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“La guerra come qualcosa di personale”
La missione di Hollywood nella Seconda guerra mondiale.1 di Stefano Cambi Quando si discute di film a sfondo bellico non si può prescindere dalla produzione riguardante la Seconda guerra mondiale. Infatti, nessun altro conflitto (neanche quello del Vietnam che, secondo alcuni critici, ha dato vita a un nuovo genere cinematografico) è stato tanto frequentemente drammatizzato sul grande schermo. È altrettanto evidente che Hollywood, dove è stata concepita la gran parte della filmografia di riferimento, ha rappresentato, in virtù di un imponente sistema di distribuzione, il centro mediatico più rilevante nel plasmare l’immaginario collettivo degli americani così come di milioni di spettatori in tutto il mondo.2 La narrazione della “guerra totale” da parte degli studios è cominciata durante lo svolgimento stesso delle ostilità, quando anche l’industria americana del cinema fu chiamata a fare la sua parte nello sforzo militare nazionale. Nel trattare le problematiche connesse all’uso del film d’intrattenimento a fini di mobilitazione popolare, il presente articolo, attraverso una selezione di fonti limitatamente considerate dalla storiografia3, intende fornire un quadro generale sia del complesso e non sempre armonico rapporto tra addet1 I documenti governativi utilizzati in questo articolo sono stati consultati presso la Franklin Delano Roosevelt Presidential Library and Museum (Fdrl), la Harry S. Truman Library and Museum (Htlm), la Dwight D. Eisenhower Presidential Library and Museum (Ddel) e la sede di College Park della National Archives and Records Administration (Nara). 2 In particolare si fa riferimento alle otto compagnie che nel 1922 costituirono la più importante associazione di categoria degli industriali americani del cinema, la Motion Picture Producers and Distributors of America (Mppda), ossia: Mgm, Warner Bros., Paramount, 20th Century-Fox, Rko, alle quali si affiancarono le più piccole Universal, Columbia e United Artists. Nel 1945 la Mppda fu sostituita dalla Motion Picture Association of America (Mpaa). 3 Tra le più approfondite pubblicazioni si segnalano: Clayton Koppes, Gregory Black, Hollywood goes to war – Patriotism, movies and the Second world war from Ninotchka to Mrs Miniver, London, I.B. Tauris & Co., 1988; Thomas Doherty, Projections of War – Hollywood, American culture and World war II, New York, Columbia University Press, 1993; Todd Bennett, One world, big Screen – Hollywood, the Allies, and World war II, Chapel Hill, University of North Carolina Press, 2012.