ESERCITO E PROPAGANDA NELLA 2° GUERRA MONDIALE

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STATO MAGGIORE ESERCITO UFFICIO STORICO

Nicola della Volpe

ESERCITO E PROPAGANDA NELLA SECONDA GUERRA MONDIALE (1940-1943)

ROMA 1998

PR OPRIETÀ L ETI"ERA RfA

Tutti i diritti riservat i

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© BY UI'FICIO STOR ICO SME -KOMA 1998

STtltiRi\FJCA S.R.L . - Y tA l)E LLi \ ìvi O RTELLA. 36- Tr.L. O(J -4 :\ 58 82 00 - 00 l.'i7 R OMA

Presentazione

Vi fìJ rono ingerenze tra l'autorità politica e quella militare in tema di propaganda durante la seconda guerra mondiale? Fu aderente e veritiera tale propaganda? Ebbe successo o fu un fallimento? La propaganda contribui a mantenere salde le masse ed il consenso alla guerra o favori involontariamente la caduta del fascismo? Sono questi solo alcuni degli interrogativi che ancora oggi, a distan z a di cinquantacinque anni dalla caduta del regime, si presentano a studiosi e ricercatori. Non sono sicuramente quesiti di facile risposta, in quanto si r{f'eriscono ad un periodo storico quanto mai complesso ed articolato su cui è ancora acceso il dibattito . Il colonnello Nicola della Volpe, apprezzato autore di numerose opere edite dall'Ufficio Storico, fornisce un quadro esaustivo sull'attività di propaganda militare messa in atto dalle For z e Armate italiane e dal Partito Na zionale Fascista nei primi tre anni di guerra, ben coniugando finalità Ì11fòrmative e divulgative ed esif?enze prettamente scientUzche di storia militare. L'autore, seguendo una prassi già collaudata, intrapresa con i precedenti volumi relativi alla propaganda nella grande guerra e tra i due mondiali, fornisce il quadro storico sintetico entro cui venne organi zz ata e sviluppata l'attività propagandistica, con i suoi temi principali, obiettivi, strumenti di persuasione e penetra z ione psicologica utilizzati, sia sul fi·onte interno, nei riguardi delle popolazioni civili italiane e dei territori occupati, sia in opera z ioni, vers·o le truppe impegnate in combattimento e contro le for z e nemiche. Particolarmente interessante è il capitolo dedicato alla censura postale operata nei COI?{ronti della corrispondenza proveniente dall'esercito operante e dal Paese . Vengono descritti dettagliatamente l'organizzazione, i compiti e l'attività degli Uffici Censura Posta Militare, che operando alle dirette (ÙjJenden z e del Servi z io Informazioni, costituivano un osservatorio privilegiato per sondare lo spirito ed il morale della truppa e della Nazione, cogliendo il grado di consenso alla guerra ed al regime e le sue variazioni con il passare degli anni e l'evolversi della situa z ione sociale in Patria e militare sui vari fi-o n ti di guerra. l temi di propaganda, guerra psicologica e morale delle truppe sono trattati con dovizia di immagini iconografiche, tratte da documenti originali d'epoca conservati presso l'archivio dell'Ufficio Storico, attraverso /'ampia gamma di me zz i tecnici all'epoca disponibili, quali volantini, cartoline, messaggi radiofonici, pellicole cinematografiche,fotografie, gio r nali e riviste.

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Intro du z ione 7

PARTE PRIM A

Lineamenti storic i de ll a propagand a........... .... ... ............ . .......... .................... ........ .. Il

Cap it olo I: Sinte i deg li avve nim enti. Tra s toria e propaga nd a ......................... 13

Cap it olo Il : L'o rgan izzaz io ne e g li organ i de ll a propaganda e de ll' assistenza ... 29

Capi tolo III: La p ropaga nda ai fronti e ne i terri to r i occupati 57

Capitolo l V: It alia e fro nt e interno ........................................................................ 99

Capito l o V: Att iv ità con n essa: la censu ra postale ............................................... 11 3 A lc une note conclu s ive ...................... .................. .................... ...... ....................... .. 129

PARTE SECO NDA

Gli st rum en ti de ll a propaganda 133 Ca r tol i ne ... .. .. . .. .. ... .. . .. . .. .. ... .. ... .. .. . .. . .. . .. . .. .. ... .... .. . .. .. .. . .. . ... .. . .. .. .. . .. . .. . .... .. . .. .... ..... .. ... 135 Fotog r afi e e c in e mato grafie .................. .. ... ........... ............. ............................. ...... .. 18 1 Ma nifesti e volantini ........ .... ................. .. ..... ..... ...................... .................. .............. 23 7 S tampa. Giornali , rivi s te, opusco li .......................... .............. .......................... ...... . 28 1 Rad io 339

PARTE TERZA

G uida alle fo nti ... .. . .. . .. . .. . ... . .. .... . .. . .. . .. . .. . .... .. . .. .. .. ... . .. .. .. . .. . .. . .. . ... . .. . .. . .. .. .. . .. .... . ... . .. .. 377 Sto ri a e propaga nd a ...... ............................. .. ........................... .. .......... ...... .............. 380 Ca rtoline e Posta Milit a re ..... .. .... .. .. . .... ... ... ... .... .... .. .... .. .. .... . .. . .... .. ... .. ..... .. ..... ... ... ... 399

Fotografie e cinemato g r afie 402 Manifesti e volant i ni ....................................................................... ........... ............. 404 S ta mp a . G iorna li , rivi s te, opusco li ......................................................................... 406 R a di o ....................................................................................................................... 409

SoMMARIO
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Introduzione

Questo volume affronta il tema della propaganda militare soltanto per i primi tre anni della seconda guerra mondiale. Non a caso e per due ordini di motivi. Il primo è legato ad una prassi storiografica, che vuole la guerra combattuta dagli italiani distinta in due fasi: l n fase, periodo l o giugno 1940 - 8 settembre 1943, definita genericamente 2a guerra mondiale, e 2" fase, periodo 8 settembre 1943 - 8 maggio 1945, denominata per convenzione guerra di liberazione. Una distinzione che, necessariamente e conseguentemente, coinvolge anche lo studio della storia della propaganda.

Il seco ndo motivo scaturisce dalla stessa ripartizione 'etei conflitto nei due suddetti periodi. Ne ll e due fasi del conflitto, in fatti, diversa fu l 'organizzazione della propaganda , div ersi gli obiettivi e diversi , ovviamente, i temi trattati . Quanto ali' organizzazione, nella prima fase l'autorità militare riuscì a conservare, almeno su i fronti operativi, una propria autonomia decisionale e gestionale della propaganda, e ad esprimere qualcosa di proprio - efficace o meno - nonostante i pe santi vin coli imposti dall'organizzazione politica; cosa che invece non avvenne durante la guerra di liberazione, poiché anche nel

campo della propaganda le autorità politiche e militari italiane ebbero le mani strettamente legate dalla pesante ingerenza degli alleati, imposta in tutti i campi.

Gli anglo - americani, infatti, ben consapevoli dell'importanza della ideazione, della direzione e della condotta della guerra psicologica sui fronti operativi e sul fronte interno, pochissimo spazio e ancora più scarsa autonomia lasciarono agli italiani.

Dicevamo che, ovviamente, diversi furono i temi trattati nelle due fasi della guerra, poiché furono di versi anche gli obiettivi da raggiungere; il capovolgimento eli fronte , anzi, costrinse i comunicatori, propalatori dei nuovi messaggi, a repentini salti mortali e mirabolanti inversioni di rotta, poiché essi si ritrovarono a dover mischiare le carte e rivisitare vecchi nemici come nuovi alleati, e viceversa.

Perciò, in questo contributo, limiteremo l 'indagine sulla propaganda aJ primo periodo della guerra, nella speranza di riuscire, in seguito, ad affrontare anche quello relativo alla guerra di liberazione.

Il nodo più intricato da sciogliere in materia di prop aganda, durante i primi tre anni di guerra, è certamente quello

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d c i r appo rti , delle int ercon n ess i o ni , dei limiti e d e ll e sfe re d i co mpet e n za e di int ervento tra autorità politi ca e q u e lla

è indi spensabi le, in fa tti, almeno te nt a re l ' in d iv idu az ione d i chiavi di lettura più chiare d e l co mple sso f e nom e no , per compre n dere quando, c ome e dove, e per l 'inca p acità di c hi , la pr o pa ga n da fu f a llimentare; pe rch é - e va d e tto s u b it o - la p ropaganda nella se conda g u e rr a mondial e ri s ult ò in gran p a rt e tal e

E p e r ce r ca re a n cora di cap ire se essa, di ver s amente co nd o tta , poteva essere mag g iormente e ffi cace. Oppure. se n ess un inge g no , espedie n te o artificio propagand i s ti co sarebbero serviti a produrr e g li e ffe tti de s iderati , s i a s ul fronte int e rno , s ia s u que ll i operat i vi, s ia ne i te rrit o ri occu pa t i.

È da annotare c h e l a compless it à delle s itu a z ioni, po li tiche e militari , com u nque , non fu a ff atto favorevole a li ' orga niz zaz io ne e d a ll o sv iluppo dell e attivi tà propagandis ti che; g li o bi e tti vi , verso i quali le c apacità di p e rs u as io ne d ovette r o esse r e spiegate, fur o n o m o lte pli c i e ciasc uno con caratte ri stic h e p ec uliari , più num e ro s i di qu e lli dell e precede nti g u e 1Te: o ltre al f r o nt e int e m o ed ai fro nti o perati v i - che s i prese nta van o, co m e di ceva m o, c iasc un o con ca ra tter is ti c h e pr ec ipue e va riabili e ri c hi e devano p e rtanto modalit à d ' int er vento diverse ed ete ro g en e e , c on po ss i bi lit à eli adatt a m e nti non fac ili per la rep e ntina mutevolezza de ll e s i t ua z ioni operativ e- un a nuova e s perien z a dov e tt e esse re affrontata , qu e ll a d e ll a propaganda da co ndurr e n e i

te rri tori occupati, particolarm en te g ra vosa p er i periodi d i permanen za in quei luogh i , c he s i procrastinarono per me si ed anni

Un compito arduo, se s i pen sa che in quei territori , o ltr e a li' ost il ità delle popola z ioni ve rso cui era già difficile sv olgere opera di p e netrazi o n e ps icolog ica, si as s ommavano le pericolose attiv it à propagandistiche del nemic o, quelle svo lt e dalle forma z io ni politic he clandest ine e dall e b a nd e, s pesso di d iversa estrazione id e olo g i ca, c h e si formavano e co ndu ceva no az ioni di guerri g lia co n tro g li italia ni invasori; e qu elle , n o n ultime e ancora più infi de, dei fals i alleati.

Situazioni locali p a rti co la ri, infin e, ren devano il com pit o di fatto es tre mam e nt e pro bl emat ico quando n o n imposs ibil e Se pensiamo ai B alcan i , ad ese mp io, ri s ulta ev id e nt e co m e i provved im ent i di pro paga n d a non potessero avere alcuna eff ic acia p e r la molteplicit à ad dirittura caot ica d e Jl e s itu az io ni loc a li , mutev o li e comp l esse per motivi politi c i, e tni c i e reli g ios i: nonostant e ogni sforz o di d iffe renziaz i one de i te m i e degli o bi e tti vi , fatto dall e a ut o rità m ili tari italiane di occ up az i one affin c h é g li atti p ropagandistic i ri s ult asse ro ad e renti a ll e v ari e r ea lt à esis t e nt i, s i fi nì qu as i se mpr e p er otte n e re risultati c ontroproduce nt i , p e rch é i m e ss aggi dirett i ag li uni urtav a no c omunqu e la s u sce ttibilità deg li altri , no nos t a nt e l 'a tte n z ione pos t a aff inché c iò non avve ni sse .

L a man ca n za di un a se ri a

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programmazione, in a ltre situaz ioni. fece sì che trova sse spazio, con effetti di ritorno addirittura di sast ro s i per gli it a li an i , la propaganda dell'a ll eato tedesco; c i ò avvenne , ad ese mpio, in Francia, dove ancor prima dell 'a rmistizio, g li italiani fu r o n o di fatto abbandonati da tutti, co llaborazio ni s ti in c lu s i.

A ltra particolare at tenz ione merita, infine , l 'attività svolta p e r il fronte int e rno: perché attraverso di essa, è fo rse poss ibile un a chiave di lettura dell ' improv v isa fine d i quel massiccio cd incondizio n ato co n se n so c h e per

ve n t'a nni il popolo italiano aveva dato a l re g ime fascista: un dec lino che apparirebbe impr ovv iso ed in co mprensibile , se un 'a tt en ta lettura dei documenti legati a ll a propaganda non mettesse in evidenza i numerosi seg ni che ma tur arono nei tre anni di g ueJTa e che fanno co m pre nd ere come, g ià a partire dalla fine del 1941 , due a nni di guerra avessero ormai prodott o in crinature in sa nabili fra le mass e ed il fascismo; incrin ature c h e av reb b ero av uto come logica co n seg u e n za il de finitivo distacco manifestato il 25 lugl i o del 1943.

Lineamenti storici della propaganda

PARTE PRIMA

Sintesi degli avvenimenti. Tra storia e propaganda

Alla vigilia della g uerra, il 31 marzo 1940, quando ommi era scoccata "l'ora delle decisioni irrevocabili", Mussolini fissava la linea s trategica d a seg uire nell ' imminente conflitto, che - a suo dire -il Re Vittorio Emanuele III aveva trovato di una "logica geo metrica". E così la esponeva ai s uoi capi militari: -difensiva su ll e Alpi, e iniziativa " ... solo nel caso a mio avviso improbabile di un completo collasso francese sotto /'attacco tedesco ... "; - attesa in Albania, per adeguare l'azione a ll o sv iluppo d eg li eventi a nord ( Iugos lavia ) e a sud (Grecia); - difensiva in Egeo; - difensiva in Libia, sia verso la Tunisia sia verso l 'Eg i ttÒ, dove non era più possibile un'offensiva dopo la costituzione dell'esercito di Weygand; - offensiva nell'Impero in direzione di Cassala, di Gibuti e Berbera. Difen s iva, e qualora necessario, controffensiva sul fronte del Kenia; - azione eventuale contro la Corsica, nella quale comunque dovevano essere preventivamente paralizzati i campi di aviazione; - adeguamento operativo della R.Aeronautica alle varie ipotesi difensive e offensive supposte e in relazione alle particolari iniziative intraprese dal nemico;

- azione a fondo della R.Marina, su tutti i mari, nel Mediterraneo e fuori. Badoglio, Capo di Stato Maggiore Generale, nel prendere atto de ll e diretti ve ricevute, e nell'assicurare che gli studi per le operazioni indicate erano stati già avviati o preparati, faceva presente che erano necessari alcuni provvedimenti conc ret i per integrare i piani ope rat ivi predisposti. Ad esempio, occoneva co mpletare la linea difensiva alle frontiere, in particolare quella con la Francia, quelle in Albania e in Libia; quanto ali 'Impero, un'offensiva avrebbe richiesto la messa in efficienza di tutte le forze armate colà esistenti, poiché ne erano note le gravi deficienze. L'azione contro la Corsica, infine, era stata sì studiata, anche dalla Marina, ma era ancora da esaminare e da ap prov are . In sos tanza, la s ituazione era id entica a quella del maggio dell'anno precedente, quando erano state fatte le sceJ te di campo ed era s tato affron tato il problema della preparazione alla inevitabile guerra tra potenze "plutocratiche" e potenze "povere".

E se in un primo tempo era stato preventivato che l'Ita lia, al fine di completare la propria prepa razione, n o n sarebbe potuta entrare in guerra prima del 1943 , i fatti di Danzica dell'agosto 1939 , gli inaspettati, continui,

Capitolo
I
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sor pre nd en ti success i ottenuti dalla German i a fino al maggio del 1940 , in Po lo ni a, O l anda , B e lgio , Danimarca e N orve g ia - uniti a quelli c he s i an d ava no profilando in Franciaconv in se r o Mus s olini a riunire il 29 maggio a P a la zzo Ve n ez ia i ve rti c i militari ( B a d og li o, Gr az ian i , C av agnari e Pricolo ), p e r comunicare loro c h e, a partire dal 5 g iu g no , tutti i giorni potev ano esse re buoni per entrare in scena.

A di s p e tto del fatto c h e, in precede n z a e ri pe tutamente , fo ssero s tat e avanzate ri se rve da g r a n pa rt e di qu eg li s tessi vert ici militari convoca ti a ll a riuni o n e, s ull'efficie n za d e ll o strumento m ilit are disponibile, e sulle prec arie c ondizioni dell e opere, degli a rm a m e nti , d eg li e quipaggiam e nti, d e !l 'addestramento, d eg li organici.

Di fronte al p e re ntorio a tte ggia m e nto assunto dal Duce n e l corso d e lla riunione, s ul fatto che la s ituazi o ne non c on se ntis se più ulte riori indu g i, ne ss uno avanzò ser ie res i s te nz e . Mus s olini, benc h é fo ss e costre tto ad am m e ttere c h e le condizio ni , spec ia lm e nte quelle del! ' Eserc ito , non f ossero id eali per una partecipaz ion e alla g u e rr a, le rit e n eva co munqu e sodd is fa ce nti per pote r interveni r e . Anche perché ult er io ri ritardi non sol o non avrebbero co n se ntito di mi g li o rare l a s itua zione ge n e ral e, ma av re bb e r o d a to a li ' a ll eato t e d es co l ' impres s ione c h e s i vo lesse g iun gere s ul c ampo di battag lia a c ose fatte.

Il Du ce co ncludeva co n qu es ta sua particolar e consideraz ion e la riunion e,

ch iud endo c on un ' affe rma z ione finale che s i sare bb e riv e la ta a maram ente profetica n e l giud iz i o d e i francesi e della s tor ia: proclamava in fatti di "non essere , ne l nostro costume morale. co lpire un uomo c he s ta per cadere".

Facendosi interprete anche del pe n siero d c ii 'i nt era Nazione, a l fine di avva lora re (e d i g iu st ifi c are?) il s uo operato , Mus so lini proclamava la di s ponibilit à d cg l i it a li an i a lla g u e na: "Per quel c he riguarda la s ituazi one del p o polo italian o. di cui hisogna t e ner conto dico: il popolo italiano , sino al prim o di maggio, temew1 di andare in guerra troppo presto e tendeva ad allontanare qu esta e1•entualità . Ciò è comprens ibile . O ra due sentimenti agitano il p o p o lo italian o : p rim o. il timore di arrivare tro pp o ta rdi in un a situa: ione che svalu ti il no s tro inten •ento; secondo, un certo stimolo alla emu la:ione, di potersi lanciare col paracadute, sparare contro i carri armati ecc. Questa è una cosa che cifa pi ace re perché dimostra che l a stofla della qu a le è formato il popolo italiano è soda".

Almeno in questo, il Capo d e l G ove mo sembrava, al mom e nto , d i ave r ra g ione ; le s ue d ed u z ioni e ran o basate v e ro s imilm e nt e sui rapporti informativ i che g li provenivano dalle vari e fonti p o liti c h e e militari, non ultim e quell e ri cava te dal.le relaz ioni della censura ep isto lare, c h e rit e niamo le pi L t importanti per determinare lo s tato d 'a nim o d e l p opo lo e d e i combatte nti. A leg g e re ta li do c umenti , infatt i , se mbrav a che la s tragrande ma gg ioranza d e lla

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Nazione avesse un moral e a lti ssimo, nutrisse fiducia nelle iniziative del Duce , fosse pronta ad accettare una guena imminente perché ritenuta necessaria, riponesse stima ne i capi militari.

Qualche dubbio ven iva avanzato sugli inevitabili riflessi che la guerra avrebbe avuto sulle già difficili condizioni finan z iari e ed economiche della Nazione: ma il prevedibile sacrificio sembrava accettato come male fatale e nece ssar io, alla pari dei dolorosi costi in perdite umane che un conflitto avrebbe ineluttabilmente portato con sé .

Probabilmente, nelle masse era ancora vivo il ricordo della vittoriosa campagna in Etiopia, che aveva avuto costi, ma anche ricavi, almeno nell'immaginario collettivo. Ricordo al qual e si assommavano le inarrestabili vittorie della Germania, che pertanto offriva certe garanzie come alleata. Il favorevole clima , ip definitiva, alimentava ogni spe ranza per ulteriori vittorie, che avrebbero avuto posi tiv i ritorni , in termini di prestigio e sul piano economico, per l 'Italia ed il suo Impero.

Ma, ancora di più, su llo stato d'animo del popol.o ita.liano e sul con se nso dato, dovette pesare più di tutto la ingannevole , illusoria certezza di una guerra di breve durata. Una convinzione questa, largamente diffusa, nei vertici al potere come nell'ultimo dei cittadini , avallata anche dalla propaganda.

Non fu difficile, quindi, per il Duce affacciarsi a Piazza Venezia e proclamare davanti alla solita folla

oceani ca l ' ora dei destini, dichiarando guerra a ll a Francia e alla Gran Bretagna.

Quella dichiarazione, su l piano militare, metteva sub i to in luce il primo, assurdo paradosso strategico di Mussolini: egli, infatti, entrava in conflitto sulla base di un piano st ra tegico che prevedeva in gran parte un atteggiamento difensivo e di attesa, quando invece sarebbe stato opportuno assumere subito l'iniziativa, almeno sul fronte occidentale e n el teatro d'operazione africano; dove, specialmente in quest ' ultimo, come annota opportunamente Luigi Goglia in un suo contributo, si potevano condurre operazioni di n o n grande costo, che potevano essere affidate a esperti comandanti coloniali, conoscitori del terreno e delle popolazioni locali, sfruttando a pieno le caratteristiche di aggressività e mobilità delle truppe indigene inquadrate nel nostro Esercito.

Le forze italiane finirono, così, per subire le prime azioni belliche proprio dalle due Nazioni alle quali il Duce aveva dichiarato guerra, dimentican do che una guerra è fatta di azioni violente condotte dallo strumento militare, e non da mere dichiarazioni di " principio ": le guerre si fanno - piaccia o meno - con le armi e la parola, al più, se utilizzata acl arte , può diventare un utile ed efficiente sup porto.

Non sa rebbero se rvite neanche le accondiscendenti affermazioni del Maresciallo Graziani che, in risposta ai timidi accenni alla imprepara zione militare avanzati dai partec ipanti alla

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riuni one del 5 g iugn o, così s u o navano: "q uando il cannone spare r à, tutto si sistemerà automatic amente'' . Il cannone tuon e rà di n a pochi gio rni , ma le cose n on si sa re bbero s i stemate affa tt o, e sol.tanto illu so riamente s are bb e ro andate, pe r breve tempo , n e ll a dir e zion e d es iderata.

Fronte O cc identale .

"S ei entrato in t erra di Francia sen: a sparare un co lpo di jitò l e. A nessun cannone è stata t o lta la cuffia di vo l ata, e ne ss un a ereo ha volato n e l cielo. Le strade si sono aperte davanti se n: a interru:i oni, sen:a sharramenti, se n:a

Co sì re citava , in apertura , un opus colo di pr o pa ga nda e dito da ll a 4" Armata nel 1943; pubblicato tardivamente, quando gli eventi ormai precipitavano, esso aveva il fine eli m e tt e re in g uardi a, eli d es tare l 'attenz i one d e i so ld at i perché fo ss ero sempre vigili .

La c hiosa ini zia le , quindi , attesta quanto l a propaganda fo sse venuta meno ad uno dei suo i principali canoni: quell a di e ss ere adere nte alla realtà c di cos truire co munqu e s u fatti concreti, pos s ibilmente ve riti e ri , i m essa ggi da comunicare , specialmente nei momenti diffi c ili , come pote vano es se r e quelli d e ll'inizio del 1943, quando ormai grav a vano nell ' animo di molti pe s anti dubbi s u !l' es it o favorevole della g ue tTa.

La campag n a al front e o cc id e nt a le n o n e ra s tata , infatti , una p assegg iata

c ome l ' opu sco lo ce rcava di acc reditare. I pochi g io rni di combattimento contro la Francia- le operazioni e r ano ini z i ate l ' Il giugno cd e rano te rmin ate il 25, dopo 14 g iorni - erano costati ali ' Es e rcito 4 .8 79 uomini in perdite (665 morti, 2 590 f e riti , 670 disper s i, 954 conge lati ) . Costi e le v ati , se s i consi d e ra c h e i combat timenti ve ri e propri s i e rano es auriti ne l g iro di pochi g iorni deUa gi à breve c ampa g n a (2 1-24 g iu g n o) .

Gli sc ontri, in fatt i, e rano avv e nu ti principalmente in uno dei più diffi c ili teatri eli guerra, que ll o di monta g na; e d all e asperità del terreno , c he o ltre ad e ss e re naturalm e nt e fortificato e ra disseminato eli opere e fortificazioni permanenti e campali france s i , s i erano asso mmate l e diffi c oltà derivate dalle pr o ibiti ve condiz i o ni met e orologiche d i quei giorn i. Senza c ontare le gener ic h e deficienze già men z ionate su ll a preparazione militare , qu a li i limiti dell ' adde s tramento , d e ll ' annamento , dell'equipag g iamento ; e, fallo più importante, fu determinante s ulla c ondotta della l o tta l 'improv v isazione della man ovra, c h e dovette esse re adeguata al momento , per il pa ss a gg io rep e ntino dello st rum e nto milit a re da un o schieramento difensivo a quello offens ivo .

L ' attacco ebb e ini z i o, infatti, il 2 1 e 22 g iu g no , quando s oltanto una parte delle arti g lierie aveva ra gg iunto le nuove pos izioni e le fant e rie erano g i à s tanch e, a causa delle marce compiute per as s umere il nuovo sc hieram e nto. Le principali azioni furono sv iluppate dal

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Gruppo di Annate Oves t ( l" , 4 " e 7 " Arma ta ) al Piccolo S.Bernardo, al Monc e ni s io , al Passo della Maddalena e s ulla Rivi er a.

Le truppe francesi che gli italiani si trovarono di fr onte, ino ltre, non s i mo strarono così scosse come poteva far pe n sare la pe s ante sconfi tta che esse s tavano s ubendo ad opera d e i tedeschi; al con trario , l' Armée des Alpes, contrapposta alle unità del Gruppo di Armate Ovest, dimo s t rò note vo li capacità combattive, anche grazie al reclutamento regionale , che motivava fortemente gli uomini d i cui era composta.

Al te rmine dei combattimenti, il Nucle o d ello Stato Maggiore R.Esercito, distaccato presso il Gruppo di A rmat e Ovest, in un promemor ia del 6 luglio d iretto all'Ufficio Operazioni, segna lò tutte le man c hevo lezze riscontrate o raccolte presso le unità di l a schiera che avevano sostenuto' i principali c o mbattimenti: la reazione del nemico era s tata violenta e precisa, specialmente quella degli elementi a pres idio delle fortificazioni, e si era addirittura inten s ificata il giorno precedente l ' armisti z io; g l i effetti dell e artiglierie italiane erano s tati complessivamente modesti, come quelli de i bombardame nti aerei contro le op ere campali avv e rsarie; più effic aci d e i tiri d'artiglieria e dei bombardament i aerei si e rano rile v ati gli attacchi dirett i e le mano vre di ag g iram ento de ll e truppe; i rifornimenti er ano stati difficili, com e

lo sg ombero dei feriti , tanto che in alcune località era stato necessar io r ic orrere alle prestazioni di portatori c i v ili ; l 'equipaggiam ento era risultato inad eguato; in particolare le scarpe , qualitati vamente scadenti, erano s tate la causa principale di numerosi congelamenti. Benché, infine, lo spirito d e lle truppe e ra sta to e continuava a mant enersi alto, tra i so ldati grandi proteste si erano levate contro l'inefficienza del serviz io postale , c h e aveva re so in s tabil e e saltua rio il le game affettivo, rappresentato dalla corrispondenza, con parenti ed amici . Una campagna, quella condotta al fronte occidentale, non proprio epica, tanto che la Commissione Militare Co n sultiva U nica , istituita per esa minare le proposte di ricompense al valor militare alle bandiere di alcuni reparti, fu cauta e parsimoniosa nelle concessioni: infatti, dopo aver esaminato le relazioni dei fatti d'anni, ridu sse 6 proposte di medaglie al valore a più mod este croci eli guerra e d espresse p arere contrario per altre 26 proposte d i co nc essione.

Più ge nero sa fu la commissione nelle conces s ioni al valor militare ind ividuali: 13 medaglie d ' oro di cu i 12 a ll a memoria , 165 medaglie d 'a rgento eli cui 95 alla memoria, 294 m edaglie di bronzo di cui 54 alla memoria , 603 croci di guerra di cui 18 alla memoria, a te s timonian za che il so ldato ita li ano aveva s uppli to con il proprio valore alle incapaci tà militari dei vertici. Un a storia che si ripeterà su tutti i fronti.

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Durante la campagna al front e occidenta le, non solo gli it al iani in uniforme, ma anche quelli c he non la ind ossavano, i comun i ci ttadini , co nobb e ro s ubito i lutti de ll a guena portata in casa. Ne ll a stessa notte dell ' 11 g iugno Torino conosceva i n a n teprima la tragedia dei bombardamenti aere i e contava le prime vittime, 15 morti e 38 feriti; mentre a ltre c ittà , come Milano, a pprend e vano dal suo n o delle sirene c he da quel momento sarebbero cessate le teatrali eserc ita zio ni di s follamento e di addes tr a mento an ti aereo dell ' U NPA (Un io n e Naz i onale P rotezione Antiaerea); e sa rebbero incominciate, inv ec e, le d ramma ti c he paurose at te se e le frenetiche corse n e i rifugi per pone in s alvo la pelle. Genova, infin e, l'anti ca repubb li ca marinara, subiva l'o nta di una dura offesa portata dal mare da un bombardamento navale.

Da annotare anc h e i notevoli d isag i s opportati d a ll e popolazioni re side nti lun go l a li nea di confin e, te atro de ll a g u erra; esse furono infaui cos trette ad ev acuare l e proprie case, m o lte delle qual i ri t r ovaro n o di s trutte quan do, al te rmi n e dei co mbattim en ti , potettero ritornare.

No n o s tante, co munqu e, i bomb ardam e nti , i lutti , i di sag i e le rovine s ubit e, e nonostante la campagna d'od io co nd o tt a dalla propaganda per g iu st if icare l a gue rra contro i franc es i , incentra t a su lla n ecessità di "spezzare l e ca tene" nel Med iterraneo e d i s alvagu a rdare le colonie e l ' impero , g i à nel mese di luglio molti italiani , a distanza da un mese appena da l

confl itt o, mostravano di non se rb are rancor i verso i "cugini " francesi e di aver perso ogni co nvin z ione sulla n ecess ità di aggredire la Francia.

Sorice, capo di Gabinetto alla Guerra , il 19 luglio scr iveva s u qu esto argomento allo Stato Maggiore R. Esercito e ai Comandi di Grande Un i tà in Francia , segnal a ndo un telegramma in viato dal Du ce ai prefetti del Pi emo nte , della Li guria, della Lombardia, che r ec itava t es tu al m e nte: "Mi risulta da va ri e fonti che va diffondendosi tra popolazione codesta provincia senso di commiserazione per sorti ch e attendono Francia . Considero tale pietismo come mamfesta:ione di obliquo e t bisogna comba tterlo con la pùì grande energia in tutti gli ambienti, in tutte le gerarc hie, in ogn i circostanza.

Primo- Francia ha \'oluto la guerra. Se c ondo -In caso di l'ittoria francese l'Italia sarebbe stata umiliata. mutilata nelle metropoli, d epredata in Africa . Terzo - A!feg g iament o governatori Impero co/oniale.fi·ancese est quanto mai sospetto e t può dare tutte le sorpres e. Quarto - La cosiddetta rivolu z ione di Petain est sino ad oggi un episodio di carattere anuninistrativo elaborato da uomini del vecchio reg ime. Est quindi un dovere assoluto stroncare questa pietista si a pure talvolta fatta in sordina, perché non si può decentemente nutrire nessuna pietà p e r coloro che non ne avrebbero avuta nessuna p e r noi. Spero di essere letto anche fra le riga: "

Ost11i si rivelarono, in effetti, i francesi

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verso gli italiani, sia pe r la d ichiarazione di guerra e per l'invasione subita dagli italiani , che sempre considerarono un tradimento , sia per l'occu pazione, che mal sopportarono dal primo momento fino ali 'ultimo giorno. La 4'' Armata, rimasta a presidio del territorio francese occupato, ebbe più volte a segna lare il contegno persecutorio assunto verso i nostli connazionali, residenti nei territori della Francia non sottoposti all'amministrazione ital iana. Ostracismo e vessazioni furono messi in atto anche dal Governo di Vichy, teoricamente alleato.

Attiva fu l a propaganda degaulli sta e degli oppositori di Petain, sostenuta dagli inglesi, che teneva vivo in mille modi il se ntimento nazionali s ta dei francesi, con manife stazio ni , azioni e provvedimenti, che contrastavano anche con le condizioni di armisti z io. Come la chiamata alle armi di giovani nei "Chantiers de Jiunesse" la cui ' costituzione era stàta vietata dalla Commissione Itali ana di Armistizio con la Francia (C.l.A.F.).

Le notevoli difficoltà cui andarono incontro gli italiani in Francia, furono rese possibili anche dal fatto che mancò , in quei tenitori , qualsiasi attività di propaganda che potesse lenire, presso la popola z ione civ i le , le ferite provocate dali' occupa z ione.

Fronte Afi-·ica Settentrionale.

In contemporanea alla campagna delle Alpi Occidentali, un altro fronte

di guerra, dove la lotta si sarebbe protratta per tr e a nni con alterne vicende, si aprì s ul suolo africano. Quì gl i inglesi presero subito l'iniziativa: a partire dal 12 giugno, con una serie di successive offensive , raggiunsero i dintorni di Bardia. Dai primi scontri, fu subito evidente come la guerra in quel continente s i s arebbe sviluppata sop rattutto sul f ronte dei materiali e degli armamenti. Ad esem pio, fu chiaro che i carri leggeri italiani non sarebbero s tati in grado di sostenere lo scontro neanche con le autoblindo ingle si : le loro sottili corazzatu re infatti si rivelarono insufficienti contro i proiettili perforanti delle autoblinde.

L'efficacia dell'esplorazione e della sorpresa, fattori basilari in una guerra di movimento e negli s contri fra unità corazzate (come era prevedib ile sarebbe stato lo sviluppo della lotta nelle sterminate distese africane, che rappresentavano l ' ambiente id eale per tali combattimenti), veniva così a mancare , a causa dell'inadeguate zz a d ei mezzi bellici da utilizzare proprio in tali compiti.

Gran peso, più che altrove, avrebbe avuto inoltre, su questo fronte , l'organizzazione logistica sulle sorti del contlitto; perciò fu presto evidente che, al di là degli effimeri successi detem1inati dal moto pendolare delle operazioni, dovuti ora alle capacità dei capi ora al valore delle truppe, la guerra in Africa sarebbe stata principalmente una guerra di convogli, da vincere con il dominio dei cieli ed il possesso dei

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mari , p e r l' a lim e nta z ion e d e lla battaglia. Una g uerra che, alla fine del 1941, p o tev a dir s i g ià p e rduta p e r gli ital o-ted esc hi. E con essa, poteva considera r si perduto già da a llora anche i l front e african o . l tre an ni di g uerra s i po sso n o rias s um e re nella serie di offensive e c ontroffe n s ive c he videro prota g oni s ti qua s i tu tti i popoli c oin vo lti nella s econda guerra mondial e, co m e su ne ss un alt r o fronte. A li 'a ttacco brit a nnico del g iugno 1940 , fe ce seg uito la controffensiva di Graziani del sette mbre, c he port ò l e truppe italian e a Sidi El B a rrani. Una v itt or ia amplificata dalla propaganda del fas c ismo, ed esaltata a tal punto da esse re presentata come d ete rminante s ull e sorti del conflitto. In un articolo giornalistico, p e rò, blocc ato dalla censura perc hé un r eali st ico diario di quelle g iornate , c che fu po s to in v isione a l Duc e il 22 ottobre, i c ombattim e nti furono così descritti:

·· Ma/etti . tentara di raggiun ge re Sollum la mattina del 12 . La libica , del gener al e P escato ri , s i smarr l. .. Lo s te sso il ra gg ruppamento Ma/etti. Non avendo queste unità raggiunto /' obie!th •o l o ro assegnato, /' a::ione non s i potéfare:fallì in pieno. S ifece l a mattina del 13 ... La co nqui s ta di Sollum è stata ww bella pass egg iata militare con qualche scaramuccia L' a : ion e su Si di El Barrani . .. ha p o tuto proseguire senza in cont rare seria e decisa resisten za da parte de l nemico ... Combattimenti \ 'e ri e propri non c e ne so n o stati. Battag li e neppure. l o, che

per tutta la durata della marcia sono stato a contatto co n l e trupp e eli punta, non n e ho veduti . . .An c he quella su Si di El B arrani è stata un a int e re ss ante marcia militare. ma assai pitì movimentata e ostacolata di quella di Sollum ... Duefatti mi hanno s o prattutto colpito: primo, la d e l comando. !\Imeno una 1•ent in a di \'o/te bersaglieri motociclisti mi hanno chiesto "D o"' è il comando ?' ' .. .A causa soprattutto della confu s i one si sono m ·uti in diversi punti degli in go rg hi paurosi. Se g li inglesi avess e ro avu t o 20 hatteri e ... ci m •rehhero massacrati. Ma p e r fortuna n o n a1•evcmo null a di tutt o questo , non accettavano battaglia,· con l e loro 3 o 4 batte ri e molesta1 •ano e poi 1·ia di c o rsa. Il secon do fatto è s tato il conte g no del nemico. Pot eva benissimo distruggere le s trade, mentre le ha d a nn egg i a te so ltanto per hre\'Ì tratti ; poteva far e un impie g o maggiore di autoblindo; pote1 •a impegnare una ventina di aerei. Gli ae rei bombardavano in qu e lle stesse ore B a rdia e a ltri punti, e non b o mb a rdal'an o la colonna in marcia che avan zava a stent o per i continui insabbian1enti

Le uniche parol e di compiaci m e nto e sp re ss e cl a li ' es ten s ore de li ' arti.colo furono rivolte agi i uomini impiegati n e i combattimenti: .Le trupp e sono s tate superiori acl ogni e lo gio . Hanno re s istito alla polvere e al c aldo ... " .

Non sapp iamo c om e il Duce abbia reagito ali ' articolo , non abbiamo trovato annot a zioni o documenti in m e rito.

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Certamente non fece sa lti di gioia; la s tessa azione, invece, fu descritta agli italiani, dalla stampa e dalla propaganda, in veste di versa, quasi che l 'Eg itt o fosse ormai a portata di mano c di facile conquista. Mal si conciliò tutto il c lamore so lle vato intorno all'avve nimento con l ' immediata, s u ccess iva reazion e britannica, che portò di nuovo gli inglesi di Wavell fino a El Agheila.

L ' offensiva, unitam e nte ad altre difficili sit u azioni c he l ' Italia stava vivendo in Patria c sugl i a ltri fronti, prostra va i combattent i f i no alla prima ve ra del 1941, epoca in cui Rommel riusciva a condurre le forze dell'Asse di nuovo a Sollum. Soltanto per pochi me si le so rti del confl itt o se mbrarono ri so ll evate; a novemb re, una nuova offensiva degli inglesi g uidata da Cunnin g h am e Ritchie cos trin geva gli italo-tedeschi ad arretrare di nu ovo a li 'a ltezza di El Agheila.

L'ultima controffens iva italo-tede sca vide Rommel guidare n e ll a primavera del 1942 le forze cieli ' A sse fino ad El A l amei n , estremo limite est ve r so l'E g itto mai raggiunto prima. La ce rt ezza di poter ra gg iun gere Alessandria d ' E gitto fu così fo rte , che la p ropaganda s i in geg n ò di emette re perfino una carto lin a illu s trata per l 'evento (il disegno rappresentava un carrista sporgente dalla torretta, che legge va a pochi pass i da lui una tabella seg naletica indicant e A lessa ndria). Ma anc ora una volta la v itt o ria s i rivelò quanto mai effimera , perché

nell'ottobre le for ze britann ich e, coad iuvate di lì a bre ve scadenza da quelle statunitensi, incominciarono la loro lunga marci a se n za più ritorno , c h e li av rebbe portato n e l ge nnaio 1943 a Tripoli e nel mese d i maggio, con un ' azione congiunta di Montgomery e cieli ' a meri cano Clark , fi n o in Tunisia , dove avvenne la re a dcii 'u ltima grand e unità italiana, la J·• A rmata del Maresciallo M esse. U ltima, fra le uni tà italiane e ted esche, a ce dere le armi con o nore sul suolo africano, davanti alle s traripanti forze alleate.

In Africa Settentrionale, gli italiani aveva no profuso tutto il loro impegno , fino allo spasimo; lo attestano le perdite, e levat e e non a n cora definitive, che costarono so lt a nt o all'Esercito 2 0.765 mort i , 7.624 feriti e 17.058 dispersi.

Lo scacchiere afr icano fu l 'u nic o fro nt e dove le truppe manten nero , sino alla fine , inalterato o quasi un alto sp irito com b attivo cd un elevato morale: a dispetto della scars a effica c ia della propaga nda (di cui i so ldati stessi e bbero spesso a lam en ta rs i pe rché annotaro no come essa non riuscisse a valorizzare gli sfo rzi bellici c gli atti di valo r e da loro sosten uti e compiuti), e nonostante le inefficienze e le carenze di ogn i tipo e in ogn i settore che divennero se mpre più g ravi con il tempo, specialmente quando fu p e rsa la battaglia dei convo g li e il dominio dell'aria passò d e fini t ivamente agli ang lo-americani. Sintomatico fu il ratto c he i soldati c riti c arono an che a lcune attività

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propagandistiche svolte a loro favore, che pure esaltavano l e loro ges ta, come le retoriche r adio - tra s mi ss ioni "Cronache d e lla Guerra " e g li articoli conten uti nella rivista "Fronte " , tan to da far c hi e d ere un mutamento d i indiri zzo del periodico. Di qu eg li a vv e nimenti e di quegli uomini Paolo Cacci a D o minioni avrebbe sc ritto il più be ll'epitaffio , a quota 32 di El Alame in: "M an cò la fortuna, non il valore. ".

Front e Ajì·i ca Ori e ntale.

" Rit orneremo" f u lo slogan più propo s to dall a propa g anda di reg im e a partire dal ma ggio 1941 , quando l ' Imp e ro s i dissolse s ul mas s iccio cieli' Amba Al agi, nonostant e l' e roi s mo dei dife nsori italiani e indig e ni. E quel ·'ritorneremo" veniv a attribuito a llo s tesso Du ca d 'A osta, ch e in un tel e gr a mma diretto a l Du ce avreb be as s icurato il ritomo in quell e terre " irrorate d i sangue italiano per la grandezza d e lla Patria " . E se mplare, come se mpre , la rappre se ntazione grafica d e ll'evento r e ali zz ata da Gino Boccas ile , ch e vede un Duca d 'A o sta, anzi il s uo ectop l asma, g igantegg iar e s ulla scen a d e l ridotto d e ll' A mba Al agi dis se minato di caduti , e a llo s te ss o tempo s ovrastare la figura di un comba ttent e co lonial e an cora in piedi con il fu ci le imbr acc iato , g igant e an c h e lui , sicuro e d e terminato a ri s pettare la conse g na del ritorno.

Un e lem ento di rili evo qu e llo della rappre s entazi o ne della monarchia in un

atto propag a ndi s ti co, pe r ché o ltre a dare credibilità a l m es sa g gio, in qu a nt o tra s me sso e so s te n uto da una d e ll e figur e di comandanti più amate dai co m batte nti , il Duca d ' Ao s ta , esso c oinvol geva s ibillin a m e nt e e direttam e nt e C as a Savoia nell e re sponsabilità di una sco nfitt a , come qualcuno ha affe rmato. In verità, a nche in p ass ato altri Savo ia e rano stati raffi g ur a ti a uli ca m e nt e in s itu az ioni riferite a sconfitte, s en z a inten ti die tr ologici

L e ope ra z ioni ne l! ' Imp ero e ran o inizi a te con l 'occ upa zio ne di a lcu n e loc alità o ltr e confine, e fra qu e ste Cassa la; neli ' a g osto, si svil uppar o no alcuni comba ttim e nti pe r la conqu ista della Somalia Britanni ca. Le prime av anzat e erano s tat e po ss ibili per l a forte pr ev al e nza numerica dell e trupp e italiane e indig e ne (2 55.000 uomini, di cui 74.000 nazi o nali e 181.000 colonia li ) ; ma a se tt e mbre , la s itu az ione s i ro vesc iò rapidam e nt e , poich é ne l Sudan e nel K enia affluiron o molte unit à britanniche, che facevano p re vedere una duplice offens iva s ui due fro nti d e ll'Eritre a e della Som a lia, come di fatto a vv e nn e .

Sotto una serie di attacchi successivi, l e unità italiane furono cost rette prima a ritirarsi e p o i a s ubire l a sconfi tt a. A nulla valsero la disperata re sisten z a su ll ' Amba Ala g i, e gli ultimi atti di e roi s m o e ntrati a far parte della legg e nd a n e lla memorialist ica celebrativa c on i nomi dell e località dov e avvennero, come Gondar, Culquabe r, Debra Tabor, Uolchefi t.

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L'ultima bandiera italiana in Africa

Orientale fu am ma inata il 28 novembre 1941, ma la data della sconfitta segna solta nto l 'atto f ina le di una guerra persa di fa tt o g ià neli' agosto dell'anno precedente, se non pri ma.

Sono note, infatti, le di sastrose co ndizion i di abbandono milit are in cui versava l 'I mpe r o ancor prima c h e ven i ssero ape rte le ostilità. A nulla erano va lse le richieste di adeguamento e di potenziamento dei mezzi e degl i armament i, nella previsio n e c h e al mome nt o della lotta l'Afri ca Orientale sareb be rimasta certame nte isolata dall 'I t alia e n essun rifornimento , di nessun tipo, sarebbe stato più possibile.

Il generale Claudio Trezzan i, capo di Stato Maggiore del Governo Generale dell ' A .O.I. , nell'agosto del 1940 non era stato il primo- e non sa rà neanche l 'ultimo - a fotografare la di sastrosa s ituazi one in cui versava - "• l ' Impero. Scrivendo a Soddu, S otto segreta r io alla Guerra, e ricordando .l'arduo compito che gl i era s tato affidato, mett ev a a fuoco le diffic oltà non solo militari, ma anche quelle lo g ist ich e e disciplinari che aveva incontrato . Pur leggendo con le dovute rise rv e, perché n el docum ento i l Trezzani elogia il proprio operato, macina errori a ltrui e distru gge pre s unte ambiz ioni ed a r riv ismianche di pe r s ona ggi che poi a vr e bbero dimostrato su l campo il proprio indiscutibile va lo re e be n altra levatura di qu ella loro attr ibuita- , e ten endo pres en t e che alc un e

considerazioni contenute nel documento furono esternate prima che gli inglesi facessero affluire le prop rie forze, quanto scrisse il Trezzani è, nelle linee generali, condivisibile: .. ... qui tutti v i vevano nella profonda convinzione che la guerra non ci sarebbe mai stata So io come ho dovuto lottare per indire immediatamente la nwbilitazione e passare sul piede di guerra ' Partendo da questo concetto quelli che erano i biso gni imprescindibili urgenti e vi tali dell'Impero divennero pratiche di ordinaria burocra z ia. Le gomme furon o messe sullo stesso piano dei preservativi ... Hai vis to l'a z ione di B e r bera? È bene tutto quello che jznisce bene ma avrebbe anche potuto costarci di meno (4.500 m orti, l .400 feriti e soprattutto un immenso consumo di benzirw e di gomme) ... E qu.esto episodio mi mette in mente un quesito che devo po rti da parte del Du ca . Per l'a z ione di Cassala (eravamo 19 contro l e questo uno aveva l'ordi ne di tagliare la corda alla prima schioppettata) .fzorirono le proposte per promo zioni per merito di guerra. Per co nto mio ho dato parere nettmnente cont rario a tutte; per una sono saltato dalla promozione alla croce di gue rra! "

A riflettere su quan to fu scr itto , sem brava pro pri o des tino i nevitabi le degli i tali ani aflronta r e i confl itti impre para ti e per caso, pe r f inir e tragicamente ma comunque valorosamente su una quota 32 o su un Amba Alagi.

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Fronte Orientale

La g uerra all a Grecia , che fu anche all ' ori g ine dell' es te nsione d e l conflitto nei Bal.cani , resta a testimonian za di quanto poss a rivelarsi risibile un o slogan propagandi s tico improntato soltanto sulla ri ce r ca del sens azional e : "SpeEe remo le reni alla Grec ia ", aveva proclamato Mussolini co n il s uo solito verbalismo irruent e e foco s o d e Jle g randi occas ioni. S e non fo sse p e r il ri s petto che dobbiamo ai Caduti di quella campagna, ai dolorosi lutti e alle nefaste conseguen ze cagionate dali ' apertura d e ll'ulteriore fronte, ci sa rebb e an c ora da so rridere all e improvvid e parol e ad effetto del Duce

Fu così c he , a causa di pretenziosi pr es upposti , il 28 ottobre 1940 l e truppe italiane iniziarono l e op e razioni verso l'Epir o e il Pin do, utiliz zando come bas e di partenza l 'Al bania , dove era n o state f a tte afflui re le forze . L' attacco non tr ov ò i greci impreparati , anc he perc hé esso era stato preceduto da un a martellant e campagna di stampa in It a lia cd in Albania , che aveva consentito quindi ali ' avversario la mobilitazione delle propri e forze.

Gli apparenti s uc cess i iniziali , nono sta nt e i l te rren o difficil e e le avvers e condizioni atmosfer iche, furono pr e sto frenati dai greci, c he costr insero l e unità italiane ad una diffi c ile mano v ra di sga nciamento e di ripi ega mento. S o ltanto il sac rificio ed il valore dei reparti , arroccati su ll e linee di difesa con di s pera ta te nacia, consentirono di

a iTes tar e la controffensiva g reca, che tendeva a re sp in ge re g li italiani verso l ' Adriati co .

Int a nto , avveniva il co lp o di s tato in Iugos lavia, ed i greci, sic uri di poter raggiung e re Valona con l'aiuto degli s lavi , si at testarono sulle proprie posi z ioni , contro gl i italiani, fa cil it ando cos ì l'azi o ne di penetrazione delle trupp e tedesche ne l loro territorio. Alle truppe italiane fu a ll ora poss ibil e passare di nuovo a ll 'offe n s iva e c ostringere i g re c i a ripiegare, mentre l e co l onne tede sc he p r ovenienti dalla Iugoslav ia e dalla B ul garia co mpletaron o la penetrazione e li annientarono.

A dimos tra z ione d ell' a sp re zza della lotta , ricordiamo che l a campagna di Grecia costò ali 'ese rcito italiano , dall'ottobre 1940 all ' aprile 1941, 13.755 caduti , 50.874 feriti e 12.368 congelati.

Abbiamo intanto accenna to che g li av venim e nti in Iu gos l av ia (il 25 mar z o il Gov e mo iugo s lavo aveva ade ri to al Tripartito ma fu rovesciato dopo pochi g iorni da una co ngi ur a militare ) avevano offerto a ll a G e rmania il pretesto per avviare, il 6 aprile, l 'occupazione d e l Paese . Stretto da ogn i Jato, inclu so dagli italiani moventi dali 'Italia e dall ' A lb an ia, l ' esercito iugos lavo il 18 a prile fu cost re tt o alla res a.

Come in Africa, anche ne i B a lcani si lev arono fra i s oldati forti proteste, per il di sconosc im e nt o del proprio va l ore e del proprio operato in quella guerra, dovuto so prattutto all ' inefficacia della p ro paganda; a l contrario, g li organi di

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sta mpa e propa ganda tedeschi seppero accaparra r si tutti i meriti della cam pagna, scred it ando conte mporaneamente quelli degli italiani.

Con la cessazione delle ostilità, nei te rritori ex - iugoslavi so prattutto , si scatenò una diffu sa e sanguinosa guerrig l ia contro g li occupanti italiani e tedeschi, c he causò mo lte perdite e rese g li sc ontri duri ss imi. Inoltre , s i inn es tarono nella lotta, fra g li s tess i vint i , vecchi ra ncori ideo logici, etn i ci e relig i osi, mai so p iti , che ebbero come con seg uen za ve ri e prop ri tentat ivi di ge nocid i , co ntrastat i co n m o lta, e a vo lte inutile, fatica d alle a u torità mi lit ari italiane di occu p azio ne.

La co mple ss it à de ll a s itua z ione cos trinse gli itali ani a sp i egare una a rti co la ta e moltepli ce attività p ropaga ndi stica, anc h e nei territori a n nessi; che, per i l fraziona m e n to dei temi da sp iegare e per la dive rsità degli obietti vi da ragg i un ge re, fu molto difficile da attuare. Co m e era possibile, infatti, accattiva rs i le s impatie dei serbi, se n za atti rars i il ran co re dci c roati, o deg li s lov e ni , e v iceversa? E co me r ivo lge r s i ai cattolici, senza inimicarsi i musulmani? E come potevano essere me ss i i n atto mess agg i propagand i st i ci verso i nazionalis ti , senza susc i tare l 'ira e l 'o dio di monar ch ic i e co munisti ?

Né si rivelò fa cile l'occupazione della Grec ia, dove acqu is tammo la spiacev ol e fama eli "armata saga pò", e la lo tta propaga ndi s ti ca dovette es sere vilu ppata molto , pe r contras tare l 'attività svolta dai britannici, notevole

e molto efficace in quei territori. Va co munque annotato che l'occupazione dei territori g r eci e d e ll e isol e d e li ' Egeo n on conobbe mai l'asprezza della lotta feroce e crudele condotta in Iugos lavia , anche se su quel fron te s i ri sveg li arono, come altrove, so nnecchianti rivalità ideologiche ed etn iche.

L'occupazione d e ll 'A lb an ia si rivelò a ltr e ttanto difficil e, poiché qui i c ittadini del Re g no annesso, i p o tet ic i a l lcat i, portarono ava n ti una malcelata , quando no n subdo l a, oppos i zio n e. Tanto che n el marzo del l 943, Pariani ebbe a scr ivere a Mussolin i che I 'u nica co rrente piLI vitale di tutt e fra gli a lb anesi era l' "ita !qfohia", per l 'innato individualismo di quel popo l o, per la ri cerc a di un a v i a n az io nalistica de ll a bo rghesia in poli ti ca, per l 'o pportun ismo messo in atto da molti , c he ce rcavano fac ili ri cc he zze, se n za timori di ruberie e spe rperi.

Inutili , in so mm a, si sa rebbero rivelat e le particolari attenz ioni che il Governo fascista e b be a ri servare all'Albani a e le cos pi c ue ri sorse eco nomiche che in qu e i territori fu rono inv est it e, ne ll 'illu so ri a conv inzion e che in ta l modo si poteva co nquistare l'amici z ia del popolo a l ba nese e che le s ue truppe av rebb ero potuto fornire un valido concorso a qu e ll e italiane.

Fronte Ru sso.

Il 22 gi ugno 1941 iniziava l 'attacco tedesco all ' Union e Sov ie ti ca. Nonosta nte

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il p a rere c ontrario d e i ve rtic i militari , c nonostante le ri se rv e av a nzate d ag li s tes s i all e ati tede sch i all a p artecipazione itali a na- ess i a v re bb e ro infatti preferito che il c o mpito prima rio d e ll e for ze l o ro alleate re sta s se la condu z ion e della g u e rra n e l M e dit e rraneo c la tenuta e d il rafforzamento d e l fr o nte in Afri caMu s solin i volle che anche i s oldati italiani p a rt ec ipass ero all e op e ra z ioni s u quel fronte. Una deci s ion e ch e provo c ò il malconte nto dei quadri impe g nati n eg li altri sca cc hi e ri o p e r ati v i , che v id e ro le p ro pr ie unità depaup e rat e di uomini e mez z i fondamentali per l ' alimentazione d e ll e battagli e .

La campag na di Ru ss ia a ss un se n eg li intenti d e l Ca p o del Governo la fi n alità di una g uerra dalle forti tint e ide ologic h e. E ss a rappres entava la c onduzione della lott a ar mata al in altre parole, era la continu a zione d e lla lotta contro qucll ' id e olo g ia politica, il comu ni smo, c h e e ra di ve ntat a il vess illo dell ' identità del fasci s mo , dalle s ue origini alla parte cipa zione alla g uerra civile spag nol a . Un a ve ra g uerra d i propaganda fatt a per propa g and a .

P e r l 'e s ig e nza , fu c ostituito ed inviato in Rus s ia il CSIR (Corpo di Spe dizi o n e Italiano in Rus s ia) , c he incomin c iò a prendere parte a lle operaz ioni tra il l O e d il 12 a go s to. Acl o ttobre , le unità i tali a n e portarono a compim e nt o la conqu i sta d e l bacino minerario del Don ez, e ai primi eli no ve mb re c ompleta rono l'occupa z ion e eli Stalino , Gorlovka, Nikitovka. Il CS JR concorse n e li ' in ve rno 1941-1942 a c o nten e re

un ' offe n s iva so vi e tica e ad elimin a re la p e ric o losa s acc a di I z ijum, formata s i a se g uito d e llo s fondam e nto del fronte te nuto dalla 17'' Armata t e desca.

A ll'ini z i o d e ll' es tate d e l 1942 l e fo rze italian e subirono un profondo riman e ggi a m e nto e d un notevole p e r il front e ru ss o fu co s tituita l ' 8" Armata e d il CSJR fu r i o rdinato c tr as formato in XXXV C o rpo d' A nn a t a; le du e g randi unità vennero d e nominate ARMIR ( Armata It a liana in Ru ss ia) .

Dopo alcuni c ombattim e nti di rilie vo, le unit à italian e, s c hierate s ul Don con alcun e unità t e des c he , s ostenn e ro i l primo g ro ss o a tta cc o ru sso, tra la f in e dell'a g osto e i primi di. sette mbre ; att a cc o ch e , nel piano s ovi e tico, aveva l o s copo di far di ve rge re d a Sta lin g rad o il mag g ior numero poss ibile di unità a v ver sa ri e . N e ll ' ultima fa s e d e lle op e ra z ioni , l ' A RMIR ric ev ette rinfor z i dalle prime unità ( Divisione Tr id e nt in a ) d e l C o rpo d ' Armata Alpino, costituito in Itali a, a l qu a le e ra d es tinato la difesa di un s e tt ore d e l Don.

A dicembre, vinta ormai la battag lia di Sta lingr a do , i ru ss i avv ia rono l a definitiva offensiv a sul D on , che avre bb e portato alla rottur a del settore tenuto da g li it a liani ed all a con se g uente , tragic a ritirata. For ze preponde ranti sovietiche , con una sch iacc iant e s u peri o rit à num e ri c a di uomini e me zz i, i nvestirono le Divi s ioni "Rav e nna " e " Cos se ria ", co s tituenti illl Corpo d ' Arm a ta.

Duri s sima e indi cibile fu la l otta per l'apertura di una brec c ia, c he dov e va

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servire allo sganciamento delle unità italiane, chiuse in una sacca, e a consentire .la ritirata. Dolorosissime e ingenti le perdite, calcolate in circa 80.000 caduti e d ispersi c 43.282 feriti e conge lati . Soltanto la caduta del muro di Berlino e la di sso lu zione dell'impero sovietico ha consentito, negli ultimi tempi , l'avvio del recupero delle salme di parte dei Caduti italiani in Russia, unitamente ad un approfondimento della conoscenza della s orte da loro subita.

Nell'animo dei reduci dalla Ru ss ia , oltremodo segnati dalle sofferenze patite, un ricordo in particolare pe s ò e restò indelebile: l'atteggiamento crudele tenuto nei loro confronti dall'alleato tede s co durante la ritirata; i "camerati" non mo st rarono alcuna pietà verso gli italiani e adoperarono in alcuni casi addirittura le armi per affermare il propr io "d iritto " esclusivo alla sopravvivenza, a qiscapito dell'alleato.

Le relazioni dei comandanti d ei campi di riordinamento, istituiti in Italia per accogliere i reduci , furono

concordi nel segnalare l'odio, spec i a lm en te degli a lpini, nato verso i tedeschi in quell'occasione. Allo s te sso tempo anno tarono che, nonostante i provv e dim enti assistenziali messi in atto a favore dei re duci e nonostcmte le assicurazioni che nulla de i loro sacrifici sare bb e andato perduto , un "d iafram ma psicologico" si fra pponev a ad ogni ten tativo di rieducazione.

Generalmente favorevole f u invece il ' , ricordo che i so ldati italiani conservarono della popolazione civile sovietica. A dispetto dell 'occ upazion e subita (che ad ogni modo i russi avevano potuto paragonare a quella tede sca, molto più dura), in molti casi i civili tennero un atteggiamento p rote z ioni s tico verso gli italiani in ritirata, e ne sa lvarono molti dal freddo, da lla fame, dall e ire dei propri militari e partigiani. Il "demone sovietico" rappresentato dalla propaganda si rivelò, alla fine, un essere umano capace anche di nobili se ntimenti di carità e di pietà.

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Per meglio intend e re come si era <-O venuta ad organ izzare la propaganda bellica alla v igilia d e ll a seco nda guerra mond i ale, è nece ssa ri o ripercorrere rapidrunente i provv ed imenti che, in p rece denza, ne e rano s tati a lI ' origine. Il primo doc u mento c he fissò i lin ea m enti organiz za ti vi d e ll a pr opaga nda di guerra fu Ja legge 8 g iug no 1925, n. 969, relativa a li ' organizzazione della Nazio ne per la g ue rra. Facendo rifer imento alle espe ri enze tratte dalla g r ande g uerra, la l egge dettava le norme per mettere lo Stato in condizion e di ges ti r e e s uperare la crisi eco nomica, soc i ale, politica, et i ca, che un co nflitto provoca se mpre s ull e masse, a li 'a tto della mobilitazione.

F u pr ev isto dalla legge c he, fra g li a ltri , ven is se costituito un Organo di Propaganda e Assistenza C i v ile , che provvedesse alle a t tività pr opaga ndi stiche ali ' int e rno del P aese e a li 'es tero, all'a ssiste n za d e ll e famiglie de i co mbattenti e de g li immigrati ri e ntrati in P a tri a, a l socco r so degli invalidi di guerra , a ll a concess ion e d e ll e p e ns ioni di guerra . L'o rgano centra le, pe r svo lgere le propr ie funzioni, si s arebbe avvalso di C omitati regionali e Sottocomitati, preposti alle var i e attività propagandi s ti che e ass istenziali.

Di fatto , passa rono alt ri due ann i prima che la Commi ss ione Suprema per la Dife sa dello Stato s i occupasse di propaga nda , tra cc iandone le linee d'a zione e riparte ndo i com piti tr a il Min istero degli Est e ri ( propaganda all'estero) e quello deg li Intern i (p r opaganda e a ss iste nza c ivile nel P aese).

Fu, co munqu e, la g ue rra italo -etiopi ca a costitu ir e il banco d i p rova degli orga ni di propaganda, art ico l a ti in nu c l e i di propa ganda a JJ. ' interno e ali' este r o e pos ti so tto la Direz ione Ge nera le della Propaganda, a ll e dipendenze del M i ni ste r o per la Stampa c la Propaganda. Il nucl eo operante a ll 'es tero fu molto a tti vo dall935 al 1936; quel lo c he avrebbe dovuto ope r are all'interno del Paese restò inv ece inutiJizzato , poiché non fu ritenuto neces s ari o att iv a rlo. Di f atto, c fino all940 , l' organ izz azione propagandistica int e rn a restò inop erosa ne l Pae se .

Ne l feb b ra i o del 1940, s i in co m inciò a parlare di nuovo della p r opaga nd a di g uerra, e qu esta vo lta in termini di " propaganda miLitare" . Fu il Sot tosegretario di Stato Ubaldo Soddu a p rese ntare, durant e la XV II sess ion e della Com mi ss ion e S u p rema per la Dife sa dello Stato , una s ucc inta

Capitolo
Il
L'organizzazione e gli organi della propaganda e d eli' assistenza
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relazione in me rito. Partend o dalla constatazione c he durante la guerra d 'Etiop ia e la gue rra civile ·pagno la erano s orti problemi in mat e ria cd erano s tate rilevate alcun e serie la c un e org ani z zative , Soddu in s istev a su lla neces s ità ch e anche l ' autorità militare fosse pienamente coinvolta nelle attività propagandistiche.

Du rante i du e conflitti, infatt i , la propaganda si e ra rivelata un pot e nte mezzo di lotta, paragonabile ad una ve ra arma per offend e re e per difendersi. da utili zzare su ll e truppe ne mi c he ed amich e; essa era stata, inoltre, uno strumento davvero efficace e d in s ostituibile pe r formare un a opinione pubbli ca, interna ed int e rna zio n ale, sulla g uerra, orientata a favore delle proprie motiva z ioni e de lle proprie giustificazioni del co nflitto e a sfavore di qu elle dell'avversario. Si affer ma va, in tal modo, il conce tto moderno di guena psicolog ica.

Pertanto, Soddu riten ev a più che mai necessa rio che l'autorit à militare non solo conoscesse a fondo quanto venisse fatto a liv e llo organizzat i vo dall'autorità p o liti ca, ma ch e elaborasse anche in proprio e mettesse a punto , di concerto con gli altri Di cas te ri pre post i alla propa g anda, quell ' insieme di attività che a vre bb e do v ut o rendere neces sa riament e op e rative p e r proprio conto all'atto de lla mobilita z ione e della guerra. specialmente ne g li scacch ieri dove il confl i tto si sarebbe sv iluppato, lontani dalla P atria e so ttoposti alla giurisdizione de ll 'autorità militare.

Continuando , Soddu individuava cd

indi cava a nche i co mpiti specifici della propaganda militare. In pace, ess a av reb be dovuto e s altare i val ori morali e mat e riali (si c!) dci soldati , rafforzare lo s pirito patriottico delle truppe e accrescerne lo s pirito comba tti vo, provvedere alle form e di ass iste nz a mo r ali e materiali per i combattenti e per le loro famigli e .

In g uerra, le attività propagandistiche avrebbero do vuto: ten e r alto il morale dei soldati e curarne l 'efficien za pe r ave r e l 'ass icurazi o ne di un forte spirito combattivo d ei reparti ; v ig ilare s ullo sp irito de lle popolazioni a contatto con le trupp e; combattere la propa ga nd a nemica con adeguata azione di '-' co ntropr o pa ga nd a; agire per ottenere la disgregazione psi co lo gica delle for ze avversarie e delle lor o popolazioni, al fine di indurl e ad ammu tin a ment i c rivolte contro i propri Governi.

D opo aver specificato compiti ed obiettivi della propaga nda mil i tare, Soddu ne suggeriva l 'a rti co lazione. Al mom e nt o, eg li au s picava l'istituzione di un ente direttivo pres so il Mini s tero della Gu e na , e d organi esecutivi presso i Comandi di Grande Unità e g li Enti ten ito riali per iferici . In guerra, Soddu prevedeva un se r v izio di propaganda così co nfi g ur ato : - Enti diretti1·i is tituiti pre sso il Comando S upre mo , rappre sen tati da un Ufficio Stampa e Propag an da e da un a partico lare branca de l Serv izio Informazioni Militare (SIM).

L'U ffi c io Stampa c Propaganda avre bb e do vuto occuparsi d cll 'ass istenza morale c materiale

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delle truppe, in collaborazione con gli altri organi similari delle altre forze armate e del Dicastero della Cultura Popolare. La branca del Servizio Informazioni Militare, istitui ta per l'esigenza, avrebbe dovuto svilup pare particolari indagini sullo spirito delle truppe operanti e delle popolazioni a contatto con esse, per la sorveglianza e per l'individua zione di quei provvedimenti idonei a mantenere inalterati spirito e d effici enza delle truppe.

- Organi esecutivi presso le Grandi Unità, individuati in Sezioni e Sottosezioni di Propaganda, per svolgere le funzioni di assistenza e propaganda. Le stesse funzioni sarebbero state svo lta da ufficiali addetti alla propaganda presso le unità a livello reggimento.

L'organi zzaz ione , di fatto, ricalcava a grandi linee quella realizzata durante la prima guerra mondiale. La proposta di Soddu f u res pinta dalla Commissione, poiché ovviamente essa sottraeva alla sfera po li tica parte delle attribuzioni e delle competenze; non fu accettata, inoltre, neanche la proposta di costituire una Sezione Propaganda Forze Armate presso il Ministero della Cultura Popolare, che avesse le funzioni di nucleo di mobilitazione di un analogo organismo da ampliare e rendere operativo allo scoppio di un conflitto che sembrava sempre più approssimarsi.

In se no alla Commissione s i veniva a determinare, in tal modo, una as s urda e contraddittoria situazione: si discuteva da anni su lla necessità di sviluppare una

efficiente organizzazione propagandi stica per la guerra e, proprio mentre si avvicinava il prevedibile conflitto, venivano respinte le proposte che cercavano di rendere concreto quanto era stato teorizzato.

L'Italia andava incontro alla (ruerrab ' anche in questo campo, ali 'insegna dell'improvvisazione e con un 'organizzazione approssimativa; anche se poi, allo scoppio del conflitto, il progetto avanzato da Soddu fu, di massima, messo in atto. La mancata, minuta articolazione e programmazione per tempo eb be come conseguenza la s ucces siva gran confusione di compiti e competenze, che pers istette per tutta la durata della guerra.

Infatti, la direzione della propaganda, che doveva nelle intenzioni essere accentrata nelle mani del Ministero della Cultura Po polare, finì con l 'essere frazionata fra questo e i vari Dicasteri coinvolti, gli Inten1i, gli Esteri, la Guerra, ai quali si sovrappose il Partito con le sue numerose organizzazioni. Anche se poi, un po' per la lontanan za dei fronti eli guerra e soprattutto per le esigenze immediate che s i presentavano, vi fu una ripartizione eli fatto e le attività propagandistiche, strettamente legate alla condotta della guerra psicologica sul campo, furono sviluppate principalmente dali 'autorità militare attraverso i suoi organi.

Nel Paese e all'estero, invece , in un primo tempo l'attività restò nelle mani dei nuclei di propaganda. Ricordiamo che nel 1935 , dopo vari passaggi, era stato potenziato l 'Ufficio Centrale,

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denominato NU.P.I.E. (Nucleo per la Propaganda all'Interno e a li 'Estero) e posto alle dipendenz e della Dire zione G eneral e ciel la Propaganda del Minist e ro dell'Interno. Il NU.P.I.E. era articolato su due Sezioni, Int erni ed Estero; la prima operava in Italia e s i avvaleva delle Prefett ure per l 'o rganizza z ion e esecutiva, la seconda faceva riferimento agli Uffici Co n so lari per l'e se cu z ion e dell e attività propa ga ndi s tich e ali 'es tero.

Allo scopp io della guerra il NU. P.I.E. , atte n endosi alle diretti ve ricevute, stri n se i contatti con il Partito Naz i onale Fascista .

La maggiore attività pr o pagandi s ti ca svo lt a a li 'es tero ebbe come obiettivo la l otta al comunismo; a tal fine furon o affidat e collane librarie alle case editrici Bocca di M il ano e Le Monnier di Firenze. Bo cca pubblicò la collana " La Russia Contemporanea" con i seg u e nti titoli: Metam01j'osi del bolsce, •ismo , Mosca contro l'uomo, Il c rollo dell'utopia comunista; Le Monnier editò la collana " Biblioteca popolare di cultura politica " con i titoli: Fascismo e bolsce vismo nell'Europa e nel mondo, La nuova costituzione sovieti ca.

Sempre per la propa ganda all 'es tero , fu pre parato uno schedario ri servato, con un e le nco di enti e personalità s tran ie re c he avrebbero potuto fomire su commissione un util e contributo a ll a c au s a italiana. Ai nuclei operan ti all'este ro furono inviati una gran quantità di libti c di opuscoli, e co nfezionat i numerosi articoli da far pubblicare su lle riviste e sui quotidiani lo cali.

Con la collaborazione d eli ' Is tituto per le R e lazi on i Culturali con l ' E s tero , infin e, fu fo nd ata la rivi sta "l/libro italiano n e l m on do ", che dietro la facciata della rassegna di seg nala z ioni librarie d oveva serv ire a diffondere le correnti di pensiero e il movimento cu lturale nazionale, ovvero l 'ideologia fasci s ta.

Con il progred ire de l conflitto, le att ivi tà propagandistiche all 'es t ero scemar o no , anche perché aumentavano, di pari passo con le dichiarazioni di guerra, il numero dei Paesi nemici , dove ovviame nte non e ra possibile m antenere in piedi o rganizzaz ioni propagandistiche; nelle Nazio ni amiche e n e utrali, qua s i sempre furono gli addetti militari delle ambasciate italiane a dovers i far carico della propaganda di g uena, an c he laddove es istevano le federa zi oni dei fa sc i.

P er quanto riguarda l a propaganda ali 'interno del Paese, la s ua o rganizza z ion e finì nelle mani dell'Istituto Nazionale di Cultura Fascista. Subito dopo l 'e ntrata in g uerra , infatti , il Minist e ro d e lla Cu ltu ra Popolare e d il Partito av ev ano dec iso di s mobilitare i nuclei perife ri ci cost i tuiti pres s o le Prefetture, per affidare tutte l e attività alle sezioni locali dell' Istituto, che avevano un ' organiz zaz ione ca pillare e quindi più efficace di qu e lla dei nuclei clel1 e Prefetture, limita ti per ché le ga ti al numero delle provincie. Funz ioni, competenze e attrezzature passarono quindi di mano, m entr e la Sezione Int erni fu ristrutturata in Ufficio di direttive politiche e di approntamento di materiale tecni co

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L'attività dell'ufficio fu notevole, e spaziò in tutti i settori della propaganda . Soltanto nel primo anno di guerra, esso pubblicò 1.025.000 manifesti, 1.053.000 volantini, 6.583.000 opuscoli e pubblicazioni varie, 250.000 cartoline; la distribuzione di tale materiale propagandistico avvenne principalmente attraverso le sezioni dell'Istituto di Cultura, ed in misura limitata attraverso gli ospedali, i luoghi di cura e di transito dei militari, i posti ristori allestiti nelle stazioni ferroviarie, gli stessi reparti militari.

L'ufficio predispose e distribuì anche schemi di conferenze e di conversazioni che venivano tenute un pò dappertutto, inviò fotografie e immagini varie perché fossero allestite piccole mostre nelle vetrine dei maggiori negozi nelle grandi città, organizzò spettacoli cinematografici realizzati non solo nelle sale, ma anche nelle piazze dei centri minori, con J'utiliz?azione di cinema mobili.

Particolare attenzione fu rivolta alle truppe combattenti, per le quali fu edito un apposito giornale, "Fronte", tirato in l 00.000 copie e spedito settimanalmente ai reparti. Esso però, come abbiamo già accennato, non ebbe molto successo tra i soldati: troppo impegnato nella rappresentazione degli avvenimenti be lli ci secondo gh stilemi propagandistici roboanti e retorici del regime, mal si addiceva alla quotidianità del soldato, fatta di continui s acrifici e sofferenze.

L'Ufficio tenne contatti anche con il Servizio Informazioni Militare (SIM), con l'intento di conoscere i bisogni

"spirituali " delle truppe combattenti , per meglio adeguare alle loro reali necessità il materiale propagandis tico da allestire.

I contatti con il servizio informazioni non erano stati casuali. li Ministero della Guerra, il 28 giugno 1940, aveva costituito proprio pres so l ' organo informativo l'Uffi c io Propaganda Truppe Operanti, al quale aveva affidato la specifica attività. Compiti generali dell 'UHicio furono quello di presiedere alla realizza z ione della propaganda di ecu-attere militare presso le unità dell'esercito operante, e quello di organizzare e svolgere la propaganda ai danni delle truppe avversari e . L'ufficio venne articolato su 3 sez1om: - ]"Sezione, addetta ai contatti con gli organi della stampa , alla compila z ione e alla diramazione di opuscoli, pubblicazioni, cartoline; e all'utilizzazione della radio, del cinema e del teatro a favore delle truppe. Tutte queste attività dovevano essere sviluppate previo accordi e tramite contatti diretti con il Ministero della Cultura Popolare; - 2" Sezione, addetta a presiedere l'attività degli organi periferici, allo scopo di valutare lo spirito delle truppe e di adottare i provvedimenti per mantenerne elevato il morale; - 3 a Sezione, addetta all'azione di propaganda sulle truppe avversarie per debilitarne lo spirito , e alrazione di propaganda e contropropaganda ali 'estero d i concerto sempre con il Ministero de lla Cultura Popolare.

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Con un a circolare del 27 luglio il SIM preci sò compiti e organizzazione d c ll 'Ufficio , s pecificando anc h e le direttive pe r il s u o f un z ionamento . Recitava la c ircolar e che compiti d e ll 'Uffic io e r a no:

- pres iede re all ' attuazione della propaganda di carattere militare press o l e unità operanti d e ll 'esercito, esa ltan do i sentiment i p at ri ottici c na z ionali , sos tenendo l'efficie nza morale e lo s pirito combattivo dell e truppe , dando v it a ad ini z iativ e assiste n z iali verso i mi li tari e le loro fa mi olie· b '

- org an i z z are c svo l gere la propaganda ai dann i dell e tr uppe avversarie, allo scopo di deprim e rn e il mora l e, e combatte re la pr o pa gan d a del nemico. Quanto all'organ iz zaz ion e, il S I M era l ' Orga no Dire ttivo Centrale; erano, inve ce, organ i esecutiv i : - l'Ufficio Propaganda T. O. presso il SIM· ' - le Sezioni Propaganda presso gli Uffici I nformazioni di Armata; - le Sottosezioni Propa g anda presso gli Uffic i I nformaz i oni di Corpo d'Armata ; - i Nuclei Propaganda pre ss o le Se z ioni Inform azioni o Uffi ci Ope razioni Inform az ioni Servizi dell e Di v i s ioni; - gli Ufficiali P ( Prop ag an d a ) pres so i re gg im e nti.

I Comandi perife rici , per svi luppare l'azio n e di pr opaganda, avr e bb e ro u ti li zz ati i fondi ed i m ezz i g ià di s ponibili (fo n di s pese ris e rvate, proventi degli s pacc i , premi , lic e n ze) e quelli messi a loro d isposiz io n e

dall'orga no centr a l e, qual i g li o pu sco li , le pubblicazioni , i giornali, le riviste, c arto lin e e f o tograf ie , fo g li di "s o gge tto patriottico - militare". Con la co ll aboraz ion e d e lle Sezion i di Propaganda, il STM s i ripr o m e tte va inoltre di orga ni z zare rappre sen t azioni teatrali e cinematografich e, e s pe c iali tra s mis s ioni radiofoniche.

Gli ufficiali addetti a li ' attività propagandist ic a dov eva no esse re sce lti fra quelli che offrivano garanzi e di c apacità organizzative, di se rietà , di fervore patriottico; avvalendo s i della collaborazione di fiduciari a stretto co ntatto c on la truppa , avrebbe ro racc olto g li ele m e n ti uti li a individuare s tati d ' animo , bisogni, sentimenti, " tend e nze" dei militari d e l re gg im e nto. Con la loro azione gl i ufficiali P av reb be ro , quind i , non so lt a nto f atto g iungere le iniziative benefich e d eg li organi di propa g anda , ma a nche promos so, g razie alla .loro azione capi llare e alla conosce nza minuta d ei biso g ni deg li uomini , t utti que i prov vedimenti m eg lio into nati a lle nec es sità conti n ge nti e sp irituali dei reparti.

L e Se z ion i e i Nucl e i a v rebb e ro sv il up p ato la loro az i o ne a li ve ll o di Grand e Un it à, con i mez z i e le d i spo ni bi lit à p ropr ie e ri ch ied e nd o l ' inte rv e nto de ll ' organo ce ntra le p e r promuo ve r e ini z iati ve o so llec itare provvedimenti che non sarebbe stato loro po ss ibil e attuare in proprio.

La c ircolare ch iud eva invitando a lla ma ss ima collaborazione i vari o rgani addetti a lla propaganda, e m ette ndo in evide n za come l'attività avess e un a

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g rand e importanza per lo spi rito e l 'effici e nza d e ll e truppe , per cui gran rilievo dov eva essere dato ad essa, soprattutto n e l l '" ini ziat iva fervida e n e ll a temp es tività degli int erventi", che dovevano se mpre essere ri s pondenti alle reali nece ss ità delle truppe.

Forse perché troppo pretenziosa negli intenti , f orse perché invadeva pesante m e nt e un campo che era prero ga tiva dell'autorità politica, do po sol i quattro gio rni il SIM abrogava l a circo l a re, avve rte ndo che essa sarebbe s tat a s o s tituita. Infatti il 9 agosto il general e Carboni ne fin11ava un'altra che riduceva organ i e organici, limit ando al le Armate ed ai Corpi d'Armate l 'a tti vi t à propagandistica.

Il 20 ago ·to l'ufficio camb iò denomina z ion e in qu e lla di Ufficio Capitano Verri. e d il successivo lO settembre il Gabinetto Guerra variò ancora l 'a rti co laz io n e del servizio, s ta bi lendo che presso ogni Armata fosse costituita una Sezione P, mentre ai Corpi d 'A rmata i comp iti di propaganda dovevano esse re assegnati ad un utficial e d e lla categoria in congedo, particolarm e nte esperto nella materia e fra quelli che e rano già in servizio presso i repar ti dipendenti.

Il 20 settemb re il servizio propa ga ndi s tico passò alle dirette dip endenze del Gabinetto de ll a Gu erra come U.ffi.c io Propag anda. La materia e ra infatt i d ive ntata troppo impo r tante p e r essere la . c i ata so lt a nto nelle mani del servizio informat ivo, che comunque continuò a cont ribuire alle attività propa gand i ti c h c, so prattutto nel settore

relativo alla tute la de l segreto. Fino a l 1943 , infatti , e bbe in organico un Gruppo propaganda pro s egreto militare. c h e e laborò comu ni cazioni propagand is ti c he attraverso la sta mp a, la radio, il c in e ma; preparò, produsse e di s tribuì materiale quali opuscoli, manifes ti c volantini; tenne continui co ntatti con organi cd enti preposti al serVIZIO.

Attraverso la censura, inoltre, i l SIM continuò ad esse re il vero detentore eli tutte le noti z ie utili a sviluppare adeguate attivi tà di assistenza e di propa ga nd a .

La nuova orga nizzazione del servizio di propa ga nda m i lit are fu così arti co lata: - organo dire ttivo centrale:

• Ufficio Propaganda: - o rg ani esec utivi periferici

• Ufficio Propaga nda delle Forz e Armate dell' Ajì·ica Settentrional e (c he p e r ò sarà reso operativo so lt a nt o ne l marzo del 1941); • .S'ezion i Propaganda deLLe Armate; • Sottosez ioni di Propaganda di Corpo d'Armata e, successi vam e nte, d e ll e Territoriali nelle località dove non erano dislocati i Corp i d'Armata;

• Nurl ei Propaganda delle Divisioni e dei Settori;

• Ufficiali di Propaganda di Reg&imenti, Depositi ed unità e quivalenti.

