EcoCan - Mobile

Normative

EN-300220-1 cl. 1 - CE - FCC (USA/CAN)

Garanzia

36 mesi (accumulatori compresi)

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impegno fisico mentale. Con Genesis, il perforatore ha a disposizione un prodotto altamente resistente e configurabile al massimo grado, completamente isolato da polvere e umidità, versatile nelle facoltà di programmazione e - dettaglio non secondario - semplice ed efficace nell’impiego in ogni ambiente di lavoro, con un’affidabilità a prova di durata e a ciclo continuo. Genesis è nato per offrire il massimo supporto alle applicazioni di perforazione e ad altri settori di alto livello tecnico come gli ambiti della logistica, del sollevamento, dei trasporti marittimi e ferroviari, delle grandi sessioni di escavazione e delle lavorazioni cantieristiche basate sull’impiego di mezzi cingolati, oltre al lavoro in quota con grandi piattaforme aeree e agli interventi in ambienti forestali e nelle attività minerarie.

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Attrezzature & Componenti | Hyundai Attachments & Components

L’epica dello scavo Arriva nei grandi cantieri di infrastrutture la novità da 300 ton della serie A, il potente e tecnologico HX300AL con funzioni idrauliche all’avanguardia

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er i cantieri più polivalenti e impegnativi, arriva sul mercato un legionario dalla sicura efficacia operativa. Si tratta del nuovo escavatore HX300AL, ultimo esponente della serie A di Hyundai Construction Equipment Europe (HCEE). Questo modello cingolato da 30 ton - conforme allo Stage V sulle emissioni - è una dedica alle opere infrastrutturali e all’edilizia generale più complessa (comprese le fasi fondamentali di fondazione per le grandi costruzioni). L’affidabilità di questo modello è corroborata da una serie di nuove tecnologie e servizi implementati che ne fanno un punto di progresso nel novero delle macchine operatrici più attuali sul mercato. Dotato, come abbiamo già detto, di un motore conforme allo Stage V, l’escavatore di Hyundai presenta anche un nuovo sistema di regolazione del flusso idraulico, comandi dell’operatore migliorati con guida della macchina 2D/3D, nuove funzioni di sicurezza, tempo di operatività e produttività ottimizzati, questo escavatore cingolato da 30 ton è pronto a lasciare

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il segno nel segmento delle macchine da costruzione. L’HX300AL incorpora alcune delle tecnologie Hyundai che costituiscono l’avanguardia della ricerca seguita dal marchio coreano. Partiamo dal modulo EPIC (Electric Pump Independent Control). Grazie al controllo indipendente della pompa, la macchina garantisce minori consumi di carburante e controllabilità migliorata. Con il blocco di sicurezza automatico, invece, si inibisce l’azionamento involontario dell’escavatore con benefici in termini di sicurezza dell’operatore e dell’ambiente di lavoro. La guida guida Eco, poi, produce un allarme di “funzionamento inefficiente” sul pannello di strumentazione della macchina e consente di evitare gli sprechi di energia (consumo carburante, potenza idraulica) a seguito di abitudini operative inadeguate. La funzione MG/MC (Machine Guidance/Machine Control) indica lo stato operativo della macchina e controlla automaticamente l’attrezzatura per assistere l’operatore nelle operazioni di scavo e sbancamento. MG visualizza la po-

sizione della punta della benna e assiste l’operatore con la guida al posizionamento, mentre la funzione MC assume automaticamente il controllo del livellamento con la punta o il fondo della benna e ha la capacità di arresto automatico nei movimenti verso l’alto, verso il basso, in avanti e a protezione della cabina. Tutti gli escavatori della Serie A integrano molte nuove funzioni sviluppate e testate con l’obiettivo di migliorare il tempo di operatività della macchina. L’ECD (Engine Connected Diagnostics) ad esempio supporta i tecnici dell’assistenza e i concessionari con rapporti diagnostici (tramite e-mail, app mobile o HiMATE, il sistema telematico proprio di HCE) sulle prestazioni del motore e migliora il monitoraggio dei codici di errore del motore; pertanto, i tecnici dell’assistenza possono approntarsi al meglio prima di recarsi sul posto e disporre di tutto l’occorrente per risolvere il problema nel minor tempo possibile. L’MCD (Machine Connected Diagnostics) consente all’utente di raccogliere e analizzare svariati dati sulle prestazioni della macchina segnalati nel si-

