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«Un film di guerra? Si e no!»
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Berge in Flammen di Luis Trenker e gli albori dell’Austrofascismo di Giovanni Punzo
Allievo di Arnold Fanck (1889-1974) e di Leni Riefenstahl (1902-2003), il ladino Alois “Luis” Trenker (1892-1990)2 è il terzo nome degli Heimat/ Mountain Films tedeschi tra le due guerre3. Il suo più famoso è Der verlorene Sohn (Il figliol prodigo, 1934), ma nella sua produzione figurano pure due film sull’epopea tirolese, Der Rebell (1932), ambientato all’epoca dell’insurrezione di Andreas Hofer contro la spartizione tra Italia e Baviera decisa da Napoleone, e Berge in Flammen (1931), diretto assieme a Karl Anton Hartl (1899-1978), in cui è anche attore protagonista. Tratto da un romanzo in parte autobiografico dello stesso Trenker, e prodotto da una società francese (Delac, Vandal et Cie), è dedicato alla memoria tirolese dell’ultima guerra. Diversamente dagli “infantry film” sulla grande guerra, qui il protagonista non è la trincea, ma la montagna. Un ambiente ancora più duro, dove il nerbo dei combattenti era costituita dalle milizie alpine, caratterizzate da un reclutamento regionale e spesso locale che esaltava la fraternità e lo spirito comunitario. Pur essendo incentrato sull’amicizia 1 «Ein Kriegsfilm? Ja und nein!»: titolo del commento alla prima del film di Trenker a
Innsbruck (Volkszeitung, 7 novembre 1931).
2 Alberto Barbera, Pietro Crivellaro, Giovanni Spagnoletti, Il cinema di Luis Trenker,
MECO, 1982. Eric Rentschler, The Ministry of Illusion: Nazi Cinema and Its Afterlife, Harvard University Press, 1996, passim (bibliografia p. 428). Simonetta Pauluzzi, “Luis Trenker”, Enciclopedia del cinema, Treccani, 2004. 3 Stefano Ardito, 101 storie di montagna che non ti hanno mai raccontato, Newton Compton, 2012, (“61. Luis Trenker, il cinema della montagna”). Cfr. Hilmar Hoffmann, The Triumph of Propaganda: Film and National Socialism, 1933-1945, Berghahn Books, 1997, Vol. I, pp. 128 ss. (“The Popularity of the Mountaineering Film”). Margarethe R. Eirenschmalz, Dreiecksverhaeltnisse Im Schnee: The Socio-cultural Evolution of the Mountain Film Genre as Illustrated by Analysis of Gender-nature Relations in Three Films by Fanck, Riefenstahl, and Trenker, ProQuest, 2008. Alexandra Ludewig, Screening Nostalgia: 100 Jahre of German Heimat Film, Transcript Verlag, 2014, pp. 75ss.