L'uffi c io ce ntra le aveva i seguenti com piti: - organizzare, dirigere e far attuare l'a i tcnza morale e materiale delle

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trupp e; p e r assi s ten z a morale s i inten deva n o qu e i pro vve dim e nti idon e i a rinvigorire Io spirito a ttra ve rs o "sv a g hi e l e ttur e" , e p e r a s siste nza mate rial e prov ve dimenti dire tti a mi g liora re l e condizi o ni di vita d e i combatte nti c d il loro b e ne sse re f isi co; - o rg ani z zare e di s tribuire i mat e riali ( opu sc oli , libri , pac c hi, cartoline, og getti e cc ) id o nei a d el ev ar e il morale e ad as s is ter e mat e rialment e i s old a ti , prcv io c onta tti e ac cordi co n g li altri Enti dello Stato prepos ti alla prop ag and a; -proporre iniziative p e r manten e re a lto lo spirito c omba tti vo dell e unità, di c onc e rto c o n g li orga ni p e rifer ic i ; - s viluppare le atti v it à propagandistic he di cara tte re es clu s i va m e nt e militari pres so le unità d eli ' es ercito, operanti e te rritori a li ; - produrre , racco g lier e e a ss egn a re i m e z z i occo rrenti all a prop a ganda ; - organizzare e m e ttere in atto l a propag and a a d a nno dell e truppe a vvers ari e, sopr a ttutto ai fronti; - te nere i contatti c on la st a mpa per l ' attività pubbli c isti ca di s trett o interess e d e li ' E s ercito, diffondend o c omunicati , s e g nalando arg om e nti c d a vvenimenti p e r la re da z ione di a rtic o li , f o rnendo m a te ri a le document a le e illus trato. Gli org ani esec uti v i periferi c i , oltre a ricev e re l e dir e ttiv e, a m e tt e r e in att o le di s p os i z i o ni, a di s tribuire i materiali ric e vuti , av e van o il co mpito di: -informare l ' orga no ce ntr a le s ul

morale e lo s p irito c ombatti vo d e ll e unit à dip e nd e nti; - mett e re in att o particol a ri f or me di a ss is ten za e p ropa g and a s tre ttam e nte leg a te ai bi s o g ni d e lle trupp e dip e ndenti , c o n i mez z i a pro pria di sp o s iz i o ne; - individuare e s egnalare quelle forme di ass i ste n z a e pr op aganda r it e nu te più adere nti e d effi c aci per i propri re p a rti e le g ate all e s in go l e re alt à locali ; - fornir e in f orm a zioni util i all 'atti v it à di contropro pa ga nda c all a prop a g a nd a s ul ne mi c o e n e i t e rritori o cc upati; - redi ger e re la z ioni men s ili in mat e ria. Come attività corre lata a li 'as siste nza , n e ll'april e del 1941 fu di s po s t a l ' istituzione de g li Uffici d i Consul e n za p resso i C o rpi , co n l ' inte nt o di fornir e a i militari con s igli s u questi o ni di carattere pri vat o; g li uffi c i d ovev an o esser e te nuti dagli uilici a li P, coadiuv a ti da uffi c ia li di a mmini s trazi o ne e dai capp e llani militari.

Al fine di ra z io nali z zarc l ' e secu z ione d e lle a ttivit à pro pa ga ndi s ti c h e, qu e ll e relativ e ali ' assi s tenza " morale " furono artic o la te in qu a ttro se tt or i: stamp a, radio , teatro. cinem a . Un documento d e l SIM ci co n se nt e di far e un bila n c io di qu es te attività , svolte n e l p e riodo 1940- 1941.

Nel settore s tampa furono indette ce ntinaia di riunioni con i gi01nali s ti, p e r illustrare g li avv e nim e nti militari , e furono di s tribuiti decin e di mi g liaia di comuni c ati , bio g rafi e di ca pi militari e di d ec orati, fo t ografie d e lla g u e rr a . Furono e diti i m a t e ri a li a

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stampa più disparati: noti z iari, supplem e nti , radioconv c r s a z ioni a s tamp a di p e rs onalità p o liti c he e militari , opu sc oli , c artolin e di propaganda e in fran c hi g ia , giochi cartacei. Molti di questi materiali furono inviati, come abbiamo già accennato, a ll e trupp e .

Nel se tto r e radio fur o n o o rg anizzat e trasmi ss io ni g iornali e re p e r le Forze Armate; un programma e sclusivo di tali trasmissioni fu quello d e ll e notizie inviate d a c a s a ai comba tte nti (nel primo ann o di tras mi ss ion e 13 8.000 testi ) e d a i co mbatt e nti a cas a (68.000 testi nel primo anno ) , intitolato "Noti zi e dal Fronte" . In altri pro g rammi vi fu la partecipa z ione diretta d c i militari, com e nelle tra s mi ss ioni 'R adi o d e l comba ttente" e " L ' O ra del so l da to" Furono p o i m ess e in ond a ult e riori trasmissi o ni , per la cel e br az ione dell e feste dell e Armi e dei C orpi, per fornir e notizie utili a i cittadini ri c hiamati all e armi , pe r d a r e informa z ioni s ui campi d ' arma. A i re parti furon o di s tribuiti 2.293 app a re cchi radio c vari impianti di fono-diffusione.

Nel s ettor e teatro furono organizzati s pettacoli t e atrali e di arte v aria. A dilettare le truppe pro vve d ev ano circa dieci compagnie teatrali c o s tituite dall'Op e ra Nazionale D opolavoro ch e, seg uend o un itinerario pre stabilito, tenevano g li spettacol.i pre sso le Grandi Unità. O vv iamente, s ug li s pe ttac oli e s ulle c omp ag nie veni ve ese rcitata op e ra di controllo e vigilanza. Ricordiamo c h e tra le compagnie vi erano quelle di grandi attori della comm e dia italiana,

come qu e lla dei frat e lli D e Filippo , di Durante, d i Bas eggi o. P e r curios it à, s e g nali a m o c he esse ve ni vano denomin a t e, co n a lti so n a n z a non sempre m e ritata e ad eg uata , " C a rri d i Tespi ", a ricordo d eli ' omonimo pers ona gg io che la tradi z ione vuol e in v entore d e lla t ra ge di a g rec a , e c h e l a le g ge n da t r a mand a g ir ovag o su di un caiTo p e r l' A ttica , co n un a s p e cie di compag nia di attori , p e r rappresentar e i suoi lavori.

N e l se ttore cine ma fur o no appro v ig io nati , in m ass ima parte dall ' Ope ra N azion a l e D o p o la v oro , 66 autocin c ma , che gir a v a no fra i re p a rti e d effettuavano proiezioni di film a soggetto c documentari , e 14 proi e tt o ri p011atili. Prima in v ia s p e rimental e e p o i definiti va m e nte , fur o n o cos tituiti a n c h e nucl e i c in e matografi c i , p e r la ripresa d i filmati didattici e docum e ntari, in collabora z ione con la cine teca dello Stato M agg iore R. E se rc ito e con l'Is tit u t o L U CE. TI c in e m a c oin v ol se in qualch e caso int e ri r epa r1i, fa cendoli pcute cip a re a ripre s e c in e matografi c h e di film a s oggetto o di filmati di propag anda.

L'Uffi c io Propa g and a, p e r s vol ge re la s ua atti v it à, s i av v al ev a di c ollegam e n t i con enti e c omandi milit a ri , anch e d e ll e altre For ze Arma t e (oltr e al Servizio Informazioni e ad uffi ci dello Stato Maggiore R.Esercito , i nte ragiva con Carabin ie ri , Finanza , Mili z ia , Marin a, A e ron a uti c a, Poli z i a A fri c a Italiana ); e, inoltre , c ollaborava co n l ' analogo servizio d e lla Weherm ac ht per quell e attività da s volgere di c omune accordo

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con l'alleato tedesco . Era inoltr e colleg a to con tutti gl i altri Dicaste ri, e d enti politici e non, c he operavano n el settore (Partito , Cultura Popolare, E s teri , Comuni c azioni, Corporazioni, Grazia e Giustizia , Intemi , Croce Ro ss a , Governatorato di Roma) , e dialo g ava con tutti gli uffici c he trattavano as s istenza e provvidenze per i richiamat i , per le loro famiglie, per i congiunti dci combattenti.

Al fine di evitare conf lit ti di competenza tra la miriad e di e nti che operavano nel campo d e ll'ass ist e nza e della propaganda e nel tentativo di ren der e m eno co nfu s ionaria e più efficac e l 'az ion e di propaganda s ulle trupp e, n e l genna io del 1941 vi fu prima uno scambio di corrispondenza tra Guzzoni, so tto se gretario alla Gu e rra, c S e ren a, segretar io d e l P art ito Na z ionale Fascista, e poi una riunione ; durante la quale una co mmi ssio n e, costituita da rappre se nt a nti elci Comandi e d Enti che operavano nei divers i settori, concordò un pro g etto di mas s ima per l 'assistenza m ora le e materiale ai soldati. Della co mmi ss ione f ece r o parte il min is tro M e zzas oma per il Partit o ed il capitano Poli p e r l 'Ufficio Propa g anda del Di cas te ro della Gu e rra.

Nella r iun ion e, in s int es i , fu stab ili to che il Partito av rebbe pr ovve dut o principalm e nt e : - alla raccolta di pu bblicazioni, d i indumenti e ves ti ario vari o, di viveri di conforto , di og ge tti s tica util e ai militari (ca rt a da s crivere, penn e, lam e tte da barba , rasoi , ecc. ) e , in parte, alla lor o di s tribuzione;

- all ' org a ni zz azione di confere nz e, di tra s mi ss ioni radio, di proiezioni di filmati , e alJ ' all es tim ento di pett ac oli di a rte varia; - all ' istituzione di po s ti ri s toro nell e stazioni ferro v iarie prin c ipali e n e lle bas i militari ; - ali 'assistenza ai feriti n eg li o s pedali. Una di s po s i zione d e l marzo s ucc e ssivo prec isò che l 'assistenza a i mi li tari feriti e ra affidata es clusivamente ai Fas c i Femminili e a lla Croce Ro ss a, poiché in alcune località erano s orte commi ss ioni non autorizzate p e r tali scopi. Sul Noti z iario XIV di aprile , inoltre , furono spec ifi cate tutte le attività attribuite al Dopolavoro delle For ze Armate: Giornata d e l Soldato , Befana del Soldato , P ost i Ristoro, dotmitorì , spettacoli teatrali e c inematografici gra tuiti , di s tribuzioni b igli e tti c ine -te atro , concerti orche s trali e corali, tratt e nim en ti ricrea tivi , manifestazioni popolaresche e s porti ve, ospita li tà nell e sedi del Dopolavoro , assiste nza alla scritt ura per gli analfabeti , di s tribuzione di carta da le ttere e francobolli, omaggio di cartoline di propaganda, di s tribuzione de l periodico ''G en te nostra in armi", se rvi z io eli igiene bagn i e barbie re, co nfez ione dì indumenti , se rvizio rammendo lavaggio e stiratura, distribuzione di bibliotech e circ olanti e d i apparecchi radio, corsi d 'istruzione, assistenza per il di s bri go di pratiche vane.

L ' Ufficio Propa g anda avrebbe in vece provveduto a s egnalare le es igenze dei reparti e le modalità d eg li interventi ,

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affinché questi fo sse r o oc ulati e mirati e non fossero distribuiti a caso. Quando, ne l lu glio de l 1941 , l 'Ufficio passò da ll e dipende n ze del Gabin e tto della Guerra a qu e lJe dello Stato M agg iore R. Esercito , ess o s i occupò an c he d e lla distribuzion e de i materiali raccolti dal Partito.

Abbiamo già a c ce nn a to alla notev ol e attività s volta ne l camp o clell ' assistenza morale; alt rettanto fu f a tto in quello dell'ass is te n za materiale. Nel 1941 furono d ist ri b ui ti comples sivame n te 234.000 pacc h i dono alle tru ppe ope ranti , contenenti 1.111.209 capi di lana e 586.81 O c api di c otone. Furono e largite, pe r e sse r e devo lut e in premi e ass is tenza per gli indi ge n ti. s omme pari ad un totale eli 68.000.000 di lire.

Furono istituiti pos ti ri s toro fissi e mob il i l ungo tutte le direttrici ferrov iarie per i fronti. Furono di s tribuiti milioni eli ogge tti utili e eli viv e ri di confo rto , di c ui c onosciamo il flu ss o torrenziale g raz ie ad un reso c onto c ompilato dali ' Uffi c io Propaganda , s ulla scorta di 195 re lazioni mensili inv iate dag l i organ i pe riferici mi li ta ri d i ass istenza e propaganda.

Le tr up pe avevano ri cevuto mater ia li di uso co ll ettivo, qual i apparecchi radio , c ineportatili , strum e nt i musicali (f is armoniche s opra ttutto , ma anch e c hitarre , armoni c he da bo cca ecc. ), e og getti persona li ( pe nn e, lapis, carta da le ttera, lame tt e da barba, raso i , pen nelli , acq ua di c o lo ni a, p ipe, sap onette, s pazzoli ni, de n tifr ici, specchiett i, pe ttini, stringhe p e r sc arpe, bocc hi ni , portasigari, temp e rini , f iammiferi , age nd ine e altro ). Avev ano a v uto in

a bbondan za an c he v ive ri di conforto, quali liquori, latte in polvere, caramell e, limoni, marmellata, c ioccolata, sigarette, tabacco.

Nei pacchi veniv a no inoltre inseriti libri , opu scoli , s tamp e, fotografie , ca rtoline , " imma g ini " de l Duce, pe r l 'ass is tenza mor a le e pe r la propa g and a ideologica de ll a g ue rr a .

A conti fatti, però, l 'e norme quantit à di mate ri a li inviati be neficiò soltanto il 15-20% di mili tar i mob ili tati, e questo s piega il perché d e lle lamentele che s pess o si levarono tr a i militari sulla di s tr i buzione de i pacc hi dono. Gli inte rventi ass is te nz ia li non furono , inoltre, della s tessa po rtata s ui vari fronti, né le somm e s ta n z iate per i soldati ind igenti fur ono equamente ripartite . I n Alban ia , ad esemp io, a causa delle particolari condi z ioni politiche e dell e diffi c ili condizioni di v ita delle trupp e, in un solo anno furono c on c e ss i s tan z iam e nti per c ompl ess iv i 24 milioni , al fin e di r e alizzare un pi a n o articolato e quanto più c ompleto possibile di assisten z a. Una cifra pari quasi a q uella stanziata pe r tutti g li altri fron ti, c he r isultò ess ere d i ci rca 26 milioni.

Altre particolari atte n z io n i furono ri volte ai militari de l Corpo di Spedizione i n Ru ss ia , pe r i quali furo no approntati i cos idd e tti treni A P E (Assis tenza Propa g anda Esercito); il pri m o tre no partì. da Vero n a il 10 novemb re 194 1. Dci treni APE be neficia r ono in seg uito anc he i militari op eranti su altri fronti. N ono s ta nte g l i sf or z i profusi , l'atti v it à

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non s i riv e lò, p e raltro , co m e ac ce n nato, de l tutto eff icace, tan to c h e le r e lazioni inviate da g li ufficiali prepos ti a l se rvi z io n eg li organi pe rife rici so no pieni di seg nala z io ni re lati ve a carenz e riscontrate: '' sifa presente che occor re intensUi ca r e la distribu:ione di 1}iveri conforto per l e truppe ... si fa presente che sarebbe grad ita l'istitu z ion e di pacchi premio è o pp ortuno distribuire un altro paio di scarpe e un ' altra divi s a si segnala /'opp o rtunità di par(fi ca re la d istribuzi one di g en e ri di conforto alle truppe italiane e tedesc he "

È da annotare , ancora, che le disfunz i oni del se rvi z io n o n fur ono s o lt an t o pratiche, ma a nch e o rganizzati ve, poiché i comandanti furono spesso pres i da nec ess it à più co ntin gent i , lega te alla gu e tTa e all'ope ra tiv ità d e i repart i , o perc hé e ran o po co sens ibili a ll e n ecess it à ass i s te n zial i che rite n e va n o non essenz iali per il mora le e lo s piri to dell e trupp e . Continu e f urono l e so ll eci tazi o ni dell 'o rgan o centrale affinch é il se rvi z io f un zionasse me g li o, co m e a tte s t a no le ripetute c ircolari e manate in m e rito. Guzzon i so llecit ò più vo lte i c omandanti di Armata e di C orpo d·Armata, per ché an co ra a lla fin e del 1941 non tutte le g r and i unità av e vano cos ti tu it o le prev i s t e sez ioni e s otto se zioni P.

A n co ra , eg li d is tribuì agli s te ss i co m an dan ti un a dura " repri mend a", perc h é l e r e laz ion i m e n s ili invia te a li 'Ufficio Prop agan da ri s u ltarono s uperficiali , eccess i va ment e s i n t e tiche,

p oco obi e tt ive, in qualch e caso troppo ottimi s ti c h e e pe rt a nto poco utili per con sen tire int erv enti appropriati ed effi c aci.

Ep pure f in dal sette m bre I 940 erano state emanate dispo s izioni ese c utiv e s ul se r v izio , in cui fra l'a ltro veniva no specificati in parti colare quali dov eva no e sse re gli argomenti da tratt a re nell e rel az ion i men s ili: "-sp irito dell e truppe- sen tim enti c he sem brano preval e re n e i confronti de i n o stri a llea ti- n ece ssità maggi o rment e sentite - cas i s pe c ia li riguardanti s ingoli milit a ri o reparti; - r a pporti.f1'a Le truppe e la p opola:ion e (c ensura p os ta militare in viata o ri ce vuta d ai m ilitari)s upp osta od accertata presen:a di GRe nti propalatori di notizie pe ss imi s te ; - su l morale d e lle truppe e de ll e p o pola: ioni di int ercettazioni radio o vo lantini da a ere i n e mici; - idee e se ntimenti de lla popola z ion e c ivile ne i p aesi o cc upati; - info rma z ioni utili a ll' a:ione di co ntropropag anda nei paesi mede s imi o c onfinanti; -fo rme di pro paganda (tea tro, c in em a , r adio , ec c.) e di ass isten za mora l e e materiale che hanno otten uto o si ritiene poss a no ottenere i mig li ori risu lta t i s i a riguardo ai me zz i c he all'o gge tto; - opera svolta per rendere edotta la truppa s ulla necess ità e sugli o bi ettivi d e l co nfl itto; - s eg nal a z ion e e proposte var i e .". Le relazion i , inoltre , dovevano es se r e

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corredate da alcuni dati statistici importanti per la verifica oggettiva dello spirito delle truppe e dell ' efficacia delle attività assisten z iali e propagandistiche, quali ad esempio il numero delle denuncie avanzate ai tribunali militari e quello delle punizioni disciplinari di particolare gravità inflitte.

Sorice, dopo Guzzoni, ancora dovette insistere perché all ' attività assistenziale e propagandistica fossero destinati ufficiali capaci che non venissero distratti dal loro incarico , come spesso accadeva, considerata la notevole importanza della materia; né che fossero "stornati" i fondi assegnati esclusivamente per quegli scopi. Quanto agli ufficiali addetti al servizio , per essi doveva essere compilata una particolare scheda che, oltre a contenere i dati di rilievo del servi z io militare prestato, del valore dimostrato in guerre e campagne, del livello culturale posseduto e delle lingue conosciute, segnalare le attitudini particolari manifestate nel campo della propaganda e dell'assistenza, ed eventuali pubblicazioni prodotte in materia.

La compilazione delle schede consentì al Gabinetto Guerra di accertare , nell'aprile del 1941 , come non tutti gli ufficiali P avessero adeguati requisiti culturali e eli preparazione per svolgere il servizio, né avessero precedenti come combattenti; ne conseguiva che essi non posseclev<:mo il necessario e autorevole prestigio per operare efficacemente tra le truppe.

In aderenza alle direttive della circolare, nel mese di giugno furono

segnalati i nominativi eli 24 allievi del C e ntro di Preparazion e Politica, richiamati alle armi com e ufficiali, da utili z zare quah ufficiali P o come oratori in conversa zioni e celebra z ioni presso i reparti di ass e gnazion e . A sconere l'elenco, è possibile notare come fossero elementi estremamente validi per svolgere il servi z io, sia per preparazione culturale (erano tutti laureati), sia per esperienza nel campo della comunicazione (molti erano (riornalisti) sia per ali indiscussi b ' b precedenti militari (non pochi erano stati decorati al valore).

Per tutta la durata della guerra, vi fu un continuo scontro fra l'organo centrale, che ribadiva l'importanza dell'assistenza e della propaganda fra le truppe, e i comandi operanti , che ritorcevano carenze e insufficienze sulle scarse risorse assegnate, inadeguate per portare a te1mine interventi più opportuni ed efficaci. Non è da credere, però, che andasse tutto male o che gli ufficiali addetti al servi z io fossero tutti incapaci. Molti, pur tra mille difficoltà, fecero il meglio per assolvere il loro compito; e poiché la maggior parte di essi operava in prima linea, lo fecero anche con dedizione e valore, tanto da meritare, per il solo 1941 (l'anno di cui disponiamo dei dati statistici) ben 76 proposte di decorazioni al valore, di cui 16 furono concesse sul campo.

Per quanto riguarda l ' attività di propaganda pura, soprattutto ideologica, gli organi militari che si occuparono di assistenza e propaganda ebbero a scrivere che essa poteva diventare

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efficace s ul mor a le del so ldat o a cond iz ion e c he s i ovv iasse " .. prima di tutto, ai fondamenta li bisogni di o rdin e m a terial e"; e, a d imo strazione di quant o affe m1 a to , segu ivano ben 14 pa g in e, divise pe r mes e , d i tutte le lam e ntele e di tu tt e le d isfunzioni ri sc ontrate, relative ai " bi sog ni fondamenta! i", c ui biso gnava porre rimedio. Riconosciuto il ruolo p rimario de li ' as s istenz a m a terial e, pari importan za era att ribui ta all ' assist e nza m ora le, aff idata non solo ag li uffic ia li P e A, ma a tutti i quadri . Su li ' assistenza m orale, intesa a nc he e sopratt utt o come presen za continua de i quadri presso le tr upp e, non m ancarono circolari, eli cui una del l943 m eg lio ci se mbra ri ass um e re con quali moda lit à e a do vesse esse re att uata e qu a li obie ttivi doveva raggiun ge re: ' 'N e ll 'attua le fase della &uerra è necessario ,·enga dato maggiore in ce ntivo alle varie form e di a ss is ten za morale e ideologica, in modo da render/e phì intense e co ntinue , più aderenti insomma alle es igen z e del momento. Il paragone dello stillicidio che, batten do in ces sante ment e su l medesimo punto, v i La sc i a un so l co profondo, può dare meglio d'ogni altro /'idea del lavoro pa z ient e e assiduo che s i del'e svo lgere in quest o campo ... Le com·e r sa:ion i con le truppe d ovranno p e rciò ra gg iun ge re la massima frequen:a possibile e riu sci re brevi e incisive anz iché sov ra ccariche d i argomenti .. . ( per e vitar e) una diffitsa e istintil'a pre\ en:ione contro le conferen ze .. . (an c he perc hé ) /'animo del so lda to è spesso preso da altri pens ieri.

da pre occ upa z i o ni p erso nali. da interessi di \ 'aria natura, da ricordi fam iliar i e affellivi ec c La m ig liore p r opaga nda è sem pre q u e lla c he ri esce ad agire s ul singolo e sa innestare la diretril·a, ilm otil·o generale SO JJra un o sp unto il fJÌÙ possib il e individuale della vita del soldato L' ufji' c iale, e in particola re l' ujficiale A. dev e mostrare, in qualunque caso si presenti , un reale interessamento per rutto ciò c he conc ern e più da l'icin o la vita del comhallente e la sua situazione familiare: e tale interessam ento non ha da !imita rlo alle sole paro l e, ma a.fji'ancarlo con tangibili prm 'e per questa via si e ntra n e ll a sua si acquista la sua f idu c ia ... Ma per g iungere a qu es ri risultati occor re una ded izione sen za risparmio. un' o pera reramente in stancab il e .!/ compito pitì difficile e deli ca to, ma anche il più efficac e, s ta nel sapere appas s ionare la personale sensibilità del soldato, cogl i endo con pronte z: a gli addentellati .fi·a la situazione g enerale d e l P aese e quella pa r ticolare sua e dei co ngiunti .. .Si ri co rdi , c he que s ta illuminata opera da svo lge re l'e r so il soldato e per il soldato, presup pon e, imprescindibilm e nte, la for za dell'esempio : sen:a il quale ogn i ar til ·ità d i assi s tenza o d i p ersua sion e ri sc hiere bbe di riman e re in.fi·uttuosa' ' Dire tti ve diffi c ili da mettere in att o, s p ec ialm e nte quando le si tua zioni co ntin ge nti non offriranno es e mpi e piegazioni co n v ince nti.

Il 1942 si aprì di nuovo all ' insegna di un pe sa nte inte rv e nto re lativ o

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all'assistenza morale per le truppe. Il genera le Ugo Cava l lero, Capo dì Stato Maggiore Generale, dovette intervenire poiché presso alcune unità era invalsa l'abitudi n e di delegare ai cappellani militari gran parte dei compi ti attinenti all'assistenza morale del so lda t o . Pur riconoscendo la lodevole mi ssione spirituale di cui i cappellan i erano investiti, Cavallero precisava come la funzione dell'educazione morale dei combattenti dovesse essere affi da t a esclusivamente ai comandanti e agli ufficiali delegati a quel fine : " ...La funzione dei cappellani militari risponde al l e necessità religiose proprie del nostro popolo e, come tale, de\'e considerarsi d'importanza essenziale ed insostituibile,· essa però non esaurisce i compiti relativi alla preparazione morale delle truppe, che ha per scopo principale quello di assicura re la coesione e la sald(! zz a spirituale dei reparti, quale fattore della loro efficienza bellica .

Questa preparazione investe direttamente l'azione di tutta la gerarchia militare: l'educazione del soldato e la sua preparazione alla guerra sono elementi di comando e perciò ogni capo militare deve con gelosa cura riservare a sé tale compito, esercitarlo direttamente e per il tramite degli t4ficiali in sottordine; a nessuno è consentito di abdicare a quella fìm z ione senza venir meno ad uno dei suoi più importanti doveri.

Tutto ciò che costituisce l'illustrazione delle ragioni e degli

scopi della nostra guerra, che tende ad a lim entare nell'animo del soldato l'appassionato attaccamento per il proprio paese e le sue istitu z ioni , ad esa ltarne lo spirito aggressivo, l'amore per la lotta e /'odio contro il nemico, deve cos tituire attribu zione specifica dei comandanti di ogni grado, esprimersi attraverso la loro opera personale ed essere integrata dai servizi di propaganda dei reparti ...".

La preoccupazione di Cavallero era evide nte : senza l'opportuna azione morale, eli comando e dì p ro paganda dei quadri, si correva il rischio che nelle truppe venisse ro al im en t a ti perico lo si sentimenti di fratella n za e di pac ifi smo ad opera dei cappellani militari. Sentim enti qmmto mai nobili in tempo di pace, ma o ltremodo p erico lo si per lo s pirito combattivo di un esercito in guerra.

Il 15 aprile 1942, per la prima volta dall'i s tituzione de l se r v i z i o di p r opaganda, ven n e ufficialmente riconosciuta l a necessità che l'azione di propaganda fra le truppe fosse coord inata e avesse u n in d iri zzo uni tario, per cui fu sta bi li t o che Capi Uffici e Capi Sez ioni dei Comandi supe ri or i e delle Armate convocassero pe r io dicam e n te i ca p i d elle sottosezioni e dei nuclei di Corpo d'Armata e di Divi sione, per essere in fo rm at i delle attività svo l te dagli o rga n i dip e n de nt i e per impartire direttive . Fu disposto, inol t re, che iJ Capo Ufficio Propaganda de l R. Esercito co n vocasse anche eg l i periodicamente p resso lo Stato Maggiore i responsabili d el la propaganda n elle Grandi Unità .

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Il 18 a pril e, i l co l onnello Cesare Rei so li, Cap o Uffici o P ropaga nda , co n vocò per il 27 s u ccess ivo i ca pi sezione e sottose zion e P per il " l o R appor to Centra l e degli Ufficiali P ". Ali ' o rdine di co n vocaz i o n e era a ll egato l'ordine del g iorno d eg li argomenti da tratt are, che e le nc hi amo perc hé ess o ria ss ume le mate ri e di d isc u ss io ne : - sg uardo ge ne rale e co mpiti degli orga ni P ; - finanziam e nto e d e rog azion e fondi; - sce lta , nomina e comp i ti de g li uff iciali P ; - relazioni mensili s ul se rv iz io P (sc hema: sp iri to d e l le trupp e, n ecess i tà m aggio tm e nte se n tite, r a pporti fr a le trup pe e la popolazion e, id ee e se ntim e nti d e ll e pop o laz ioni , seg nalazioni parti co lari e proposte var ie) ; - co ll eg am en ti con gli o rgani P d ipe nd enti; - rap porti con gli organ i informati v i cd a l tr i uffi ci d e i Comandi; -r ap porti co n g li uffi c i combatte nti , co n le orga ni zzaz i oni dipend e nt i dal Part ito Na z io nal e Fasci s ta ed e nti c ivili vari; - ass is tenza mater i a le (di s tribu z io ne di ge ner i di co nforto , di premi , di g io c hi ecc.);

- ritr ov i per ufficiali c so ldati ; - attiv ità spor ti ve; - a ss is te n za morale (d iret tiv e, uffici di cons ulen za, s tati s ti c he , disciplina ; a tti vità e m ezz i qual i rad io , c i ne ma , co mples s i a rti s ti ci, st rumenti mu s ica li , sta mpa da ca mpo; rev isioni d e ll e pubbli caz ioni ; b i bliotec he p er

ufficiali e so ldati ; distribuzione di materiali d i propa ga nda; tempestività ne lla consegna degli elen ch i per la radiodiffusione delle notizie da casa); - propaganda orale ; - documenta z ione art ist ica de l R. Esercito nel confl itto; -d iffusion e ne i repa rti de g li inni e canti d e lla P atr i a in armi· ' -le tte re d e i co mbatte nti a ll e famiglie c de ll e fam iglie ai co mbatte nti ; - propaganda ig ienica , profil ass i; -va n e .

No n siamo riusciti purtroppo a trovare la relazion e della riunio ne, p e r cu i non è possi bil e a l momento conoscere i ri su ltati d e ll 'i nco ntro e le d ecis io n i c h e segUi rono.

A parte i te nta tiv i di di sc i pl in are e r azional izzare il se r viz io , i l 1942 fu an c he l 'a nno in c ui la prop aga nda militare s ubì ult e ri ori interventi e te nt a ti v i di " fa sc is ti zzaz ion e" Il 20 magg io , i l ge nerale Am bros io, Cap o di S tato M agg ior e del R. Ese rcito , d ispose con una circolare che la cond i z ion e ess en z ial e, tr a i req ui s iti ch e dovev a no po ssede re g li ufficiali pr e posti all 'ass is te n za e a ll a propaga n da, d oveva essere l'i sc rizione al Partito Nazionale F asc is ta; tutti co l oro g ià im p i ega ti e n on in po ssess o di tal e r equis i to dovevano esse re imm e diat a m e nte sos tituiti. A lla c irco lare fu a ll egato un nu ovo mod e ll o dell a sc hed a da co mpilare per g li ufficiali P, c h e in ag g iunta al le caratte ri s tich e g i à p rev is te ne ll a pr ecede nt e per l a segna lazion e di uffi c i ali id one i al

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se rvizio , conteneva le voci relative a li ' isc rizione al Partito (sede del fasc io , anzianità, cariche ricoperte).

Le disposizioni di Amb ro s io furono ulteriormente politici zza te da una circolare del Partito , che spec ificava , in aggiu nt a, quali fosse ro l e qualità fa sc iste da v alutare per gli ufficiali rite nuti idonei all'attività di propaganda: anzianità fascista, essere stato squadrista, aver partecipato alla marcia su Roma, esse re insignito della sc iarpa littoria.

Soltanto nell 'agosto d e l '43, dopo la caduta del fa sc is mo , le disposizioni s ulle " qualità " fa sc is te degli ufficiali P furono r evocate.

L'ingerenza del Partito nelle attività assistenziali, inoltr e, att ività che di fatto presiedeva fin dali 'entrata in guerra, diventò parossistica ne li ' ottobre del 1942, quando fu di sposta e reg olamentata nei minuti particolari una "Assistenza di emergen:a" per i mili tari ammalati e feriti, pe r i co mbattenti in partenza per le zone di operazioni, per i r educi dai fronti di g ue rra.

L'assistenza ai feriti e agli ammalati provenienti dalle zone d'operazione ve niva svolta con l'offerta detta "dono d e l Duce", ed aveva un va l o r e medio di ci r ca 40 lire; ven iva co nce ssa soltanto in alcu ne sedi di Fed e razioni (A ncona , Bari, Bologna , Bolzano , Brindisi, Fiume, Gorizia, Lecce, Messina, Napoli, Taranto, Verona).

L'assistenza a quanti partivano per le zone di operazioni era fatta con l'offer ta denominata " dono del Partito ", e quivalente a ll a s omma d i 20 lire;

veniva prestata da tutt e le federazioni nel cu i territorio avveniva la partenza dei reparti, ma dov eva essere auto ri zzata dal Dire ttorio del Partito.

L' assistenza all e trupp e che ri e ntravano dalle zone d'operazione avveniva nell e sedi di destinazione finali. e ra presta ta dalle locali Federazioni, consisteva in generi di conforto dal valore di l O lire, e veniva concessa alle unità orga niche e non ai singo li militaJi.

Esisteva, ancora , un 'ass istenza per i militari in tran s ito s ui tre ni attuata tramite posti di conforto, di ve rsa da quella realizzata a terra presso i posti ri s toro, svolta dire ttam ente sulle vetture dei treni in transito co n viveri di conforto.

A leggere i docum e nti, sembrerebbe che so ldati, avieri a marinai a ogni piè sos pinto fossero assistit i e rifocillati in mille modi. Div ersa la s itu azione che s i ricava dalla lettura dci documenti e della memoriali s ti ca di guerra, s pecialmente su alcuni fronti e in determinati mom enti.

Resta la constata zione che riesce difficile districar s i fra i mille rivoli delle forme assistenziali e propagandistiche svo lte dall'autorità politica e da quella militare nei tre anni di g uerra. An ti c ipi amo che ne l maggio del J943 , l ' Ufficio Assisten za del Direttor io del Partito fu soppresso, proprio per s nellire la sovrapposizione delle competenze c he si era venuta a determinare, spec ialmente nel campo dell'assistenza ai militari.

L'o rganizzazion e de ll a propaganda

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nell 'Ese rcito s ubì alcuni ritoc c hi alla fin e del 194 2, s ubendo anche un cambio nell a denominazion e. L'Ufficio Propaganda de llo Stato Mag g iore R. E serci to fu d e nominato U.fjzcio Sra mpa e As s isten:::a, continuando ad ese rcitar e le proprie fun z ioni di organo ce ntral e e dire ttivo. L ' organizza z ione periferica veniva riman eg giata e riordin a ta nel mod o seg uent e : - un Repart o Assisten:a pres so l ' ARM IR , in territorio russo; - un Ufji"ci o Ass isten :a pres so il Comando Gruppo eli Annate Sud, pre s so ogni Comando Superiore dell e F orze Armate , e press o il G ov ernatorato del Monten eg ro ; - una Sezion e Assisten za pres so ogni Comando di Armata e presso la D e leg azion e d e l Comando Supremo in Africa S e ttentrionale (DELEASE ); - una Sottos e: ione As s isten za presso il C o mando Truppe d e l Mont c n eg ro , press o eia c un Corpo d ' Armata e presso i Comandi di Difesa Te tTi t01i al e; - un N ucleo Assisten:a pre sso tutti i Comandi di Divi sione; - un Ufficial e A (Assistenza) press o i Comandi di R eggimento ed unità equ ivalenti. Apparentemente, n e l l 'arti colazione del se rv izi o al t e rmin e " propa ga n da " e ra stato s ostituito quello di "assistenza", e gli organi erano stati s olta nto adeg uat i all'organizza z ione di co mando , operativa e t e rritoria l e del mom e nto Ma , in realtà, le nuov e de no minazioni non era no s tat e dettat e da esig e nze fo 1m a li e ordi nati ve. E sse ri s pondevan o,

eli fatto , m o lto di più alle esigenze d e l servizio e a quanto e ra avvenuto, dietro le quinte c nea n che troppo, co n la pr og re ss i va politicizzaz io ne de l se r viz io e de i suoi addetti di c ui abbiamo fatto cenno .

Ne lle mani dell· autorità milit a re restava, comunque , l ' assisten z a e la propaganda s volte direttam e nt e sui front i operativi e n e i te rritori occ upati , sulle propri e trupp e, s ulle popolazioni lo ca li e sul nemico , per ovvi mot i vi di opportunità e di temp es ti v it à .

F a tto davv e ro curioso, t e n e ndo conto di co me la cens ura su ll a stampa foss e sotto le strette g rin fie d e l re g im ealmeno in ap parenza , poiché le numerose e con tinu e veline eli censura invi ate alla stampa fan no pen sa re ad un a in efficacia dci s i st e mi di controllo-, l 'a utorità militare ebb e il dire tto controllo sul la carta s tampat a per la part e relati va alla s i c urezza ed emanò proprie disposizioni s u ogni tipo di pubblicazione, celebrativa e/o propagandi s tica , prodotta da Comandi c r ep arti (ca rto line, calendari, opuscol i , articoli su ll a g uerra , g io rn ali redatti ai fronti per i s oldati , manifesti c vo lantini di propaganda e di co ntropro pagand a, fotografie , di s egni ccc .) .

La conclu s ione ovvia e lo g i ca che s i pu ò rica va re è che, nonostante i rip e tuti tentativi del regim e di disciplinare le attività relative a Jl a co munica z ione, al f in e di acc e ntrarl e e di controllarle, l 'a utorità militare n e l proprio am bito cont inuò a mantenere una ampia autonomia e a gestirl e nel modo ritenuto più oppor tun o.

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Nel 1943, a partire dali o gennaio, l'assistenza fu estesa anche a i depositi reggimentali delle varie Armi e specialità. Il provvedimento si rese nec essario perché , a causa del disastroso sviluppo degli avvenimenti bellici su quasi tutti i fronti, delle drammatiche condizioni economiche e alimentari del Paese, della guerra che ormai gli anglo-americani portavano quasi quotidianamente sullo s te sso territorio nazionale con i bombardamenti aerei, giungevano ai depositi reclute e richiamati in condizioni psicologiche sempre più disastrose ed estremamente fragili, con poca voglia di dare il proprio contributo ad una guerra avvertita, o meglio considerata persa e per niente sentita.

Particolari atten zi oni furono rivolte anche ai campi contumaciali, dove affluivano i reduci, che furono abbondantemente dotati di ogni attrezzatura per lo svago, quali cinesonori portatili , ap parecchi radio, fisarmoniche materiali vari o-iochi ' 'b ' per mantenere quanto più possibile elevato il tenore morale di quei combattenti, nell'ipotesi di un loro rennp1ego.

Ne l mese el i maggio s i provvide ad organizzare ancora una vo lta nei '-' maggiori centri estivi i "Villagg i del soldato", particolarmente graditi alle truppe, ma che avevano dato luogo ad alcuni inconvenienti nei prezzi e nelle prestazioni offerte, per cui g li ufficiali

A competenti per territorio furono invitati ad una severa opera eli controllo e di vigilanza, d'intesa ed in stretta

collaborazione con i segretari dei Dopolavoro provinciali, che curavano l 'a ll estimento dei villaggi.

Per l'assis tenza in danari , comp lessivamente fu stanziata nel primo semestre del 1943 la somma di L. 14.640.000. Somma che doveva servire soprattutto acl elargire premi ai militari meritevoli e sussidi alle famiglie, e solo eccezionalmente per acquisti eli materiali ad integrazione di quelli che g i à inviava l 'Ufficio Assistenza dello Sta to Maggiore R. Esercito (libri, riviste, radio, fisarmoniche, attrezzi sport ivi ecc.).

L'o rgani zzaz i o ne della propaganda e cieli' assistenza restarono sostanzialmente immutate fino ali '8 settembre, fatta eccezione per alcune variazioni organiche nella composizione degli organi del servizio di stampa e di assistenza, operate nel mese eli giugno, c he incrementarono il numero del personale addetto alle Sezioni, Sottosezioni e Nuclei.

Le var ie attività continuarono a risentire comunque delle stesse ripetiti ve carenze degli an ni precedenti , carenze cui si cercò eli po rre ri medio nel 1943 a colpi di circolari definite es plicativ e, chiarificatrici, o innovative. Già nel m ese di gennaio, acl esempio, Ambrosio ch iarì che il cambio eli denominazione subito a novembre dall'intera organizzazione, da propaganda ad assistenza, non avevano mutato compiti e funzioni degli organi, né di quello centrale né di quelli periferici, d i cu i venivano ribadite le attribuzioni:

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- assistenza m ora le , culturale, materi a le, lega le e di c onsulenza pres so le trupp e ; -esaltazione del valor e individuale c co ll ettivo d elle trupp e e contr ibut o a lla documentazione della gue rra co n sc ritti , memorie, fot ografie, disegni , docum e n ti, pitture, c in ematografie; - concorso, secondo l e direttive superior i , alla propa ga nda e d a lla contr o prop aga nda verso le popola z ioni civili n e ll e zone di o cc u p az wne ; - propa ga nda sulle truppe ne mi che, ne utr a l izzazione di quella avversaria s ull e no s tre truppe. Ripetutamente fu affrontato il prob lema della mancan za di tdiiciali particol armente idonei a l serv i z iomolti venivano ormai presi d a quelli in co ng edo-, per c ui ad aprile ancora l 'Uffi c i o Stampa e Ass iste nz a or din ava ai vari Com andi eli non s ostituire ar bitrari a mente g li uffi cia li A, ma di effe ttuare i m ovime nti so ltant o per effettiv e neces s ità e dopo che ne foss e sta ta ri c hi esta la preventiva a utori zzaz ion e. Co me f u s tigm a tizzat a la scar sa atte n z i o ne elci Co mandi ver so il servi z i o e verso le r e l azioni mensili , tanto che il l o lu g lio fu diramato un nuovo sc h e ma pe r la com pila z ione d e ll e r e lazioni, articolato in ben 9 sez ioni, c he val e la pena di riportare s inteticamente, perché fanno co mprendere come gli organi ce ntrali di p ropaganda av ess ero imparato parecchio in mat eria, a nche se ta rdi vamente, e co m e s i tenta sse di ap profondire tutti gli as petti c he in

qualch e modo potess e ro avere relazioni e influ e nze po s iti ve o nega ti ve s ull ' as s istenz a c s ull a propa ga nda.

Nella prima se zion e, "spirito dell e truppe", do veva essere espresso un gi udi z io s int etico sul morale delle trupp e, indi cate le ca u se motivo di depre ss ioni co n seg n a lazioni s pecific he , e lencali i provvedime nti "tonificatori" adottati, avanzate propos te in merito.

Nell a seconda sezione, "ra pporti co n g li all ea ti", dopo un so mmario giudizio della s it uazione, do vevano esse re s pecifi c ati i senti m ent i delle nostre trupp e verso l 'alleato tedesco , e viceversa, i rapporti fr a tedesch i e popola z ione civ ile, co n prop os te p er eli min are contrasti o miglior a re i rapporti.

Nella terza sez ion e, " rapp o rti con La popola:ione italiana", do veva essere fatto il punto s ulla situazione ed esse re descritti i sentimenti delle truppe verso la pop o lazione e vi ceversa, co n propo s te per migliorare , ove necessario, i reciproci rappot1i.

Nella quarta se zion e, "rapporti con la popola zione d e i paesi occupati", dovevano es se re sv iluppati g li s te ss i argo m e nti d ella terza se zione , relativi però alle vari e s itua zio ni nei teiTitori occ up ati.

Nella quint a sezion e, "propaganda nemica , e sovvers iva", dovevano essere seg n a late tutte le attivit à del n e mico e degli avversari interni , e i m ezz i utili zza ti per mett e rle in att o (vo lantin i , m essaggi radio, noti z i e allarmistic h e ecc .). La pres e nza di ann o ta zion i spec ifi c he s u avve r sar i

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interni d e nota l'attenzione e la preocc upa z ion e dell ' autorità militare vers o lo sv iluppo della propaganda s ov ve r s tva.

Ne lla ses ta sez ione , "fo rme di a ss is t e n za re ali zz at e", dovevano essere elencate e quantificate le attività assi s ten z i a li c i ri s ultati raggiunti: distribu z ione del materiale di assistenza (tipo, quantità c valore del materiale distribuito); gli s pettacol i teatrali, di arte varia e cinematografici realizza ti ed il num ero d e i partec i panti; le manifestazioni sportive svo lte ed il numero dei parte c ip anti; l e consulenze fornit e, con il numero di pratiche fatte e quello d eg li a ss istiti ; i lavori di art igia nato es e g uit i, i l numero dei militari imp ieg ati e le mostre relizzate; il num e ro e gli importi dei premi in danaro di s tribuiti; gli orti di guerra c ol tivati , c o n l ' indicazione del numero , dell 'es te ns ione di s uperficie, dei tipi di cu l t ur a e d e lla quantità e qualità dei raccolti ; l e s cuole per analfabet i, con relativi dati d e i partecipanti.

Nella settima sezione, "forme di propaganda reali zz ate", dovevano essere specifica ti i m ate riali propagandistici, di ogni tipo, distribu iti e la loro quantità, l e manife staz io ni di propaganda orale (conv e rs azio ni ecc.) fatte.

Ne l l ' ottava s ezione , "co ntro pro p ag anda " , doveva esser e co muni c ata l ' att ivi tà svo l ta in materia, i m ezz i utli zz ati , e d inviate informazioni ali ' au to r ità c entra le s ull ' utilità e l ' effi c a c ia d e l materiale prodotto, p er g li am m aes t ram e nt i che l ' Uffi c io Propaganda ne poteva ricavare.

Ne ll a sez io ne nona , " n ecess ità ma gg i o r me nt e sentite ", do vevano ess ere s int e ti zz ate tutte quelle notizie che a vev ano rifl ess i s ul morale delle trupp e, quali , ad ese mpio , l'andamento del s ervi z io pos tal e, i ricono s cimenti morali c materiali , le opinio ni sul trattamento economico, le c ondizioni igienicosan it arie , il g rad im ento del rancio e altr o.

La re l a z ione, insomma, doveva cost ituire un ve ro zibaldone di inform azioni per l'analisi ed il bilancio di quanto reali z zato , l e deficienze riscontrat e, i provvedimenti da prendere per mi g l iorare l ' intera attività. Di e s t r e mo inte res se le innovaz ioni ric hi es te da ll o s che ma di rela zione, re lati ve ai r apporti c on i tedes chi e c on l a s tess a pop o lazione italiana, che la di co no lun ga s ul d e terioramento in att o di ta li rapp o rti.

L ' ultimo p rovvedimento emanato p er le attiv ità di propaganda, già anticipato , fu l ' abroga z ione de l fondamentale requi s ito di is cri zione al partito fascista d eg l i ufficiali A . L'8 se ttembre travol se , come tutto, anche il serviz io di ass is te n za e propaganda.

Il "Noti z iario di Propaganda" .

Il N o ti z iario fu un periodico tecnico s tampa to appo s i tam e nte per g li organi addetti al se rvizio di a ss is tenza e propa g anda. Fu pubblicato , a partire dal settembre 1940 , dal Minis te ro de ll a Gu e rra - G a binetto , s otto forma di c ir cola r e . Dal numero VIII , edi to il 31

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di ce mbre 194 0 , prese la ves te d i un fa scico le tto e fu r e datto d a li ' Uff ic io Propa ganda d e l Gabinett o Venn e ini z ialm e nt e diram a to a i Co mandi di Grand e Uni tà e dell e Difes e Te rritori a li ; d a l num e ro V III l a diram az ion e fu es tes a f ino a i Com a ndi di minori unità , a ll'Uff ic io Co lle ga ment o Stamp a dell a R. M a rina e a ll 'Uffi c io Ass is te n z a a ll'Avi e re in g uerra della R. Ae ron a uti ca In pri nc ipi o il n o ti z ia ri o fu s oltanto zeppo di n o ti z ie utili, di interesse c o mune de ll e Fo rze A rm a te, da port a re a co no sce n z a d e lla truppa (c on co rs i , p os ta militare , tasse e d es one ri , fa c ilitaz i o ni di va ri a n a tura , modalità per prese ntare v a ri tipi di is tan ze ecc . ); d a l num e r o V fu ri p arti to in tre sez ioni: N oti z i e utili , Risp o ste ai ques iti, Allef?a t i . Qu es ti ultimi c o s titui v an o la parte dedi c ata a ll a propa ganda.

Il 29 a pril e 194 1 inizi ò anch e l a pubbli c azion e del Notizi a rio R ise rva to, a perio d ico, s ta mp ato co m e s uppl e m e nt o a l noti z iario s te s so e diramato fino a li vell o C oma ndo di Regg im e nt o . R e citava l 'avverte nza c h e ne e r a v iet a ta l ' ulteriore divulga z ion e, ma i co mandanti di Corpo p o tev an o tram e e lem e nti per dispo s izioni e co muni c az i o ni , qu a l o ra g li ar go menti t rattati lo con se nti sse ro. Purtroppo è s tato poss ibil e r e p e rire so ltant o il prim o num e r o d e l no ti z i a ri o ri se r v at o , e quindi non s i a mo in g rad o di d a re una panor am ic a d e ll e mate ri e t ratta te, an c he se è poss ibil e de s um e re, dali ' arti co l az i o ne de l num e r o d is ponibile , c he esso s ervi v a a

diffon de r e norm a ti ve var ie, "c icc h etti" s ull a d isc iplina e s ul seg re to militar e, oppur e a pl audir e a p a rti co lari ini z i at ive intr a prese da alc un i C o m a ndi e riten ute valid e per l 'as s iste nza e la pro paganda. L egg iam o , pe r ese mpi o: "Alcuni c o man dan ti di Co rpo ne l terr ito rio o sui ji ·onti hanno indirizz ato a ll e famiglie di reclu t e o di ri chiamati una l ette ra in c i clos til e o u na carto li na s ta mpata di saluto alle famiglie stesse . Q ueste forme ch e l eg an o vi ep p i ù /' Ese rc ito a l popo l o meritano sef?nalazione e in co r ag giam ento" .

Un in v i to, qui ndi, all a di ff us ion e d e ll e a tti v it à prop ag an d is ti c he ri te nut e v alid e e , più in ge neral e, al m o do d i f ar p ro p aga nda , s u c ui v ie n e fa tt o e spli c ito ri fe rim e nto ne llo s tes so num er o: "L'efficacia di ogni forma di propag a nda è s t re tta me n t e co nn essa a ll a tempest i v i tà. O ra, in spe c ie le pubblica z i oni a stampa e le ca r to l ine intese a q ues to sco po , dat o il te mp o occorrente a farle pervenire ai reparti, pos so no , p e r il so pra vve nire d i e ven ti nuo v i e di nuove situazioni, diventare f a ci l me nt e int empes ti ve. È p e r c i ò ne c essa r io che t u tt i i Comand i provvedano ad un esame p reven ti vo d i tutt o il mat e rial e c he ad ess i pro vi e n e, qualunque ne sia /a fonte e, ove non ne rit e ngano opp o rtuna, per il moment o la distribuzione, di riferirne pe r via ge r a rch i ca, sp ec i; f i can do i l m oti vo . .. "

E v id e nte m e nte, qual c he p ro d o tt o a s tampa era ri s ult a to inopportuno, p er c hé non di s tribuito al m o m e nto g iu s to c reso ineffi c ace d a li' in c alzare degli e venti.

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Veri e propri supplementi di propaganda al notiziario, furono alcuni opuscoli, editi a partire dali' aprile del '41, con l'apertura del fronte iugo s lavo ; essi furono intitolati "La ]uf?oslavia alla resa dei c onti", e "La Jugoslavia ha reso i conti". Nel primo venivano pres entate e rivendicate le g iust e cause di una guerra contro una " popolazione di pastori e bri ganti ", un conflitto comunque "trasve rsale " perché anche esso finalizzato alla sconfitta dell ' Inghilte rra attraverso la distruzione del "prezzolato liberto balcanico", alleato di Albione; il seco ndo apriva con l' osanna della vittoria contro l 'ingiustizia originata dalla "pace di Versaglia", che aveva tradito le aspettative i taliane; e ricordava la profezia del vate D'Annunzio, il quale nel maggio 1920, a proposito della Jugoslavia, avrebbe detto: " Degli indizi mi fanno prevedere certa l'agonia e la morte di questq nostro avversario. Il quale, in ogni modo, perfatto sto ri co ed etnico, deve perire, anche se riesca temporaneamente ad interrompere e a rompere il cerch io che lo serra".

Altro opuscolo, come supplemento, f u pubblicato nel giugno 1941; intitolato "Un anno di guerra", riportava il discorso del Duce per l'occasione anniversaria del conflitto, una radio celebrazione del Capo di Stato Maggiore Generale, Ugo Cavallero , ed un messaggio ali 'Esercito del Sottosegretario di Stato, generale Antonio Scuero; inutile so ttolineare la ridondanza verbale e lo spreco di frasi sulle « vittoriose cet1ezze", sui "fatali

epiloghi", sui "granitici blocchi di volontà" profuse nei testi.

L'ultimo supplemento esaminato è del luglio successivo (la raccolta che siamo riusciti a rintracciare dei notiziari si ferma a questa data), ed ha il titolo di "l rossi smascherati" . Nella presentazione è detto che l ' opuscolo è dedicato alla "crociata contro il bolscevismo, ora dichiaratmnente alleato delle demoplutocra z ie " , ovvero al consueto travestimento ideologico a sosteg n o dell'improvvida ostinazione di entrare in guerra contro la Ru ssia .

L'8 agosto 1942 comparve il numero l del "Bollettino Mensile" edito dali 'Ufficio Propaganda dello Stato Maggiore R. Esercito. In apertura, il bollett ino annunciava che sostituiva, raccogliendone gli argomenti, il notiziario, i sup plementi , il notiziario riservato con i relativi supplementi, le radioconversazioni alle forze armate, le lettere di guerra. Era indirizzato ai Comandi e agli organi P come strumento di lavoro indi spe nsabile per svolgere Je attività di informa zione, di assistenza morale e culturale, di consulenza che il servizio P s i prefiggeva tra i suoi sco pi. Il bollettino era articolato in 6 sezioni: l- Disposi z ioni militari di interesse generale, con risposte ai quesiti relativi alle norme emanate dali' autorità militare e di interesse comune; 11- Disposiz ioni per i richiamati e le loro famiglie, e risposte ai relativi quesiti , co llazionate a cura dell'Ufficio Combattenti del Direttorio Naziona le del Partito;

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III- Se n 'i zio P , comprendente is truzioni e noti z ie sul se rvizio e s chemi di conversazione con l e trupp e;

IV- Radioconversa z ioni, dire tte all e forze armat e e incentrate so prattutto s ulle cele brazioni delle feste d 'a rma e di corpo;

V- Lellere di guerra, dedicata alle lettere d e i combattenti e delle lo ro famiglie , particolarmente significative per le anno ta zioni di amor patrio, di spirito di co rpo c di sacrificio , e cc.;

V I - Noti:iario e ra ssegn a della stampa , raccolta di stralci di articoli di stam pa dedicati alla guerra, acl avvenimenti di p a rticolare rili evo, a messaggi ed a notizie n azio nali e d internazi ona li.

Era consentito c he gli argom e nti del bollettino diventassero oggetto di di s posi z ioni e comunicazioni e che fossero fom1ulati s ugg e rim ent i per migliorarlo. Si avvertiva, infin e, che ad esso sarebbe stato a nn esso in ap p endice un notiziario per i militari rurali, redatto dal Comitato Na z ional e della Stampa e Propaganda Rur ale del Ministe ro Agr icoltura e Foreste.

Non è possibile dare co nte zz a di tutto quanto venne pubblicat o s u notiziari e bollettini. Di alcuni argomenti s tral c iamo so ltant o cenni e d annotaz ioni re lativ e alla propaganda, ed in particolare di quella riferita a ll e motivazion i della gue rr a c agli schemi di co nver saz ioni co n le truppe.

La propagand a più esasper ata e assordante fu condotta co ntro I' Inghilt erra, definita l a s ola

respon s abile della gu e rra e novella Cartagine da di s trug ge re in og ni m odo. Fal se se mpre le dichi a razioni eli Churchill , anche quando tentavano di os tent are l 'amicizia dimo s tr a t a da g li inglesi durant e il Ri sorgi m ento, perché in quel pe riod o storico la perfida Albione av ev a ce rcato s oltanto , attraverso l' espa nsion e del Pi e monte, un contrappeso alla pote nza fran cese nel Medit e rraneo e, quindi, aveva perseguito i suoi interess i.

Il combatte nt e it aliano dov eva nutrir e odio p e r il nemico in g l ese e non dimenticare le ingiu st iz ie ed i torti s ubiti , pur essendo generoso c s entim e ntale di natura. E avrebbe dovuto tener presente che, in caso di sc onfitta , l ' In gh ilterra aveva g ià pronti i s uoi piani per punire l ' orgoglio itali ano: dis tru z ione , serv itù e miseria.

Le ragioni d e lla guerra erano da ricercarsi proprio nel cieco egoismo, nella brutale avidi t à, ne !l 'irragionevolezza delle na z ioni plutocratiche , tra cui primegg iava l ' In ghiltena.

Meno astiosi g li attacchi agli altri avversar i , perc h é di etro al francese , allo s lavo , a l greco, ali 'ame rican o s i nascondeva sempre il feroce cd astuto ingles e, il prin cipa le nemico , capace eli manipolare i gov ernanti de gli altri Stati e i loro popo li .

Furono perfino dettati "i dieci co man damen ti " per il combatte nte co ntro la propaga nda nemica: l. Ri cordati che la pro paganda d el nemico ha lo scopo di diminuire la tua fede n e lla vittoria .finale dell e

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nostre arm i e di paralizzare il tuo entusiasmo.

2 . 11 nemico cerca di G\ '\ 'elenare il tuo animo per mezzo della radio, con volantini e opuscoli di propaganda, con altri espedienti. D(fenditi da tali ve l eni, e se trovi del materiale di propaganda nemica, consegnalo ai tuoi superiori, affinché essi conoscano i metodi di propaganda dell 'avve rsario.

3 IL nemico si se r ve d e ll a radio per alterare La verità e per diffondere noti:ie false ed allarmanti. Chi l'ascolta rende un sen·i:io al nemico e incorre in g ravissime pene.

4. Se qualcuno ti dice ': forse vi sarà qualcosa di vero" sign (fi ca che costui è già infettato dalla propaganda nemica. di lui, ma cerca di com·incerlo del suo errore.

5. Non scrivere mai alla famiglia o ai tu oi amici noti_zie di caratte re militare. La tua lettera può cadere in mano a persone l' endute al nemi co e saresti ca usa di gravissimi inconvenienti. Sappi anche che la tua lette ra è censurata e tu saresti punito se1 •eramente.

6. Se rice1 •erai lettere che contengano ingiuste lamentel e. comun icale al tuo superiore Egli saprà consigliarti.

7. Non mormorare mai! Chi mormora è già al se1Tizio de/nemico. Ri cordati che il nemico interno è altrettanto pericoloso di quello esterno.

8. Ri co rdati che devi avere sempre

piena fiducia nei tu oi superiori. Ril•olgiti sempre al tuo superiore,· egli saprà assisterti e farà tutto il possibile per aiutarti.

9. Tieni sempre presente che chi segue, le gp,e o ascolta la propaganda nemica, e poi la propaga, è un traditore della Patria.

l O. Non dimenticare che la parola d'ordine è "Vincere" e che noi ''Vinceremo". Ma è esse n z iale che ognuno "sappia" com piere il proprio dovere .fino in fondo. Argomenti analoghi furo no trattati negli schem i di convers azio ne con la truppa. A parte quelJi c h e ribadivan o i concetti g ià ricordati, espressi sia nei comand ame nti sia nell e ragioni della guerra , un o sc hema ci appare di parti colare interesse. perché esula dai soliti motivi con dutt o ri della propaganda. Fu pubblicato nell'aprile 1941 per fornire argom en ti giustificativi ai quadri, c irca la riduzi one d ella razion e di pane operata nel r ancio della truppa. Rifacendosi all'insegnamento mat e rno che aveva predi cato nell'infanzia di non sprecare il prezio so alimento, lo schema s ugg eriva di utilizzar.l o co me paragone a favor e de ll a grande madre, l'Italia, che chiedeva ai suoi figli so ldati di non spreca re neanche una bricio la di pane. L'es empio cont inuav a colpevolizzando subdolamente i militari , poiché affermava c he il tagli o d e lla razione non sa rebbe s tato in fondo un gran sacr ifi cio, considerato c he giornalm e nte venivano perpretati veri delitti, in quanto mez ze pagnotte o

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a d d i rittura pag n o tte intere v en iv an o ritr ovate, bu t t a t e co m e ri f i u ti , n eg li an g oli ripo s ti dell e c as erm e e d e lle trin cee. S i s u gge ri va, a n co r a, di spie gar e ch e la p i ccol a priva z i o ne sar e bb e a nd a t a a f a vo re di m a d r i , fr a telli , figli , ammalati , fe riti e o perai c h e prod u ceva n o l e a rmi pe r combatte re, a comp e n s o d e llo sc ar so racc olto d e ll ' ann o ; d 'a ltro nde , pr os e g ui v a co n r itm o incal z ant e il s u gg eri to re, il soldato po tev a go dere di v i ve ri di c o n f o rt o e d i c affè, che g li altri non av ev ano.

L o schem a te r m inava con l ' opportunità di f a r conosce re alla trup p a , a i f i ni di un co n f r o nt o, le ridu z ioni pill dure di z ucch e ro e di c a rn e c h e il n e mi co e ra s t a t o c o st re tt o a d apportare n e lla r az ion e viv e ri d e i pr op ri so ld a ti ; c di ass ic urare, infin e , c h e la ridu z i o n e d e l pan e s ar e bb e s tat a s o s tituit a da un abbondante condim e nto.

L e ar go m e nta z i o ni no n dove tt e ro sortire g li e f fe tti s perati , s e la c e nsur a c ontinu ò a r i levare n e ll e let t e r e de i combatte nti c ontinue l a mentel e per l a ca r e n za d i p a n e, esse n z ia l e e ins o s tituibil e nell ' alim e nta z ion e de g li it a li an i .

U n ultim o ce nn o m e ritan o le le tt e re, d e i c omb a tt e nti o dire tte a lo ro , rip o rtat e dai noti z ia ri. L a p ubbli cazi o n e di t a li le ttere av eva l'intent o di fare da c o ll a nt e tra f ront e i nt e rno e fronti di gu e rra; ma ess e finirono con l 'es sere so lt a nt o ese mpi fu o ri lu ogo, rid o nd a nti di trionfa li s mi e di ero is mi , a tr a tti sac ra li e sac rifi ca li , e f inir o no p e r e sse re in v e rità p o co c redibili. Più

effica c ia e bber o le co rri s pond e nz e (ve re o f a lse?) in terco r se tra al unni e so ldati , non p e r lo s tile , se mpre re t o ri co ( un militare scrive "siamo tuttifr atelli i n arm i , n o i con il mosche tt o vo i con l a penna e lo studio") o p e r le es pre ss i o ni d a l sap ore d ea mi c is i a n o ( un a lunn o d e lle e lem e ntari s cri v e ad un uffi c i a le ri c o ve r a t o in os p e d a le "vorrei avv i c inarm i pi a n o p ia no a l tu o /ettuccio per scoprire la tua ferita e baciarla "; risp os ta d e ll'uffici a le: " . . .mi fai piangere, la mia ferita è un po' b rutta, ho l a ga mb a s ini s tra amputata ") M a p e rc h é fo r se e r a no l e unich e in g rado , da un l a t o, di p e n e trar e n e ll 'a nim o d e l so ld a t o it a li a n o, atte nto e se n s ibil e p e r intim a c ul t ura c co n v in z ion e all e vo c i d e i fan c iulli ; c d a ll' a ltro , el i avv i c in a r e l a parte più g iovan e d e l fronte int e rn o - almen o q u e ll a- a i co m ba tt e n t i.

In linea ge ner a le , infin e, l 'e s am e cic li ' uni co bo ll e ttin o m ens il e r i n venut o, i 1 . num e ro l (abbiam o trovato t rac c i a anch e di u n num e r o 5), f a c ompre nd e r e c he le mat e ri e e i t e mi in ess o t ra tt at i no n s i di scos taro no d a qu e lli d e i noti z i a ri.

Sul num e ro di s ponibil e, ben fatt a a pp a r e un a not a s ull a pr o p aga nd a, riport a ta n e ll'appo s ita s ez ion e, dove s i in v it a a di scos t a r s i eccess i p e ssimisti c i e ottimi s tici nell a d esc ri z io n e d eg li eve nti , dai me t o di g ro sso lani , dall e d efo rma z ioni pales i e d a ll a ca p zios a p o le mi c a. E v ie n e so ll ec itata , a nc o ra una volta , un a pr o f o nda ass i s te nza umana, co n un a cos tant e, se ntit a e co rdial e att e n z io n e

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per i dipendenti, ai quali devono inoltre essere richieste sacrifici e rinunce solo se veramente indis p ensabili e necessari, perché siano accettati con convin z ione Nelle conversazioni con le truppe viene inoltre raccomandato agli ufficiali P di sollec itare incontri apparentemente casuali, senza far intendere pa lesemente le proprie intenzioni all' interlocu tore, e di astenersi da ogni presunzione oratoria.

Una analisi più approfondita di

notiziari e bollettini, qualora si riuscisse a rinvenire l'intera colle zi one, sarebbe di estremo interesse, perché consentirebbe un'indagine completa su come si intendesse attuare la propaganda militare sul campo; e, inoltre, quali fossero gli indirizzi e i suggerimenti per renderla concreta e operante. Infine, e certamente, di interes se ancora maggiore sarebbe apprendere come bollettini e notiziari furono utili zzati dagli organi di propa ganda.

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La propaganda ai fronti e nei territori occupati

Abbiamo già v isto come le direttive emanate per l 'assistenza e la propagand a si traducevano, ai fronti e nei territori occupati, nei seguenti compiti per gli organi adibiti al servizio presso le Grandi Unità: - propaganda su ll e popolazioni locali; - assistenza morale e materiale per le truppe operanti; - propaganda sulle truppe avversarie; - contropropaganda.

I provv edimenti adottati nei territori occupati e ai fronti dovevano rispondere a due diverse esigenze, perciò correvano su due binari diversi. Nei territori occupati, la permanenza richiedeva l a necessità di una programmazione e allo stesso tempo co n se ntiva all'autorità militare di valutare l 'efficacia delle var ie attività nel tempo, almeno in teoria; e, quindi, di misurare la validità dei provvedimenti e di interven ire con dei correttivi.

Le attività prop agandistiche svo lte sui fronti operativi necessitavano, invece, di interventi immediati, aderen ti alle situazioni del momento, tanto più difficili perché legati a sviluppi imprevedibili, non programmabili, e perc iò più sogge tti a comprensibili e rrori d i valutaz i one; sa re bbe facile, ma se mplici st ico e ridutti vo, affermare che

la qualità e l'efficacia di un provvedimento assisten z iale o propagandistico sono apprez z abili proprio quando rispondono con piena validità a richieste ed esigenze . . ImprOVVISe.

Nei territori occupati, la propaganda sulle popolazioni (previo eventuali accordi con i commissari ci v ili , dove esistenti) doveva provvedere a: - diffondere manifesti illustrati e volantini per esaltare il valore ed il "contegno umanitario" delle truppe occupanti, ovvero degli italiani; - i l lustrare e sostenere le motivazioni della guerra condotta dali' Asse; '-' - monitorare i giornali locali per la revisione delle notizie di carattere militare , censurare le eonispondenze giornalistiche di guena, obbligare la stampa locale a riprodurre in prima pagina i bollettini italiani e tedeschi; - riaprire le sale cinematografiche per pro ie ttare filmati di propaganda e documentari italiani e tedeschi; - contro ll are i ritrovi pubblici per conoscere lo spirito della popolazio ne; - gestire le stazioni radio per trasmettere programmi appropriati per le zone occupate e per le truppe occupanti, sia ne ll a Lingua locale sia in quella delle truppe.

Capitolo III
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Per quanto riguardava la propagand a a i front i , g li orga ni d e ll e Grandi Unità dovevano coordinare, indirizzare e convogliare tutt e le attività as s is tenziali , mo rali e materi ali, svo lt e dai var i enti a favo re d e i so ld at i ed in particol are: - programmare s pettacoli teatr a li e c inematografi ci, utili zzando g li a utocin e ma m ob ili o re quis e ndo sa le ci nematografiche pri vate; - organi zzar e apposite trasm iss io ni radio; -d ist ribuire giornali e rivi s te ; -a ll est ire bibliotec hin e mobili s u au tofurgo ni , o fisse in appos it i locali ; - is tituire Case del Soldato , ge tit e da li ' Opera Nazionale Dopolavoro, provvede nd o lc di giornali, gioc hi , trum e n ti mu s ic ali , ge neri alim e ntari da vendere a prezzo di costo; - aff ig gere, ne Ue caserme e ne g li acc antonamenti , car te lli sulle norm e dì conteg no d a ten e r e ne i conta tti con la popol az ion e c iv il e e s ull'obbligo del ri s pe tto d ella di sc iplina; - in s tillar e nell e t rupp e l 'a tten z ione a ll a sorveg li a nza e a ll a ri servate zza p e r p reve nire azioni di spio nag gio; - diffondere noti z i e per esa ltar e il va lore c le vitto ri e otten ut e da ita li ani c alleati anche s ugli alt ri fronti; - c urare nei so l da ti , che co n il l oro co mportamento e rano e restavano i migliori strumenti di propa ga nda, l ' orgo g lio d e ll a Patri a e l 'es altazion e d e li ' alta " mi ss ione di c i vi ltà" loro affidata , con un a continua ed in cessan te o pera d i pers uas io ne L'i ns ieme d e ll e direttive gen e rali e le ncate avre bb e potuto co nsentir e un

adeguato sv iluppo d e ll e varie a ttivit à assistenziali e pro p agandistiche, ma esse non furo no reali zza te con pari a tten zione n é ottennero risultati uguali sui vari fronti e nelle zone occupate. L e disparità di attuazion e fur ono lega te a diversi fattori , tra i qua li furono determinanti: le s itua z ioni ope r ative, non facili non s oltanto ai fronti in movime nt o ma anc h e in alcuni territori occ up at i (si pen s i ancora ai Balcani , dove la d ifficil e si tua z ione po litica e l a feroce g uerri g lia condotta con t ro le t rupp e it alia ne rendevano oltremodo problematico lo sv ilu ppo di az ioni a rticol a te); i fondi me ss i a di sp osizion e dall'autorità ce ntral e in mi s ur a non eg ual e pe r tutti : la capacità d eg li ufficiali add etti al se r v izio c l 'a tt enzione posta dai comandanti; e, con l ' avan za re d e l con flitto , le disas trose cond iz i o n i, di og ni tip o, in cui venne a trovar s i man mano l ' Italia , co ndi zion i che i so lda ti co no sceva no attraverso le l ettere dei fa mili a ri , non os tante la censura; e c he e bbero v ia via rifle ss i negativi de te rmin anti s ull 'anim o e s ul moral e de lle truppe.

La sem pli ce le ttur a delle ci r co lari e manat e per l 'ass ist en z a e p e r la propaganda ci c onsent e di conoscere una parte d ella miriad e di provvedimenti adottat i, che proprio per la loro s variat ezza non è po ss ibile ord in are per argo menti o pe r a tti vità sp iegate. Soltanto a titolo di ese mpi o, e le nchi a mo alcuni tipi di provvediment i, oggetto de ll e c ircolari inviate a tutti i Co mandi , ch e furono di int e r esse co mun e per le trup pe a i fr onti:

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- neu·ottobrc del 1940 fu incoraggiata l'iniziativa p erché le Grandi Unità stam passero propri g io rnali, che interessavano la truppa più dei quotidiani nazionali , perché maggiorm ente legati alla loro realt à, al mi crocos mo d i e u i erano protagonisti. È da annotare, però , che due anni dopo i so ldati manifestarono vo r acità anche di quo tidiani , perché affamati di notizi e degli a ltri fronti e di quanto stava succedendo in Patria; - ne ll o stesso mese fu riaperta la concess ione delle li ce nze premio, g raditi ss ime a i soldati; - a d icembre fu so ll ec itata la s tampa di periodici umoristi c i , s imili ai più noti c graditi giornali di trincea della gran de guena, da distribuire unitamente al giornale "Fron te"; - n e ll'aprile de .l 41 le unità furono invitate a favorire i lavori di piccolo artigianato militare, p e r il s u ccesso c he essi otten eva no ; - a luglio furono escog i tati i " radiomatrimoni " p e r s upplire alle ca renze in materi a di lic enze matrimoniali; - a se ttembre fu estesa la distribuzione delle bibliotechin e di co nsulenza; - a ottobre furono di s tr i buiti alle truppe pacchi dono confezionati da privati e da alunn i , accompagnati da lettere degli offe r enti; - n e l novembre d e llo s tesso anno fu c hiesto di prestare particolare attenzione a ll 'ass iste n za presso i r e parti minori e presso quelli addetti ai s ervizi , che inquadravano principalmente cla ss i anziane , più

esigenti e se nsibili di quelle giovani a i bisogni materiali e morali; - nello stesso mes e fu disposto che il lavoro femminil e nelle sc uole fos se finali zz ato al confeziona mento di indumenti per i militari da inserire n ei pacchi dono ; - ancora a nov e mbre furono di s tribuiti , s oltanto alla 2" A1mata, 2.000 litri di co(rnac "Trestell e" · b ' - nel gennaio 42 fu incoraggiata la costi tu zione, g ià spe rimentata da alcuni reparti , di comp le ss i arti stici co mpo s ti dag.li stess i s oldati; - n el m ese s ucc cs ivo le Case del Soldato furono tra s fon nate in " ritrovi " s uddi vi i p e r categorie ( ufficiali, so ttuffi c ia li , truppa), per esse re adeguat e ai bis ogni particolari di c iascuna di esse; - semp re a febbrai o, p e r venire in contro alle lamentele delle trupp e, fu dispo s to il rimpatrio d e i militari c h e a veva no m a turato tale diritto , ancora ostaco la to dall e r es istenze d ei comandant i che m a l volentieri s i privavano dei combatte nti più espe rti; - nello stesso me se fu rego lamen tata, su s ollecitazione d eg li o rga ni P, la di s tribuzione d e i e mi per g li orti di g uena; - nel marzo del 42 fu incrementata la razione v iver i pe r le truppe con generi di conforto; - nell'aprile fu eseg uito un censime nto dei militari s ardi per poterli inviare in licenza· ' - nel me se di luglio i Cor pi furono a utorizzati a t e n e re . essio ni di esami

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con effe tti leg ali press o le scuole reggimentali; - ne l mese di agosto fu dispo sto di priv ilegi are, nella d is tribuzion e dei pacc hi don o conten e nti capi di ves tiario , i militari p iù abbiso g nevoli ; - n el gennaio del '43 i so ttuffi c iali fur o no aut o ri zz ati a con viv ere al ran c io trupp a per consentire lo ro di ri spa rmi are s ulla m ag ra pa ga; - nei mesi s uccessiv i f urono emanate numerose disposizioni a favor e dei familiari d e i militari ai fro nti per la concessione d e i suss idi, p er la ri scossione d i assegn i mediant e d e leg h e, p e r l 'a nti c ipazio ne di pa ga menti a i cong iu nti di milit ari pres i pri g ionieri o dispers i, per a ssegni alle famiglie d e i militari s follat e; - ancora n e l '43 fu co n cordato co n la Direzione Generale delle Po ste e Telegrafi di dare prece denz a a quei teleg r a m m i M I L IT , c he info r mavano i so ldati sui da nni prodotti dal le incursion i ae ree nelle c itt à d ove risiedevano i co n giunti; - in ap r ile fur o n o raccolti dai d opo lavori trofei, coppe e m e daglie d a ass egn are ai rep a rti quali premi p er ga re cu ltur a li e sportive. Appare ev id e nte come ogni a ttività , che in qua lche modo poteva avere rifle ss i positi v i su l ben essere mora l e c mat e ri a le dei militari, non venisse tra sc urata. Anche se è possibil e annotare un notevole sco mpen so a f avo re dell'a s istenza e a d e trim en to dell a propag a nda pura Su tal e scompe n so, e rano semp re esistiti pareri contra s tanti in ambito m ili ta r e.

G ià nel 1940, in fatt i , l 'Uffic io Propaganda d e l Gabin e tto Gu e rra, nel riassumere le rela z ioni del se r v iz io P e nel mettere in evidenza come i mez zi a di spos izion e delle Armate fo sse ro d e l tutto in suffic ien ti ed inadeguat i per una a tti v,a e d effi c ace pro paganda , scr iveva: ''E cert o r he lo scopo di mantenere elevato il mora le della truppa ed a lto lo spirito combattivo si consegue O\'\'iando, prima di tulf o, ai fondamentali bisogni di o rdine materiale e morale delle truppe stesse, i quali ese rcit ano sugli animi piiJ forte pas s ione . 11 ri c reare il sol da to con appropriati spettaco li cinematogrqfici e teatrali , compe tizi on i sporti1·e ecc., lo S\ 'agarlo rendendogli po ss ibile la l ett ura di g iornali e libri. /'alimentar e /' inna to sent im ento di am o r patrio con la diffusione di opuscoli, co m ·e rsazi on i, conferenze . i nc ide ce rto fm·orevolm e nte sul morale d e ll e truppe , a condizi oni però elle lo loro sia sereno per p ote r apprezzare tale form a di prop aga nda , la quale. di\'ersamente, ottiene/' effetto prerisamente opposto a quell o che si prefigg e. Di quì la necessità cb cura re primordialm e nte l'assistenza de l soldato .... ,

L ' ufficio , qu indi , riteneva di ma ssima importan za l 'ass is t e n za "mate riale" , pe rché se r v i va a pre p a ra r e l'animo d e l so ldato a recep ire l a propaganda id eo log i ca e, di con seg uenza , a m an te n e re e l eva to il morale e lo s pirit o com batti v o.

Ma c'era a nche ch i es prim e va cons iderazi o ni di verse; nel 1942, qu ando l'assiste nz a avev a a ss unto

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ormai un ruolo prepondcrante, una dura c ritic a venne dal comand a nte delle Scuol e Centrali, il genera le Chiolini:

" H o esaminato le rela::ioni mensili sul servi::io P delle scuole dipendenti. che trasmello. Giudich e re i che l'attività dei corpi in questa delicata materia sia fuori strada È messo in lu ce quello che si fa, a titolo di assisten::a. Si parla infatti, e so ltanto, di rancio, di sussidi, di spettacoli cinematogra.fi'ci e teatrali, di radio , d i f isarmoni che, etc.

Ora riterre i che la propaganda. ai.fini di guerra , debba essere altra cosa: arrirare all'animo del soldato, per dargli la consapevolez:a dei l'itali problemi conness i al!a nostra guerra e per dargli una decisa volontà di sacrificio e di 1'ilforia.

L ' assisten::a ( assisten::a, 11011 propaganda), cosl come è fatta ora, potrebbe anche raggiun ge re uno scop o non voluto, che è quello d i abitua re il soldato a troppe agevola:: ion i ... ".

Chiolini auspicava poi c he la propaganda fo sse fatta da pe r sone idone e, poiché riteneva nulli i risultati fino ad allora ottenuti dagli ufficiali P impiegati. Non aveva tutti i torti nello s tigmati zzare gl i ecces s i ass istenzi ali; co m e, for se, n on aveva tutti i torti nell'affctmare che le motivazioni ideologi che incidono più profondam e nte gli animi c restano più forti, n el co mbattente , del le attività assistenz ia li .

Specialmente quando c se, come abbiamo detto e ripeti amo, distribuite ai fronti o addirittura negli s t ess i reparti in misura disuguale, come avvenne,

provo cavano più mugugno che gratitud in c. Sul pian o della propaganda pura un docum en to riassuntivo, s otto forma di manual e tto , fu prodotto dall.Ufficio Stampa e Ass istenza ne l genna io del 1943 su s uggerimento d e l Servizio Inf01ma z ioni Militari ; esso però e ra limitato a norm e eli compo r tamento che dove va no tenere i so ld ati italiani all'estero , per salvaguardare soprattutto la sicurezz a e il segreto militare. Intitolato "Per te soldato italiano all'estero" , la pubbli caz ione invita va i l militare a tenere contegno disciplinato c corretto n e i paesi stranieri, a essere buon camera ta d eli' all ea to ma a pretendere altresì risp e lto, a essere serio e cortese co n le popola zo ni civili e ad usare un " tratto uman o" nei rapporti , a d agire energicamente verso so billatori e sabotatori, a non entrare in dimesti chezza con gli stranieri, a non far cenno nei colloqui co n i locali sull'organ izzaz i one militare, indu st ri a le ed economica della Patria , a non scrivere n e lle lettere qualsiasi notizia di carattere militare che potesse essere nociva , ad esse re cauto nell'utilizzare alimenti di preda bellica e nei "contatt i fisici " co n le popolazioni , a stare attento alla propaganda nemica: " .. .La propaganda del nemico tende sempre a diminuire il tuo entusiasmo e la tua fede nella vitto riafinale. Non fasciarti ingannare . Se qualcuno ti dicesse che la guerra è dura e difficile. rispondi con sicure:::a e con orgo g li o che i soldati d'Italia hanno sempre saputo vincere la guerre dure e dUflcili. Se qualcuno ti

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dicesse che il nemico è.forte, ri spon di che noi sappiamo e sapremo e sse re piLì forti di lui. Se qualcuno ti prop o nesse dubhi sulla vittoria itali ana, opponi la tu a ce rt e::a assoluta nel d'Italia . A chiunque ti av, •icini riafferma sempre la g iu stizia d e lla nostra causa e la in c rof/abilefiducia nella nostra vittoria ... ".

Esortaz io ni , qu es te ultime , inutili e fu ori da ogni realtà , in un mom e nto in cui s ta va s vanendo il sog no afri ca no, e r a in att o la tragica rit i rata i n Russ ia , divampava nei Balcani un a feroce g ue rriglia , e lo s tesso territorio na zionale ven i va martoriato quotidian amente dai bombardam e nti.

Esaminia mo ora , fin d ove la di s po nibil tà dei documen ti lo co n se nt e, cosa f u fatto in particolare s u c i asc un fr on te in materia.

Fro nte O c cidentale.

Ne i terr i to r i occupati de ll a Franc ia , gli it a l iani dovette r o , parado ss al m e nte , far e i conti co n l 'effic ie nte e pode rosa ma cc hina propagandist ica spiegata dali ' alleato tedesco. La G e r m a ni a, infatti, in ter ritori o f ran cese non s olo av eva nell a propria organizzaz io ne int e re compagnie , in cui e lementi spec ializ za ti (cor ri s pond e nti, fotografi , op e ratori ci nemato g rafi ci) e r epa rti addett i ali ' assiste n za curavano og ni minimo aspetto de ll e va ri e a tti vità s ull e propr ie truppe, ma mi se in atto anche una vas t a c podero sa az io ne suHa popolazione civil e fr ance s e.

Basta ricordare che il comp less o ed a rti cola to organ is mo te d esc o , predispo s to per la guerra p s ic o logica, d isponeva di 98 uffic iali e assimilati , 332 sott uff ici a li c truppa , 170 eg r etari e e datti lografe, 60 addetti ai serv izi. L e poche d ec ine d i militari delle unità italiane , impie ga ti nell a sezione e nell e so tto sezion i P d e lla 4" A rmat a e delle unità da ess a d i pendenti , e r ano ben p oca cos a a l co nfront o . Un a nonimo relatore, ne l mette re in ev id enza l ' i nsuff ic ienza d eg l i orga ni e d e ll e attività propagandistic he deg li italiani e la necessità eli ma gg iori interventi, così d esc r iv ev a la s ituazion e in u n rapport o informativo in viato a ll o S tat o Maggiore R. Eserc ito:

" L'italia è co mpletamente assente da ogn i manifesta z i one propagandisti ca s ul suolo franc ese . H o sen tito lame ntare questa ass enza da italiani, da t e deschi, da francesi

Mi è s tato fati o rile\'are che un'a: i one italiana avrebbe migliori probabilità di co mprensione di quella tedes ca, per la maggiore facilità di int enders i. Naturalmen t e questa a z ione non p o trebb e e non dovrebb e avere la m o le di quella tedes ca. Condotta da pochi uomini, ma ben preparati, presso gli es ponenti delle ca tegor ie intell e lfuali francesi, essa do"rebb e avere per scopo di esporre le basi sociali e politiche della nostra vita nazionale, l e ragioni storiche della nostra partecipa z ione alla guerra, e m ettere in eviden z a il lavoro e l e conq uiste conseg uir e dal R egime n el campo industriale, eco nomi co . artisti c o-cultural e e sociale.

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Tal e azione varre hh e ad aprire una p o rta, ora chiusa , all a ripresa delle re la z ioni del domani , n e ll'ambito di una p o litica di collabora z io n e europea, c hiarendo. in un m o m e nt o che appare favo re vole ( disori e nta m ento spiritual e d e lla Fra ncia ), un a quan tit à di e qui 1•oc i , di malint es i , e d i o pi n i on i e rrat e sul nostro co nt o." .

La relazione , pur pre te n z iosa nella parte in cui dichiarava c he pochi uomini s arebbe ro stati suffici e nti a svi luppare un 'art ico lata azione propagandist icafor s e conseguenza d e lla forma mentale di c h i è s o lit o " far no zze c o i fichi secc hi" - e poco ad e re nt e alla realtà in alcuni obie ttivi indi ca ti , non s ervì comunque a niente , poi c hé non diede lu ogo a provvedimenti c o n creti finalizzati ad orientare , s opratt utto , l ' opi nione pubblica fran cese a favore d e ll'occupante italian o . Infatti , no n o s tante il conteg n o d c i Comandi it a liani , che non s i la s ciarono andare ad ecc e ss i durante l ' o cc up az ion e, le popola z ioni dei territori francesi s ottoposte alla giur is dizione italiana mantennero verso le n ost re truppe s empre contegno osti le . Add irittura i co ll aboraz ionisti fran ces i, nel 1943, da c o ll abo r atori di ven n e r o c ontrollori e d e l atori degli italiani , pa ss ando informazioni ai te d esc h i e preferendo seg uire il loro carro.