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stema HiMATE – sulla base di questi dati è più facile migliorare il tempo di operatività della macchina. Il FOTA (Firmware Over The Air) aggiorna da remoto il software che presiede all’MCU (Machine Control Unit) e alla RMCU (Remote Machine Control Unit), seguendo gli avvisi di adeguamento funzionale su HiMATE. All’avvio della macchina, l’operatore riceve una notifica dell’eventuale esigenza di installare gli aggiornamenti per MCU e RMCU. E quando l’operatore completa

Cummins, il motore “tutto in uno” L’escavatore HX300AL è alimentato da un motore Cummins Stage V dotato di un innovativo sistema di post-trattamento dello scarico inclusivo, costituito da uno speciale silenziatore che incorpora catalizzatore a ossidazione diesel (DOC), iniettore DEF (SCR) e filtro antiparticolato diesel (DPF). Degna di nota è l’eliminazione del ricircolo dei gas di scarico (EGR), che è stata possibile mediante ilmiglioramento delle altre tecnologie. Questa soluzione semplificata, molto efficace ed ecologica aumenta l’affidabilità e agevola la manutenzione e, soprattutto, riduce i consumi di carburante e i costi di esercizio.

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l’installazione, l’amministratore del concessionario ne riceve conferma. L’HCEDT è lo strumento per la diagnostica offline delle macchine HCE che fornisce informazioni per la ricerca guasti dopo autenticazione utente tramite HiMATE. Il rapporto mensile (generato da HiMATE) permette infine di gestire la flotta in modo migliore, attraverso l’invio di rapporti mensili per e-mail, incluso un riepilogo delle operazioni e un’analisi del consumo di carburante.

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Attrezzature & Componenti | Dörken Attachments & Components

Una fondazione da proteggere Soluzioni che fanno da scudo, a protezione del manto di fondazione dall’umidità in eccesso. Un sistema che preserva le fondamenta contro ogni rischio di deperimento

L

a protezione degli interrati residenziali da fenomeni di umidità è fondamentale per preservare il carico imposto dagli altri piani abitativi costruiti su di esso e dalla pressione laterale del terreno. Le problematiche legate all’acqua di superficie o di parete in caso di forti piogge, con la conseguenza di fessurazioni, acqua stagnante e acque sot-

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terranee, per questo, vanno scongiurate con un’opportuna impermeabilizzazione, pena la minaccia alla staticità dell’edificio causata proprio dall’acqua, da muffe o da faglie. Pertanto, la protezione delle fondamenta è un argomento di fondamentale importanza sia per i proprietari di case sia per i costruttori. Tra gli specialisti più avanzati

nelle soluzioni di protezione impermeabilizzante, troviamo la tedesca Dörken, con i suoi prodotti a marchio Delta, destinati a preservare proprio le fondazioni dalla penetrazione dell’umidità. La protezione dell’interrato può essere pianificata in anticipo come parte di una trasformazione o costruzione di una fondazione. A seconda delle condizioni del

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terreno, potrebbe essere necessario fornire impermeabilizzazioni di qualità superiore, possibilmente rinforzate da un sistema di drenaggio continuo, per proteggere le falde acquifere o l’acqua di infiltrazione accumulata. Informazioni accurate sullo stato del suolo possono essere ottenute da un esperto di terreno edificabile. Se, ad esempio, si scopre una falda acquifera nel terreno dell’edificio, ciò può portare a spingere l’acqua lateralmente nella parete esterna della fondazione. In tali casi, l’impermeabilizzazione sapientemente programmata e il sistema di drenaggio continuo che avvolge l’intera fondazione garantiranno la protezione dalle perdite. L’impermeabilizzazione è il componente più importante della protezione della

fondazione. Nessun edificio dovrebbe esserne privo e dovrebbe sempre soddisfare le esigenze del singolo cantiere. Pertanto, è necessario studiare anche in fase di progettazione come dovrebbe essere la costruzione della fondazione. Se deve essere posizionato su una lastra di fondazione di cemento armato normale con pareti costruite su di esso, tutte le superfici del terreno devono essere impermeabilizzate per resistere all’azione dell’acqua locale. Dove è presente acqua battente o acque sotterranee, può essere usato un cosiddetto serbatoio nero. Questo normalmente consiste in una guaina bituminosa multistrato che copre interamente la fondazione e la soletta di fondazione. In al-

