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Elaborazione di un lutto nazionale:
El Desastre de 1898 nel cinema spagnolo1 di Matteo Giurco
Scoppiata nell’aprile del 1898, la guerra ispano-statunitense confermò l’emergere della giovane potenza nordamericana ai danni del senescente Impero spagnolo. Il conflitto si risolse in breve tempo, poiché lo iato tra i due contendenti si dimostrò piuttosto netto, in campo militare, economico e finanche nella tecnica propagandistica (la Edison Manufacturing Company filmò per la prima volta delle scene di guerra). La firma del Trattato di Parigi, il 10 dicembre 1898, sanciva la rinuncia spagnola alla sovranità su Cuba (posta sotto temporanea diretta occupazione statunitense2), e la cessione di Porto Rico, Filippine, isola di Guam agli Stati Uniti, in cambio di un’indennità di venti milioni di dollari. La stesura dell’intesa, ratificata da entrambe le parti nei primi mesi del 1899, non vide la presenza di rappresentanti delle ex-colonie spagnole, fattore non trascurabile, posto che il malcontento sfociò successivamente nella prima lotta di liberazione nazionale del XX secolo, quella filippina. D’altra parte, non meno considerevoli furono le ripercussioni sul suolo iberico, poiché erano stati persi i maggiori possedimenti oltremarini dell’Impero spagnolo, già ridotto ai minimi termini3. Per la Spagna, era el Desastre. 1 Nella presente analisi non sono stati analizzati alcuni lungometraggi che sfiorano l’argomento del conflitto ispano-statunitense, senza però soffermarcisi dettagliatamente: è questo il caso, per esempio, della commedia amorosa Bambú (1945). Differente il ruolo di un’altra pellicola, Héroes del ‘95 (1947), dedicata ad avvenimenti bellici antecedenti alla guerra, ragion per la quale non è stata considerata in questa sede. 2 La presenza della base navale nella baia di Guantánamo è una conseguenza degli sviluppi diplomatici della questione cubana, ma può essere ricondotta, indirettamente, proprio all’intervento statunitense del 1898. 3 Con il Trattato tedesco-spagnolo del 1899, il governo di Madrid vendeva le Isole Caroline, Marianne e Palau alla Germania, ottenendo in totale 25 milioni di pesetas. Con ciò, tra-