Dalle relazioni della 4" Arma ta, di cui la collez ione più organica c ustodita nell'archivio dell'Ufficio Storico è r e lativa al 1941 , è po ss ibile stralc iare numerosi e pi sodi d e ll ' o tilità mostrata i n in num erevoli o cc a s ioni. F in o a

marzo, veniva ann o t a t a una " animo s ità se mpre maggiore " v e rs o gli occupanti italiani non solo tra Ja g ente comune , ma anche tra le alte p e r s onalità polit ico -militari, ch e non perdevano o cc a s ione per s o s te n e re e d e s altare lo s pirito di rina sc ita na z io nale press o le proprie gio v ani ge n e r az ioni. Il gener a le Mario Caracciolo , co m a ndante della 4 ' Armata, arrivò a d e finir e il contegno francese "persecutorio " . Il movimento degaullista sfru tt ò o g ni occasione per dimostrare contro l ' o c cupazione: in aprile vi furono var ie manifesta z ioni anti - italiane n e l s ud -es t della F r ancia e co mparv e ro c omuni ca ti a s tampa clandestini grec o-britannici che annunciavano fant as ti c i s uccessi iugoslavi contro le truppe italiane. Ne lla regione di L a n s l c bourg manifesti d e lla "Legion de s Co mb a rte nts" in c itavano a mant e n e re vivi i c ntim e nti nazionali s ti e i l concetto di intan g ibilità d e l t e rrit o ri o f rances e , in particolare per Ni zza e la Savoia. A lu g lio, l ' apertura d e l fronte in Rus s ia portò ad un risve g li o d e i gr uppi co munisti e d a manifes tazioni c l a nd esti ne a favor e d e lla patria del bolscevismo, fatto c h e accrebbe la sc hi era degli e lem e n ti o s tili agli italiani. Ne ll a s tessa o cc a s ione , il t e n ta ti vo fatto da ll e a utor ità militari italiane , di arruolar e c ittadini france s i c ome vo lontari da inviare in Rus sia a fianco delle truppe dcii' Asse, fallì co mpletamente. Fu com unque un ' iniziativa malde s tra , poic hé era impensabile c h e citta d ini francesi, a pres cindere dalle po i z ioni ideologi c h e,

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andassero a combattere un popolo dal qual e si aspettavano l 'annientamento dcll 'Asse e la conseg u ente liberazione.

Con il passar del tempo, le isc rizioni offensive nei confront i del Duce e di Hitl er diventarono sempre più numero se sui muri francesi; com e insistenti divennero le voci di imminenti sbarchi ingl es i e di una conseguente rivolta dei francesi. A fine anno , nelle cassette dell e lettere di cittadini italiani residenti a Ni zz a furono rinvenuti scritti diffamato ri co ntro l 'Ita lia.

Contemporaneamente, anche parte del clero avviò opera di propaganda contro gli it a liani: il panoco di Saorgio ammonì i propri fedeli perché evitassero contatti con g li italiani , c parim e nti fec e ro quelli di Breglio c Pontano. Fu avanzato il sospetto che ad orchestrare la campag na fosse il vescovo di Nizza, monsignor Renaud, di spiccati sentimenti anti-italiani. A dicembre un m ed ico di St. Etiennc, tale dottor Jou g lard, andò a protest are a Vichy, al Mini s tero dcii ' Istru zio ne , per l'istituzione a Le Bourguet di una scuola italiana.

Perfino dalla Spagna il capo della Mi s ione Militare It a liana segna la va che un ufficiale spagnolo, rientrato da un periodo di perman e nza in Francia, gli avesse confidato c h e " ... quantunqu e non possa apertamente per tema di r epressione./' odio della popolazione cont ro 1' Italia è note\'CJ!e e cresce con il crescere delle dij]lcoltà della vita ... ".

Le proteste con i l tempo div e nnero sempre più numero se. e dall e parole g li

atteggiamenti ostili s i tradussero in fatti, ovvero in attentati; un problema che re s tò insoluto , tanto da essere e lencato tra le questioni in sos peso pr ospe ttate dalla 4" Armata ancora nel 1943 al Comando Supremo.

Se la propaganda s ulle popolazioni civili dei territori occupati fu ine s istente , a ltrett anto deficitaria sul fronte occidentale fu l'attività di co ntropropa ga nda e quella sulle propri e truppe. Fino a l gennaio del 1943, il Comando della 4" Armata ava n zò continue proposte al Comando Supremo p er reprimere la propaganda avve rsa ri a; anche se poi, di fatto, si limitò a c hi edere esclusivame nte di essere autorizzato ad emanare bandi , rite nendo , e rroneamente, che tali strume nti fossero suff icienti a raggiungere l 'o bietti v o. Quanto a li ' assistenza e alla propaganda sulle proprie truppe , ad eccezione delle circolari gener i che, dei materiali prodotti in Italia e di qualc h e o pu scolo edito dalla 4" Armata, non se mbra, dalla documentazione disponibi le, c he sia stata svolta un ' azione incisiva in mater ia

L e stesse r e lazioni riassunti ve sulla attività di assistenza c propaganda, compilate s ulla scorta delle relazioni m e n s ili inviate da g li organi P, a partire dal maggio del 1942 se gnalarono quanto fos se deficitaria l 'attività propagand ist ica sui so ldati , a l punto tale che lo s pirito delle truppe , d esc ritto fi n o ad aprile come "buono", andò se mpre più peggiorando e diventò indicatore di ser ie preoccupazioni. Nello s tralcio

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delle rela zi oni della 4 • Armata veniva, infatti, scritto:

" ... la massa dei soldati, piuttosto che convinta della necessità di vincere per ra gg iungere una futura sistemazione ge nerale , è deside rosa di terminare il co nflitto per eliminare il disagio attuale. Necessiterebbe che la stampa e la radio illustrassero co n più chiarezza e semplicità lo scop o ultimo della guerra che ancora a molti .. . Non risulta l'esistenza di a ge nti incaricati di notizie pess imistiche alfine di specifico disfattism o P er co ntro si ril eva la presenz a , e parti co larmente negli strati medi, di p e r sone che per un co mplesso di motivi (conv in z ioni politiche, rancori p e r so nali, disagio c onseguente allo stato di guerra, ecc.) diffondono, attraverso la contirtua c riti ca , sfiducia e d epress ione. Numerosi i volantini e le is c ri z ioni murali con incitam ento avverso alla g ue rra cons iderata come imp os iz ione tedesca o come a vven tura svo lta a vantaggio di profiuat ori ... " .

N o n si conoscono provvedimenti s pecifici adottati in co n seguenza di tali seg nalazioni, se non le so lite e inutili c ircolari su ll a nec ess ità di rendere più e fficiente il servi z io.

Ne l ca mpo de ll ' a ss i s tenza , inoltre , l e ca rt e d i s ponibili ci co n se ntono di con o sce re parte di quanto fu att uato. Alla 4 3 Atmata fu assegnata, dal ge nnaio 1941 al lu glio 1943, la somma di L. 1.060.000 per l e varie esige nze del se rvizio; e, per lo s tesso periodo , s tanziamenti di circa L. l 00.000 per ciascu na Di v i s ion e d e ll ' Armata.

Tali so mm e f urono s pese per erogare s uss idi ai militari e d acq ui stare ogni ge nere di prodotti p e r il benessere materiale e moral e, al fine di integrare quanto i soldati ric e v eva no dalla Patria at tra verso l'in vio dei pacc hi dono.

Pe r non essere rip e titi v i in sterili e le nchi di somm e e l arg ì te, di oggetti e v ive1i di conforti acqu i s tati e distribuiti , e al fin e di non annotare so ltanto alcuni provved imenti adottati per l'assistenza, co me la pat1icolare c ura dell ' artigianato militare (con 1'organi zzaz ione di mo stre c he riscossero un certo s uccesso anche di vendita), e co me le es ibiz i oni delle tre co mpagnie te atrali , qu e lla di Franco, di Durante e di Ciabattini c he rallegrarono le nuppe d ell'Armata, - provvedimenti c h e in fondo poco direbbero sull'efficacia d e ll'opera svolta -, preferiamo rivolg e re l'attenzione ai segnali c h e in vece fanno da prova del nov e proptio s ull'efficienza d e l ser v izio , quali i mu g ugni d e i soldati , le d i sfunzioni e le ca re n ze ri sc ontrate e segn alate dagli st ess i o rg ani ass i stenzial i e propagandi sti c i.

Ripetute furono l e l a mentele relative a l vestiario, specialme nte p e r le scarpe , e perfino per i pil:L modesti ed economi c i filati, insufficie nti p e r la manutenzion e o rdinaria d e l co rr e d o e p er le minute ripa r azioni; anche ri c u cire uno s trapp o o attaccar e un bottone e ra problematico.

Furono segnalati di s agi, a più riprese, p e r il servi z io postale, non se mpre efficiente, nonostante la contiguità del territorio nazionale e quindi di distanz e r e l at ivamente bre v i p e r l e spedizioni.

Difficili s i ri vel a r ono g li acqui s ti di

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viv e ri e di v ino da p atte d e i s o ld ati nelle località occupate , e scarse furono le r az ioni di tab acc o, di c ui ve nn e rip c tutam e n te ri c hi es ta una m agg io r e d is tribuzion e . P oc hi erano , in o ltre , i g eneri acqui s tabi li pressi g li s pacci, per le difficoltà di rifo rnim ento , p ecialmentc di quelli di l a rgo c onsum o . Pre cari a n c he g li a ppro vv ig io n a menti pe r il mi g li o r a me nto ran c i o, tanto c he " filosoficam e nt e" in una re la z ione fu s c ri tto che non sare bb ero state più fatte s egna lazioni in materia, con s id e rato il f atto che e ra orm a i di venta to un probl e ma irr i so lv ibil e !

Nonostante i l morale, giudi c ato e se gnalato come buono fino a l 1942, con la crisi a lim e ntare s i accentu ò nella ma s sa dei milit ari un s en so di di s ag i o e di pre o cc u paz i o n e per le f a mi g li e, a limentato fo r se anch e d a un a part icolare fo rma di invidia s u s citata da s o ldati sicilia ni , i quali, al ri e ntro dalla licenza , erano s oliti raccont a re c ome i propri c on g iunti , a l contrari o de i co ntin e nt a li , n o n av e ss ero pro bl e mi n e l rifornir s i di ca rn e, d i o li o e di frutta , a bbonda nti n e ll' iso la. Altre pre occu p azioni per i famili a ri scaturivano dal fa tto c h e n o n tutti i C o mun i pro vved ev ano a co n ce d e r e i u ss id i pre v is ti pe r tempo , face ndosi sc udo delle p as toie burocr a tiche e privando quanti era no rimas ti a casa d e lle magr e ri s orse di s o s t e nt a mento.

In c amp o sa n it a r io , fu so ll ec itata la pre parazione di un opu sc ol o informati vo s ull e malatti e ve n e ree , dell e quali nel cors o del 1942 fu ri sc on trat o un n otevol e aume nto.

N um ero se furono le ri c h ies t e di int e rvento co n opuscoli , m a nifes ti , tr as mi ss io ni r ad i o p e r co m ba tt e re il d es ideri o di p ace, di v ent ato se mpre più diffu s o e pe ri c olo s o, c o n i l p ass ar del tempo , tra le truppe Com e se ntita fu l'esigenza di fa r conos cere l ' operato d e lle trupp e it a liane s ug l i a ltri f ronti , p e r l a f a m e di noti zi e c h e i so ld a ti d e ll a 4" Arn1 a t a avev ano s ull 'a n da m e nto d e ll a guerra n eg li a ltri scacchi e ri. Con l 'aff ermars i poi della propa g anda c omuni s ta , fu a vvertita la f o rt e c a renz a di qual s i as i a tti v it à di co ntr o pr o pa g and a id o n ea a co n t ra s t a rla.

Lamente le c o n tinue fur o n o avanzate per l a scarsa concess ion e di li ce nz e; un problema agg ravato dal ra tt o c h e p a r t icolari li ce nze , lun g he e rinno v abili , furono concesse a o p e r a i e min a t o ri. S i g iun se all 'a pe rt a e dur a protes ta, p e rc h é riuscivano ad u s ufruire di qu e lle particolari li ce n z e anch e s oldati che non ne av e v a no diritto , in quanto ri s ulta va n o ave re preced e nti di m es ti e re di ve r s i da qu e lli di c hi a rat i c ri c hie s ti. E ss i furon o acc u s ati, p e rc iò, dai comm il itoni di esse r e d e i prof itt ator i , a l pari dei civili c h e specul a vano con es oneri e d is p e n s e .

An c h e tr a i quad ri se rp egg ia va malcon t e nt o , do v uto s oprattutto a difficoltà eco nomiche , a di s parità di t ra ttam ento , a li 'i mpo ssibiltà di fruire di s is tem a z ioni adeguate al g r a do rivestito.

Nono s tan te tutto , s i pu ò c omunque affermare c h e i t o ni d e lla pro t es ta non s i alzarono so pr a le riga n é r agg iunsero le punte aspre e v iol en t e ris co ntrate s u g li a lt r i front i .

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Fronte A.fi-ica Orientale.

L'organizzazione e le attiv ità di assistenza e propaganda svo lte dai Comandi militari s ul fronte dell ' Africa Orientale Italiana sono pres soché sconosciute Gli avvenimenti militari dell 'Im p ero e le co n d izi o n i di i so l amento in c u i esso venne a tr ovars i non p e rmi sero, a li ' epoca , la tras mi ssio n e dei documenti in It a li a, per cui il fondo d'archivio è povero, e n on sol tant o eli cart e relative a ll a propaganda.

Di alcune attività svolte dall'Ufficio Propaganda del Comando Superiore Africa O rientale so no rimaste t r acce, ma il complesso ge nerale dei provvedimenti adottati è sco n osc iuto.

In alc un e rela zioni, redatte in epoca immediatamente successiva a ll a perdita d eli' Imp ero, è però detto a ch i ari lettere come la propaganda, di cui pure ci sarebbe stato un gr9-n bisogno, fosse stata carente s u t utt'a la linea. La m obilitazione in d e tta a segu it o d ella dichi arazione d i g uerra , infatti , aveva me sso in e videnza come parecch i re si d en ti , distratti da attività redditi zie avviate nel temp o eli pace, non avessero indossato di nuo vo vole n t ieri la div i sa, anche perché quasi nulla e ra s tata , ne i loro c onfron ti, l 'az ion e d i p re para z ion e ideol ogica e psicologica alla g uerra . La massa dei na z iona li presenti in Africa Orien ta le era convinta c h e in quel territor i o non si sa reb b e m a i combattuto su l se rio. All 'i ni zio del conflitto, ad Asmara, a Mogadiscio, ad A ddi s Abeba , l e st r ade - a detta de ll a

relazione- e rano "p iene di uffì.ciali che non sapevano chefa re"

Al punto che dopo le prime occupazioni di Cassala, Gallabat, Moya le, per le qual i largo era stato l 'i mpiego de11e t ruppe d i colore, il num ero dei naziona li ri ch i amati sembrò eccess i vo e fu disposto di largherrgiare v <..::'c....' n egli esoneri. Fatto che provocò proteste e scontento, perché si verificarono come a l solito abu s i e finirono p er usufruire degli esoneri molti che non ne avevano diritto.

La propaganda avversaria, in vece, a ll o scoppio de l confli tto fu i ntensificata e sos tenut a co n larg h ezza el i mezzi, con risultati molto efficac i soprattutto fra le popolazion i i nd igene, f ino al punto da provocare un aumento no t evole di atti ostili, che non furono più limitati soltanto a mode ste razzie o a vendette isolate, d irette inizialmente verso elementi indigeni, ma assunsero man mano, spec i a lment e i n alcu ne zo n e dello Scioa e ci eli' Amara, la dimensione d i ver i e propri attacch i ai pres idi italiani e co ntr o repa r ti na z ionali in movimento.

Gli inglesi non smisero mai , direttam e nte o a tt raverso i loro emissari, di far propaganda; a d esem pio , il Com ando Sup eriore A .O.I. nei messagg i operativi che i nv ia v a quotidianamente al Comando Supremo a Rom a via ra d io , co muni cava che i bombardamenti avversari erano qu asi sempre accompagnati da lanci di manife s tini , nei qual i si esortava gli indigeni a lla rivolt a e gli itali a n i alla resa.

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L'unico piano di propaganda per l ' Africa Orienta le, rinv enut o ne lla documentazione del SI M, fu predis p osto tardivamente n e l luglio del 1942, quand o ormai l'Impero era pe rduto. Il do c umento inform a che il 18 lu g lio si era tenuta una riuni o ne presso il Ministero de ll ' Afr ica Itali a na, p e r trattare il po te n z iamento d e ll e trasmissioni r a dio a fa vo re de i connazionali e d eg li indi ge ni de ll 'Africa Ori e ntale, poich é g li italiani a ncora viv enti in quei tenit ori s i e rano la m e ntati p er la brevità e la pove rtà dei programmi r ad io diretti a loro.

Fu deci so pertanto di:

- aumentare gli spazi orari ri se rv a ti alla tra s mi ssione " Notizie da casa", che da bisettimanal e sa r eb b e dive ntata g io1nalie r a (sa bato escluso);

- istitui r e radioconver sazioni mensili su temi prep a r ati o propo s ti dal Ministero , e d a questo r ev is ionati, con la co ll abora z ione dell'aut ori tà m ilitare;

- porre allo s tudio e ri solvere il problema di incrementare ulteriorm e nt e le radiodiff us ioni;

- poten z iar e i programmi e le tra s mi ssio ni diffu se dall 'EI A R in arabo ed in a m a ri co, segna late co m e particolarm e nte grad it e, e istituire un programm a in tigrino.

Poiché il pote nziam e nto de ll' az ion e propagand ist ica attraverso la radio ten d ev a ad assistere mor a l m e nt e gli it a li ani , inclu s i q uelli c hiu s i ne i camp i di c once ntrame nto che potevano d is porre di radioriceventi c la nd es tine , veniva rac coma ndata l ' assoluta

necessità eli "dosa re ri gorosamen te il tono ed il con tenuto dell e radiodiffusioni", per n on "destare sospetti e conseguenti limita::.ioni o repressioni da parte dell'autorità d'occupa z i one" . Sincerame nte, non ve diamo come pote sse essere attuata una prop agan d a dosata n e l tono e nei contenuti, che allo stesso tempo riuscisse a tener alto il morale di gen te che era orm a i in balia dell'avve r s ario , com pletam e nt e priva di ogn i be ne, iso lata dall a Patria.

P e r quanto attie n e al m ora le de ll e trupp e è da a nn otare c h e esso, a d is p e tto de lla man canza di ogni a tti vit à propagandist ica e della comple ta imprepara zione alla guerra , durante i co mbattim e nti accrebbe e s i mantenne abbastanza e leva to , contrariamente ad og ni prev isione; al meno f in o a q uand o non fu ev id e nt e co me ogni resistenza foss e diven ta ta ormai inutil e . Il 17 maggio, data in cui ormai ogn i s peran za di difesa era c hiara folli a, Ame de o di Savoia , Du ca d'Aos ta , ne l tr as mett e r e a Roma il do lo ro s o me ssagg io che preannunciava la resa d e ll ' A mba Ala gi, so ttolin eava co me alla fin e avesse ceduto anch e il moral e: .. ... Generale convinzione in tutti i quadri et truppa della inutilità della protazione della lotta Imp oss ibilità ric overofe riti aggrava depress ione rnora /e ... "

Anche alt r e fonti atte s ta no co m e il mo r ale s i s ia mantenut o alto nelle truppe , a par te la c ri s i ini z ia le de ll a mobilitazi o ne c quella fi na le d e ll a sconfitta; le r e laz ioni dell a ce nsura, operata su ll e co rri s pond e nze dei milit ari

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dalla Polizia Africa Italiana, pervenute in Italia per alcuni mesi del 1940 e fino al gennaio 1941 , mese in cui ormai ogni comunicazione con la Madrepatria era praticamente interrotta, confermano lo spirito combattivo e l'alto morale delle truppe in quell'arco di tempo.

Neli ' ottobre del 1940, quando incominciò l'isolamento dell'Africa Orientale dali 'Italia e la penuria di generi alimentari procurava disagi e lamentele, nelle lettere dei militari furono rilevate frequentissime espressioni di orgoglio per la guena che essi stavano combattend o, ad attestaz ione d e l loro morale. Statisticamente poco significative le espressioni di scoramento, di insofferenza e di indisciplina di alcuni, dirette principalmente contro gli artefici della guerra.

Elevato anche lo spi rito di sacrificio della popolazione civile, nonostante l'assillo dei bombardamenti, specialmente di què lli notturni.

La certezza di una vittoria finale accompagnava ancora gli scritti censurati nel mese di dicembre, anche se dalle lettere scomparvero le r et oriche espres s ioni e le pretenziose facilonerie avanzate nei mesi precedenti: i combattenti in Africa Orientale avevano imparato che "la guena è guerra", come scrivevano. Le lamentele furono ancora limitate soprattutto alle carenze relative al rancio, e a.lle disfun z ioni del servizio postale.

In assen za di ulteriori documentazioni, si può ribadire l'ipotesi che, nell'Impero, la carenza delle attività di propaganda

non e bbe determinante influ enza sullo spirito combattivo delle truppe nazionali; l'assenza della propaganda fu invece deleteria per la psicologia delle trupp e indigene, che irretire dalla aggressività della propaganda inglese e demoralizzate dal confronto delle potenzialità offensive avversarie in termini di mezzi bellici, incominciarono a defezionare e in ' alcuni casi, a rivolgersi contro quegli stessi italiani che avevano servito. Defezioni e demeriti irrilevanti, a confronto delle atrocità che molti di quegli stessi indigeni dovette ro subire dai loro stessi "fratelli" per aver servito sotto la bandiera italiana. Anche se poi, a guerra finita, e con la successiva occupazione ingle se , capi e gregari indigeni in più occasioni espressero la loro "nostalgia" per la trasc orsa dominazione italiana. Una nostalgia che durerà anni, e che nel dopoguerra avrà consegu enze e risvolti imprevisti , quali le esternazioni di amicizia dell'Etiopia verso gli italiani e il protettorato che la Somalia volle affidato ali ' Italia.

Fronte Settentrionale.

Ali' atto della costituzione del Servizio P, il Comando della sa Armata di Tripoli scrisse al SIM che non riteneva necessario costituire una apposita sezione P, per "la particolare situazione dell'Armata"; e che al più, le attribu zi oni del servizio potevano essere devolute all'Ufficio Operazioni della grande unità.

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Oggettivamente, non sono individuabi l i le "particolari condizioni'. c h e indussero ad una affe m1a zionc di quel ge n e re; ma , ancora più incomprensib ilm ente, l'organo informativo, preposto all a direzione della propaga nda per le truppe ope r an ti , ri spose prec isando che le dirett iv e de ll e c ir colari relative al se r viz io P intere ssava no soltan t o le gra n di unità dislocate in teJTit orio nazion ale, e non q u e ll e dis loca t e in L ib ia, le qu a li ric evevano le circolari sol t anto perché ne avessero conoscenza.

Avvenne però, e pe r fortuna, che alc uni Co mandi d i pe n de nti da ll a 5" A rmat a, riconosciuta l a necessità di avere organi di propaganda , li cos tituir ono come era stato previsto dalle ci rco l ar i e attivaro no i con tatti con l'Uff ic io Propaganda de l Gabinetto Gue n a. Quest'ultim o, inoltre , diresse, convog li ò e disciplinò tutte le attività re la tive a ll 'ass i s t enza moral e c materia le de l le truppe, mant ene ndo continui co ntatti con il Comando Su p e ri ore Afri ca Setten trion a le e con i Co m andi di g r ande unità.

Nel marzo d e l 194 1 . il Gabin e tto Gue n a, te nut o conto de ll a s itua z ione di fa tt o esis te nt e, ma so p ra ttutt o in vista del l 'a rri vo in Afri ca di un a com pagnia d i prop aga nda tedesca, c h e sare bb e g iunt a con l 'afflu sso delle truppe genn aniche, rite n ne necessar io estendere e regolamen t are anche in Libia il se r v iz io di propaganda, motivanclolo con il f in e di una maggiore co llab oraz ione e coope raz i o n e con l 'a lleat o . Ma, i n rea ltà, 1'a ut or ità

militar e vo ll e evitare che tutt e le attiv ità propagandi s tich e d e lla guerra in Africa Settentr ionale f inisse ro per esse re gestite esc lusivam e nte da i tedesc hi. '-'

Il 24 marzo fu pertanto app ron t a t a in f r etta e furia una appos ita circolare, firmata da Gu zzoni, so tto segreta ri o a ll a Gu e rr a, pe r il funziona m ento del servizio P in Africa Settentrionale.

"Tenuto conto delle es ig en:e e della particolare situazione dei reputi dislo cat i in A. S .I. si con1'alìda l a costìtu : ione presso il Comando Superiore For:e Armate di un Ujjìcio Propa?,anda Truppe Operanti in A.S.I. ", recitav a in apertur a la circol a re .

L 'UHic io do veva svolgere le stesse funzioni di un a Sezione P d'Ar m a ta , nel se tt o re s tampa c n e l se tt ore assis tenz a e propa ga nda , con g li o pportu ni ampliamenti organic i , necessa r i per le maggiori att ri buzioni in campo c iv il e e politico c he i l Coma ndo Superiore in Afri ca ave va. A ca po dell ' uffi c io dovev a essere d es ig nato un ufficiale su p eriore, coadiuvato da ufficiali di comp leme nt o, che per precedent i professio nali i n am bito civil e fossero parti co larment e ido ne i e preparati n eg li in carichi loro assegnat i.

Presso la saArma t a, i Corpi d ' A 1mata c l e Divi s ioni, il se rv iz io doveva essere rego l a r izzato con la costituzione d elle S ez ioni , Sottosezioni e Nucl e i P: le rela zioni mensi li dovev an o afflu i re a l Mini ste r o Guen a per via ge ra rchica, aff inc hé il Com a n do Sup e ri o re A fri ca Settentrionale potesse apporre eve ntu a li annotazioni e cons id eraz ioni .

Com e pe r gli a ltri fron ti , ven i va

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raccomandata la massima disponibilità di uomini e mezzi per un efficace funzionamento del serv iz io; e la più amp ia collaborazione con i si milari organi tedeschi per l'assistenza, per la propaganda e per i servizi connessi (sta mpa, cinema, f oto , radio ecc.). li l 6 agosto del 1942 l 'o rdinamento deHe for ze armate in Africa S etten tr ionale su bì una radicale variazione. Il Comando Superiore fu trasformato in Comando Superiore Forze Armate della Libia (SUPERLIBIA), con giurisdizione militare s u tutto il territorio della Libia; e fu istituita la Delegazione del Comando Supremo in Africa Settentrionale (DELEASE) che aveva giurisdizione, con funzioni diverse , s ulle truppe italiane operanti in Egitto e s u quelle impiegate con i tedeschi (anche in transito o ne.lle retrovie).

DELEASE aveva inoltre alle dirette dipendenze l 'Intendenza A.S., tutti gli enti e le organizzaz ioni preposti a ric evere quanto affluiva dall'Italia e diretto alle t ruppe in Egitto, anche se dislocate su territori sotto la giurisdizione di SUPERLIBIA.

La separazione di uffici e compiti prevista dal riordinamento (definita a Roma stessa un "casotto ordinativo") non tenne conto del destino dell'Ufficio Propaganda. Bastico , Governatore generale della Libia, un mese dopo la ristruttura zione d el servizio inviava al Capo di Stato Maggiore Gen era le, U go Cavallero, un promemoria in merito. Esaminato il problema, proponeva di lasciare alle s ue dipendenze l 'Uffic io P

e di distaccare una sezione presso DELEASE, in quanto l ' ufficio: - svolgeva la sua attività sia presso le truppe operanti sia presso tutte quelle comunque dislocate in Africa Settentrionale; - aveva giurisdizione anche sulle altre forze armate (Marina , Aeronautica, Milizia, Regio Corpo Truppe Coloniali), che non dipendevano da DELEASE; - si occupava della propaganda e d ell'assistenza presso i centri abitati e verso i coloni, nonché verso le popolazioni indigene; -aveva una sezione notizie che, oltre a funzionare per le t ruppe operanti, svolgeva inten sa attività nella raccolta di notizie relative a militari Caduti , feriti , prigionieri; -coordinava l'attività assistenziale con il Partito Nazionale Fascista e con l 'Ope ra Nazionale Dopola voro in Libia; - curava l'attività radiofonica con la sede E.I.A.R. di Tripoli.

L'Ufficio Operazioni, al quale fu dirottato il promemoria di Bastico, pur condividendo che quasi tutte le attività diverse da quelle dirette s ulle truppe restassero a SUPERLIBIA, ritenne opportuno l'istituzione di un apposito e indipendente Ufficio P presso DELEASE, affinché la propaganda sulle truppe da esso dipendenti fo sse più aderente ed efficace.

Cavallero, con un provvedimento che recepiva maggiorm ente le proposte di Bastico, disponeva che l'ufficio res ta sse a SUPERLIBIA, con un distaccamento

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- a li ve ll o d i sez ione- a gli or dini di DELE ASE; le diret ti ve e l a gest ione dei fondi r es tav ano com unque un ich e e nelle mani di SUPE RLIBIA , c h e avrebb e a nc he co n ti nu a to l a pubblicaz io n e d e ll a " Tradotta Libica", unico g io rnale e di to per tutte le truppe dislocat e in Africa S e ttentrional e .

Per le a ttività di ass is ten z a e pr opa ga nda fu ro n o assegna te, da l 194 1 al 1943, c irc a m ezzo milion e di lire. I fondi se rvirono , com e altrov e, a c ompra re og ge tti d i utile cons umo , v i veri d i confo rt o p arti co lar i , pubblicaz io ni ecc., e le s pe di z io ni del materi a le ve nivan o e f fe ttuate da Napoli.

Altri ge neri di co nf orto fur o no me s s i in ven d i ta a pre z zo di cos to press o spacc i m ilit ari s itu at i ne i punti di transito de lle trupp e ( villaggi di Beda Littori a, R a zza , B a tti s ti , Bivi o D e M artin o, C ir e ne, Apo ll o ni a, Savo ia, B e rta , D e rna , Cirene); in s ta ll ati press o le sedi d e l Dopolav o ro, erano dotati anche di sa le di ri c re azione e di b ibliotec he . A pr o pos it o di bi b li o tech e e libri , seg na li amo c h e la Mond ad o ri e ra prese nte con una libre ria "motori zz ata" in A f ri ca, c on la qu a le si spo s tav a per far co n oscer e le p r o prie n ov it à e ditori a li .

Alcun e re lazioni d e l servi zio di propa ga nda, compil a te dal 19 4 1 al 194 3, co n se nton o di co no scere i pro vve di me nti di ass is te n z a e propa ganda me ss i in a tto, la lo ro efficaci a e la loro influen z a s ul morale de ll e tr up pe; e, a ll o s tess o te mp o, i moti v i ca usa di l am e nte le tr a i so ldati e le num e r ose ineffic ie nz e, m a i sa nate

Ne l mese di lu g lio d e l 1941 f ur o n o di s tr ibui te, all e Di v is io ni in p r i m a lin ea , 150 e tt olitri di v in o e 25 quint a li di verdur a fresca , oltre a ingenti qu a ntit a ti vi di ge n er i di co n fo rt o, ogge tti utili e bianch e ri a, offe rti dal Mini s te r o dell ' Af ri c a Italiana. F uron o assegn a ti 50 app a recc hi radi o a pile e num e r ose bibliotec hine , in sie m e a mi g li a ia di opu sco l i e 4 0.000 f og li di carta da lettere . Co n frequ enza gion1ali e ra , gli autocinema di s ponibili proie tt arono f il ma ti alle tru ppe di s loc a te n e ll e p rov inc ie di Trip o li e M is urata L ' u ffic io Propaga nd a pubblicò, in migliaia di copie, due opusc oli , "Ha d etto il D uc e ", e " P erc hé s iamo in guerra".

L 'attiv it à continu ò agli s tess i r itmi n e i mesi s uc ce-ssivi , e non solo ne i periodi di rel a ti va tranquillit à opera tiva . A di ce mbr e, in pi e n o svo lgim e nt o dell a battag li a de lla Marmarica , l 'o p e ra di distribu z ione di ge neri di o g ni tipo fu incess ante. Al XX I Corpo d 'A nnata fur o n o s pe d i ti e tt olit1i di vin o, 55 .000 pacch e tti di s igare tte, mi g li a ia di pacch i dono , r a dio e mate riali per l ' ig iene. E ancor a furono di s tribuiti, dur a nt e il Iipi ega m ento , ogge tti di vestiari o, penn e, lampadin e tascabili , la me da barba , c arta da scriv e re, fin o a d ultimar e tutto il material e g i ac ente ne i ma g azzini , an c h e pe r e v itare c h e c ad esse nelle mani de g li ing les i.

Al essa ndro M e lc hiorri, c a po Ufficio Propaga nda , in m ez zo all e truppe duran te il ripi ega me nto p e r seg u i r e pe r s on a lm e nte la d is tribu z i o ne, m en tre curav a tale attività e riusciv a

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co ntemporaneamente a tenere i rapporti co n l ' i s tituto LUCE ed i conispondenti di g uerra , ebbe ad cU1no tare come la maggior parte d e i so ldati manifestasse la volontà di non r e tro ce dere e trova sse inco mpren s ibil e l 'ordine di ritirarsi.

Ri entra to a Tripoli , il Melc hioni o r gan izza va sub ito s pettaco li teatrali e c in ematog rafi c i per l e tru p pe e provvedeva ad inviar e s pacci mobili tra le unità operanti, integrando i materiali reperiti, tramite il Dopolavoro, con acq ui s ti diretti.

Anch e le altre att ività svo lte dall 'Uffi c i o non era no s tate da m e n o in quel m ese; e r ano stat i infatti distr ibuiti s uss idi pe r un tota le di L.l.Ol6.700 a 3 .267 famiglie di militari , e l a Sezione Notizie aveva racco lt o e fornito dati su 1.000 Caduti, 3.000 fe riti , 1.500 d is pe r si .

In diminuzione , inv ece, risultò il numero dei m essaggi inv i ati per l a radiotras mi ss ion e "Noti-::ie a casa", a m o ti v o della battaglia i n corso; pur tuttavia, fu ron o inviati all'EIA R 42 e lenc hi con notizie re l at iv e a 2 .800 nominativi.

La litania d e i ge ne ri e dei materiali ass i ste nziali vari sped i t i co ntinua ne ll e r e lazioni f ino all'estate d e l 1942 quando , ormai persa la ba ttaglia dei convog li , le di s tribu zio ni sce marono pr og r ess ivamente.

Più che l'abbond a n za o meno di materiali, altri fattori e bbero però in c id enza su l moral e dei so ldati. So prattutto tre di ess i: il problema degli avvicendam enti, il d isse rvizio postale , il co nfronto con l'allea to tedesco.

La qu estione degli avvice ndam ent i restò un prob lema in so luto; nonostan te le co ntinu e segna laz i oni d ella fo rte inc id en z a che li ce n ze e avvicendamenti avevano sull'an im o de l so ldato, ne ss un provvedimento concreto fu preso. È pur vero ch e l e proteste di quanti erano i n Africa n on tenevano conto dell' i mpossibiJ it à di poter effettuare tras po rti di grossi co nti ge nti di trupp e, e dell ' inesistenza eli adegua ti ricambi in Madrepatria , anche in relazione all e numerose forz e impie ga te su i vari fronti e de ll'es ig ua di spo nibilità delle clas s i di leva e dei rich iam i , c h e avevano mmai rasch iato il fond o d e ll a popolazione ma sc hile anuolabile. Un discorso co munque diffi c il e da far comprende r e, perc hé i soldati annotavano quoti clianemente, in g i gantendoli, so lt anto i cas i di spe r e quazione e d i favorit ismi.

Scriveva il comandan te de ll a D i v is i one " Trento" nella rel az ion e del ma gg io 1942, che la permane nz a di 34 mesi, previ sta per o tt enere 1'av vicendamento , era co n s iderata un vero "es ilio o una punizio n e non nze ritata" dalla truppa , premesso che i s uoi uomini e r ano i ninterro ttament e in l inea da 14 me s i ne ll e buche della Man nari ca, in con di z i on i ambienta li e clima ti che diffi c il iss im e, e non erano pre viste sostit u z i oni.

Gli faceva eco il co m a ndant e d ella " Bologna", agg iun ge ndo quanto fosse incomprensibile c he v e nissero a vvicendati di di ritt o militari rimp at ri ati per co ntrarre matrimonio , pe r gravi moti v i di fami glia o a ddirittura per

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esam i, c restassero in vece sul fronte afri ca no altri c he avev a no ma turato 32 mesi d i perm anenza e dovevano aspettare a ncora per altri due m esi, pur essendo s po sat i co n fi gli e co n g r av i probl e mi familiari.

Con s idera z ioni pesan ti ve ni vano fatt e po i s ui grm·i motil'i difamiglia", una motiv az ion e c he faceva sc aturir e la concess ion e della li cenza, spesso frutto di ·'benePo!a interpetra:ione del medico difamiglia e/o del maresciallo de i carabinieri"; c s ull e "licenze per esami", altro sca nd a lo perché esse venivano richi es te s pesso da m ilitari che fino acl allor a non av eva no sentito alcun bisogno di acculturars i, op pu re da mi lit a ri già lau reati o adeg uat amen te s is tema ti ne ll a v ita civi le.

Qu anto al d isse r viz io posta le, nelle relazion i veniva annotato come e. so incidess e s ul morale p iù di ogni a ltra cosa (''g li uom in i preferi sco no al r ancio la posta"), fin o a diventare un a s illo. Scriv e va Bast ico in un a rela z io ne de l feb b raio 1943:

" ... Nonostante il momento gra1·e faccia maggiormente se ntire l a ,.i,·a n ecessità di q u e l v i\ 'O CO J?fort o c he è rappresentato dalla corrisponden:a , sembra c he dagli organi prepo st i a que sto delicatissimo com pito ciò non sia stato compreso. Lun gh i periodi trascorrono sen:a che g li uomini abbiano la possib ili tà d i ave re notiz ie dei propr i cari. sen:a potersi in quell'innegabile asilo che è rappresen t ato da una parola affettu osa di chi phì \'ici no è al cuo re e al/' an im a. Cosa sia fa l'ifa su questo fim7te è stato

detto e ridetto in tutti i modi, cosa sia poi qua ndo la g ià f onda solitudine è aumentata da ogni distacco della famiglia bisogna fJrOI 'arlo . ogni espress i one da r ebbe una troppa pallida id ea de lla r ea lt à L'uomo ha bisogno, allo stesso modo come nel momento del combattimento cerca la granala e i n quello u s u a l e il cibo, d i m·ere ques( altro sostentamemo spirituale che nessuna parola, nes s una azione di con1' in z ion e de l superiore, pu ò sostituire. A \'Oite la notizia di casa può ciò che nessun'altra sp inta sa fare, da qu esta dip ende il suo u more , il suo entusiasmo. la sua l'itali tà. Quando il silen:io lo gra,·a il comba!lente si accascia, suhisce passivamente, si disp e ra. \ 'ede cro llare /'ossatura del suo spirito. tro\'{1 ogni suo sacrificio .... ,.

No n serv o no altri co mmenti né altre te st imonian ze, c he pure so n o innumerevoli , su ll 'az ione devastante che il dis se rvi z io p ostale procurava ne LI 'a nim o dei so ld ati; specia lme nte qu a ndo il se rvizio della posta m ilitare veniva messo a conf ro nto con l 'efficac ia e la funzionalità d ella posta da cam po de li 'all eato te de sco . E non era so lt a nto la posta m ot ivo di confronto con i te de sc hi.

A pa rtire dali 'a li me nta zione, anzi da l s uo eleme nt o indispensabi le, l 'acqua, ve ni va ann o ta to com e i s oldat i italiani s i forni ss ero direttamente all e sorgenti e a i po zzi salmastri, me n tre i te de. chi di s ponevano di du e litri a l g io rno d 'ac qua bollit a pii:1 vo lt e e d in sa pori ta da miscele d'o r zo e caffè. Carni e gras <....-

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suini cotti erano abbondanti nella ra z ione tedesca, m e ntre quella italiana era compos ta principalmente da cibi in scato la. Ufficiali e trupp a gem1an ici cond ividevan o la stessa mensa; gli ufficiali italiani mangi avano a parte , p astcgg iando con cibi freschi, ac qu a minerale e v ino , ma gari co n tovaglieria. argenteria e cristalleria. Certamente, qu es te ultime, furono esage razioni dovute alla generalizzazione eli casi limitati, ma indubbi amente le differen ze di trattamento, divul ga te ed esace rbat e, fecero presa nell'animo dei soldati.

L ' igien e dei militari tedesch i era c urata n ei minimi dettagli. quella degli italiani lasciava a desiderare. l tedeschi anelavano frequent e ment e in turni di riposo nelle retrovi e, s p ess o in riva al mare, agli italiani ogn i riposo era negato. A dare maggiore risalto alle differenze era , inoltre, l'atteggiamento an ti gc rmanico di molti ufficiali italiani , che accresceva l 'ast io n ell'a nimo della truppa. Quando poi s i passava da ll e differenze riscontrat e ogni giorno alle impressioni generai i s u g li eq uipaggiamenti , s u gli armamenti, sui mezzi, il confronto da mugugno diventava pianto greco se non acredine. Ad esempio, le ·'macchinette", siano s tate esse mezzi da tra spo rto o carri atma ti - la defini zione ve ni va affibbiata a qualsiasi mezzo italiano, non reggevano il confronto con quelle tedesche, e provo cavano sentimenti di umiliazione nella truppa.

Tali impressioni, g ià p resenti nelle relazioni del M elchiorri e che co ntraddice va no qu e ll e manipola te-

forse per un malinteso sp irito di corpoosannanti al "moral e fiero cd elevatiss imo " e "al l 'a rmonia con l 'a lleato", furono tutte portate a co noscenza del Comando Supremo in Roma.

Anche l 'a tteg gia m en t o della popolazione indigena se mbra va porre accenti su l divari o e s ulle differenze esistent i fra i due alleati: " ... Certo,fa!!o sr è che, se il !?eduin o ha un U0\'0, un .fico. wz melone, 11/l po ll o da vendere, l o cede semp re a prefe r e n:a assoluta al so ldato tedesco ... ·· .

Eppure, dopo g li eccess i commessi dalle truppe italo - tedesc h e in alcune provincie della Li bia a danno di coloni e indigeni, deplorev ole co nseguen za del ''comporramento terrorisrico renuro dalle popola zioni musulmane durante /'occupazione in!{! e se (41 connazionali u ccis i ) e il conregno inumano delle rruppe nemiche di occupa::. ione", compo rt amento comu nque stigma tizzato co n durezza dal gene r ale Gambara, più volte erano s tati messi in atto piani eli propaganda sulle popolazioni indi ge n e.

Se ne era occupato anche il S.l.M. c he , dopo interventi s poradici, nel g iugno del 1942 aveva predi s posto un articolato piano di propa nda per i libici c, nel mese di lu g li o, pe r i territori egiz iani. Il piano , dopo aver premesso che nello sviluppo d e lla ca mpagna si doveva tener presente c he s oltanto il l 015 % de Ha popola z ione araba era in g rado di leggere l a propria lingua , e che di essa solo alcune d ec in e di migliaia di indi v idui parla va no italiano , rit eneva

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che gli strumenti più idonei da utiliz zare per la propaganda fossero la radio , il cinema, gli stampati.

La radio e ra il mezzo che più attraeva l' e le mento ara bo , anc h e se gli apparecchi riceventi non e rano abbastanza diffusi. T pro grammi, di competenza della Cultura PopolareDirezione Generale della Radio , venivano trasmes s i da R oma e da Tripoli. La stazion e di R oma diffondeva trasmissioni quotidiane rivolte alle pop o lazioni arab e dell'Africa settentri onale e nord occidentale (ma anche dell a Palestina, del! ' Iran , del! 'Iraq , dell'Arabia e de l no r d esse com prendevano un noti z iario , la recit a del Corano, musica araba e altro per quas i d ue o r e di programmi. La stazione di Trip oli mandava in onda programmi giorna li eri dire tti principalme nte ai libici, c he includevano note di propaganda, notiziari e comme nti , mu s ica araba; su cinque ore e mezza di tra s missioni, circa tre erano ·dedicati a programmi in lin g ua araba.

Il S.l.M. s ugg eriva, attraverso co ntatti periodici co n il Minister o della Cu ltura P opo lare, un ulteriore sviluppo delle tra sm issioni e l'inse rim e nto di argomenti c he av ess ero più pre sa s ui libi c i. Qu an to al problema relativo al n umero deg li ascoltatori , legato ad un incremento del numero di ap parecchi disponibili, esso presentava indubbie difficoltà , c he l' organo informati vo suggeriva di aggirare con espedie nti: dotare le s tazioni dei carab in ieri e d i pre s idi militari di potenti altoparlanti

per diffo ndere i programmi, al fine anche di contr ollare il funzionamento pubblico della radio. Soluzioni, in verità, di scarsa efficacia e praticamente di diffi ci le r e ali zz az ion e .

Le pop o lazioni libi che si lasc iavan o attrarre anche dal cinema; esso doveva pertanto d iventare acce ss ibile a t utti , co n l'all esti mento di vasti e numerosi locali di proiezione , e co n la confezione di fi .lmati fatti espressa mente per le popolaz io ni indigen e . Il ma gg iore ostaco l o alla diffusione e alla co mprens ion e dei filmati era rappr ese ntat o, infatti e ovviamente, dalla lingua e dai dialetti ; a co mprendere il parlato dei film erano più gli artigiani , g li op e rai , i piccoli com m ercianti e g li agri co ltori, cresciuti nell' in seg nam ento d ell' it aliano attraver so le scuole elementari, c h e non le classi ri cc he e co lte. Poiché la produzione di fi l m in lingua ara ba veniva rimandata "alla fine de lla g uerra", anche in que s to setto re ve nivano s ugg erit i espedienti: sov raimpressioni di dida scali e in lingua araba per i filmati esistenti e j cinegiornali LUCE , cortometraggi so n o ri c parlati in arabo sulle gra nde zze d '!tal ia. In aggiunta, cineamb ulanti e proiezioni gratuite, almeno una vo l ta alla se ttimana, corredate da conversazion i in lin gua araba sug li scopi de ll a g uerra italiana , su ll 'appo rto allo sforzo bellico ne ll'ambito del tri p artito , e altro.

Considerate le s olu z ioni proposte pe r la propag anda radio c per il ci nema , e le premess e , relative ad un programma

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per la lotta all'analfabetismo delle popolazioni indigene, la parte più efficace e realistica di tutto il piano propagandistico fu la proposta di una larga diffusione di stampati illustrati: l'immagine poteva ben esse r e un va li dissimo sostituto di parole e sc ri tti incomprensibili. E infatti l a rea li zzazione della propaganda venne affidata soprattutto a man ifestini , volantini e cartoline , stampati in gran quantità.

La tardiva programmazione di un articolato piano di p ropaganda sulle popolazioni indi gene, ed in particolare sull'elemen to arabo, non ebbe comu nqu e alcun rifle sso e peso su ll 'attegg iame nt o di que ll e ge nti.

Allo stesso mod o, poco peso ebbero assistenza e propaganda su J morale delle truppe nazion ali e colon iali; a parte i motivi g ià ana li zzati, forse sul tutto g r avò la particolare configurazione che la guerra assun se su l fronte afri cano, fatta di moti "pe ndolari " dovuti a offensive e controffe n sive; per cui, ai periodi legati ai co mbattimenti, esa ltanti per gli uomini ed il loro morale, si alternaron o i momenti di depressione, legati alle lunghe soste e alle snervanti attese.

territor i ale dei Comandi Superiori che ebbero giurisdizione s u quei fronti.

A l fronte orientale, anche se in modo diverso, le attività di propaganda e di contropropaganda e bbero difficoltà com uni e richiesero sfo r z i analoghi. Ba sta ricordare , ad esempio , le divers ità e tniche e religio se delle popolazioni che convivevano in quelle nazioni, le quali richiesero molteplici diversificazioni degli strumenti utilizzati dalla propaganda, a cau sa d i tutti i problemi der ivanti da culture e id eologie diverse, con tutti i conseguenti numerosi riflessi pratici che g li add e tti ai lavori dovette ro affrontare.

E ancora, la martellante attività propagandistica dell'avversario, recep ita e sostenuta ora da improvvisa e malcelata ostilità delle popolazioni occupate, ora da una feroce guerriglia, anche in quei territori ritenuti amici o r e lativamente tranquilli , co m e in Alban ia e in Grec ia.

Fronte Oriental e.

Co me già fatto pe r le operaz ioni, riuniamo in un unico "fronte orientale" le attività di assistenza e propaganda svo lt e in Albania, Grecia e n ei Balcani , ri spettando di mas s ima l a ripartizione

E necessario , inoltre, per evitare equivoci, specificare che i limiti territoriali dei fronti e degli Stati così co me sono ripartiti c c itati, non sempre co nispondono alle realtà geografiche né del passato né attuali , per le "sistemazioni" territoriali all'epoca della gue rr a, per qu elle stabilite dai trattati del d opoguerra e . ultime, per quelle risultanti oggi , a segui to del cro llo del comunismo, nella ex Iugoslavia.

Albania. Negli organici del 1940 fu previsto che il Comando Superiore Forze Armate Albania avesse in forza un Ufficio Propa ganda, co n tre ufficiali ,

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d i cu i un o ca p o u fficio e gli a l tr i due add e tti. Il 9 gennaio 1941. il Gabinetto Gu e rra rit e nne opportuno, per le spec ia li es ige n ze c pe r le pa r t ico lar i s itu az ioni delle truppe in Albania. co. tit: u ire un Uffi c io P ropaganda Trupp e Operant i, co n fun z io n i amp li ate nel se ttore d e lla s tampa , d ella p ropaganda. cic li 'ass istenza, ad eg u ate a ll e ma gg iori attribuzioni consentite al Comando Supe riore in A l bania nel ca mpo c iv il e e p o li t ico . Dovevano affia n ca re i l capo uffi c io , anche in questo cas o. un numero di ufficiali s uffi c ie nte alle esi ge nze, sce lti fra g li uffic i a li di complemento che per le loro pr ece denti profession i avessero dato ga r an z ia d i aff idamento n eg li i n car i ch i attribui ti . P ress o l a 9" Am1ata e i Corpi d'Armata ve n iva a ll o s tesso tempo o rd i nata l a co s ti t uzion e dell e sezioni e dell e s otto sez ioni P prev is te dalla nonnativa in mate ri a .

I l 9 febbraio d e li 'an n o s ucc es ivo. a segu ito d e lla separazione delle t r uppe c de i se rv izi de l Co mand o in Al ban i a d a qu e lle del Coma n do T ruppe d e l Monte n e g ro, fu ord ina t o c he anche presso il Governatorato de l Montene g ro fosse is tituit o un Ufficio Propaga nda, con f un zioni d i ass istenza e s tese a ll a popo l azione c ivile e, a ll e d ipende n ze, la so tto se z ionc di p r opaga nda già es iste nt e del Co m a nd o T ruppe M o nteneg ro , aff in c hé le a ttivit à in materia foss ero p i ì:t t e mpestiv e, m i r a te e d effi caci nei co nf ront i delle truppe operanti in quel territorio c sulle popolaz ioni monten eg ri n e. Il Coma n do d'Alban ia veniva so ll ec it a t o

a ri p a rt ire eq u ame n te , c o n qu e ll o d e l Monten eg ro , mezzi e m a teri ali propagandistici, mentre all'assegnaz ion e de i fondi avre bbe p rovved uto dire ttam e nte l 'Ufficio Pro p aganda d e llo Stato Mag g iore R.Esercito in sede di perequazione.

L e atti v ità di propaganda e assistenza svo lte in Al b ania fi n o a l 194 1 c i so n o note da una rela z ione , presentata alla Commiss ione Suprema di D ifc a dal Sottoseg rcta ri ato di Stato per g li Affari A l banesi del Mini s ter o degli Affa ri E s teri.

Nel campo della stampa. con op portun e azioni di controllo, e rano s tate diffus i arti c o li e fotog r afie; la s tampa loca le era stata potenziata con un quotidiano bilingue, il "Tomori", ed i l se r v iz io d elle co rri sponde n ze di g u e 1Ta e r a stato disciplinato inquadra ndo anche ger a rchicamente il nucleo dc i c o rri s pon d ent i.

Erano tati diffu se pubb l icaz ioni , monografie e not iziari a ca ratte re info m1at ivo e propagand ist ico , e d is tribuiti opuscoli alle truppe; pe r qu este ult ime, e ra stata avviata la pu bbl icazione c la diffu s ione di diversi g io rn a li.

Nel se ttore cinematografico, per pote n zia re ta le st r u m e n to, e ra n o s tati inv iati in Alban ia 5 aut oc inem a s onori: in quello della radio, o l tre a i tras m e tti tori già in u so a Ti ra n a, il Comando Supe riore T ruppe Albania aveva ri cev uto a ltre du e staz i on i radio pe r l' u so s pec i fico d ella p r opa ga nda d i gue rra; una ven i v a impi ega ta anche p e r l a t r asm iss io n e de ll e corrisponde n ze g iorna l is tic h e d eg li avv e n iment i be lli c i.

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Per quanto riguarda 1· assistenza alle truppe , nel dicembr e 1940 era stato is tituito presso il Sottos eg retariato un U fficio Assistenza Truppe Albania che, d'accordo con il comando di T iran a. aveva messo in atto un piano per la pre para zione , la sped iz ion e e la distribuzio n e d e i mat e ria! i di ass is ten za; e rano s tati inviati a i militari, con il primo piano del programma, 43.000 pacchi di indumenti per le truppe, 6.300 pacc hi dono per gli uffi c iali , l 00 000 pacchetti di sigarette, 20.000 li tri di g rappa , 40 .000 dosi da 500 grammi di pomata anticongelant e, 30 .000 pillol e tonificanti , l 0.000 p a ia di calze di lana. 200 s ti valet ti di gomma, 350 maglioni di lana, 50 Kg. di ciocco lata , migliaia d i g uid e e carte dell 'Alban ia, 20 apparecch i radioric cvc nti " Phonola" da campo a pile , s uss idi in danaro.

I soldat i ricev ettero a nc he numerosi mat e riali e ge neri di co nforto offerti da pri va ti: 1. 327 coperte di l a na , 5.500 m aglie di lana , 400 paia di ca l ze, 2 quintali di grasso an ti co n ge lante, 40.000 litri di liquori , 120.000 lire in s i garette .

Fo ndi per l'assi ste n z a furono destinati anc h e alle truppe a lban es i , attraverso il Partito Fasci s ta Alban ese ; oltre a i n o rmali s tan zia m e nti di bilancio , fu asseg nata , per gli albanesi, u n a ulteri ore e notevole somma di L.2.000.000 .

Le relazioni sulla propaganda del 1942 disponibili informano su a ltre attivi t à svo lte a favor e de ll a truppa. A Tirana , Durazzo, Dibra , Podgorica, ed in a ltre località , furono a ttivate le sedi d e l Dopola voro, qu e ll e pe r le Fo r ze

A rmate e l e case del so ldato. La Casa d e l Soldato di Tiran a d is poneva anche di un teatrino. P e r g li spacc i esistenti presso i Dopolav oro, fu richiesta la possibilità di acqui s tare i gener i pres so la Su ss istenza , come facevano gli spacci regg imentali , ma la proposta fu re spinta n e l timore di abus i.

Trattenimenti mu sica li era no di ve nt a ti p e riodici in vari pres idi , come pure riscuotevano succ ess o teatrini e orchestrine cost itu i ti ne l! 'a mbito di alcune Divisioni: i co nce rti domenicali e g li s pettacoli di mu s ica e canzoni atti ravano uffici a l i. so ttufficiali , so ld at i e c iv ili ed erano p a rti co larmente graditi. Servivano, seco nd o la propaganda , a ce mentare anch e l 'a mi c i z ia itaioa lbanese . Molto segu it e erano anche le manifestaz io ni sportiv e, gli incontri di c alcio. di pallacan es tro e le gare di atletica.

I divertimenti della truppa non e ran o se mpre così " puri c sa ni ", se una s pecifica voce d e ll a re l azione di propaganda d e l di ce mbre 1941, intitolata "probl e mi sess uali", così c hiosava: "Non si n otano miglioramenti nell 'o rgan i zzaz ione d e lle c ase di toll e r a n : a. L'argomento \ 'et va lutato in tutta la s ua p o rtata. perché co rri sp onde ad una semita necessità f isiologica ...

Quanto alle carenze e alle deficienz e riscontrate, le rel az ioni inviate a Roma ripetevano quel le co muni agli altri fron ti: in primo luo go il disservizio postale, poi i l probl e ma delle licen ze (l ega to anche in Albania a quello dei tra s porti ) se mpre p i ù se ntito. e ancora

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l ' ins uffi cienza de l rancio, s pecia lm e nte per le truppe in montagna ( per c urio s ità, annot ia mo che presso il IV Corpo d'Armata fu indetta una gara fra i cuc ini e ri dei reparti d ip e nd e nti pe r s ollec itar e una migliore cura nella co nfez ion e) .

Di massima , le rela z ioni e altre do c umenta z ioni co n co rd ano nel des c river e attività svo lte e lamentele ris co ntrat e in Albania; s u un punto le rela z ioni s i dis co stano fort e ment e nel k valutazioni rip ortat e da altri do c umenti , s u quello ci oè rela tiv o ai co ntatti con la pop o lazi o ne civile. A dar c re dit o a quanto scri tto in ess e, i rapporti :fra gl i a lban esi e i militari it a li ani furono soddisfacenti e normali, almeno fino a l 1942, fatt a eccezione per sp oradi c i cas i di ve lleità indip e ndentiste manifes tati s i fra professo ri e st ud en ti.

Non la pensavano a llo s tess o modo altri uffici del Co mando Superiore in Albania Da aprile ad agosto d e l 1942 la Sezione Opera z ioni e lenc av a un a lun ga serie di re a ti e violen z e p e rpretati da albanesi. La stessa sez ion e, in rapporti men s ili s ulla situa z ione politic a in Albania, e nunciava i num e rosi c asi di atti v ità sovv ers i ve, di accapanamen to m erc i , di conuz ione , di sabotagg i, di d isfa tti smo dell e autorità politic h e, de lla inc essante propaganda di ce llul e comuniste e de lla stampa clandestina ad esse legata, del rinvenimento di depo s iti occulti di atmi e muni z ioni per azio ni terroristiche a Scutari, Elbasan , Durazz o , Valona ecc.

Una situazione certamente non ros ea, c he s i ri ve le rà in tutta la s ua

dra mmaticità nel 1943 , nono s tante g li inutili ten tati vi fatti con le attività di a ssis ten za e propaga nda e non ostant e le ingenti ri s ors e inv es tite ; una s ituazi o ne che avrà s ul morale delle trupp e un'influ e nza negativa de terminante.

Ju goslavia. La brev ità delle o pera z ioni condotte contro la Jugoslavia , c he s i conclusero in pochi g i orni, non richi ese, al mom e nto della l otta, l o s pie gamento di un apparat o propagandis tico a l fr o nte. Fu la successiva occupazione a rend e re indis pen sa bile un 'attività inc ess ante, per la drammatica s ituaz ione det erm inatasi, pe r le p er sec uz ioni e tni ch e sco ppiate tra gli stessi iugos lavi di div e rsa etn ia, per la l ogorante e crudel e g uerriglia in cu i si trovaron o ad ess ere co involte le trupp e italiane. E, infine, p er la serrat a e d incalzante propaganda avversaria condotta, alla pari d e lla g uerri g lia , senza e sc lusione di c olpi, tanto da cos tringe re la 2a Armata ad organizzare, ne l proprio org ano di propaganda, una corposa sezione di contropro paganda , caso unico su tu tti i fronti di guena.

Nell'aprile de ll941 gli org a ni di propaganda de ll'Armata avevano messo in att o l 'a rticolazion e pr ev ista: se zione , sottosezioni, ufficiali P. Ad affiancare l'attività di tali organi conconev a l ' Ufficio Affari Ci v ili che , nel diramare dire ttiv e e mansioni per i Commis sa riati Ci v ili dci Corpi d 'A rmata, di spo ne va che essi s volg essero alcune funzioni propagandistic he e assistenz i ali, come la diffu s ione , s ull e facciate d elle case e lun go le s trad e, de lle fra s i e d e i motti d el Duc e e d el fas cimo; e, inoltre , fu di s post a la co s titu z ion e più capillare

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possibile di centri di assistenza, da coordinare con il Dopolavoro, i fasci femminili e le organizzazioni giovanili. Ai Commissariati fu ordinato anche l'immediato censimento della stampa e opportuni accertamenti di natura politica sui redattori; allo s tes so tempo fu devoluta loro la censura sui periodici non italiani , settimanali e mensili, ed il compito di diffond ere i giornali nazionali, soprattutto il "Popolo d'ltalia", " ... organo della rivoluzione f' . t , aSClS a...

Nel corso del 1942 le se mpre più numerose esigenze costrinsero ad una riorganizzazione e ad una crescita degli organi di propaganda, sia per dare adeguato spazio ad attività sottovalutate, sia per meglio coordinare altre. Tanto che nel 1943 l'articolazione dell'intero serv izio diventò molto più complessa di quella degli altri fronti. Denominato Ufficio Assistenza, con 23 ufJiciali, un cappellano e 55 fra sottufficiali e soldati esso risultava così , ordinato: Sezione Contropropaganda, Nucleo Artisti S.M.R.E., Sezione Artistica, Sezione Stampa, Reda zione "Tradotta" con nucleo spedizione, Sezione Cine-Radio con laboratorio , cineteca e reparto cinematografico, Nuclei Cinematografici S.M.R.E., Sezione Ri cerche-Notizie con Nucleo cimiteri di guerra, più un magazzino corrente e uno di deposito.

La sezione contropropaganda, diretta dal tenente Ru zz ie r , pubblicava un bollettino quindicinal e sotto forma di giornale, due cartelloni murali mensili, un giornalino per i giovani, manifesti e

volantini per le popolazioni, il tutto in tre lingue, serbo, croato, sloveno .

Il nucleo artisti S.M.R.E., inviato da Roma e diretto dal capitano Dixitdomino, era composto da militari pittori e scultori di vaglio, tra cui Nomellini, e documentava artisticamente la guerra al fine di preparare opere per la Mostra degli artisti italiani in armi, in fase di allestimento.

La sezione artistica, cui era addetto soltanto il tenente Ferrone, preparava il materiale artistico per le pubblicazioni italiane ed estere e studiava le "varie realizzazioni artistiche" dell'Armata.

La sezione sta m pa, anche essa con un so lo ufficiale , esaminava giornalmente la s tampa italiana, preparava i comunicati e coordinava i servi z i fotografici, allestiva i materiali per le conispondenze dirette ai giornali esteri, esaminava le pubblicazioni dirette ai soldati.

La redazione della "1ì·adotta del ji-onte giulio", diretta dal capitano Cappelli, preparava e diramava il giornale da campo, ai reparti e agli abbonati, spedendo ogni sett imana circa l 0.000 plichi.

La sezione cine-radio, con il tenente Cuomo, curava i mezzi radiofonici e cinematografici, ed il se rvizio proiezioni filmati per l 'intera Annata e per la popolazione civile; era dotata di una cineteca e di un laboratorio di riparazione delle apparecchiature. Dirigeva , inoltre, il movimento degli spett acoli di arte varia e le attività sportive e ricreative.

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I nuclei cinematografici dello S.M.R.E., I o e 3°, dip e ndenti dal Cin e re parto Speciale dello Stato Ma gg iore R. E s ercito c d iretti ri spettivam e nte dal t e n e nte Roncari e dal so ttoten e nte Balclìni , effettuavano riprese dell'attività op e rativa c quotidiana dì c omandi e trupp e, con documentari s ulla guerr iglia e sull 'o pera eli protezione; in viavano, inoltre , foto g r afie per la s tamp a italiana.

L a sez ion e ricerch e e notizi e, dirett a dal ca pitano Manciati , si occupava d e l ril evame nto delle perdite ( m o rti , feri ti, disper s i) e manteneva i rapporti con le famig li e dei militari e co n tutti gli e nti civili , militari , religio s i , che tratt ava no t a le delic a ta mat e ria. Per l a particolare attiv ità el c i cimiteri di guerra e d ella traslazione dell e sa lm e, il nucleo d ella sezione si avvaleva dell ' ope ra d e l cappellano militare Padre Calvi.

Alla corposa articola z ione d e l servizio corri s pose un ' attività c he, a giudicare dall a quantità d e i documenti pervenuti e con se rvati , dovette es e re ince ssa nte e frenetica, a li vello o rganizzativo , propositivo e attua tiv o. l risultati , in verità , non furono e sa ltanti.

L ' Ufficio A ss isten za tenne r a pporti m ens ili alle so ttosezioni di Corpo d'Armata e a i nuclei divisionali P d ell'Ar mata ; ana logh e riunioni periodiche t e nnero le s ottosezioni P ai propri nuclei divisiona li e agli ufficiali P. Riunioni e rappo rti c he non se mpre furono gradi ti ai com a ndanti d e lle Unit à . Il gen e rale Pi azz oni, comandante della D ivisione " Berga mo" , e bb e a

scrivere infatti al Comando XVIII Corpo d 'A rmata da c ui dipendeva: " ... Da po co tempo a questa parte uno o due Folte almese si c hiaman o a Su sak capi sottose z ioni e nucleo P. Così qu es ti ufficiali perdono più giorni in viaggi e ch iacchi ere di quelli che pos son o impiegare ne/loro servizio . Inoltre, si cc ome p er quanto mi riguarda molti hanno parenti a T rieste o Fiwne , tali ripetuti viagg i a Su sak pos sono sembrare soprusi e co munqu e una d eme ritata preferenza su colleghi molt o più severame nte imp eg nati "

Legittimi i timori e le rimo s tranze di Pia zz oni , ma allo stesso temp o indi cativ i di una diffusa in co mpren sio ne, maldisposi z ìone e trascuratezza dei comandanti verso le att i v ità di ass istenza e propa ga nda.

Ne lle riunioni , dur ante le quali emersero tutte le e s ige nze e le deficienze , f u ripetut a mentc o ttolin cato come gli ufficiali P fossero continuamente distr at ti dai loro compiti, o fossero addirittura degli in capaci Il cap it a no Ri c cardo Nordio , addetto a li 'ufficio p ropaganda della 2" Armat a, dopo una v i s it a ai r epa rti avanzati dell e divi s ioni impiegate in Slovenia e B os nia, n e l lu glio del 1942 co mpilò un rapporto durissimo nei rilievi, eso rdendo con la fra se " // se 1Ti z io P n o n funziona" . Sinte ti zz iam o le sue os se rvazwn 1: -s a lva qu alc h e rar a eccez ion e, gli ufficial i P non faceva n o ni e nte per dare ai so ldati almeno la se nsazion e c he potesse ro ben ef iciare di un se r v izi o di assistenza , per c ui tutto il

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lavoro, anche quello d i co n s ulenza , g ravava su i comandanti di re parto; - g li uff iciali P non vi sit avano i reparti ; - i g io rnali e gli opu sc oli di propaganda raramente giun geva n o alle trupp e . Per c ui , ins istente era la richiesta di g io rn a li , da s oddi sfa re con una maggiore di stri buz io ne, a nche negli os p e dali da ca mp o pe r feri ti e a mmalati; - la ti ra tura de lla "Trado tta " era così limitata che i so ld a ti co noscevan o appe na l 'esis tenza d e l gio rnale red atto per loro. Tanto valeva non pubblicarlo e no n era p ossib il e tir arne un num e ro di co pie suffi cien ti pe r la di stribuzion e all e truppe , sop rattutt o pe rché tra di esse s i e ra diffusa la co nv inzion e che la ''Trado tta" fos se u n g iornale destinat o ag li ufficiali più c he ai soldati ; - i re parti , in genere , no n avev ano no ti zie degli avvenimenti s ui var i fronti , né pote van o asc oltare i bolle ttin i di g ue rra de ll a radio perché o non possedevano apparecc hi o era n o privi dì pil e pe r far li funzionar e . L ' ufficiale P, pro seg uiva i.l rapporto , non e ra in nessun modo in gra do d i ese rcitare proficuam e nte i s uoi co mpit i, poiché si tro v ava quas i c mpre ne li ' imposs ibilità di ader ire a lle ri c h ies te c he g li ven i va no av anzate: no n poteva d istribuire radio che non ave v a, né c hiede re pi le che mancava no anche in I ta li a, né tan tom e n o co ntinuare a prome tt ere il suo inte ress ame nto per il mi gl ioramento de l ra ncio, per un a razio ne pane pìl:L con s iste n te, pe r un a ma gg io re di s tribuzion e d i v ino o di

s iga rette : perch é, dopo numerose promesse non mante nute e f umo se sp iegazion i cscu sator ie alla truppa, tutt e in cent rate sulla n ecess ità di sacrifici pe r le "mo mentan ee diffi co ltà", eg li veniva immancabilme nt e accusato di esse re so ltanto un c hi acch ie rone, ve nditore di f umo e portatore d e ll e ''solite parol e " e el i in ga nni.

A conclus ione , il ca pitano Nordio s ugge riva che g li uffi c iali P ne lle loro v is ite a i reparti port asse ro , con il mater ia le el i prop aga nd a, anc h e ma te riali "p i ù concret i'' da di s tribuire ai so ldat i , p er non lim it a re a ll e vuot e paro le l'o p e ra d i as s iste nza, o a ste rili seg na.lazioni le rel az ioni sulle lamente le e s ul morale de ll a truppa. Suggeriva , fr a l 'a ltro, che il tennine " propaganda ", impopola ri ss im o c ogge tto di malcelata ir onia , fosse sostituito con q uello el i assistenza, ch iedendo le debite a utorizzaz ioni a Ro m a (cosa ch e avve JTà ) .

I ri li ev i de l N ordio , es pre ss i sen za mezz i termini, s i ri trovano, inol tre , fra mo lti altri, n ei rapporti de lle riunioni e ne ll e re laz ion i della propaganda, anch e se in ta li documenti furo no an not a ti in forma più "garbata". Ne ll a rela zione ria ss unti va del g iu g no 1942, s ug li a rgo me nti trattati ne l co rso de l rapp ort o ag li uffi c iali P, dopo la pre mess a c he ques ti dovessero po se de re particol a ri doti morali , cultura li e s pirituali (m a lasc ia perpless i un in c iso, che recita come essi, nel rife rire ai Co mandi s u ll o sp irito delJa truppa, dovessero usare " particolare tatto nel presentare le sit ua:ioni in modo c he esse col limi no

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con le risultan ze della cen s ura e degli a ltri me::i d i co mroll o " : s i int e ndev a d ire c he d oveva n o produrre impress io ni add o m es ti ca t e?) s i passava a li 'es am e d e ll e vari e a tti v ità.

Del servi z io stampa, contrariamente a quanto sti g matiz z ato dal Nordio , si a ff e rma v a c h e l a diffu s ion e e r a buona , co m e le pro s p e tti ve d e ll e ini z ia ti v e avv iate, c h e s i s are bbero tr a d o tte in una pagina d e dicata ai sold a ti s ul " Popolo di Spalato", nell ' usc ita della " Trad o tta " c d e l "Pi cc hi aso d o" d e ll ' Xl Corpo d ' Arm a ta , nell ' int eg raz ion e di notizie ne i bo ll e ttini e n e i n o ti z iari e diti dall e unit à . Si ricono sce va, peraltro, la n e cessità di una maggiore disponibilt à di g iornali illu s trati e dell e ri v i s te di e ni g mistica, m o lto g radite ai so ldati.

Tra le attivit à ricre ati ve s i ca ldeggia va un increm e n to degli spettaco li cinematografi c i, maggiori pro iezioni di documentari " Luce" e più s p e ttacoli di a rte v ari a . L e radio-audi z io ni e ra no molto gradit e, per c ui o cco rrev a aumentare g li altoparlanti c he corredavano gli apparecchi radio distribuiti p e r una maggiore diffusione d e lle tra smi ss ioni , acqui s ire le n ece ss ari e pil e p e r far fun z i o nare le a pparecc hi a ture, s ostituire m o lte radio che si erano riv e late ineffi c ie nti.

Con l ' avvicinars i della b e lla stag i one , s i suggeriva inoltre che s are bbe stato opportuno orga ni zz are torn e i e gare s porti ve .

Quanto ali ' ass is ten z a, i s uss idi individuali ai militari dov e v a no gravare s ui congrui f o ndi disponibili presso gli

Uffici Comb a ttenti del Partito , mentre l e s omme d es tinat e ai r e p a rti do v evan o esser e util izza te p e r b e n efic i co ll e tti vi. L a contropr o p ag and a - di c ui dire m o a parte- and ava s viluppa ta in modo capillare p e r c hé potess e p e netrare efficacem e nt e s ui soldati e s ull e popola z io ni c iv ili.

A l t e rmin e . il ra pp o rt o ev ide nzia va le maggiori n ecess ità: i s titu z io ne urg e nte di case di to lleranza, sg ra vio dai servi z i e da altre attività per gli uffi c iali P, ch e dovevano esse re dotati a n c h e di una macchina da se ri ver e e di pe rso nale idone o. affin c h é potesse ro svo lge re adeguatam e nt e i loro in ca ri c hi.

Gli arg o m e nti dei rapporti non cambiaron o n e lle relazi o ni s ucce s siv e; a l contrari o aum e ntar o n o le seg nala z io ni de ll e n ecess it à : mag g iore di s ponibili tà di bibli o t ec hin e per i soldati , d e l tre no bagno p e r i presidi dislocati lun g o la linea fe rroviaria (lo s viluppo d e ll a g ueni g li a avev a c o s tre tto a ll'i s titu z i o n e d i una miri a d e di po s ti di co n t rollo e d i pi cco li pres idi lungo l e lin ee f e rroviari e), di valuta italiana p e r le casse dei re parti, di disinfesta z io ne degli ac ca ntonamenti e d e lle ve tture d e i treni in vase da pulci , di più num e r os i film a ti d a proiettare, di più tra s mi ss io ni radio d e di c ate alle truppe, di una tempestiv a distribuzion e di indumenti invernali (s p e c ialme nt e a lle trupp e o peranti in m o nta g na), di più num e r ose baracc h e p e r g li alloggiam e nti , ec c.

A ottobre s embrava ri s olto il problema di far giung e r e un tre no APE (as s i s t e nza propa g anda esercito)

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SuperSloda, finanziato con 4.000.000 di lire, ca ri co di ge n eri di conforto per i l benessere del so l dato nei Balcani. Insoluta, e ribadita p iù volte come problema da riso l ve r e assolutamente, r estava l a "ques t ione sessua l e".

Le re l az ioni m ensili della propaganda anno ta va no più o men o le s te sse carenze e lencate n ei rapporti; la l oro let t ura consente, però, di evidenziare come venisse fatto ogni s for zo e ogni tentativo per eliminar l.e. A d ifferen za d egli altri fronti, è da segnala re che nei Balcani vi furono poche lame ntele per il serv i zio po sta le, c he s u quel fr onte funzionò a bbastanza rego laremente .

Il morale d el so ldato , nonostante la g ue rr ig li a e i di sagi , s i mantenne generalmente b uono fino a l 1943; anno in cui s ubì un i narre s tab ile calo, poi ché fu ev idente come a lt ro ve che, per le continue sconfitte sub i te e con l a guerra ormai po rt ata in casa, non v i erano dubbi sulla infausta, imminen te sorte che gravava sul conflitto.

Problemi se ri ve n nero da ll'e quipa ggiamento, specialmen te dall e calzature, di qu a lità scad ente, soggette a rapido de te rio ramen to e difficili da riparare per carenza qualitativa e quantitativa dei mater i a li di riparazione (n umero s i furono i casi di congelamento attr i b uiti alla pessima qualità dell e scarp e); e dal rancio , n onostante i continui tentativi di migliorarlo, p er la difficoltà di approvvigionare i generi, da quelli di più indisp ensab ile co n s umo a qu elli di conforto. Nonostante ta l i difficoltà , durante il Natale 1942 si riuscì a

distribuire ad ogni sol dato un panettoncino da 300 grammi oppure, in alternativa, un panforte di pari peso o un torrone da l 00 grammi.

I rapporti con le varie etnie e genti dei paesi occupati venivano così definiti: - Sloveni, contatti ridotti al minimo indi s pensabile; - Croati , sostanz ialmente contrari ali' occupazione italiana;

- Serbi, favorevo li agli italiani, perché in fondo gli unici ad ai ut arli contro le violenze ustascie;

- Musulmani, alla finestra, in po sizione di attesa per appoggiarsi poi al più forte, al vincitore.

E, in relazio ne a tali rapporti, un particolare accenno merita l'attività di contropropaganda che fu sp ie gata nei Balcani, poiché in nessun a l tro fronte essa fu così diffic il e e complessa, né ri chiese pari attenzione e imp egno costante.

La necessità di creare un apposito organismo , che contras ta sse con vigore ed aggress ività la propaganda attivissima svo lta nei Balcani, promossa e s ostenuta da Mosca e da Londra, fu particolarmente avver tita ai primi de l 1942. Gli stu di preliminari per co ncreti zza re le proposte furono fatti nel me se eli febbraio , dopo che fu superato l'ostacolo, p regiu di z i evo le, del rinv e nim ento dei fondi Il piano delle attività prevedeva cont r o prop aganda a mezzo stampa, con trasmissioni radio fo nich e, e assistenza a ll e popolazioni indigenti.

In p articolar e, dovevano essere stampati manifestini red a tti nelle varie

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lingue per controbatte re quelli d iffu s i dagli avve r s ari , es e re trad o tti i bollettini di g ue r ra dell'Asse accompa g nat i d a co mmenti bre vi e se mpli c i , diffuse le s ituazioni d e i fronti di guen a c o n le az io ni sv olte . L e trasmi ss io ni r ad iofo ni c he dov e vano ess ere eff ett uate d a s tazioni a pp arent e mente c l a nde s tine , p e rché f ossero più ve ro s imili e convincenti , e dovevan o se rvire anc he a di s tu rbare le comunicaz io ni di pr o pagand a n e mich e . Per un a maggiore aud i z ion e d e ll e t rasmi ss ioni , ven i va n o richi es ti a ltoparlanti da coll eg are alle rad io in distribu z ione alle truppe, da s is temare oppor tun amen te in post i dov e le popolazioni c i vi li potess ero asco ltare i progr am mi. Per la propaganda c l 'assis t e nza a ll e p opo l a zioni fu s tanziata la modi ca cifra di 2 00.000 lir e, q uando ne occoncv ano a lm e no altre l 00.000 s oltanto p e r l'acqui s to degli a lto parlanti (la somma total e fu portata p oi a 500.000 lire ) .

L 'au t o rit à civile fu in vi t ata a co ll aborare con g i o rn a li , rivi ste e opuscoli bil in g u e, co n proi ez io ni doppia te eli f ilm a ti , c on l'i s titu z ione di cors i gratu iti di lin g ua italian a, co n l 'es po s iz ione eli fotogra fi e d e ll a g uerra e d elle rea li zzazi o ni it a liane in ca mpo s ocial e.

A fin e marzo venne f in alm e nt e is titu it a la "Se ::: i o n e Propaganda s ull e P o p o la z io n i Ci vili ", s uccess i vamente de nom ina ta "S e z i o n e Contropropaganda", posta all e d ipend e n ze d el tene nt e Antonio Ruzzi e r, triestino , e s p erto d e ll e compli ca te

prob lc mati che e tni c h e e r e li g iose di qu e i territ o ri ; co mpl ess iv am ente, la se zion e contav a s u du e u ff ic iali , un topog raf o , due di se g natori , un da ttil o g r a fo. A li vell o Co rpi d 'A rmata e D i v is ion i l a cont rop ropagand a f u affidata ini zial mente agli Uffici Affar i C ivili e agli Uff ici Informazioni; ma ritornò pres t o a ll e natur a li dipendenz e dell e s ott osezio ni e nu c le i P. Cos titu iti gli org ani, f u subito confez ionato un bollettino sett imanal e eli in fo rmazion i m ilit ari e politic he , prim a in c roato e love n o , e poi in serbo, n on appen a fu po ssib il e approvvi g ionare i ca ratteri a s tampa cirilli c i. Seguiron o manife s ti murali g r andi c p i ccoli , la rga m e n t e illu s trati , ed un g iorna lino per l a g io ventù , " Gio rn ale per bambini" ad imitazione d e l "Corri e re dei pic co li", ch e e bbe molt o s u cces o Nel comp lesso, a g iugno la s t ampa per la co ntropropa ga ncla e ra così organ i zzat a: n e ll a prima settima na de l m ese usc iva il b o ll e ttino ed il g i ornalino, ne ll a cconda i l bolle ttin o c d un carte llone mura le pi cco lo, nella t e r za il boll e ttino ed un car tellone murale grand e, n e lla qu ar ta di nu ovo il b o ll e ttin o ed un cart e llo n e murale picco lo. Il bollettino d iventò , in seg uit o, quind ic inale. L e pubblicazioni v e n ivano tutt e s tampate in tr e li ngue , da lla ditta Sm olars di Tri este.

L ' atti v ità di co n tro p ropaga n da fu d efinit a " in tona ta c d effi cace " , tanto c he nel 1943 f u est e s a, per le popolazioni d i razza love n a , a l t e rritorio di Ud in e, Tri e s t e, P ol a , Fium e e G orizia , dove i parti g ia ni avevan o provocato

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"incidenti". No n fu sempre faci le però realizzarla; il fatto c he essa dovesse essere confezionata in lingue non facili ed essere diretta ad et n ie diverse , praticanti anche religioni diverse , fu causa di alcuni incerti del mestieri; fu rilevato, in alcu ne occasioni, che le traduzioni lasciavano a desiderare, f ino a provocare in alcuni casi il sorriso dei lettori; e ancora, c h e alcuni argoment i suscitavano ora l o sdegno dei mu s ulmani ora quello dei crist i ani, per cui fu s ollecitata più attenzione nella scelta e nell'esposizione degli argome n ti trattati.

Ali '8 settembre d el 1943, i fatti dimostrarono che le attività di contropropaganda non avevm10 sortito, purtroppo, alcun risultato : i militari italiani nei Balcani, infatti, s ubirono violenze eli ogni tipo, da parte di tutti . Inclusi i maltrattamenti riservati a quanti combatterono nelle stesse file dei nuovi alleati titini.

Grecia. Dell' occÙpazione italiana della Grecia si è eletto sempre con ironia: armata "sagapò" fu definita l' 11" Armata, che operò su quel fronte e vi restò come forza d i occupazione. I documenti re lati vi ali' assistenza e alla propaganda consentono di rivisitare tale luo go comune, e delimitare meglio il discrimine fra l'armata cieli ' aneddoto e quella che rea lment e essa fu durante i d ue anni di permanenza.

La sezione propaganda dell ' Armata ricevette, dal 1942 al 1943, c irca un milione e mezzo di lire per il benessere del soldato. Ad Atene, e poi negli altri presidi, furono aperte Case del Soldato;

altre furono istituite presso i comandi dei reggimenti. Le case del soldato avevano annesso la sala lettura , con bibliotechine e il ne cessar io per scrivere, e lo spaccio; gli spacci, però, sia per la scarsa affluenza di merci dall'Italia, sia per l'impossibilità di acquistare sul mercato in Grecia quals ias i genere a causa degli altissimi costi, finirono per disporre quasi sempre soltanto di vino.

Né ai militari era possibile frequentare i locali pubblici, per i pochi ss imi contanti di cui essi potevano disporre. Ai soldati, infatti, dopo le rimesse a casa dalle paghe, che quasi tutti facevano, restavano in tasca poco meno di 2 lire al giorno che, al cambio di otto dracme per lira, significa vano 16 dracme. Le libertà che la tru ppa si poteva concedere con tale somma sono presto dette: un bicchiere di vino costava nei locali da 280 a 400 dracme, una scatola di fia mmiferi 150 -200 dracm e, un pacchetto di s igarette fino a 1.200 dracme. Gli ufficiali non se la passavano meglio, pur potendo disporre di 4-5.000 dracme al mese, perché frequentavano locali molto più costosi . Ne l corso del 1942 la situazione migliorò, ma non di molto, dopo che il generale Geloso riuscì ad ottenere per i militari dell'Annata un assegno integrativo in dracme da spendere in Grecia, consistente in 280 dracme giornaliere per il soldato e 45.000 dracme mensili per l 'ufficiale.