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ternativa, si può prevedere un cosiddetto serbatoio bianco, nel qual caso l’ interrato sarà realizzato interamente in cemento impermeabile. I giunti tra gli elementi o tra le pareti e la soletta di fondazione sono sigillati da nastri nel calcestruzzo. Quando prevalgono condizioni quali umidità del suolo o infiltrazioni d’acqua, sarà sufficiente un impermeabilizzazione convenzionale, costituita dall’impermeabilizzazione della soletta di fondazione, dall’impermeabilizzazione trasversale (barriere orizzontali o percorsi a prova di umidità) nelle pareti e dall’impermeabilizzazione sulle pareti esterne della fondazione. In questo modo, l’impermeabilizzazione di una fondaizone ne determina la costruzione.

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Prima di eseguire il getto della platea di fondazione si usa posare uno strato di livellamento di magrone. Per questo motivo viene scavato uno strato supplementare di circa 5 cm, operazione che ritarda notevolmente i lavori di cantiere per il tempo necessario alla presa e indurimento del calcestruzzo. Invece di utilizzare lo strato di magrone di sottofondo, la membrana alveolare Delta MS 500 concepita da Dörken può essere utilizzata come strato di livellamento e casseratura a perdere. Srotolata su un supporto stabile e complanare, come ad esempio un sottile strato di sabbia, la membrana offre un solido piano d’appoggio su cui è possibile procedere con la posa dei supporti dell’armatura per poi eseguire il getto della platea. Una volta che il cemento è indurito, i carichi vengono ripartiti dal calcestruzzo che ha riempito gli alveoli, scaricando la compressione dalla membrana alveolare Delta MS 500.

Vantaggio alveolare Optare per uno strato di sottofondo convenzionale di cemento o decidere in favore della variante moderna come una membrana alveolare speciale? Come regola generale, un tradizionale sottofondo di calcestruzzo magro ha uno spessore compreso tra cinque e dieci centimetri. La conseguenza è che altri cinque centimetri di terreno dovranno essere rimossi dallo scavo. Poiché le fossette del sottostrato Delta MS 500 sono alte circa otto millimetri, non è necessario alcun ulteriore scavo. L’installazione dello strato di sottofondo Delta MS 500 costituisce un lavoro molto più agevole, un grande vantaggio rispetto al calcestruzzo magro. Per il versamento di calcestruzzo magro, è necessaria generalmente una pompa di distribuzione e dopo la posa, il calcestruzzo magro deve asciugare almeno un giorno per indurire adeguatamente. Lo strato di sottofondo Delta MS 500 invece è facile nel trasporto e nella distribuzione, le membrane vengono stese direttamente sul terreno livellato e compattato e in seguito i distanziatori e i tappetini di rinforzo possono essere posizionati senza alcuna, ulteriore operazione addizionale.

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Uno strato di sottofondo ha diverse funzioni. In primo luogo, crea una superficie uniforme per le fondamenta di un edificio e livella le irregolarità del terreno. Questo è importante perché consente di impostare altri elementi dell’edificio nel modo più preciso possibile, come ad esempio i distanziali. Questi, a loro volta, sono necessari in modo che i tappetini di rinforzo possano essere coperti con cemento. Un’altra funzione di uno strato di sottofondo per massetti in calcestruzzo è di evitare l’umidità di risalita. Un sottofondo assicura che i distanziatori e i tappetini di rinforzo non possano essere spinti nel terreno e che nessuna pasta di cemento dal calcestruzzo possa penetrare nel terreno, poiché ciò potrebbe avere un’influenza negativa sulla qualità del suolo.

