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“Nel nome dell’ape”
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n occasione della Giornata mondiale delle api (che si celebra il 20 maggio, dal 2018), Castello di Meleto ha rilanciato un importante appello: proteggiamo le api sul territorio e sviluppiamo una economia che combini produzione vinicola e apicoltura. Castello di Meleto, azienda agricola di Gaiole in Chianti (SI), ospita oggi 70 famiglie di api, corrispondenti a più di 3 milioni di insetti presenti annualmente, grazie ad un progetto speciale: il Parco delle Api, a cui tutti possono contribuire acquistando una o più famiglie di api. Un impegno per l’ambiente che si è rivelato un modello concreto, economico e compatibile con l’equilibrio naturale e che ha portato risultati soddisfacenti, grazie anche alla scelta di progettare il parco in funzione degli insetti stessi e delle loro necessità. Sono state quindi scelte varietà di piante frugali e autoctone che, in un anno particolarmente siccitoso come il 2021, hanno reagito bene e offerto nutrimento alle api. Inoltre, la creazione di abbeveratoi naturali (perché sì, anche le api hanno bisogno di bere!) ottenuti scavando dei tronchi o formando delle pozzanghere, ha aiutato la sopravvivenza di questi insetti. La combinazione di buone pratiche agronomiche in vigna, lo sviluppo costante del parco delle api e la creazione degli abbeveratoi hanno portato ad un risultato estremamente
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Nuove regine a Castello di Meleto positivo: su 46 famiglie ne sono morte solo 3, quando invece la moria media in Italia nel 2021 si aggira attorno al 40%. Quello di Castello di Meleto è un progetto ambizioso, che vuole essere da stimolo al territorio perché sempre più aziende trovino nell’apicoltura una diversificazione produttiva e ambientale. Questa attività, oltre ad essere fondamentale per l’ambiente è anche remunerativa: con la vendita del miele, infatti, Castello di Meleto ammortizza i costi di progettazione, di mantenimento del parco, delle arnie e della manodopera dell’operaio dedicato alla loro cura. Grazie al progetto “Nel Nome dell’Ape” è possibile adottare un’arnia per contribuire concretamente al ripopolamento nella zona di questo insetto indispensabile alla sopravvivenza dell’ecosistema. In seguito all’adozione, l’azienda si impegna a gestire l’arnia per 5 anni di affido. Su ogni arnia sarà apposto il nome dell’investitore e dalla produzione di ciascun loco saranno estratti 2 kg di miele all’anno, per un totale di 10 kg, che verranno spediti al custode con aggiornamenti costanti sull’andamento della produzione. Il Parco delle Api è anche didattico, ospita infatti le scolaresche di Gaiole e Radda in Chianti, alle quali viene regalato un sacchetto di semi da portare a casa da piantare e far fiorire, aspettando l’arrivo delle api.