Quanto ai " li berti na ggi", essi avevano costi a l tissim i ne lle case di to ll eranza: andare con una donna costava almeno

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l 0.000 dr ac me , cos to c h e s al iv a a 15 .000-25.000 drac me per qu e ll e c he mo s trava n o attenzi o ne " alla puli z ia e all'igien e" . La pro s tituzione lib e ra era più econom i ca e m o lto d iffusa, m a perico los iss ima , se s i co ns id era c he ad Atene , ne ll ' agosto d e ll942 , furono fermat e 3 .000 pros titute, d e ll e quali il 4 0 % c ir ca risultar o n o ammal a te.

I cost i elev ati deH'amo re m e r ce nar io e la propaga nda svo lta nel se tt o re sanitari o, c ondotta massicciam e nt e per ev itare co ntagi in ma ss a , eb be ro co me co n seg ue nza la ri ce rca di s iste m az io ni affett ive meno di s pe ndios e e più s icure; e qu esto motivo f u ce rtament e la causa princip a le c he s ortì l 'effe tto d e lla tra s fo rm az io ne d e l! ' l l a A nn ata da for za di occup az ione a fo rza " sagapò", impegnati c ome e r a no uffi c ia l i e so ldati a ricercare rela zio ni durature. Se agli a lti cost i de ll 'a m o re a pag am e nt o e all e paure di malattie , s i agg iung e il fatto che i so ld at i in Grec i a furono cos tretti a una lun ga pe rman e n z a e non ri ce vettero c he poc hi ss imi avv ice ndam en ti , v uoi pe r l'imp oss ibilit à de i tra s p o r ti c he p e r la man ca n za dei com plementi , s i riesc e be n a com prendere co me dov e tt e essere ricerca ta , e perseg uita co n in s is tenz a , l a v ia a lte rnati v a d ell '"accas am e nto " d a parte di g iovani vent e nni alla p e renne ricerca di a ffett i , no n s olo p l atonic i.

Diffici le, quindi , co mbattere o s tron ca re o almeno limitare il feno men o. No n furono, comunqu e e certamente, soltanto le attitud ini se ntiment a li dei milit ari a far merit a re l ' app e llati v o a ll ' li " A rmata e ad a ttirare l 'e le m en to femminil e greco ve rso gli itali a ni. A

parte la mi s eria e la fame p i ù n e ra , che s empre abbrutisce g li a nimi e fa dimen t icare ogni va lore- su ccederà anch e in Italia dur a nte l'occup azi one a lleat a - a ltri a vve nimenti am pli ficarono l a di spo nibilità d e lla popol az io ne g reca verso le truppe it a l.i a ne.

Nel fe bbraio d e l 1942 era es plo sa un a viol e n ta e pidemi a di ti fo ad Ate ne , a l Pireo e a Le v ad eia, s oprattutto tra le c lass i più pov e r e. Il deciso inte rvent o della s ani tà milit are italiana , e l a continua cap ill are opera di iso la ment o, di si nfez ion e e di s in fes ta zion e, co n se ntì di limi ta re il num e ro dei d ecess i , di annientare i focol a i e di acc e le rare il decor so d e ll' epide m ia.

Ne ll a primavera de ll o s tes so anno e ra stata in parte r iso lta, ancora g r az ie al deciso int e rvento degli italiani ne lla lotta a i fenomeni di accaparramento e di imb osca m e nto, la g rave crisi a lim e nt a re, durat a me s i e che aveva provo ca to circa 30 .000 morti s oltanto ad At e n e e nel Pireo . Il com a ndo dell ' 11 d Annata e bb e ad ann o tare ch e, in un a so la notte d e l fe bbr aio l 942, furono raccolti pe r le s trad e be n 42 bambini , abbandon a ti alla pi e tà degli itali a n i da ge nitori im possi bilitati a nu trirli.

Qu es ti avvenim e nti ed i ch i ari interv e nti umanit ari, non di sg iunti dall 'affinità latin a t ra i du e popoli , pro c ur a rono a g li italiani una indubbia popol a rità, più effi cace di qual s iasi teori zz ata "propaga nda s ull e popol az io ni civ il i", e quindi a n c he una ce rt a d is pon ibili tà d e ll 'el e m e nto femmin il e a rispond e re pos itivamente a

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richieste di affetto c di relazioni, che promettevano di diventare durature.

Non è da credere però c he fossero tutte rose e fiori. Il se rvi z io informazioni britannico aveva ordito una fitta trama di agen ti , composta in maggior parte da so ldati in glesi rimas ti sb andati sul s u o lo g reco, che co ndu cevano una propaganda a ttivi ss ima contro gl i italiani, facendo perno s ullo smembramcnto ten·itoriale della Grecia e potend o co ntare sulla ricca borghesia, su ll a classe politica deposta, s ulla ma ssa dcii ' ufficialità g r eca congedata e abbandonata al suo d est ino.

La Grecia, in o ltre, pullulava di bande di ribelli, di diversa est razione politica e id eo lo gica che, pur tenute sotto co ntrollo, progress ivam en te diedero molto filo da torc e re alle unità ital i ane. Nell'estate del 1942 in Tessaglia e n e ll 'Epi ro l'atti vità de ll e bande subì un'impennata, e le azioni di guerriglia furono sempre più cruent i. L 'es iguità delle forze di sponibili. poco adatte ad azioni di controguerriglia, non consentì di battere con eff icacia le bande.

Non fu peraltro l 'a ttività delle ba nd e ad avere negativa influ e n za sul morale delle truppe. Nelle re lazioni mensili del se rvizio di assistenza e propaganda fu m esso in ev id enza che giocavano sfavorevol m ente s ullo s pirito dei soldati l ' irT ego larità s i stema ti ca del se rvizio postale aereo e ordinar io, c ui faceva eco la discontinua distribu z ione delle ca rtoline in franchi g i a, il v e rtigino so aumento del costo della vita, le di rricoltà crescenti p e r Jc g ià in ufficienti concess ioni di li ce n ze.

Problemi che aumentavano il peso di a ltre carenze, quali la mancanza di sapo n e da bucato c di materiali per l ' ig iene personale, l 'insufficiente asseg nazion e di viveri- anzi l'assoluta im possibilità di approvv igionamential le case del so ldato. che s i assommava alla riduzione della razione di pasta nel rancio e ai costi proibitivi dei generi a lim en tari su l mercato; c, inoltre, le difficoltà di procurare momenti ricrea tivi e di svago, tanto c he la maggioranza dei reparti dovette organ izzare improvvisate filodrammatiche in proprio, a fronte di una deficie n za di spe ttacoli teatrali e ci n ematografici ( per questi ultimi fu ripetutamcnte segnalata la mancanza di pellicole da proiettare) .

Tuttavia, pur tra i fastidi procurati dalla propaganda britan nic a, dalle bande, dalle carenze e lencate, i soldati ita li ani in Grecia no n s ubirono mai se ri e depressioni dello spiri to. Fu so lt anto dopo l 'a rmisti zio che ess i annichili r ono. st retti tra gli eccidi sub iti dai tedeschi ed i l feroce trattam e nt o loro riservato, con acca nimento , dalle bande grec he di diversa estraz ione politica.

Fronte R usso.

Non fu difficile . piegare ai soldati italiani i motivi ideologici della ca mpagna di Russ i a Le motivazioni de ll a g uerr a furono presentate con slogan e discorsi che rase ntavano toni '-da crocia ta: si andav a in Ru ssia non per conqu i stare t er rit o ri e per sopraffar e

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popolazioni , ma p e r "libe rare " ge nti op presse da un s i s te m a feroce c c rud e le, sc hi av e di un reg ime v io le nto e san g uinario. Un s i s tema c he , non co n te nt o de l f e r oce d o m inio impos t o in c asa , tent av a di es te nd e r e i s uoi ten tacoli barbari p e r conseg uire l a b o l cev izzaz io n c de l m on d o, c che quindi and a va s ubito combattuto e di s trutto.

I p r im i co nt a tti co n l e po p o l az i o ne uc ra ine se mbrarono confe rmare l e te s i espos te ; i so ld a ti e ra n o effe tti vame nt e c o n v inti d e ll a cro c ia ta cr is ti a ni zza nte intrapres a e d il p o polo sovietico g li se mbrò d avve ro il de m one b o l scev ico t eo r izzat o Fu, in p a rticol a re , un a situ a zion e nuova e d inas p e ttata a sba lo rd i re i l so ld ato itali a n o e ad avere rifl e s s i n ega tivi n e l s uo a nimo , a c on f e rma d e lle " d e moni ac he capac it à" d e l p op o lo s o v ie ti co : l a co n s i s te nt e prese nza di donn e comb a ttenti n e li' Arm ata Ro ssa . La d e te rmi naz i o n e, il coragg i o, in a lc uni c as i la feroc ia con cui le sold a tesse s ovietich e s i batte van o, f ece n asce re n e i m asc hi la tini , avvezzi a con s iderare le donne s olta nto com e m a mme , mo g li , so re lle , fidanz ate, ama nti , sen tim e n ti d i os tilit à tali da fa r f iorire o sc ure le gge nde s u comportam e nti effe rati d e lle ru s c, che av reb b e ro u s at o fe roc i sev izie e perpretato atroci mut il a z i o ni su militari it a li a ni f er iti , fatti prigioni e ri , o Ca duti . E d i t a li effe rat ezze scri vev ano a nc he a familiari e am ici , amplifi c ando l a fama d e l m os tro sov i e ti c o.

P e r cui , ini zialm e nt e, il c ompi to dell a pr o pagand a ideol og ica e bb e fa c il e g ioc o

c fu effi cace n e i risultati. Ma , in seguit o, a ltri f a tt or i fe ce ro per dere peso a ll a pre pond e ra nz a de l m ess ag gio id e olo g ico, fin o a vanifi c arlo de l tutt o. l co n tatti co n la po p o l az io n e, i co rdi a l i ra pporti c he s i s tabiliro no fra l e ma sse p iù pov e re e i so ldati , p o rtaron o pres t o a più re a li s t ic h e co n s id e r az ion i : in f o nd o, i c ontadini ucraini avevano gli s tessi p ro blemi d e i con tadini i talian i; affin i t à co muni e pre vale nti, se s i ti e n e c ont o c h e la g ran parte della truppa e ra fatt a di co nt a din i .

Il Co r p o di Spe di z ion e Itali a n o in Ru s sia (C .S.I.R. ) e bb e ini z ialm e nt e in o rga n ico u n a Sez io n e d i P ro p agan da . L o Sta to Mag g i o re R. Ese rcit o- U ffici o Propag anda , il 2 ag o s t o 1941 , co muni cava a l C .S .l.R. d i aver p reso ac cordi co n la Wc hrm ac ht Prop a gand a, affinch é un uffi c ia le t e d esco, g io rnali sta, co l la borasse c on la se zi o n e it a liana n e l setto re dell a stamp a, de ll ' ass is t e n za e d e ll a prop aga nd a . I te rmini d e lla c o Jiabor az ione ve nivan o c o sì definiti: - n e l setto re sta m p a av re bb e ro o p e r a t o 6 corri s pond e nti di g u e rra (maggiore N ino Ca rla ssa re per l 'Ag e nz i a St efan i , t e n e n te Fran cesco Gi a rriz zo p e r il Giornal e d'Italia, sottotenente Virg ili o Lilli p e r il Co r r i e re de ll a Se r a, t e n e nt e A less andro C a muri p e r Il Pop o lo d'Italia , capitano Paolo Z appa pe r L a S tampa, I l P opolo di R o m a, La Naz i o n e, ca pitano Ettore Doglio per l a G a zze tta del P o p o lo ), i q u a li a v re bb e ro pro vve dut o dirett a m e nte a i s ervi z i per la s tamp a it a lian a . L ' uffi c iale t e d es co , a l qual e

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era assicurata libert à di movimento, av rebbe prov veduto ad inviare notiz ie e corris ponden ze a Berlino; - nel settore fotografico e cinema tografi co, i nuclei della Sezione avrebbero provveduto a pedire all'Ufficio Addestramento il materiale prodotto; c so, dopo lo sv iluppo, l a stampa e la revisione, s arebbe stato utiliz za to a i f ini della propaganda . Parte d e l materiale, la più interessante , sarebbe sta ta invi ata anche a Berlino ; - nel settore cieli' assistenza e della propaganda , 5 giornali ti av rebbero provveduto all'edizione in lin gua italiana di un s uppl eme nto per il giornale da campo tedesco cieli' Armata, da distribuire alle truppe del C.S .l.R., cd a trasm issioni radio in lingua italian a da una s tazione tedesca. Nei periodi di sosta o di ripo so sarebbero tati organizzati s pettacoli teatrali c ci nematografici. TI 4 o tt obre succes ivo, per una migliore funzionalit à del servizio, furono costituite a ltre due sez ioni di assistenz a e propa ganda per il C.S.I.R.: una Sezione di rac co lt a e avviamento de l materiale P , dislocata a Verona ed alle dipendenze del Ca p o Ufficio Propaganda de ll o Stato Maggiore R. Esercito , ed una Se z ione di ricezione e distribuzione del materiale P, dislocata presso l'Intenden za del C.S. I.R. e da questa dipendente.

Nel 1942, il riordin ame nto e l'ampliamento dell e unità italiane al fronte russo, che portarono a lla costituzione ci eli '8 a Armata ri chiesero

anche la ri st ruttur azione del servizio di assistenza e propa ga nda. Il 25 giugno fu perciò costituito il l o Reparto Propaganda per l '8" Armata, così ordinato:

-Comando con il com pito di dirigere c coordinare le attività delle sezion i , assicurarne J'cfTiccnza ed il funzionamento, pr ovve dere al rifornimento dci materiali, tenere i collegamenti con la propaganda tedesca;

- Se z ione P , artico lata su Nucleo radio e proiezioni e Nucleo produzione (q uest'ultimo co tituito per trasformazion e della tipografia mobil e campale) . Il primo nucleo svolgeva propaganda presso le truppe utilizzando radio e cinema, e forniva al servizio inform az ione dell'Arma ta personale tecnico , mezzi radiofoni ci e cinematografici per la contropropaganda su lle popolazioni civili e sulle trupp e nemiche; il seco ndo nucl eo cu ra va la r edazione, la stampa e la di-ffusione del giornale per le truppe, c forniva il materiale a s tampa nec essa ri o al servizio informazioni , su ll e istr uzioni da questo ricevute , per la contropro p aganda;

- Sezione Assistenza, con il compito d i prov ve dere a tutte le attività di assistenza morale e materiale alle tr upp e e di curare, attrave rso la sez ione servizi, l a distribuzione dei materiali affluiti a ll 'Armata;

- Se z ione corrispondenti di guerra e radiocronisti, per la produzione del ma t eriale teso ad illus t rar e e

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valorizzare l'attività b ell ica de l! ' Armata attra ve rs o la sta mp a e l a rad io. La sezione aveva inoltre i l co mpito d i imp a rtire dire ttive ai co rri spondenti, aff inch é il m ater ia le prodotto fosse se mpre adeg uat o alle es igenz e bellich e ed all e n ecessità della propagand a, c di in v iare in I talia rapidam e nte tutta la pr od uzion e . Le trasmi ss ioni via radio dovevano esse re preve nti va mente ce nsur ate; - S ez ione Fotocinematografisti, art ico l ata su 4 nuclei e derivata dal precede nt e rep a rto spec iale , co n il co mpito eli produrre il materia le fot o grafico e c in e mato g rafic o, sec ondo i criteri e le moda] ità pr ev ist e per gli a ltri materia! i di propaganda : -Sezione Se rvi z i , derivata da qu e lla di ri cez ion e e di st ribuzion e materi a li P, c in ca ricat a delle nece ss it à logi stic he e amministrat i ve del Rep a rto, d e lla gest ione e della di s tribu z ione del material e ass i s te nzial e, s u istru z ioni della sezione a ss isten za.

Oltre a ll e norm a li dota z ioni , il R epa rto di s ponev a di 16 autovettu re, di 7 autocarri , di cui 4 speciali o attrezzati per le tra sm iss ioni e per le proi ez ioni , d i 2 motocicli. I mat e riali tec nici do veva no esse re forniti dali' Istitut o Nazio n ale LUCE e dalla Direzi o ne Gen e ral e d e l Genio.

N e l me se di lu g li o fur o no pr ec is ate alcune dell e diretti ve impartite a l R eparto, r e l ative a ll a pr od uzion e dei m ate ri al i propa ga ndi s ti c i , a ll a cen s ura, all'a ppr ovv igi o n a m ento dei mat e ria l i t ec nici. Il mat e rial e

propagandistic o prod o tto dall a sez ion e corrisponde nti di gue rr a e r ad iocronisti doveva essere immediatamente i nvi ato a R o ma a l Ministero della C ultur a P opo l are per l ' utilizz az ione; quello rotocinematograf ico a llo Stato M agg ior e R. E serc it o che, dopo ave rl o cens urat o, lo avrebbe trasmesso ali ' Istitut o LU CE. L a ce nsur a dell e co rrispondenze , de ll e pitture, dei d ise gni , delle r ad iocronache non doveva esse re ratta pr esso 1· 8·' A rmat a, ma dal nucleo del Comando Supremo distac ca to pr e sso il predetto Di cas t e r o. I materia li tecn i ci o cc orrenti alla produzione della propaganda sarebbero s t ati forn iti , rip a r at i o s o st ituiti so lt anto d a Cultura P o polare e non più anche dal Ge nio , come precedentemente di s p osto.

Nell'agosto d e l 1942 fu aggregato al re parto propaganda un nucleo r ac colta m a terial e p e r una mo st ra antibolscevica da reali zza re a Roma. Sono l e ultime disposizioni not e della s toria elci 1o R e parto Propa ga nda ; a eg uito degli avvenim e n ti di fine ann o e dopo la ritirata d a l Don ( la sezione as s istenza ne l genna io 1943 risulta va di s l oc ata a Makejewka) , l ' unità fu c ontratta in normale sez ion e per C om a n do d 'A rmat a ed il p e rsonal e in esubera n za fu parte i mpiegato a Vi e nna , pe r la eli t ribu z ione di v ive r i di conforto a i red uci dal front e, parte passò al SIM (interpre ti ), parte all'Ufficio Propaganda e Ass iste nza dello S tato Ma gg iore R. Ese rcito Quanto a lle attività svo lte d agl i organi

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di assiste n za e propaganda, durante l a campagna i l r e parto poté disporre di o l tre un m i lion e di lire : p o té di s tribuire inoltre, come avveni va sug li al tr i fronti , una consid e revo le q u antità di pacch i dono , contene n t i mat e ri ali di benesse re, che affluivano da ll 'Ita li a. Notevole attenzion e fu posta anch e a !l ' assisten za s anitar ia , in cons id eraz ione del parti co l a re cl ima c h e le truppe avrebbero incon trato s ul fro nt e rus so. Ai s olda t i fu infatti distribuito un decalo go di norme igi e ni che fondamenta li da os se rvar e, co n s u cci nti consigl i p e r evitar e i congela m enti; p er i Comandi , la Direzione G e n era le di Sanità pre p a rò un opu sco le tto più articolato s ul modo di affrontare le prin cipali m ala tti e , cui le truppe s arebbero anda te in contro n e l te r ritori o ru sso e n e i con t atti con la popolazion e sov ieti ca, ricco di sugger im e n ti r e l a ti vi a norm e ig ie niche e alim e ntari.

I militari inviati al fr o nte ru sso di spose ro al r i n izio della c ampagna di n otevol e ass i s te n za, a n c h e nei territori che attrave rsavano per rag g iungere il front e . Org ani del SIM e A ddetti Milit cu- i in U n g heri a c R oman ia, nel 'seg n ala re l 'e leva to sp iri to delle trupp e e la s imp atia c he le pop o la z io n i del posto dimostr ava no ve rso i no. tri so lda t i in transito , informavano a n c he della organi zzaz io ne messa in a tto con il concorso de ll e se zioni loca li del Fasc i o e dell 'U ni one N aziona le U fficiali i n Congedo d ' It a li a, pe r ass is te re in ogni modo i militari di passa gg io . Nella s tazion e di Budapest, ad ese mpio , g i à nel lu g li o 1941 era s tat o o rga nizzato un

ampi o loca le di ristor o, capace d i ospitare a mensa 500 so ldati per volt a. Ad ogni so ld a t o ven i va n o di s tribuiti , o lt re a l ra n cio, un pa cc hetto di s igar e tt e, bibite, fru ua e d un bo ll e ttino s tamp a t o s u qu attro fogli con le ultime n o ti zie della g u e rra c della Patri a.

Offe r te a i so ldati prov e nivano anche dalle organizzazi oni fa sc is te esistenti in It al ia, c h e talvolta però avanzava n o prop oste non realizzabili s ul piano pr ati co; il res ponsab il e d ella Gio ventù It aliana d e l Littorio d i R eg gio Emilia , ad esempio, pe r far se n ti re la presenza e l'en tu s ias mo dei giovani "cuor i" it a li an i alle .. ero i che F i aure dei came rati che .J l,.., bagnan o co l/oro san gue e copron o di g l o ria i ca mpi un di ca lp esta ti dal bolscel 'ismo ., , propon eva al Sottosegretario alla Gu e rra l ' offerta c l'invio d i cassette di f rutt a a i feriti del C.S.T.R. ; una oflerta va lutata non conv e ni e nte e respinta , poiché la situazi one dei traspo rti a l fronte ru sso non consen ti va un in o ltro rapido d i derrat e a lim e nt a ri, fa c ilm e n te det e ri orab il i, come la frutta.

A sette mbre , intant o, l 'e ntusia s m o dimo s tr a t o da comandi e s oldati, ve r so la crociata antibo l scev ica intrapresa, in cominc iava ad esse re morzato da una lun ga se ri e di ca r enze che avevano . cri e pro g ress ivi rifles s i s ul morale d elle trupp e. L e prime avvi sag li e s i ebber o con una richiesta di acq ui s to di s ti val i , ava n zata ai co mmilit o ni tedeschi , da distr i buire alle trupp e in vis ta dei ri gor i invernali. La richi es t a f u r esp int a, e fu adottat a la c onsueta soluzione di rim ed io: f urono di st ribuiti co n

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parsimonia carpon i d a montagna c uose va ld ostane. So lo pe r l e se ntin e lle , es po s t e ai ri go ri notturni più inten s i, fu p revi s to l 'i mpie go d i ca lzari di pe llic ci a co n f o ndo di legno.

A ottobre , l ' In ten d enza d e l C.S. l.R. invia va un lungo e len co di ge neri occorre nt i ag li spacc i re ggimenta li , ch e s paz i a v a da g li oggetti di vestiario, a quelli d' uso quotidiano ai viveri d i c onforto; l 'es ig e n z a fu s ott o po s ta al d ire tt o interess amento de l Ca po d i Gabin e tto d e lla Guena. P er ironia della s o rte , negli s tessi giorni risultavano fe nni in It alia 38 treni , alles titi a pa rtir e da settembre, carichi di ogni mat er ia le, in cluso un tr eno co n un nucl eo propaganda. Il blocco de i traspor ti si era ve rifi ca to p e rché l 'Uffic io Co.llega m en to Trasport i G ermanic i aveva ritenuto d i dover limit are a 15 , e non più ai previsti 25, il nume r o dei convogl i di treni in parte nza dali' Italia e d es tin a ti al C.S.I.R.

Il l O nov e mbre, comunque, r iu cì a partire un tre no propaganda con una c inqu a ntin a d i va g oni , ca richi di v iveri d i conforto e di materiali di assistenza, inclu se 30 s tazioni radio e numerose b ib lioteche. Era poco p e rò p e r so ddi s fare l e es igenze de ll e trupp e in Ru ss ia , che incominci ava no a far se ntire a v o ce a l ta le loro protes te , seg n alate a nch e dal R. Consolato d i Bu care. t ad A n f u so, mini s tro plenipoten z iario degli Esteri. Veni va sc ritto infatti c he g li uffici a li di passaggio per Bu ca rest lamentavan o gravi defic ien ze di ves ti ar i o, di vettovagliamento, di rifornimenti , pro c ura n do tra gl i it a liani

prese nti in quella città " sentimenti di pena" per le condizioni d e i combattenti connazionali, esposti ai ri go ri dell'inverno ru ss o con in suffici e nte as s i s te nz a mat er iale c d e qui pagg i a mento inadeguato; ven iva s ti gmatizzata anche la s i tuazion e mor a le, precaria a causa d e i numero s i dis se rvi z i , inclu s i qu e lli che si verif icavano n e lla pos t a mi lit are . Alcune madri, in I t a lia, s i unirono alla protes ta, rivo lge ndo direttame n t e al D u ce le l o ro l ame nt ele s ul vest ia rio d e i figli milit ari, n on ad a tto a fcu- fr o nte a ll a ri g idit à d e l clima. L a Direzio n e di Commissariato , int erpe ll ata , fo rniva l ' e l e nco d e i capi in v ia ti e d i qu e lli in c orso el i invio, c ospicuo i n verità, e risponde va c he g li indumen ti e rano ido nei a ga rantire la prote zione dei s oldat i d e l C.S.I.R.

Dove finissero gl i eq ui pagg i ame nti idon e i r esta per ò un mistero, pe rché , n onostante le a ss icu raz i oni , veniva s egn a lato a Scue ro n e l m c e eli dicemb re c he, n e ll a s tessa Capital e, redu c i della Ru ss ia avevano spa rso l a noti z ia eli num e rosi cas i di congelame nto , dovuti all e precarie condizion i ci e li 'eq u ipaggiamento. E vid e nt emente, qualcosa non funz ionava nei se rvi z i di assis t e nza , e ancor meno n e ll a propaganda , se lo stesso Ufficio P eb b e a seri vere , a proposito eli tempe stivi t à e d efficacia, ancora un a volta, in occas io n e di un a d i s tri b u zione eli fi lm at i L UCE: " . .. La pro paganda s e v uol e essere ve ramente operante de\ 'e rispondere a criteri di temp es til ·ità e di misura. I n pi e no

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periodo inv e rnal e, c ioè nella fase pilÌ acuta della crisi p os t a l e, ilfilm L uce d oc umentava che il seni z io postale s i svo l geva a me zz o a e re i: ciò non era ce rto il momento pilì ada tto perché non ri spondeFa alla rea ltà delle cose Come pure non risponde a rea ltà la noti:ia data dai giornali che le truppe tedesrhe in Ru ss ia ri cevono tuffi i gio rni la p os ta. Si tratta di n o ti : i e non co ntrollate, piLì dann ose c he utili ". N e l successivo me se eli g iu gno del 1942 era lo stesso STM acl intervenire co n un promemori a ulla propaganda p e r le truppe in Ru s ia, s u seg nalazi one eli un ufficiale pro ve ni e nt e da quel fronte. I s ovietici , u s ufru c ndo anche della collaboraz ion e d e i numerosi fuorusciti italiani pr ese nti in Ru ss ia , av e vano messo in atto una poderosa organ i zzaz ione di prop ag anda comunista, diffond e nd o una quantità eno rm e di opu sco li c vo lantini in lin g ua italiana, co n il co ntributo dei c it a ti fuoriusciti e dei partigiani occultat i tra le popol az io ni civili dei t e nitori occupati. Gli a rgomenti di tal e propaganda non erano attinen ti s oltanto alla guerra , ma investivano anche l ' ideologia , la politica, l 'eco nomia del R egime, per cui l'atti v ità e ra rit enuta pa rti c olarmente p e ri co lo s a e da non s ottovalutare. L ' orga no inform ati v o co ncludeva, p e rtanto , sulla nec ess ità " ... di una int e lligente ed appropriata int ensifica z ione della nostra pro paganda. volta non solo ad esaltare il sen timento militare e la fede p o litica delle truppe, ma altresl a rontrohattere

effica c emente g li argomenti di quella av1•ersaria col dimostrarne l ' inconsisten za e la fallacia ... " .

Veniva ancora segnala to che l 'avversa rio aveva esc ogitato una nuova forma di propaganda, altrettanto pericolosa: nell a '"terra d i ne ss un o" ven i vano abbandonat e le ttere indirizzate nomin at iva ment e a u ffi c i a li , s ottufficiali c s old a ti d e l C.S.I.R., invitanti alla di se r z ion e e firmate da se dice nti militari i tal ia ni prigionieri dci russi. Nonostant e ge n e ri c he affe rmazioni , s ulla fa ls ità e puerilità di tal i forme di prop aga nda , e ra in co ntro ve rtibil e il f a tt o c he , in trupp e g i à pro va te da una dura campagna invernale- di ciò n e faceva no cenno l e s t esse relazioni d e ll a propaganda-, qualche dubbio sull' a utent icità delle le ttere veniva pur in s ti l lato.

Nel corso del 1942 furono comunque in c re mentati i pro vved imenti a fa vo r e d e l be ne sse re d e ll e trupp e, a g iudi car e dagli e l enchi dei m a t e riali inviati e dai provved imenti adottati ( talora tardivi , co me il premio speciale in danaro s tabilito per qua n ti chiedevano a domanda di essere tratt e nuti sul fronte ru ss o ) .

Maggiore atten z ion e s i cercò eli porr e ne ll 'es a m e dell e ri c hi es te e dell l e as p ettative d c i s oldati , ril eva te attraverso le rela z ioni men s ili del se rvizio P. Ad esempio, quando fu seg nalato che le trupp e g radivano mo lto i giornali il lu st rati , fu privilegiato l'invio di tali stampe, co mpatibilmente co n l a s ituazione dei tr as porti ; nel m ese di maggio 1942

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furono pe r tanto raccolte e d istribu i te 16.850 co pi e eli p eriodici illustrati (Be rto ldo , Mattino Illu s t ra to , Dorn enica del Corriere, Tempo, Illustra z ione del Popolo, Tribuna Illustrata , Marc'Aurelio), c alcune miglia ia di cop ie di al tr e riviste, quali la Settimana Enigmistica, "420", Cinema, Giornale dei vht!{gi e delle avventure.

Diffi co ltà persisteva n o invece per l 'a ppr ovvig io nam e nto di a pparecc h i radio e cinema. sopra ttu tto per la ca ren za di materie pri m e c per la spec ul az ion e commerc i a le avviata da alcune ditte: l 'U ffi cio P seg nala va che la "Magnadyne" e " La vo c e d e l Padron e" avevano smesso di cost ruir e radio de l tip o econom ic o, de s tin a t e ad essere dis tri buite a ll e truppe , per co nc entrare la produzion e su a pparecc hi più costosi, immessi su l libero mercato.

An che dopo la ritirata i so lda ti non fu rono abbando n ati; ancora il 24 febbraio del 1943 p a rtì d a Verona p e r Gomel un treno ass is tenziale, composto da 35 ca rri e fornito eli com p lesso c ucina , ca ri co di ge n e ri di co nfo rto e mater ia li d i ass istenza . A ll o stesso modo , in Pa t ria fu particolarmente seg uita c curata l' ass is t enza ai reduci; sc rive va l ' Ufficio Propaganda in una propria c irc o la re c h e i reduci della Ru ssia aveva n o dir itto n on ad una "as tratt a ric onoscenza", ma acl una atte n z io ne concreta e d eff icace che valesse a ripri s tin arne le e nergi e for t emen te provate, o ltr e c he da ll e sofferenze fi s iche, da lle tragiche

v icende d i guerra che quei combattenti avevano vissute.

Ma , come è p ossib il e leggere n e ll e stesse relazioni d e i coman d a n ti dei campi contumaciali, do ve i reduci da ll a R ussia veniva no accentrati, essi e ran o troppo pro va ti n e ll'intimo p e r poter essere blanditi da qual siasi ini z iativa assistenzia le e pr opagand ist ica, di s trutt i come e ran o n e l co rpo e nell'anima dal le atroci vice nde s u bite.

L e Di vi sio ni ri e ntrat e dalla Russia non transitaro n o dagli arch i di t ri o nfo, a nch e se pe r alcune di esse furono proposte accog li enze p articolarmente solenni, p e r fo rtun a respinte, perché n essu n effetto b ene fico av rebb e ro potuto ave re sug li uomini del " D avai"' manifes ta z io ni e ce rim o nie in s ulse c retori c he. Pari mc n ti retorico fu l 'o r ci in e del g io rno em an ato dal Duce il l o marzo del 1943:

"UFFICIALI, SOITUFF ICIAL I, GRADUATI E SOLDATI DELL'S" A R MATA!

Nella du ra lotta sostenuta a fianco delle Armate germaniche e alleate sul fronte r u sso, voi avete dato innumeri decisive prove della vostra t enacia e de l vosrro valore .

C ontro le .forze preponderanti del nemico vi siete battuti sino al limite del possibile e ave t e co nsa crato co l sangue le bandiere de ll e vostre Divisioni .

D alla " J uUa " , c he h a infranro p er mo lti giorni l e prime ondate dal/ 'attacco bols cev i co, a lla " Trid en tin a" che - ac cerc hiat a- si è aperta un l'arco aftraverso undici s u ccess ivi co mbattirnenti, alla

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"Cuneense" che ha tenuto duro sino all'ultimo, secondo le tradizioni degli alpini d'Italia, tutte le Divisioni meritano di essere poste all'ordine del giorno della Nazione

Cosi sino al vi siete prodigati voi, combattenti della "Ravenna", della "Cosseria", della "Pasubio", della "Vicenza", della "Sforzesca", della " Celere", della "Torino", la cui resistenza a Cerkovo è una pagina di gloria, e voi, Camicie Nere dei Raggruppamenti "23 Marzo" e "3 Gennaio", che avete emulato i vostri camerati di altre unità.

Privazioni , sofferenze, interminabili marce hanno sottoposto a prova eccezionale la vostra resistenza jìsica e morale Solo con un alto senso del dovere e con l'immagine onnipresente della Patria potevano essere superate .

Non meno gravi sono state le perdite che la battaglia contro il bolscevismo vi ha imposto, ma si trattava e si tratta di difendere contro la barbarie moscovita la millenaria civiltà europea.

UFFICIALI, SOTTUFFICIAL!, GRADUATI E SOLDATI!

Voi avete indubbiamente sentito con quanta emozione e con quanta incrollabile fede nella vittoria finale, il popolo italiano ha seguito le fasi della gigantesca battaglia e come esso sia jìero di voi.

SALUTO AL RE!

MUSSOLINI"

A parte l ' errore macroscopico sulla "Iu li a" c he, pur essendo fra le Divisioni più impegnate nei combattimenti , non subì affatto le prime ondate dell'a ttacco sovietico poiché intervenne soltanto nella terz a fase della battaglia (l'affermazione dovette ferire molto i fanti della "Ravenna" e della "Pasubio") , l'ordine del giorno fu una mera esercitazione oratoria di finzione e simulatezza, partorita da colui che con assurda o s tinazion e aveva v oluto a tutti i costi le sue truppe su un fronte così lontano, novelli crociati votati a sicura morte.

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I tali a e fronte interno

La definizione di "fron te internd ' fu coniata durante la prima guerra mondiale ; fu, di fatto, la più efficace "invenzione" propagandistica del conflitto, e di ogni conflitto successivo, perché essa ebbe sulle masse una presa efficacissima .

L'intuizione dei propagandisti , di etichettare come fronte anche quella parte del Paese che pur senza imbracciare le armi partecipava alla guerra, per ottenerne il consenso, l 'adesione ed il coinvolgimento , fu certamente tra le più felici che la storia della guerra psicologica annovera.

Ricono scere ai cittadini senza uni forme importanza e dignità pari a qu e lla dei combattènti, significava infatti accrescerne il morale e potenziarne la resi s tenza alle fatiche, ai di sag i, ai s acrifici, ai lutti. Si otteneva così quella partecipazione globale di tutta la Nazione con tutte le sue risorse, umane e materiali, in una guerra diventata essa stessa ormai tota le . Una necessità pratica della guerra moderna quindi, qu e lla del fronte unico interamente coinvolto nel conflitto, ma abilm e nte rappresentata dalla propaganda come imperativo categorico scaturito dalle coscienze individuali.

La nascita del fronte interno consentiva, inoltre, di raggiungere un

seco ndo fine, non meno importante di quello della partecipazione corale alla guerra. Il sostegno morale, che la " tenuta" del fron te interno poteva offrire ai combattenti, era determinante s ullo spirito combattivo delle truppe; nella certezza di avere alle s palle l'ap poggio ed il consenso della propria Nazione, che sopportava con convinzione e vigore il peso del conflitto e s i adoperava in ogni modo per essere vicina a loro, i soldati erano o diventavano combattenti motivati e det erminati . L'intima fusione dei due fron ti , in definitiva, faceva sì che l 'in tero Paese diventasse un blocco granitico contro il nemico, perseguendo l'obiettivo di quell'identità e unità nazionale tanto invocato nell 'o tto ce nto e in parte raggiunto attraverso il Risorgimento .

Il fron te interno tenne abbastanza nella prima guerra mondiale, e svo lse quindi efficacemente il suo ruolo; agevolato dal fatto che, comunque, esso non fu direttamente e pesantemente coinvolto nei fatti d'armi , fatta eccezione per alcuni radi e limitati bombardamenti aerei, e per l'invasione di un lembo della Patria dopo Caporetto. In a ltre parole, se il fr onte interno tenne nella grande guerra, ciò fu anche dovuto al fatto che esso restò

Capitolo IV
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lontano dal fronte di guerra, in pratica "fisicam ente" intoccato , e so lt an to " indirettamente" scontò le co nseg uenze del confl itto, attraver so lutti e disagi.

Nella seco nda gue rra mondiale la si tuazione cambiò, complicandosi, so prattutto perché la separazione dei due fronti, int erno e di combattimento, non fu netta co m e in preced e n za; anzi, ess i finirono co n il co in cidere. In fatt i, la micidialità dell'offesa navale c aerea d eg li avv e r sari, e la successiva in vas ion e dello s te ss o territ orio nazionale, portarono a dire tto contatto i due fronti fino a farli identificare , per c ui non fu più possibile ten e rne distinti i limiti .

Le attività di ass iste nza e propaga n da , dirette a tenere alto il moral e di c ivili e militari , non poté, quindi , essere più d iffere nziat a di molto , tenuto conto che molti obietti v i divennero comuni . Si co ns ider i , ad ese mpio, che i militari della difesa con traerea e cos ti e r a v ivevano a stretto conta tt o di gom ito con i ci ttadini , spec ialmente ne i pi cco li ce ntri; che molti italiani non in armi e rano inseriti ne i medesimi dispositivi difensivi ( come nel caso della difesa con tra e r ea passiva, ch e fiancheggiava q uella attiva ed era affidata ali ' Unione Naz iona le Protez ione AntiaereaUNPA - le cu i s quadre erano co mpos te da c ivi li ); ch e i n ge ne re civili e m ili tar i dividevano ogni tipo di diffico ltà quotidiane , propri e de i fronti di guena, come g li alla rmi aerei, i bombardamenti, ed il conteggio delle vittime ca usate dall'offesa ne mica. Restarono , è vero, alcun e att iv i tà

propagandist ic he, espressioni tipiche dell'opera svol ta dal fronte interno a favore dei com battenti, come era già s uccesso ne lla prima guerra mon d iale, quali l a racco lt a di materiali e d i beni per la confezio ne di pacchi dono ai co mbattenti s ui vari scacchieri o perati vi, o l ' invio di lettere ai so lda ti per far loro se ntire il sostegno de l Paese. Ma, anche in questo caso, lo spirito di tali iniziati ve f u diverso: se ne ll a grand e g uerra erano stati so prattu tto un a miriad e di com ita ti, sorti più o meno sponta n eame n te e più o meno orga n izzati p er proprio conto, a fa r se ntire la loro solidarietà di fra te lli ai s oldati al fronte, ne ll a seco nda anche tutta l'attività d el cosi dett o fro nte inte rno fur ono irregg im entate dal Partito Naz i onale Fascista e dalle sue ema na zioni . Per cui non se mbra c he si poss a più d efinire il coinvolgimento del fronte inte rno come "associazionismo s pontaneo", pr omotore e attore della parteci p az ione, ma eventualmente s i può parlare d i adesione e co n se nso delle masse, più o meno forzat e, più o m e no c onsapevoli i n varia mi s ur a, ad atti orchestrati dal regime. Una risposta, inoltre, a d una s ollecitazione avanzata da qua si ve nti a nni di inten sa e assordante propaganda de l r eg ime fascis t a, che intendeva tra sfo rmare tutto il Paese in un s olo corpo arma to pe r la realizza z ion e di quell'utopi a definita " naz ion e arma ta", do ve tu tti era no combattenti e i fro nti f us i in uno e so ltanto un o.

L a c ommi st ione di front e interno e combattente, o di guerra, eb b e come

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riflesso una continua, reciproca influenza fra militari e civili, che portò a osmosi di umori. E tale osmosi, invece di avere effetti benefici, fu presto deleteria sul morale dell'intera Nazione; poiché, non essendovi più distinzione e venendo meno quel secondo fine che abbiamo indicato neli' importantissimo ruolo giocato dal fronte interno a sostegno di quello combattente, accadde che le lamentele di tutti gli italiani , in divisa e non , ovvero dei due fronti, finirono con l'assommarsi in mani era addirittura esponenziale .

Per questi motivi, in Italia diventò necessario unifonnare, fin dove possibile, e far convergere buona parte di tutte le attività propagandistiche, quasi allo stesso modo, s ui due tì·onti.

Sappiamo già che in Italia l'opera di assi stenza e propaganda fu diretta e svolta, in sostanza, dal Partito e dalle sue organizzazioni, e solo in parte dagli organi di assistenza e propaganda dell'Esercito. Ma èosa succedeva veramente al di là di tali attività, che mettevano in contatto i due fronti, attraverso le case del soldato, i po s ti ristori, i pacchi clono, le lettere degli alunni ai combattenti, le trasmissioni radio, gli spettacoli cinematografici e teatrali? E quanto vi era eli strumentale in alcune manifestazioni, che apparentemente sembravano finalizzate ali 'unione fra i due fronti? Pensiamo, ad esempio, al fenomeno del madrinaggio di guerra; nella prima guerra mondiale, esso era stato favorito, per il conforto che una presenza femminile, anche se sotto

forma di lettera, poteva recare ali' uomo sol dato Nella seconda, invece, il madrinaggio fu perseguito e combattuto, per sospetto opportunismo - sospetto non ca mpato in aria, pe rch é in molti casi fu verificato- di alcune sedicenti madrine; tanto che a partire dal 1941 numerose furono le circolari che prescris se ro a Prefetture e Comandi militari di vietare ed eliminare ogni ini ziat iva in merito. Le corrispondenze f irmate da madrine eli guerra furono to lt e di corso, come quelle firmate da presunte "sorelle", quando il contenuto delle lett ere lasciava arguire che l'appellativo di parentela nasconde sse una pr es un ta madrina.

Grava, inoltre, su ogni altra considerazione un pesante interrogativo: se un fronte interno s ia mai esistito durante la seconda guerra mondiale , o se esso fu soltanto un'inven zione della propaganda fa sc ista.

L'ipotesi più probabile , o almeno quella che è deducibile dalle ricerche che abbiamo condotto e dagli scarsi contributi disponibili in materia, in realtà avvaJorano l'esistenza di un fronte interno soltanto nel primo anno di guerra, il 1940. Esaminiamo gli avvenimenti e vediamo il perch,é.

Durante l'anno, gli ini z iali successi sui fronti operativi (Francia, Africa Settentrionale e Africa Orientale), e la re l ativa tranquillità sul territorio nazionale (le offe se navali e i bo m bardamenti aerei non erano ancora forieri eli gravi lutti, come lo sarebbe stati invece negli anni seguenti, anche se incominciavano a causare vittime),

l ol

t e neva no abbastanza sere no lo s pirito d e ll a Naz ione ed il conse nso alla gueiTa d e ll a popolazione era in gene re buo n o, a li.m e n tato dalla s p eran z a d i un co nfli tto di bre ve durata e prev e dib i lmen t e f a us t o. L' Italia era ancora per il Duce , le sc ritt e propagan d i s tich e s ui muri aveva no pres a, s lo gan e discorsi a effetti poteva n o strombazzare ancora " l ' in e luttabile vittoria fi n a le"

Anc h e se si allontan avano g iorno dopo g iorno le s per anz e in un a r api da so lu z ione del contl i tto , d isso lt es i a fine anno p e r l'apertura d el nu ovo fronte in Grec ia e p e r g li infelici avven im e nti in Afri ca, n ess uno p oteva ancora imm ag inare c h e l'Itali a sa re bb e us cita da ll a g ue rra dopo c inqu e a nni e con fatali, t r agic he consegue n ze .

Il fronte interno, in qu e i f range nti , te ne va c resisteva , come attes tan o le re laz i o ni deg li organi di polizia , quelle d c i ca r ab inieri , quell e d e ll a ce n s ura e pi l ' a ssenza , trann e in s i g n ifica n ti e spo r adic i cas i , di man ifes ta z ioni collettiv e d i protes ta e di attiv ità sovve rsiv è dell e o rga nizzazioni e d e i part iti politi ci cland es tini dirette a scard in arc il reg im e fa sc is ta , n e e r a la prova. Le ma sse non se mbravano ancora scalfib il i nell a loro fiducia verso il p ote re , i cap i militari , l'e e r cito.

A nc he i n amb ito milit are e t ra i so ld a ti la s ituazione sembrava a ncora ro sea, almeno per quanti s i trovavano all ' inte rno del Paese; i l morale era alto, la s mobilitazione fatta dopo la g uerra con tro la Fra nci a - smobil itaz ione cons id e r ata un grave errore da alc uni ve rt i c i milita ri - consentì a mol ti di

ritornar e a casa, non e ra no a n cora ev id e nti e avvertite le ca use c he po rt e ranno in segu i to a g ravi fratture a li ' in terno della struttura m ili ta re ; quali, ad ese mpio, la man ca n za di avvicendamen ti ai fronti , la s pino sa qu es t ion e de ll e li ce n ze e mpre più p ro m esse e s emp r e m e n o co nce sse, il fenomeno degli imbo sca me nti , la d efic it a ria assisten za alle fa mi g lie dei c ombatten ti e d e i Caduti .

A ltri problemi , eli minuta m a importante realt à qu otid ia n a, non se m bravano, al mom e nto , avere in c id e nza negati v a s ul fronte int e rn o. L e ca re n ze alimentar i n o n e rano a n cora g ra v i , n onostante i ra z ion a m e n ti, e la s ituazione ec onomi ca in ge ne re era t e nuta sotto controllo , perc h é il R eg ime al1 'en t ra ta in guerra aveva bloccato con provvedime n t i legis lat ivi quei cos ti , che più p es ano s ull'econ om i a di una n az io n e in g ueiTa , avviati a ll a crescita n e l p e riodo della n on be lli ge ran za: prezz i d e ll e m erci e de i se rv iz i, can oni, affitti delle case , sti p e ndi e s alari.

N é alc uni sce ll erat i p rovve dimenti e partico lari fe nom e ni , ch e av r e bbero potuto avere d e l e t erie co n seg u e nze e portare a turbamenti ne l tess uto soc i al.c (e n e i rappo tti con qu e ll o mili t are), se mbra v a n o avere avuto se ri rifl essi in t a l se n s o. A d e se mpio , l e legg i ra zzia li , c h e e bb ero come e ffe tto g ravi di sc rim inazioni sia tra i c iv ili s ia tr a i militari- molti u ff ic ia li furono e purati-, f urono app licate all'" it a li ana", per cui g li e b re i in Italia non s ubirono , almeno fino a l 1943 , atroci con eg ue nze a causa di quell e l egg i e pote tt e r o, pur tra

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indiscutibili e gravi difficoltà, sopravvivere. Né il fenomeno degli allogeni, cioè di quei cittadini italiani di etnia diversa (tedesca, slava, ladina ecc.) dava eccessive preoccupazioni alle autorità politiche e militari, poiché le attività anti-italiane erano rade e ancora tenute sotto controllo.

Nell941, invece, l'apparente saldezza del fronte interno , come quella del fronte di guerra, come quella tra fronte interno e fronte di guerra, si sfaldò a causa degli avvenimenti e portò ad una serie di fratture non più sanabili nel Paese tra i civili, tra civili e militari, tra i militari stessi.

Nel Paese, i disagi, le sofferenze, le privazioni, le disparità dei trattamenti, i lutti, le prospettive per molte famiglie di una guerra senza fine che privava gran parte di esse dell'unica fonte di sostentamento, ovvero delle braccia valide dei congiunti alle armi, incrinarono l ' idilli<:tca, effimera unità della Nazione che aveva visto masse riunite in esaltate folle oceaniche. l ceti più poveri e diseredati scoprirono, senza però ancora coglierne l 'intimo significato, la lotta di classe attraverso il confronto: "chi ha soldi trova tutto" divenne nel corso d eli' anno l'espressione più ripetuta e generò astio e rancore verso i ricchi. E, maggiormente, verso i nuovi ricchi, versQ quella nuova borghesia che stava accumulando fortune speculando con la guerra. Lo stesso significato assumevano altre frasi, riferite all'impossibiltà di procurarsi generi indispensabili, come il latte per i più

piccoli o il pane quotidiano per i più indigenti.

Ma non fu solo la costatazione di una diversità prodotta da sperequazioni economiche che portò ad atti di ribellione. Nel momento in cui alcuni, sotto gli occhi di tutti, sciupavano e sprecavano, mentre moltissimi erano afflitti dalla continua riduzione del già magro sostentamento, in particolare della razione di pane; nel momento in cui si scoprivano gli imboscamenti e gli accumuli illegali, gli accaparramenti, le irregolari distribuzioni dei generi tesserati, le file sempre più lunghe davanti a negozi sempre più vuoti, avvenne che la ribell.ione si trasferì sul piano ideologico e politico intaccando lo Stato, i suoi rappresentanti, le sue istituzioni. Capo del Governo, Partito, e gerarchi diventarono l'obiettivo di accuse senza mezzi termini. Scomparsa la fiducia generalizzata nel Duce, questi divenne bersaglio di molte violente invettive.

Invettive giustificate, perché- a parte le considerazioni generali - alcune decisioni prese da Mussolini, anche se al tempo non furono note, oggi fanno riflettere molto. Tanto per citan1e alcune, nessun commento il Duce appose, nel mese di aprile, ad un appunto che gli faceva presente come, su due milioni di italiani mobilitati in quell'anno, quasi la metà godesse di esoneri, comandi o impieghi presso le industrie. Eppure egli ben sapeva quanti malumori il problema degli esoneri sollevasse tra combattenti e non, e come esso fosse motivo di rancore

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gene ralizzato verso i vertici politici e militari. Nel m ese di giugno , se mpre del 1941 , co n in spi eg abile " ritros ia" eg li non vo lle c he s ulle c artolin e in fra nchigia fo sse ro stampate alc une delle s ue frasi rob oant i, che secondo l ' Ufficio Pro paganda pote vano essere di in c itamento ai c ittadini e ai s o ldati ; a se ttembre disse di no alla s pesa preve nti vata in 20 milioni pe r la co nfezione di 200 .000 pacc hi doni natalizi per i pri g ionieri di g ue rra italiani, co s trin ge ndo i familiari a ulteriori pri vaz ioni.

La di ver sità di c lasse che s i andava affermando, e c he aveva ali ' e poca prodotto com e risultato anch e una diversità culturale, si espresse anc he neg li atteg giam e nti assunti di fro nt e alla g uerra. I po ve ri , ignoranti , s i se ntirono impotenti di fr o nt e agli avv e nim en ti e al ternarono momenti di ribellione a fasi di depression e e di fatalistica rassegnaz ion e; i ricchi, colti p e rché gli unici a poters i p e rmettere gli s tudi , o s ten tarono di s interesse, indiffere nz a, o prote rvia , come nel caso deg li s tudenti universitari , ch e nelle Univ e r s ità pre tendevano la promozione ag li esami (il 18 politi co a nti - litte ram ) e ne ll e case rme reclamava no po s izi o ni di privilegio.

La frattura fra i l Paese e i militari diventò altrettanto profonda ; i comba ttenti avve rtirono un di s interesse ge ne ralizzat o p er la lo ro s orte e per i lo r o fa mili ari. L ' avvert iron o ne ll ' atteggiam e nto delle ist itu z ioni , che al di là dell e dichiarazioni di principio non riuscivano a risolvere i problemi

più minuti , come quello de lla care nte assis tenza ai fa miliari; nei ritardi con c ui veni va segnalata la propria s orte (ge nitori e mo g li apprend evano dai giornali di co n g iunti feriti o morti in co mbattim e nto, e non dall'Ufficio N o tizie); ne ll'indifferen za c he li c irconda va quando rientrav a no al pae se pe r brev i li ce nze e anno tavano che i loro s acri f ic i non interessavan o nessuno; n eg li ego ismi , n e ll'ipocrisia c nella cupidigia di quanti r es tavano a c asa e god eva no di privileg i, esonerati dalle fatich e de ll a guerra magari p er esse re ri co r s i a imbrogli.

Nella m e nte semplice della massa de i so ldati, diventava insiste nte e lancinante il pensiero c h e fascisti e sig nori r es tavano a casa , m entre il p es o della guerra era so pportato s empre più dai pov er i ; i ge r arc hi f uron o dipinti nell e loro lettere co m e cupi profittatori, da trattare soltanto con il plotone di esecuzione. Mi g liore so rt e non meritavano i fu nzio nari de llo Stato , c he pone v ano ostaco li burocrati c i ai mi seri s uss idi spettant i di diritto ai fami liari dei soldati; fam iliari sempre più affamati dalla g uena e rim asti da soli a co mbatter e co n la propria mi se ria su l fronte de lla so pravv i venza.

Un di s tacco f r a Stato , c itta dini e militari, che d e nunciava come, fatta eccezione p e r l e manife stazio ni este riori dell e organizzazioni del Partito a fav ore d e i co mbattenti , il sos teg no d e l fronte inte rn o fo ss e effim ero; una fra ttura c he ragg iunger à l'apice quando , s faldatosi com pletamente og ni parven z a di fronte int e rno, s aranno g li s te ss i

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parenti, amici , paesani a so llecitare ai co mbattenti il "chi ve lo fa fare". Una s itua z ione che alla fine del 1942 diven terà inevers ibil e .

La mancanza d e ll ' intim a fusione necessaria a far "d i c ittad ini e soldati un ese rc ito solo", indu sse il Co mando Sup remo, ai primi del 1943, a scri vere a l Du ce: " ... Se al quadro compless ivo della situazione militare si aggiunge quella non meno g ra ve della situaz ion e all'interno del Pa ese, so rgo no forti dubbi sulla capacità di res isten za della Nazione l n modo partico lare, le popolazioni soggette ai bombardamenti aerei . e sono quelle delle &randi città, soppo rtano con ma/celata rassegna z ion e i pe ri co li e i disagi La co nclusione è dolorosamente g r ave La capac ità di res istenz a nostra è assai debole O[?gi e lo sarà ancor di pii) domani ... ".

E anco ra , sempre a proposito del c onsenso e de ll e capacità di sos tegno e di te nuta d e l fronte inte rno , pre ndendo a s punto qu e llo c h e il P aese aveva esp resso per l ' Esercito n ell a g rande g uerra: ' ' Gli italiani non mancano di patriottismo, ma non s i può pretende r e c h e essi reggano oltre un ce rto Limite quando le speran ze in un epi logo vittorioso della g u e rra va nno d i g i orno in gio rno sempre pitì affievolendosi Se dopo Caporetto l' l talia s i raccolse attorno al suo R e con una sola voce e g ridò la sua vo l on t à d i r es istere ad ogni cos to, è perché Cap o r e tto rappresentava il prim o ed unico scacco militare della guer r a e perché lajidu cia si poteva vestire di panni reali e non di illusioni. Soprattutto , l' It alia non era

scossa dalla gue rra aerea. l l com battente o&gi non vive più tranquillo e non pu ò co mpiere in piena sere nità il propri o dovere di soldato perché è assillato dal pensiero che i propri cari sono come lui e più di lui esposti a mortale pericolo . E al combattente non può oggi più giungere l'incitamento alla lotta dai familiari che sono anche essi sulla linea del fuoco ".

E come fos se ro p e ri c o lose le influenze del fron te int e rno s u i milit a ri è dimo s trato dall 'es ige n za se n tita da li ' Ufficio Sta mp a c Assis te nza di d i ramare due circo lar i in proposi t o: ' ' .l rapp orti fraterni ed a,ffettuosi che. pe r una pii) intima j it s ione di tutte l e for z e nazionali, d evo no intercorrere fra i reparti e l e pop o laz ioni civili , es igon o la p iù vigile attenz i one da parte dei comanda nti. È ovl' i O che il tono morale di una popolazione si ripercuote ine\ •itabilmente in quei reparti che, per es igenze militari, si trovano a v ivere con essa in quotidiano con tatto; e come può g i ovare al tono mora le delle trup pe l a dimestiche zz a con una popola z ion e pe rm eata da fer v idi sen timenti di ital ianità e da un a fe rm a vo lontà di resistenza e di vi ttoria, così potrebbe riuscire dannosa /' di un ambiente civile nel quale si siano inji'ltrati elementi di decomposizione morale ... Se esiston o setto ri di " depressione", in quest i i c ontatti co n La popola z ion e civ il e s iano ridotti al m muno ... " .

Una crisi altrettanto profonda s i verificò a ll'inte m o d e ll a s tessa

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is titu z io ne milit a r e . Ne l P a e se, le re clute chiamate alle a rmi dopo il primo anno di g ue iT a s i m os travan o sempre p iù f iac ch e, sv o g li a te, indi sc iplinate, tant o che fu ne ces sa rio istituire anch e pres s o i depo s iti un s e rvizio a ss is te nza e prop aganda. M o lti g iovani ri co n- ev an o a iutti g li e spedi e nti per imboscars i o per evitare il servi z io milit a re; frequ e nti di ve nt a r o no i cas i di a ut o les ioni m o attu a ti , ad e se mpio, co n l ' e s tirp az ion e dei d e nti per s fuggire alla chiamata alle anni. S c arsam e nte se ntito era l 'a mor di Patri a, propri o in qu e ll e cl a ss i c he e ran o state a llevate e d educate nel mito della Na z i o ne dal f asc ismo. L e voci s ull a qu a lit à dell e r e clute, in g ig antite da "radio fante " e trasm esse ai fronti , fec e na s c e r e nei ve te rani pr o fondo malumor e, p e rc hé ess i v id e ro allont a narsi se mpre più i tanto desid e rati avvi c endam e nti.

I ri c hiamati , c h e pur e avev an o v iss ut o mom e nti di esa ltazion e e roica co n la conqu is ta del l ' Impero , s i rivelaro no altre tt a nto indi sc iplinati , s oprattutto per c hé lasc iav ano le pro prie fami g lie in situa z ioni preca rie e di pericolo ; e s i lam e ntavano di tutto , p e r la di s parità di tratt a m e nto ec onomico, leg at o a l c orp o cui ve nivano ass egnati , il rancio, p e r l 'uniforme , pe r l ' equip ag giam e nto, per g li acc antonam e nti.

I n co ntinua z io ne fu . ti g mati zza to lo stato di rilassamento delle trupp e pre s idi arie e te rritoriali , e di qu e ll e in g en e re di s l oca te in It ali a . Una situa z ione deplorevol e a lla fin e notata anch e dagli s tess i solda ti prov e ni e nti dai fron ti o pe rati vi ; sc ri vev ano i c ar a bini e ri

di Fire n ze n e l 1943 : " ...!ree/u r i d ai ' 'ar i fl'o nti ed i militari ch e vengon o in li cen:a da scacch ieri ope r atiri hanno un eridente magg iore sp irito guer riero e no n fann o mistero de floro d is appunto n e l ri l ev are in te rrito ri o poco sp irit o militare, tenden: a generale a lascia r co rre re e n e l c onstata re che la qualifi ca di co mbatt en t e è s tata estesa a n c he a \'arie categorie d i militari che a sso h ·o1w l e l o ro fu n:ion i i n Paese sen za correre rischi e.flettivi ... " .

Una s pereq uaz ion e cos ì ass urd a, qu es t ' ultim a, e mai sa na ta , tanto c he in molti casi ancora og g i trova in ag ionevoli ripercu ss ioni ne ll 'a ppli caz io ne d e i be nefi ci a i combattenti della seco nda gu e rra mondiale che hanno r a g giunt o la p en s ion e

Sui fronti o pe rativi , d o ve n o no s tant e tutto i s oldati ancora res istevano e p esa nt e m e nt e subi va no l 'a nd a m e nt o d e ll a g uerr a, l a cri s i di ve ntò peri colosis s ima, poi c hé portò a frattur e tr a i c api milit a ri e i qu a dri , all ' intern o d e i q uadri , e tra qu es ti e le truppe.

I quad ri vi ssero mom e nti di fr ustazione quando si se ntirono impotenti a co ntr as tare l e offese n e mi c he; e ri v olser o la loro rabbi a sui capi c he, con c ircolari min acciose c ontro chi non av esse fa t to il pro prio do ve re, sembr av an o vo le r addo ss are a pres unte in c apacit à d e i com andanti minori l a causa d e ll e sco nfitt e : add e biti pre tcs tuo s i. p o ich é i c om andant i d e lle uni tà a ve v an o se g na lato in s variate c ripetute occasioni l'o gge ttiva imposs ibilità di combattere, di r e ag ire, di c ontras tare l'avve rs ario p er

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l'inadegu atezza degli equipaggiamenti, degli armamenti , dei m ezz i disponibili. Neanche i ra pporti fra g li tessi quadri erano buoni , per la di s p a rit à di trattamento econo mic o e per la s perequazione nelle carriere, a lcune volte favorite dalle conoscenze "g iuste".

Le trupp e a loro volta s i ritro varono in conflitto co n i quadri ; p e rc hé, ad esemp io , ubivano talor a trattamento diverso n eg li acca n tonam e nti e nella co n fez ione de l rancio, nutrivano sensi di incompre n s ione derivanti da promesse n o n mantenute, ve devano gi ung ere ai fro nti uffi c iali se mpr e più giovani e impreparati, avvertivano spesso d is i nteresse verso di loro .

Una s itu az io n e di frattur e fra esercito e naz ion e, n e ll 'e sercito c n e lla nazion e, che abbiamo definita , n e l 1942, irrimediabil e . Un ' apolo get ica opera di Paolo Sammarco, edita in quell'anno e dedicata a l fronte int erno , a ll a neces s it à di simbio s i co n i fronti di guerra e alla grandezza d e i ri s ultati ra gg iungibi li co n tale armonia , risu lt a alla lu ce dei documenti quanto di più spudoratame n te retorico sia stato mai sc ritto in materia, ai fini de ll a propagand a .

L a comun io n e dei fronti fu, quindi , so l tanto s trombazzata dalla propaganda , ma fu fallimenta re; al contrario, si ve rifi carono alcune si tu azioni assu rd e e ridicole. L a propaganda, infatti , in alcuni cas i f u in capace p e rfino di " propagandare " se s tessa e finì p er fr ustare le s tesse iniziativ e, individuali o co ll ettive, avv i ate a favor e de i combattenti. Sc riv eva la te rza class e

femminil e dc ii ' Ist itu to Magistrale di ....., Pisa al Mini s tero della Guerra, nel no ve mbre 1942, di aver co nfez ion ato 30 pacc hi co n ogge tti di cance lJ c ria p e r la sc rittura , libri , riviste , sigarette, dolci , indum e nti di l.a n a, per inviarli a soldati: ma non sapeva come pro ce dere per.farlì g iun gere a destina::ione. E quello di Pi sa non fu un caso i so lato.

Un altro particolare problema ebbe risvolti n ega tivi nei rapporti tra civili e militari: quello dei connazionali residenti all'estero chiamati alle armi. È da prem ette re che g li em ig rati , e i loro figli, avevano in genere una vis ion e abbastan za aulica della Nazione e forti sentimenti di amor patrio , non fosse altro per la " nostalgi a" c he sempre ha pre s o g li italian i ali 'estero. Il Gabin etto Gu e rra e bb e a sc riv ere, in vece, n e l dicembre 1942 , che ess i e rano spesso s favor evolmente prev e nuti nei confronti del paes e e del l 'esercito, per i disagi morali e materiali che avevano dovuto sopportare in Patri a e per l e press ioni della pr opagan da anti - italiana che avevano s ubito all 'es t e ro. Ma, in effetti, le cause delle riottosit à de i connaz ionali ali' estero e rano spesso ri c onducibili più al trattam e nto loro ri se rv a to al rientro in Italia , c h e ai disagi e alle prevenzioni presuppo te . Lo stes so docu mento in q ue stion e, infatti , nel pro se gu ire, ordinava di rise rvare ai co nnazionali rientra ti dall'estero le ma ss ime cure e attenzion i po ss ibili , e seg na l a v a una l unga le tt e ra di un emigrato, arruolat os i spontan ea m e nte, che b e n spiegava i motivi d e i malumori di quanti rientrav ano in Patria per indossare

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l ' uni forme . Vale la p e na di riportare alcuni passi, i più significativi , della lettera:

" Sono esattamente quattro mesi che io h o /'onor e di serv ire s otto la ban d i e ra tri co l o re . E mi è pen oso, ma necessario. c011fessare che questi quattro mesi non furon o che sofferenze e delusioni. La mia g r ande d e lu s i o ne fu il giorno sresso del mio arrivo al Di stretto Militare ... i nos!J·i camerati non ci chiam ano co n i nostri nomi, ma il francese. il tedesco, sv i:zero, belga ecc. Allora a me. che ho tanto lottato per l'on ore del mio paes e, c he spesso negli ambi en ti comun ist i e contra ri a l paese ho sostenuto contro chiunque la terra dei mie i parenti, rin crescono ce rte paro Le : de vo co nfessare che i n ce rti momenli non desidero più 1·edere il pae se al qual e ho tanto sognato .

P erme ttete vi di citar vi una fì"ase di uno dei nostri per quelli dell'estero, punizione doppia, perché non sappiam o quali s e nthnenti ahhi ano A l'rei ancora mo l te cose da lagnarmi: ma io mi contento di terminare dic en dovi c h e non sarà colp a mia se un g i o r no rin neghe rò il mio paese, poiché fino ad oggi si è fatto di tutto pe r u ccide re i n m e r amore patri o, che non dom andava che a mare il suo paese e se r vir/o, a condizione di essere sostenuto e incoraggiato nella 11ia del ben e e dell' onore Noi non dom andiamo che di amare il nostro d .,, paese, ere etenu. .

Un ultimo acce nno meri ta , in f in e, il pro g ress ivo sv ilupp o, durante i tre anni di gue rr a, de ll a prop a ga nda

sovversiva e co muni s ta. Anche s e essa non eb b e, alme no fi no alla primavera d el 1943 , effe tti concreti su ll a m aggioranza d e i c i v ili e non i nfluenzò per niente, o in mi s ur a non ril eva bil e, i militari. F in o a l 1941 , le o r ga ni zzaz ion i politi che clandestine avve r se al r eg ime fa sc ista n o n avevano tro vato terr e no ferti le p e r svo lge re atti v ità di r il ievo, anc he per c hé diffi c ilmente av rebb e ro potuto sca l fire il co nsens o es is tent e F u a partire da qu e ll 'a nn o, pri ma in ordi n a c poi v ia via i n mi s ur a mag g io re, c he esse avvi.arono a z ioni di propaganda attraverso manife s t ini, sc ritt e s ui muri , g i o rnali edit i alla ma cc hia , op u sc oli , i cui testi fur o no dir e tti, in s uccess ion e, contro il fa sc ismo e i fasci s ti , co ntr o l a m ona rchia , co ntro i te d esc hi , e solo all ' ultimo cont ro i ve rtici militari.

Ma mai inv e ttiv e furono rivolte contro le tru p pe i n senso s trett o, poi c hé la propaganda "c ontro " fu dire t ta da un lato a svolge r e opera di sfatti s ta m e tt e ndo i so lda ti co ntro g li ufficiali e i capi e in vita ndo a d e p o rre l e ar mi , dall'altro a ce rcare ad es ioni tra i so ld ati e l a stess a u[Ticialità. I ve rti ci militari non e bbero com unqu e di che preoccupars i eccessiva mente per tali form e di pr op agand a, se non ne l l94 3. Furo no, piu ttosto, fo rm e di p roteste s p onta nee e non p o liti c i zz ate , av anzate soprattutto da gruppi di donn e in num e rose c ittà d'Itali a, a ten ere a ll 'erta l e a utorità militari l ocali e g li organi di poli z ia.

Sem pre più frequ e nti , a partire dal 1942, erano s tati infa tti i co rtei di

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italiane c he avevano tentato assa l ti a i forni alla r icerca di pan e, o a negozi per la man canza di gener i alimentari di prima n ecess ità. Oppure, a protestare violentemente presso le autorità locali, assalendo i n qualche caso g li uffici dei com uni, pe r l ' indigenza in c ui ve rsav ano le lo ro fami glie; o ad avanzare in prima fila nelle fabb ri che, a ll a te s ta di cortei, per reclamare m igliori trattamenti e aumenti de i ma gri s alari perce piti.

Fu solta nto nel 1943 c h e le att i v ità politich e co ntro il regime dest arono pre oc c up az i oni; in qu e l l 'a nn o infatti, numero se furono le circo l ari che trattaron o i l prob lema della propaganda co muni sta e d is fattista, e delle m anifes ta z ioni sovve r s ive. A gennaio , lo Stato Maggiore R. E se rcito , con una lettera ri se r va ta a firma di Ambrosio diretta a i c omand ant i di Armata e Corpo d 'A rmata , m etteva in guard ia del pericol o e dispo ne va provvedimenti contro qu e l tipo di prop aganda. Dop o aver pr emesso che pr esso g li altri Stati sv ariat e ini z iative anti- gove rnativ e era no state messe in atto p resso la fo rz e armate (s fruttam en to delle corre nti pacif is te , s tan chezza della lunga perm ane n za alle armi, incitam enti a rivendicazioni soc iali , diffusion e di id ee a carattere ri vo luzi ona ri o) e che, com unque , null a di s imil e era stato a n co r a egna lat o fra i so ldati italiani , i l docum e nto avvertiva c h e sa rebbe stato "i mp e rd onab il e errore c ullarsi nella rosea spe r anza che la propaga nda

comunista non voglia almeno tentare di sparf? e re il suo seme anche fra le nostre truppe.,. Si sottol in eava i noltre c h e l'azione di propaganda avrebbe potuto tro vare facile pre sa sull' i ndole honaria del so ldato italiano, in te rrit orio naziona le spec ialmente , dove esso prestava se r viz io n e lle zo ne di pro venienza o nella s tessa località di na sc ita , frammisto alla popolazione c i v il e, ne lla quale s i celavano agitat ori politici. All'es tero , i l p e ricolo esisteva magg i ormente in qu e i territori occupati largamente inquinati da e le m e nti sovversivi, tra i quali agiva no anche emigrati e fuorusciti italiani. Accorta dove va essere l' o pera di preven zio n e dei s up eriori diretti e degli organi di ass is tenza e propaganda, v igile l 'a tt e n zione per ev itare che i so ldati abboccasse r o au· amo di propagandi s ti particolarmente attivi e intellig e nti. Pertanto, il ca po di s tato maggiore di ogni grande unità , coadiuvato d a un uffi cia le scelto per l 'esigenza, doveva assumere in prima persona l 'o nere della direzione dell ' azion e anticomuni sta e antidisfatti s ta , coordinando apposi te inizi ative tra ufficio i nformazione , uffi c io a ss istenza e co mando carabinieri, preparando e leme nti di a sso lut a fid ucia e pr ovata intelligen za perché f un gess ero da esca per i propagandisti , tenend o co ntatti con le autor ità l oca li per g li oppo rtu n i scambi d' inform az ione e concors i. Veniva sugge r ito, in fine, di utili zza r e per l 'es ig e nza i militari reduci dalla Russia , particolarmente idonei a

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svolgere pro pa ga nda id e o lo g i ca e contropropa g and a, per i fort i se ntim e nti a nti comuni s ti matur a ti e di mos trati dopo l ' o di ss e a vissuta su qu e l front e .

A marzo seguiva una infonnativa d el l ' Ispettorato G e neral e d i P o li z i a per i S e r v izi di Guerra, o rgan o dello Stato M a gg iore R. E s e r c ito, ch e avvertiva come l' andamen t o i nv e rnale sf av orevo le de ll a g u e rra a v e sse risvegliato l a prop ag and a s ovversiva, s p ec ialm e n te nei v ar i centr i indu s tria] i d e l nord I t a lia e ne gli stab i liment i di prod u zion e bellica. Ri s ul tava ch e il partito comunista a v e sse impart it o sp ec ific h e i s truzi o ni in materia, sp e cia lm ente per la propaganda da sv iluppare fra le ma ss e op e rai e c fra i so lda ti , e che ste ss e t entan do ac c ord i con g li a l tri partiti , con le corr e nti pac if is t e , co n i s o c iali s ti , c on i c attoli c i , e infine con i mon a rchi c i e gli ste ss i fa s c is ti di ss iden ti , p e r cre are un u n ico fr o nte. Al f ine di c once r t a re un 'az ion e pro g ressiva che, par tend o dalla r ichie s ta di miglior a m enti ec onomi c i , atTi vasse a provocare manifes tazioni di ma ss a contro la g uen·a c a ri c hi es te di pace imm e diat a

N e lle int enz ioni degli ag itato ri com uni sti , pa r tico lé:llm ente curat o do vev a esse re il la v oro pre para to rio pr es s o truppa e u ff iciali , per la co tituzion e di nu c lei atmati a l se r v i zi o d e ll a ri v o l uzione . Secondo l 'info m1ati va, la dimostra z ion e a Tor ino d e li ' 8 m a r zo 1943 e ra s t a ta una s p e cie di prova ge neral e . D a m e tte r e in conto, uni tament e a l ri sv e g lio d e ll e

man ifest a zioni s ovve rs ive, erano anch e le num e ros e altr e manifes ta z i o ni avv enut e in stabilime n t i indu st riali , e lo s piri to pubb li co o rm ai apertam e nte "d iffid e nt e" ver so il reg ime.

A giu g no e a luglio u l te ri ori disposi z ion i v e nivano date p e r m ag gi o r i c ont ro lli e p e r un mi g l iore coord in a mento c on le forze d i poLi z i a; v e nivan o ino lt re s ollec itati i co manda n ti di qu a l s ia s i livell o a non temere eli seg n a l a re ev e ntuali atti di propa g anda comuni s ta t ra le truppe e a n o n cela rli nel timore di un m a linteso se nso di in effici e nza ch e poteva es se r e l o ro add e bitato, p e r c h é tac e rli s arebb e s tato ma g giore delitto e c h i li av rebb e nascost i ne sare bbe stato ri tenu t o res pon sa bil e

Le pre occ up a z ion i non ebb e ro, co munqu e, ri s c o ntri n e ll a realt à; non v i fu pres a della pro pagand a comunista s ui militari n é segnali di l arga ad e s ione. I d oc um e nti s tilati dall e A rmate s ull ' arg omento c onfermano c h e, nonostante tutto , trupp e e P a ese res tav an o c omunqu e fe d e li all 'o rd i n e c ostit uit o , e c h e te nt ativ i rivoluzionari e rano lontani dal pe n s ie r o dell e ma sse . L'a tt i v it à s o vve r s iv a res tava un f e nomeno e lit ar io a liv e llo id e o logic o e polit ico. In parti c o l are, p e r 1'Ese rc i to s i ri ve lav a veritie ro quant o affermato s ui s o ldat i in un promemoria del Se rvizi o In forma z ioni: " f inc h é l'i \'ono al re parto - ben e o male- dfffic ilmente esp lodera nno in rea z i o ni colle ttive, e, ra ri ss imamente in qu e ll e s ingo l e; come pure si può esclude re, a lmeno .finora , c h e es s i a bbian o o

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organiz :in o complotti, ccioni disfattire . " o sovve rsive... .

Né l ' attività antifasci s ta , sovve rsiva , c omunista ecc., svo lta s ui militari, ebbe effe tti degni di nota. S uccede va ad esem pio , che il più d e ll e volte i soldati c on seg nassero a1 p r opn s up e non , spo n taneam ent e, vo lant ini e g i mnaletti di propaganda comuni s ta, c he rin ve ni vano ne i dintorni o dentr o le case rme.

L ' unico segnale importante, di cui parla lo stesso docum e nto e che va a nnotato e sottolinea to, fu iJ "malcelato antifasc ismo " diffu so f ra g li ufficiali: per la prima volta in un documento militare è poss ibil e cog li e r e l'atteggiamento d e ll'u ff ic ialità , in qu e ll'anno, ver so i l fascismo.

Maggiormente del ete rio fu , invece , la fatalistica rasse g na z ione che si diffuse nell 'Esercito dopo l'inva sione

della Sicilia , sca turit a dali ' impotenza a poter reagire ali ' offes a nemica. Ras se gnazione aggra vata dalla rabbia , poiché soprattutto ne i quadri si diffuse la conv in z io ne che le mina cce co ntro chi non avesse fa tto il propri o dove r e di militare, co nt e nut e i n a lc un e circolari , so ttintendes se r o la ri ce rca di capri esp i a tori , e non tenessero conto dell'oggettiva impossibilità di r eag ir e, di c ombattere , di contras tare il nemico , pe r la carenza di ogni tipo di mez z i c di armamenti.

Quanto al Pa ese, non re s ta altro c h e r eg is trare , la c oni ca m e nt e, la pro g r ess i v a in e rz ia d e l fronte in terno e l a n ega tiva, del e te ri a influ e n z a che e bbe sulle trupp e, s pec ialmente a partire dal mom e nt o in cui ne fu chiara la latitanza.

11 J

Attività connessa. La censura postale

L'istituto della censura, da condannare in tempo di pace perché viola alcuni diritti fondamentali dei cittadini, diventa in tempo di guerra uno s trumento indi s pe nsabi le e leg ittimo per la tutela dello Stato e pe r la s icurezza milita re . La censura, ap plica ta ad ogni tipo e forma di comunicazione, tende ad evi tare la f uga e la manipolazione delle notizie, che potre bb ero danneggiare la nazione b ellige ra nte e le s ue forze militari.

Essa non viene perciò limitata ai m ezzi di comunicazione, ma è estesa a n c he alla corri spon d enza, sopra ttutto a quelle inviata o p ro ve niente dai fronti di guerra, per ev itare la f uga di noti z ie di interesse mili tare, p'er scopr ire casi di sp ionaggio , per "tastare" s pirito e moral e d elle tr upp e . E d è quest'ultimo aspetto che ci intere ssa da vicino ai fini della propaganda.

L' anali s i delle lettere, infatti, perm ette di cogliere il grado di consenso alla gu e na e le sue variazioni , il livello di e fficie nza dei reparti e la combattività delle truppe , la risposta a situazioni critiche e al sac1ifico, le carenze esi s tenti , i bisogni espressi, le lamentele ecc.: tutti elementi che consentono ai vertici militari di intervenire per mettere in atto provvedimenti non solo idonei a rendere op e rativamente efficienti un esercito, ma

anche di reali zza re quelle attività assistenziali e propagandistiche che dovrebbero avere influenza sul morale e sullo sp irito delle truppe, e quindi su ll a loro "resa" in combattimento.

Organi, organi zz a z ione,finalità.

A ncor prima dello scoppio della guerra, nel 1939 con due successivi decreti, n. 2247 e n.2248 , fu fonnalizzato il se rvi z io di censura e con t rollo de ll e comunica z ioni in genere. Ma già precedentemente, nel 1935 , il servizio informa zion i militare aveva emanato du e istru zioni , "Norme per il funzionamento degli ujjlci censura posta militare" e "Norme per il fun z ionamento degli ujjlci censura posta ester{/', in cui erano stati codificati organ i, compiti e obiettivi della censura episto lare . La prima istruzione s an c iva la cos tituzione d i un Ufficio Censura Posta J\1/ilitare (U.C.P.M.) pres so g li uffici concentramento posta militare , alle dirette d ipendenze del servizio informazioni, incaricato di cens urare le corrispondenze prove n ient i dali' esercito operante e dal Paese. Esso era articolato su un a seg rete ria e due repart i, uno per la censura della posta proven iente

Cap
itolo V
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dall'esercito e l'altro per quella ad esso diretta. Ogni reparto era composto da quattro sezioni, denominate smistamento, corrispondenza ordinaria, assicurate e raccomandate, pacchi. In particolare, i compiti dell 'U.C.P.M . erano quelli di : - sut topone acl esame la corrispondenza in transito presso gli uffici concentramenti; - obliterare parole o hasi ritenute pericolose per la tutela del segreto e dannose p er il morale dell'esercito e del Paese; - togliere di corso le lettere particolarmente danno se o sospette eli contenere comunicazioni clandestine; - segnala re e trasmettere le corrispondenze ritenute suscettibili di incriminazioni per i reati contenuti; -seg nalare al servizio informazioni gli scritti sospetti, o evidenti, eli casi di spionaggio o di con1plotto; - segnalare notizie utili ali' att ività informati v a; -redige re un rapporto quindic ina le sui riflessi della situazione ricavata dalle lettere, relativo ai fenomeni di esaltazione o di depressione dello spirito, le tendenze favorevoli o contrarie alla guerra e pacifiste, gli atti di propaganda sovversiva o antimilitarista, la situazione morale e quella economica. Erano sottoposte a censura tutte le corrispondenze, ad eccezione di quelle dei Reali e delle loro Case, dei Capi di Stato e di Governo (anc he di quelli amici), dei ministri e dei sottosegretari, delle rappresentanze diplomatiche e

consolari, e eli molte altre autorità, che ricoprivano alte cariche politiche, militari , civiJi e amministrative.

Le norme davano indicazioni su come trattare le lettere e quali erano gli elementi che potevano far nascere sospetti, s i a per lo stile, sia per la modalità di scrittura, sia per il tipo di carta utilizzata· e come indivi duare l'uso ' di inchiostr i s impatici o scop rire il sotte rfugio, abbastanza diffuso fra i so ldati, eli scrivere sotto i francobolli. Dopo l'esame, la corrispondenza veniva divisa in quattro tipolog ie: ammessa in corso, ammessa in corso dopo censura parz ial e, da sequestrare, da incriminare.

Ai primi due tipi due tipi eli lettere veniva apposto il timbro "verificato per censura" e si· proc edeva all'inoltro; al terzo tipo veniva stampigliato il timbro "to lta d i corso" e le lettere, raccolte in sacchi, erano inviate ali 'ufficio centrale oggetti inesitati; al quarto tipo, era riservato il timbro "incriminabile" e la corrispondenza veniva inoltrata nel più breve tempo possibile al se rvi zio informa zion i , per le ulteriori ve rifiche e incombenze. Pacchi e stampe sub ivano trattamen to analogo. Sul l avoro svolto, oltre alla relazione quindicinale , l 'ufficio censura redigeva uno specchio giornal iero num e rico , che s p ed iva al servizio informazioni per i rilevamenti statistici.

Contemporaneamente agli U .C.P.M., f urono costituiti gli Uffici Censura Posta Estera (U.C.P.E.) , presso gli uffici concentramento della posta in arrivo e in partenza per l 'estero di Milano (co rrispondenze da e per i paesi

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d e ll ' Europa centrale e se tt e ntrionale ), di G e nova (corrispond e n ze da e per i paes i d e l Mediterraneo o cc id e ntale e delle Americhe), di Bolo g na (co rrispond enze da e per tutti gli altri p aes i e uropei ) e di Napoli (c orrispond e n ze d a c p e r tutti i p aes i de l Medit e nan eo oriental e e o ltre il c anale di Suez)

Gli U.C .P.E. erano art ico lati su una seg re teria, una sez ion e s mistamento, tre o quattro sezioni di censu ra, un g abinetto chimico , e dipendevano dal se rvi z io informazioni. L e s ezioni tr a ttavano i vari ge n e ri di co rri s p onde n za separa t a m e nt e : co rri s pondenza ordinaria, eco nomi ca . racc omandate e a ss ic ur a te, pacchi. I co mpiti degli U.C.P.E. e rano s imili a quelli degli altr i uffi c i cens ura. Le norme i nd icavano modalità e procedure a nalo g he per l'individuazione della po s ta sospetta, s u gge re ndo g li elementi da pre nd e re in co n s id e razione per l 'es am e . e a vve rt e nd o c h e ma ss ima doveva esse re l 'a tte n z io n e per la po s ta es t e ra , più idonea ad esse re utilizzata da informatori, spie, se rvi z i nemici. Ovv iamente , maggiori astuzie e r ano ip o tizzabili da parte di c hi operava nel campo dello spionaggio; n e derivava , quindi , anche la n ecess ità di disporre di un ga binetto chimico presso ogni uff ic io , perché ce rt a m e nte le spie ed i se rvizi in for mati vi es te ri di s ponevano di in chiostri s impati c i spec iali e di mezzi più sofi s ti cati di que lli utili zzati da i normali cittadini p e r le scr i tture nascoste.