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TECNOLOGIA DEL CALCESTRUZZO - OPERE CIVILI E INFRASTRUTTURE - PAVIMENTAZIONI INDUSTRIALI E MASSETTI - INDUSTRIA DEGLI INERTI PREFABBRICAZIONE E MANUFATTI IN CALCESTRUZZO - MONITORAGGIO, RIPRISTINO E CONSOLIDAMENTO - DEMOLIZIONE E RICICLAGGIO

Filiera del calcestruzzo e della prefabbricazione

R

Supply chain of concrete eand precast industry Filiera del calcestruzzo della prefabbricazione

Supply chain of concrete and precast industries R

Supply chain of concrete and precast industry

Prossimo Numero

SPECIALE ®®

Giornate iornate G taliane iornate italiane taliane del alCestruzzo del C alCestruzzo del alCestruzzo

talIan onCrete IItalIan Days ays talIan ConCrete onCrete D ays

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85 www.concretenews.it Fondazioni | Perforazione| Pozzi | Gallerie | Geotecnica | Industria Estrattiva-Mineraria Fondazioni Perforazione pozzi | Gallerie Foundations | Drilling | Tunnelling | Geotechnics | Quarrying and Mining Industry Geotecnica | Industria estrattiva-mineraria


Strumentazione & Software | TeamSystem Instrumentation & Software

Il passaggio dall’installazione su server locale al Cloud, durante le settimane di lockdown, ha consentito al personale di un’impresa la più efficace operatività in smart working

Sulle ali della programmazione

P

er un attore contemporaneo e competitivo nell’ambito delle costruzioni, il lockdown ha costituito un freno considerevole per ogni dinamica di programmazione dei lavori. Ma alcune realtà imprendi-

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toriali contraddistinte da una filosofia previdente e soprattutto di alta capacità progettuale e gestionale, hanno trovato soluzioni all’avanguardia in grado di risolvere in modo brillante e flessibile le problematiche più interdittive causate

dalla pandemia Covid-19. Cari Costruzioni si occupa di edilizia, ingegneria civile, restauro e ristrutturazione di edifici. Operativa da circa 15 anni, ha sede a Roma e cantieri dislocati in tutta Italia. Cari Costruzioni fa parte di un Gruppo

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Valerio Garbo

facente capo alla famiglia Rubei, risultato di una passione per il costruire che si tramanda da generazioni. Il Gruppo oggi include altre due società: la CG Edil Coop che si occupa di edilizia privata e una piccola impresa specializzata in movimento terra. “La partecipazione a consorzi e l’associazione con altre imprese permette a Cari Costruzioni di affacciarsi a nuovi mercati senza perdere la caratteristica di flessibilità - rci spiega l’ingegner Valerio Garbo, direttore di commessa per Cari Costruzioni - Allo stesso tempo, l’azienda che è sempre stata a conduzione familiare ha registrato una crescita significativa: ad oggi il gruppo conta più di 70 dipendenti dislocati nelle varie sedi e commesse su tutto il territorio nazionale. Diventava complicato gestire tutto senza stru-

menti adatti, serviva un software di gestione”. Nel 2019 Cari Costruzioni ha deciso quindi di adottare un sistema gestionale per l’impresa, l’esigenza era di avere un software per generare preventivi, gestire i costi di commessa, pianificare e programmare gli interventi e supportare la direzione lavori e la gestione del cantiere. La scelta è stata quella di adottare TeamSystem Construction Project

L’agilità nell’accesso La versione Cloud di TeamSystem Construction Project Management è disponibile grazie alla tecnologia offerta da Microsoft Azure e permette di accedere all’applicazione e salvare i propri dati ovunque e in qualsiasi momento, anche da dispositivi mobili. Dall’ufficio o sul campo è possibile fornire o estrapolare dati e informazioni per una più efficiente gestione del progetto. Il software diviene quindi un fondamentale strumento di lavoro, che abilita la cooperazione tra i vari attori di un progetto, attraverso un accesso ai dati sicuro e affidabile.

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Management (CPM). “Abbiamo scelto TeamSystem CPM perché volevamo un software che si interfacciasse con i programmi Office e con altri software già in uso in azienda - rivela ancora l’ingegner Garbo - Inoltre TeamSystem CPM ci consente di gestire lavori complessi su più livelli e, allo stesso tempo, garantisce un controllo economico e finanziario, permettendo di organizzare al meglio i lavori. Per il momento lo utilizziamo per la gestione degli aspetti tecnici, il processo di adozione è graduale e in futuro potremmo introdurre anche la parte amministrativa. Ma, già per quanto riguarda gli aspetti tecnici, il software consente di monitorare costi, ricavi e preventivi. Il controllo di gestione è semplice e rapido, offre una panoramica precisa della situazione. Grazie a TeamSystem CPM, Cari Costruzioni è in grado di controllare ogni commessa e individuare gli eventuali scostamenti economici”. Inizialmente Cari Costruzioni ha scelto l’installazione di TeamSystem CPM

