Società Italiana di Storia Militare Quaderno 2015

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Memoria fascista o memoria dei reduci?

Il culto della Grande guerra nei documentari del Luce (1924-1936) di Elio Frescani Premessa

Il fascismo ricondusse le sue origini non solo all’impresa garibaldina che aveva portato all’unità d’Italia, ma soprattutto al sacrificio dei combattenti della Grande Guerra. Un’esperienza unica, comprensibile solamente da coloro che avevano vissuto personalmente nelle trincee1. Mussolini nei suoi discorsi fece spesso riferimento al periodo bellico come spartiacque che aveva diviso in due il popolo italiano2, e, conoscendo bene il funzionamento dei mezzi di comunicazione di massa, non mancò di utilizzare anche le immagini in movimento per ribadire e rafforzare il legame del fascismo con la guerra. Con la fondazione dell’Istituto Luce nel 1924 il regime si assicurò il controllo dei cinegiornali e della produzione documentaristica3, che potette così utilizzare in base alle sue esigenze propagandistiche. La cinematografia si affiancò così agli altri strumenti di propaganda fascista e migliorò 1 Marco Mondini, La guerra italiana. Partire, raccontare, tornare 1914-18, Bologna, il Mulino, 2014, pp. 174-185. Antonio Gibelli, “Luci, voci, fili sul fronte: la grande guerra e il mutamento della percezione”, in Peppino Ortoleva, Chiara Ottaviano (cur.), Guerra e mass media, Napoli, Liguori, 1994, pp. 49-60; Id., L’officina della guerra. La Grande Guerra e le trasformazioni del mondo mentale, Torino, Bollati Boringhieri, 1991. 2 Cfr. Pietro Cavallo, La storia attraverso i media. Immagini, propaganda e cultura in Italia dal Fascismo alla Repubblica, Napoli, Liguori, 2002, pp. 32-35. 3 Cfr. Luciano De Feo, “Come nacque l’Istituto Nazionale Luce”, Lo schermo, n. 7, 1936, pp. 20-22; Mino Argentieri, L’occhio del regime, Bulzoni, Roma, 2003, pp. 25 ss; Gabriele D’Autilia, “Istituto Luce”, in Victoria de Grazia, Sergio Luzzatto (cur.), Dizionario del fascismo, Torino, Einaudi, 2002, vol. I, pp. 684-688; Ernesto G. Laura, Le stagioni dell’aquila. Storia dell’Istituto Luce, Roma, Istituto Luce, 2004, pp. 13 ss.


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