La posta esaminata s ubi va analogo trattam e nto deJJa po ta c ir c olante in

Italia; particolare rili evo ve niva dato a ll 'es ame delle noti z ie di caratte re f inanziario, comm e rc i ale, industriale ec c., per la tute la d eg li interessi eco nomici della Nazione; tali notizie e rano sv isc e rate a p a rt e, pre ss o la spec ifi c a sezio n e degl i uffi c i. Ne ll a riparti zi one d ella co rri s pondenza (a mm ess a al corso, a mme ssa al corso dopo censura parz ial e, da togliere dal corso, incriminabil e), e ra inoltre previsto che quell a non censurabile , ma utile agli inter ess i d e ll o Stato, fosse ricopiata in stralcio o integralmente Tra quella tolta dal co r so, v i doveva essere co mpre sa comunque anche la co rri sponden z a dire tt a o proveniente da uno Stato nemico , perché v ietata.

Il complesso di norme previste dalle ist ruzion i , non sancite mai ufficialmente , fu m esso in atto in occasio ne della ca mpa g n a d ' Etiopia c della g uena in Spagna. Allo sco ppio della sec onda g u ena mondial e, c ompiti e finalità della censu ra restarono piì:t o meno immutate , m e ntre variarono organ i zzaz i one c dipendenze; peraltro , a n c he nel settore d e lla ce n sura nacquero co nflitti di compe te n z a , che portarono a variaz ioni nel serviz io. Ma è bene illus trare la s itua z ion e dall'inizio del co nflitto , esegu irn e l e ev oluz ioni , per co mprenderne m eg li o il funz io n ame n to.

Il 13 g iu gno 1940, a g uetTa iniziata , venivano imp a r tite disposizioni a i Prefetti dalla Presid e n za del Co n s ig li o de i Ministri , perch é avv iasse ro senza meno il servizio di censu ra. TI personal e doveva essere t r att o dall e prefetture , ed esse re integrato da milit a ri e da civili

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delle a ltre amministrazioni; per opportunità, gli uffici dovevano essere co ll ocati pre sso le sedi delle dire zio ni provinciali delle poste. l prefetti dovevano mandare un a succinta relazi o ne mensile s ull'andam ento della censu ra alla Presidenza; le notizi e rica vate dalla revisione e le eventuali proposte di provvedi m e nti dovevano essere indicate d iretta m e nt e ai Ministeri interessati . La corri sp on denza g ià vistata dall'autorità mili tare non d oveva essere sotto posta a ulteriore revis ione.

Il 22 gi ugno f urono costitu iti gli uffici provinciali di censura m ili tare prev isti dali ' i ndi ce di mobilitazione, ed il l o agosto il Gabinetto Guerra dispose che essi venissero posti a lle d ip endenze dei Prefetti, co me e r a disposto nella stessa c ircolare di costituzione, con i qu ali doveva essere concordato l ' imp iego. Tutta l'organizzazione i po ti zz ata con le istru zi oni del 1935 sub iva , pertanto, pr of ond e mod ifiche, almeno in teori a; e si accendevano, intanto, i fuoc hi d ei conflitti di competen z a. Ai primi di lu g lio l a Presidenza del Consiglio avanzava protes te al Duce sull'atteggiamento dei militari nei confronti dell'attività censoria , costringendo il Gabinetto della Guena a redigere un prom e moria per Mussolini, dove ven iva s pecificato , in ri s po sta a ll e p rote s te avanzate, c he: - non vi erano state interfe re nze nell ' is tituz ione degli org ani di cen su ra , perché q uelli cos tituiti e mobilitati dall'autorità militare non fun z ionavano in parallelo agli altri, ma erano passati alle di re tte

dipendenze de i Prefetti, come previsto; - non conispondeva a l vero che tutta la pos t a mil i tare ve ni sse concentrata a Bologna. Esisteva n o 6 uffici di co n centramento di posta militare, e presso ciascuno fu n zionava un ufficio censura, che pre levav a soltanto il 45% della posta di passaggio, rimes sa prontamente in circolazione. I r i tardi lamentati erano pertanto da a d debitare ad altre cause , quali i tra s po rti, gli indirizzi incomple ti o errati, gli s po stame n ti d elle truppe ecc.; inconvenienti che si erano verific ati fin dal 1935, anno in c ui era stata avviata l 'orga n izzazione; -l a cen s ura militare aveva scop i e finalità diverse d i quel la effettua ta dali 'autorità politica, e si riprometteva la tutela del segreto mi li tare, l'individuazione di casi di spionaggio, la lotta alla propaganda d is fattista Le due organizzaz ioni, quella politica e qu e lla m ili tare, quindi no n si sovrapponevano, ma persegUivano fini d ive rs i.

Il prome mori a concludeva co n la ri c hie sta di n o n so ttopone ad ulteriore censura presso gli uffici provinciali la posta tran s ita ta dagli uffici concentramento, di continuare a far controllare la posta es tera da gli uffici di censura militari, e di adottare eventuali altri provv e dime nti, per migliorare il serv i zio, d'intesa con gli Interni.

Il 2 agosto, i n tanto , il Comando Sup remo si lame n tava di non aver ricevuto nessuna notizia ufficiale s ull ' organizzazion e ed i risultati della

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censura politica, definendo la mancanza una grave lacuna per l'attività del servi z io informazioni. Il lO agosto il Capo della Polizia rispondeva rammentando che presso ciascuna commissione provinciale erano aggregati ufficiali delle Forze Armate, ai quali era stata data facoltà di ricevere dai rispettivi Ministeri direttamente istruzioni e di riferire ad essi, o ai propri Comandi, tutte le notizie emergenti dalle corrispondenze e di interesse delle autorità militari. Il Comando Supremo poteva pertanto attingere tutte le notizie militari ricavate dalla censura.

Il Capo della Polizia ricordava, inoltre, che l a censura era totale per la COtTispondenza dell'esercito mobilitato e per quella estera, mentre veniva eseguita a campione per quella civile interna della popolazione; informava ancora che raccoglieva, per espletare le proprie funzioni, notizie dello spirito pubblico , attraversç-> relazioni settimanali della censura inviate dai Prefetti. Al fine di collaborare con l'autorità militare, avrebbe stralciato dalle relazioni, inviandole al Comando Supremo, tutte quelle notizie che potevano fon1ire utili indicazioni sull'argomento.

Di fatto, quindi, esistevano due organizzazioni d i censura; ad esse si affiancavano quella costituita presso l'Ufficio Statistica del Ministero dell ' Interno, che operava la revisione segreta delle corrispondenze e quella, frammentaria, esistente presso le Unità operanti. Come se non bastasse, anche il Comando Generale dell'Arma dei

Carabinieri e quello del Corpo di Poli z ia dell'Africa Italiana operavano nel campo della censura; il primo inviava rela z ioni al Ministero della Guerra con segnalazioni sullo spirito pubblico e sul morale delle truppe, desunte anche dall'esame della corrispondenza. Il secondo compilava relazioni di censura epistolare delle unità dislocate in Tripolitania e Cirenaica, e della popolazione civile ivi residente.

Insomma, esistevano flussi censori di provenienza molteplice, che se ali ' epoca non giovarono al servizio nel suo complesso e fecero sorgere conflitti, oggi rendono disponi bile allo studioso più fonti di studio che si integrano e completano a vicenda, consentendo in molti casi un 'analisi comparata delle noti z ie contenute nei documenti.

Fino al 1941 l'articolazione del servizio di censura - quella ufficialerestò immutata, e l'attività censoria, essendo principalmente retta dall'autorità politica, fu orientata a privilegiare gli aspetti e i contenuti politici e soc iali delle corrispondenze; a partire da quell'anno, lentamente e progressivamente l 'autorità militare incominciò a sostituirsi a quella politica. Nel mese di febbraio, il servizio informazioni, che già provvedeva all'esame della posta aerea da e pe r l 'estero, ottenne di avere un proprio ufficiale nelle commissioni provinciali di Roma, Bologna, Genova, M ilano, Torino, Bolzano, Venezia, Trieste, Fiume, per l'esame della posta in uscita verso l'estero. Acl aprile, il

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personale militare, operante nelle commissioni provinciali di censura delle prefetture, fu riunito in Sezion i Militari di Censura di Guerra per la censura della pos ta militare. Il mese successivo, il 15 maggio, tutte le corrispondenze dirette ali' estero passétrono sotto il totale controllo de l servizio informazioni. Di fatto, con tali provvedimenti il SIM controllava la maggior parte delle corrispondenze ed aveva il vaglio completo della posta militare.

Un controllo ed un potere che divenne ancora più inciSIVO nei mesi successivi. A lug l io, infatti, funzionarono a pieno regime anche g l i uffici censura posta estera di Roma , Bologna, Milano e Spal ato . In quello di Roma contluì anche l 'Ufficio Censura Prigionieri di '-' Guena, costituito nel marzo precedente. Annotiamo p er inciso che la posta dei prigionieri precedentemente transitava dalle commissioni provinciali; e che in seguito, confluì nell 'U.C.P.E di Roma, cioè nelle mani del SIM , sotto completo controllo militare , dove diventò "Sezione per la censura della corrispondenza da e per i prigionieri di guerra nostri e nemici".

A settembre del 1941, lo Stato Maggiore R. Esercito, nel confermare ai Comandi operanti nei vari teatri di opera z ioni che, né presso le Grandi Unità né presso i Comandi dei Reparti, si doveva effettuare la censura della corrispondenza dei militari dipendenti, ordinava nella stessa circolare, sibillinamente ed in contraddizione con la nonna: " ... Perc hé ai comandanti

delle unità di ogni grado non ven[!,ano però a mancare e lementi importantissimi per la valutazione dello spirito delle truppe e per la d{f'esa del seg reto militare, il Ministero della Guerra, confoglio 136955110.2.9 del 14 agosto 1940 ha autorizzato far eseguire la revisione occulta della corrispondenza senza che per questa siano costituiti appositi organi, e sen za che siano apposti timbri, etichette o che appariscono tracce che possano rile va re l'apertura delle lettere ... " .

Nel 1942 le maglie della censura militare divennero ancora più strette, poiché fu deci s o di costituire, presso le Grandi Unità, speciali commissioni di censura delle posta militare per il controllo totale delle corrispondenze che i militari si spedivano fra loro e che viaggiavano da fronte a fronte. Era stato notato, infatti, che tali corrispondenze non transitavano dalle commissioni provinciali e quindi non erano sottoposte a controlli.

Le numerose e minute disposizioni emanate in due anni costrinsero a sancire, nel 1942, nuove "Nonne per il funzionamento delle co mmissioni censura posta militare", affinché fosse riordinata tutta la materia.

Le nonne disponevano che presso ogni Quartier Generale di Comando di Grande Unità e presso ogni Comando o Ente servito da un proprio Ufficio di Posta Militare fosse istituita una Commissione Censura Posta A1ilitare, contraddistinta dal solo numero di posta militare del comando o ente. Le commissioni, come gli uffici, dovevano

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esercitare la censura su tu tta la posta in partenza e in arrivo, ad eccezione di quella diretta ali 'estero, a cui provvedevano gli uffici di censura della posta estera, d i quella già revisionata da altri organ i e di quella esente da censura, d i cu i veniva fornito l 'elenco. La corrispondenza sottoposta a censura avrebbe subito il trattamento previsto dalla precedente normativa; con l 'eccez ion e che dovevano essere segna lati ai Comandi gli autori delle le tt e re to l te di corso, per le sanzioni d isc iplinari da adottare nei loro confronti o per il deferimento ai tribunali mi li ta ri . Qualora la corrispondenza avesse contenuto in dizi di spionaggio o d i co mplotti , doveva essere inviata a l servizio informazioni.

Una m in uta casistica i ndicava quali corrispondenze dovevano essere tolte dal corso e sequestrate: le lettere scritte su carta quadrettata o stenografate; quelle co n tenenti fotografie panoramiche o di lòcalità d'int eresse militare, pellicole e lastre fotografiche, ri tagli di giorna le, s igarette e ge n e ri di monopolio, ca r ta e buste da lettere in bianco , ca r ta da musi ca scr itta o meno, franco b o lli da co ll ez ione, carte geografi che e to pograf ic he . Inoltre, dovevano essere sequest ra te le cartoline in fra nch igia con il bacino del Mediterraneo, le pubblicazioni po rno grafiche, g li schizzi e i disegni della zona di g uerra o comun qu e d i cose militari; le lettere con quals i asi notizia s ull a produzione bell ic a, s ulle st rutture o stabilim e nt i milit ar i, s ulla d is lo cazione d e lle unità, su ll e opere

difen sive, sui traffici marittimi, ecc .. Da sequestrare, ancora, qualsiasi scritto riferito alla prop aganda sovversiva e/o pacifista, come circolari, lettere a catena, preghiere, ecc.; o contenenti accenni ad atti di sabo taggio; o con parole in cifra o in linguaggio convenzionale. E, infine, scritti banali senza apparenti significati, e lettere o buste con contrassegni vari o contenenti fogli di carta carbone.

Il personale preposto alia censura doveva, insomma, stare all'erta eliminando sia le corrispondenze chiaramente sospette, sia quelle che davano adito a minimi dubbi, sia quelle che potevano arrecare anche il pitt lieve danno allo strumento militare. Ogni giorno, la commissione doveva redigere per il proprio comando uno s pecchio della corrispondenza verificata; ogni quindici giorni, invece, inviare una relazione su ll a si tuazione risultante dall'esame de ll e corrispondenze, ripartita in t re sezion i: - notizie militari, relative a indiscrezion i su fatti d 'anni, a li ' i ntluenza dell e o perazioni sullo sp iri to militare, ai casi di autolesionismo, alle istigazioni alla renitenza, ai sent i me nt i patri ott ici , alla disciplina mi litare, alle var ie; - notizie poli ti che, rela tive a fenomeni d i a ll armi s mo , alla propaganda sovvers iva , al pacifismo, alle mani festaz io ni pubblic he, alla sva luta zione d el le ope r azion i m ili tari, allo sp ir ito di sacr ificio, a ll a f id uc i a neli' andamento favorevole della guerra, agli appre zzamen ti su alleati e

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nemici, alla situazione po litica ge nerale ed ai riflessi s uli ' Italia, agli apprezzamenti dei no s tri con nazionali a li 'es tero e al tr attamento loro ri se rvato dalle autorità l oca li ; - notizie eco nomich e, re l ative alla s itu azione finan ziaria , indu strial e , co mmerciale dei va ri pa es i alleati e ne mici , alle risorse disponibili ecc. Con l 'e voluzione cieli 'o rganizzazione periferica, anc he presso il SIM vi fu rono riordiname nti successivi; ne l 1941 aveva operato all ' in temo del se rvizio un gru ppo (4° gruppo della Se:ione B ons igno re), al quale e r ano state affida te l e prat iche relative alla ce n s ura. Il I o dicembre di qu ell'a nno il g ruppo era stato trasfonnato in "Se z i one Censura e Statistica" c s ucce ssivame nt e, ne ll 'agos to del 1942 , "Sezhme di Coo rdinamento Censura di Guerra". Il S.l.M. fu promotore di num e rosi provvedimenti le gislat i vi attinenti alla cen ura; con decreto d e l 28 agosto 1942 fu da ta fo rza di l egge a tutte le d is po s izioni fino ad allo ra e manate per l a cens ura e, con un altro del 5 settembre r elat ivo al controllo dei m ezz i di comunicazione, furono esp li citate le faco ltà degli organi d e ll a censura, le pe ne per i tra spo rti ill ec iti d e ll e co rri spo nd enze e per le infra z ion i commesse dai cen s ori.

Se da un lato l e norm e rese ro le ma g li e della censura semp re più fitte, a ll o s tesso tempo esse si preoccupa rono affinché l'organiz zaz ion e non diventasse- si direbbe ogg i - u n organo deviato, definendone i limiti. Talvo l ta le dispo s izioni s i rivelarono

contraddittorie; ad esempio, era vietato sped ire stam pe di seconda mano (giornali, riviste ecc.) ad ev itare c he esse appesant issero i l servizio posta le e che fo sse ro utilizzate come st rum e nti di me ssagg i nascosti o sotti nt es i. Però, ne l! ' aut unno del 1942 , l 'Ufficio Serv i zi de ll o S.M .R .E. si fece promotore a ffin c hé fossero inviati in Russia gio rnali usati in notev o le quantità, perché i so ldati potessero utilizzarli "per difenders i dal freddo e per usi igienici".

Tra le numerose di spos iz ioni emanate nel 194 3, di particolare interesse ne appa re una dell 'Ufficio Stampa e As is tenza, la quale sa nc iva c he i Co m an di , ne ll e r e laz io n i mensili s ul se rvizio A, dovevano a ll egare un prospetto delle sanzioni inflitte a i m ilita ri per le in fraz i oni di m agg iore grav ità segna la te dagli organ i della censura : per la prima volta , s i insisteva sugli as petti esclusivam e nte repressivi d e ll e finalità della censu ra.

D opo l'ar m istizio, c ont i nuarono a funzionare al Sud, per poche setti mane c co n g li organici r id otti , sol tanto alcuni uffici ce nsu ra; il 20 ottobre 1943 furono tutti sc i o lti , e successivamente f urono ripr is tinate le commissio ni provinciali ma so tto il dir etto controllo dei nuovi a ll ea ti.

Le lettere e il consenso.

Le l ette re se tacc ia te da ll a censura s ono indiscutibilmente fo nti primarie per conosce re il pen s ie ro delle truppe e della popola zio n e civ il e s ulla guerra ,

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co me gll italiani vivevano quella in e luttabile esperienza, da quali timori e s pe ran ze erano presi, come reagivano di fronte agli eventi e quale evoluzion e s ubiva il consen so, da quali sentimenti e passioni er ano presi i com battenti nel ri cevere noti z ie da fam ili ari, amici , co mmilitoni , e viceversa.

E ancora quali era no i bisogni materiali di militari e borghesi, le carenze che incidev a no s ull'efficienza fisica e lo spirito combattivo delle truppe, quale il gradiente dell ' opera di a ss is tenza svolta e l 'effi cac ia della propaganda sv iluppata. So lo a fermarsi a queste constatazioni , è f ac ile intendere co m e una utilizzaz io ne intelligente de ll a cens ura poteva dare il v ia ai più idon ei e d e fficaci provvedim en ti nel campo d e ll'assistenza e della propaganda.

Lo s tudio delle let tere c delle relazioni è quindi importanti ss im o per la propaganda; st udi o che però bisogna affro ntare tenendo p resenti alcune co nsi de r azioni, perché presupposti indispensabili.

Le parti da prota go ni s ti nella censura d e ll e con-isponden ze furono recitate da due figure, principali cd ovv ie: l'ufficiale censore, adde tto al vaglio degli sc ritti , ed il milit are, l'o riginatore delle lettere, c he es primeva, con le frasi e le parole, le proprie opinioni . No n s i ri esce a leggere c titicamente una re lazione della censura o una lettera di un so ldato se non s i tengono presenti qu es te due figure, prota g oniste alla pari.

L ' ufficiale cen so r e g iocav a un ruolo importantissimo ne ll 'ope ra di revi s ion e de ll e co rri sp ond e n ze; s ull e modalità

relative all'esame delle lettere e s ul l 'ap plicazion e delle norme incidevano, infatti , fortemente, fino a diventa re preminenti e prevalenti, gl i " umani fattori" di og ni s ingolo censore co m e individuo: la ronnazione cul turale , l a prepara z io ne professiona le, l ' intransigenza o la permissiv it à del ca rattere, l ' id eologia e le te nd e nze politiche, la se ns ibilit à a cog liere le s fumature delle paro le, le co nvin zioni pers onali su lla guerra, gli stati emo zionali del mom e nto , le capacità interpetrative dell ' int ero tes to. Non è difficile comprendere come la so mmatori a di tali fa tt ori, variabi li ssima e imprevedibile , potevano con durre gli adde tti ai lavori a interpetrazioni di verse di una stessa le tt e r a, di una stessa fra se, o di uno stesso te m1in e utili zz ato. Ne è la prova il fatto c he a lc uni identici mugugni espr ess i n e ll e co rrispond enze, o a lcune noti zie di interesse mi li tare, a seco nda del revi so re che l avo r ava le lettere, ve ni vano cance ll ati op pure passavano indi s turb at i tra le magli e d e lla censura.

Inoltre, fu convin z ione diffusa di alcu ni ufficiali, pre po s ti a loro volta al co ntrollo d e l l avoro dei ce nsori , che q ues ti , talvolta , esp rim esse ro conv inzioni persona li attraverso lo tesso atto ce nso ri o; quando, ad ese mpio, nel 1941 in co minciarono a comparire, nelle le tt e r e provenienti da diversi fronti , fras i o ff e ns ive non ce nsurate, indiri zzate co ntro quanti e rano ritenuti g li artefici della gu erra e i res ponsabili dell e sco nfitte , in una relazione r e datt a dal Comando G ene r ale

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dei Carab ini eri fu scr itto : "Taluni persino ritengono che gli addelli alla censura lascino passare tali frasi perché condi vidon o l e idee de g li scr il ·e n ti".

In altre occasioni i censori furono redarguiti c talvolta puniti, perché suLle lettere apponevano co mmenti poco o ppor tun i o add ir ittura f rasi offensive ver so i militari c h e criveva n o. È faci le , qu indi, co mprendere qua nto annotavamo s ulla difficoltà eli un a lettura cr itica dell e relazioni co mpil ate s ulla cen . u ra delle cor rispondenze.

L 'a ltra figura compri mari a ne ll o studio de ll e lettere è quella cl cg li. s tess i este nsori , militari c no n.

Soldati c cittad ini ben sapevano de ll 'es istenza della censura, ancor prima che foss e ufficia li zzata e a nch e eli quella che s uccessivame nt e ven iva operata in segreto. No n era rar o trovare nelle le tt e re espression i de l tipo: " ... me ne frego di ch i àfaco ltà di l eggere e c ancellare, perché dico nu/1' a ltro che la l'eri tà ".

I tentativ i di elu s ione, che i militari mettevano in atto p e r so ttraTTe al co ntroll o della cen s ur a le loro co rri spondenze, non e rano pe r tanto lega t i st ret ta mente al t im ore c he le loro o pinioni potessero esse re fo nti di g uai. I militari ce rcavano piu ttosto di d ifendere d ag li sguard i indiscret i d i un o sco nosciuto l ' intimi tà co nte n uta nei messaggi c he tra smetteva no: in a ltre parole, ess i cercavano di cu stodire gelosamen te g li affetti e i sentime nti per so nali. Per la loro tutela , i so ldati rico rrevano a ogn i es pediente;

affidavano le lettere a commilito n i che si recavano in licenza o riparti va no pe r il front e o venivano trasfe ri ti, tentavano di s ped ire le pro p ri e co rri spo ndenze tramite la posta ord inaria, ut il izzavano rudim e ntali mezzi di scr ittura n ascosta (s ucco di limone) , sc rivevano focose parol e d'a more su l ret ro d e i fr anc ob o lli , ccc. Non lesi n avano, invece, aperte critiche c mu gugni di ogn i tipo nelle lettere c he sapevano so tt opos te a censura , viste quindi da uffi c ia li , quando non portat e add irittu ra all'attenzione dell e s uperiori au torità militari.

Non è, in definitiva , compito agevole val utare le corrispo nd enze per i due ordini di mot ivi espost i, an che se un ten tativo va fatto, almeno per ce rcare di capire co me i militari rispond evano all e attività di assiste nza c propa gan da e quale incidenza queste avevano s ul lor o morale e sp irito combattivo . U n te ntat ivo limitato a q uelle che riteniamo si ano le tre prin c ipali fasi della g uerr a c per campioni, poiché non è possibile esam inare, nell'econom ia de l presen te sagg io, tutto l 'arco te mporal e del c onflitto e l 'e norm e quantità di material e documenta le d is po n ib il e, consis te nte in decin e el i mi g lia ia di carte fra rela z io ni dell a cens ura e lettere .

Le tr e prinici p a li fasi si posso no così ripartire : - prim a fa se, 1940 , corrispondente a ll 'e ntrata in g ue rra, ancora ca rica di entus ias mi e s pera nze; - seconda fase , f ine 1941 e intero 1942, id entifica bile n e ll a fine de l co n se n so delle masse alla g uerra, riv e la t asi,

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contro ogn i rosea pre v i s ion e ini zia le, d i lun ga dur ata e prev e d i bi lm e n t e d es tinata a te rmin are con una sco nfitta; - t e rza fase, 1943, di aperta avve r s ion e al reg ime e a l co nflitto , avv iatos i ormai, inequi voca bilm e nt e, a t e rminare in un a inelutta bil e e p esa nt e sco nfitta. Ne ll a prima fa c i milit a ri dim o travano, n e lle lettere, d i aver recepito i temi della prop aga nda su ll a n ece ss ità della g u e rra co n e lev ato m o ra le, al to se n so d e l d ov e re sp irit o di sacrifi c io. M o l te le es pre ss io ni che denot a vano n e i so ldati patriottis mo , di sponi bilità a li ' es tremo sacr ificio e vog lia di combatte re ( ... mi sento orgo g lio so e ji·emente di anda re ad aiut a re i miei compagni p e r la mia amat a Patria so.ffi·o l'olenti e ri . .. quì la morte è co ronata dal sorriso ric onoscen te della Patria i glo ri osi caduti in olocausto per l a g r andezza della Patria marc iano dinn a n:i a noi per aprirci la 1•ia della 1·itto ria e del tri onfo p referi re i a ndare in linea, l'odo r e della p o ll' ere esalta, è tutta un a vita clil' ersa ... ); g li animi , pr e parati d ag li s logan , e r a no pr o nti a ri cevere : .. .gli ordini c he p orteranno noi tuili a nuo\ 'e m ete, a nuov e vittorie, a nu o l' e e phì smaglianti conq uiste ...

Qu e l le co nqui s te c he secondo la par ola d ' o rdi n e d e lla propag a nda affid avano al so ld ato grandi c ompiti: ... n o i maneggiamo le armi per la costr u: ione di un mondo nu0\'0 ...

Anche un cappe llano m i l itare esprim e va il s uo e ntusia smo: col

cuore di g ioia e di o rgog li o h o l' i sto il beltric·olo re s1·en t ola re tra le hian c lze casup o l e ...

L a campagn a d'od io scate nata cont ro gli in g le s i a veva so rtito , eg ualment e, i suoi e ffett i : .. .i porci inglesi pagh e rann o ca r e queste n ost re l'ittim e; ... resi sterò fin o in .fòndo p e rché d eg li inglesi n on ne rimanga pilì un o su lla t erra; se riu sc irem o a prender/o quel disgra:iato l o bruceremo to talment e ... , (i l ri f e rimento e ra a Churc hill ) .

Quanto ali ' ass i s tenza , so prattutto i milit ar i in Afr ic a se mbra va n o sodd is fatti d e ll e attività m ess e in a tt o; manifes tavan o la loro sodd isfazion e per la d is ponibilità el i radio c he c on se ntiva l o ro di asco l tar e il pro g ra mma "Noti :ie da casa", parti co la rm e nt e g radito ; m o s travano int e ress e pe r .le rappres entazi o ni ci nem atog ra fich e e teatrali , per le gare spo rti ve a premi a ll e qu a li s i dedi cava no con pass io n e, p e r i pa cch i clo n o ch e a vrebb e ro però prefe rito più consis t e nti e in n um ero m aggio re.

Le uniche note "scorda te., dell e .lettere, a p art e g li abitua li e ciclici mu g u g ni per i ritardi po s ta li e p er il r a n c io , erano re lat iv e a preocc upa zioni econom iche per i ca ri lont a n i , ri sco ntrabili anche nell e le tt e re de g li uffi c iali ... un t e nente s i sc usa con l a mo g li e per al' e r dol'lttO diminuire l e rim esse di danaro a causa delle riclu : io ni d e ll e indennit à; e alla m ancanza d eg li affett i famil i ari: ... ogn i g i o rn o la malinconia aum enta ..

No n v i e r a, co munqu e, ne ll e l et te re alcun seg na le eli a ntimilit a rismo o eli

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disfattismo o di avve r sione al soltanto a fine anno, e co n l ' ap e rtura del front e g reco- a lbanese, quando caddero le illusioni di una guerra di breve durat a, gli ent us iasm i scema ron o. Lo s tesso censore non poté fare a meno di annotare a n ovembre, pur ce r cando di minimi zzare il fenomeno riportando ampi stJ·alci di le ttere in cu i ril evav a un alto morale fra le trupp e, c he ... qualc uno incomincia a ' 'aiutare la s itu a z ione con minore faciloneria e a rendersi conto c he la gue rra è g uerra ... : e che in st rid e nt e contras to con le lettere a uli che incalz ava no fi·equenti in numerosissime l e ttere accent i di amarez:a, di in soffe ren:a , di stanchezza morale, che però eg li giu dicav a non corrispondenti a l moral e co llettivo, bensì eman a zioni di particolari s tati d'animo individuali

Acc e nti che , in verità, raggiun gev ano tal vo lt a toni co lor iti e feroci: . ne ho pieni i coglioni fino in .fondo, non ne poss o pùì. Ci manca tutto, non c 'è da filmare , non c'è da bere , da mangiare non te ne parlo; .. .bisogn a venire quaggiù per vede re tante cose s u d icie e tante porcherie

I n definitiva, le sfavorevo li vicende belli c he di fin e a nn o in Afri ca e in Gre c ia avv i arono quel le nto , inarres tabil e declino c he a fine 1941 d ive rr à irrev ers ibile. Gl i avven im e nti bellici s ui fronti, in fatt i, e bb e r o su i milit ari e le loro lettere se mpr e grande influenza, anche p erc h é la propagan da non se ppe supplire con op portuni intervent i su li ' an im o dei s oldati. Poteva così avveni r e che in Afr ica

setten trion ale il morale seg ui sse l 'a ndamento pendolare fatto d i avanzate e ritirate, ovvero di a lti e bas i, delle opera zioni militari; che in Grec ia e nei Balcani le vittorie della primavera de l 1941 r isollevassero gl i che l'apertura del fronte orientale alimentasse nuove spe ranze, spente dal ge lido inverno ru sso e ri accese temporan eamente dal tepore d e ll a s ucc ess iva prim ave ra.

Ma il d ec lino , il punto di n on ritorno che s i r iscontra nell e lettere parte prop rio dal volgere del 1941. Si incominciò a sc river e co n in s iste nza di "g uerra mal edetta" e di "terribile '-' i seg ni di di gregaz ione e di fratture n on più sanabi li comparvero con fr e quen za sempre maggi ore.

·· ... Mi domando che cosa av1 •errà nel 1941 .. .", scriveva profeticame nte una donna al suo co ngiunto m ili tare nel gennaio . La ri s posta sa rebbe venuta qua s i su bito, e nel campo d ell'ass is tenza dove pur veniv ano impi egati notevoli fondi: " ... ci !)piace che non ti sia arrivato il pacco dono "; '' in Albania non si trova nemmeno da fumare "; " (manda) qualche scatola di jlammiferi con qualche candela perché qui n e abbiamo davvero bis ogno sono moltissimi i militari c he vengono con le mani e i piedi congelati ... ".

L'u n ica assistenza , e propaga nda, c he sembrava funziona r e, e ra qu ella rel i giosa e pac if ista; l a cens ur a infatti annotò con sem pre ma gg io re fre quen za il dila ga re di "caten e eli S. Anton i o", l a diffu s ione di immagini sacre, di sc ritt e

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con preghiere , di cartolin e votive . Altra propaganda, che non fos se quella contro la g u erra, non semb rava pii:1 circolare tra le truppe, che ne lamentav a no al contrario l'assenza. L'uni co dato po s itivo che ancora ve ni va ril evato dalle conispondenzc era la pari inefficacia della propaganda avversaria e la mancanza di pre s a che aveva su ll 'animo del so ldato la propaganda sovv ersiva, condotta dalle risorgenti organizzazioni clandes tine antifasciste e comu ni ste.

L e disfunzioni de l recapito della corri s pond enza e del servizio postale ebbero gravi rip ercussion i s ul morale dei soldati, anch e per la manomission e sempre più frequente dci pacchi invi ati dall e famiglie; criveva un ufficiale del CSTR dalla Ru ss ia: " ... Ma lo sanno che la posta per noi è più del pane! Che l e noti z ie dei nostri cari sono quelle ch e alimentano e tengono su il nostro morale e ci fanno sempre meno gral'e la distan za e il t empo? Ma per Toro queste cose non devono avere imp ortanza, tant o il soldato italiano è un mulo che brontola un po' ma non pro testa mai. E di qu es to approjì"ttano ... ". E un soldato c h e s i lamentava di non aver ricevuto la prean nunciata ca nottiera: " non ho titolo sufficiente da dare a quella cana g lia che si è permesso di togliere una maglia ad un soldato "

Alle lamentele per il serv izio po s tal e si ass ommavano quelle p er il ranc i o c per la mancan za di viveri di conforto; annotazioni in s tridente contras to con le circolari emanate sul miglioramento del rancio, e con le cifre me sse a dispo siz ione per l 'a ttività dì assistenza.

Nonostante, inoltre , le so llecitazioni rivolte ai quadri e gli indirizzi loro impartiti per una insistente azione di as s istenza e propaganda a lle truppe , le rela z ioni della censura ebbero ad annotare che , se da un lato persisteva la fiducia in alcuni capi militari che erano al coma ndo di Grandi Unità impie ga t e sui vari fronti , molte erano le voci c riti che che s i l evavano verso l ' ufficialità in gene re, soprattu tta qu e lla più giovane .

I ncominciò a diffondersi anche un se n s o di sfidu c ia della truppa verso le am1i e i mez z i in dotazion e per cui, dall e "dotte" ed isolate critiche nat e dai primi confronti con gli arma menti cd equipaggiament i tedeschi , s i passò a frequenti segna lazioni di ineffici enza.

La carenza di informaz ioni e di collegamenti fece inoltr e nascere, in al c uni casi, la c onvinzione che la guerra s t esse om1ai p e r finire, soprattu tto a l front e russo, cre<:mdo peri co lose speranze ed illu s ioni.

E, per contro , divenne se mpre più aperta l ' indi gnazione dei com battenti per " l'assente is mo alla g u e rra" di a lcune categorie della popolazione , per il s is tema de g li eso n e ri , per i mill e sotte rfugi che molti mettevano in atto al fine di evitare l 'a rruolam e nto o l ' invio ai fronti di guerra .

Come si può rilevare, care nze e defic i e nze d c c titte n e ll e lette re e me ss e in ev idenza in a lcune re la z ioni della censura, trov avano corri spo nden za in quei documenti della propaganda c dell'assistenza che, ones tamente, annotavano le disfunzioni es istenti.

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Se la ce n sura d e ll e lettere evide n zia già nel ' 4 1 le c arenze d e ll e attività propaga n d i s t ic h e e l ' in ca p ac ità d i i n tervenir e a modi f ica re la svol t a c h e a pa r tire da q ue ll 'a nn o ebbe o ri g i ne, le re la zio n i co m pi late dal ce n so re ne l 1943 t es tim o mi a no orm a i la d efiniti v it à dell a s confitta, in ogni c am p o. Rip o rt ia mo, in m e r i t o, amp i s tr alci d i ta li r e l az ion i , redat t e da l S .I. M .

" .l bomba rdamenti, l e n or i:ie re lati ve a i patimenri de lle fami g li e, il co rso delle ope r a:ioni i n A .S .. lo sriluppo dell' ojfensi1'a russa. la non sec/ata attil' i tà ribelle in B alcania, l e Fo c i alla rmi s tich e c he v eng o n o da ll' A l bania e da lla G rec i a. concorrono tutte insieme ad abbassare il morale de ll e truppe, anche pe rché esse cadono s u un jò n do di malcon t e nto se mpre es ist ente e dov uto a l ranc i o, a l pane, alla insofferenza, alle sperequa:ioni nei richiami. alle licen:e ritardate o d e n eg a te, ag li a vv i cen dam e nti no n concess i , a ll a m ancan:a di scarpe, a tufte le altre noti:ie allarmistiche e deprimenti che circolano nel Paese ed a lle q ua li p urtropp o ta nti prestano fe d e .. . L agnanze de ll e trupp e d is loca t e in Francia pe/ \'itto e la mancan:a di tabacchi: pretesi abusi da pa rte delle m en se t4fic ia li - me rc a to n ero... P a le se a t tegg iam ento os tile a ll'I ta li a da pa r te della popola: i o ne .fi ·ancese: depos iti clandestini di armi e munizi on i ... Tentat i vi eli s b a r c h i lu ngo l a costa ca l a bra , a tt i te rrori s ti c i in provincia di Tr i este; g ravi atti eli sabotaggio compiuti nel porto eli Pa lermo con tro tW l'i a lla f onda.

Pre1 ·isioni pessimistiche sulla situa:ione politica militare nei Balcani. Aspira: ion i de lla Croaz i a s ul terr itorio d almata. A tti vi tà ri be ll e i n Grec ia dove peraltro sarebbe migliorata la situa:ione alimentare. Guerri g lia nei te rri to ri de lla ex- I ugos lavia ed az i on i d i r i be lli a lloge ni s l ove ni ... Cri t i ca la s i tua:ione militare della Croa:ia: i ribelli sarebbero padroni della B osnia, situazione p egg iorata ne ll e :one g ià o cc up a t e d a ll e trup p e italia ne e presidiate da ll e truppe croate ... Odio per gli italiani in B elgio. Soddi:,ja:ioni dei nostr i connaz i onali in D an imarca p er la part en za de l nost ro Mini s tro . da to c h e eg li non si sa rebbe mai occupato dei nostri conna : ionali .. ." (dall a re l az ione del 28 ge nna io 1943) .

" Da ll o sca cc hi e re ru sso s i hann o noti: ie t risti : destri: ione della rit i rata. noti:ia della perdita di interi reparti , indiscre:ioni sullo stato d i miseria materi a le e m o r a l e d e i sup e r st iti , vo c i su l probab il e ri mpatri o d e ll' Armata, ri/ie, ·i su/modo con cui ' 'e ng o no r impatriati ife ri ti,fatt i viaggiare in carri bestiami co n p oc a pa g lia e poc o co p e rt i . spo rc hi e con ' 'es t it i rolli ... Morale depresso dall' A.S. e dalla Tunisia: s i r i torna e si insiste sul valore d e l so l da to italiano, ma si cr i tic ano g li t4fì' ci a li , s i criti ca/' o rga ni z:a: i o n e, si critica il comportamento dell'autorità a/nwmento i n cui Tripoli venil•a occ upa ta da l n em i co .. . N o ti z i e no n a tte nua t e d i l o fl e . d i gue rri g li a, di attentati imboscate e sabotaggi dai territori già soggetti alla lu gos l av ia ... S i t ua: i o n e p egg i o rata i n

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Albania e Grec ia Crescenri ejpressioni a 4ondo SO \' \'ersivo e ... rancore \'erso la Germania ... pretesa conrenien:a di un predominio angloamerican o ... l ncidenti tra c il·i/i e militari a Bressanone. Dimostrazione di donne a Mirandola contro tenta til'i di elementi locali intesi a costrin ge re i gim· ani non ancora alle armi ad arruolarsi nella M. VS.N ... Timori di imminent e intervento d e lla Turchia a fianco degli anglo-americani ... Apprension i per/' anticipata chiamata della classe del 1924 " (dalla relazione del 26 febbraio 1943 ) .

L e notizie mettono ben in luce lo stato d'a nim o dci mi li ta ri e danno, allo stes so tempo, un a fotog r afia panoramica della s ituazione a i fronti e n e l Pae s e. Non s arebbero n ecessa ri ult e riori commenti. ma vale la p e na di riport are quanto scri tto in un appun to pres en tato al Duc e nel marzo successivo, per la su a realistica drammaticità: " .. La situa:ione' è dolorosamente g rar e. La capacità di resisten:a è assai debole og}?i e lo sarà ancora di phì

domani. Se gl i anf;lo -a m e ricani eserciteranno su di noi il/oro ma gg i o r 4or:o, non potremo resistere ... ".

E quando, con l 'occu pa zi on e della Sicilia , il morale d e ll a truppa (e della popola z ione) fu compl e tamente frustato , i l Comando Carabinieri della 5 " Armata e bbe a sc riv e re a propo s it o dei t e nt a ti v i di fare ancora propa ga nda e di qu a nto s i riscontr ava n elle lettere: " gli ufficiali e la truppa sono g r avamente p reoccupati de/fatto di sentirsi nella materiale impossibilità di oppors i con s u ccesso ad un erentuale serio tentatiro di sbarco sulle cos t e della penis o la. Stati d'animo quanto mai p e ricolosi che non varranno a modifi ca re discorsi propa gand i st ici , esorta: i on i alfa resisten:a ad oltran:a, richiami all'amor di Patria. Tali discorsi , esorta:ioni e richiami producono a l'O/te eff'etti opposti a quelli a cui tendono. g ia cc hé/' tdficia/e ed il so ldat o li g iudi cano.fhttto di sfiducia nella loro rolontà di battersi. di compi e re il proprio do\'ere "

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Gli s tudi ogg i es is te nti s ull a s t o ri a d e lla propaganda ne ll a seco n da guerra mond iale sono inad eg ua ti alla vastità e a l la comp less it à de i pr o ble mi c he la materia s u sc ita, e non è pertan to p oss ibi le fare una se ri a analis i co nclu s iv a, n é c on s ide raz ioni a pprofondite. Perc iò li mitiamo la c hi us ura di qu es to c on t ri b uto a po c he e co n c ise anno ta z ion i , ne lla s pe ran z a c he esse s iano an che s tim olo a ric erche e a pprofondimenti futuri.

Abb ia mo cercato di tra c ciare, nella prima parte del volum e, la storia d e lla propag anda di g ue rra, co n la sua o rg an izzaz io n e , i s uo i o rg ani , le finalit à, g li o bietti vi , te ne nd o p rese nti i limiti in c ui e ra v amo obbli ga ti a muo ve r e i , pe r il tag lio s ce lt o: prop aga nd a militare e in partico lare quella s volta dal i ' Ese r c it o e p e r l ' Esercito. So lt anto pe r una mi g lior e c o m p rens ione della materia abb iam o tocc at o anche la pr o p ag andapo liti ca, s uppo s to che s i possa parlare di due ti p o lo g ie d i propa ga nda.

S org e , qu i ndi , la prim a n ece ss ità d i s tudiare anche il ve rsa nt e politico dell a propaganda; c h e , fin o ra , non ha av ut o c o ntributi di largo res piro, perc hé s o lta nto marg in a lm e n te ne è s tata to ccat a l'organizza z io n e, o ne s ono stati es plorati p arti colari as pe tti , come q uello de ll a p r opagan d a alla radio , n e ll e

ca rtoline , ne la s t a mp a, o at tr av erso il tea tro ed il c in e m a . L 'ope ra di Philip C anni s traro , L a fabbrica de l c ons enso. Fas c ismo e mass me di a, pur valida ne ll e linee gene rali , è datata e necessita di ampliamenti e a gg io rn ame nti.

Ma anc he g li a s pe tti r e lativi alla propag anda milit a re vanno c ompletati , c on c ontributi a na log hi e r e lati v i a qu a nto a ccadd e presso le altre Forz e Armat e , Marina , Ae r o nautica e , in particolare , Mi li z ia . S oltanto in que s to modo si potrà av e r e una visione c omp leta d e lla pr o paga nda e de lla s ua s to ria , ed av v iare un a le ttura critica s ull ' arg om ento.

Quanto a ll ' in te rroga ti vo, legi tt im o p e r c hé do vr e bb e r is p o nder e alla n atura le conclu s io n e de ll ' opera, se la propaga nd a milit ar e a bb ia funz ionato o m e no durante la s e c onda g uerra mondiale e se i provv e diment i adottati p e r farla funzion a re s ia no stati efficaci o inutili , ci s emb r a di ave r fornito già qualche ri s po s ta n e l co r so de ll 'es posizione . Ri ass umendo , po ss iamo affe rm a re c he la propagand a fu in gran parte fallim e ntare neg li obie ttivi che si e ra pre fi ss i pe r la c o nd o tta dell a g ue rra p s ico logi ca, anch e se qualche volta furon o messi in atto pro vved im e n ti c h e e bbero effetti po s iti v i s ulle trupp e .

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Qui , però, il di scor so s i a ll arga a di s mi s ura. Non è s uffi ci e nte infa tti, affe nnare che la propaganda fallì la sua azion e, ma bisognerebbe a na li zz ame a fondo i principi che la mo sse ro e i metodi che essa utilizzò , per comp re nd e re i m otivi del fal lim ento. A rgo m ent azioni e rifl essio ni che devo no esser e materi a di studi o e campo d ' indag ine anche degli esperti in tecniche di comu ni caz ione e deg li s tudiosi di sociologia, e non so ltanto de llo storico.

Pe r quanto ne sappiamo , l ' m1i co lazione della propaga nda , le att ività teorizzate , g li str um e nti utili zzati , a lla luce d e ll e co no sce nze posse dute in mate ri a durante l a seconda guerra mondiale, appaiono b e n studiati "a tavolino", e quindi, alm e no in teoria, n ess un addebito potre bb e esse re avan z ato a coloro che s i occuparono de lla g uena psicologica. Gli a ltri s tati be lli ge ranti , sempre a quell'epoca, si ri facev ano ag li s tess i prin c ipi in f01mato ri , utilizzavano le s tesse tec ni c h e e d usavano g li stess i me zz i , con fini ovv iamente diversi e opposti.

Fo r se mancò , nella fa se di attuazione pr at ica, quell'aderenza ag li avve nimenti che r ese inutili i pro getti c controprod ucen ti gli s trum e nti utilizzati. O for se furono gli s tess i e vent i, in g ran p a rte ne fa s ti per l ' Italia, c he re se ro in efficac i le attiv ità di pr o pag anda.

Certamen te- e az z ardi a mo - non vi fu co rrispondenza, ade s ion e dei r ecctto ri dell'azione prop agandistica; in a ltr e parole , a rend ere in parte fallimentare la propaganda furono gli s tess i s oggetti ai qu ali ess a intendeva

ri vo lgers i, quelli ai qu a li era diretta la sua opera di persuasione: i militari. Almeno a partire dalla fine del 1941.

Ipotesi che pot1a a rifle ss ioni ancora più complesse; perch é, in definitiva, si tr a tta di stabilire se la propa ga nd a può esser e efficace s u sogge tti ch e non so no per ni en te di sponibili a r ece pirla , ovvero se nessuna prop aga nda può esse re efficace se non vi so no soggetti di sponibili e pronti a ric e verla. E, per contro, se invece è proprio una cattiva propaganda, malam ente co ndotta, la ca usa principale ch e imp e di sce ai r ecet tori di essere se n s i bi li all'opera di p e ne trazion e ps i cologica e di pe r s ua s ione.

No i non crediamo che la propaganda po ss a funzionare semp re, anch e quando s ia ben orchestrata e condotta . Rit e niamo, infatti , come abb iamo già sos te nuto in più occas ioni , che la pr opaganda funzion a so ltanto quando altri fattori , da essa indip e ndenti , pre di s pongono g li individui a ri ceverla. Ridu cendo al minimo tali fattori, in es tre ma si ntesi e sempli ficaz ione di te rmini, si può afferm are c he un soldato, in g u e rra, è disponibil e ad accettare la propaganda quando è se r e no e s icuro. Sere no per la sorte d e i propri cari, o ve pe r s orte deve int end e r s i la ce rtez z a che i propri co ngi unti , an c h e se esposti ai ri sc hi della guerra, s i ano tutelati in tutte quelle es igenze quotidian e c he consen tono loro di viv e re e s opravvivere. Sicuro di ave re alle spalle uno Stato, una Nazion e ch e lo sostenga e c he non discono sce rà m a i i duri sac rifici che egli, da co mbatt e nt e, sta

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s oste nen d o e sopporta ndo. Uno Stato c he , in oltre , a l te rmin e d e l conflitt o, o l tre ad e ss ere gara nte d i r ic ono s cim en ti co nqui st ati e m e rit a ti , sa prà esse r e a lt re tt anto im p lacab il e ve r so q u anti s ono ve nuti m e n o al prop r io d o vere o hann o tra tt o ill e c it i pro fi tti da ll a g u e n a.

La di mo s t r az io ne d i tal e tes i è r ic ava bile da Ua s tor ia s tes sa de ll a p ro pag anda dur a nt e le g ue rr e S e facc iamo un c onfr o n to , pur te ne ndo prese nti tutti i " di s tin g uo" del cas o , not ia mo c om e, ne ll a l " g ue n a mo n d ia le, l a p ro p a g anda fu "accettata" ne l 19 18 , do po Capo retto , m o m e n to i n c u i i s oldati sen ti r o n o i prop ri ca ri a lm e n o in pa r te tut e la ti ( ri co rdi am o , ad es e m p io, l ' is titu z io ne de lla po lizz a de i co mbattenti, ch e a ss ic urava ai be ne ficiari desi g na ti dai militari un minim o di s opravv i ve n z a i n c a s o di m o rte de i c o ntr aenti ) e a vvert iro n o di avere lo S t at o e la Na z ion e co n lo r o (attra ve r s o il Comm iss aria to Ge n e r al e d i A ss is te n za e P rop ag a nda , le O pere Fed era te e l a mi riad e d i com i tati so r t i pe r a ss is terli e sos te ne rli ) . Grand e importan z a e bb e, p o i , il fatto che i co mbatt e nti stesse r o v iv e ndo il m o m en to più cr iti co d i tu tta la g uerralo ab biamo già sc ri tto -; pe r pa r a do sso , f uro n o g li a vven im e nti s te ss i a d ag i re c o m e s tr um e nt o p ro p ag a nd is ti c o p er ecce ll e n za s ul mor a le de l so ld a to.

Ne lla seconda g ue n a mondi a le qu es to no n accadde, p er c hé , a patti re dali ' anno s ucce ss ivo all 'e n t ra ta in g uerra, il co mbatte nt e r es tò s o lo e s i s entì tal e, ab ba nd o n ato d a un o Sta t o c h e non g li offri v a s ic urezze, d i ness un tipo , e d a

un a Nazio ne c he, co lpita dir e ttam e nt e dalla g ue rra, ne as p e ttava so lta nto la fi n e e n ie nt e le i mportava d e i s ac rific i e d e ll e preoccup a z io ni dci p ropri fi g li in a rmi . A po co va lse ro i provvedim en ti d i as s is te nza e be n esse re m ess i i n at to , pro v ved im e n ti c he av re bbe r o do v uto a nt ic i par e la propa ganda pe r apri rl e la s tr ada , e ch e s i tr adu ss ero in vece i n int e rve nti non mi r a t i c cao ti c h e di s tribuzioni , a d is pe tt o di ogni te ntat i vo di piani f i ca z io n e, diventando in molti c a s i m o lt i plica to ri di s itu az io ni di mal ess er e.

In ta le co nte s to , a ndre b be q u i nd i ap profondi to a nc h e l ' a s pe tto pi ù int e ri o r e de l combatte n te : il s uo moral e . L'analis i s is te m at ica d e ll e re la z io n i co mpilate dai Coma ndi m ilitari, dal.l a ce n s ura , le s tesse lette re s c ri tte dai m ilitar i , potre bbe r o fo rnire un qu a d ro ch iaro ed esau r ie nt e s u l m orale del s oldato , d i cu i è s ta to pos s ib il e dare s o ltanto acce nn i. E pot rebbe e ss e re fo r se d ata una d e f in it iv a r is posta ad un mi s te r o a ncora tutt o da c hi arir e, qu es to sì un int e rro ga ti vo c he fin o ra non h a trovato spiega z io ni , s e non di comodo o s trumentali: non os ta n te il fallimento de ll ' as s is te n za e de ll a p ro pag and a , no n os t a nte l' a b bandono e l'i s olam e nt o in c u i ve nn e a t rova rs i, ne i m o m e nt i c ruc ia li de i s in go li c omba t tim e nti , de ll e b atta g lie e de ll a g ue rr a ne l s uo c omplesso, il so ld a to it a liano tenn e se mpre alta la s ua di g nità di c ombattente , s ull ' A mba Alagi com e a E l Alamein , ne i Balc a ni c ome sul D o n , ne ll e tran s it o ri e vit to ri e co me ne ll e definiti ve sco nfitte .

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Gli strumenti della propaganda

PARTE SECONDA
Cartoline

Nonostante il notevole progress o compiuto dagli stmmenti pubblicistici, nella seconda guena mondiale il maggior veicolo di comunicazione tra l 'Esercito ed il Paese restò la posta. Strumento di tale importanza da richiedere, soltanto per il particolare servizio di posta militare , un'organizzazione poderosa, per l ' estensione dei fronti, per l'impiego in scacchieri operativi distanti migliaia e migliaia di chilometri dalla Patria, per la molteplicità dei servizi offerti, per i milioni di militari mobilitati che ne usufruivano.

La forzata elefantiaca organizzazione del servizio e le sue caratteristiche furono anche causa di numerosi problemi e continui disserv i zi, che pesarono molto sul morale delle truppe, come abbiamo già evidenziato.

Cecchi e Cadioli citano, a epigrafe del loro volume "La posta militare italiana nella seconda guerra mondiale" , una lettera scritta da un militare del 65 ° reggimento di fantefia, che è emblematica per l'importanz a determinante che la posta aveva nell ' animo del soldato " ho già avuto modo di provare La fame , La sete , i pidocchi , il pericolo e L'impressione dura e cruda della morte ma credimi, il più grave disagio che provo è quello di stare senza posta ... ".

Uno stmmento di comunicazione così importante, diffuso e utilizzato non poteva sfuggire agli artefici della propaganda, che sfruttarono a piene mani il me zz o postale più usato dai soldati: la cartolina. Cartoline di propaganda della guerra, edite soprattutto per i militari e

soltanto in parte per il Paese, furono in pratica prodotte da tutti , organi ed organizzazioni politiche del Regime , Comandi ed Enti militari, industrie e ditte private. Si servirono della cattolina anche le banche, per propagandare le emissioni dei buoni poliennali del Tes oro relative ai prestiti di guerra. Servirono da veicolo pubblicistico, infine, anche le cartoline che gli specialisti definiscono interi postali, ovvero le cartoline in franchigia distribuite ai soldati perché potessero corrispondere con familiari ed amici gratuitamente.

Chi voles se catalogare la marea di cartoline emesse ai fini propagandistici nel corso della seconda guerra mondiale , sarebbe costretto a districarsi fra mille difficoltà , perché nessuna schematizzazione convenzionale è applicabile in toto alla catalogazione. Infatti , e ad esempio , le cartoline emess e dai Comandi e Corpi dell ' Esercito, generalmente classificabili -come tradizione vuole- quali cartoline "reggimentali", potrebbero trovar posto anche nella categoria delle cartoline in fì·anchigia come interi postali, poiché alcuni Comandi furono autorizzati ali' emissione di tali tipi. Allo stesso tempo le cattoline in fì·anchigia, o inteti postali, inizialmente libere in ogni spazio, diventarono cartolina di propaganda pura, a scapito dello spazio utile per la scrittura, fino ad occuparlo progressivamente tutto. Inconveniente che provocò le proteste dei soldati , tanto che gli ufficiali addetti alla propaganda della 2" Am1ata nel 1942 s tigmatiz zarono il fatto che, sulle 16 cartoline in

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franchigia distribuite m e ns ilm e nte alla truppa, ben 8 erano del tipo con propaganda sul recto , e quindi se nza spazio per scrivere sull'unica intera fa cc iata disponibile, per cui forti erano le l amentele. Ironia della so rte, accadeva così c he le crutolin e, da veico l o utili zz ato int e nz ionalmente per la pro paganda, fini va no p er sortire effetti o ppos ti e in desiderati. Per comple tare il panorama, accen niamo al fatto che a nche le cmtoline di propaganda pura, edite ini z ialmente so lt anto per tale scopo , furono s uccess ivamente riprop oste come interi pos tali in franc hi gia, tant a fu la s mania di imporTe rip e tutamente i m essagg i tra sm ess i, e nono s tante i seg nali neg ativi ricev uti.

Le cartoline in fran c hi g ia, oltre al probl e ma sollevato dallo s paz io occupato da ll a propaganda, died e ro co ntinu e preocc upazioni anche ne lla distribuzione; da un lato, infatti , vi fu la te ndenza a di s tribuirne un num e ro sempre maggiore per ciasc un sold ato (s i pa ssò da due cruto lin e a cinque cartoline di s tribuite se ttimanalmente), dall'altro non tutti i Comandi ne ricev evano un numero adeg uato a lla propria forza, o, per contro, ne ch iedevano e ne ricev e vano un num e ro eccessivo; dali 'a ltr o ancora, pur esse ndo il m ezzo di corrispondenza più fa c il e da lavo rare per g li organi pos tali e di ce nsura, procurava ingorghi nel se rv iz io, perché più ne venivano di s tribuite e più ne circolavano.

Lo s tudioso ed il collezionista si ritrovano pertanto , oggi, davanti a carto line che pur av endo ne l recto lo s tesso s oggetto , la s tessa vig netta, s i

diffe renziano n el verso perché riportano talora la stampigliatura de l reparto, talora qu e lla della franchigia , talora nessuna. Hanno quindi difficoltà non facili da s uperare, sia per l'anali s i e lo studio sia pe r la co llocaz ion e de ll e ca rtoline. Lasc iamo a spec ialis ti e amatori l'amletico dubbio de lla s uddi v is ione in ca teg orie e de lla es atta co llocazione; noi utilizzeremo una ripartizione di comodo (c a1toline dei comandi , di propaganda, in franchigia, per i prest iti) , perché ai fini de lla propaganda ci interess ano so prattutto i soggetti de ll e illustrazioni , ovve ro i te mi trattati - c he g ià da soli potre bb ero costitu ire c rite rio di s uddivi s ione delle carto l ine-, in quanto rip e rcorrono tutti i temi , id e ologici o m e no, della propaganda di g u erra.

La prima osservazion e c he s i ricava g uardando le illustra zioni, è che spesso i temi proposti furon o riprodotti in se rie di ca rtoline rifacente s i a ll o stesso argo m e nto , e non in esemplari unici come più fr equentemente e ra s uccesso in passato. Quasi che una so la vignetta non bas tasse a sv iscerare ne i vari aspetti tutto qu e llo che era nec essru·io argomentare sul te ma, perché esso dov e va esse re es plicitato in tutti i s uoi aspetti e sfum atu re. L'oggetto de 11 a propaganda di ve ntava così , attrav e rso l a seri e di illu strazioni , quasi una se qu e nza filmica

Ad esempio, s ull 'e ntrata in g uerra contro l 'Inghilterra, o cco n·e va s piegare tutti i motivi che avevano portato, anzi "cos tre tto" a tale deci s ione: perciò nacque la serie, o m eg lio le serie di cartoline , che furono dedi ca te a quella sce lta di campo . Ne ri co rdiamo una , dal

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tito l o " Le ra g ioni della nostra gue rra ", ne lla quale ogni vi g net ta è accompagnata dal titolo e da note esplicative. In sintesi, con le immagini e le pcu·ole , vengono s pi eg ate le ragioni e i perc hé della guerra a ll ' In g hi lterra. Essa aveva consumato i primi tradiment i di a ll e ata a Versailles (anz i a " Yersag lia"), nella s partizione delle co l on ie: un quarto di chilometro quadrato di territori pov eri per l 'Italia co ntro due chil ometri di ri cc hi territ01i per l ' In g hilte rra; ovve r o, 79 met1i quadri di desetto per og n i it a lian o con tro 740 m etri quadri di ferti l i te rre ni per ogni ' in g lese . Una spartiz io ne riten uta o ltremodo ingiu sta , poiché nori teneva co nto che nell e co l onie vivevano 50 italiani per ogni 1.000 in digeni, contro l in g lese per ogni 1.000 indigeni. L'Italia aveva bisogno, q ui ndi , di altre terre per i propri figl i, per assi c ur are loro lavoro e non per sfruttare i po po li sottomessi , com e era costume degl i in g les i. Scattava, co nseg uentemente, la necess ità della ricerca d ello spazio v it a le, se mpre ostacolato dall ' Inghilt e rra: dal 1870 al 1922, ben 17 milioni d i it a liani erano s tati cos trett i ad emigrare in a lt1i Paesi per sopravvive re.

L'ing iu sta di s tribu z ione del le co lonie ave va avuto come co nseg uen z a a nche il differente tenore di vi ta tra italiani e in g les i, perché allo scop pi o d e lla guerra ogni italia no guadag nava in media 3.000 lire, co ntro le 15.000 di un ing lese, che poteva usufruire pertanto di un tenore di vita c inque volte supe ri ore. L'Italia, in fi ne, era prigioni era ne l s uo stesso mare ( un aspett o que s to tivi s itato in altri te rmini anche ne i co nfron t i della

F rancia), perché g r azi e allo s tretto di Gibilterra, su cui e r ano arroccati i c annoni ingles i, e a l canale di Suez , co ntrollato dagli stessi britannici, era assoggettato al controllo altrui il 70 % de lla importazione italian a. L e "porte di c asa" andavano q uindi lib erate.

Un modo sempli c is tico di far pro paganda, con cifre e s tati s tiche che danno adito a molti dubbi, quando non palesemente artefatte, ma certamen te efficace per le masse, c he davanti alla necessità di mett e re ass ie m e past i quotidiani semp re più frugali, erano dispo nib ili a credere che l ' Inghil terra fo sse l a causa di tutte le proprie mi seri e e c he la g uerra portata con tro di essa avrebbe risolto tutti i proble mi. Prendeva a llora corpo, sostanza e valen za ne li ' immag inari o co lle tti vo la realtà di una "perfida Albion e".

Spiegare le rag ioni della guena non fu , ovv iamen te , l ' uni co o bie ttivo d ella propaganda , an che se fu tra i più propo st i e sv isce rati , d iffu so co n tutti gli s trum enti disponibi li (o ltre a esse re illustrato nell e cartoline e nei manifes ti, fu amp iamente anal izz ato dalla sta mp a, nelle radioconversazion i, att raverso opuscoli ecc .).

Esaminiamo , a g randi li nee , q uali f urono gl i altri te mi c he e bbero amp io s pazio nelle illus traz io ni delle cartoline: la guerra ai fronti , la guerra i deologica, l ' alleato, l 'avversario , il fronte int erno, i cap i, i co mb atte nti e gli eroi.

La g uerra , qu ella com battuta su i vari fro nti , non trovò m o lti s pazi e rappresen tazioni su ll e vig ne tte delle c arto li ne. Relat ivam e nte poche fu ro no le

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carto lin e e me sse d a co m a nd i e d e nti militari pe r illustrare l'e piso di c a del co nflitto. L'Il a Armata ri co rdò la sa ng uinosa lotta condotta pe r la conquista di qu o ta 731 di Mona s tir (campa g na di G rec ia) : il XV Corpo d 'Arm ata la cam pag na al front e o cc ide nta le co ntro la Fran cia; la Di v isi o ne " Giovani F asc isti " l 'e ro ico c ombattim e nto di Bir e l Gobi (Afri ca Se ttentrionale); l a 2ae la 6a Atm a ta , la Divisione " Venez ia", la Gu ardia alla Frontiera e d altri comandi fece ro ricors o ad alle go ri e, più che ad avve nim e nti s pecifi c i, per tes timoniare la lo ro partec ipazione a ll a g ue n·a . Quas i tu tt e q ues te c artolin e fur o no a nche a ut o ri zzate c ome emi ss i o ni in fran chi g i a

A ltri e pisodi ed av ven im e nti bellici fur o no ricordati sulle carto lin e di pro p ag anda: l a marcia ver s o l ' Egitto , quando ormai era convin z io ne diffusa, a seg uit o dell'avanz ata de ll a primaveraes tate 1942, c he Suez fosse in prati c a da rit e ne re g ià co nqu is tata; il Na ta le del 1942 in trin cee n ell a neve, al f ro nte ru sso; l' e ro ic a , di sperata e inutil e difes a de ll ' Amba Alagi (Afri ca Ori e ntal e ) , o gge tto di più illustrazioni.

La scarsa aderenza all a rea ltà di alcune vi g ne tt e, come quella c he prec oni z zava la co nqui s ta di Suez , o l ' int e mp es tiva rea li zzazion e di altre, c he facev ano r iferim en ti a situazioni s u perate dag li eve nti , c o strin sero lo Sta to M agg iore R. Eser c ito a stringere le m ag li e della ce ns ur a e a rammentare che o g ni stampa, e quindi anche le cartoline e dite dai Co m andi, doveva esse re so tt o pos ta a preve nti va autori zz azi o ne .

No n man caron o r apprese nta z io ni an c he

f anc iull esc he de lla g uerra; s ull o s tile de l "Corri ere dei picco li", f uro no prodotte a lc un e cartoline a s tri sce, c he illus travano co mbattimenti ed eran o dida s calizzate co n ve rs i a rima ba c ia ta: "C'è u n forti no d irimpe t to/ a bba stan za ben protetto/ che si ostina (ma per poco)/ a reagire al nostro fuoco ... " . O vv i am e nte, com e il S ig no r Bonave ntura f ini va l 'avventura co n ric ompense mili o nari e, c osì i nostri c ombattenti al grido di "Savoia" ve nivano ricompen s ati d alla vittoria.

Oppure, fu illu s trat a la g r a tificante p rese nz a del Duce, ri co mp e nsa parimenti agogn a ta dalle trupp e, a lm e no secondo q u ant o affermato dall a pr opagan da ; c ome avvenn e in una ca rto lin a di un a s erie fotog r afica , in c ui un imp e ttito Mu s solini passa in ras segna le tr upp e di s locate in G rec ia. A proposito de l Du c e , annotiamo un a s ua s trana ritro s i a nei co nfronti dell e carto line ; nel giu gno de l 19 41 g li fu pro p os to , infatt i, di e m anare una seri e di tre cart o lin e, in fo rte tira tura, ripr o du cent i in fo rma autog r afi ca tre fr as i es trapol ate d a l s uo di s cors o d e ll O. L' ini zi ativ a patt iva dall'Ufficio Prop aganda de lla Gu e rra, a seguito de l g ra dim ento espress o da11 e tmppe per le fras i di Vittorio Em anu e le Ill e di Mu sso lini riportate s ull e cartoline in fr anc hig i a, di ini z ia tiva de ll ' Uffi c io . "Non è il caso di fare della propag a nda del genere", a nn o tò il Duce s ull a propos ta. Un a d ec is io ne strana, pe r uno c he amava gli s lo ga n e che a vev a fa tto ti e mpire i muri d ' I ta lia di frasi "cele bri".

La g uerra ideologica e bb e molto più s paz io , d i quella c o mbatt uta a i fronti , s u11 e cattoline ; ab bi amo g ià de tto de lle

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serie che motivavano le ragioni della guerra; ma molte altre ne furono pubblicate per giustificare il conflitto, con molteplici varianti sullo stesso tema.

Il tradimento dell'Inghilterra fu riproposto con datazione più antica; prima ancora di Yersailles, Albione aveva tradito l 'Italia durante il Risorgimento, quando, intercettando le lettere del Mazzini esule a Londra, aveva denunciato ai Borboni la spedizione dei fratelli Bandiera, facendoli catturare e fucilare.

Le rivendicazioni territoriali, inoltre, furono oggetto di numerose illustrazioni, in una serie di cartoline geografiche in franchigia e in altre di propaganda; ben presto, però, tali emissioni furono sospese, in quanto poco affidabili per la tutela del segreto militare. I soldati, infatti, avevano preso l'abitudine di segnare sulle cartine delle cartoline il fronte e la località in cui si trovavano. E, a proposito di tutela del segreto, lo stesso Servizio Informazioni Militari si fece promotore di una serie di stampe, fra cui anche cartoline, per incitare a custodire il segreto militare e a non tradire, anche involontari amente, la Patria.

Ali 'inizio della campagna contro la Russia, s i moltiplicarono soggetti e seri e dedicate alla guerra contro il bolscevismo e l'"AntiEuropa". La propaganda contro la Russia e la sua ideologia fu condotta con particolare ferocia: "C'è in giro qualche inguaribile deficiente che osi affermare che la luce viene dall'Oriente?", recitava un interrogativo retorico posto a didascalia di una delle cartoline anti-bolsceviche, disegnate da

quel maestro della grafica di Regime che fu Gino Boccasile. Boccasile non fu l'esclusivo interprete della propaganda, anche se resta indubbiamente caso unico nella storia della comunicaz ione, per la sua originalissima interpretazione pittorica dei messaggi; gli fecero buona compagnia Walter Molino , che tutti ricordano come illustratore di copertina della "Domenica del Corriere", Pisani e D 'Ercoli, che produssero cartoline di propaganda anche per i Comandi e i reparti , Mario Capitani , le cui migliori realizzazioni si ebbero per i prestiti di guerra, Mancioli e Ricchetti, artisti in armi segnalati si nella prima (e unica) mostra in divisa.

La propaganda non poteva ovviamente escludere dalle sue tematiche i protagonisti della guerra, i combattenti, specialmente nelle cartoline edite dagli organi ufficiali; Gabinetto Guerra e Stato Maggiore ne produssero diverse: soldati in addestramento, in combattimento, o paurosi carri all'assa lto (paura espressa attraverso segni e colmi grevi e minacciosi). O g igantesche figure di guerrieri, specialità del solito Boccasile, sovrastanti teste di ringhi osi e minacciosi leoni, che intendevano segnare, attraverso il fantastico, il trapasso dali' uomo e la sua umanità (il soldato) al mito (l'eroe). Mito ampiamente esaltato e raffigurato (per non dire sfmttato) in una lunga serie di cartoline dedicate ai decorati di Medaglia d'Oro al Valor Militare.

Giganti furono anche gli alleati raffigurati nelle cartoline di propaganda, che tesero a sottolineare lo sforzo comune di Italia, Germania e Giappone.

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Me ntre ali ' avv ers ario , in g lese o s ovietico , fur o no dedicate sempre ra ppres entazioni biec he, te tre quando non de moniache; s o ltanto raramente il tratto fu li eve, e . pe tfino g radevole nei poc hi c a s i in cui la ra ppresent azione s foc i ò ne 11 ' umori smo.

No n man cò, ne ll a s f er a de ll e ra pp resentazio ni , qu e ll a ded ica ta al fron te intern o, ramificata in tu tte le direzioni: ne i r apporti tra cittadini e so ldati , con raffi g uraz ioni f01temente all eg oriche o, al contrario, estre mam ente pueri li (in un s o gge tto , mentre un s olda to al z a la bandi er a di guerra , in prim a fil a gli so rrid e una pro sperosa e sc ollacc iata "sig no rin a g randi firm e"), o anc ora c on in ni di g uerra incitanti i co mb atte nti; ne ll o sforzo comune di so ld a ti e lavoratori in marcia ve r so la vittoria (Vin ce re ,Vincere, Vincere co me il Duce comanda); oppure con illu s trazioni che invita no alla cons egna de l s il e nzio (Tacete, non tradi te m io fig li o; Taci, il nemi co ti ascolta).

A c hiu sura di qu es te no te, ri co rdiam o c he no n sfuggirono a ll a pr o p ag anda le c artolin e e messe per i pres titi di guerra; ne ll e illu strazion i, esse to cc arono tutti i te mi g ià affrontati dall e a ltre cartoline, fin a li zz ati ovviamente a ll a necess ità del sac ri f i c io e del ri s parmi o ne l l ' int e re s se de l la c omune Patri a . A p ro po s ito de lla p ro pag anda per i pres titi , va s ottoline ato c he ess a non fu eccess iv a m e nte e nfa ti zz ata, né riuscì a f a r a prire i c ordoni della borsa a g li it a liani, come e ra a vv e nuto nella grand e g uerra. Forse, ba tte re cas s a insi s tent e m e nte s ignificava a mm e tt e r e " ufficialm e nt e" l a di s as tro s a s itu az i o ne e conomi c a e fin a nz iari a de ll a

Nazio ne e dem o rali zzare o l tr e modo un a po p o l a zione già c on sap evo le d e lla pro pria miseria; o for se , qu a lcuno ebb e sc rupoli a sollecitare so ldi a quanti non a ve vano neanche i ce nt esi mi ne c e s s ari pe r m e ttere in s ie m e un pas to qu o tidian o .

D ' altro nd e, altri es ped ie n ti erano g ià stati mess i in atto duran te la g ue rra, e prima, per il ra strellam ento di danaro des tinato a ll e esige n ze be lli c he: prestiti for zosi , economia for za ta , e missione co ntinua di buoni ordinari e pos tali , ecc.

E ri cordiamo , an co r a, l a g rande qu a ntit à di c artoline co n sogge tti reli g i os i che a partire dal 1942 in comin c iarono a c irco l are sui fronti: a d is pe tto d eg li sforzi fa t t i d a lla propaganda co n le ra pprese ntazioni auli c he e re toriche de lla g ue JTa , le cartoline si pro pon evano come s trum e nti demiurg hi di p ace .

U n ultimissimo acce nn o va alle cart o lin e di propa gand a pr o dotte per le po po laz ioni dei te rrit o ri occ up ati e per le trupp e avv ersari e . Furo no e dite in gran p a rte dag li stess i co m andi a l fronte, e in a lcuni cas i a serie e temi , c ome avvenne durante la campagna di Gre cia, quando il Comando delle Forze Armate in A lb ania s tampò e lanciò oltre le lin ee una serie di carto lin e, le cui vig ne tte so ttolineavano lo s fruttam e nto de l p o po l o e de ll ' esercito g reco da parte deg li in g les i. O c ome la carto l ina che SUPERSLODA produ sse pe r le popolazioni mu ss ulmane della e xIu gos lavia, nella quale ve niva raffigurato un g igantesco soldato italiano nell'atto di rec idere con una daga (l a s pada dell ' Is lam ? ) un se rp e nte, all eg oria del dio co muni s ta , s tatuni ten se e d e bra ico.

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Cartoline di Comandi e Corpi

Nel corso del conflitto, i Comandi di Grande Unità stamparono cartoline per celebrare le operazioni condotte sui vari fronti. Le emissioni spesso furono in franchigia.

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Cartolina edita dalla Sezione P della 2" Armaw, esemp lare infi anchif{ia

Cartolina edira dall' Il " Armata. a ric o r do delle opera zioni sul fronte g reco -albanese

F lA DOVE l N OSTRI SOIDAll OFfRIRON O AlTA, lNSUPEiA81lf l ESliMONIANZA D'EROISMO, l AlE TESTI MONIANZA OEVE RIM ANERE E RIMAI<RX IMPERITURA NEl lUQGfi l BAGNATI DAL SAI,jGUf DEi COM · BATTENTI E NEl CU011E Dl:l POPO LO ITAliANO
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Cartolina edita dal Corpo di Spedi zione Italiano in Rus sia

[ORPDd

Canolino edita dalla Di1-ision e "Giowmi Fascisti". in Aji·ica Se11e111rionale

Cartolina <·dita dal Xli Corpo d ' Armuw perle opera:ioni al fronte OC'cidemale
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, ARMATA dei PO

. Canolina edita dafla 6" Armara, emission e infi aru;higia
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Cartolina edita da/fa Divisione fanreria da montagna ''Vene zia"
l
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Carrolina edira dalla G uar dia alla F rontiera

I combattenti e gli eroi

Molte furono le cartoline di propaganda dedicate ai combattenti. Enfatizzati nella rappresentazione, i soldati diventarono dèi della guerra. Più umani , nonostante la miti zz a zi one , apparvero gli eroi delle cartoline di propaganda dedicate alle medaglie d'oro al valor militare

Car!olina edila dal Gruppo Medaglie d'Oro 11er i so ldati
M
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Car!olirw edi w dall' l!ffìcio Propag a nda R. F.serc-i!o
COMBATTENTI CAMERAIESCAMENTE
Tg igant i di Boccasile
Can olina edilll a ricordo della hauuglia dell'Amba A/agi
149
Carlolina edira dall' Uflìcio Propaganda N. /iserciro
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Cartoline della serie edita dall' t(ffìcio Propaganda R. Esercito relati ve agli addes 1ramen 1i. ma simulam i scene di guerra Il DUCE Ira le truppe operanti sul Ironie greco Cartolina di propaganda della campagna di Grecia
151
Cartolina rip rodu ce nt e un'opera presentata alla · ' ]" lv/ostra de gli artisti in armi". Di tutlt' le oper e in mostra fu fatta una serie di cartoline C'• un fortino dirimpetto abboston:r.a ben protetto Poi la fiamma entro on azione o compir lo dlmu:r.lone il momento sulla tnonlerò lo baionetta. Canolina ediw dallo Stato Maggiore R. Esercito Al l dolenson otterrotl escono fuorl
15 2
Cartolina l'dita dal Com ando Superiore For: e Armat e Ajika S e tt entrio nal e U.Dicio Pro{Jagwllla
C artolina della serie iuueggÌl/11/C alla romanità
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l"IMPERA TORE RICOMPEN SA l SUOI VALO ROSI SOLDA TI Roma · Colormo TtOIOfiO
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Alcun e ('(11'/o fi n e de/fa serie dedi cala a fi e M edaglie d 'Oro o/ \lafor Mifitare
154 ,\ R I .J f) l .J1 T l \/'""' ,,rJJ,. ''"'"'""' : 1 lir :1 /,plf, •t il, .ftl J lfrll tt/1.1 mrmPff(l, 1 1 S E t• P E X T .\ l<"' • .., l O 1-llnlr .!lfS RcgJ:IIItml• /clltltrtcJ, del ,i/lo "'' morr.r. nl II11J'I0\ \'1:101 ,1\ l,h ft llt'flllfil, d.t 1 l!l.Uit!l.rlllt luo u d1 flttorf u ri'Ju· ,J 1m J'l'''J' l JoTI"'It'l\ol 'Hl f"......_ "\.1t1l1 lfH rfo hf f l tlrfo (" n ftllt' h• t11" t•}ltlt J 1t11 Ul (f l·rt 1 •l bt lhl. <ith•..,l'lt ,f 11 'f' u uun ,f,.. J.(t \'ialiti • •tHl).t1tl11111liH•·•l .n"'"'' +1•11. '1"'>4111· olr:l dt d1 111• dll'lflffll•, ,.,fl t'"llllpl:tP· •UHtl thiU•• ,.,.. , .,.,ntll'\.1 l•· \" run.tiWfP :.lt.l 1111.1 !\tl!lt. JM f'llt( ti 111111 1 t•ltllollld,ifH• tHI n•·J t q.......... ttlr tllll hro ,,, ·kl r··tl h 1 tt 1 d11.r)1n •l.-1 th lll4>tr nu "'}" n.:trrt• h lUtti• thf la ""·' • n: n ltrM ll't t\1 t fT'I •lfl'l 011• tU ntlo 1f nt !IIIC'U K•ull'•' ·rn • ,, p(lorht r),t 111 1 '''"'"'m Id ,, t•c htl• 1rthn hnrtw 4olptln fUit•\ :uno nto t tttttrl,tlllwnh• c.ukYi\ ull ltfll,f dd "uH Il' , tll 'Inni n rh 'r1fH 111 l th l tl11t Hhl ,,t tito\ rt· " ft.,JIH'Id 111( 't.CioHlt J:h ,... ' ·•l""'' •JI ,.,.'('
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La
156 L' ITALIA ha bisogno di altre terre per il lav o ro del propri llgh . Nelle colonie i taliane vtv ono e lavorano 50 1tolianl per ogni 1000 1ndig e n1 17 llllUODl dl lto· Uoal emlgrotl e aoa plù rltoruoU L' INGHILTERRA s i serve delle co l ome per sfrut tare l po poli sottom e ss i. Nelle c o l on i e tng les l ri· s i ede soltanto t 1ng l ese per o gni 1000 Ind igen i t• \ Z l H \ l 'l' \ l . l •; L Inghilt e rra ha sempre lmp t' dllo che Il popolo ttoliono godeue dt un sulllcentf' spa:1o vitale, proporzionato 011 ouml'nto degli llohoDt que•to. dol 1870 o 19'2? ben 17 milioni d1 llallonl , non trovando In Patrio 1 meni d1 v11a .,ono e migrati c non sono plu ritornati
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UJru:io orriUII.omenti : - Raguri, queata vol ta Noo 11i tratta di cioematogra6a.
164
sorte afri cana d eg li
aiJ ' l ngbi l
ovv e r o: dal !Il ' co n s u m a tore.
L 'A mmiraglio ingl<J•e: - Eccellenza, Y1 proponi{<> di riballez are lu "Home Flce tu: chiamia m o la •'Verità••. Chiss•\ c h e non riven ga o ga lla
Le
aiuti americani
terra,
165
L ' Asse de i v aloro s i e il Trip a rti to
194
166
PER IL NUOVO ORDINE SOCIALE . PER LA CIVILTÀ
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Fronte interno

Scarsa attenzione fu prestata, dalle cartoline, al fronte interno. In ge nere , esse erano incentrate s ui richiami alla tute la del segreto e alla s ic urezza.

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Cartoline della ser ie ispirate alla romanità , d ed icate al s acrificio del fronte interno.

LA VITIORIA DARÀ l SUOI fRUTII

ER LA PATRIA SI RINUNZIA Al SUPERFLUO
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Cartoline in franchigia

Di seg uit o , se rie di car tolin e in franc h igia ; sono fra q ue ll e c he an c ora mantennero l 'aspetto di intero pos tal e, senza esse re occupate da lla propa g an da ne l verso .

170
" s:: 1:: ... C) .... :E u " ÀA€d;. c.: . e%=- u;
l ·Jvven1re e nostro. è ne Ile r. estre man1 sicur e . po1ch è sa r! 11 prod otto del nostr o cora gg io e d e ll a nostra 10esaunbile volon tà d1 vita e di vi ttoria . M USSOLI N IVi dico che speueremo le reni a lla Greci a In due o In dodici incominciata Noi- abbi<lmo-uomi,QÌ-e mezzi-sufticienti-pee
·ca1 NON RISPARMIA offende l -su.priinl interessi. della Patria • C\lf'O delko Stòto Moggto,. Il. · Esercito Il rlsparmlator.e collabora aDa vittoria deUe nostre armi Cl curo dell o , Stòto M<in!or. R. EMn:lto 17 1
172
Cognome e Nome de l mittente :
A CV"A O&L.&. "U r rtC:IO tSE ACI'fO . .
Reparto P M
· Un terzo del peso d e lle carich e_ è costituito di grasse
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Con la tua l Ni) " +EAUSTERITÀ DI COSTUII d
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IG.HM QÙvvww..
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Sii sempre - ri servato su tutto ciò c he riguarda il servizio. Denun cia ai tuoi superiori ... con ogni cautela - Io scooo·" ieluto ehe si dimostra troppo curioso su tal i argomenti .

In pubblico c da vantl a noeclutJ eor vegU a te i vos tri dieoorsf. Non accenna t e mai • eoee dt eerrido. n nemleo ha Informatori dovunque!

Gredo, Cognome e Nome del mittente : .. J!i!.. ... ..:.!.1Di 1 : ;--........ ·... ... ....... ..·M<rr a;·.. tla ·· 8t f .. 1 • /"..... .._, t . ..... .À.... P. M .... ..... p o w. 1':!. .. g fl !* 174 <b '\l "\ Cl "' l..,)
VIA A PJ::A

prestiti

Le cartoline dei prestiti , al contrario di quanto avvenne nella prima guerra mondiale, non ebbero grandi emissioni. La propaganda di Regime, in questo settore, mostrò un "reverenziale" pudore.

I
175
176 BlJONI NOVIJNNAtl)l 19.50· /l 19.10 S O TTOSC R IVE TE P RESSO IL 'UOI TE DEl PlSCHI DI .r
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Ne i territori occup ati

A lcuni Comandi pr odu sse ro, n e lle z one occ upate, ca rtolin e di c ontro propa ga nda di r e tt e s o pr attutt o contro g li i ng lesi

Cartoline edita ne/1943 da SUPERSLODA per le popola-zioni mussulmane

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(So lda ti weci' Il popolo dei cjnque pasti vi giudica es ig enti)

Cartoline ed ite dal Comando Superiore Forze Am1ate Albania nel 1941, durant e la campagna contro l a Grecia.