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sul server fisico aziendale. Dopo i primi mesi, avendo tecnici e cantieri dislocati in tutta Italia e la necessità di operare su team distribuiti e condividere informazioni e processi, l’azienda stava valutando di migrare al Cloud. L’arrivo della pandemia da Covid-19 e il lockdown hanno portato alla decisione: Cari Costruzioni ha effettuato il passaggio dal server fisico alla modalità Cloud. In questo modo tutti i dipendenti potevano accedere all’applicazione e salvare i propri dati ovunque e in qualsiasi momento. “La pandemia ci ha costretti a lavorare da casa e ha dato una spinta notevole allo smart working - considera Garbo - Durante il lockdown, a metà marzo, abbiamo effettuato la migrazione al Cloud e abbiamo potuto così continua-

re a lavorare da remoto senza problemi. Il Covid-19 ha accelerato questo passaggio, ma adesso che lavoriamo in Cloud da qualche mese siamo contenti, ci siamo resi conto dei vantaggi e non torneremo indietro. Il gestionale è comodo ed efficace e l’adozione di TeamSystem CPM in Cloud ha dato il via alla digitalizzazione in azienda. Ad esempio, stiamo trasferendo in Cloud anche i documenti che erano ancora cartacei, in modo da avere un archivio online completo, accessibile e sicuro”.

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An exhibition audited by

8th Edition 106/2017 GISX17S1

106/2019 GISX19R

ARRIVEDERCI AL

SEE YOU AT R

Giornate Italiane del Sollevamento e dei Trasporti Eccezionali The Lifting, Industrial & Port Handling and Heavy Transport Show

7-9 October 2021 Piacenza (Italy)

GIS 2019 FACTS & FIGURES

Total Exhibitors: 428 - Qualified Visitors: 11.400 Total Exhibit Area: 3 Halls, more than 41.000 sqm

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For info and stand booking - info@gisexpo.it - Ph. +39 010 5704948 Fondazioni | Perforazione| Pozzi | Gallerie | Geotecnica | Industria Estrattiva-Mineraria Fondazioni Perforazione pozzi | Gallerie Foundations | Drilling | Tunnelling | Geotechnics | Quarrying and Mining Industry Geotecnica | Industria estrattiva-mineraria


Fiere | Pipeline & Gas Expo Exhibitions

Una sfida dal sottosuolo

THE UTILITY CONSTRUCTION SHOW

L’autunno delle17-19 esposizioni internazionali la novità(Italy) November 2020 rivela - Piacenza dedicata alle reti di trasporto dell’Oil & Gas e delle risorse idriche. Un settore dove l’Italia può essere autentica protagonista

L

a sfida è ambiziosa e passa attraverso una rete nascosta nel profondo. Una rete che comprende il più complesso sistema di alimentazione globale dedicato all’energia e alle risorse idriche. Si tratta del network delle pipeline, le reti di tubi che trasportano gas e petrolio seguendo una direttrice così strategica da non poter essere ignorata. Soprattutto da un Paese come l’Italia, povero di risorse energetiche ma forte di un know-how all’avanguardia del settore. Oggi proprio l’Italia si trova a un bivio. Quattro forniture di gas irrinunciabili - da Russia, Algeria, Qatar e Libia - e un futuro che può continuare a stringerci nella morsa di una necessità senza rimedio, oppure farci cogliere le op-

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portunità transnazionali sulla strada delle grandi rotte del passaggio d’energia. Dalla consapevolezza di questa sfida nasce Pipeline & Gas Expo, mostra convegno B2B completamente nuova e unica per i settori del mid-stream, delle reti distributive dell’Oil & Gas e delle forniture idriche. I principali settori merceologici contemplati sono quelli relativi a macchine, attrezzature e manufatti per la posa di reti mid-stream, Oil & Gas e idriche, comprese le tecnologie di scavo e perforazione no dig e trenchless. Con una formula espositiva altamente specializzata, P & GE è un tentativo di creare un incontro professionale mirato tra le imprese coinvolte nella progettazione,

nella realizzazione e nella manutenzione di gasdotti, oleodotti e acquedotti, ma anche nelle reti di distribuzione del gas (primarie e secondarie) e nelle direttrici idriche, con i relativi fornitori di impianti, macchine, attrezzature e materiali - senza contare gli enti pubblici e privati coinvolti nella gestione delle infrastrutture di trasporto e nella distribuzione dei servizi. Pipeline & Gas Expo è in cartellone, nel quartiere fieristico di Piacenza, dopo l’opportuna riprogrammazione post-Coronavirus, dal 17 al 19 novembre 2020 e nella sua prima edizione costituirà un utile terreno di confronto sulla situazione attuale delle nostre opportunità energetiche. Gli espositori già iscritti all’evento superano