(So ldali gr eci' Baml,ini denutriti. donne allar mate miseria: ecco quello che vi procurano gli inglesi)

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Fotografie e cinematografie

L 'o rgan izzaz ion e foto-c in e m a to grafica de ll 'Esercito , prim a de ll a sec onda guerra mondia le, era artico lata s ul Reparto Fo toc inematografi co de ll o Stato Maggiore R. E se rc ito, una compag nia fotog r afi con un p lotone c ine matografi sti dell'8 ° R eggimen to Genio d i R oma, alc une s quadre fotografiche e telefo togr afi c he. Con lo sco ppio del confl itto, la compag ni a fotog raf i ed il plotone cinematografi s ti mobilitarono num e rosissime unit à, c he operarono s ia s ul territo rio naz ion a le, s ia s ui fron ti di g ue rra , s ia ne i tenitori occupati. Du r a nte la g ue rra furono prog r ess i v am e n te cost it ui te le seguenti unit à: a) Dal Depos it o 8 ° R egg imento Ge n io d i Roma:

- 6 Se zioni foto g r afic he per A rmata (l ", 2", 3", 4", 7", 8");

- 14 Squadre te lefotografic he per Corpo d'Armata ( 1", 2", 3a, 4", 5", 6", 7", 8a, 9'\ lP, 12a, 14", 15", 20 3 );

- 19 Sq ua dre foto g rafi che per Corpo d'Armata e D iv is io ne (P, 2", 3", 4", 5", 6:t, 7\ 8'\ 9 ", lJ ", 12", 14a, 15 ", 16", 20", 30", 3 1a, 32'\ 33 ");

- l Co mpag ni a c in e m atogr afisti dello S tato Maggiore R. Ese rcito , in izial m ente con 3 p loto Ì1i ripresa, l p lo to ne proi ez ion i, l laborator io ;

- 7 P lo t o ni ci n e m a tografi s ti per Armata (dal l o al 7 °), più L d i sec ondo tempo ( J J o) ;

- l Reparto fot ografi -c inema to g rafi sti s pec iale per es ige nza Es t (Russia) , s u 4 g ruppi,

- l R epar to fot oc in e mato g ra f ico ( I 0 ), c o s ti t uit o p e r l 'Afr ica Se tte ntrion a le

n e ll ' o ttobre del 1941, ma non più in v iato;

- J R eparto s peciale fotocinemato g rafis ti di propaganda , de ll 'U ffi cio Propaganda R . E serc ito (g ià Cinereparto Specia le d eli 'Ufficio Sta mpa e Assistenza).

b) Dal Deposito 13° Reggimento Genio di Cag liari: - l Squadra foto g ra fica ( 13") ; - l Squadra telefotog r a fi ca ( 13 ") .

c) Dal Depo s ito 20 ° R egg imento Geni o di Tripoli: - l Sez ione foto g rafi ca s peciale per l 'Afri ca Sette ntrional e . d ) Dal D epos i to 26° R eggimento Genio di Tiran a:

- l Squadra fotog r af ica (26•); - l Sq uadra te le f otografica (2 6") Co m e è possib il e e v in ce r e, soltanto l'Es ercito spieg ò un 'organ iz z a z ion e poderosa pe r docum e nt a re il conflitto co n le immagin i ; ce n tina ia d i fotografi, o p e ratori c in e m a tografic i, tec ni ci, fra u ffi c ia li , so ttuffic iali e s oldati , gi r a r ono per i fronti con m acc hin e e ci neprese , a l seg uito delle trupp e, co ndi v idend one la s or te, inclu s i i risc hi , i s acrifici e le s offerenze. Non fur o n o c omunque i s oli a docum entare la g ue rr a, p erché con ess i altre mi glia ia di mi li tari , appass ionati di fotogra fia , produ sse ro doc um e nt a z ioni v i s ive , ta l vo l ta di notevo le s pesso r e o d i g ra nde int e resse - perc hé ri empiono i vuoti lasc iati da g li ope ratori militari i q ua li , ovviame nte , no n potevano esse re o nnipre se ntitalvo lta realisti c he f ino a l trag ico.

I co mpiti dell e varie uni tà erano d i ver sificati , e c iasc una s vo lgev a atti v ità

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s pecifich e d e lla specializzazione. L e s quadre tclefo tografi c h e pro vvedev ano s oprattutto alle riprese tecnico -o perative , utili allo s tudio del te rreno c all e operaz i oni. Le squadre foto g r afic he aveva n o in vece il co mpito eli documentare la gu erra in tutti i s uoi aspetti , dai combattimenti ai momenti quotidiani d e lla v it a del soldato. Le unità c in e matogra fiche pro vve d ev ano alla prep a ra z ione di f ilmati add es trativi e docum e ntali, che s pesso venivano utilizzati a nche dall'I s tituto LUCE. r nucl e i eli propa ga nd a effettuavano fotografie e ripr ese per fini propagandistici.

Ovviam e nte, spesso succedeva che uno s t esso s oggetto , per il s i g nifi ca to diverso c he poteva assumere con o pportun e didascali zz azioni , v e niva utilizzato anche per più fini.

La 1ipresa delle fotografie e c inem a t ografie era sogge tta a norme precise, anc he eli cen s ura, sia c he fosse stata eseguita da op e ratori milit a ri, che del LUCE o delle ditt e operanti n e l se ttore . D o po alcun e c ircola ri , c he v ietavano ai militari di divulgare a riviste e g iornali narrazioni epi so diche di fatti d 'a 1me e foto g rafie dell a g uerra , fu r o n o e m a nate norm e relati ve a l rilascio di permessi p e r ripres e da terra di cinematografie e fotografie. Este nsore delle presc rizioni fu 1' Ufficio Protezione Impi a n ti c Difesa Antiparacaduti s ti , di conce rt o co n il Comando Supre mo , il Servizio Inf01mazìoni Militari e g li altri Enti in teressa ti alla materia.

L e nonne , dopo i divieti gene rali di eseguire qual s iasi tip o di ripres a di

s truttur e e d opere d 'arte milit a ri o di int e r esse militare , precisavano c h e la richi esta d e i perm ess i andava avanzata al Mini stero della Cultura PopolareDire zio n e general e della Cin ematog r afia, se s i fosse trattat o di riprese filmate (copia dov ev a, in o lt re, essere tr as mes sa al SIM e al Comando Difesa Territoriale co mp ete nt e per territorio per il nulla osta), e direttamente al Com ando Difesa Territori a le compete nte per te rritorio, se foss e ro sta te ripres e fotografiche.

Disposiz ioni p <:uti co lari furono dettate per l'Istituto LUCE; n e lla cons id e razion e che i c in e-g iornali d ovev ano ave re nece ssar ia mente cara tt e re di att u a lità , operatori e corri s pondenti ac c red itati dall ' i st itut o non e rano sogge tti a ce n s ura pre ve nti va delle riprese, ma prima dell a distribu z ione le pellicole dov e vano essere so ttoposte a ll a revision e del STM. Pe r l a produzione , in vece, di documentari e di al tre pellicol e a soggetto , valeva anc he per il LUCE la nonnal e procedura .

Nel m agg io d el 1943 fu tenuta , presso l ' Ufficio Prote zion e Impian t i e Di fesa A ntipar ac adutisti d e llo Stato Maggiore R. E sercito, una riunione p er di sc utere i probl e mi s orti a segu ito dell 'ema nazion e delle n o rm e. Era s tato ril eva t o, infatti , che molti Enti int e ress ati alla cinematografia e alla fotografia , per privileg ia re i propri fini , non te n ev ano conto d e lla nece ss a ri a tutela d e l seg r e t o militare . In parti co lare, nel ca mpo della cinematografia il Ministero d e lla Cultura Pop olare e l'I stituto LUCE sove nte non osservavano la pro ce dura previ s te. L o s te sso avveniva nel se ttore fot og rafico ,

l 84

specialmente per le riprese effettuate da enti dello Stato a scopo di propaganda culturale e commerciale (stampa, turismo ccc.). Occorreva inoltre precisare che le nonne emanate non erano applicabili in zo na d'operazione, dove la tutela del segre to era devoluta alle Grandi Unità e quindi autorizzazioni e censura erano di loro competenza. n risultato della riunione fu, in pratica, un irrigidimento delle norme già sancite, attraverso la presen za di ufficiali nelle commissioni di censura e di appello per le cinematografie, un maggior controllo della produ zione fotografica, la precisazione relativa alle competenze in zona d'operazione, e la minuta codificazione delle nonne per il rilascio di permessi in una nuova circolare .

Nonostan te la se verità delle nonne, per tutta la durata della guerra fu necessario ribadire che fotografie di fatti d'arme e documentarie potevano essere cedute soltanto a seguito di autorizzazione. Ovviamente, la diffusione della fotografia ed il fa tto che migliaia di militari possedessero macchine fotografiche proprie rendeva molto difficile l'opera di censura, perché le immagini riprese dai militari s ui fronti sfuggivano in gran parte ali ' azbne di controLlo. Venne così a determi d1<:Usi una situazione paradossale, perché erano più facilmente controllabili le riprese effettuate dagli operatori uffic i ali, militari o dell'Istituto LUCE, che non i soggetti fotografati dai singoli militari. Nelle carte d'archivio vi sono infatti numero se documentazioni relative acl autorizzazioni avanzate dai primi e a

trasmissioni di fotografie, ma nes suna corrispondenza dei secon di in merito. Sappiamo, infatti, dei lunghi preliminari, avviati nel settembre d e l 1940 per una campagna telefotografica alla frontiera occidentale e le relative difficoltà incontrate , non ultima la cmenza di mezzi di traspOito per le squadre; abbiamo notizia che il maresciallo Martinengo, fotografo dell 'Ufficio Addestramento, fu incaricato per la ripresa di fotografie dello Chenaillet e delle Arcolines, conquistate dalle truppe italiane nel giugno 1940 ; conosciamo del divieto di esporre alcune fotografie paesaggistiche di propaganda turistica, che imponeva nel 1941 anche di togliere dalle carrozze ferroviarie le fotografie panoramiche delle zone eli confine della Carnia, del Cadore, della Venezia Giulia, di Tarvisio; poss iamo annotare che nel 1943 il Ministero del! 'Educazione Nazionale protestava presso lo Stato Maggiore R. Esercito perché il Comando della 6" Am1ata gli aveva vietato di effettuare riprese degli edifici monumentali di Agrigento, assolutamente indispensabili per documentare il patrimonio artistico; conosciamo la reprimenda avanzata dali 'Ufficio Operaz ioni contro l'inserimento, poco opportuno e felice, di due fotografie nell'opuscolo "Vincere", prima pubblicazione realizzata dall'Ufficio Propaganda del Gabinetto Guerra (le fotografie avevano come soggetto, una, un reparto avanzante in una sola massa sotto il tiro avversario- grave errore tattico, l 'altra, alpini in sosta sotto la tonnenta a Monte Rond - altro grave errore, anche di comunicazione);

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potremmo ancora e numerare le moltissime fotografie di avv e nim e nti be lli c i in viate da ll e Grandi Unità ag li organi centrali, o elencare qu e ll e cedute, co n finalità propagandi stiche, da li 'Ufficio Operazioni e dali 'Ufficio Stampa e Assis ten za de llo S tato Maggiore R. Eserc ito. Ma non abbiamo trov ato un fo g lio di un "C icc illo Cacace" qual s ias i c he avanzi la ri c hi es ta di pote r di ffo ndere o pubblicare un a sua fotografia di gue1Ta. fn verità, il fatto che i militari e lud essero la normativa, è ogg i una vera fortuna per g li s tudio s i. Infatti , ess i posso no di s porTe di ce ntinai a di mi g liaia d i immagini di avve nimenti , c he l 'ag iografia uffic ia le mai avr e bbe ripreso - pensi amo, ad esempio, alle drammatiche riprese della ritira ta in Ru ss ia custodi te ne l fondo Ri cagno presso l ' Uffi c io Storico dell o Stato Maggiore Ese rc ito-. O che la fotografia "uffic iale " non av rebbe potuto mai e ffettuare, perc hé, al di là di ogni co ns id eraz ione c riti ca, i foto g raf i militari non era no in po ssesso del dono de l! ' onniprese nza e non poteva no essere dappertutto. Nè sa re bbe stato possibi le, ogg i, possedere l' immensa doc umentazion e visiva della me moria d e l pa ss ato , c he me tte a di s p o iz ion e mo lti as petti de l q uot idian o d e l soldato e s itu azio ni poco a uliche, spes so ignorate o sottovalut ate dag li operatori ufficiali .

E, in ultimo , no n saremmo s tati in g ra do di far e se ri e ana li s i c riti c h e della fotografia co me trumento di propaganda, tal vo lta utili zza ta al limite d e ll ' assurdo c co n improvvid a falsità. Ricordiamo il caso più ecla tant e .

Il 24 agosto 1942 si consumava in Rus s ia uno deg li ultimi combatt imenti e pi ci della cava ll eri a , la cari ca di Isbu scen sk ij , ad opera di " Savo ia" . Il ca pitano Silvano Abba, po chi minuti prima di morire g loriosame nte alla testa dei suoi uomini , ebbe il tempo di fissare co n la mac c hina fotografica - che portava se mpre al co llo - le immag ini de i cavalieri del 2 ° squadrone lanciati al galoppo, me ntre ca ricavano i sov ietici. Le foto, recup erare dopo il combatt im ento, sono le uni che a utentich e de lla ca rica: così aute nti c he da essere illeg ibili (v i s i di stingu e a malap e na una frott a di cav alieri a l ga loppo).

TI 29 settembre 1942, pe r volere di " Roma" , il De posito di "Savoia" fu cos tretto ad eseg uire una carica pos ticcia , a be neficio deg li opera tori LUCE e dell a propaganda , per l ' alone e roico c he l 'a vv e nimento offr iva. La s t.rumentalizza z ione del! 'evento offese i cavalie ri , ma le immagini f as ulle , larga ment e diffu se s u ri vi s te , g iornali , f ilm at i L UCE e tranquillam e nte co ntrabbandate per vere, e bbe ro tale e fficacia e s i imposero a tal punto che ancora n el dop og uerra, con g li opportuni acco rg imen ti (da ll a Bandiera , OJmai re pubbli ca na , sco mp arve lo ste mm a sabaudo c al gr id o " Savoia " fu sos tituito qu e ll o di "carica"), furono utilizzate per produrre il lun gome tra gg io "Carica Eroica" .

Ness uno s i po se il probl e m a di una le ttura c riti ca e te cnica d e ll e im magini , cosa che avrebbe posto term in e all'imbroglio; soltanto ne g li ann i setta nta Lucio Lami, autor e di un

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volume sulla carica, portò a conoscenza di tutti l'imbroglio, pubblicando le v e ritiere fotografie conservate pres so i l regg imento.

La finzione fu sempre la maggiore protagon i sta dei documentari LUCE c dei c in egiornali d i guerra, a n che se raramente ragg iun se l 'ac me della falsità come in Russia. Fin dal g iugno 1940, quando f u rono fatte riprese aeree e da terra alla frontiera occ iden t ale, vi fu co ll abo raz ione fra l ' I st ituto e i milit ari. Lo Stato Maggiore R. Ese rcito mise semp re a disposizione un proprio ufficiale, affi nché, olt re a ll e esige n ze de ll a rappre se n tazione fil mica degli eve n t i, fossero risp e ttati a lm eno i basilari criteri operativi tecnico -mili tari, in modo da non avere co m e risul tat o f in a le amene operette .

S u ccesse anche c h e alcun i Comandi, s pecia lm ente i n Africa Settentr ionale e in A lb ania, non f ossero mol t o ospitali verso gli operatori LUCE. tanto da provocare nel 194 1 ga rb ate protes te del pres idente d ell'ist itut o, i l consig li ere n az ionale A u g usto Fantec h i, il quale faceva pre se nt e a Ro a tta co m e i documentari, pur ave nd o va lo re esse n z i a lm e nt e prop agandis ti co per l' at ti v it à bellica, potevano anc he essere f r uttati a i fini adde s t rativ i e co m e documentazione stor ica. purché talu n i Coma n di dell ' Eserc i to fosse ro più d is pon ib ili alla co ll aboraz io ne per l a lo ro realizzazione. l Coma ndi in cau s a furono in v i t ati ad un a magg ior e partecipazione e di spon ibilità.

P i ù ve ri ti er i furono i filmati g irati da g l i operatori militari , a l seg u i to d elle

truppe sui vari front i, che spesso s i trovarono ad effettuare riprese in prima linea. Purtroppo, l a loro produzione è pressoché sconosciuta , perc h é i corto e lungometraggi rcali;.zati furono in gran parte dati al LUCE c utilizzati per i c in egiornali e i docume n tar i: altri o ri g inali e co pi e, con. e r vate presso la Cinemateca delJ 'Ese rcito, a causa di un incendio sco ppi ato n eg li anni sessanta so no andati comp letamente distrutti. Allo s t a to d elle ricerche , non è d ispo nibile nean che la documentazione d 'a rchivio della produzione realizzata. Abb iamo, invece, ce nni delle pellicole didattico -addestrativc, prodotte dagli operatori dell 'U fficio Addestram ento, che veniva n o proiettate esclusivamente ai mi litari, ma non nei local i pubb li ci. Fino a l 1942 furono rea l izzate c d is tribuite le seg uenti c in ematografie: J'vlezzi di passaggio dei cors i d'acqua. Traiettorie, La1·ori in ne1'e, L'u so dei plastici (q ues t'ultima ri se rvata agli allievi che f re quentavano gli is ti tuti di formazio ne e i co r si ufficiali di comp le mento).

Per quanto attien e all' utilizzazio n e del c inema, notevol e fu la quantità di pe lli cole distribuit e a i Co mandi s u tutti i fro nti per il benes se re de ll a truppa. Le proiez ioni potevano avve nire in locali pubb li c i , ma p i ù freq ue nt emente ve n ivano utilizzati. pccialmente nei mino r i presidi do ve non es isteva no sale c in e matografich e, au toc in cma e ci n cso nori portati li , distribui t i ai Co mandi o avuti in dono dal Dopolavoro; a partire dal l 94 1, pe r la carenza di carburanti, fu disposto di p ri vilegia re l 'uso d e i cincsonori portat il i ,

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perché ess i potevano esse re spostat i da un ' unit à al l 'altra us ufru e nd o d i mezzi c he effettuavano a lt ri se rvizi, m e n tre, fin dove pos s ibile, gli autoc in ema dovevano essere tra s portati pe r fe iTOvia .

Anch e le modalità re la ti ve ag li sp e ttacoli c in e matog rafici erano rigidam e nt e regolam e ntare, in p a rticolare per la ri c hi es ta , l'utili zzaz ione e la res titu z ione delle p e lli co le , che avven iva tramite moduli pres t a mpati , accompagnati anche da un foglio di ril evamento s tatistic o, dove veniv a no am1otate gio rno e o ra d e ll o s pettacol o e numero de i militari prese nti. Unitamente ai film a s oggetto , dovev ano semp re essere proietta ti anc he uno o più cortome traggi, tra cineg io rnali e doc um en tari. L e pellicole ve ni v ano fo rnit e dall ' Ente Nazion a le Ital iano C in e ma, dall ' Istituto LUCE , dall e indu stri e c inemato g rafiche ( Arti s ti Assoc iati , G e nc ralcine , Titanu s Film, Tin·enia Film , I ndustrie Cinematog rafiche It a liane, Min e rva Fi lm ), attrave rso una re te di agen z ie c in caricati del D opolavoro. Una c uri osità; il LUCE dava alcun e pellicole a titolo g ratuito (fr a cu i C am ic ia Nera , Camm ino deg li Ero i. No pasaran, Abissinia , Giovine::.::a. L' eroe di Cortella::o), mentre p e r altre chie d e va un con tr ibuto g iornali e ro di lire lO (Ne lla luc e d i Roma, Scuola Fascis ta, Strade Dancale, Fiamm e Verdi, O ro dei camp i , ecc )

I so ldati n on so lo v idero film c he hanno f a tt o la s tori a de l cinema italiano, film "di c assetta", film rosa o d a buttare, ma sp esso f ur o no anc h e c hiamati a par tec ip a re a pellico le, di c ui qualcuna anco ra o gg i ricordat a dai

c in efili , rea lizzate d a fa m osi reg is ti. Ne ci ti a m o alcu n e .

Per Augusto G e nina partecipa rono al f ilm B e nuas i , ciflà dolente , rit e nuto dalla cr iti ca il più g rande spettacolo di g u erra, g ir ato m e ntre er ano in a tt o l e opera z io ni militari , p a rte sul po s to e parte a C inecittà; pe r Alessandrini, nono stan te il pare re co ntrari o el i Ba sti co, fu rono imp iegati 1. 000-1.500 uomini nel film Giarahuh . Un a compag nia alpina fu utilizz at a per realiz za re Quelli della monta g na , una produzi o n e vo lut a dallo stesso Mini s t e ro della Guerra per ce le brare l ' eroi s mo degli italiani al front e grecoa lb ane . c ( il s og ge tt o e ra del te n e nte degli a lpini Cin o B e trone , e ro icam e n te caduto s u quel fr o nte) .

Chiudiamo que s te note sulla c in ematografia con un 'u ltim a c uriosit à Pe r gira re i f il m fu richiesta anc h e la partecipaz ion e d e i prigionieri di g uena in mano italiana. In tale occasio ne, avan za ta nel ma gg io del 1942 dalla Fe d e r azio n e Fasc i s t a degli In du s triali d e llo Spe ttaco lo a l fine di impi eg a re prigioni e ri negri n e l film Baje r 205, l 'Uffici o Pri g ioni e ri di Guerr a d e llo Stato Ma gg iore R. E serc it o dett ò le n01me p e r l ' utili zzaz ion e dei prigionieri ne lla lavora z ione di filmati; che, in s intesi, prevedevano l'all est imento a C inccittà di un campo di conce ntramento c g li oneri finanziari per le co mp arse a ca rico dell e ditte. In particolare, per ogni prigioniero dov evano essere co rri s poste lire 2 0 , di c ui 3 andava no ali ' inte re ssa to c le rimane n t i ali ' ammini s trazion e militare a titolo di rimborso s pese .

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La guerra
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Artiglieria da montagna pres 1o Rorgo S Mauri::io
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Ueparti in sosta in Alta Sal'OÌO Carri leggeri in 1ransito al passo del Moncenisio
19 1
Fanti per le I' Ìl' di Memone
Afr ica Ori e n t a le
l. e prime l'iltorie: ww hrigara indige11a in anm:ata
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(;fi espedienti: 11n mterpillar blindato in ji111 : ione di me:;;o cora;;:: ato l ' erso il Kenia
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Sulle rocce del Korondil
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Il Duca d'Aosta su/{ Amba A/agi

Il quo1idiano: ''iflo e allogg i o

Africa Sette ntrionale
:/,!' - : • . t ·· tl _ 1 r ( , 195
196
Sol/o tenda: officina ripara:inni carri armati ... e ripara-: ione anime

Pllft11glia sulle d11ne

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!Jnsaglieri all' ··abhen'nlla

Pez::o da 100117 in a : ione

198
Carri al/" allocco sol/o il jiw co nemico. sul ji·ome 11misin o

Prig ionini indiani. Con ess i il SIM telllò inutilmenll' dij(mnare r <'{)(lrli speciali da impiegare con/m g li ingles i

Prigionieri slallmilensi cal/ llrari in Tunisia
199
Balcani (fronte greco-albanese-iugos l avo) Alf'mracco sul.fi·ome J::reco -albanese
200
Mortuisti sulle monragne greche
201
Quota 731 di Monasrir. di1·ewara :ono sacra al termine della campagna di Grecia Lan c io di parac adut isti a Creta
202
Barconi pc·r i rijòmimenti a Pfom Musica in strada a Lubjana (Ten. Ricci .fondo omonimo)
203
In 1-isita alla casa del Fo scolo a Zallfe
COMA., SUPERIORE fl'. AA. ;. • SIZIO•t PeTOOWAPIC:A
<' prole:ione
204
Guerriglia nei Balcani: ra.Hrellamemo dell' abirato di Buka1·/ie
conj(mini della lin eaferroriaria

l ugo:;fa,·ia: 1111 g ru p p o di ebrei destinati alla deporta:ione souraui ai tede.1chi e sall'llli dagli uj{iciali de / 6 ° reggim ent o b er s ag li er i

205

Le in.l id ie : i campi di . . -

Fro nt e ru sso
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l difficili rifèJrnimenti d ' acq ua nell' ill\' 1:'1'110 mss o 207
Zona industrial e del D one: Dis tm : ioni 011emte dai so Fietic i Dis trihu::ione del rancio a ra ga::i russi rimasti soli
208
Un III I! FI'Citin o degli scamhi La carica di lsbuscenskj: quella falsa
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e quella ,·era. ripresa dal Capirono A!Jha prima di morire

Il

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c imitero di guerra del 37° Rgt r nelf' ansa di Wer c h Mamon. Sarà dislrulfo dai SO l'iNici, c ome gli altri
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Scena de/fa ritirata
Fronte interno
21]
Pia:w Venez ia alla dic hiara:ione di g uerm
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Prot ez ion e delle oper e d ' arte. Trasloco del Nettuno a Bologna Il Paese p er i militari . l.'of{erta della lana per i cornbartenri

Dif'esa de/!l'rrilorio Posa d i osracoli alllicarro

Difesa
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c ontmerea
l rituali del Duce: lafòto ric o rdo con o rj'ani di comhatlenti
/
2 14
la conseg na della decora: ione alla memoria alflglio di un mloroso Cudu to
2 15
La d o nna in guerra Bom hardam ento di Roma. Rovine al Tuscolano
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Bomhardamento di Ci l'ilal'ecclria: la sperama Annehhiamen ro del porro di Pal('m/0
2 17
C allo finale: l'invasione della Sicilia

nematografia

l cinegiornali e i film a ti della 2u g uerra mondiale sono numero s iss imi. Pre se ntare a lcuni s p ezz oni , q u es t a vol t a, n o n sa rebb e s t a to s ig nifi cativo. Abb iamo p e r ciò pr efe rito mo s tr a re i cineoperatori in divisa a l la vo ro , art efici rima sti nella storia della cine matografi a militare quasi tutti a n o nimi. Per re ndere l oro un doveroso omagg io: alc uni d i e ss i , infa tti , ade mpiron o al proprio dovere fin o a li' estrem o s acrifici o; altri fur o n o decorati , quasi tutti so pportar o n o le stesse fatich e de i combattenti s ui va ri fronti.

Ci
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Cineoperawri dello Stmo Ma gg iore l( !:.'.H' l'cito dumntc la produ : ione di 1111 f ilmato dida11ico

Riprese di un adde.Hramento per la prepara::ione difìlmmi di propaganda

• • • • • • • Cineoperatori in Aji-ica Seuentr ionale cjfeuuano riprese da 1111 carro •
• • • · -.... .. • .. 2 19
0{Jer ato ri militari seg {((J/1 0 /' aran : ala delle /ruppe sul fi'onte russo
220
R iprese durame 1111 aumnJ sul ji-onle orie male
per e:;a/tare 221
Allm·oro durante un ti fiacco aereo: documemare
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l mgini: operatori L UCE. in Russia
Tunisia

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Consegna di doni ai comhaucmi j(•riti

Assistenza, benesse re, propaga nda
223
Posto informa:ioni e ristoro a Roma
In co nt ro di ca lc io j i·u reparti al fì'o nt e 224
Artigianato militare: un ' ico na dipinta oljh mte russo

Sen·i:io fHJsta in 111/U sta ::ionef<'ITOI'iaria ,,. r

225
Ufficio Posw/e in R11ssia J14aga::::ino per il caricamento dei tr eni APE
226
Panen:a di un /reno A PF per ilji-ollfl'

..

Di srribu zione di ge neri di r·onforro in Corsi ca
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Oistr ih u zion e d i pac chi do no alle truppe s ul fronte russo

l ,a distribu :: ione piiÌ gradiia: generi e sorriso

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ilwol'inema per le (Jroie:ioni aifromi

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Spellocolo dalr Ef !IR p er la "Radi o d el C olli/}(lfl e nte"
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e \'(/J'Ì C'Ià in
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Profes.,ionisti: .\fU'IIacolo di nwgia ...
Francia
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Dileflanti : ' jìlodrwnmatici"
e comici imprm , i lati presso i reparti
Stampa e propaganda
Libreria irinerante della Mondado ri in Lihia
233
In trin cea con "Dovunque". giornale del CS!R
:..
.· - ...___
La composi:ione a Tripo/i
234
Corrispondell/e di guerra allal 'Oro
Per finire ...
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Le ultilll<' a morire : le illusioni. Conunemora:ione del Duca {{1\o.wa a/teatro Adriano di Roma

Manifesti e volantini

l manifesti furono anche essi s trum e nti largamente utilizzati per la propa ga n da d e ll a g u e rr a, e d ebbero i n comune co n le cart ol i n e i te m i e, molt o s pesso , le illustraz ioni. Co me e ra già accaduto n e lla pri ma g ue rra mondial e, o in altre oc c as ion i , i di seg ni approntat i f urono utili zza ti per la s t a mpa di manifes ti e ca tto l ine. Un va ntaggio p e r lo st udio s o, pe r c hé molti manifesti , stam p ati s u ca rta facilm e nte deteriorabile c destinati a rapida usura s ui muri d e ll e cit tà , og g i so no co no sc iu t i grazie alle cartoli n e edite con gli stess i di segn i .

A differenza delle cattol in e, però , i manifes ti e bbero larga c i rco l az i one all'in terno de l Paese c so ltanto rarament e furono prodotti s ui fronti o perativi e n e i te rritori di occ upazion e . Ciò avven n e p e r le finalità in s it e nello s tesso s trument o, diretto sopratt utto a te n e re a lt o il moral e d e l front e int e rno; e, in parte, per motivi tecn ic i e pratici , perché la co nfez ione di manife s ti ri c hie de v'a id eaz ione e attrezza t ure, ovvero p e rsona l e e m ezz i , non semp re disponibi li ai fro nti. D ove furono , inv ece, utili zza ti principalmente i fog li mura li e i volantini , di cu i direm o in seg ui to.

Quattro furono i g randi t e mi d e ll a prop aga nd a sv ilupp a t a tr a mit e g li " affichc s", e d in progr ess io ne te mpor ale: le motivazion i ideologiche c ind erogabi li de lla guerra; la consegna del si le n z io , o vv ero la n ecess it à dell a tute l a d e l cg re to m ili tar e (ta ci , tacete ); la feroci a c la crude lt à d e l nemico, so prattutt o verso l' in e r me pop olazio n e c ivile ; l'in v it o al sac rifi c io econo mi co

attraverso i prestit i. P e r in cis o , seg n al ia m o che il t e ma p iù s viluppat o ne i manifes ti fu l 'autoc sa ltazio n e del fasci s mo , dei s uoi eve nti , d e i s uoi m iti; ma que s to aspetto es ul a dalla nostra ric e rc a, p e rché esso fu esc lu s ivament e di natur a po liti ca e so lo marginalm ente sfiorò, in qualche occas ione, la propaganda b e lli ca.

L e ill us tr azio ni vo lt e a s piegare l a nece ss it à de lla guerra p rivil egiaro n o ancora un a volta Je riv e ndicazioni territori a li e l'esigen za di l ibe r are i c onfini te rri toriali c m a rittimi della Pat ri a dal la costa n te m in acc ia fra n c o - inglese : Bi sc rt a, in mano fran cese, e ra un a pi s to la punt a ta s ull a Sicilia, le sa n z ioni e la presenza b rit an nic a ne l M e diterran eo eran o un nodo scorsoio c he s offocav a l' Itali a, c cos ì v ia.

L a co n ·egn a del s il enzio, ovvero la neces s ità di tutelare il seg re to, militare innan z itut.to ma anch e qu e ll o indu s trial e, f u ogge tto di efficac i rapp rese ntaz ioni grafich e : un muro che materiali zza un e norm e o recc hio (taci , anche i muri ascoltan o) ed il n e mi co c he s i prote n de all'ascolto (a ncora Boccasi le realiz zò il mani festo più efficace in materia) fur ono i soggetti più diffu s i n e i man ifesti. Il front e in te rn o fu ma ss iccia m e nt e coinvolto nella tutela d e l eg reto; an c he il SIM v i prestò parti co la re a tt enz ion e, produce ndo ne l 1941 una se rie di materiali a s ta mpa (ca le n da ri , loc a n d in e, manife s ti , an n ull i po s ta l i , m ess agg i s ui quotidian i ) c he metteva no in guardi a milit a ri e c ittadini s ull e p oss ibili , anch e involon tari e, forme e fon ti eli infom1a z ioni che il nemico poteva

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s fruttar e cd i m ezzi ut il izzati , come il d e naro, le do nn e, le bo na ri e e appare nte me nte i n n oc ue -p erciò pericolos iss ime - c o nv e rsa zioni d a vanti ad un bicc hi e re d i vin o.

L a fe r oc ia e l a c ru de l tà de l nem ico furono e nfa ti zz ate sop rattutto ne i manife s ti c he illustra v a no i pesa n ti bomb ar da m e nti a ll eat i s ull e c itt à ita liane e le tr ag ic he c onseg ue n ze c he sub ivan o .le popol azio ni c iv ili ; c, ancora, raffigur a ndo i subd o li artifizi u sa ti ne i c onfronti de i ci v ili p iù inermi , i ba mbini , co n il la nc io di m a lefic he pe nn e es plos i ve . U n atto te rr o ri s ti co, quest ' ultimo, in verit à mai prov a to , neanch e d a ll e ind ag ini sv olte a tap peto q ua ndo la paura d e ll e m ati te esp l osive diffu sa d a i g i01n a li se mbr ò terror iz zare la g e nte .

Se, da un lato , i m a ni fest i inv e iva no c o n tro i bom ba rd amenti cru d e l i su ll e c ittà i ta li ane , d'a ltro cant o e rano anc he promotori d e gli stess i s trumenti p e r la di s truzi o ne totale d e lle c ittà ne mi c he; fa m os iss imo il m ani fes to d e ll a m ano g ig antesca co n il po ll ice verso su un a minu s cola L o ndra co mpletam ent e in fiamm e

Ri co rdi a mo , i n fin e, a nc h e i m a nifes ti d e di cat i ai pres titi d i g ue rra , d ove le raffigur az i o ni furon o is pirate so prattutto da tre m o tivi condutto ri: il s a c rifi c io d e i militari a J f ronte , il co nseg ue n te necessar i o sac rifi c i o dei c itta d ini n o n i n a nni , imp e ra tivo ca teg ori co p e r contribuire alla vitt o ria attrav e r s o il ri s parmi o e il pres ti to, il nemi co da a bbatte re e da cos tr i nge re all a resa a nc h e a tt raverso il co ntribut o

ec on omico, ovvero a tt rave rso i l pres tito f in a l izza to al pote n ziament o de ll o s trum ento be lli co

Una particolare fo rma di m a nifes to , l argamente utili zza to d ur an te la seco nda g uerra m on dia le, fu i l fog li o mu r ale . Forse ad imitazi one deg li acta diurna is tituiti d a Ces are, i fo g li mur a li v o l evano ria ss u me re le n o ti z i e p roven ien t i d ai fr on ti di guerra de l nuovo imp ero . Ne fur ono ed iti di ver s i , a lcuni dall e o rga ni z zaz ioni d e l Partito, c ome "Vincere", s tamp ato a Mil an o da ll a loca le Federazio ne de i Fasc i d i Combatt ime nto, e "Notizie da Roma", e dito d a ll. a Federa z io ne Fasci s ta dell ' Ur be .

Il pi ù no to e d iff uso, sia in I tali a s ia ne i vari scacc hi e r i operati vi, fu com unqu e " Noti z i e dal Fro nte" (poi "Notiz ie dai F ronti"), e dito d all'U ffi c io P ro pag and a d ello Stato M agg i ore R . Esercito e d is tr i b uito a i C omand i in te rr itorio na zional e e ne ll e zo ne occup ate . Il mural e, a c olori , ini z iò la pubbli ca z ion e nel settem bre 1941 e f u sop press o nel magg io 1943; ne f u ron o e diti , co n caden za se ttiman a le, 85 num e ri. Gli ultimi furono stam pa ti an ch e in ve r s ion e eco nom ica, ridotta nel fo rm ato c in bian co e ne ro.

" N otiz i e dai f ront i " coniu ga va, in te rmini di propaga nda, l'effi cac ia vi s i va d e l m an ifes to e l' es ige nza d i in f orm az io ne pro p ria d e lla sta mpa. L o s chem a propos to r es tò di mass ima invariato : a sinis tr a l ' editori a le c on l e noti z i e de ll e o p eraz io ni s ui va r i fr o nti , in cluse q ue ll e d e ll e a lt re fo r ze de ll 'Asse s ui fr o n t i do ve non e rano prese nti gli

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italiani; al centro l'esaltazione del valore attraverso l 'episodica individuale e le particolari gesta compiute dai militari delle Forze Armate; al termine o a chiusura un calendario settimanale relativo a ricorrenze storiche legate a eventi militari e politici, anche di altre nazioni; di spalla, una miscellanea con notizie, lettere dal fronte o dal Paese di particolare significato, annotazioni e slogan di propaganda contro il nemico. Notizie e propaganda erano intercalati da fotografie e illustrazioni varie, riferite o meno agli argomenti descritti. Ovviamente le notizie degli avvenimenti, avendo il murale finalità propagandistiche, erano selezionate con cura, talvolta mistificate o, se sgradevoli, taciute.

A chiusura di queste brevi note su manifesti e murali, annotiamo che la 2a Armata, unica fra le grandi unità, a causa della particolare situazione delle zone di occupazione, editò per proprio conto un foglio murale ad imitazione di " Notizie dai Fronti " , diretto però soltanto alle popolazioni civili e pertanto stampato nelle varie lingue delle diverse etnie (serbo, croato, sloveno ), affinché esso avesse una maggiore presa ed efficacia propagandistica.

Volantini. Nel giugno 1940, in vista del prossimo conflitto, l 'Ufficio Operazioni dello Stato Maggiore R. Esercito chiedeva al Servizio Informazioni di inviare un proprio incaricato, al fine di conoscere i dati di orientamento necessari alla compilazione e alla stampa di manifestini e volantini da lanciare

oltre frontiera a mezzo di aerei. Nella richiesta si configuravano le finalità specifiche del volantino , ovvero il suo utilizzo come strumento destinato alla propaganda e alla contropropaganda sulle truppe nemiche e sulle popolazioni avversarie. E tale fu la sua destinazione principale per tutta la durata della guerra.

I volantini furono prodotti a livello centrale dal Servizio Informa z ione, l 'unico organismo militare, in Italia , in possesso dei molteplici elementi di valutazione necessari a rendere i messaggi efficaci (almeno potenzialmente). A livello periferico , sui vari fronti, furono invece i Comandi delle Grandi Unità a confezionarli, perché avevano una conoscenza diretta dell'avversario e dello sviluppo della situazione al momento; essi , in pratica, potevano realizzare quell'aderenza, indispensabile ali' atto propagandistico per raggiungere l ' obiettivo voluto.

Il servizio si occupò principalmente di raggiungere, attraverso i volantini, le popolazioni dei territori occupati e quelle avversarie, o di sostenere particolari azioni di propaganda, come quella sulle truppe coloniali impiegate dagli inglesi. I comandi di unità confezionarono, invece, soprattutto volantini diretti ai propri soldati, per sostenerne il morale nei momenti critici e per contrastare l'azione di propaganda avversaria, e ai combattenti nemici, per demoralizzarli o per indurli alla resa.

La produzione dei volantini editi dal servizio infonnazioni fu notevole, e fu diretta soprattutto alle popolaz ioni

241

indi gene dell'Africa settentrionale; soltanto nel luglio del 1942, ad esempio, furono spe diti ali 'Ufficio l della Delegazione del Comando Supremo in Africa Settentriona.le 1.200.000 volantini per Ia successiva diffusione. I volantini erano in genere diretti alle popolaz ioni arabe, m usul mane, ma anche alle trupp e indiane che combattevano con g li ing lesi.

l testi de i volantini cercavano principalmente di sc r ed itare gli ing les i, presentandoli come perdenti, ma anche come prof ittatori e sc hiavi s ti. Alcuni volantini furono stampati come facs imili della s terlina e del dollaro; quello che imitava la s terlin a, diretto ai musulmani del Nord Africa, fu lanci ato anche fra i musulmani croati, con la stampigliatura "Questi manifestini furono distr ibuiti ji·a i vostri correligionari d' Aji-ica".

Nei Balcani, in Grecia e in Albania, i Comandi dovettero stampare molti volantini per i nostri combattenti, specialmente nei momenti c ritici ; in essi, a parte i retorici richiami alle vittorie del passato, ve niva esaltato il valore del sol dato e, per contro, furono st igmatizzate la presunta, proverbiale falsità dei greci e la ferocia dei " barbari'' slavi.

Da una relazione sulla propaganda approntata dal Comando Superiore Truppe Albania, apprendiamo che sulle tru pp e greche fu svolta una notevole attività a mezzo di manife st ini e volantini (e attraverso megafoni installati in prima linea). Gli argomenti s fruttati furono principalmente la fallacia delle promesse

in gles i, l 'i nutilità di una guerra condotta esclus ivame nte per gli interessi britannici, o riferivano avvenimentiovviamente negativi per la Grecia - che i soldati greci spesso ignoravano perché non adeguatamente informat i dai loro Comandi, ecc .

Manifestini e vohmtini lanciati da ' aerei, ma portati anche dalle pattuglie che effettuavano colpi di mano oltre le linee, ebbero un certo effetto s ui soldati greci, come ebbero a dichiarare i disertori che si presentavano alle no stre linee dopo essere venuti in possesso di volantini, e come fu dimostrato anche dal contenuto di una circolare emanata dai comandi greci (. .. Combattenti greci, il nemico cerca con man{lestini che getta nelle nostre linee di avvelenare il puro spirito patriottico e di attenuare con questo mezzo la nostra combattività e impetuosità .. .).

Ovviamente, molto attivi nella propaganda con i mani festini e i volantini furono anche gli avversari, su tutti i fronti; nel 1943 , furono sop rattutto i partigiani iugos lavi , che in tale settore potevano contare sulla collabora z ione dei propagandisti inglesi presen6 nei Balcani, a diffon dere numerosissimi volantini che incitavano i soldati italiani alla resa .

Sul fron te interno, infine, la guena dei volantini fu sc arsa da parte de ll'autorità, militare e politica, mentre fu molto sos tenuta, a partire dal 1942, da parte degli oppositori del Regime, per la facilità con c ui tali s trumenti potevano essere confezionati, anche con s is temi molto artigianali.

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Sui muri in Italia C t ol r. a st cU<t ttt ,,, l f} . , , ,\O "'r: ( ") . Il pericolo deIla presewa fi· - · ance se nel W · 1 edlferraneo 243
t .mn:wni Le forche del/ , 244
245
/. o fHtm!a d'ordin e 246
247
CARTA DELLA NOSTRA GUERRA:DAL MEDITERRANEO ALL' OCEANO INDIANO
t ... Il teatro d e l c onjlitl o
,
248 ••• E FATE TACERE! Al nemico ' puo essere utile ogn i notizia eh e riguardi l'organizzazione bellica del · Paese . Chi ne parla in tradisce. ESEN TE DA BOll O S j M IGA P · Ro rna
La t utela del segreto (propaganda curata da l SIM)
T Ultf! le nOt i tiC MIJiUrl d i CU I SCI 3 per le tue fu n"ZJonl sono un s3uo l'" geloso Custodiscilo! Lo fobbriche d" armi. che producono l mrnl pe r d ifendere fil tU;J patri:\ e la tu"' c:tsa. pouono essere per Il nemico prCZIOS:t fon te d i not lz•e Impedis cilo l ' • Delle lndustnc, che danno aW esercito 1 poderosi strumenti ddla s ua ti ncmtco tc nu ca r prre piilni c segret i di f•bbric:. Di fendili! MtNI5TI!I'I0 O.LL,o\ QIJ f Mn'A !) M (tt,.lt lfoll &•Ile o fCI 11<11'\• LOO; Ilo • M tal"lt 249
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l nemici famig erati: la mina ccia semita
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fH'/1/W esplosi re hriwnnic/t(' <'i homhardamenti .1' tatw1itensi
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Gi o rn a li m ura li NOTIZIE FA LA GUERRA -fC Sono lo pt"tnlon• d•gll esor• citi deH A ne.11 uttore c•nuol• del Ir-on i e aowletlco tt ltcu \a to com• p•r l 'urto di u na lm mfln•o catapu l to Le ormo 1o olloa t e lo u: lo ndo lndhttro l• aocche di Vhnma di 8rlon..k ova eon· dftiJG l noaorabllu 1o fulc ldla dt oltre 40 dlviiiOI\l rou• • dopo OVOt (l b h UHQ O IUd ID IQCCO O nord del m nr d A1a v, dilagano o lt r e tu tt o lo ll nao da lle a\ tvro dot Yoldol ol mar d ' A,ov M o · aco. flnor o al rHenevo ah::u • ro • p r o t o tt o do lio orma lo di T ltno c:enko, dO utgn.l po let l d• pQnlc.O lo popolotlone c ivile rlgurgho per lf' lltod• et ro reno ol troni per 1rova1e a ccunpo ntl• ht ••9tonl Stalln al oc o dal CuuDIIno L• 11uppe ltollone e h• c:oop• rond a volldomenle per l'occu pctdOf'lll dt Melltopo l. hoftnO p re: too d o.nolto d .,,pugnal O lor · ll hCG I ICN\1 n•m tc h•, co"llftu ono od o•onxore: IU'I Uom•ntc agli oll.oU I..J ••·•·"·' "'''l ut.t • ,, , "'',,,,t,, ''l' •oh eli 1111 lH l -11• • ,,j,,, -,,J.,,I• tu"''' wll•t•"· 'l t.llt• '' Ilo\ • r.,,.J lt• olt .._.h,., ,,,1 , 1+ f ;lfl.l•""'u j •J•* --f _I•HI••- I Itl.nt "• l j,,,, 1,1 IO •l•lt'lt O.ltl 1 ,.,., III•Hlto 1h •J•- 1 1t otllo 0 111" ol,tll. •llll•llot \1 •t•t.llt•l·• nlnu ••• •• •Il
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TE GONDAR DÀ L'ESEMPIO _/ A ,; nd.•r •l , • u\O n n r:tt ".l"r"' _ _/ n.- r" _:;-ut:. -:cm t l1h n r11:-:.n nMI - • '"l r. •""9 ')l'ti; rnrr ·• t o") lfl fu '':1 A •h r:.!\.."\C\om b/1111'1 •.11 ft 1'•""· FO(:J c:!- \l tc.onr;• '.l h" 4C m" \:h'o m.JIIfintn.l ·hf' In h,tl .l : r<:ooJ4 n G .J. .,n1U 4 n • \tr ! l'o"i•fftJI'•V :-.rl p.rc:-t1d1 " , , n• n d1!'\0 Ctlf\l l t""'_. eliror t•no
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CHURCHILL l' uomo dei salmi.. . uo '" •llf "1-4 ,lt l Il lncah•• • • <o n nnt•vou l ' 'l' 'l' l\ l) l (} \ IJl '• \ l(l) l 1 i \ pt'!rdUtt \lnn forrnadont• nemica 4 4 l \ l ' * Il p l u locr"tl c o P• Rooa•vch h a lndl •lnnu,o • Sht Un \.1111'1 n o n ttllando ft d i'l " caro amlt:o " •• dl ltolo r- e rouo t cltt p•tch• ba (otto d•d m• rt!' l • a rmat • n ella • •n• llh.t •-lo n r d i pro l "'ggore la p• U• • u •l •nglou u onl ln t•1 RJ.OdO U •ot IO dati f'e-eldio e daUo strage, alfoga ora nel ••nf'ol• U propuo popOlo p•• l.t dift- • d i qu• l c:ar-tah mo • dl qu•lla plulot:r-a tiu la C\ll dia.ttu.uone tra lnve<'e: al toommod•l PfOVf._.. ,o te-hC'O 16hh'•t.-o • phatocraaia U\ch ••no lntaato l• tconiiH" for o tal••te daWJUu· * N •l M e ct.teua.n-o una n• •" da battaglt,.. • d un ln aociot o re l"'9le• l •ono ata t1 reh • vravt!mtnt• dann"ggiAtl dagb aeroAU\.Ira.nU d•U• R "'" rOftA UIICa 110IIH I ,II I' o l eo .1.1 l Il l !l" Ili " l• 11 .:11 l. f •IHIIol In ·,1 o U/,1 Iii l ,l\1 t o ti•.U H IIt+, 11 1 ! JI\ l/lui! l o •.t• it o L ti 1\1111 U +ttt, t \o • 11 11'1 .thoo. lt o " j• lllh• .!ht ll ( •'l ll ltt o•tll i ll·l tf oho \' '11\ 1 ottlt tl;t l •• )oiU, t•• •• l '' Lt "fCH•I, t t!t ' l ,., ot nl.. f•U \f ,!o \ o"h"Jo to•f ,,.j,o, l 1/, o •oll•l f ollo .,h J ..."' "' ........... ..... f l' \'ll ri e l'ersioni d i "Not izie dal Fronre" li UaUani tt !...tAIO :J I ! ._': ''!lfMI.It• l\ !h IJ Iol t'AH,Qh ":" '1 1\Jt:!\' l :ttl(l C o\ri .\ff o ri\'t \Wil l d!''iiJ' r <l to<'tll\1\ t'li 'Hl 'lY&I· \ t 'l'l\ n :JIIII t;'fl"tT'"n<'l'l' e a\ltf t f'l'lll ",.,•• Of\1 di lo1nlt:l Il 1\f"rt C'O 1."'4!1\:"•Yll fi.I'IC'0-1'• dtSJY'!"Ittom-t< :lh' Òt 1Jb4:t• nlC:::d::l _.. l +J'I•lfttho f'.l lt'Q'to t'ttl ('O \4et t! tcl0 d un W: teta&e Una pot 1 on.: d<>nunant• \ 11ovne ·n d ftlcoo-h.to da,·a nt. l r.-th..:-1 f'o S.. t· •W 1 1.1 \lT('b;Ool'l ur. ·.ate'Ci c.al to :co,al!t • U\ 'm'lini ilc-t;..to •' l•cc.:-t") L *'·;1"'1•1• u s·--...., e pe : g- cc:c-r-: r.n.k»-:.t tt\091 • t"-,,,. , l;.ttta ••nt'r òu:e. pochi Reel.ll\ll •-::u !o.i.C:'l".ant to Lb 1"U& u t.l"'lr•• al nlf'l un f':\U ou.ç-f!r• • t nC"!!:u::-o tr.d i.: !..:'e>g;,l l rol"''pt )to tcfr.ou;o.-.1 ' d l .,·alon»O :.at:.!t: r,('· p trC\d r 'l.aO(JIAI.ftCS. Pt• lt m At:'C'A•:-e ... l$ (' d•.- • c+.• t no • umco avt .1. ""t' .t!!l d ::k c-a! r P-4'' ne e ("Ct"'.!Jt't •· 1'-tM. ,•,•.-tr.'.r reo art v.lt: 1 r.f': i::<. • moa• ..; '" <:. c-. ,,u._ CALENDARIO l " . r:-:1 ... 24 ottobre +.' r.. t.q: • t..,•:-:>•• S'.1s:..,.., 26 '"• 1-; ·'"- c '-.; •r.l :,., 255
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In morf:1a e t n o oer up o rtl uvY•• rscr t I n c o mbattl manll •v otu•t nel c.let o d • Uo boUagll o U n o mlco ha p etr-dulo 7 1 a p po · olld U so no s tati obbo.t · tu t l do. ll o dello Tvnhlo o Pe.lo p o nnt'ls o cnal iOo1 G«-'t e e hanno ao ll op o.at o a n u o\TI o UI c a ci b o m ho rda moa.1l g rtus p iC1c.tl P• lrolllul di Trlpoll di Slrl o le aUr-'llnaturo lndw.t r lall dl UaH4 e l po r ti di Bona u d i PhUi pp ev Ule. No.ilrlvuUv o ll tnlnc e ll a lo r.cUa d 'tllo Cfre no le o u n conv og lio avv" n or ,o, hanno colp ilo c on al!uro '2 m" r c antlll por c o'l'n plf:utvc 13 000 tortnat 1111111 Nc.tt t nta Uv o dl otto.«:ore un nos tr o ot1roc:onvog1Jo, 4 ·spuUro:· Yanlvano obbouuUI"dtl coeclo tn rl itaUanl dJ seorta A p · po ro cc: h.lo n • mfco , eotpttu dul liro di u no no at ro tarpudln1ero., è p red pllato n•l me n lr • altri 'l vonhono obbot · tu ll &ul Ccnolt: di Sl c: lll a do uno n o,t r e;) 111lurontt!... Durant e t ncurslonl su l ten-ltorto i tolfono, l'o · vlwJont:t ha perdu to 11 v el iv oli. tra l 3 quodrtmotori abbattu t i dallo c-a ed o o dn llo con traeru 4S>.

* SnUo mo r la l ta dtuc h l, oprt· ra.n ll o e l M.odlt e.t ron•o e nat J' Atlontlco ha.nno o ll o ndato 1 la po rta•r-el oautrleono Roo g•r · dJ l\ 50 0 tonneUote, J6 novt m e r · contlll per c omph:ul ve 17l500 tonnellat e di stono , 2 c o cc io · to rpe di niere J 10mmerg lblle e co lpilo co n aU url nllr-t! 2: ti Ovl.

* Sul fronte rullO, non al Ut • g na lono comb at Umentl dJ apu· elolo l mportont.a A aud di N ovoroull.k e nol ••Uor-e dtllca t ct&to dt ponte de l l<ubam foiiHI oHo ce h1 IOY(ellct. Lu n go lo cn, 1 te cauc:.-o•1ehe, lono navalt tedetch t hanno olfoo · dot o 3 novi, l aUuranht l nc:e n• dloto l vapore o d11nncgg iulo mullt1 alt r e allurontl d•l rouL Un d ' atta ceo di ma • cd un po rto d ello Cri · moa O la iUio p.r l' ttn ergtco In · hnven to dl m oa lt olla ru Ob le Hivl wlll hHI dell' lnghllturo o c cl· dtmtalt cc l'\lrole b a nno fot • 1no to ogg etto d l vlol.:!hH alloccht d t Uo Lull wotht

fiehu Glt.: LlO a qu d o< nlirncot i dì omur patrio, d i ol u'""'· ,li ouure. jJ patrinJf rUÌO nw rull' di Jl tomp it o d cli:J t•th tt"a t ri l••• tln.J 'ì"' il m :o rd u •Id (MÒ re ;-. t•o..- trm te indln uu:nl••· .E' ' 'I'J ihl b m :ou l •nwn toc l•· •l• l t·k•ln Jht t, ti <al J l•l \ E.\ l \ 1, aJ I., ,f,.j j ;: r.J uolHt.• tl d t•l :1 ·i f.1 p",•·•t-•11111·1:1 oh ..tj nttudrll .l t.lì lll ,'ll l l tti Ul.th f:t lla Ul•lr'll' .: hl· t h •a l'rl n1,1 tl,•ll'ultun ;:s aa.iu ut •. t l :.;tu\ Ult' h:rot• \lh !\.,t ·nn u ti!., m:t•l rt•: I.J dotta tlt'.f,!li .ti.1Dl.t ri l'h •· il ...:at·Nh ·j,, ,Ji utiu 11:uln•. mi ..a ranuu tl i , , lj spromi ' E. ;t ) CIO fh: liuletl iJ: •·3c Ìo\ l lfi \ C., j flll tt h ; ()Cr f1.1 l' alrl•t, ,fl)·

AUDACIA DI TORPEDINIERE

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C appellani militari

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La Milizia Contraerei

F"nnata In ;rnndr IU igJ..'lOruou d • \'ttcn.m •h"J1c pri!'Cled.eut.i f''U,.IH'. dopo I"C:T dJt t) v• fidu CODt:ributo acUe taCD t)tgnc t1 <OD<{\IIll> ddl'ùnp<ro c la libo:rotume ol cUa Sp•gn• la COr-TRAE IIEI. ìn '1" '" """' phl •'iolelit• e c.rudde J>ll.. barbone n•nlicA. uolsc un orduo e ooll>plc,... c'1lJn p•to che 'n (l 11l'a, \' l!llmeoto ù ca.nnuntwarncntv delle lnnnuiom Il'• • rmrir Il , J>o warnpolo Ooroeniro lltlla ...undtotrutta 14 hsnc:na l punt.l torL ooonnua &attgtu o•ntf" a •pan.re: il lq:mnlllnn Amlrto OJ fl.!hlo. eouenn al pt"Utl tnf't )tVJl o memro tenta 1, m nunuhu ulc: .:olpttc- e 11 dt f-eutart a f..r luocu: l'o.c.rufunuta aeco lt,;roaario \ tar.aro nnuauQ rn 41l'Oilo •l !UO 11p p.;an'!cefno fo mtlf'D• t;_liiUo: rult:•tli acmpi ddl'alU!olhnu t.tt;ato dd dC) \'l'.te 11 o.af a•ìJpira la r ttnlr.te rro ('hr utl XV l Annut lt: dtU:t folnlnmuc, t'OnCtr. ma \"'il J,UIU mtmlLu riton t...1u nl,att nr,ento f' ..l-3'{ W 'alfl r rm lit:ah ' tfi m•··tf;t:h., ì n ,prhnt··hua hd"'.t·

A lo Posquo di Ris u r rezione, che j /ff coincide col risveglio dello jf natura, è festa dello spirito , :/.f dello vito. Per lo spirito, pe r lo vito, gli ltolloni a t tendono dolio Vi tt orio Il ramo d'ulivo

Atte nti all e s

tilografiche!

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ottopc t ll od t tUc.ad bom.bordomen U a e rea Gtl t • rrorhUcl b rllan· c.Jd • lf e uuotJ Cn qu u to ee u • v.J t U010: t•d e u :o. l ODO C'OIICU ol umleo l o p a tc!llo d.l 188 o•r• l • d i IJOO o.-tolort * N tlla pari • ar l•ntal• dello Nuo•o GuJI:l•O.. at i pr • u l d•Ho boJo ctJ Ml.ln•4 lo r mcuJo ot d e l· r a • l o1lon• d • l Tenno bQDr:\0 • orpr u o vn v ro.u o con•ogUo. s t otunlt •n• · Rt.u.hcno ollo n doll 11 tro apo r tJ, dc.n.l'le;glot• o lc:Yn e p lcc:ot•unii'O do gue r ra Trupp• Qloppocul. pr o v•" l e ntt doli • aon• "ord oc c identa li Blr· Q.'ICtucno d t c bo::unlt 1'\eUo pro•tnclo 4 Uo Yga.nof\.. An:he n•l utl o te occldcnlo l • bi rmano, o.l conftu • t r"' eouo uoo violen to r i Dr o degli oUutehl n tpponlc l CU a_, moU d•l gan•roJ• WaYfll aono lg r lttrolo. • u lUUo t i lr o nt• dtll '/ hcko:.a
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Partìiani obtoiuieìo vojake ltaliie brutalnostl, ne da bi se niti zavedali. da le brutalnost na niìhovì strani. Mnenie partìzanov pa ne briga zdravega slovenskega Uulhtfa. kaiti to tiu dstvo dokBiuie 1 tem, da dale svoie sinore za oddelke Prostovoline protikomu· nìslicne milice, da ve, na kateri strani ie brutalnost. ltalli a nski voiak se bori kot bo re c; partì%an Qa se bori kot tolovai In zlocinec

Sui muri nei terri tori occupati LU lANA NUOVA NOVA LJUBLJANA USPEHI OD L DO 10 SEPTEMBRA EGIPT 241 angleikih letal sestrelienih 5 DOdmomici DOIODUeni 101 oldop. vozilo unìieno RUSIJA 81 trgovskih ladii DOIODiienih 57 VOi.ladii DOlODiienih 1---------------1 726 tankov uniienill 975 letal sestrelienih 154 toDov
Zavzeta
PROTIBLOKADA 54 edinic
zaDienieaih
so bila mesta Anapa. Tamanskaia in Novorosiisk
anglosaSkega bnldovia v skupni tonùi 322.000 ton DOIOD· lienih
V mesecu avgustu ie bilo SkUDRO DOIOD· t--------------1 lieaega 808.000 ton 1-;;:;;=- -::::------:;:;::----J anglosaskega brodovia Od 1 s ept.,bra 1!139, lto se l e ul•l• sedani • vo lna. do 3 septeml>ra 1942 le protll>/oltad• Osi potoplla 20 mlllfonov 294.351 t on anglosalkesra volnega f n trgovsJt•ea b rodovia Il Zagreba porolalo da so italìiamko - hrvatske èete uniiile tii'O uano Il b r igado partlzanov " rlvib parlizaoov ìe na tisoce, med nUmi povtlìnìk brigade. ( peielo so ocistlle komunistlcnlh tolovaiev Crne NN llanr.ll•l"• ..._, ollct __ dllllll CMI...Ufo ltaliianski brzi motorni lolni M. A. S. deluieio na Ladolkem iezeru FOOt.f O S 6 Giornale nutra/c edito a Luhiana 258
BE CTH 113 CDETA O !l I l J E B -b E H I l P I IJ E 1\>l Ili A. IIIMHC>:I! l l !C .l 1. M' •t I.Uu .,.t :lfoi ) l l t• \. ··'J b·•ll \.' t.· """11\1 l .ll1\'lll•t.'lb\ \l l'l rr. t t· r ,, .uwua ru a, Mtl\ 11. triHifli..'\' 11 1 • C•<UP\.- ltl rtttiHJ\ H 1 a j ...:} !lctlllfl t .ICnl ;t t.uwt 1111..: !lt ,lt U! , 11\U iu 111\ I l l !t IHJUtttl 1\.!JJ •l i. 1a \K..:ttl t..ll' '1 l .t H.i(loi W l" 1>\IJ,I 'f' Jht.• II U\ UJ Il d tt.:.Uil h:Ujl' () t!p •.li'") )"lt tJt ;t l ol lt l dllllll '- l{ f'iH':J 1 IPIIl T t) ti("\ l rtrdHt.:.l• '•JH·"J-,'}1\p(lll•t" •lf._t, ·IJ3•h,.Ì'I.t' Il 1\.I. .(.HI Il BA T PI : HO Jt:ttl;l,l:IJII.\Ia 11:1 l ll'HTpa.1HOJ t jlpUI llt,lt J; t:U IJo lH(KCt •llt; ,\ t:t •t j l•,llllllfll l t iJ\It.: 11t:o :h Rf' IU l'IHK't.• t•\ •l oJ IIU\1 l H HU)J\.It' J,3. -l T a1-:aB Jl.:' l111o B<l l f'l'lil>l I;J'I I ITeH.a \tt-f' lllùl Haua 1-:oj11 nr1111 'l ;tnl tl.lll y JOJIIp Ca BO)HIIJ II\I;l O,tll l 'Hl 11 , a r11r11'+ 1,;0 1 31::!\l Hl. Giornale murale edito dalla 2" Armata. intitolato "Not izie dal Mondo" I IPOH IBABviOHCI\A C:IY>KoA Y AtbPJtiU11 Op\')k.)c 11 J n6pt• BOJH11UH apuli.:' L. :.a.: } 'lé!UJH1 nl 0.1 l e .:teJCI rm H3 Ba3Jyxa Xpa6p11 11 HO I· tHII II I llOTilYHU llf\ll l<lroJH III
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j,.;J(I 11 le Tl f' >ljJTC.'h(l-:0] 259
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Oriellfale rdallu colle:i o11f' Goglia
754 scuole, 4 4 ospedali , 177 am b
70
mi g li••• di edillcl 29 000 c hilo metri di strade , '2 930 chilometri d1 strade /l!rrate , 8 000 c hilometro di piste , 2 6 5 ponti : 3 07 919 ellari di rerr bon flcotl o c oltivati , 2 088 c astt coloniche l 688 opere od e lrtrrich 13.650 tnlende l ndu.rriall e <:o m · m!frclali. Per /"Impero pnd11to ( dalla colle:ionc Goglia) 264
ITALIA EAFRICA OPERE DELLA CIVILTÀ ITALIANA NEL C ONTINENTE AfRI C ANO
ularori ,
i nlermerio
265
(dalla co/le::ione Gof{lia)

RN O

n..uro nrllr pbt r R IW !It:rJitl:. \l rJ..Stol f'ltf e ('t"n l htill.t thJit,.nl\ l tl t trthOf'(f) •n,.h.llJIO llu u·.,. d i 1•<'1'1 f.,. \ lu ari:OJl Jttl ns., ti1U dt l Du.nt..LL l r.u d i 1 d ì\l;m.rJo f,1 LTU.d;i l nc.ft'IUc:tllil ,11 VU lt1WflHI J'f \'" ,_-...,ce. llL\r'U.1J ..SotHiiJ IJ;ot"fJ H n li• 11 Hl ,.f'l ••t tl tl (h•j {tdO, ll l tlt("C;Uf!' Il nt:;mlftJ 4'ÌJ IOI l I UfHr, "" U f•.J.CII flO: fjJlJn j '' i l t'tul:fUI ft 'tiF pp.a h : QiJ 11n uud 11 11 1> l "l'lU I IIJ U • •• f t&l 1\b I.A tiul eou n t cl u..: lft l ldii U" Il png. @Q \.UI .npO)Qiu·,-1, fl."Ì' l ;:. n:c:nll;) Il f lfJ!I1fo t oit<:rJ.J.-.h.o; fi l'I ii f t n:J,f ., thl" ftU\ l iCr<il lUt"C H "" tlel:ato.. " paiJ n u .niJ fl llJ ttlii'J lh 1'11!1 (! thiBo ll c:U1•m• 1 4'bt t1.111t!.61 m;wta)ç"'n"' In\ .t ' • l (' J*' ..t1'1oo l colli!

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!f! lh fil QIJt.!. I Ji r.l ;n Ja l.tuai f-:'\ 1l l r 19rìL.it\lb h oll·ll.J J.4crJ>-(} • 'JI r:..tt !l l!_ \ \ lth. rbU, lnt Ù •Il=: r--i.o.t a.\ f.'VJ ndlo •1 tt 111o oet , f"'qltmm ,11 rl l rrr_p lm fl'nfh -,J t nJf:!Al'lti.l Un o rdin e de l g io rn o sramparo come ma nifes t o in Ru ss ia

Volantini

La maggior parte dei volantini f u stampata dai Comandi ai vari fronti operativi; pochi furono q ue ll i editi per il fronte inten1o e per le truppe italiane.

ONFA.LONE, NA. SPA.D DUE STEM I ·

l

11 21 marzo 1848 Nizza era In festa . la Munttipalltà ed i tiUadini ritevevano solennemente 11 e quattro bandiere dal tolorl uananl the un tomllato di ntzzardi, tostllullosi in Torino, olfriva alla titfà natale. l tonsoll della tittà di Nizza DI s. STEFANO ed ESWFFIER ringraziavano G. B. Bouero, direttore della « Gazzetta del POPOlO», ton queste parole: «VOGliATE ESSERE INTERPRETE DEI NOSTRI SENSI DI PIENO GR!\DIMENTO VERSO GLI AlTRI NIZZARDI tUE SI DIMOSTRARONO DEGNI FIGLI DEllA NOSTRA AMATI\ PATRIA ».

Garibaldi era poto dopo di ritorno da Montevtdeo, ed 11 primo entusiaslito saluto lo aveva ,da Nizza il 25 1848, quando Eèll dithiarava di essere ritornato In Italia per porsi, tome tltladino di Nizza, agli ordini di tarlo Alberto, per tom· baffere per l ' unità e per l'indipendenza d'Italia.

Tristi giorni susseguirono per la disfaUa di Novara ; Garibaldi, prosuiffo dopo l'epita vltemta Roma del 1848, è arrestato. G. B. Bolfero, dalle c:olonne della << Gazzeua del Popolo )), lantla un vibrante appello In favore di (ìaribaldi propo· nendone l'elezione a deputato ed per pubblita souosc:rizione, una spada d'onore. E sarà ancora Nizza che farà pervenire al generale • esule a • il dono. Scriverà Garibaldi a BoUero : «I NON FORTUNI\TI MA BUONI, MA GENEROSI Mlf:l WNUTTADINI RAMMENTARONSI DI tBI AMA l'ITAliA... ».

Dopo un decennio Nizza è tedufa alla Francia per imposizione Iniqua di Napoleone III. Prorompe In quel giorni tristi Bouero : << TRA Gli STEMMI DEllE nn DEL REGNO DIPINTI SULLA VOLTA DELlA UMERI\ DEI DEPUTATI VI SONO QUElLI DI E Di tDAMBERY . tESSI IL SARtASMO E SI STENDA SOPUI\ UN VELO FUNEBUE. SE FU Il VOSTRO I NTENDIMENTO, O DEPUTATI O SENATORI tU E AVETE VOlUTO AFFRETTI\TEVI A UAGGIUNGf:IUO! ».

Sì, ma anthe i veli funebri, come i franati , non sono (Dalla "Gazzetta del Popolo, - 5

F mnre interno. Vo lantino di ri ve ndi caz io ne dell ' iralianità di Ni zza

267

Fac-simile di dollaro e sterlina diffu.çi in Italia cowro le presunte penne esplo.çil·e lanciate dagli alleati durawe i homhardamen ti

268
Vo l ant ini di prop agan da per i no s tri soldati in G reciaSoldato italiano! I greci dicono che i soldati italiani caduti pri- . gionieri sono trattati ·bene. · .. · . .. · Essi mentiscono. Del resto , i greci no · sempre. Infatti, sai CQme si · ' , ' Bugiar- . · qo come il gatto e: come il. greço " . · ·· . . . · . : I .greci non hanno viveri , non hanno medi .:_, cinali, e terrorizzano i loro stessi ·soldati. Ri. spondi ·8:D' insulto del nemico col ·fuoco ·! . . . · . \ · ) . ' · · sempre ·il greco · è ·.un ·.. ' :. . · Subdolo 1 , · ·· . . . · ' ; ••: · .. · cerca spesso . di ·attaccarti -alle .spalle. Non. .:: , . · . ....Resta .. ·, ·<·· te: ·;quasi .sempre. SOllQ ·tre· · .' ··soltanto .. con prontezza, . <J,udàcià;_. astu-": :f .l sono lè ·tue ·«.nalità · ··· . •(f.l ;.-4 e lt •.r •' J ' ·'1.....,; 'i - .• r ·' - "' 'l 269
Per g li av v e r sa r i
270
..... -l:: r.• j Gf'.;J, / Jt L:)J Je .. \ • \ 1 l 1.::) _,\.-ll y , j ..!.lb J:• J - '= • \ \ , ...;;\ly '-J ..... v \ 1 \.,.. · l9é_,l\ j\. _,..d\ r' '-7 :<-hi\ r' . :} i ' :...-, .L_, ,s:. J.l •\:l J.. ..: .):z..;' l , .M}', \_; ) J _ t ,,:_,\ ,_; ;:.. 4.J 'Y .. \J.a..' ...; 6 r--:' 1 Jtt.J JJ ...u.. ' · J.J; j :; ll ··'· , L \l\ .. -' // ...._. ....... j- \ Jl J..a) U A y,_, k:...:J-:":- . -f J'- o .d \ Il .>r:- l \ Jl l.S'"..>d\;,,J JJ )\-.5 ..1 ":;1.)_, 1\ J. .• '6}.; )>!l oJI \;.) _,.:.:.:..) 0 f-IJ.u;1 JJj.' J:.) t.?)\i J ' \ \tt.:> .d\ .) ,:...\.;..,.. \ \..Y. . li.).... ..) - y \,_'"!·.cl j\ 'l ' \ _,..a.l l .) j .J ;_;:-f.) "'--;!-':' .Jb.J ..!'"y , 0-- 'J)J 'rr:- · u o .. <-? J' .... l.J'i\ \.>.. .la-_,:1' Volantin o per gli eR i ziani. in ci tant e alla rii'Olra con tro gli inglesi

".;.), t'jt (>Si · , 4:1

J{'j;

(G li Ita lian i seguono la v ia g iu sta c dritta, la qua le è seg na t a da ll a Provvidenza Divina. Perc iò vediamo Idd io protegge re le forze it a lian e e dare loro la vittoria. Ovunque p assa l ' Italia so rge l' acqua c fi o ri sce la tena , il bes tiam e au m e nta e cres ce. si aprono le s trad e pa<.:i fiche s i sparge il benes se re e la prosperità. In ogni contrada occ upa t a dalle truppe Italiane se mpre villorio se, g li abitanti le accolgono con manifestazioni di g iub ilo dicendo: ·'SEMPRE A VA :\TllTALlA" ed essi le sa lut a no alzando le mani verso il ciclo. ringraziando la gra nde zza Di vina. L 'Italia combaue gli In glesi, vostr i nemici acerrimi. essa quindi combatte per la vostra liberazione dal giogo della serv i tù)

Volan tin o per le (JOpola zio ni del Sudan e del Kenia
27 1

PA360JHV1UV1MA

YsanylfHO je Ifa noKymasa r e neTLfHMa ysepur11 HTanHjaHCKe BOjHHKe l(a ·Ce H e 6 ope 811We... Ca MO nomro je Henp11jare.lb npl1sp eMeHo jattjH y MarepHjanHI1M cpe,l(CTBI1Ma f J1Ta/111jaHCKI1 BOjHI1l/11, nOI{OrPI1 lfi1P11 H , OifJ11Lf11pll ' . HHCY HHKaAa Kpa/111 Hl1 y6H/111 HI1KOr a H JOW Mafbe >KeHe H Ael/y... Eaw s11 ere OABpaTHO noKnanH qene H 6pojHe cpncKe 11 xp sarcKe nopol(ulfe, caMo ll!TO HHcy 611ne KO MYHI1CTI1tti<O r Muwnefb a , 11JTif caMo jep cy 6 11ne 3axsanHe 11ran11jaHcKHM sojHHlfHMa Sa np11M.IbeHy DOMO/i ; Baw11 npocr.._q_ tfK/1 eHrne cKH u aMe{JI1 tt1<11 npHjareJbl1, TBpL(e !{a He BOAe 6op6y nporua Hranuj cKO}JI HHCTe Bpei(H/1 " 11M eH OBaTI1 H/1 B/1 H/1 OH/1a/IH Me/)yTuM flOXJTeflHOC T OTKp11Ba l-bi1 XOBY )180/IHrfHOCT, · jep CH >Ken e H a me nene rpaA OBe . AKo 6 11 611n11 HTa.l/HjaHCKOra HapO!fa, He 6 11 HaroH no/japM11TI1 raj Hap OA, sa )f(HBOT H CBOjy 6yl{yhHOCT.

CKYIIllliA llTAJIIIJ

l' o/amino edito da SUPERSLODA comro i partigiani

Al 13R IGANT TCOMuNISTI

KOJTOHI1je 11 HaWe 3611/ba np11j are/b11 HMaJJ/1 >KI1BO TI1fbCK11 Koju ce 6op u c a Mo

AII

Citii X

B

OJHIIItA.

È inuti le che 1e n1iate con i vos tri s tupi di manifestini di convincere i so ld ati it a liani a non ballcrs i so lo perc hé il ne mi co è tempo raneam ente più fo ri e in mezzi materia li! l solda ti , i sottufficiali , gl i uffic ia li it a lia n i no n hanno mai né ru balo né assass ina to ness uno, e tant o me no le donne ed i bmnb in i siete voi c he av e te vi g li acc am e nt e ucciso inte re e num e ro se fa mi g li e se rbe e c roate so lo pe rché non e rano co mun is te o perché erano ri co noscen t i a i so lda ti it a lian i pe r l 'a iut o da q ues ti ultimi se mp re dato. l vost ri ig nobili amici ing les i ed americani c he dicono di non vo le r co mbaucre l 'Ita li a - che né voi né lo ro non s ie te nepp ure degni di no m inare- sono sme nliti da lla loro stessa in go rdig ia c he li s pinge a de siderare le nostn: co lon ie e le nostre bellè c.:ittà. Se fossero veramente non nemic.:i del popolo italiano non av rebbero le intenzioni bestiali di ridurre schiavo questo popolo che combane soltanto per pote r vive re un po· più ed un po' meglio.

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272
=:) cc L.L.ILU CIQ cc ..ex: i-:::; c;:, Cl.. .......; cc ......._, L:i:: c:::> cc: ....... 1-__,c;, ::z:: U-1 :c c,:) c.? a:: La.l c.? c.? ce Cl.. a::. ....... c;.., ...... c::a B fl71EHY Y HTA/lhJ1HL/EB' Por..c:llfJII\UI ao.1JI•TII H'.1':rn,eH arrHp<•m,f,\1 n C'!ll.liJIH:.lM JU H r&lr•f*ri t1T lii i111J· '13C'IPIU' I\Url> IH':t., l )n;tiiU I.J upunl.'lU };:r <ll'ltf\(JOIK!\f'lfnwx •n f{()M\t)'IIH · t."tllllec.'Ktll'f1 Jlra pafitUIUU. L."l ('fWif)!U \IYjhl,JUUI 0 JHCL1134U. UTJI;ll!U BO!i l \hl Il 1\0b l lll }llll'bl 1\J':\CHOfi -\Pmlll l SeJ crp .l:t:\ 'lOlW;fl'I IBO u;t. c·n•1t0uy lJac "'"'')\! JH"IIllEE Ofì P:\UIEHII K X.i l Eil !I P.'\U OTA unu111 l hmMtclli'C t<OHe 11 nccll )i)'•wfii, X:d. llO'I'OJlbiM oac llOJI· unwu IIWUIWtpu. H'l\"-,;IhHHCI<OE 1\0MAH.l{OBAHliE w z o V't 0:: w o.. · ·a::: w o.. w J: u z : <( w > a::: V) w a::: <( V') V') < 0.. <( u 'V') <( -J w tz w V') w a::: 0.. -J l' o/amin o ('(/ilo in Ru ssia. ill ustrante il henei'Oio lml/lllll e nro riscn·ato ai sm·ie li ci prigionieri d egli Ìlcil iani 273

EhAHNEE

0 c r vat Y'à O.olS 11aÌ 1 'à T f S o ;..,o y l· v'is (lQCj • t'ic; ,,l t" v • An). lo. o' :.5 1'P•.,.,;is .lo o • ol..A ,Lpov u a l 'l <okol • J>OS .... <xuc ... 6 ••Ì au o aaV o:Oç {,.ovv A..J'- "T uxdv c.foBc é.:a8cv-c;c; o t lo.tpo( sa, , ,:,;r>,Sci).'f'ouv } 9& tc• opta'cu va ypdycu L>.cv8t:P" o•ino vb. bco ,&or;ut >.ol. e;. a cpdou1 f uxdpoaro J r6v "" lp 6 00') i l'i rovs Cluvrp6'i"" S •• S • f oa ovx : •• ; t0\1 choJ>I• on• s iu>lpo.v rÌI<; ••s :7 tÒ lhc{t \0 O"(•

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274
T [ rPA00YN 01 EYNTPO<t>Ol t i\E Al XMAM'!TOl r J .c, , il' l1 .,.;. t""' "' • " u , .., ... ·r·
Volantino prodouo dal Comando Superiore Forze Armate Albania per le truppe greche

Contro di noi

Il volantinaggio s ulle nostre truppe fu particolarmente intenso nei Balcani. Sul fronte interno, i volantini venivano lanciati durante i bombardamenti delle città.

Volanrino che invita gli italian i a cacciare i tedeschi

,
- - - ::::::::------_
'
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FOGLIO VOLANTE 0

Italiani: l allontanatevi dai

centri

STATE !ont:mi d egli di produzione d i materiale bellico , dalle centr ali termiche ed idro e lc t· triche , dalle dig h e, dalle miniere, ecc . , dai centri f errovia ri , dalla r e t e s tradal e e ferroviaria co n r e lativ e op e!e , dai porti, dai deposit i di co mbus tibili, di viveri, d i material e p e r t r asporti marittimi e terrestri, dall e concentrazioni di truppa e di tutto qu e ll o che serve alle Forze Armate.

SE STARETE STARETE SI CURI, PERC H È IL BOMBARDAMENTO DELLE POPOLAZION I CIVILI I N È E PER È NON FA PARTE DELLA TRATEGIA DELLE NAZION I DEMOCRATICHE.

militari

l Ne: ..,·c t;lin.ffic p vrt(:\ r""' ù G1n: 14l guerra d i Hitler co n il minor num e r o po ss ibil e di vittim e .

L eggete n elle pagin e c e ntr a li l 'op ini one ufficiale d e l r egime f a sc is ta s ul bombardamento delle p opo la z ioni ci"ili n e lla "gue rra total e e d integrale.''

Qu esto è il r egime contro c ui combattiamo.

Qu esto è il regim e c h e ogni per s ona d ece nt e vuole spazzare via dalla facc ia d e lla t e rra.

S paz z at e via qu es to r eg im e tiranni co di oppr e s ioo e e di tr age, e r iavre t e pa c r c ri spetto n el mondo.

straffJIÙJ. dtllt Nationi Unitt

i avvtrsa al bombardamento dti civili

Vo lamino alleato che a vverte dei pross imi bo mbardamemi ne lle città italiane , del / 943

o
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SOLDATI ll"'ALIANI

Per quale ragione voi siete stati staccati della vostra felice vita di famiglia e siete stati condotti qui per distruggere la vostra vita sulle montagne della Grecia?

Quali conti v'oi avete da regol a re con il popolo greco chè non è nemico di nessuno, e si dedica tutto a i suoi .lavori pacifici?

l vostri capi vi in una guerra INGIUSTA. IDDIO NON DA MAl LA SUA BENEDIZIONE ALL'INGIUSTIZIA!

Ci dispiace di attaccarvi.

A1a noi siamo costretti dal nostro onore di la nostra PATRIA chè i vostri capi rapacci vi hanno vergognosamente spinto a conquistare versando il vostro sangue.

La nostra guerra è SANTA.

Voi combattete senza avere nessun motive di dirito o di morale. Gettate via le vostre armi e ritornate alla , vostra patria. q J ..

Volantino di propagando gre('U direuo aUe rruppe iraliane

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Vola mino c he im•ila i militari iwliani a lasciare i Balcani e ahhandonar e /'alleanza co n i tedeschi

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MILITARI ITALIANI!

11 servo di Hitl er, Mus so llni é caduto l fo ndamenti del fascism o nell' Italia s ono malfermi Per l' haila della quale il traditore Mu ssollnl ne à fa tto una colonia pe r il FUhrer. e che Hitler à sp ogli a to e affamato, é gtunto l momen to in cui sta per svincolarsi dagl' artigli dell a Germania di Hitler, e di liberarsi de l fascismo. Il predecessore di Mussolini è il maresciallo Bad oglio, il quale continua la guerra di Hitler, già pe rduta. Hit ler e f suoi agenti in Italia vorrebbl'ro raggi r are ques ta vitto ria del movimento antifasc is ta e del popo lo italiano u Mussolini e sul fascismo e spingere l' Italia nell' abisso della rovin a

Militari ltallanll

Sulla cond otta del' Comitato d' azione oto Ita liano, in tut ta l'Italia Il popolo è insorto Lo spirito Garibaldino e Mazz lniano , lo spiri to liberti no della lo tta di amacia, Amend ola, Matteottl, di centinaia di :nigliaia di anti fascisti amazatl, di nu ovo si accende e con voce sicura à par lato. Gra ndi scioperi si verificano In tutta l' Itali a, le masse dei ci ttad ini ogni giorno fann o di moatJaz.lonl a Roma, Mila no, Torino , Bologna, Genova, Tri este. Il popolo di fronte a l suo Comitato à com in cia to la sua lott a decisiva contro la Germania Hitleri an a e la sua ciurma nella terra . d' Italia, sotto le parole: . Fuo.rl g li sbirri fasci sti l Abaeto Il fascismo! Voglia mo la pac e l Vogliamo l' Itali a li bera. l &lio ni di quel vergog ooal Inni fasciatici s ono muti, ma già si sen te In tutta l' Italia l' Inn o patri ottico de l popo lo li be rato: • Va fuori d' Italia-va fuo ri lo s tra nier o!" l mili tari Italiani s ottoposti à spara re co ntr o l dim ostra nti si son o rifiut at i d i s pa rare con tro l s uoi fratelli . Il Comita to d'a zio ne per l' unione del popo lo It ali ano vi chiama di abb ando na re la Franci a, la terra , i Balcan i, e t utte le te rre, ne lle quali Mu lòsoli ni e gli alt ri servi Hllterlanl vi hanno fatto porge re Il pie de fascen do il tiranno per l' Inte res se Hitleriano.