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al momento le 135 unità, per un’exhibitions area (quella del polo di Piacenza Expo) di oltre 21.000 metri quadrati. Sullo sfondo di questo evento fieristico senza precedenti nel nostro Paese, troviamo sfide evidenti come il progetto Tanap (Trans Anatolia Natural Gas Pipeline), in un confronto fondamentale con la Turchia, in prima linea nel promuovere una via alternativa per la fornitura di gas naturale proveniente dall’Azerbaigian verso l’Europa. Il progetto Tanap è un simulacro dell’importanza che ricoprono i rapporti internazionali nell’evoluzione vantaggiosa del nostro problema energetico. Il fatto che il gas dell’Azerbaijan arrivi in Italia (e quindi in Europa), implica che possa potenzialmente scendere la nostra dipendenza dal metano russo. Di rimando, il settore del pipeline può costituire un volano straordinario per un indotto vastissimo dell’industria di casa nostra, con la fornitura di macchine, attrezzature, impianti, componenti, sistemi

di intervento e di un know-how d’eccellenza che vede al centro le nostre grandi imprese infrastrutturali. Il Tanap costituirà la parte centrale del corridoio di gas meridionale che collega l’area di estrazione di Shah Deniz all’Europa, con il Gasdotto sudcaucasico (SCP) e con il TAP (Trans Adriatic Pipeline) - il progetto sul quale l’Italia potrebbe scommettere per diventare un autentico hub del gas nel Vecchio continente, trasferendo dal Mar Caspio fino a 10 miliardi di metri cubi di gas in Europa. In un report pubblicato dall’ISPI sul contributo del

progetto Tap all’economia italiana, si ricorda che “nonostante una crisi prolungata, nel 2013 l’Italia ha consumato circa 70 miliardi di metri cubi di gas, rimanendo il secondo mercato dell’Europa continentale, dopo la Germania - senza considerare le ricadute positive per il territorio in cui saranno costruite le infrastrutture pari a circa 80 milioni di euro all’anno, l’avvio di una reale competizione tra gli operatori sui mercati finali (il nostro in primis, ndr.) e la conseguente riduzione dei prezzi”. Da qui e dalla richiesta delle nostre imprese di uno spazio strategico dedicato


proprio alle “vie dell’energia” nasce Pipeline & Gas Expo, organizzato da Mediapoint & Communications - già creatore delle Giornate Italiane del Sollevamento e dei Trasporti Eccezionali (GIS) e del GIC, evento espositivo nazionale legato alla filiera del calcestruzzo - e basata sulla sede espositiva della Fiera di Piacenza. “La scelta della sede emiliana - sottolinea Fabio Potestà, presidente di

Mediapoint - è assai strategica, non solo perché il quartiere fieristico di Piacenza Expo è un contenitore ideale per fiere di nicchia, ma anche perché Piacenza rientra in un distretto specialistico di particolare rilevanza anche a livello internazionale sia per quanto riguarda il comparto delle valvole, dei tubi, delle flange e dei raccordi, sia per la presenza di ‘pipeline contractors’ e di numerosissime aziende

che forniscono macchine, attrezzature e tecnologie necessarie al settore. Pipeline & Gas Expo 2020 costituirà, quindi, un’ideale opportunità d’incontro per tutti gli operatori italiani del suddetto comparto con la loro committenza italiana anche se faremo in modo che siano numerosi anche gli operatori esteri presenti alla nostra manifestazione, e ciò proprio per la sua unicità anche a livello internazionale”.

Challenge from the underground Autumn of international exhibitions reveals the event in Italy dedicated to the Oil & Gas and water resources transport networks Pipeline & Gas Expo - organized by Italian Mediapoint & Exhibitions - was born from the awareness of this challenge, a completely new and unique B2B conference exhibition for the midstream, oil & gas distribution networks and water supplies sectors. The main product sectors covered are those relating to machines, equipment and products for laying mid-stream, Oil & Gas and water networks, including digging and drilling technologies without dig and trenchless.

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With a highly specialized exhibition formula, P & GE is an attempt to create a targeted professional meeting between the companies involved in the design, construction and maintenance of gas pipelines, oil and water pipelines, but also in gas distribution networks (primary and secondary ) and in the water lines, with the relative suppliers of plants, machines, equipment and materials - not to mention the public and private bodies involved in the management of transport infrastructures

and in the distribution of services. Pipeline & Gas Expo is on the bill, in the Piacenza exhibition center, after the appropriate post-Coronavirus reprogramming, from 17 to 19 November 2020 and in its first edition it will constitute a useful ground for discussion on the current situation of our energy opportunities. The exhibitors already registered for the event currently exceed 135 units, for an exhibition area (that of the Piacenza Expo center) of over 21,000 square meters.

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Electric Pick&Carry Cranes e e: info@jmgcranes.com

www.jmgcranes.com From 2 to 70 Ton

Piacenza, 17-19 Novembre 2020 Veniteci a trovare al

Stand C2/D1 Pad. 1

THE UTILITY CONSTRUCTION SHOW

Gior e dei Trasporti Eccezionali

The Lifting, Industrial & Port Handling and Heavy Transport Show Piacenza, Italy 3-5 October 2019

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In questo numero

THE ITALIAN MAGAZINE FOR VERTICAL AND HORIZONTAL DRILLING, SPECIAL FOUNDATIONS, GROUND ENGINEERING, WELL DRILLING, ENVIRONMENTAL DRILLING, TUNNELLING, QUARRYING AND MINING Anno 6 - Maggio/Agosto 2020

Inserzionisti 85 Concrete News

93 JMG

71 FAB

5 Liebherr

19 Fraste

III Massenza 55 Mediapont & Exhibitions 51 Merlo

7 Geofluid 3 GIC IV GIC - PGE

La Rivista “Perforare” è edita da Mediapoint & Exhibitions s.r.l. di Genova

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II Pagani

89 GIS

67 Pipeline & Gas Expo

43 Hansa

13 REMdevice

39 Hinowa

47 Sip&T

59 IMET

I Storci Perforazioni

www.storciperforazioni.it

Aziende citate A AIF Assodimi Avesco

8, 15 15 48

B Bauer Bridgestone C Casagrande Cepav Comacchio Controls Creg

74 17

18, 44 52 22 12 52

D Doosan Dörken

64 82

E EnerSys

68

G Geofluid GeoJob Getech GIC

14 18 16 10

H Hansa-TMP Hyundai

21 80

J JCB

72

K Kawasaki

21

L Liebherr

13, 36

M Marini Quarries Group

56

N Nova Measurements 12

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P Palingeo 44 Piacenza Expo 14 Pipeline & Gas Expo 90 R REMdevice

78

S Samoter 20 Sandvik 48 SCS 40 SIP&T 30 Soilmec 60 Storci Perforazioni 22, 26 T TeamSystem Trevi

86 12

U Unacea

15

V Veronafiere

20

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A PIACENZA LE FIERE DELLA RIPARTENZA 3rd Edition

www.gic-expo.it

Fiera certificata An exhibition audited by

® ITALIAN CONCRETE nate italiane del® C ® alCestruzzo LIFTING AND DRILLING SHOWS LIFTI Giornate italiane del del CC alCestruzzo Giornate italiane alCestruzzo 126/2018 GICX18S1

STC

ItalIan ConCrete Days ItalIan ConCrete Days ItalIan ConCrete Days

Services Technology Consulting

2018

GEOFLUID - The International Trade Show for Well Drilling and Soil Investigation Drilling, Special Foundations, Underground Works, Geotechnical Engineering and Geology

GEOFLUID registered in 2016 the participation of 10,490 qualified visitors (including 2,575 foreign operators from 80 countries), making this trade show and conference the most authoritative international showcase for the industry. 265 direct exhibitors were presented on 23,000 square meters of exhibition space. GEOFLUID is in fact recognised as the most specialized international exhibition related to underground fluids drilling, exploration, extraction and conveying, ground and geotechnical investigation, special foundations an piling, No-Dig and tunnel building technologies, geotechnical engineering and environmental protection. The 2016 edition of GEOFLUID included also a “Geothermal Focus” (exhibiting and conference section), with a particular emphasis on geothermal wells used for heating (and also cooling) of residential and industrial buildings.