Militari ltallanll

Aprite 111 occhi, riprendetevi l Elimina te gli uffl clalf fu clstl dalle vostre file, attrpate le lene fasc iste i n .:jua lsiasi punt o d'azione. Svln colate vl da questa brut ta raua ; Andate alle vostre caae, eorrete a scacc are i Te deschi dall ' It ali a a liber are la te rra da questi usurpato ri e temL Non dimenticate c he Hitler l ordinato al auo esercito 1el caso della capitolazilne dell' Italia di dis armare tutto l'esercito Italiano e d i conti nuare Il ma :ello sul vos tro , uolo. Non aspet ate più e non lasc:latevl prendere le ar mi dalle vostre mani, ma tenetele atrette e acacclate i tedeschi dall a vostra terr;, oppure passate co n le armi nelle file del Esercito-nazio nale liberatore , Il q uale •i aiuterà a liberare i' Itali a dal gi ogo Hi tleriano. Chi di voi non voi far q uesto o q uel' altro che passi nell e nost rf li nf e con le a rmi , se nza paura, ga ran te ndo che nessuno s arà toccatll. ·

Militari l tallanll

Non sia te Incerti Siate de cisi e sve lti. Questi momenti sono decisi vi e ad e sse te In certo puo costare molto a voi e alla vostra pat ria , per chè cosi prolunia te la vita ad Hitler. Non permetete a Hitler d i fare a ltre be- . stialit à. Alzatevi e d imostrate che qua vi ci bann o mand ato per forza e per menzogna per comb atere contro la gius ta e s anta lotta de l nos tro pop olo pe r la libe rtà. Alzate vi e dimostrate c:be Il popolo Italian o non è colpevole e non vuole incol parsi di q uesta bes tia lità ltel fascis mo Il qu ale bruciava, calpes tava e scanava per agevolar e il domi nio d i Hitler

Alza tev i mili tari ltalian il Dimost ra te che volete e meritat e· la libertà. Le fo rze del movi me nto antifascis ta , di tutto Il mondo le forze d' Inghilterra, de l Un io ne Sovietica, e degli Stati Un iti , le forze della liber tà in tu tto il mondo battono ogni giorno il fascismo e Hitler. Ques tè forze riusciranno ad ab batere Hitle r ed annientarlo co me hanno ab ba tut o Mussoli ni Ma non dove te as r ettllre ch e la lib er tà vi venga da se, perchè essa sola non viene, ne a nche si rega l a - essa si prende comb a te ndo l. VIli. 1943.

Lo s tat o Magg iore de ll ' Esercito Nazio n a le Li berat ore e de ll e Un ità P .t. r t ig ia n i della Croazia.

MORTE AL FASCISMO - LIB ERT À Al POPO LI l

Il Consiglio

Antifasci sta· pe r la liberaz io ne della Croazia.

PROPUSNICA - LASCIAPASSARE

Glavni vojske i Partizan s kih Odr eda Hr vatske

Svakog talljanskog v ojnilla ;1/ grup u vojnikll, Ilo}/ s u 4 aJu s ovim lttkom ili se kotl njìlt na4e ov#j /etak, treba upuliti odmah u prvu komand11 S tdvim 'IJO)nicillla tuba dobro p ostupati. l. Augusta 1943. ZPmaljsk o Antifali s ti.:< ko Vijete Nar odoog Os lobo denja Hrvalsk e Volantino incita/l(e alla diser: io ne
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l 'olantino lanciaro dagli alleati dopo r inmsione della Sicilia: l'ome Carihaldi. panendo dalla Sil'ilia liherà il Meridione. così

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Stampa.

Giornali riviste opuscoli

U moltiplicarsi dei mezzi d'informazione e degli strumenti di propaganda, nella seconda guerra mondiale, non aveva tolto alla stampa il primato mediale di formazione di opinioni. Ovviamente, essa non poteva sfuggire al rigido controllo del Ministero della Cultura Popolare, nato nel 1937, non a caso sulle ceneri del Ministero della Stampa e Propaganda, e retto dal 1939 al 1943 da Pavolini.

Le direttive sulla censura, per orientare e per manipolare l'informazione attraverso la stampa, furono numerosissime Quelle emanate allo scoppio del conflitto imponevano una certa cautela nei confronti del nemico, non ancora vinto, e insistevano soprattutto perché fosse martellante l 'azione a sostegno delle motivazioni e delle ragioni dell'entra ta in guerra, spiegazioni identiche a quelle già ampiamente ribadite negli altri strumenti della propaganda: il Mediterraneo era rhare d'Italia da liberare e salvaguardare, la lotta era d i retta contro le plut.ocrazie che tendevano ad affamare il popolo italiano, la rivendicazione delle terre di confine era il giusto e santo obiettivo da raggiungere.

Le disposizion i erano val i de anche per le pubblicazioni a stampa edite dai mil it ar i ; g i à ne l febbraio 1940, inoltre, Pavolini ricordava ai Dicasteri militari che, per la s i curezza dello Stato, aveva vie t ato ai g i ornali di accennare alla dis loca z i one di reparti armati di frontiera e alla loro denominazione. Pera ltro, le prescrizioni e le norme in

materia , d ettate in proprio dal Gabinetto Guerra e dagli Stati Maggiori, in particolare sulle corrispondenze di guerra per la tutela della sicurezza e del segreto, finirono per condizionare ulteriormente la libertà della stampa. Alla censura derivante dalle direttive del Regime , riguardanti la condotta e la politica della guerra, si assommavano infatti le norme che limitavano la diffusione di noti z ie, relative alle operazioni militari in atto nei vari scacchieri.

A partire dallo scoppio del conflitto, tutte le pubblicazioni a stampa edite da enti militari, ancorché sottosposte a censura dai comandi territoriali o delle zone di occupazione, dovevano ricevere il nullaosta dell'autorità centrale prima della diffusione; nel 1942 fu fatto assoluto divieto agli ufficiali, che avevano partecipato ad imprese di guerra, di sc rivere o concedere interviste sugli eventi di cui erano stati protagonisti. Dati e notizi e che i corrispondenti di guerra raccoglievano dai combattenti, potevano essere diffusi, purché esposti sotto forma di narra zi one diretta del giornalista, e non come testimonianz e personali dei militari. Era evidente la preoccupazione di evitare eccessi di protagonismo e , allo stesso tempo , di togliere ogni veste di uff i c i a l ità agli articoli, in modo che questi potessero, ove fosse necessario, essere smentiti e confutati .

Analoga az i one di controllo e censura veniva svolta, nei vari scacch i er i , sui giornali loca l i. Ad

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esemp io, nel giugno d e l 194 1 in Gre c ia fu disposta la censura preve ntiva s ulla stampa d e l posto, con l ' avv e rt e n za che dov eva esse re intr ap res a contemporaneamente una adeg uata azione sui giorna li , affinc hé essi s i o ri e nta ssero a f a vore degli itali a ni. Il provvedimento non dovette incut e re molto timore , n é l ' az ione av e re eff icacia , se dopo poco i l propri e tario del giornal e umoristico gr eco A iras fu arrestato per g li scritti offe n s ivi verso J 'Italia e p e r le caricature del Duc e ch e aveva pubbli ca to , ritenut e oltraggiose.

L ' Uff ic io Propaganda s i preocc upò an c h e d i d a re un indir izzo uniforme agli o pu sco li e ai num e ri uni c i edit i dai Corp i, che dovevano te ndere a ri co rd are ed esaltare fasti e d e pisodi di valore, ma mai avere alcun ca rattere po le mi co. Ulteriori re s tri z ioni a lle pubblicazioni derivaron o anche dalla difficile s ituazione in c ui vc r ava il se tt ore produttivo c artari o na z ional e, p er e u i furono sollecitati c rite ri di ri g ida ec onomia nella s tampa , e comunque le edizioni dci Corpi dov e vano essere prevcnti vamente approvate dali 'ufficio centra l e.

Nel g iu g no del 1942, in a tt esa di una r evis io n e organica d e ll e n or m e, fu spec ifi cato che: - a norma del regolam e nto di di sc iplina , i militari potevano pubblicare l i beramente quanto c re d e vano, ma non noti zie a fferenti la ri se rvat ezza, la difesa dello Stato, la. ic urezza. anche indire ttamente. In pr a ti ca . do veva ess e r e c hi es ta

se mpr e una autorizz az io n e a qualcuno (comandanti di g rande unità , Stato Maggior e, ecc .), per cui la lib er tà di scrivere , b e nché di c hiarata in linea di prin c ipio, ri s ultava di fatto molto a lea toria; -co mpeten t e a decid e re s ulla diffusione delle pubbli caz ioni - in particolare dei libri - e ra esc i u s i vamente il Mini s t e ro della Cu ltura Popolare; - p e r " alcune"- ma in pratica erano t utt e - pubblicazioni a sta mpa militari (cartoline, ca le ndari, o pu co li, giornali , ri v is t e . num eri uni c i , cartelli , m anife s ti , ecc .), do veva essere chiesto il nullao s t a a li 'Ufficio Propa ga nd a Lo s tesso itinere dov e vano su bire i te s ti delle conferenze e clcllc racli.oconve rsazioni. L 'eccess iva , minuta casistica delle presc ri zio ni e d e i di v i e ti raggiun se Jiv c lli paro ss i s tici: fu v ie tato , a l fine di tut e lare il s egreto militare, di citare in 4u a ls ia s i tipo eli stampa l e località dov e s i tenevano l e fest e regg imentali e la d e nominazione dei Corpi che f es t egg iavano. Si arrivò a disporre che le unità partecipanti a ga re spo rtive dov esse ro esse r e c itate co n nomi convenziona li , gli s t ess i d a riportare pure nelle classifi che co mpilat e per l e ga r e .

Alla fine, fu prescritto c h e la pubblicazione di qual s i as i dato statistico riferito alla g u e rra , di qual s i asi tipo , e da chiunqu e richiesto, dov e va preventivam e nte e sse re seg n alata, p er la preve ntiv a

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autorizzaz ione alla diffusione , allo Stato Maggiore, oppure , in relazione all'importanza, al Comando Supremo.

Ovviamen te, in un moltiplicarsi di norme così restritti ve , che se attuate di fatto avrebbero bloccato qualsiasi attività a mezzo stampa, si ottenne come risultato che ognuno si regolò come credette più opportuno, in pratica ignorando e e lud endo le disposizioni.

La s ituazione diventò addirittura ridicola n eli' agosto del 1943, quando inutilmente e per l'enne sima volta il Gabinetto Guerra richiamava la stretta osservanza della censura p reventi va su lla stampa, ricordando che i comunicati sulla guerra erano di esclusiva propria competenza e dovevano essere diffusi tramite Cultura Popolare; i giornali, qualora avessero pubblicato notizie non autori zzate , dovevano essere diffidati.

Ad ogni buon cònto, censurati o meno, allineati o meno, giornali, riviste , opuscoli furono distribui ti ai soldati, e notevol e fu la produzione giornalistica ed editoriale confezionata apposta per i militari.

Dal Paese , le truppe ricevevano, attraverso le Sezioni P delle Armate, quotidiani e periodici inviati dall ' l.G .I.T. (Invio Giornali Italiani alle Truppe), emanazione del Ministero della Cultura Popolare. A quanto risulta, non se mpre però i g iornali giungevano con regolarità ai fronti. Nel settem bre 1942 , ad esempio, l'l.G.I.T. assicurava di aver

spedito 500 copie del Corriere della Sera, e altrettante della Gazzetta del Popolo aJJa Divisione "Taurinense" , che invece affermava di aver ricevuto l 50 copie di ciascun quotidiano. Stessi disguidi erano avvenuti in altre divisioni per la consegna di i\1a rc'Aurelio, Trm•aso delle idee. Messaggero, Gazzettino, i\1attino Illustrato. Poiché le segnalazioni erano state fatte direttamente all ' I.G.l.T. dalle divisioni interessate, l 'Ufficio Propaganda dello S.M.R.E. redarguì bruscamente l ' Ufficio P di Supersloda, avvertendo che non dovevano essere fatte seg nalazioni agli enti civili, né qualsia si richiesta di giornali e stampa varia , che non passasse attraverso i canali militari, come era stato disposto e ribadito più volte.

Dai loro Comandi, dislocati nelle zone di operazioni e nei territori occupati, i militari ricevevano giornali confezionati apposta per loro e ai quali davano anche il prorio contributo . Nel primo anno di guerra, giornali per le truppe e numeri unici , formato giornale, furono editi d'iniziativa e senza controlli; nell941, cominciò il Gabinetto Guerra ad emanare norme di vigilanza su di essi. Il 2 luglio, veniva redarguito il Comando Difesa Territoriale di Milano, perché i volontari del 67 ° reggimento fanteria avevano edito un proprio foglio , intitolato La Legione volontaria, senza richiedere il preventivo nulla osta del Ministero.

Fu comunque soltanto nel dicembr e

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de l 1942 c he l a mate ria fu c ompl e ta m e nte di s ciplin a ta .

L'U fficio Assis ten z a d e llo Stato Ma gg i ore R. Esercito di s pos e, infatti, ch e d o v e vano ce ss are l a pubbli c azione tutti qu e i g iornali da c amp o c h e non ri s p o nd esse ro ad e ffe tti ve es ige n ze di a s s is te n za e be n esse r e , o c he e r a no c omunqu e s up e rflui pe r l ' e s is te n z a di g i o rn a li e diti da comandi s up e riori e di altre vi e di informazion e S i avvertiva ch e, in 1inea di ma ssima , s a rebbero s tat e a ge vola te, n e l territorio na z i o n a le, le pubblicazioni edite dai Com a ndi a li ve llo di Arm a ta; e, a i fronti , qu e ll e dei Com a ndi n o n infe ri o ri a l Co rp o d ' Armat a .

Di un o s olo di que s ti g i o rn a li , La Tr ado tta del Fronte Giuli o, e dita dalla 2" Armata, abbiamo trovato l'int era prati c a di id eazione e re a li zz a z ion e, ci oè il progetto inviato pe r l' a ppr ov azion e . La Sezi o ne P d e ll 'a rm a ta s i i s pira v a all a più f a mo sa Tr ado t ta, e d it a du r ant e la p r ima gu e rr a m o ndial e, da c ui intend ev a pe rò dist acca r s i dando al giorna le c arattere più a cce ntuatamente politi c o e lette rario, per orientare il s o l dato s ulle "n ecess ità s ostanziali " e " i substra ti id ea li " d e ll a gue rr a. Er a pr ec is ato che i l g iorn a le v eni v a s critt o pe r s oldati in g ue rr a, c he, anch e se non co lti , e rano s e n s ib i li e ser i; e c h e il s uo fin e prin c ipal e era quello di s o s te nere il lor o mora le . Di conse g ue n z a , nessuna propa g a nda a s uon di g r anca s sa, niente s ci a tt e ria né faci l e ri s ata; e s op r att utto , bisog n a va a iut are il lettore a s opportare il pes o dell a l o nt a n a n z a

de ll a P a tria , dand og li a nc h e la se n saz ione che i l front e int e rno seg uiva e appre zz ava le s ue fatiche e le s ue sofferenze.

L 'a rtico l azione d e lla T r ado tta del Fronte Giuli o ve niva c o s ì p r ev is ta: - l " p ag in a, r ia ss unto d e l bo ll e ttino s e ttim a nal e itali a n o e tede s co; a rti co lo s ull a s itua z i o ne p o l iti c a ; a rti c olo di fondo (p o le mi ca politica , o vv e ro propaganda); g r and e vignetta di s at ir a politica della g ue rra; foto g rafie.

- 2" p ag ina , notiziario d e ll ' armata (co llaborazion e d e i r e parti ); lett e r e; fo tog rafie.

- 3a pag ina , racconto ; lette re di fid a nzate; piccola po s ta; c o ll aborazioni var ie ; noti z iari d'attua li tà telegrafici.

- 4" pa g ina, umorismo ; v ig n e tte; g i oc hi vari ed eni g mi s ti c a; le ttere d a l f r o nt e intern o; n o ti z i a rio s p o rti vo .

L ' art i c olazio ne d e l g i o rnal e s ubì di fatt o va riazioni ne ll a r ea l izz azion e ; g ro ss o modo, la prima pa g in a fu quasi se mpre dedicata ad un a g rande v i g n e tta propagandistica , l a seco nda a ll a s itu az i one della se ttim a na , le a ltre un o z ibaldone di tutti i r es tanti ar g om e n t i non s empre o rdin a ti n e lla s tess a s uccess ione e c on l o s t ess o m e to do.

Ebb e cadenza settimana le, co n tiratura di 25.000 copi e, e ne furono redattori, inizialme nt e, i l ten e nt e Emilio Cappe lli ed il s ottote nente Te ri s i o Pignatt i. Non e r a d is tribuito g r atu it a m e n te , ma con a bb o name nt i a

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pag amento effe ttu a ti d a i C orpi e dai re parti.

Ricordiamo che la 2a Armata ebbe anche un'esperien z a particolare nel ca mpo giornalisti c o, p o iché dovette e ditare riviste per i r agaz zi dei territori occ upati a fini propa ga ndi s ti c i.

Com e La Tr ado t ta de l Fronte Giuli o, qu as i s empre anch e le a lt r e edizioni d a c ampo ricalcavano ne ll o s tile e nei contenuti i giornali di trincea della grande g uerra , e grosso modo s i rip e tevano e si copiavano ne ll ' articolazione e neg li argomenti trattati , più o meno di l i ge nt e m e nte , più o m e no s imili n e lla g rafi c a , più o m e no ricchi n e ll e illu s trazioni e più o m e no curati nella confez ione. D e ll ' intera produ z ion e di giornali da campo è possibile fornire so ltanto alcune indicazioni , perc hé purt ropp o le raccolte sono framm e ntarie ed i num e ri di s ponibili s p a r s i fra numero se c ollez ioni pubb l i c h e e pri v at e Il V Corpo d ' Armata pubblicò , dal l o se tt e mbre 1942 , il No ti z iario d e l V C .d' A., quindicinal e abba s tan z a dig nito so, poco prop e nso al sorriso e amp iamente informativo su quanto accadeva nell'ambito della grande unità.

L ' X I Corpo d ' Arm a ta editò , fin dal 1940 , Pi cc hia S od o , p e riodico g ratuito , inizi alm e nt e c o n vignette a colori, vario nelle ar g ome nt az ioni, con l arga rappresentazione di donne tipo " s ignorine grandi firme". Progressivamente s i impoverì, riducendosi nel num e ro delle pagin e ( da 12 a 8 ), negli arg om e nti , n ella

g r a fi ca , e d e limin a ndo le illu s tr az i o ni a c olori. L'imp o ve rim e nto d e i giornali fu, peraltro, a fatt o re co mune per le r e strizio ni via via impo s te. Il Corpo d ' Armata pubblicò a n c he, quotidianam e nte a p a rtir e dal 28 lu g li o 1942, il fo g li o Supp l emento quotidiano del " P icchiasodo' · , c h e co ntene v a s o l t a nt o un e ditoriale a c ommento de g li avve nimenti accaduti ncll 'ambito della g rand e unità e le noti z ie delle si tu a z ioni nei vari sc acchieri operativi.

Il Comando Sup e ri o r e Truppe Albania s tamp ò, in s uccess ion e, tre di ve r s i giornali p e r i co mbatt e nti: I n Mar c ia , n e l no ve mbr e 19 4 0 (4 numeri ) , molto se rio so e s imile ad un v e ro giornale d ' informazione; Radiofante , dal dicembre 1940 al f e bbraio 1941 ( 5 num e ri), più ridanciano del pri mo c ri c co di v ig nette e barze ll e tt e, a n c he a colori ; e in f in e L ' E/m e ll o, d a l l O f e bbraio 1941. U n e ditoria le d e ll ' ultimo numero di Radiofante a vve rti va c h e l' e sperienza di s tudio, compiuta c on i due giornali , consentiva di dar v ita ad una pubblicazione c he avr e bbe risposto pienamente agli sc opi di un giornale d e lle armate ita li a ne ne i Balcani: allietare il comb a tt e nte ne ll e ore di ripo s o , informarlo s int e ticament e di quanto accad e va ne l mondo, cre are un v e ro gio rn ale del s oldato per il s oldato. L 'Elmett o avr e bbe avu to una tiratura speciale di 500 co pie, su carta di lu sso, per i collez ioni s ti. Anche L ' Elm e tt o e bb e breve durata ; ne l diario s to ri c o d e l C o mando

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Superiore dei Carabinieri R ea l i d'Albani a, infatti , è sc ritto che ess o fu so ppre sso per ordine del Du ce, il quale " o l tre ad a1•er giudicato assai scadente il suo contenuto, ha deplorato soprattutto la scurrilità di alcune sue l'ignette ... " (pagina 2 aprile 194 1 del d iar io). Stran i pruriti de l "gal lo " italiano per ecce llen za, co n s id e rato che le v ig nette (o barzellett e) s ottointe ndevano s ituazioni e r otiche, ed erano comun i ad altri giornal i.

L'E/m ello fu sost ituit o dal quotidiano '·Tomori", nell'edizione italiana ini z iata di proposito.

In Ru ssia, per volontà del Maresciallo Mes se, i l 3 gen n aio 1942 uscì il primo num ero di "Do v unque", diretto da l tene nt e Ba ld ì ni-Ru a.lis. Periodico , a metà fra il giornale d' infoma z ione e qu e llo dì trin cea, fu distribuito gratuitamen te ai soldati ed aveva una tiratura osci llant e tra le 15.000 e le 30.000 cop ie, peraltro rivclata s i in s uffici e nt e, anc h e perché s pesso i so ldati sped ivano i l g iorna le ai propri familiari in Pa tri a, per informar] i in ta l modo di quant o s uccedeva loro. A fine luglio 1942 , con la costituzione d e ll ' ARMIR, s i affiancò a Dontnqu e un settimanale, Fronte Est, redatto co n criteri da periodico di informazione.

Il primo foglio d e lle trupp e in Ru ss i a era comunque stato CS IR, di cui era s tato per ò s tamp ato un so l o numero nell'ottobre 1941 ; tra i sol dati circola r ono anche f og li reggim e ntali ciclostilati, co nfezionati molt o

artigianalmente, co me In hocca all'orso, e dito dal 3 ° reggim e nto bersa glie ri , e R adioragrì, de g li alp ini della " lulia".

La Divi s ione "Marche", a p a rtire dal 1941 , pubblicò un foglio qu o tidiano informativo, Il Tas ca pane , che voleva esse r e solta nto un bo l lettino di informa z ione e di comunicati di quanto avven iva n e ll ' ambit o d e ll ' unit à e nei vari scacc hi e ri operativi.

U n vero quotidiano fu inve ce La sentinella. e dito p e r i soldati d i Ragusa , c he incominiò la pubblicazion e l '8 settembre 1942, con molte informazioni militari , politiche , soc iali e pochissimo spaz io d e dicato allo s vago.

T ve rti c i , quello politico e qu e llo militare, non mancarono ovviamente di produrr e o s p onsor i zzare g iornali diretti sop rattutt o ai sol dati. Fu il caso di Fronte. Giorn ale del Soldato, sponsorizzato dal Ministero d e lla Cultura Popolare ed edito d a Tumminelli di Roma. Uscito nell ' a go to del 19 4 0 , co n p e riodicità se ttiman ale, contava s u 24 pa g ine, era riccam e nle illustrato, zeppo di ar tic oli eli ogni gene re, m a s oprattutto con fina l ità propagandi s tiche , e i ntendeva essere il gior nale che porta va la voce del Paese ai comb atte nti e viceversa, con una s peciale rubrica dedi cata ai militari e d alle l oro fam i g li e. 'L e F o r ze Armate fu inv ece bisettim a nale del Ministero della Guerra , un vero gio rnale informativo , c he m en ilm ente pubblicava anche un s uppl e m e nto s tra or dinario in 250 .000 copie, voluto dal Duce, recant e

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esclusivamente l'elenco dei Caduti in guerra. Curiosità, nel maggio 1941 fu presentato un appunto a Mussolini per le difficoltà che presentava la stampa del s upplemento, perché la tipografia del giornale non era attrezzata per la diffu sione di una tiratura così elevata e si era dovuta appoggiare al Popolo di Roma, e perché aveva esaurito le scorte di carta ed aveva difficoltà a procurarne (il Duce assicurò che avrebbe provveduto).

L'autorità militare editò anche numeri unici p er le truppe; ricordiamo Franchigia, che f u stampato principalmente a difesa della posta militare e a sostegno d e ll'importanza dell'uso della cartolina in franchigia: " l t t 1· ' d q e ... a vos ra car o uw e · un u un documento di passione e di verità che va verso il Paese, apportatrice di forza negli animi e di certezza nella vitto ria; essa è ancora azione per un Lato, per un altro è già storia ... ", recitava l Anche se poi la pubblicazione finiva per essere un tripudio di propaganda in ogm campo e su ogm pagma, ricchissimo di illustrazioni e di fotografie sui più svariati argomenti; da segnalare in particolare un pagina di fotografie dedicata alle donne , che sostituivano in Patria nei vari lavori gli uomini andati a combattere.

Ricordiamo, infine, che guerra durant e continuarono la pubblicazione giornali e riviste soprattutto dei militari o per i militari, di cui annotiamo soltanto le testate maggiori e più diffuse: Rassegna di Cultura

Militare, Esercito e Nazione, F ert, Rivista di Fanteria, Rivista di Cavalleria, Rivista di Artiglieria e Genio, Il carabiniere, Giornale di medicina militare.

Tali edizioni, oltre a diffondere la cultura militare in senso lato, contribuirono all ' opera di propaganda della guerra , in misura varia.

Un ultimo accenno meritano i giornali che i prigionieri di guerra italiani riuscirono a stampare in alcuni campi .in cui erano ristretti; p erché i giornali dei prigionieri , pur non potendo svolgere opera di propaganda , servirono comunque a sostenere il morale dei militari italiani catturati e ad assisterli. Confezionati alla meglio, stampati in pochi esemplari spesso con sistemi artigianali rudimentali, in qualche caso ebbero vita facile anche gra z ie alla sensibilità dei comandanti dei campi. Tale fu il caso, ad esempio, di Tra i reticolati, settimanale pubblicato a ciclostile nel campo di Zonderwater, in Sud Africa, che ebbe anche dell e edizioni speciali a stampa e a colori.

Opuscoli. Un cenno a parte meritano gli opuscoli, sintetiche pubblicazioni informative e di propaganda, sempre trascurate dagli studiosi, forse perché produzione bibliografica minore, da cui però molto- riteniamo- ci sia da imparare , e non solo nel campo della propaganda.

l gestori della comunicazione ritennero, infatti, che gli opuscoli fossero un validissmo strumento,

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perché consentivano di esporre sinteticamente, ma sufficientemente, argomentazioni ed eventi della guerra in poche decine di pagine , acc e ssibili quindi ad una veloc e le ttura. P e rciò vi ricorsero frequ e nt e mente, ed è straordinario toccare con mano come non vi sia argomento degno di pubblici zz a z ione che non sia stato trattato negli opuscoli.

Purtroppo, nessun s tudioso vi ha mai prestato la dovuta attenzione- né è possibile farlo nell ' economia del presente saggio, per cui essi restano ancora oggi documenti quasi sempre ignorati e ancor meno studiati. Come abbiamo fatto nelle nostre precedenti pubblicazioni sulla propaganda, offriamo qualche annota z ione sugli opuscoli, nella sp eran z a che qualcuno si faccia carico del problema e della necessità di ulteriori approfondim e nti.

In rela z ione agli argomenti trattati e ai contenuti, gli opuscoli si possono dividere in due grandi categorie: - opuscoli informativi, in cui educazione del militare e apprendimento ebbero prevalenza sulla propaganda, senza però disdegnarne le finalità; - opuscoli di propaganda vera e propria, ripartiti a loro volta in diversi filoni:

• libretti celebrativi e commemorativi a sfondo propagandistico;

• libretti di propaganda ideologica della guerra;

• libretti di propaganda per le truppe;

• libretti di contropropaganda;

• libretti di propa g anda per la popolazione d e i te rritori occupati; • opuscoli a te mi vari.

Avvertiamo che la sommaria catalogaz ion e d e gli opuscoli è di puro comodo, orie n tativa , perché di fatto n e i libre tti sp e sso s i s po s ano temi di propaganda e di contropropaganda, temi id e ologici e non, ed i recettori cui essi sono diretti sono diversi, non etichettabili in tipologie precise.

Gli opuscoli informativi vennero editi o per informare i soldati sugli avvenimenti dei vari fronti, oppure per educarli sugli aspetti più disparati della guerra. A questa categoria appartengono, ad esempio, la preconizzata collana , avviata nel 1941 dali 'Ufficio Propaganda, intitolata " / nostri fronti di guerra"; i volumetti, ad e sempio quello dedicato al fronte alpino occidentale, pur avendo una imposta z ione metodologica corretta (de s crizione dell'ambi ente geografico , caratteri militari del teatro operativo, impostazione e sviluppo della battaglia, azioni della I" e della 4 " Armata), non rifuggivano a finalità propagandistiche, utilizzando il consueto linguaggio retorico.

"Il soldato in guerra c osa deve saper fare" era invece un libretto molto simi le ad un manuale addestrativo, ma in esso non mancavano risvolti propagandistici; recita infatti la preme ssa: " ... il nemico contro il quale Lottiamo è forte, num e roso , bene armato. Per vin c er/o e distruggerlo bisogna poter/o superare in abilità e ardimento. Addestrati

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quindi con passion e. Pensa, in ogni istante, che soltanto la vittoria potrà garantire la sicurezza della tua casa, la tranquillità del tuo lavoro, il benessere tuo e dei tuoi figli ... " .

Non mancò un opuscolo, "Cose da fare e da non fare in caso di cattura", che, distribuito ai comandanti di battaglione affinché attraverso metodiche e insistenti conversazioni istruissero le truppe s ul comportamento da tenere in caso di prigionia, invitava a "co nvincere i militari a non cadere nelle mani del nemico", perché era obbligo d'onore evitare la prigionia e la parola d ' ordine era "vincere"!

Anche opuscoli sanitari, che teoricamente avrebbero dovuto salvaguardare soltanto la salute del soldato ed erano editi a tutela del loro benessere fisico, non facevano a meno di utili zz are la propaganda. Nel fascicoletto della serie dei consigli pratici al sol dato , '"La lotta alla malaria", così si chiudeva: " ...Ricorda che contro ogni nemico si può vittoriosamentefarfronte, purché non difetti la disciplina nella lotta; non è da soldato rassegnarsi supinamente a cadere sen z a combattere.''.

Tra gli opuscoli di propaganda, i libretti celebrativi e commemorativi editi dai Comandi e dai Corpi ebbero un certo rilievo; preparati per tramandare le gesta compiute sui fronti dalle unità , e quindi per elevare il morale delle truppe e lo spirito di corpo, oscillarono nei contenuti fra la relazione tecnica (fu fortemente

criticato per questo aspetto un opuscolo preparato dalla Divisione "Siena'', relativo alla partecipazione d e lla divisione alla campagna di Grecia) e la pubblicazione propagandistica di esclusi v a e r etorica autoesaltazione.

Di propaganda pura furono gli opuscoli per la propaganda ideologica della guerra. Editi dall'autorità politica e militare, insistevano sempre sugli stessi temi: la g iu stezza della causa, la neces sità di battere l 'Inghilterra , la lotta al bolscevismo , l 'esaltazione del Capo ecc Ricordiamo alcuni titoli: Perché combattiamo, Perché l'Italia è entrata in guerra, Perc hé perderanno , Il Duce nel V annuale delle sanzioni, Distruf?f?iamo il bolscevismo, Gloria delle Bandiere, Menzogne celebri. La nostra guerra, La guerra contro la Grecia.

Gli opuscoli di propaganda dedicat i esclusivamente alle truppe furono editi sopratt utto dai Comandi militari e dagli organi di prop aganda, centrali e periferici ; poiché erano rivolti alla massa dei sol dati, furono redatti in uno s tile semplice e comprensibile, rie s umando a modello i libretti pubblicati per lo stesso scopo durante la prima guerra mondiale. Spesso protagonisti degli opuscoli, e quindi del mes sagg io, erano gli stessi soldati; un e s pediente utilizzato per rendere più efficace quel c he si voleva comunicare. Segnaliamo fra gli altri: 4" Armata, Dialo ghi del caposaldo, IL mitragliere, Il,fant e costiero Giovanni ZOJ-atto, La Patria vi saluta, Classe

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7923, Quello che hai visto in Russia. E, a proposito della campagna di Russia, ai reduci di questo fronte fu distribuito largamente Bandiera.

La contropropaganda negli opuscoli fu diretta soprattutto contro gli inglesi ed il bolscevismo, come in Breve storia dell'Inghilterra e Londra comunica; o come nel già citato supplementi al Notiziario di propaganda I rossi smascherati.

Non mancarono libretti di propaganda sulle popolazioni dei territori occupati; fu il caso di Moc!, edito dalla 2a Armata anche per contrastare la propaganda sviluppata dall'alleato tedesco, in particolare nella zona di Karlov; e di Whoope, distribuito in Slovenia e in Dalmazia alle popolazioni civili.

Nè gli opuscoli trascurarono gli argomenti più disparati, di propaganda o di benessere. Le truppe indigene

furono ricordate da Moscardelli nel suo lo sciwnbasci Matar /smail; il lontano alleato orientale dell'Asse in Il Giappone; le radioconversazioni raccolte in più pubblicazioni, tra cui Parole di ufjì:ciali ai soldati; diversi fascicoletti furono dedicati alle canzoni, come Canzoni del tempo di guerra e Il canzoniere del soldato.

Ancora, con gli opuscoli si cercò di mantenere i contatti fra fronte interno e fronte di guerra, come avvenne con la distribuzione di Provvidenze del Regime in favore dei richiamati alle armi e delle loro famiglie, e di Mussolini parla agli operai.

Gli opuscoli, insomma, rappresentarono il variegato mondo della propaganda attraverso la scrittura, in forma più articolata degli slogan, dei motti, delle frasi celebri , e con un linguaggio in genere più accessibile alle masse.

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Rivi ste e giornali , :t 1 \ • •• " lt • lO t H \\111 • l ' \ OllOS P0 3T ALE
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Direuo da R enaTO Caniglia. edito da Tumminelli, il periodico riponm·a con ricche i/lustra:io ni. articoli sulla guerra ai l'ari ji-onri e articoli di propaganda
l0ìot4 ANNO !DIO • H 61 loUitllll ' OT10III , u /Jir c rro da Pao l o C esa rini e in viaro g ra w i tam e nte ai co mba lle n ti. r icalc ava " Cro na c h e d e lla g uerra' ' m n to ni pi1ì e'!f'a ri c i 294
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'"Franchigia" fu edi w nelr agosto del 1942 dall'Ufficio Propaganda dello Stmo Maggiore R. L::se rcito, per accreditare principalmellle r imporwn:a della posta militare. Fu COII/11/I{fl/e 11110 :ihaldone di articoli \'ari. tra i quali li/IIIOfiamo una pagina dedirata alle donne

Sii le qu01idiano seri oso, il hise llimanale voleva esser e 1' organo ufficial e informati vo de /1e Fo r ze Armate; pub!Jiicava s uppl em enti co n e lenc hi d e i Caduti s u tutti i.fi ·o nti

-JiVIU.,.__,....._._
296

La "Tradotta Libica " ,j()g /io quoridian o , a cc ompag nò per uma la durata della g u e rr a i c ornhauemi in 1\ji-ic a Seuentri o na le (fondo Goglia)

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298 la Sentinella Quotidi ano per i soldati di Ragua OH •a lo,. e • R e 4•u oa e C:...W.o.H T.W .aG oov..n 24 Dicembre 1942 XX I E. f 4",_ /. N 93 lJft rtt.im.t'O VI'M • "' moMt. lO Posizioni conquistate in Tunisia in vivaci aziofti !dalle dell'Asse to rnati a Roma R·•m. .!l dJço.DlbU U Cont Cb"' ., 1 "l.u• c.,.._(N-,, (•po di d4 s \'\. ate. -.n;u n.-•· tnt.. • Re.• d' r.!• rno ct ua ··w t. • Que-l er r «=tr.h: • f.Jo:er Jl \ \Wttro c.... t 1 \ b. C•ulle.o th '" • " un .\-.. c.ln...ub SODo ,. t.ali e_'h k,.r,) ( d..t , ., d.a f"th "'ClL IJ L , l di ' ,, nchaaa.. tb 1111h aUa •'•' " 'Ile tu c lnr...,.• lt:cll lt • ••?P•«•t" n ! del ""' CIJURCJ-111.1. : • B ' , ioa lile, 11011 « la lui o dlyorartu! Il quotidian o ve nil•u stampato dalla Souose z ione Assisten:a del C o rpo d'Armmo di per injò rmare i s o /dali li Cll'l'l'llimenti

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,. . ... 1'1 r lo '1- ,,,,.,;,, #fllo mll hll"td<o r Ao-. MA ,; .,lt!'"lf11 • •• '" to lt., toll: "'-"
... ..,-;it....._,..... .,..S.u. 4i ._ _... ..,._ M _.. .-.t!'fo t• -c••-••,.... •·1.....,
; seguito. i tre giornali per i combauemi editi dal Comando Superiore For: e Armate Alhania
4HMO 11 • - M S LUMEOI 3 Febbra io 1941-X IX
r------""' "' l l ·,_ ,, l 300
GIOR NA LE SETTIMA NA LE DE l COMBA TTENT I IN ALBAN IA
L.
' ""o o N, • GIORNALE OELLf.. ARM,\T[ ITALIANE 1\'1:.1 (}ALCANI • utwM , , '' JO • f ••• 301
ELMETTO
11 AJ'RlLE 1,_. ) • XX I Spl'd atb r<Y.I Il' &.' •
2"
il
era
esc/usiramentc con scrilfi.
302
Edito dalla
Armata.
giomale
compilato
disegni e l'ignetle dei militari deli'Arnuua

r=l tJ

VESTE NUOVA, VITA NUOVA

Il "Nolizitrria del V Corpo d Ar· mola", che "p.!r lungo silenzio JN· rtD jifJCO " 1 rilornu ugui nl/u lucr Vt ritorno so/tu spnglil rinnovo/t, GO/l pa/pif,; rintllll'fJ/0, lfUO$/ IJ$(1/Q or oro 1/a un bugno di giuvinrrztr Eppcn) lo cv.slt l ptJgrojka clt questo s.!COndo tdizionr tron induca l lellort o facili faiSJ ptnsamrntt & obbiomo con!UI'olo allo ncJslra ptlbb!Jurzit>IIL il/ilo/o pnmtJ!rtftU, camt qudla c;M meglio od"iu-r n fini CM SJ proparx, appunto pt!T qursta motiro k tnnqrozioni più impor· IDnli dd ·· Noti:iario " SDhO qafllo che lÌ riferiscono o( suo cnnt,nulu. Annunziamo. pero, ch' aso rifuggr dteàomMie dal riuscirr un perlotllro 14dÌ manferttu1 IIUI)/I!tStfP un JoglkJ di guv ro, dedicalo <'tlu.sl· t/Ilo nostro a/liv/16 wtbl>ol· ll'ltlislicn, di propng1mtlo, osSt>lt•n · ziult, nàrali1'tl

I l saluto del C oma nd a nte

Per 1 soldati del V Corpo d'Armala, Impegnati in aspra ed Implacabile guerrigl ia contro un nemico Insidioso e duro, esce oggi Il prim o numero del nu o vo u Notiziario"· Salulo co n v ivo c.om pi acl rnent o l'upparl:done di questo rogllo di guerra, che vuo le essere chiara ed espressiva sintesi dello muiUforme vila dell a beiiB ()ronde Un itA d a mc comandata, e rivo lgo alla nu ova pubbllcuìone il più vibrante augurio. Avanll, ollrt' o gni ostacolo l

,,,., ,,..,. '*-btl lfitJ qry/ 6J

tJ ohsl••,_,., /, fllt tiri t#IIIONttmJI ...

Promodonl ptr merit o di gu•rr•: Prfmo Clpò Sq, r'E.TT.C7.:lON r OAt'TANO. dd C!Jr!IJIIIIICkl \' c. .t• Promt):QO' So t oo IUid..,h.t 17 a.or. 1.$41 &. ..-t ..u.-- qpc rttu•UJ

Visita d i Ministri C ro ati

C.p. t<tRTAZZl GIULIANO dl T rec•fllo t'l IPZI • tkl 1• kV-- SUi t Pro.ot al 1rltdo dJ Su.cmte.. •• (,_,.,,.,. lmt'lll radM Ck 1111/tr«< • tip/q#c. ...,., ,. .. .,..... ,., pdadlniM f4 r«""'ruc t. • ...,.,..,flt"Uf .. tehlfl 4tf111Jitltr• S.ptlfl-" pn/:zki"A -. (JwN 160 di llNnlkwt (Cr114:111} '26 .tldrzo 1'1<11·XX C•P· Ma&l· C0ST A O lO ROA HO dJ • d. lfU'7 • dt-f 1• Hct- t'lt •Ne : to•c Mlf'I'L l •• t;.m;l,.da'flf d( Mftll'Jra judUnf partfflPDftl • IWfiUJt»l ftltftt"' nutld 41'-'l"lr. mdt41 fW nJ«'glll. t nel territo r io d el v Corp o d ' A rmata l rvUfo (<flzltrtt PrllM ,.....,., pid """' · ,,.,n/ID.,. l o rlltorlrnl u

IL GENERALE COMANDANTE

Il NoliziDrm • s; nprllmt•lft• di radcrd maKJ.,rfmmt'll/t. n,nwpnvtll dr/ noslr o romflim 11d qu11t!ru Jtr · ntrult dt//11 f!Otrra chr si rr•mh.rllr

l .-1ncnb dt umuati$m<r cht d4l c1ra o n aano, te-. tor.r <- etdb totu d a es:r l tltfa

(cr':!=/:ftiK:1:, .!;.'iEZ it:J!Xf ktrplt al 1 p11t vi va corchaltl.i t ad un C•P· M•U· 0061,.'fl.LI 'rER:%0 fa Earlc:o k"kl di per fa1u1o d 1"11 • del 1• tttt ,._,, -RE : ld«a .._..._ d' it nostre , i e·nJt Ct'u - pra.a ronJru k JU'ùl'.tnc.,. brurt l oostri fasti, noJ/urr 1 ttou1o auDYa. .t.o!:auW' (Vc)fniiJ2 •n oc· s tri ' & o/ jomrntutt In spu)to " ' ca, .,_,« d un dJ vtsht. dk »c:unt COt{J(1 t d' t!ITIUIOZI(JIIL fru 1 nostri Menu.tu """" h.luno dltn to,., trrn· auldal1 i nOtt1ri ftfJ(Jrl/, flwul lon di n<n t 00 cof)(>Qlli

daJJ .a):..& Crowa. .. c..,..,.., • ......,. •U JXOficiO dd tlOSitG JOidJIO td d ltiiO tfOKO CODttlbCIIO dJ UJfCDt ha.nno l rikNttti/«U rl6tfli, *rl U •;rt uc.,-alo ftca ptit at"lle pvnk =:; Ckgll lfhrftrf •<fPVruc.ntanh aUati, slJ ltlltl CII WftJb •• ndl :lll"ltKI:ImtftiO dtlk popoln:iOf) {. l 1/ITtr/IIUI (CtiiOJbl} U {)(trr:st.r IP-fJ • 28 gart! fro dl essi ti prucurare loro un nltlnJt'Jl/IJ di sMgO e dì sana otlegr/o Se •tu ·

c-aat b umo cun: i C..:tHrr.:uad.anh nn• hiJn dtiiC' 11nt::uM- ttlf'lt.. A OK1JIIn, • a Stf(n.:l, ftanno ditfÒ di ri/TO/Ijft(t fttlt/mt:nt;• ,. .,vuiO IU(Ifi:O ffHfnlftsQUOJii 1>1!1/amentr la 1 vito tltl mognljiw l V Corp<t, llluminuntlll lo fl · $Ca/dJJndo giJ animi, rirrcondo ''' ltspiri/o di lutti i lrllori In grnerr dti nostri cvmbullmli ìn IS{JI'c·io• dnlinolt a C''"''1U:torr fu gfltfra pii/ dma • più poritntr contro /t osare dd/o bosroglta tssl traowafll1tJ ntl "No/l:iorio" an lnluprdr genuini> dt/IL loro aspirarioni, un appassi{)fi(J/11 •SDS/tnilort dr/ loro biwgni, un tnluJiasto of/(1lngtla dd Iom ttaifmt, e, domom , il più /' $/naro r$a/tolurr della villtJria mrUfJ!O/Io.

In uflo i Cl/ori e lP ln<t•gnr :

hanno prcKnziaJo in comma:sso 1941..XX Soknni offi- r daht In l ulfrag.lo tJd nosirf Cadu ti tom• aopra

1 ClllfiiUidun tt di lqu;N/(11 II:Utrqplnl

lfHII IM'a.nto fii OW.dill
di tlnlf# tiiNNf rdtn t#(
ncnrlri 11«11• tf41CMT mlr•blU t6 tvJII:Nll/4 t/1 tfHdf .wl p:rcprl
•• H - 28 Eocoml &ole"n nJ: Tn Anl&llctl• IIENUSSI OIOYAl'i!O •• ••c. . •d 13' Rxt. Art. u-. ,.,..,.,.., • /«ti •dtl 6 r/IJit/!l. cr.WJ dJ n/ qmJIJIIIIJ u ktr,_ od asl ' •"'"' ,.,.vt., t1 ,., t'.,r:-lrnui«r< fldù rQhl(fll00 lffCM•.tJtlGMft J f W1lh 41 P" ol1rt Ull' .J, tflf/urtl" Cap lt C!RV!I.l...OSt PAOLO di Cc1caUno • d<ll' Il?• U Eudltnu Il Mlttt13t b lnmr t ti Comundonu del V Corpo d ' Cit· Mtull' CtJturrt. ltt r/Fi.sto s.ufJito dopo /Q sborro, rJ pluMtto d'onort dtl pu11ditJ d1 &gno ., AUIIIII dt 411f aJh<GIItJJGCtlfU por/L 41 Ulftl rllkNtml llftplot'f'INNJft' alfudfitfl dD/orli VCJpp/ r/tltUI, 1/p«flt'tl pii otiU Unto dd c_,. bOihfiK'fl•• JwtJb, .oNmO ( JirnlriMdorlv ,.,_u Ut.u. t11 OHt.k• All'iltrllll 111 •rn.d 11/ttJJdtJOIIIIN", l"tfff.tt'* ad .tkUf4JcfiJI# *dM1 " ,
ricco
informa:ioni
Per lo !(loria del V Corpo l Ptr il Conw_ndonte 1,. 3 03
t/Q fNUI'
lttJ«.thi
eont!nJ
edito dalla Sottose:ione Propaganda del V C01po d'Armata. il quindicinale si al' l'alem della collabora : ione dei soldati Molto
di
utili ai comballeflfi

llfO. l

Durante u11a su:• vhlita n Uomu, l' &ccllcn1.:1 il Com:mdn nl e dell' xr Cor,ro d' i\nnnra, è stato c:birunato dnl Duce a l quale ha riferito su Ilo situazio ne della S lo· v enia italiruUJ e s ull' uttivitb s voltu dallo suo trupre nel pcr.iodo invet1nnle tcstè c hiu sosi. Il CDpo del Governo e ra gllt perfettamente o OOI'iO.,ccnzu. delle opcrnziotti svolte dulie divisioni de l· l'XI Corpo d' tanto che all' Ecc:ellcn>JI Il Cl!ncro lc Com· bara si è OOI11f>iocluto citate l reparti che vi uvcvono partecl · paf:c>, mnnlfcsttmd o altresl lo Sua viva wd disfnzio nc per i risu;tu· ti oonscgultl, uonostw1tc le dure dlffiQoltà cbe le truppe hanno dovuto supernrc, c per lo spiritO combattivo dimostrato da ufficiali e soldatL

L'alto riQooosclmento del Du· oe all'azione condotto dall' • XI• pc.c s troncare le incol1lpOSte me· no del bolsocvisnlo balcaniQo , che si di distruggere Il bcnt:sscrc e di turbate la pace del·

11 1941 : le truppe d e U' Xl Corpo d' e nuono In l.ublooa..

la Slovenb italiana, premia la santa opcrn che i oost:d OOOlbattentl hanno svolto ncrJ' aspro pe· riodo invernale.

a ___, ·

ltx;stnrgli l'intima $0ddisfuione del dover:c compiuto. Ma l' elo-

r:t nc lln lotl3 mdi, annl; chi lè a gua rdare in faccia la morte con 1a 1\etenità dei forti disprezza IO)!icamentc Clllni forma di pcrchè s.a · L' ()[lC.ra tcnucr dèl ltuln &k.ania , !W •• presso chè i)!I)Or3ta )!fOSSU l)ubb l ico la cui attcn7.tonc Ai costm tcrncnlt. · :.agli che s1 sucec:dono oon ritmo serrnto su a.ltti fronti. non JlOtcva non es .. sere dall'Uomo che j!Ul· · da l' lf:lli:• nella I OI'111CU!'J del conflitto

gio di Hussolini Yll dritto al cuore del soldato soprattutto perc:bè è stato cspn:sso da u n Uom o che ha fatto In guerra corne sernpHce céporale e sa quioc.li conuseerc l'animo del com· battente e le arde:tti nsplr;uionl.

Cl usf:lm ente orgoglio&<: di qu(mto il Duce ha voluto mani· festare al loro Comandante. le tn•ppe dell'Xl Corpo d'.i\nnatn, c he 1'11 "''"ile luumo ce lebrato con flerez r.a guerriera il secondo annual e dell'occupazione Italiana di Lubiana, oon i· nnltcrnta fede n ella loro azione CflU.tntrice per poetare In qw:ata tczm. lnto,..icata dal veleno ooll\Unistn, la feconda pace di Ronul. *

(Otw_... JJ c-b)

Non per falaa modestia, mn per un bbogoo innato di s fulllli· re tutto ciò che sa di vanteria, chJ ogni giOl'nO ooo:nbilrtc; chi du-

L ' Eccellenza il Comandante segnala a tutti' i suoi solcbti l'esempio · di purissima fede italiana e fascista del lrgi<>natio OUNTO BARBERI, che ha p r eso volontariamen· t" tra i ranghi del 98 Bcg. CC NN il posto !ÙciatÒ dal

figlio G IUSEPPE, "roicamrnte Caduto ndl'azione di Dob.

Spedizione In a bbon amento posta l e • G ruppo Il
l
Il
fu. tra i g iornali per i combatienri, uno dei più simili ai g
304
"Piccltiasodo"
i o mali di 1rin cea della J• guerra mondiale

Suppleme nto quotidiano no 1 del "PICCHIASODO, .

Perch è a lle lm tJp; ai m iei ord in i l pas8on o .l!illn f:l'rC lr•mp eslivo m enle l anche d urant e il p criot!o operativo i B olle/l ini della J:114!rrt l c le i nformazion i di m a,•JtiOfi' rilievo s ugli avven im en ti mondiali, tlu OJ!J!i viene p er esse pu b!Jiicalo questo notiziario quoliditwo.

Il piccolo foglio insiem e con le vicen de del viltorioso progredire nostro r di'i nostri n/leali sui vari f ronti di lfiiUra, darà noli<ia ai miei soldat i d er; li episodi e <1.:1/e fusi dello loro nlllvit tl cOTI /ro il superstit e han dilism n cn m unist a, rh e ancoro infesta questo t erru orm a i nostro , VoiJ!o an ch ' od in citar/i ad una azion e s empre p ili serrata , decisa. inflessibile l

A zione elle 111111 n ecessìlà ed un dovere CIJnl ro w 1 a vversario su bdola r vilr, m n, ad 11n t empo, astut o e feroce Nemiw che, di n om w, non vuole, pr•rché non l'osa , aflraolarci a viso aperto, e, leso l'insidia , len/11 di sfrutlarla senza pie/l/, con fretltltl ferorio, non preoccupan dosi lldlc tristi ctmscgurn u ,he fa t a/m rntc dall' opem sua d rrivnmJ p er le pap oluziuni, troppo di f rcquP nl c, l ull ovia, wn vem i n coscien z a , più IJ meno co nniventi co n qtwllt• /wn de criminali. Nemi co c/1r: non /w riguardo n eppure per gli s lv o•r•ni sless i ossa ss inalltlo i11/ere comprt•s e le donn r ed i l1nm/Jin i etlancsli sncerdo li.

S appiano lr lmppt• che le fatiche fe i sacrifici lotn, se pure avere oggi, per naessitò di rose, u- 1 nu risonanza minore u wnfronto di l quPlli di'i loro ramerali che comballoM su c1llri fronti, sono non meno : ulili e profitteva/i u i fini dr.'/ siwru trionfo d t•llu Polrin.

IL GENERAL E DÌ CORPO d ' Ail MATA l COMANDANTE _ l ' Mnrlo R ob r>lll' ---- --·

NUOVO TEN TAT I VO I NFRANTO SUL FRONTE EGIZIANO

Ro ll eHino '' · 7[1(1

Roma, TI

IL QUAn T IERE GEIIJERALE .DELLE f f ,\A COMUNICA:

Un t rn t ntiv o di attacco nemico contro il setto re meridionale d e l fro nt e Egi ziano è stato dallo p ronta reazione dci n os tri r e parti; abbiamo preso altri prigionieri

L'avia zione ha appoggiato le operazioni .terrestri e ribatt uto le retr ovie avversarie.

Un'in c ur s ione bri t annica su Tob r uk causava liev i danni agli edi fic i; un ve li volo parte cipan t e all'a7jone veniva abb a ttuto dalle artiglie ri e co ntraeree formazione di Spitfire ch e tentavano d i intercettare i b omba rdier i dell ' a sse di ritorno dall'avere efficacemente colpito le attr eu atur e belliche d i Malta , so n o state attaccate da ll a ca , cia It a liana c Germanica; quest'ultima abbatteva In combattimento due a ppare cchi nemici.

L'AVANZATA PROS EGUE AD EST DI ROSTOV LA CITTÀ d i BATA ISK OLTRE IL DON CONQUISTA TA

DAL Q UA RTIEilE llEN ERALE DEL f'U EHRER : Berllno, TI

A s ud di Rn v sto•• la citt à di Bntal sk podero samente foriJriutn e tenac e me nt e dife si\ è "a lo con qu is ta ta d ' ass al t o da truppe germaniche dopo dne g iorn i d i co rnb &ltlmr. nt o P iu a est c e le ri si sono ulterrorsp!nle vcrao • u ri Nell a g rande ansa d e l Don divisioni di fanteria gemounl che c romen e b a n n o ri gettat o Il nemic o lo stre lla cooperazione co n fo rmn7.1on l e dell'arnia ed hanno raggiunto su largo fronte Il flurnc

Atta cchi slitlo1 Ili p o n i c di Vor c:onesc Bo n o stati di nu ovo r esp inti sang-u inosamen t e In q ue s ti duri combaltf menti dllcnslvl dul IO lugllo , solo n e l d i "" Co rpo d ' A r mata , s o n o stfttl dl•trulll n1 carri a rm ati n e mici

LA- LOTTA CON TRO LE BA NDE COMUN IST E lo•'

%1

1 Ultima l a uno p rl mà l ase d el cle t o ope rathoo, d u ra nte la quale s ono sta-

1

12 p e r.egu it c gross e hn r.d e co mun iste che hanno s ub ito gra v i perdite, le nostre colonne ha nno Ili lim i te d e lla va s ta z o na montuosa flttAm e:> t c bosc hi va che n1·eva.no battuto nel giorn i p reced en ti. Azioni dJ repar ti Isole ti h 11n n o cu mro lcl at o i r as t r e lla menti con la c attura d i elementi disp e rs i e ll e '0 110 sl u ti pUll s ntl per le a rm i.

Lo n ot te sul 20 UM fo rt e band o di ribell i hn tentato di penetrare nell' ahlt nf o di St. j• JS I Uc n c h ì: l' n1tac co fosse sos te nut o dnl fuoco di alcune n rrn l uulonoatlche, lo slc &se po po la z ione accorso nl prlrno allarm e ha rl' cncc :e t u l c o nounl s ti <'hc h:\l ono p u rtn t o v i.: c o11 cnrrl l lor o morti c IeriIl È rn llu rot u un' nrm n

l

A pa r lire da/luglio 1942. il "Pic:c:hiasodo" ebbe 1111 supplemento quotidiano, perché i soldati f ossero tempestil ameme info rm ati s ui maggiori avvenimenti della gu e rra

P. M. 46, 28 luglio 1942- XX•
30 5

QUOTIDIANO

Azioni di IIS nelle acque caucasiche Si lotta nel campo trincerato di Stalinqrado SOVIETICI 168 VELIVOLI

PERDUTI D.t\ l

Saluto alla

Ha ini:iaJo oggi il suo ciclo di tJita

" LA SEI{l'INELLA •·

Quotidian o per i Soldati di Ragusa ciclo che i" Blanco- Auurri della March e " a meno del loro tJect:hio e caro •· T ASCAPANE'' feroidamenle augurano prospero, fervido di opeu, ricco di risultati Il picco lo "TASCAPANE" che modestamente, ma coraggiosamente asso/v• la suo semplice missione di por. tar.: ogni pomerlf(gio, fin nei presidi p iu lontani, ai "8/an- · co-A:zutri" /e piu' interessuntl noll'zie cle!/o giornata e la dci compag ni d ' arme, vuole oggt, con (annun cio del nuouo giornale , dire lto suo gioia nel vedere la" SENTINELLA " ( che, come Ila dello fE ce Il C'omandante, ,.el suo no m e rorchiude il •Ìmbalo e la dci n nslri •compili su que sto /ton le ed in ouufora ) affiancarsi nelfopera ne, inteso alla elevo:ione dello spitito allra1JU$o la co . noscenzo dei fa t ti. i mt' :rz i co ndrrcono a llo v ,-,oria

COMUNICATI D' OGGI ljl

ITALIA

(N aa4) VI v a- atclv ic• di pattuglie e delle artlt(Uerie ael aeuo mei'Jdloaale del froate ag l alaao Noatrl o ae ol atorl la oroolera di proteal oae aulle poe l zloal avaaaate baaao IAtero e U at o -a formasJoae di bombardieri aeml e l eoatrlageadula ad tavertt- la r o tta. La oaoole te deeoa ba a b bathuo 4 veUvoll avvera ari ; ua aJQO è ataeo abbattut o ael lledtcerraiae o o•••••••· N el llar Ne ro ua a o a tro IIAS ellura v a ed etroadava all ' a l b e del e o or r. aa p òro ae alo e ovletloo ael pNa a l dJ Novoroaaljaa,

l!:t

GERMANIA

li D N B lafo rma oba aum•ro dal prJ gloal ar l · ru ae i Della b attaglia di Novoroaaljak è (laora aoGertato l .a 8788 fa oao ataU laoJt.-e OMtturaU 14 oarrl armati, 80 oaaa oa l, lUI , o blladato e dlveree aavl, , Nel oampo tr l a o erat o di Sta U agrado aoao atate oeo upa te altre poal e loal eu alture Nel aaìtora o eatra'l a a i regl aCra ao e o lo loc a li. Sul Croate d ' aoo eroblameAt., dl Pl etro bUJ'go atcaoobt aem l ol aoa o a r ati •crooeatt • Ad opera dalla oaoC'Ia tedeaoa , itellaaa, croate ed uagbe r•• • l'evlaaloae eo vl etl o a ba pe rduto 128 appareoohJ, ma atre altri 4a rlau haao d l e t ra tt l d all e ba tterle oo a trae r ee,

GIAPPONE

U u so mmergibile D l p poolo o ba a 'troada to al largo delle coa t e del lloaambl co a meroaDUIJ br ltaa al ol per 1 0 rn&la t oa a

P M a• •artedl a SettembN • XX &aao Il .N 188
INFORM AT ORE DEl BIANCO • AZZURRI CILLA DIVISIONE MARCHE • G ENERAL.E A MI CO
306
Foglio molro modesro della Divisione "Marche". aveva so/ramo intenti info rmati vi
1 qodlna t) lrlt ladl ,..,, lr'*it d• p lllfl•n• • • ,.,.w)Hntlo Jllf'lMI Il .,, atuil.CIMU.ti1MI6kfoi v•l""" 7) N.,..._,ut u .-la Od e.t\otf'O priJ•telj' otaJne Nrk tv.,.Un f Md-.IIMa oMtM ...-.p le .._, IINJIIhot ,. ,. ,,.,.,,. ...., I•VJtkltma "•'• d , W'M I ", """"•....,' rlll t) Ilari Grii&UI, u lt lo CHIYrOIIII P. nl&-ha f'alt Je.t'ft •• p414ft l W tuMII BR. t. J' l t tiP, ptl """' vJ• r"-tl IIA iijl, od•tJa lO f kwla Ut t vojoJ l•t...Jf, a.U wn:Jw6. ,, o ' '"' ' .._.._,., ., , • MWiiOM l'l ire IlO IIIJit-.n.ttwl tltU.. / ,a 2• Armata produsse anche giornali per la gio1·emtì dei territori occupati su/tipo dei giomalini editi in I talia. Rh·o/ti alle varie etnie I ' C'IIÌI'CII/0 s tampa ti in serbo s/01'e11o, croato. co11 la restata Giornale per ham!Jini" 307

MAPTA 1943.

15.
A.fJ"Ar ,,_. opy,-Jt. CrJk" •""(.-,. w nli<Ct'Awrw ()ctrltlf,..r o · cy , Our·• ttr , • ,.Jt,'fr\'1 tJpojy nDtJMOPJfllft Kn/f' •rIC6/f Il (!Jo'.llfll n:ut H. U/XM4JU' Df)O.IOIUI N. MMOJif ? • fpv FO(lRf'AI IJ,.ptUIJùl T CII U•H f/ll'fDOlltltl'<llif rtp.JTOAI, Sp 3 - 2 ron ..c • &,..,,q nii•"Pinl uo•• r '"'l')/)N'Ili( r•. 1"1' j1u op:nr eptJiNH lf n• p.tr•tt dftO.tll•• 0.. /1• o4•AII ltff'1Jt1111411 ft/J(I!WnM /JfJ{ff 1t .fOA63dK )' •.t• 8 t Ar/lf)ltUII llf' APTf'O. ltli. ,1') t11 /fNII dAfl.-f" f,()lf1f'fH'f /WAitlt Lo stesso gio rn a le swmpato in serbo (a sinistr a) e in croato (a destra) 30 8
1J am@tllt•..o l ,.., fl• ftll ll u AftlhV J,GI..,.u wtj f u, • llu 'liG iftltta .r Ja ' •• "' ltt l.a. l Yth ll• peiii•J •a llf.aiiVll 11! ,-.C. Il A _, lr kt hraA&,. lfWIII, l l allt) U poblcdlli O•l"'t n t l) A l1 • v n k.oM W t Ju ra.tfii" Jdkr't: ....,_ ,e. h)tl ....._Ju 1 tM.d•• Nn ,.,.&aoJf --. ,. ""'•''* J} ...,,..,.,.fft ..,,. 11,....,., reMai _,.ldt-'1 odtcce u t lftt --.... • U A li nl'" tiM t ludiMa lrtfl* t\r lf'll Z.pewJtdl\lll •11"-t tr'ltt I d fil "''I UI lftl lll t flt. t iiCI..a .t iY•I_. l ctrq tvo,l.a • t • .,,,. ca MW9f lrta ple wi " •tcvntMU Jw l • _..l•t 1 '""' Ot' Odl "l• IJ Ka ah.U t 1 rK*I ,.... ,.,..."' ,......era -....... .....,. • " ' '-'"" t iMWa•Hh .,..,....._ o ,-.1 "' ....atilol AHh•i .....,....._. eu.• l) ••. Arnv b.ftC.I•a v Afrkd ,..t:lll._ d,."'Ct, ne- a t& aa.f}a 30 9
) . .-----.;;.. SONDERWATER 12·28 APRILE 19+3 Un ra r issimo esemplare di " i ra i reticolati '' . giornale per p rigionier i di guerra iraliani stampa/O nel campo di Sonde n ,•a fer (Sud !lfì' ica) 3 10

La storia

nL'opuscolo fa parte di una collana a cura di Nicola Balisrreri. e fu edito nel 1941 per como dell'Ufficio Propaganda dello Srato Maggiore R Eserciro. Sroriograficameme valido nello stile non rifugge dalla rerorica

Opu scoli
311
L' add es tramento 31 2
EditO dall'Ufficio Addestramemo dello S rato M aggiore R. Eserc ito ne/1941 più che m1 opuscolo è un manuale, che però possiede 1111 raglio propagandisrico

No r me di comportam ento in ca so di ca lfu ra c h e in ci tano a non credere mai a quanto racconta il nemico e ad m·erfede nella parola d'ordine "1·incere"

Edito nel 1943 a cura dell'Ufficio Stampa e Assisten:a dello Stato Maggiore R. Esercito: anche la loua alt anofele dive m a una guerra epica

B
DELLA G U F. R BA DI
B Z IONE G ENE R ALE D I 8 A.'VITÀ MILI T A RE
COSE D A FARE E D A NO ·N FARE IN CASO DI CAITUR A 3 13
STATO MAGGIORE R . ESE R CIT O
La
i 3 14
guerra e le tradi zion
Edito nel/941 dal Comando della "Lil w no" l'opuscolo celehra anch e le gesta C{Jisodiche deg li eroi della Di1·isione

La guerra eonlro la Grecia

315
!.::dito a Tirmw nel l 942. /'opuscolo è un miscuglio di eventi e di "estemazioni" propag andistiche poco ris pondenti alfa realtà

ALBANESf

Ci:Uco -JUGOS l AVO

propaganda. R icco di illu.l·lra:?ion i ('disegni édùa '"' 194! da! Comanda del f.l o Regg;n,.ma f. ", ' una ,;boldone d/ mia;, d/ '"''"'nn/an,_, d/

16 •
NEL'DOVERE LA OLORI ALJ\ PROPAGANDA EDUCAJIVA l NEL .25 ° ''BERGAMO '' Opu sco lo m o lto int eressante edito in Croazia nel/94 3 dall'uffic io P d e / 25° Regg im e nto f a nt eria "Bergamo'' Utile p er co mprender e com e s i intendeva e veniva s viluppata /'aui vità pro pagandis ti ca n e i regg imenti 3 17

Edito

li:

3 18
i5
---'l 4
nel 1943. /'opuscolo è dedico/o ai reduci dalla Ru ssia. Non parla della campagna. ma fa opera di propaganda comro il holsceJ•ismo testimoniando le esperien:e in Russia
I motivi della guetTa
319
Edito ne/1940 dal Mini s tro della Cultura Popolare , l'opusc olo riporta il discorso del Duce alle g erarc hie del Pa rti lo Ajji-onLa i !empi più di sparati , dalla r esponsabilit à della gu e rra (è della G ra n Bretagna), agli eroismi delle Forze Ar mat e s ui va r ifi'on li

LA NOSTRA GUERRA

FILIBERTO DI SAVOIA G ENOVA !>..C A C PtSlvi A ....• ..
nel 1941, /'opu scolo è la
"ai c
nti
io n
c erte zza della viu o r ia " 320
Edito
I'OCe di Casa Savoia
ombaue
della guerra perla reden:
e del/" Europa. nella

LOTTA SACRA E INESORABt'g

LA NOSTRA GUERRA 2 MARIO APPELIU$
nel 1941 , l'opusco lo rip o rra uno scritto di Mari o A ppel ius s ulle " imperali ve ragioni d'ordine stor ico, morale. politic o, economico e rivolu zionario chefàn no la guerra contro l'Inghilterra sac ra e giusta " 321
Edito
3 22
Edito nell943.1' opuscolo elenca fllfli i mo1ivi della guerra: dal1radimento degli ex-al/emi. al diriuo al po.wo al sole. alla denuncia deRli ingiusli tralfmi. alle same rivendica=ioni

cucco PERCHÈ PERDERANNO

Edito nel 1941. /'opuscolo polemizza contro Francia e ln8hilterra. wiliz:ando temi soriali. come il controllo delle nascite, e ironi2:zando su alcune 11'0\'0fe inglesi in materia. come gli apparecchi distributori di "antifecondatil'i

323

C OMANDO 4• ARMATA -

Edito nel 1943, l'opuscolo riscopre la propaganda sotto forma di dialogo tra militari di truppa, molto u ti lizzata ne[tli opus col i editi dura nte la gra nde gu e r ra In un mom ento di crisi, si accettano i lutti e i bombardamenti co me visione fatalis tica: la gu erra è una ruota che gira.

"D ialogh i" e nov elle 324
CO l nP I OIL REPAR TO TOPOC ARTOG RAPI CO

e Annecy

All ertwlle e

Edi r.o nel 1943 , l' opusc olo esorta i soldati d e ll a 4" Armata alla vigilan za e affida la difesa del suolo patrio rivendicato alloro "cuore di Ita liani", pùì efficace di qualsiasi orma

c'
325

Edila la prima nel 1942 e la seconda nel 19-IJ. le due edi:ioni del l" opuscnlo ;.Il mirraf!)iere·· raccomano le eroiche gesra detr llmilefanre Cm·bo. souo forma di novella e in stile deamicisia no

326 Il MITHAGm
Il IIIIIPPI NIICUIIL I.J
327
Edito nel /9-12. è ancora uno sco11osciuto fame il prow;:oni.wa del racconto : ritenuto 1111 imboscato. compi(' fino in fondo il suo dm·ere trowmdo morte eroica

CLAS E

Edito nel 1942 dall'Ufficio P dello Stato Maggiore R. Esercito./' opuscolo è d e dica l o all ' u/1il110 classe in chiamata alle armi. ''in un grande m o me nto" d es li!lara alla "g u erra sw11a"

L ' incitamento 328

Olutn

Per non dimenticare
329
l Edito nel/943, l' opusc olo ric orda il sacrificio dei soldati italiani in t er ra di Ru ssia , attra verso le parol e di un r educe che si rivolge ai reduci

Edito nel 1940. /'opuscolo melle a confronto le noti:ie di Radio Londra sulla guerra in Somalia con i holleuini di per dimostrare le lll('ll:ogne inglesi

Il nemt co 33 0
331
Ediro nel 1941, /'opuscolo sostiene la tesi che la civilrà creara dal fascismo è rene:za di viu oria comro rln f:hi lrerra. scossa dalla decadenza

Edito nel 1941 dall'Uffi cio Propaganda come supplemento al "Notiziario" , l'opuscolo è dedicato alla propaganda c ontro la Russia holsc evica, nemica della civiltà

332

L'a llea to d'Oriente

333
Edito ne/1942 dall ' Ufficio Propaganda dello Stato Maggior e R Eserc ito , è U/10 dei rarissimi opuscoli dedicati alle For ze Armate del Giappone
P er i te rrit o ri occ up a ti
33 4
Opuscolo ediro nel 1943 dalla 2• Armata , a Zagabria e Kawrlovac. Significativo il titolo: Moc, uguale a forza. potere, potenza. l n realtà, /'opuscolo ebbe lo scop o di contrastare /'ani va propagan da tedesc a nella :ona

Omaggio alle truppe indigene

335
Edito n e l 1941. sr:riuo da Giusep pe Mostarde/li , è un omaggio all'eroismo defle truppe indig e ne
Dal l a radio: parole e mu s ica 336 1G 218 7 · · .. .. p ••-"
ne/1942 dallo Stato Ma gg iore R .
Ufficio
f(anda, 1' opuscolo raccoglie alcune radioconversa zi o ni delle tra smissioni perle For ze Armate
Edito
Esercito,
Propa
337
F:dil o nel/94:!. l'op11sco lo è uno dei Ialiti can :o ni eri per i s o ldati (m fl e:ion e Ra\'el/o)
Radio

L a ra di o svo lse u n ruo lo fo ndam e ntal e ne ll a propaganda di g ue rra, tanto da ass umere l'oneroso com pito di annunciare, a piazze a ffo llate, a reparti adunati o ai s in g oli f o rtunati pos sessori d i a pp a re cchi , le prin c ip a li tappe po liti c o-milita ri d e l con flitt o , d a lla d ichia r a z ion e di g ue r ra , a Ll o sv ilu p po d e ll e o p era z ioni s ui vari fro nti , al c r o ll o d e l reg im e fa s ci s ta , a 11 ' armi s ti z io. L'att en z ione de II ' aut o rit à miJ itare per ta le s trumento di comunic a zione fu tale c he c o s tanti e molte pli c i furono le cure e 1' inte resse che v i d e di cò : s ia pe r dotare le trupp e di n um e ro s i a p parecc hi p er l ' asco lto , s ia p er p ro mu over e pro g rammi de di ca ti a i militari , s i a per vig il arn e l ' o pe rato ai fini d e ll a s ic ur e zz a milit ar e, s ia p e r battere in c ontro propaganda l e tras missioni avv e rsari e lan c iate ne ll 'e tere.

N e l pres enta r e un op usco lo dedic ato a ll e co n ver s azi o ni r ad i o , i l g ià c itato P arole di uffi c iali ai so ldati , l ' i ntr o du z ion e b e n d e fi n i va il ruol o c he l o s trum e nto do ve va svo l ge r e ai fini d e ll a propaganda milit ar e : " La quotidiana tr asm i ss ione ra diofonica all e F o r z e Armate , c ompi u ta dall' E .l. A .R . i n R o ma , si pro pone di ragg i un g ere la trupp a ne i se r v i: i territoriali e s ui fr o nti di hatta g lia e d ' intratte n e r/a non solo con no t i z ie a casa e da ca s a. o con prog rammi mus i ca li , ma c o n bell ic h e , r i co rdi stori c i, co mm e nti politi c i, ri c hia mi religiosi

A ta li d iv e rs i m odi cl' ass is t e n za m ora l e s'è aggiun ta una breve co m ·ersazione se ttimanal e a i so lda ti,

c he intende inquadra re e illustrare l'a z io ne d e i rep a r t i durante l' odi e r no co nflitto : chiarire i s i ngo li e lement i d e lla g uerra m o d erna : promuov e re ne i c uo ri de i co mbatt e nti u n' i ntima s u ggesti one, che addi: ionan d os i a ll a n o rma istru tti Fa d e i co mandanti diretti. co n co rra a ra\ ' \'i\ ·a re i me::i es terni ed inte rn i della lotta .. . ·· .

Prima che l'Itali a e ntra sse in gu e rr a , allo s coppio del co nflitto europeo, le tras missioni dedi c at e ai militari non e rano molte. AI co ntra rio , andava in o nda una s ola pro g r a mma z ione se tti manal e ne 11a m a tti n at a d e ll a do m e ni c a , intito lata La trasmissione p e r le For ze A r mate . Duran te i l periodo de ll a non b e lli ge ra n za l a tra s mi ss ion e s ubì una radical e tr asfo rmaz ione, per e s s ere più rispond e nt e ai g usti dei mili tari e all e es i ge n ze p r o pagandi sti c he. A mpi o s paz io fu d a to a i momenti ri cr ea ti v i, m e ntre la rap pres enta zi o n e d i r ad i oscene fu limitata alla ce l e br a z io n e di g randi fig ure della s to ri a. Rid o tt e furono an c he le radiocronach e d e ll e ce rimonie militari, dedicate es clu s ivamente a qu e lle di eccezionale importanza e s pe cialmente a qu e ii e in c ui era poss ibil e ascolta re l a paro la del Du ce . Fu dato , inoltre , m a gg ior te mpo al "c a le ndario g ue rri e ro " d e lla tr as mi ss ion e , in m o d o c h e o ltre all a c ronaca degli avv e nim e nti militari e politici fosse po s s ibil e anche un co mmento sugli e v e nti di interesse dei militari. Venne inv ece d ec is o di s os p e ndere la lettur a d e i m ess ag g i d e i militari , " p e r la ri c ch e::a de l

34 1

prog ramm a e lo sca rso tempo a di spos iz ion e" . Di fatto , il programma di ve nta va s o lt anto propo s iti vo e to g lieva l ' unico spazio all ' atto partec ipati vo , qu e llo dei mes sagg i inviati dai s ol dat i.

Co n l'entrata in g uerra dcll 'l tal i a, la tra s m iss ion e dedi ca ta all e Forze Armate div e nne quotidian a ; nel mese di ag osto , fu agg iunt a al pro gra mm a una sez ion e intitolata "No tizie da casa", cui fece seguito qu ella speculare di " Noti z ie a casa".

Con il prog redire del co nflitto , le tra s missioni dedi ca te all a g uerra e ai combattenti aum e ntarono. Nel ge nnai o d e l 1941 , a segui t o di ac c ordi pres i con l 'E.l.A.R. , la trasm ission e per le Forze Armate fu diffu s a du e vo lt e al g i o rno: da ll e 11,15 alle 11 ,55 (da l lun edi al sabato), e dalle 16,0 0 all e 17,00 (dal lu nedì al v e nerdì ) Il s ab ato, olt re alla tra s missione del mattino, ne veniva fatta an c he una al pom erigg io dalle 16.00 all e 16,30 ; di dom e nica a ndava in onda soltanto la trasmi ss ione pomeridiana dall e 17 ,3 0 alle 18,3 0. Gli orari delle tra s missioni subirono in seg uito modifiche co n l'avvio di nuovi pr og rammi.

N e l comunicare gli or a ri ai Comandi, il Gabinetto Guerra rac co mandava di fa c ilitare l'asco lt o ai militari e d i fare in modo c h e i po s ti d'a sco lto re gg imentali fos se ro se mpre attivi , che le radio in dotazio n e fo sse ro effi c ienti , e che soprattutto le noti z ie da cas a fo sse ro r eca pitate c on la maggi o r so ll ec itudine ai militari intere ssa ti , ov e non ascoltate.

Uguali s ollecitazioni fur ono in seguito rivolte p e r la tras mis s i o ne dell e noti z i e a c a s a ; più volt e ve nne s tigmatizzato come il se rvizio veniss e frustrato a ca u s a d e l ritard o c h e int e rcorreva tr a la seg nalazione d e lla noti z ia e la s ua irradiazione. Fu pertanto stabilito, n e ll'april e del 1942, c h e gli e l e nchi d e lle notizie da trasmettere fo sse ro in v iati g iornalm e nte , e non più p e riodi c am e nte, diret t a m e nte al l ' Uff ic io Propaganda dell o Stato Maggiore R. E se rcito , a cura dei re gg imenti, per ev itare ritardi ; e di reit e ra re, telegraficamente , la richiesta di tr as mis s i o ne di notizie c h e non fossero anda te in o nda p e r qual s iasi imprevedibile motivo. Ovviam e nte, anche s u g li elenchi e s ull e noti z ie in c ombe va la scure della tutel a del segre to , per cui g li elen c hi- d es tinati in cop ia ad e nti c iv ili- n o n dovevano co ntenere nessun elem e nto ch e potes se infrangere la sicurezza ( intes t az ione , b o lli , num e ri di posta militare, ec c. ), c i te s ti dell e noti z i e stesse e rano s t a ndardi z zati e laconi c i.

Alla fine del 1942, le trasmi ssi oni di g uerra e per i militari ra g giuns e ro l ' acme; f urono infatti num e ro s i i programmi di ffus i , de f initi tra s missioni s peciali di guerra:

- Tra smissione perle Forze Armate, g i à c itata, e La radio d eL c ombattente; - Radio Ige a , tr as mi ssione d edica ta a i ferit i di g uerr a, in ond a tutte l e domeniche, dalle 14,15 alle 15,00; - Notizie da casa, pro g ra mma c h e oltre ad es se re pre vi s to nell e trasmi ss ioni per le Fo rze Armate an dava in onda ,

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dal lun e dì al s abato , d a ll e ore 11 , 15 all e ore Il .3 5;

- No t i:ie da casa, esc l us i va m e nte p er i co mb a tte n t i s ul f ro nt e o r ie nta le, t r as m essa tu tt i i g i o rni da ll e o r e 16,00 alle o re 16 ,2 5 ;

- Noti z i e a ca sa, per tu t ti i c ombattenti dei di ve r si fr o n t i e t e rrit ori o c cup a ti , in o n da d ue vo lt e al g iorno, da ll e 07,45 a ll e 0 8 . 15 e da ll e 18 .00 alle 18,15 (l a d omenica so l ta nto al mattin o) .

Vi eran o, inoltre , altri p rog ra mmi c he dire tt a m e n te o indire tt a m en t e in te ressavano i milit ari, co m e R adio F am ig li a ( indirizzata a i co n g iunti d ei combatte nt i), 3 0 minuti ne l m o ndo , Radio G./L. , Trasmissi o n e p er le donn e italia ne, Comme nti a i fatt i de l g i orn o, l cinque minuti del Signor X . È da ri co r da r e a n che c h e, s u i f r on ti op e rati v i e n e i te nitori occ upati, andavan o in onda parti co lari programmi diffu s i d a ll e s tazioni l oca li.

L 'a ut or it à milit a r e pre tò m o lta a ttenzion e ai progra mmi p e r le trupp e . operand o a n c h e la c e n s ur a quando nece ss ari o . N e l maggio d e l 1942, ad ese mpi o, i l Ministero d e lla Cultu ra Popolare, n e ll a cui Direz io n e G e n e r a le Propa g an da e ra s tato inqu a dra to l ' Is p e tt o r ato pe r l a radi od iffu s ion e, inviò al Co m a ndo Supre m o per il null a osta la radio s ce na intitolat a " Quota X ", relativa ad un combattim e nto in Afri ca

Sette ntri o n a le . L' Uffi c io Propaganda n e imp e dì la t ras mi ss ione, pe rc hé e ss a f u rit e nut a poco se ri a, d i g rosso la n a f ac il one ri a e r edatta con inco m pe t enza. E q ui nd i , i n sin tesi, co n tropro du cente ai fini pr o p ag andis t ici , in q uanto tra s c e nd e va in spirito go liardico po co c on fo rme a ll a di s ciplin a, acce ntu ava l' im por t a n z a d el b o tti no f a t t o ag li ing les i , q u as i c h e da esso so l tan t o dip e nd esse l ' appro vv ig io nament o de ll e truppe ita li a ne, pre s ent a v a incongru e n ze tecni c he n e lla de s cri z io n e del c omba ttim e nt o e n e lJ 'az i o ne di c oman d o.

L e tr a mi ss ioni rad i o, co munqu e, non sempre r agg iunsero i fini propag andi s tici desid e r a ti ; è nota l ' idio s in c r as ia dei milit ari pe r la rub r ica di Appe li us, Commento ai fatti del giorno . I nfi n e, la r a di o s i tr ovò a dover lott a re a n c h e in contr op ro p ag and a, in particol a r e c ontro J'asco ltatis sima Radi o Londra d e l c olonnell o S te ve n s, l e c ui noti z i e, st udi a te a tavo lin o d a es p e rti dell a co muni c azi o n e c pre p a rat e s e c ond o un c odice d e l dire e del n o n dire , c h e p e raltro non ce d e va mai all a menzo g na g rosso l ana , di e dero non po co filo d a tor ce re a l Re g im e E, ancora , l a r adi o do ve tt e b a tt e r s i co n tro int e rfe re n ze cl and es tin e, pro ve ni e nti da e mitt e nt i es t e r e ma a n c h e da e mitt e nti s ul t e rritor io nazion al e, c he g iun s e ro a ins e rir s i n e lle trasmi ss io ni italiane.

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RADIOCRONACHE DI GU ERRA

TRASMISSION E "PARLANO l COMBATTENTI " (in onda il 24 dicembre 1940, ore 23.01)

ANNUì'\CI , \TORE - Ente Italiano Audizioni Radi ofoniche: EIARTrasm i ssione speciale; ln questa notte di v i gil i a per il Santo Natale dell 'a nno 1940, diciannovesimo ci e l l 'Er a Fascista, vogliamo porta r e in tutte le n ostre case, attrav e r so i l mezzo miracoloso d e lla radio , un soffio di vita ..__guerriera proveniente da tutti i fronti - estesi dall e Alpi a l l 'Oceano I ndia n o, dalle coste della Ma ni ca alle Montagne albanes i - da tutti i fronti ove l ' Italia in armi combatte l a s ua guerra

dall'acqua di due oceani, per le vie cieli 'a ria che corrono diecimila ch i lometri dali ' Inghilt e rra al Che nia.

Verranno ora diffuse, una di segu it o all'altra, procedendo dal nord verso i l s ud , alcune brevi tra sm iss ioni provenienti da un aeroporto del Corpo Aeronautico l tal i a n o sulla Manica; dalle Alpi del fronte occidentale; dall'Albania; d a un aeroporto del fronte itaio - g r eco; da l i ' Afr i ca Settentrionale: da una ba se navale. e d all'Afri ca Ori e ntale Italiana.

Tal i tra s m i ssioni provengono da appositi impianti preordinati da li ' E I AR i n ciascuno d i quest i settori operanti. Avvertiamo che fra una trasmissione e l'altra sarà probabilmente n ec essa ri a u n a breve pausa p er nece ss ità tecniche, e c he qua l che trasmi ss ione proveni ente da grandi d is ta n ze po t rà ri s u l tare d ist urbat a da normali ca rich e atmosferiche.

A UNCIATOR E - Tr as mi ssione dalle A lp i d el fro n te occi d entale . ( Dop o c inqu e secondi. il collegamento è stabilito)

med i terran ea ed imperiale. So l tanto la ma gica radiofonia può riunire ed a cco mun a r e in b r eve spa7 io di tem p o le immen se distanze geografiche che corrono tra tutti i fronti di ouerrab ita l ian i , su ll a terra el i du e cont i n e n t i,

R ADIOCRO:'\I ISTA- Il microfono è questa notte pr esso un a località del fro nt e alp in o occi d enta le che già avevamo r aggiunto al seg uit o delle no st re truppe vittoriose nel g i ugno scorso : s i amo su l Co l le de l

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Moncenisio. a 2000 e più metri di quota. Un posto di guardia.