AMONG THE CONFIRMED EXHIBITORS AT GIC 2020

3-6/10 Piacenza Italy

www.geofluid.it

2018

Piacenza (Italy) 29-31 October 2020

Piacenza (Italy) October 2020 Piacenza (Italy)29-31 29-31 October 2020

A.M.S.

Consulenze S.r.l.

Servizi di Consulenza su Qualità, Salute, Sicurezza ed Ambiente Servizi di Ingegneria Civile e Strutturale

Bonatti Franco S.r.l. IMBALLAGGI INDUSTRIALI

3-6/10 Pi

Via Rudon, 12 - 31039 POGGIANA DI RIESE PIO X - Treviso/Italy Tel. +39.0423.456374 - Fax +39.0423.759301 E-mail: pavicenter@tiscali.it - www.levigatricepavimenti.it

GIC - Italian Concrete Days

The première edition of GIC – Italian Concrete Days took place in Piacenza from 10 to 12 November 2016. The first Italian exhibition and conference exclusively dedicated to the operators of concrete technology & production, concrete construction, precast concrete, concrete rehabilitation & maintenance will highlighted Italian manufacturers and distributors of machines, equipment and products, whose technology is appreciated worldwide. A rich conference programme was held alongside the GIC exhibition, as well as a gala evening in one of the beautiful historical buildings of Piacenza, during which awards were given to those firms and Italian industry professionals who have distinguished themselves during the previous 18 months (ICTA - Italian Concrete Technology Awards).

GIORNATE ITALIANE DEL CALCESTRUZZO ITALIAN CONCRETE DAYS

www.gic-expo.it www.italianconcretedays.org www.icta.it

8-10 November 2018 - Piacenza Italy

GIORNA DEL CAL ITALIAN CO

8-10 Novembe

Service S.r.l.

GIS - The Lifting, Industrial & Port Handling and Heavy Transport Show & Conference

The 6th edition of the GIS show closed with a clear positive sign: with over 308 exhibitors, it was visited by AMONG THE CONFIRMED ATof PGE 2020 over 9,000 skilled professionals coming from Italy and abroad,EXHIBITORS confirming the highly specialized format

® The Lifting, Industrial & Port Handling and Heavy Transport Show 3-5 October 2019 - Piacenza Italy

THE UTILITY CONSTRUCTION SHOW

the event dedicated to the users of cranes, aerial platforms, industrial and port handling equipment and heavy transport vehicles. There were also several participants to the rich programme of conferences and workshops held collaterally to GIS, relating to the issues of port and intermodal logistics, periodic inspection of machines and equipment and the safety of workers. GIS was not only “exhibition & conferences”: we must spend a few words on the three very popular Gala Dinners held in the Hall of Tapestries of the Alberoni Gallery in Piacenza, the first edition of ITALPLATFORM-Italian Access Platform Awards (www.italplatform.org) and the now traditional ITALA-Italian Terminal And Logistic Awards (www.italawards.it), and ILTA-Italian Lifting and Transportation Awards (www.ilta.biz), all events aimed to award lots of operators who this year distinguished themselves by investment, innovation and professionalism.

17-19 November 2020 Piacenza (Italy) www.gisexpo.it www.italawards.it www.ilta.biz www.italplatform.org

The Lifting, Ind and Heav 3-5 October

www.pgexpo.eu

MEDIAPOINT&COMMUNICATIONS SRL MEDIAPOINT &EXHIBITIONS

SRL

Corso Buenos Aires 8 - Corte Lambruschini, 5° piano, interno 7 - 16129 Genova CorsoTel. Buenos Aires 8 -(3Corte Lambruschini, 5° piano, interno 7 - 16129 (+39) 010.5704948 linee r.a.) Fax (+39) 010.5530088 - info@mediapointsrl.it

Genova, Italy Tel. (+39) 010.5704948 Fax (+39) 010.5530088 info@mediapointsrl.it www.mediapointsrl.it


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