Qui nella stanza riscaldata, si sta bene. Fuori, nella notte, la vallata e i monti guardiani so no quieti, bianchi, in silenzio .. . eppure . .. esattamente sei mesi or sono, nella notte fra il 24 e il 25 giugno, questo stesso microfono faceva eco al fragore cupo del cannone . TI nemico stava rinserrato in fortez ze scavate nello spessore del monte , ma l'alpino , il bersagliere, il carrista, la guardia alla frontiera, le camicie nere, avanzavano tra forte e forte, superavano le vette ghiacciate e sfilavano ben addentro nelle vallate nemiche. Poi l'armistizio vittorioso ... Oggi quiete, neve, silenzio: è Nata le. Con i due ufficiali e i soldati del posto di guardia siamo tutti intorno allo stesso tavolo. Guardano i l microfono e stanno zitti. (Pausa) Ma ... bisogna che un vostro soldato '-' parli al microfono; vediamo il più giovane, per esempio? Qual è il più giovane, maggiore?

MAGGIORE- M ah, non so. Sei tu il più giovane, Torchio? Quanti ann i hai?

SOLDATO - Ventuno, s ignor maggwre.

MAGGIORE - Su, allora tocca a te .

SoLDATO - Ma io s ignor maggiore, cosa devo fare?

RADIOCRO NISTA- Vieni qui , Torchio, avvicinati al microfono. Dunque ... guarda: è come se tu parlassi con un amico. Hai capito? Dì qualche cosa, così come ti viene . ..

Dagli altri soldati partono incitamenti:

E dài Torchio , su.'

SoLDATO - Ecco ... io dico che è Natale . .. Posso mandare gli auguri anche a casa?

RADIOCRO NISTA - Ma s. intende ... Si capisce, mandali.

SOLDATO - Beh, tanti auguri alla mamma, al papà, ai fratelli, alle sorelle E tanti tanti auguri ai camerati, a tutti i sol dati di tutte le armr.

(Un attimo di si! enzi o,· poi)

TuTTI 1 SOLDATI - Buon Natale!

RADIO CRO NISTA - A tutti voi it a liani che combattete, ovunque voi siate, dalle coste sul Mare del Nord ali' Africa Equatoriale, dali 'Oceano Atlantico ali 'Oceano Indiano: buon Natale a voi! Buon N a tale dalle Alpi no s tre.

ANNUNCIATORE - Trasmissione dali' Albania.

(Silenzio. Scricchiolii atmosferici. Una voce intellegibile chiama: Pronto, pronto. Roma.' Roma!- Una scarica - Voce lontana: . . .Tirana.'Scricchiolii)

U l\ SOLDATO - Ne l giorno del Santo Natale, noi combattenti eli terra. del cielo e del mare in Albania, ci avviciniamo con la preghiera ai nostri cari lontani, ai gen i tori , alle spose, ai figli ed ai fratelli. N oi so ldat i d ' Italia parliamo oggi con una voce sola: siate seren i e siate fieri di quanto si sta

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co mpiendo in ques ta terra so re lla P er l a vi tto r ia noi offr iamo i n omagg i o a G es ù che na sce ogn i no s tro atto di questo g i orno sa nto.

Buon Natal e , ge ni tori, spose, figli, f ratelli! Pen sa t e che noi g i à p reg us tiamo l a g ioia ch e pr o v e rete quando legge rete le pa g in e d i e roi smo c he o ra st i a m o sc ri ve ndo. Bu on Nata le ai ca merati c h e p e r la

g rande zza d e ll a Patria , la g loria del R e Im pe r ator e, co mbattono in c i e lo, in t e rra ed in mare agli ordini del Du ce . (Voce al radiotelefono. in ter:o piano: Ti ra na! pront o, pronto . .. L o scricch ioli o ce ssa brus camen t e .Silen::.io)

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RADIO IGEA TRASMISS IONE "SALUTO Al FERITI DI GUERRA " (in onda il 2 febbraio 1941)

Cari camerat i, d'ora in poi la tra s missione di " Radi o Ige a '' sarà so pra tt utto dedicata a vo i.

Quando s i p ensa a vo i, non è facil e dire quello che il cuore se nte. La Radio e i g iornali, quando parlano di voi , vi chiamano "i nostri gloriosi feriti" . Non so no parole, qu este, dette cos ì per dire . In queste parole g l i ital.iani c i mettono veramente tutta l 'anima. Siete nostri, cos ì come siete della no s tra famiglia; è c ome se v i conosces s im o uno per uno , anche s e non v i abbiam o visti m ate rialmente: e qu ando vi si chiama g lorios i, non è per fare della retorica, non è per dire un a be ll a e illustre parol.a , che s uona bene. Glorioso s ig n ific a, qu es ta volta, qualche cosa di profondo , di intimo; siete gloriosi perché siete se m plici , avete co mb a ttuto da buoni s oldati e nelle carni g iova n i avete e ntito a un certo mom e nto come un co lpo violen to , e poi è uscito il vostro s angue . Quello che le madri e i padr i c hi amano "sangue m io".

Q uesto sang ue, e i l dolore dell e medicazioni e l'immobilità e le bende fa s tidiose , e l 'odore forte de i medicinali, hanno co tituito i l coronamen to della vo tra dura discip l ina di g ue rr a. Non bastava il fred d o, non ba stava l a fatica e Ja ten s i o n e massima d ei ne rvi: ne i momenti del ri sc hio mortale anche le fe rite so no ve n ute. E voi non avete d e tto nien te: i medici mi li ta ri so n o

co ncordi nel dir e c he i so ldati it a l iani feriti riescono a vincere il dolore in modo sovrumano . Qualcuno di v oi ha detto: " Mi di s pia ce di esse re stato ferito, s olo perch é h o dovuto s metter e di comba ttere. Ma ci ritorn erò presto ". Abbia mo sapu t o di un ragazzo in ga mba c he ha pe rso l a vista e ha d etto s o lo q u esto : "S ì , m i dispiace p erché poi come faccio a torna re in linea? " .

Non ha detto: " P erché non posso più vede r e il sole, le be ll e ragazze "; ha d e tto so ltanto: " P e r c hé, co m e faccio a tornare in linea? " Capite ora come mai , se v i si chiama g lorios i , non è

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per darvi il contentino di una be ll a parola .

È perch é vi vogliamo distinguere da tut ti noi. l combattenti, i ferit i e i Caduti so no un ' a lt ra cosa. molto più alta di noi. diversa dag li altri: o no degli uomini, per cui h a nno valore s olo le cose eterne, il sacrificio, l 'o n ore, il dolore , anc he la morte, c poi sop rattutt o la Patri a: la Patria serv ita con tutto , col s an g ue . con la v ita , col non vedere i parenti, i figli, col dormire per terra , co n il s ubire i bombardamenti giorno e nott e c resistere e voler solo, se mpre , a tutti i cost i , v inc e re.

Per questo, quando pensiamo a voi, feriti di gue rra, si sente un mi s to di ammirazione, eli ri spe tto , di t e nerezza e di ver!!ocrna : vercrogna per noi c he '- e o ;;....: ' sia mo tanto meno di voi . E furiosa, sdegnosa vergogna, per qu e lli c he non pensano a voi . e c h e vo i avete dato i l sa ngue, e tanti soldati hanno dato la vita; e non avete detto niente , so lo qualche cosa c h e nel linguag gio dell'anima co rri s p onde alla parola che il soldato dice al s uperiore: " Si g nor sì". Ora c he le tra sm i ssi oni di "Radio Igea" saranno d'or a in poi d ed icate a vo i , potre te scr i ve r e ali ' Eiar. c hi ede re canzoni, musiche , c h e vi piacciono in modo spec iale. P ens iamo anche che a molti d i voi può riuscire gradito che una particolare canzone sia d e dicata alla propria madr e o alla fidanzata; e allora scrivete presso a poco così: "Trasmettete la canzone ta l e e tal a l t ra, e dite che io. ferito tal dei tali. la dedico al la mia mamma o alla morosa". È una specie di appuntamenti

per radio: le vostre care donn e lont ane se ntiranno la canzone nello s tess o preciso istante in cui la senti re te voi nella corsia dcll 'ospe dale. La mamma penserà: " Sta m eg lio , guari sce presto se mi m a nda que s ta canzone"; e la f idan zata s i riprom ette rà di cantarla insiem e a due, dopo l a Vittoria, so t to le stelle. Così sia . Perché, dop o la V itt oria, v i deve esse re tanta se renità di lavoro ed amore in questa t e rra del popolo ital ian o.

Iddi o, nella sua g iu stizia infallib i le, conosce il cuo r e d i questo p opolo. Qu i la pianta dell'uomo , contadino, l avo r atore, credente e c omb attente è di una bontà c di un vigore de gno del premio upremo della Pro vv id e n za.

La propaganda inglese è balorda, perch é troppo brutalmente bug i arda: ma , quello che è peggio, è eli una viltà senza precedenti. di una mi se ri a moral e che non può esser e giustificata da nient e, da nessun a ragione di Sta to , da nes s un ca lcolo , da nessuna as tuz ia: è troppo ig nobile e inutile. Perc hé i bugia rdi a sti p e ndi o della propaganda anglo -g iudaica hanno osato reca re offesa senza nom e a questo popolo nostro , da cui siete usc iti voi, e i combattenti e i Caduti. Hann o osato pensare con viscid a e idiota malvagità c he qu esto popolo onesto, lavorato re e s ignore quanto ne s un altro a l mondo, possa rinnegare , per qualche acrificio in più e qualche vicenda di gue rra più dura , tutta l a sua vita, il suo onore, la sua fede. Come se g li itali ani non fossero impastati di volontà. di lavoro, di sacrificio e di sete di bell ezza, eli

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verità, d i g iu s ti z ia; come se g li italiani stre tti intorno al Duce da se mpre, non fo sse ro ge n te capace di dir e : " Prima eli arriv a re a toccare un dito eli ques to no s tro Ca p o, che è tu tt a l a n os tra giovinezza ed il no s tro orgog li o, si dovre bbe passare s ul ro go el i questo pop o lo"

Camerati feriti di g uerra, da te la voi l a ri s po t a a qu es te infamie, e ai dubbi e ai se e ai ma dell a gent ucola , c he la se ra farebb e meglio ad an dare a l e tto piuttosto che s tar a s tu zz ica re l ' apparecchio radio , dopo c h e que s to ha pronunciato , a c hiu s ur a, l a f rase piLt bell a delle nostr e tra s mi ss i o ni: "E un parti co lare saluto va da ai came rati , ch e in te n a e in m are e in cielo veg lian o i n armi " . Ri s pond ete voi, fior e de i re ggime nti . Gli uomini c reano i m ezzi m eccan i zza ti , ma i mezzi m ecc anizzati n o n c rean o g l i uomini ed i cuor i d e i c ittadi ni e dei so ldati.

Si le nzio nell e cors ie bi a n c he, a un a cert 'o r a . I fe riti ripòsano. 1 volti sono pallidi ; qualch e pu pilla n era a rde ne l ca nd ore dell e ga r ze . l feriti pensa n o. Ric o rd a no il momento de ll a ba tta glia: c <-• il sibi lo del proi e ttile , o lo sc hianto a c ui seguì il fio tt o d e l s angue s ul g ri g i ove rde. E ve d ono e sog nano i vo l ti lont a ni: le vie d e l paese , i ca mpi, le s pi agge, la ca sa c he attend e, l a chiesa do ve s i ri c evette il batte s im o c do ve s i sposerà .

I feriti pen sano. P crconono con i l pens iero tutta l'Ita li a, e il cielo c il mar e e, o lt re il m are, i m onti d e ll ' A lb ania e il d eserto d e ll a Mannari ca . Il pensiero dei feriti , come lo s pi r it o dei Caduti. e il ri cordo d ei co mbattenti, passa s u g li uomini c sull e cose Bi sog nerebb e dire a ognuno di noi: " L o se n ti v i vo e l? r esentc questo p e n s iero lo ro?". E un a d oma nda muta. I fer iti , i combatte nti , i C a duti dicon o : "No i abbiam o dato qu esto, e diam o c dare m o . E voi?" . Gli italian i debbo n o se nti re qu esta doma nd a elci loro so ld at i m arte llare n e l lo ro cuor e: l a debbon o v ede re come immensa , e sc ritta sul cie lo all' i nizio di ogni g iornat a: "E vo i?".

Feriti eli guerra, combattenti, sp iriti v iv e nti dei Cad uti, state t ra nquilli : i l popolo cui app a rtenet e e d i c ui siete il fio re e l'orgog l io farà fino in fondo il s u o dovere. Qu esta It alia è se mpr e la gran n ave eli t utt e le t e mp es te, n ei mill e nni , e s ull 'oceano osc uro del de st in o: m a la n ave è de t in ata se mpr e a l p os to dell a g randezza.

Bravi e cari rag a z zi: qu a nto s i vorreb be e si dov reb b e f a re pe r voi! Ma f o r ·c nulla vi prem ia di p i ù che il saperv i b enedetti dai vos tri gen it o r i e da qu es ta gra nd e madre comune, che è l ' It a li a: l 'Italia che fa r à in fa llibilm en te vedere a chi sa ppiamo n o i di che co lo re so n o i so rci ve rdi.

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PAGINE DI GUERRA ALLA RADIO TRASMISSIONE " IL GRANCHIO DELLA MARESCIALLA" (in onda il14 ottobre 1941)

M e ntre s ull a fronte o ri en tal e si delin ea no sempre più vas t e e d ec isive le v i ttoriose avanzate delle Annate dell 'Asse, non mancan o altri seg ni e loqu e nti d e ll e ripercus s ioni ch e la s itu azione attua le co m incia ad avere anch e in que g li amb ient i che fino ra , per int eresse o per tes tarda gg ine o pe r incompren s ion e, parevano di spos ti a punt are tutte le loro po te s ull a ca rta angl osass on e . U no di ques ti sintomi è co s t i tuito per ese mpi o dal di sco r s o tenuto alla R ad io d alla s ignor a Ciang Kai Scek, mo g li e d e l cos idd etto maresc iallo ch e g ov erna ancora una parte della que ll a a ppunt o asservita agli in te ressi a nglo-am e ri cani. Qu e s t a sig nor a ha la fama di essere molt o intelligente e di impic c ia r s i molt o d e ll a politica d el suo paese, f01mando co sì un perfetto paralle l o con la s ignora Roo seve lt , d e lla qual e però, a dir ve r o, n ess un o ha m a i detto c h e s ia m o lto int e lli ge nte. M a poco import a : p e r noi , il vero seg no d ' int e lli ge n z a p er una donn a è quell o di non e ntr a re n eg li affari del marit o, s pe c ia lm e nte q uando s i tr atta di politica, per ché con c iò s i corre il ri sc hio di re nd ere a lqu anto ridi co li la politica e il marito. Comunque , dato che l a s ignora C i ang Kai Scek ha voce i n cap i to lo , è int eressante o e rvare quale s ia la s u a opinione di fronte a g li ultimi avv e nimenti. E que sta o pinione è, che gli S t a ti Un i ti e l ' In g hi !te rr a s i por t ano

molt o male riguardo alla Cin a; che la con s id e ran o co me un a poten za di secondo ordine; che non l a cons ultano neppure q u a ndo s i t r atta di de c idere d e l s u o avv enire; c he in so mma la C ina v iene co n s id e rata da ess i so lo in quanto pu ò ess ere u no st ru men to d a ad operare p e r g li scopi de lla p ol itica an g losasson e . P e r essere una donna int e lli ge nt e, l a sig nora Cian g Kai S cek ha impi eg ato evid e nt e m ente molto te mpo p e r ac co rge r s i di un fa tt o c h e tutti ave van o capi to a vo l o fino dali 'i nizi o de l

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conflitto! L'altruismo degli anglosassoni è ben noto: tutta la sto ri a ne è piena, come si sa! Qual c he vo lta g li inglesi bisogna proprio fermarli, perché non s i sac rifichino troppo per g li a ltri ; tutta la loro storia notoriamente è improntata ad un eccesso di genero ità verso il genere umano. Questa era almeno l 'opinione di madama Ciang Kai Scek fino a ieri. Essa non si era affatto accorta che per difendere st upidam ente g li interessi com merciali ang lo -a m ericani, la povera Cina h a conosciuto in questi ultimi anni la g uerra, le distruzioni , la carestia, la fame.

( La voce della Radio nemica ha inteJTOtto a questo punto l 'oratore per insinuare che in It a li a s i soffre la fame e che nelle nostr e si verificherebbero tumulti e dimostrazioni con morti e feriti.

Aldo Valori prontame nte ha ri s posto )

L'ignoto signore che c i interrompe e c he dall'accento quasi buono possiamo identdlca re per un italiano rinnegato, cioè per un traditore a l cento per cento. sa benissimo di raccontare delle fandonie. I n I talia ci sono res trizioni alimentari e d'altro genere come in tutti gli altri paesi belligeranti e parecchi anche neutrali,· ma l'ordine è pe1jetto, il morale altissimo, la fiducia nella vittoria. assoluta. Ci racconti piuttosto il nostro i nterruttore a che cosa sono ridotti i cinque pasti del popolo inglese: di quante um·a e di quanto burro e di quanto maiale

d i sponga la popola:ione inglese; in quante città sia accaduto anche di recente che la gente l'ivesse di cipolle per settima ne intere.

Chiusa la parente s i tomiamo a madama Ciang Kai Scek. Se la signora si è accorta così tardi del! 'egoi smo fondamentale della politica britannica e amer icana, noi lo s pieghiamo in un modo se mplicis s im o; è anche questo un effe tto deJI 'andamento della guerra, che ha fatto perdere le ultime speran ze ai partigiani della coalizione anglosassone. Le vittorie dell'Asse in Rus s ia e n e l Mediterraneo hanno segnato una svo lta nella guerra. I ciechi co minciano ad ap rir e gli occhi , cd anche la signora Ciang ha aperto i s uoi, che speriamo s iano be ll i .

(Radio nemica: E g li italiani quando apriranno gli occhi, si accorgeranno c he combattono uni ca mente per la Germania)

Risposta: 11 nostro interlocutore dm'rehhe trovare qualche argomento nuovo, c he faccia pitì presa. Questo è ormai più vecchio della vecch ia I nghilterra Gli italiani sanno benissim o quello che fanno e seguono la strada che riene loro tracciata da un interesse storico e nazionale lucente come il sole; se qualche \ 'O ita potessero cn ·ere qualche dubbio in proposito. il contegno e il lin guagg i o e i sistemi stessi della propa ganda ang losassone basterebbero per C011f'ermarli nel loro atteggiamento. Gli italiani sanno che dopo/' immancabil e l'ittoria, ci sarà

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ahbasra n : a da fa re n e l m o n do p e r es s i co m e p er i c amerati g e rm a ni c i.

Ma basta così e torniamo a madama C ia n g. Anch'es s a com e tutti i patrioti c in es i. aveva sognato un g ra nde co mpit o di la v oro e di pro g ress o per il s u o g rand e paese . M a co n ig li a ndo il m a rit o Mares ciallo a m e tt e rs i da parte d eg li anglosassoni , ha preso il più gros s o granch io che si potes se imm ag in are, perch é g li anglosassoni hanno un principio ben f e rmo, un pr og r a mma ben preci s o: c h e nessun altr o p aese possa di ve ntar e g rande né intr a pre ndere un g rand e co mpito s torico e n za il loro permesso . E n a turalmente qu es to permesso non l o danno mai!

L a guerra deLI 'Ass e non ha a ltro motivo; e dalla consape vol e zza di qu e sto motivo è sorta la s o lidari età ital o-ge rmanica e l'ad es ion e di altri g r a ndi e piccoli popoli a ll a politica d e ll 'Asse Con la c onqui t a d c JJa Ru ss ia e u ro p e a tant a parte di qu c t o no s tro co mun e programma app a re reaJizzabile nel m o do più attraent e Gi à vediamo che cosa l 'avven ire ris e rba a ll e nostre en e rg ie.

Ci sa rà un ' Eur opa da ri c ostruire, se n za e tichetta e se n z a prote zione b rit a nnica ; un ' economi a da rifare fuori d e ll e d o ttrine import a t e dall' I nghilterra , c h e anda v ano beni ss im o p e r questa, ma av e vano l'inconveniente di basa rs i sullo s fruttame nt o inten s ivo c s is tematico d eg l i a l tri paesi. R es t a poi l'altro campo imm e nso di lavoro, che c i v e rrà dato a ppunto dal disfaciment o d e ll ' Impero co lo nial e bri t annico ; pe r qu es to non

sa ra nno di tropp o le e n e rg ie di du e pop o li giovani com e l ' It a liano e il T ed es co, e non man c he r à lo s pazio per op e rare senza pestars i rec iprocamente i pi e di.

Tutte que s te co se il p op olo italian o l e ca pi sce be nis s imo e s i in f isc hi a so le nn e m e nt e di tutte le in s inu az io ni c l e m a li g nità che s u tal e a rg omento gli v e n g ono suggerite . D e l res to, una cosa è pacifica, e noi l'abbiamo s perimentato a nostre spese; che a ll e ati più egoisti, piLt fal s i degli Inglesi e a mi c i più malfidi d eg li Americani non p os. o no esistere. N o i ce n e dovemmo acco rge re durante e dop o la g uerra mondial e, qu a ndo f ummo dai no s tri all ea ti le tte ra lmente tra diti e canzonati ; c d o ra se ne accorg e, c om e abbiamo v i sto , p e rfino la signora Ciang Kai Scek, l ' inte lli g en ti ssi ma , se bbene non sembri, mo g li e de l Mar e sciallo. Perché se n e acc orge or a? P e rc h é l e cos e vann o ve r a m e nt e m a le p e r l ' I n g hilterra , p e rc h é g li St a ti U niti a ppai o no come non m a i p e rpl ess i e divi s i di fronte alla nu ova s ituazione , ch e impone loro dov e ri div e rsi e di s cordanti . È la voc e c Joque nt e delle vittorie dell'Asse c h e c omincia a far se ntir e i suoi effetti irres is tibili; è la riprova clamoros a d e ll ' impotenza dei uoi a vv ersari che co n fe ri sce perfino ai Cin es i i l coraggio di c riti ca re e di protestare contro i loro padroni e s fruttator i d 'ieri e di se mpre. Si vede ch e il calco lo delle probabilità comincia a dare ri su ltati poco co nfo rt ant i p er i nostri nemici. È questo a ppunto che vol e vamo osservare pe r ogg i , e ci se mbra che s ia abba s t a n z a.

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RADIOTRASMISSIONE PER LE FORZE ARMATE "C ROCIATA DI VITA"

DEL TENENTE CAPPELLANO MILITARE MARIANO RESTANTE (in onda il 25 dicembre 1941)

Soldati d'Italia, in nome di Dio e della Patria, sa lute! La guerra c h e co mbattiamo è una lotta g igantesca a caratte r e eminentemente etico, intesa a ri sta bilire l 'eq uilibri o econom ico, spezz ato dal materiali smo stor ico e politico dell'ultimo seco lo.

Come nelle guerre co mbattute dal popolo d ' Israe le ne i millenni dell'aspettaz ione m ess ianica e dal popolo cattol ico nei seco li del Cristianes imo , Dio fu se mpre l'alleato potente e decisivo , quando la lottaco me la nostra- e bb e come scopo la difesa del diritto alla vit a. Così. oggi ci avva lora negli sforzi , ci sostiene nei sac rifi ci e ci prepara la vittoria.

Siamo ed ucati all 'e tica del Vangelo di Cristo, che pone tale diritto a base de ll ' insegnamento divino e a fondamento del co nsorzio civ il e, dal quale sc aturisc e , come da fonte natural e, il se ntimento istintivo della religione, de il' umanità e della Patria. La nostra g uena è dunque un a croc iata di vita.

Un alto e profond o se nso di g iustizia, se ntito nell a cosc ie nza c att into all e po ll e c ri s tallin e della m ora le cristia na , ci impone il dov ere di co ndurre la lotta con estremo vigore e infl essi bile volontà, fino a quando l 'equità pre dicata da Cristo e re clamata dagli uomini , sarà un frutt o sbocciato da una magg iore ripartizion e delle ricc hezze della te rra.

Noi c h e ci siamo levati pe r primi a ll a riscossa, svegliando l 'E uropa dalla narco s i di Ginev ra , uniti ai forti popoli alleat i che versano con noi il fiore del loro gene ro sissimo sangue, ricostruiremo s ull e rovine d'una civiltà mistificata e tradit a, il tempio della co ncord ia dei popoli , s ul quale potremo finalmente incidere il motto: "pace con giustizia".

A questo principio fondame n tale e assol ut o del diritto div ino ed umano , base della coscienza re ligiosa, umana e naziona le, noi attingiamo le supreme direttive dell 'eq uit à. Ad esso ispiriamo le sane e feconde opere della no stra fat ica e le audaci imprese del valore, le ges ta leggendarie d e lla spada. Più che alle glorie dell 'art e, ai s uccess i della sc ienza e ai trionfi del no s tro progresso, va reso omagg io al se n so di giustizia, c he l ' Italia tramand a alle future ge nerazioni come un 'eredi tà della stirpe.

Non c'è ragion e c h e possa met tere in dubbio l 'esito di que sta ciclop ica lott a. La religione, che ha co nfor tato Co lombo nella drammatica scoperta de ll 'A merica, g uid ato Dante ai regni d'oltretomba, isp ir ato Giotto e Raffaello a cre ar le divine Madonne, s uscitato nel ge nio del Palestrina le melodie del Paradiso, saprà infondere anche a noi l'orgoglio di compi ere intero il nostro dove r e.

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La grande preghiera crist i ana, compag na fedele ed in vis ibile della no s tra vita, fu di conforto nei d uri ss imi quattro anni de ll a guerra mondiale. Oggi, non meno accetta e soa ve, freme come un inno su lle no s tr e macchine guerrie r e. Ovunque frul l a un mo to re o avanza una macchina o marcia un so l dato, noi , popo l o , ese rc ito , Patria, combattiamo c pregh iamo.

Mai, né odio di politi ca nti né rabbia di se ttari pr o pa ga ndi s ti, varra nno a spezza r e l ' unit à mor a l e de ll a cosc ienza italiana, ce mentata dall a Fede , impronta t a ad un 'alta giustiz ia. L e virtù de l nostro ese r ci to sono consac rate d a ll e ges ta dei combattenti e da ll e vittor ie. Questi e non a ltri so no i s upre mi valor i della no s tr a et ica naz iona le: dirittur a mor a le della nostra

coscienza e legge fo n damentale della no s tra vita.

Po iché que sto confli tto, per le ca use c he l o hanno scatenato e pei metodi con cu i è co ndotto, e pel vo lto morale con cu i s i presenta , è una g ue rra di li be raz io n e, no i la combatteremo se nz a tregua c senza quartiere fi no a ch e avremo co nqui stato lo paz io v itale ind is pensabile al respiro del popolo. Sotto la s pinta spir it uale di questa in so pprimibile e trav o lge nte aspira z ione delJa vita , auspichiam o il g iorno del sos pirato ri sca tto. In attesa del nuovo d es tino e ur o p eo che avanza, la mia voce, c he v uol esse re f iam ma di fede ba tt agl ie ra e vi tt o ri osa, rec h i a vo i com bat tenti il voto ardente del sace rdot e e del so ld ato, c he è insieme promessa di Di o e ord in e de ll a Patria: V in ce re, vincere, vincere !

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RADIOTRASMISSIONE PER LE FORZE ARMATE "IL TUO TURNO VERRÀ" DEL COLONNELLO ETTORE MIRAGLIA (in onda il 1o gennaio 1942)

Da qu esto microfono t utte le sere una voce , do po la trasmi ss ione d eU 'ultimo giornale - radio, sa lut a gli asco lt atori, agg iun ge n do sem pre " un particolare sa luto ai camerati che in terra , in mare , in c ielo , vegliano in armi".

Materialmente questo sa luto n o n giunge agli orecchi di chi "veg lia in a rmi "; ma le ali de ll 'e tere lo portano direttamente ai loro cuor i , e d essi Io sen tono questo sa luto che è sintesi de l tributo di riconoscenza e di amore della nazione che ai suoi sol d ati ha affidato il p ro p rio destino.

E il so ldato d i terra , de l mare, de l cielo, sen te i n tutta la sua più alta s ignificaz io ne che la patria è con l ui. Ed aumenterebbe - se non le avesse portate al mas simo rend i mento- le fo r ze dello spirito e del bracci'o.

Ognuno al suo p osto, più o meno vicini al nemico, tutti i s oldati sanno d i dovere adempiere ad un duplice imp erativo: dovere , sacrificio; e con pi e na coscienza ci asc uno atten d e il s uo turno. Il turno viene per tutti , indistintamente: pe r il fa nt e c he è faccia a faccia con 1'avve rsa rio prima di ogni altri, è ve ro; ma la g uerra odierna , rapida pe r i me zzi di cui d is pon e, p uò portare in primissima lin ea anche chi ne è più lontano. T caiTisti, i fanti ed artiglieri deLle unità motorizzate, i marinai e g li aviatori c he- fuori delle immediate ins idi e - po sso n o aver

goduto di qualche ora di relativo riposo , son o nelle condizioni, per i mezzi di cu i essi ed il nemico dispongono, di trovarsi nello s p azio di pochi minuti ad immediato, stretto contatto col nemico. ll lor o turno viene.

E v ien e per tutti! Nella comp lessa ma cch ina di una nazione i n gue rra, se potessimo co n un so lo sguardo abbracciare tutto c iò che fa pa rte delle for ze a n nate, n o i ved remmo un colossale scag lionamento di soldat i , dalla linea del fuoco, via v ia fino a quelli che sono a casa, imboscati come dicono molti, ma che invece fanno pru-re di ri ser ve in stato poten ziale; riserve che da un momento all'altro possono essere ch i ama te e proiettate l à dove se ne sia manifestata la ne cess i tà.

E se gua rdiam o pi ù attentamente e più addentro i n questo vas ti ssimo quadro che abbiano voluto rapprese ntarci , tro veremo do v unqu e, anche nel più ri s tre tto ambito di una unità o di un reparto, che c'è sempre chi co mb atte e chi non combatte . Vedremo i nso mm a che vi sono individui che hanno compiti più rischiosi ma ad un tem po più onorifici, e ve n e sono invece anche di qu e lli i cui compiti , pu r modesti e certame nt e meno r ischiosi, s ono di altissima n ecess i tà per l'organismo che s i b a tte.

Tutti uti li, anzi tutti indispe nsa bili, perché chi st udia e dirige la guerra n on

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può c reare per ne ss uno posizioni che non ri s pondono strettamente alle ind e rogab ili esigenze b e lli c h e.

Fante di tutti i fronti (e se dico fante int e ndo abbracciare con questa parola sa ntificata tutti i soldati d ' Italia) , fante d e ll e ambe e dei de se rti afri can i , d e lle rocce g reco-albane si, d e ll e s te pp e ru sse, tu l ' h a i v i ss uta , nella m e ditazione del ripo so c nella ebbrez za d e ll a battaglia, qu es ta vita di tormento del cuo re, tesa so lt anto al sacrificio in nome d e li ' alt issimo compito che ti e ra commesso! Fante, marinaio o av iere , c he mi asco lti in qu esto primo giorno dell'a nno s olare che so rge, a lba di nuove, g loriose gesta c h e ti faranno pro tagonista di altre ful g ide pagine da aggiungere a quell e gloriose della storia eroica della patria, tu sa i , perché hai profondamente vissuto il ciclo della battag lia , che il turno arriva, per og n uno!

Eri a ripo so, in un accantonamento di r e lati va co modità , o a bordo della tua n ave, o nella temporan ea so lenne tranquillità di un aeroporto, e attendev i a ll e tue piccole cose: lubrificavi le armi e i motori, o spazzavi la cope rta o forse . . . . sc nv e v1 a casa, o magan p e n sav i a rendere il tuo aspetto più prcsentab il e co l raderti davanti ad un res iduo di s p ecc hio , e fo r se, durante qu es ta molto re l at iva fatica , un pachino ti vergognavi e ti se m brava di far troppo poco rispetto ai tuoi compagni che n e llo s tesso momento vedevano, come diciamo noi, il bianco degli occhi d e l n e mico ... e il tuo turno è arrivato. Il r epa rto s i è avviato improvvi s am e nt e verso l e prime

linee, o l a nav e è sa lpat a, o gl i apparecchi hanno decollato, o forse qu e lli nemici sono arrivati sul tuo cielo. Ed ec coti in un mom e nto diven uto l 'a ttore principale del dr a mma che si svo l ge.

H a i la sc i ato indi e tr o qualche imboscato, come tu dici; perché nella foga de ll a ripre s a d e l tu o ruolo hai rit e nuto imboscato il tu o camerata che in un forno da campo s palava pagnotte o davanti all'attendamento in un ospedaletto disinfettava i feni del chi rurgo; hai ritenuto imbo scato il fante , forse un po' più vecc hi e r e ! lo d i te, che sca ri cava dall'autocarro i sacc hetti della p osta militare (quella c h e ti porta le noti z ie dei tuoi) ... Ma in fine di accorgi che se i stato severo. Anche per questi tuoi co mpagni, tanto necessari alla vita materiale e spirituale d e i combattenti, g iun ge il turno. Nella guerra moderna c'è posto per tutti. Gli imboscati di cui parlavamo hanno sosten ut o te, co mbattente autent ico; ti hanno dato da mangiare, hanno port a to fino alle prime lin ee la posta e le muni z ioni, hanno cura to le tue ferite, pur fa tti seg no alla dire tta in si dia del nemico. Hai forse p e n sa to con un tantino di disprezzo a c hi se ne stava comodamente in un deposito in Italia , e forse non ti se i accor t o che anche per lui è ve nuto il turno; è partito co i complementi, ha c ombattuto come t e, c chi sa, può avere anche immolato la propria es istenza ... Hai pensato forse a quel tale che (chi sa pe rché) se ne stava a casa giovane e val ido, senza che il di s tr etto s i accorgesse di lui Ma f o rse, m e ntr e

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pensavi ciò, anche quel tale è stato richiamato, ed è partito così come partisti tu, con lo stesso cuore, con la stessa anima e- soprattutto - con lo stesso spirito. Anche il suo turno è arrivato!

Guerra totale è quella che combattiamo ... c'è posto per tutti in questa grande scacchiera in cui tanti pezzi , forse meno importanti, forse anche trascurabili, possono da un'ora all'altra assumere importanza di . . pnmiSSimo pwno.

Non andiamo dunque a fare la questione dei perché su quel che facciamo e su quel che faremo ... !

Siamo le pedine di questa immensa scacch iera che è il mondo e siamo impegnati in una partita la cui posta è l 'avvenire della Patria. Chi ci comanda e guida conosce la essenza e le finalità ultime di quel che si opera. Noitenendo sempre presente il duplice imperativo di cui ho parlato: dovere e sacrificio - ci lasceremo comandare e guidare, certi che la nostra funzione, per quanto modesta pos sa sembrare, s'ingrana nella colossale partita come la rotellina nel congegno di un orologio. Il nostro turno verrà e sapremo essere pari al compito , per duro che sia, che ci sarà affidato!

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Anni duri furo no per la Li bi a quelli tra ill914 e il 1917. Ci dov e mmo ritirare a ll a costa att r averso pagine tr ag iche ed e r o ic h e che disseminarono di morti in co mbattimento , pe r fame e per sete il G ebc l c le vaste p i a nur e s tcppose.

Le località della costa erano tenute da qualche b a tt ag lione di mili z ia t e r ritoriale, da battaglio ni li bic i e da pochi battaglioni er itrei c h e co mpirono un turno affluendo alla Libia dalla l oro terra attrav e rso le insidie del mare.

Ques ti avventurosi viagg i d ei reparti e ri t re i originarono episodi i più imp ensat i; il più int eressante è quello che s i connett e a l mio batta g li o ne , aJ I E ritr eo, dalla fasc ia ross a, il battag lion e "Tu rittu " che, d'avanguardia ad Adua, n e l '96, si fece massacrar e quasi compl e tamente per arginare l 'a vanzata d eg li Scio ani.

Quando il l Er itreo fu d es tinato in turno alla Libi a, per mancanza di p ir oscafi nel m a r R osso, fu avviato per co mp agnie co l postalino Ma ss uaPorto Said e s i radunò nella ba se militare itali a na di Porto Saicl.

La se ra d e l l 'ar rivo cieli 'u ltim a co m pagnia fu p a rticolarm e nt e festa f r a g li a sc ari. Durante la li bera u sc ita sc iamarono per il mercato, n e i caffeucci , nei c inematografi della città divenuta la sede quasi permanente di

truppe ingle s i , francesi, b elg he, italiane e aust raliane. Gli Austra liani , co me al so lito , avevano dato lu ogo acl una se ri e di in c identi e ri se dalle quali i n ostr i ascari erano s ino allora rima s ti fuori. Ma proprio quella sera un gruppo di Australiani , incontrando alc uni Eritr e i g ridò lor o in inglese: " Scimmi e nere sc hiav e d e li ' It alia".

V'era mal aug uratam e n te un g raduato eritreo che cap i va l ' ingl ese il quale ribatt è n e lla stessa lin g ua: " L'Italia è no s tra madr e, sc hiavi sare t e voi". Ne na cq ue una zuffa v i o l e nti ss im a. I nostri ascari e r a n o tutti disarmati, g li Austra li a ni armati di baionetta e di pistola. In poc hi minuti gjacque ucciso un asca ri e du e feriti, mentr e g li Australiani s i diedero a lla fuga sco mpar e ndo n e l buio. T tr e o quattro su p e r s titi raccol sero i com pa gni e f ece ro ritorno a l cam po non molto l onta no , dov e g i à era s uonata la ritirata.

L'ufficial e di se rvizio , fa tto l 'a ppello e la sc iato lo sc ium basci di u uardia come era prescritto era Pià o ' . ' o rientrato in città per pran za re. Il Comandante del batta gl ion e e g li altri ufficiali e r ano anch'essi a pranzo al Casino ri g ur g it a nt e del m ond o cos mopolita e l eg ante che st ip ava la c ittà.

L'ufficial e di se rvizio , appe na co nsumato il pasto, fece ritorno al

RADIOTRASMISSIONE PER LE FORZE ARMATE "ASCA RI ERITREI CONTRO AUSTRALIANI " DEL MAGGIORE BERNARDO VALENTINO VECCHI (in onda 1 ' 8 gen naio 1942)
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ca mpo; notò, passa nd o attraverso il quartiere indigeno , un a ce rta agitazione, udì d e i clamor i , vide dei pol i ziott i egiziani accor rere qua e là e, quando g iun se ali 'acca mpamento, non trovò che il capo po s t o c h e s i presentò a lui di ce ndo che il battaglione, inquadrato e al co m a ndo d c i g raduati , e r a usc ito diri ge nd osi ve r so la città. Il mio collega s ino a llora nulla sapeva d e ll ' incidente fra g li ascari e i soldati austra liani e , quand o il ca po posto g li e lo raccontò e vide il morto e i f e riti , intuì co s a s ta va acca d e ndo e s i prec ipitò in ce rca de l s uo Co mandante.

T c lamori e l 'ag it az i o n e in tutto il quartiere perife ri co e r a no aumentati: gr ida di s pav ento, urla se l vagge e s pari echegg iavan o qua e là. Un uffi c iale della poi i zia eg iziana era co r so ad avve rtir e, frattanto, il Co mandante d e l I battaglione dice nd og li c he g li a ca ri e ritre i aveva n o dila ga to per l a c ittà spa ll egg iati in alcuni punti da soldati eg iz iani dando la cacc ia più accanita ag li Australiani ch e, se n za alcun rit eg no disciplinar e, a ncora vagavano p e r le taverne e p e r i po s triboli in g r a n parte ubria c hi .

No no stan te g li sfo r z i n o n fu materialmente po s i bile raccogliere i n os tri ascar i ch e, ve r o le due di notte , e rano tutti rientrati a l ca mpo e passati in rango stavano asco lt ando la fi e rissima filippica con la quale i l loro Co mandante li inv est iva avendo dietro di sé tutti gli uffi c i a li ; l a voce era fe roce ma nell'intim o s u o qu e l

vecchio e bra vo colonia le non poteva, co me noi tutti , non gode re per la lez ione data dai no st ri ascari a quegli avvent urieri.

Un australiano u cciso e una sessa ntina di f er iti , di c ui qualcun o g ra ve mente , fur o n o il bi lan c io di quella notte n e ll a quale la p o pola zione a raba e diversi so ldati avevano fatto ca u s a comune co n i nostri ascari. Alla f in e il comandante del battaglione investì lo sciumbas c i dicendogli dura mente: "Tu cosa hai da dire?""No i s ignor ma o-o·iore ri s po se il ' • C>C> ' g r adua to impettit o s ull 'a tt ent i , quando vo le r e potere mazzare tutti gli A ust raliani ; m azza t o uno s olo p erché uno s olo ascari m o rt o; quando dar e o rdine Porto Said s ubito diventar e tu Ha italiana!".

Ci fu la sol it a in c hi esta, ma le s t esse a utorità egiziane la l asc iarono cade r e, lieta, fo r se, in cuor s u o, c he qualcuno avesse osato infli gge re fina lmente un casti go a qu e i m erce n a ri in g les i c h e infe s tavano l ' E gi tt o con ogni so rta di violenze e di soprusi.

Da quel giorno , allorché dalla base d i Port Said tran sitavano i co mplementi er itr e i per i reparti in Libia , op pure qu e l Ii c h e rientravano per co n v a .lesce n za o p e r fin e ferma in Eritrea, i nostri ascari furono ev it at i da Ingl es i e da Austra li an i e fatti seg no di una evidente e sc rupolo sa considerazione.

Ancora durant e l a ca mpagna e tiopica e certam e nt e a n che oggi, l 'e pi s odio è vivissimo n e lla memori a dei port - s aidini i qua l i in t anti a nn i

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che vid ero tran s it a r e truppe a l se r v i z i o dell'Italia non ebbero mai a lamentare un sop ru so, una m a ncanza di riguardo, un atto di indisciplina che, inv ece, fra l e truppe au s traliane e qu e lle in g les i s t esse e rano ali' ordi n e d e l giorno.

Sopru s i se mpr e, s offerse da parte degli In g les i l'E g itt o che o gg i va l ang u e n do se mpr e più s otto le prete se e s otto la sfe rza brit a nnica.

Ma verrà il g i orno c he il nobil e Pae se c h e fu se mpr e ami co dell ' It a lia, che ad ess o tanto bene h a arrecato nel guidarne i primi passi come gove rno autonomo n e l ca mpo militar e, indu s tri a l e e sc i ent ifico , verrà i l gio rno c h e sarà Ii b e rato dal giogo britannico e potrà viv e re la sua v i di g nitosam e nt e e fort e de li ' ami c izia s in ce ra d ei p o poli gener os i , primo fr a tutti , l ' Italia.

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Pochi mesi fa a Berhno i rappresentanti dei 13 Stati aderenti al Patto Anticomintern hanno riaffermato la risoluta volontà di combattere con tutte le forze contro l 'I nternazionale comunista. In quella so lenne occasione il Ministro degli esteri italiano ha chiaramente sottolineato le origini e le essenze del Patto: vero fro nte di battaglia contro la sinistra ondata di barbarie, di corruzione, di violenza che la Russia sovietica ha scatenato contro il mondo , in parti colare contro l 'Europa.

Il conte Ciano ha con legittimo orgoglio ricordato come i giovani che offrono la loro vita fiorente sui campi sterminati della Russia, siano gli stessi eredi e continuatori di quegli audaci giovani che più di Vent i anni or so no obbedendo allo spirito animatore di Mussolini e di Hitler, primi alzarono la bandiera dell ' anticomunismo, primi diedero il segno della riscossa, primi caddero per la vittoria di quegli ideali intorno ai quali oggi s pontanea me nte si s tringono tanti paesi e tante genti.

Sono, o camerati, gli ideali che nel corso di millenni noi abbiamo dovuto con costante sacrificio difendere contro le ricorrenti minacce della barbarie; la santità della Patria, la santità della famiglia, delle leggi, della Fede, quegli ideali nei quali le N a z ioni civili trovano la loro unità.

Mentre il Ministro d'Italia parlava di fronte all'alta assemblea, i rappresentanti dei popoli che l'ascoltavano dovevano concordemente riconoscere al nostro Paese un'assoluta priorità storica nella lotta antibolscevica; dovevano riconoscere che fu proprio un Italiano , Benito Mussolini , a indicare per primo nel fatidico 1919 il dilagante pericolo bolscevico e a svento lare per primo quella bandiera sotto la quale in quel giorno si riunivano i popo h civilissimi dei due continenti più antichi del mondo.

Da Berlino a Tokio , da Helsinki a Bucarest, da Madrid a Nankino oggi si guarda ancora una volta a Roma come alla maestra, all'antesignana, all'anticipatrice di una nuova civiltà; civiltà che potrà svilupparsi appi en o solta nto dopo l ' inevitabile sconfitta della Russia, la quale, come naturale conseguenza, determinerà lo sfacelo dell'impero britannico .

Chiarissimo è stato al proposito anche il Ministro degli esteri germanico, Von Ribbentrop, rivolgendosi soprattutto a certi te stardi, retrogradi cervelli ingl esi che perseverano n eU' errore di trarre le loro deduzioni riguardo a questa guerra mondiale dali ' esperienza dell ' altra, e continuano a riporr e le loro speranze s ull'arma del blocco e su llo spettro

RADIOTRASMISSIONE PER LE FORZE ARMATE "ANTIBOLSCEVISMO E NUOVA EUROPA" DEL TENETE COLONNELLO ARTURO MARPICATI (in onda il15 gennaio 1942)
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della fam e, ha dichi ara to: "Dal punto di v i s ta eco nomi co l 'Asse co n i s uoi amici, vale a dire pr a ticament e co n tutta l ' Europa, si è res o indip e ndente dalle imp o rtazioni cl ' o ltremar e . Il co ntin e nt e e urop eo s i è me sso una volta per tutte al s i c uro da ogni blocco. l cereali e le materi e prime della Russia co prono totalmente i l fabbisogno dell'Eu r o pa ; la s u a industria di guerra sa rà presto tutta al se rvizio di quella d e lla Germ ania e dei s uoi all ea ti , aumentando not e v o lment e il pot e n z i a l e bellico e urop eo . L ' organi zzaz ione di questi giganteschi te rritori prosegue an c h e durant e la necessaria s tasi inv e rnale ed è in pieno co r so di a ttu az i one. Sono co n c i ò c re ate le decis i ve pre m esse p e r la vittoria d c ii ' Asse e dci s uoi a ll ea ti co ntro l ' Tn g hilteJTa " . Ma per g li Stati Un iti ? A n c h e a qu c to interr ogativo che non rappresenta più un interrogativo, Ribb e ntrop ha ri s posto co n parol e definitiv e : " Qualun q ue sia l 'a pport o d eg li Stati U niti co i quali , è bene ric o rdarlo, non da un m ese ma da ann i eravamo virtualmente in g uerra, esso non potrà mut are l'esito d e l co nflitt o c h e sarà r app r es entat o da lla v ittoria d c ii ' Asse e d c i s uoi all ea ti " F iducia asso luta c h e deriva dunque ai Capi re spo n s abili dcii' Asse n on da illu s ioni c himerich e, m a de li 'esa me o bietti vo d e lla s itu az io ne in g lese la quale vi e n e così. a n co ra oggi a . . nassum e r s 1:

l 0 La s itu az ion e ge o g rafi c a de ll ' isola b rit a nni ca p e rm ane infinitamente più s favorev o le agli att acc hi aere i

co n cent ri c i di quanto non lo s ia la s ituazi one del co nti nente europeo.

2 ° . Co n l ' interv e nto del Gi ap pone il potenzial e eco nomi c o e belli co del T rip artito è divent ato di gran lun ga s uperi ore a quello ang lo-ru ss oamencano.

3 ° . Con l ' impi ego conco rd o dei prin c ip a li st rumenti be llici d e ll 'Asse e dei s u o i a ll eati contro l ' i s ol a br it annica per mare, nell ' ari a, p e r teJTa , l' lngh i l terra verr à se minata cl i rovi ne e prima o poi finir à in tutti i ca i c ol s occombe re.

Qu es t a caduta ev identem e nt e produrr à lo sbandamento e la s cissione del s uo immen s o Impero, che potrà allora paragonarsi a l co rpo di un mo s tru oso animal e al qual e s ia s t ata mozzat a la testa. Invano Chur c hiiJ e Roosev e lt ,- è una loro id ea fissaaffid a n o la loro estre m a spera n za d i v ittori a ad una ri vo lu z ione int e rna in Germania, in Itali a c nei Pae s i occ upati ; ess i dimo s trano co sì. a ncora una volta e in mani e r a g rott e ca, in mani e ra grossola n a, di esse re defici e nti in psicolog ia, di non co mprend e re che una s ola implacabile volontà anima i du e popoli de il ' A sse : co mbatt e r e ad o ltran za f in o alla v ittoria; di n on compre nd ere so prattutto che l ' Europa, per virtù eli Mu sso lini e di Hitl er, si è orma i des t ata da un le targo di eco li ad un ri sveglio che a cce nde ri sc o se in ogni ango lo della t er ra.

Og g i l ' Europa v e de chiaro , vede c on occhio europ eo; ha indi v iduato c io è nella Gran Bre ta g na la ca u s a prima di tutti i s u oi mali ed ha

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finalmen te compreso la n ecessità di un ifi cars i p er vivere in pace, per cost ruire , pe r pro spe r are. Il l a voro , l ' imman e ma fe co nd o l avoro p er pro muov ere questa auspicata uni tà e uropea è a pp ena comi n cia to , ma p r oce d e g ià s u v i e c hi are co n pass i ce l e ri e sicuri.

Da questa organ izzaz ione unitaria del l avo ro , dell a produ z ion e, d e i rapporti po i itici-culturali tra le d i ve r se Nazioni, dai lo ro sc ambi eco n o mi c i e monetari, da ll a creaz ione, in un a parola, di una

nuova più ampia, più ricca e più libera v i ta e urop ea, dip e nd e for se l'esito s tesso d e lla g ue rr a. U n fatto è certo: c h e que sta organi zzaz io n e è antipl utocrati ca così co m 'è antibolscevica; c h e tutte le Nazioni c iv i li in bu o n a fe d e devo n o dare a questa opera il meglio delle loro e n ergie, ma pre sto, ma sub it o, perc h é il tempo co n cesso a questa g randio sa at tuazione è po co, è bre ve; che per i pav idi , per g l ' in cert i, per g l ' infidi l'or a p uò trasco rre re invano.

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Superato il terr o r e dell 'Anno Mi ll ed ur ante il quale una creden za popolare, univer sa lmente d iffusa, ri teneva e temeva dovesse avven ire la fine del mondo - l 'E ur opa, come un resuscitato , incomin c ia a muove r si tumultu aria m ente.

Mili z ie me rc e nari e, assoldate per costi tuire o potenzi are un esercito, mili z i e popolane e vo lontari e riunitesi per a ffro nt are le prim e, tramut a n o l 'E urop a tut t a, ma spec ialmente l ' Italia, in un vasto campo di batta g li a.

B ande d i saccomann i p rima , piccoli o grossi ese rcit i poi , calano in It a lia al s oldo di s ig nori o d i co muni , portando st rage e rovi n a un po' per tutto ; ma il ricordo di R oma gue rriera , se pur latent e, e l 'a nti ca p e rizia dell 'a rme degli ant ic hi conqu ista tori del mondo r iaffiorano qua e là così che b e n presto, in gara con le compagnie d i vent ura d ' Oltra l pe, so rgono le no strane.

Il lor o ap parire ferma nell a s toria l'ansia deg l i itali ani verso l a l i bcrtà, l ' indip ende n za e l ' unit à della Pat r ia.

A lb erico da B arbiano, di sg u s tato dalla f eroc ia dei m e r ce nari stran ie ri, c hiama a sé i mig l iori fra gli ita li ani, c he servo no nelle varie compagnie di ven tu ra e cos titui sce la " Compa g nia di San Giorg io", bell a e fort e macchina di g uerra , con la qua l e a Marino (28 ap ri le 1379) eg l i difende le ragioni di Papa Urbano VI co ntro l 'a n tip apa

avig n onese Clemente V II. Pr im i a d assaggiare il filo delle spade c i colpi delle ma zze ferrat e italiane so no dunqu e i francesi. Singolare è i l premi o di que s ta vit t or ia, che ben può definir s i italian a: nominat o l o Cavaliere di Cristo , il Papa g li do na uno s t e ndardo s u cui s ta scritto: " Italia lib erata dai barbari " .

Con questo spiccato carattere di italiani tà, l e compa g nie di v e ntura riunit e da i s uoi lu ogo tenenti tengono poi il campo vitto ri osam e nt e, difendendo intere ss i ita l iani , non import a se talun e volte contras tanti, e dando assa i fi l o da torcere agl.i s trani e ri. Poco a po co a coma nd are a nch e a questi ultimi so no , n e JJa mag g io r parte dci cas i , i condottieri it a liani ; la disciplina s i fa più ferrea, il trattam e n t o re l ativamente più umano : s i combatte a ll ' ital i ana .

I no m i dei condottieri getta no fulgori di luc e: i due Sforza , Braccio di Montone , il Pi cc inino , il Ca r ma g no l a, Gian g iacomo Tri v ulzio , Fede ri co da Montefcltro, B a rt o lom eo Colleoni. che a Frasca ta , all e porte di Alessandria, tag l ia a pezzi i fra n cesi ( in credib il e qua nt e vo lte c i iano venut i fra i piedi da nemici i s ig n ori franc esi nel corso della no stra s toria! ); France sc o Ferru cc i , c he alla testa d elle s ue milizie to sca n e s barra il pass o all e trupp e di Ca rl o V e a Gavi g n a na,

RADIOTRASMISSIONE PER LE FORZE ARMATE " IL SOLDATO ITALIANO E LE CO MPAGNIE DI VENTUR A " DEL MAGGIORE ARRIGO POZZI (in onda il 22 gennaio 1942)
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a rringando i suoi uomini , dichiara: "S ta in noi sostenere l'onore delle armi italiane" (strano qu es to vocabolo ono r militare in boc ca a un mercante di panni improvvisatosi uomo d'arme e ca pitano , ma non troppo se s i pensa che s i tratta di un it al i ano! ) ; A ndr e a Gritti , cap itan o dell e milizie venez i ane, lib era P adova dai co nfederati della lega di Cambrai; Bartolo meo d'Alviano c he , lo stesso an no ( 1509), affronta co i s uoi cadorini i novemila imperiali dcii ' imperatore M ass imiliano e li m e tt e in rotta; Pros pero Colonna c he. n e l 1522, sc onfigge francesi e sv i zze ri al la Bi cocca presso Milano. Ed è un altro Co lonna , Marcantonio , c he, a capo d e ll e galere italian e , distrugge a L e panto la flotta dc g l i infedeli; ed un papa italiani ss imo , c he ama farsi riprodurre sulle monete a cavallo con una fru s ta in man o in atto di cacciare i barbari dali ' Italia , Giulio II della Rovere, alla te sta d e ll e s ue milizie italiane, trovando si ne l L511 all'assed io di Mirand o l a, cinto di corazza e armato di spada vi penetra tra i primi assaltatori servendosi di una scala a pioli.

To cca alla fin e ad un g ue rriero morto a so li ve nti settc anni , G iov anni de ' Medici " dall e band e ne re", di sc o nfi ggere i france . i a li ' Adda, gli s vizzeri a Corso , ne l co ntado di B e rgamo, gli s pa gnuo li una prima volta a Pavia e una seco nda so tto Milano, reali zzan do quel che d i lui scrisse s ubito dopo la s ua morte uno sto ri co del tempo , P ao l o Giovio: "Essere egli

nato per mett e re i n l i bertà l ' Italia , cacc iandone lo st raniero".

Ovunque, per qu a lunque ragione di g uerra, in questo secolo il condottiero italiano, capitan o di ve ntura o c omandante di popolane mili zie, è se mpre circondato da fanti , a rc hibu g i e ri a r t i o li er i cava li eri ' o ' ita l iani , onde dalla per izia consumata del primo e d el ri conosc iuto valore dei sec ondi si sparge per i l mondo il nom e d 'Ita lia, di più in più balenante ne ll ' orgoglio d eg li it a li a ni e nella percossa fantasi a d eg li s tranieri , molti e mo lti anni prim a c he la s ua unità potess e esser raggiunta.

Ci penserà il Pi e m onte a rac cog li ere il sog no di Arduino d'Ivrea, di papa Urbano VI e eli Alberico da Barbiano , di papa Giulio II , di G iovanni dalle Bande Nere, porta ndolo a co mpimento. I suo i principi, se pur non se mpre rendcndo se ne conto , la vorano a qu es to co po: Emanu e l e Fi lib erto , Tes ta di fc JTo , a so li 17 anni e ntrato nelle mili z ie di Carlo V, divenuto adulto e gra n gene rale , di s trugge a San Quintino i france si " precedendo nell' assalto le sue trupp e co n l a picca in mano " e, un seco lo e mezzo più tardi, Vitt or io Amedeo Il , riunito si al c ug ino E uge nio , batte clamorosamente l o s tess o nemico (se mpre qu e llo! ) so tto l e mura di Torino.

È il tempo, in cui il valore indivi dua le del so ldato, rimasto anonimo durant e la trasformazione della tecnica mi lit a re dali' arma bianca de i s ingol i c a v ali e ri a ll ' arma da fuo co '-'

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della m assa, torn a a rifulg e r e d i un s uo propr io ·folgorant e s plendore . Il sa c r ifi c i o cosciente di Pietro Micca, l 'oscuro m in atore , c he s i offre volontario per distru gge re il n e mico a co lpi di mina donan do alla P a tria l a s ua es ist enza, è ben p a ri a li ' eroico a tto di va l ore compi ut o d a l s erge n te Ferruccio Ferrari , m e daglia d 'o ro , guardia a lla fro nti e ra, c h e, il 21 g iu g n o 194 0 , lascia vo l ontar ia mente il proprio uffi c io co nt abi li là e sa le a l Fo r te C h aberto n per assumere il comando di un p ezz o. Ben s apend o d i esse r e co ndannat o a m o rte dal prec iso t iro di co ntrobatte ria del n e m ico, us ti onato e mo rt a lm e nte co lpito, bada a sa lvare dal ro go i ser ve nti , ced e nd o più d e ll e volte il s uo

turno di barella. Tr as portato a ltr ove , que sto e roe mu ore co n la pers i s te n t e vision e del suo ca nnone, c h e folgora l'avv e r s ario e co n trib ui sce a l la vi tt ori a.

Onore ag li arti g li e ri it al i ani di t utti i tem pi, cos ì s tre tt am e nte uniti a i fanti , ai ca va li e ri e agli a l t ri s oldati d ' Italia n e l sacrificio ero ico , ne ll a dedi z ione s upre ma.

C o n so ldati come questi, capaci di rinnovar e attrav e r s o i sec oli queste f ul gent i trad iz ioni e ro ic h e , l 'Italia, merc è i l s anguino s o trava g l i o durato nei seco li , è g iunt a alla s u a Un ità, sog n o di tutti i s uo i c ombatte nt i antich i e n uovi , e m a r cia s ic ur a ver s o i l suo a n tic o e nuovo d es tino di gra ndezza , di g lo r ia , di v ittori a.

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RADIOTRASMISSIONE PER LE FORZE ARMATE "COME DEVI LAVORARE"

DEL TENENTE COLONNELLO GIUSEPPE MARIA CATANZARO (in onda il 29 gennaio 1942)

Ovunque s ei , S o ld a to d ' Italia che mi asco lti , e ch e an co ra un a vo lta non ved i la g iubba ed i seg ni d e l g r a d o, io ti pa rl e rò an c ora c o m e t ' h o se mpre p a rlato. D a uomo ch e parla al cuore ed a li ' intelligenza di un altro uomo. E ti parlerò allora proprio di questa mia g iubba che sto guardando ora, parlando di qui dalla no s tr a te rra d ' Africa che, se pur tu mi a s colti c om e se io parlass i d a Roma , io s on qui s ull e trin cee afri c an e o ve c ombatti am o la nos tra bella , se pur dura e difficil e, g ue rr a m e d it erranea di c a s a nostra; ché s i pu ò o g gi incidere un di s co dove si vuole e farlo parlare a qualunque distanza. M a ecco que l che vo g lio dirti. V'è s u qu es ta mia giubba una macchia c he f o rse no n toglierò mai pe r un ricordo c he vog li o c on se r vare. R oss o- v i v a du e non i fa , o r a è ro ss obrun a . È s angu e . Di un c apopez z o , ucci s o due notti acl o gg i c h e faccio incidere la mia voc e s ul disco che ora par la a te. Ucciso da una bomba nella piazz uola , vicino a l s uo pezzo: là dov e dovetti accorr e r e s ubit o dopo lo sco ppio mortale. L a bomba era sco ppia ta fuori dall a pi azz uola ; ben cos truita , ben rip a r ata d a una ci ntur a di bidoni di benzina vu o ti c riempiti poi di s abbia pigiata. La protez ione era o ttima: lo scoppio , pur vicino, non a veva né sco n vo lt o né rove s cia to la c intura resisten t e com e un muro , spesso qu as i du e palmi , e b e n ra dicato nel

te rreno . Fatalità so lo ave v a volu to c he uno sc heg g io ne d e ll a bo mba fo sse s tat o sc a g liat o nell o sco ppi o co ntro l ' uni conota be ne: l ' uni co- bid o n e rima s to, ce rto per tras c urat ezza, ri e mpito a metà. Forato, trav e rsa to parte a parteil bidone s'inte nd e- se nza sabbia com e e ra , come burro. L a te sta del capopczz o e ra poco lontana d a l bidone.

Ora ragioni a m o . È proprio fat a lit à qu es ta ? O non piutt os to, m ' è g ià sc appata di b occa la p a ro la , tra s curatezza? Qu e l c apopezzo, pur morto nello scrupolo s o adempimento delle operazioni di puntamento, c aricamento e sparo d e l s uo pezzo; o ttimo s oldato e c uore d ' Italiano- l ' ho v is to con i mi e i occ hi ne l s uo po rtamon e te , o ltre a poco d e n a ro , un na s tro. s ciupato pe r esse r v i da te mpo rima s to , con i c ol o ri d e l bianco ro ss overde: un it aliani ss im o nastro tricolor e - non è stato la cau s a della propria disgrazia? La baller ia era in posizione da qualc he m es e. L a piazzuola, ripeto , e ra ben disegnat a : co moda per il e r v izio del pezzo, no n troppo g rand e a l te mpo s te ss o pe r non aumentare la probabilità di ve nir co l pita in pieno! TI lavo ro eli scavo , c ollo c amento e riempitura di sabbia d e i bidoni, era s tato fatto in pochi g iorni tutto d'un fiato. Per il restant e te mpo però: me s i a bbiamo detto , ness uno e ra voluto andare al di là d e l primo s for z o fatto.

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Nessuno aveva verificato se vi fossero imp e rfez ioni o g ua sti. Il capo pe zzoe ra lui che particolarm e n te doveva pe nsa rci- aveva pagato que s ta tra sc uratezza con la vita. Conseguenza tra g ica di non aver fatto il proprio dovere. Tutto il propr io dovere, fino in fondo!

Ma ecco che allora mi par di se ntirti a c hi ede re. Ma non basta esse re bravi, capaci, coraggiosi soldati? Ed io ti ri s pondo subito: no , non basta! -E sai pe rch é? Perché la Patria , questa gran Madre di tutti, chiede a te: amore! Amo re c ieco, assoluto co ì co m 'è l 'amo re quando è vero! Che è allo r a pa ssio ne di tutti i mom en ti , se mpre attenta a vede re , a cercare co n ansia, con paura, quale danno , qual e offesa può ve nir fatta all'oggetto amato ... E la g ue rra ; questa terribil e, ma bella fat a lità della Guerra, non è che la prova, il collaudo di questa infinita

passione, di que s to infinito a more che tu devi avere per que sta g rande Madre! Prova e collaudo che d eve darti la p reocc upazione continua, il lavoro co ntinuo di tutto ciò c he può diminuire la possibilità di offesa: morte e sangue, dei tuoi co mpagni: i tuoi fratelli in questa grande Madre .

Ecco come tu devi l avo rare. Senza ripo so, ven tiquattro ore su ventiquattro, se occorre! Sentinella d i te stesso e de' tuoi compagni, attento e preoccupato se mpre di tutto ciò che la tua intelligenza può ben mi g liorare il l avoro g ià fatto! Lavor a così se mpre! No n solo n e sa rai rip agato dalla gioia di se ntire che ogni attim o, ogn i gesto della tua vita è utile! E se i tuoi compagni va lgo no come t e; allora un eserc ito di un milione di uomini ne vale due, tre, o pitt! Sono questi gli ese rciti che vincono! E noi dobbiamo , non possiamo non dov e r vincere!

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TRASMISSIONE

" MEZZ 'ORA RADIOFONICA

FF.AA.

" DEL COMANDO SUPERIORE FORZE ARMATE SLOVENIA-DALMAZIA (92• trasmissione , in onda il 23 dicembre 1942)

Programma e sviluppo della trasmissione

1) Sagra di Giarabub (disco s fumat o; apertura della s tazione )

2) Gli avvenimenti (co n versazione de l maggiore Alfredo Jeri)

3) Schisa " Rondin e lJa azzurra" ritmo ali. (ca nta serg. magg. Fumarco )

4) Pagano " Per tutti e per nessu no " ritmo all. (c anta sig n.in a Guanti)

5) Montagnini "Se dai retta a me" ritmo mod. (canta fante Donati)

6) Bertini - Olivieri "Tu che so rridi a me" ritmo le nt o (L. Dolli ver)

7) Blasco -Marchionne "Ti voglio sempre bene" ritmo m od. (Aldo Donà)

8) Catalani- Wally ' "Ebben ne andrò lontana (Rosetta Pampanini)

9) Puccini -Manon "No pazzo son" (tenore Gigli e barit. No to )

10) Sagra di G i arabub (disco sfumato; chiusura de lla stazione) *

Ancora oggi, camerati, "l' orchestrina grigioverde" è al microfono per rallegrarvi con i suo i ritmi e unitamente ai cantant i signorina Guanti, se rgente maggiore Fumarco e fante Donati, v i presenta 3 canzoni di ritmo moderno.

Incomincia il se roente magoiore o e Fumarco che appartenendo all'mma azzurra, dedica a tutti i camerati aviatori la bella canzone del tempo di guerra " Rondin e lla azzurra" di Schisa. Camerati aviatori, attenzione, e mi raccomando di applaudire forte il ca merata Fumarco.

* *
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E LLA AZZURRA "

(Ann .)- S ig n o rin a Gu a nti è il vostro t urn o .. . p rego .. .

(Guan . ) - Vo rre i d o m a nd a r vi un fa vore ... v o rre i d e dicare a nc h e io que s ta mia ca n z one ...

(A nn. ) - Imm ag inate v i s ig n o rin a ... il m ic r o f o n o è a vos tra di s p os iz io ne e p e n so c h e l a pe rso n a all a qu a le vo le t e de dicare la vos tra can z on e sa rà in an s ia a li ' appare c c hio ...

( Gu a n .) - Oh , no! La mi a ca n z one è " Pe r tutti e pe r n ess un o".

(Ann.)- Vi prego s i g n o rin a . n on co minciam o co n le fra s i s ibillin e . .. non ca pi s co co sa int e ndiate dire ...

(Guan.) - S e mplicissimo. L a mia canzone è p e r tutti quelli c h e mi asco lte rann o .. . e p e r n ess u no .. . (Ann .) - Cap isco ... p ossede t e ve rament e un a lo g ica chi a r a, c ri s tallin a . (Guan.) - E s iccome s o c h e i camerati in g rigiov e rd e v i c ini o lont a ni mi asc olte rann o, qu es ta ca n zone l a d e di co a tutti lo r o.

(A nn ) - Brava s i g n o rin a G u a nti. A s coltiamo dunqu e que s t o ritmo allegro di Pagano: "Pe r tutti e per n ess uno".

" PER TUTTI E PER NESSUN O"

* * *

Ed ecco il n os tro fante D o nat i che e videntem e nt e ha trovato n e l s uo nu ov o a m ore un ta ntin o eli di ff i de n za da p a rt e d e ll a ra g azza , e co m e v i d icev o un g i o rn o, la mu s i ca h a s empre a vuto ed ha uno s trano pote re s ull'animo f e mminil e . P e r qu es to

Donati ce rca, c antando , di c onvincere la s ua r agazza a d aver fidu c i a in lui. Asco l ta te l o n e l r i t m o m ode ra t o di Mont ag n in i da l tit o l o "Se dai re tt a a t.n e" .

" SE DAI R E TTA A M E"

* * *

" L 'o rc h e t rin a g ri g i ove rde" e i s u oi c antanti h a nn o tetminat o il programm a e vi danno a ppuntamento p e r il giorno di Natal e, d o p o domani.

D e l re p a rt o di sc hi tra s m ett i a mo un ritm o l e nt o d i Be rtini-Oii vie r i d a l tito l o " Tu che so rri d i" . C a nt a Lu c ia na Dolliver.

"TU CH E SORRIDI "

* * *

" Ti v o g li o se mpre b e n e" è un ritmo moderato di Blas co-Marc hi o nn e interpr e tat o d a Aldo Don à.

" TI V OGLIO S E MPR E BENE"

* *

A s coltate o ra il sopran o Ro s etta P a mpanini n e Il ' interpre t az io n e della be ll a rom anza " Ebb e n n e a n d r ò lo ntan a" d a ll a W a ll y di Ca ta lani.

" EBBEN N E ANDRÒ L O N TANA "

* * *

Chiudi a m o il no s tro p rog ra mma con un bran o liri co dalla Ma n o n di Puccini. Il tenore Gi g li canta "No p azz o son".

"NO PA ZZ O SON"

"
RONDIN
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Una canzone d el te mpo di guerra: " Vincere" di Arconi Zamb relli. "V INCERE''

Come vi avevamo promesso mercoledì sc o rs o "I' orchestrina g ri g io - verde " e i s uoi cantanti anche ogg i, g iorno di Natale, sono al mi c rofono per portarvi con i suoi ritmi e le s ue ca nzoni modern e una nota di festos ità. Era g ià stato stab ilito il solito turno ma ... apriti c ielo . Va bene - mi dic eva ie ri se ra la Guantic he io ho cantato la volta sco rsa, ma perché proprio il giorno di Natale non dovrei cantare per i ca me rati in grigio verde? Eh sì, eh g ià ... avete ragione ... bè, siccome dimo s trat e così tanto e ntusiasmo - le dic evo io- faremo un o s t rappo alla reg o la c v i faremo cantare , va bene? Ma scusate ... e io c hi sono?mi diceva il se rg e nt e maggiore Fumarco , - non ho forse pili diritto io che sono so ldato, di cantare pe r i miei camerati invece della Maz zola che ... insomma , ca merati , non vi di co il putiferio che ne è nato , e non soltanto a parole ... Ma chi ha av uto la peggio s ono s tato proprio i o ... io c he mai ho ap e tt o bocca per d ire: voglio cantare anch'io ... Fortunatamente n e l nostro auditorium non c'è ancora l'apparecchio per la t e le visione, a ltrimen ti scorgereste non pochi cerotti s ul mio viso e il baffo s inistro molto pili s foltito del de s tro. Pe nsare che qualcuno d i qu esti ragazzi abbia vol uto strapparmi

qualche pelo per poi riporlo in un medaglione come ri co rdo strettamente personale dell'annun c iatore della " m ezz'o ra in gr ig io ve rd e", lo cre do assurdo ma eppu re è c o sì. .. è molto pili misero del destro qu es to baffo ... Mio Dio che cosa dirà la mia B eatrice? (Mazzo/a)- Dirà ch e s ie te un chiacch ieron e. (An n.) - Senti , senti c hi parla ... la Mazzo la, proprio le i c he ieri sera ... ragazzi , guardate Cappella no ... ha ancora l'occhio d c. tro go nfio ... sicuro ... s i trovava alla s ini tr a della Mazzola quando essa h a inveito con quel po ' po ' di paro le contro Fu marco e ... Cappe llano ; sicuro ha preso un colpo d'aria. (Capp .) - Bè , qua s i fanno troppe c hi acchiere inutili e tem o ... (Ann.) - E temi per l'altro occhio. (Capp .) - No. T e mo che i camerati c h e c i ascoltano s iano ormai stanchi e abbiano desiderio di se ntire il programma music a le . Per dare il via com incio proprio io co n un ritmo allegro di Casucci dal tit o lo: "O risaiole".

" O RISAIOLE " * * *

La Guanti vi canta un ritmo '-" a ll egro di D 'Anzi dal t itolo: " Ritmo nel c u o re".

"R IT MO NEL CUO RE" * * *

RADIO ZARA (93' trasmissione , in onda il 25 dicembre 1942)
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Ed ecco il turno del serge nte maggiore Fumarco c he v i canterà: "So ttovoce" un a canzo ne ritmo all eg ro di Co nsig lio. Precisiamo: " Sottovo ce" è il titolo della canzone e Fumarco la canterà col s uo timbro naturale caldo e simpatico .

"SOTTOVOCE" * *

È a l microfono la s igno rin a M azzo la pe r ca nta rvi una canzone va l.zer di Mendes dal titolo "Valzer delle bambole". "VALZER DELLE BAMBOLE" :;: * *

Asco lta te ora il nostro aviere Ponzecc hi ne lla bella ca n zo ne di Di La zza ro "Rosabe lla d e l Molise" " ROSABELLA DEL MOLISE" * * *

Chiude il nostro pro g ram ma il fante Donati co n una ca n zo ne di Caslar "Sorrentina".

"SORRENTINA" * * GLI AVVENIMENTI

La lotta non ha treg ua i n og ni se ttore e in og ni lat itudine, epp ure se mbra c he la di v in a ri correnza d e l Nata le la s uperi , qua s i la som m e rga per lun g hi attimi.

Sono gli attimi in c ui il pens iero di c iascu n o di noi ritorna alla casa lont a na,

e specie alla casa della nostra infa n zia quando nella ingenuità del no stro credere in tendevamo che Gesù ven isse solo per no i a colmarci di doni e di g ra z ie.

Sono gli att imi in cui la mente rievoca anche senza averli mai vist i i viottoli tutti neve delle strade di cam pag na all'incroc io dei quali la ch iesina s plende scaldata da tanti lum i e dal cal ore della fede immacolata.

Questa no s tal gia dell e nostre case, d e i nostri bimbi e delle no s tre donne nel g io rno della di vina ricorre nza non è nosta lg ia che dia peso: bensì è vis i one da ri co nqui s tare contro ch i vo ll e tog li ercela co n deliberato e colpevole proposito.

A guard ar bene, no i anche per q uesto lottiamo: p erc hé sia sa lv ata dalle co ntaminazioni questa nostra religiosità fatta di cose umili e di pe nsie ri c hiari ; perc hé dalle no st re case non s i a to lto a forza il presepe de l g iorn o sa n to e in luogo d i q ue ll o appaia la bestemmia dei trad itor i e tinnegatori di Cristo ai quali so ltanto potevano accosta rs i senza sent irne ribrez zo, e sperando di spartire i l dana ro de li 'empio m e rcato, i trafficanti osce ni del ghetto di Londra e della borsa eli Nuova York.

In questa g uerra che ha s uperato l 'a ntico s ignificato degli irrede nti smi per d ive n tare sco n tro d i popo li , le mete si sono allargate a tal pu n to da co in vo lge re, oltre alle ragioni di v it a materiale, le rag ioni o anzi i diritti d ella vita sp irituale. Il Cri s to rede n tore del nostr o prese pe co n gli in seg n ame nti ineffabili del be ne e della sobri età; e dali 'altra parte il perpetuo regno de l! 'ab bondanza del s uperfluo dello spe rp ero.

372

Non vi è dubb io che noi siamo i pa ladini d e lla nuova santa c rociata e come tali co nduciamo innan zi e proteg g iam o gli s tendardi d e lla virtù che Dio ricon osce c che Dio pre mierà.

Nel g iorno della divina ricorrenza mentre s e mbra che il fragore della battaglia d ' o g ni settore e d ' ogni latitudine s ia somm e r s o dall ' o s anna di milioni di c uori fede li , il nostro cre d o si rafforz a in una preghi e ra che Dio accoglie ne l Suo grembo co n una offerta di moltitudine ch e s empre Gli fece onore : benedici , o G es ù, l a no s tra

fatica e il nostro sacrificio, chi ci reg g e e chi ci g uida , le no s tre anni di redenzi o ne, le no s tre case dove alb e rg a l ' umilt à, le no stre d o nn e fedeli e cas te, i nostri bimbi che Ti so migliano nell'in c anto degli oc c hioni e nel sorri so d'innocenza.

La nos tra fede rispl e nd e, la no s tra certezza di v ittoria c ontro i predatori c g li spergiuri , c ontro chi vo ll e tutto il gr an sangue di questi a nni, br ill a come la ste lla c he nel puris s im o cie lo indicò ai re Magi la c apan na della d iv ina nascita , a Betle mm e .

37 3

RADIO

C OMU N ICATO

BARI

(in onda il 23 novembre 1940)

parten z a c gli eventual i scali da e ffettuar e durant e i l tr agitto

Le P o t e n ze dell 'Asse, con s id e rando la propa ga nda svolta da tal un e s tazioni radio n e miche , r endono n oto ufficialm e nte a tu tti i Paesi mu s uJmani c h e esse i impe g n a no a non os tacol are la navi gaz ione d ei piroscafi , qualunque s ia la l oro bandiera, che trasport eran no pe ll eg rini ai Lu og hi Santi mu ss ulmani.

l Paes i mussulmani dovranno quindi invitare le S ocietà di Nav iga zione a ren der n o ti a lle Po t e n ze dell' Asse la rotta c h e ven-à p e rcorsa da c ia sc un piro scafo di pelleg rini , la d a ta d e lla

L e Società di Naviga zion e, o ltre a fornir e i da t i di cu i s i tratta , dovra nn o assum e re impegno di non compiere alcun atto in r e laz ione con l'attua le s ituaz io n e mili t a re e politica. e di limitare la propria a tt ività aJ so lo trasporto , per il vi agg io di andata e ritorn o, dei pe llegr ini

Nota: il comunicato fu tra smesso, in arabo. per co ntrasta re la propaganda ingle se, c he d(jfonde l'a noti:i e s u presunti q[fondamenti, ad opera di for:e dell 'Asse, di IW\ 'Ì co n pelle g rini a bordo .

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- "Sto bene in salute, abbraccio tutti".

- "Ho ricevuto vostra corrispondenza. Risponderò presto. Intanto vi invio saluti e baci".

-"Attendo vostre notizie. Vi assicuro mie ottime condizioni. Saluti e baci".

- "Vostre buon e notizie mi rallegrano. Saluti affettuosi e baci "

" Ricevuto vaglia. Ringrazio, affettuosi saluti".

- "Spedito vaglia, assicuratemi rice zio ne. Affettuosi abbracci".

TESTI-TIPO STABILITI PER L'INVIO DI NOTIZIE (nella trasmissione "Notizie a casa")
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Guida alle fonti

PARTE
TERZA

Chiudiamo, come ormai è consuetudine, questo volume con la guida alle fonti. Siamo lieti che essa sia diventata un prezio so sussidio per quanti si occupano di propaganda, guerra p sicologica, morale delle truppe, censura, e non solo di queste materie. La guida, infatti, è impo s ta ta in modo tale da essere uno strumento che vuole offrire percorsi bibliografici e archivistici, e non soltanto ste rili annotazioni, per mettere a disposizione degli stud io si indicazioni utili all'approfondimento di ogni aspetto delle materie trattate nel volume . Avvertiamo, in proposito, che anche per questo periodo abbiamo trovato nell'archivio dell'Ufficio Storico dello Stato Maggiore Eserc i to centinaia di fal do ni intonsi che, ovviamente , per il taglio dato all'opera e per l a necessaria economia del volmne, sono stati utilizzati s olo in parte. Tanto segna l iamo, con l'assicurazione che essi

sono una miniera per quegli approfo ndimen ti prima accennat i.

La guida, come di consueto, segue l 'artico la z ione del testo, per una piì:1 facile consultazione.

Le citazioni bibliografiche sono quelle essenziali; ci scusiamo, fin d'ora , per involontarie omissioni.

Le fonti documentali sono indicate con la segnatu r a in uso pr esso l 'Ufficio Storico; dei fondi consultati viene data, sol tanto la prima volta della citazione , una s intetic a descrizione. Nell'impossibilità d i indicare tutta la documentazione consultata, indicheremo, per ciascuna materia, i documenti di maggiore interesse degli argomenti trattati.

In ultimo, avvertiamo che dalle fonti a stampa, o bibliografia, sono omesse le opere generali della seconda guerra mondiale, il particolare e determinante l avoro su l fascismo di D e Felice, e quelle che non hanno esclusiva attinenza con il presente contributo, poiché troppo vasta è la produ z ione in materia.

379

Storia e propaganda

FONTI DOCUlv!ENTALI

Diari Storici, regi stro N 1 - Il. Tdiari s torici furono r edatti da tutti i Comandi ed Enti mobilitati nel seco ndo co nflitto mondiale. Sono di imp01tanza e s tre ma , per lo studio della stmia militare c d e lla propaganda, p erché registrano giorna lm ente tutti i maggior i avve nim enti c so no in genere corredati da a ll egat i, do c umenti a volte molto co rposi che fun go no da supporto o so n o int egraz ioni di quanto succintam e nt e de tto n e i diari. Di g rande interesse sono g li allegati ai diari s torici delle grandi unit à, complesse e d e le mentari, e dei regg im enti, perché spesso com prendono relazioni su ll 'assis tenza, sulla propa ga nda, s ul morale delle trupp e, s ulla cont ropropaganda. La d ocume ntazione più vas ta si t rova nei diari s torici della 2 " Armata e dei reparti da essa dipendenti; la me no consistente, purtroppo , in quelli d e lJ'Ufficio Assistenza e Propaganda dello S tato Maggiore R. Ese rc ito. Di note vo le interesse anche i diari sto rici del Serv iz io Informazioni Militari. dove si ritrovano, oltre ai docum e nti d e ll e attività propagandistic he sv o l te d a l c rvi z io in Italia e sui fronti di g ue rra , le imp mtantissime relazioni della censura episto la re. Si seg nalano i raccoglitori contenenti i dia ri sto rici delle Armat e, dove si ritrovano documenti re lat i vi agli eventi con n ess i e/o dell'a ss is te n z a , d e l morale d e ll e trupp e e d e lla propa g anda:

- raccogl itori 2, 37, 495, 496.497, 498. 499,500, 688, 2071, diari dei Gruppi di Armate· ' - ra ccog litori 96 ,45 1 , 1296,1298 , 1304 , diari l " Am1ata· ' - ra ccog litori 7. 194 , 235, 724, 993 , 1222,1358,1359,1 3 60 , 1361.1363, l 37 1, 1372, diari 2" Armata; - ra cco glitori 2, 37, diari 3a Armata; - raccoglitori 59, 103, IH7 , 340,356, 383,492, 591 , 642 ,74 1,813, 1099 , 11 27, 1218,1326,2 11 9, d i ari 4" Armata; - ra ccog litori 137 ,395,604 . 745,815, H92. 960, 1076, 11 77, 1279, /T/665 a , 2 119, diari .S" Armata; - raccoglitori 113.286 , 383,384 ,556. 579,626, 742,HI4 ,96 1 , /044.1134. 1234,2 221 , 2228.22 29, diari 6 " Armata; - raccog litori 40 , 384. 470, 604, 745 , 825, 960,1076 , 117 7, 1279 ,2003 , 2004, diari 7a Armata; - ra cc oglitori 72, 73, 74, diari ga Arma ta; - raccoglitori 371,372 ,606,775,1313 , diari 9a Armata; - raccoglitore 306 , diario 10a Armata; - ra ccog litori 207 , 20H, 209, 210, 229 , 230,502,503,63 1,632,633, 634 , 635,736,839,840,966, 1054,1098 , 1226 , diari Il " Armata. Si se gnalano, inoltre: - raccoglitore 4bis , relazione su lla propaganda svolta, 1941; - ra cc oglitore570r , re la z ione s ull'attività svo lta dai servizi , 1941 - 1942;

380

- raccoglitore 1143 , r e laz ione d e l cappellano A. Pinto ne llo dell '8" Armata sul mor a le dei so ldati ed i rapporti con i tedesc hi in Russia; - raccoglitore 2245 , not iz iari e r e lazioni varie Albania e Graecia, 1942; - ra c coglitore 2273, notiziari vari In g hil terra; - raccoglitore 4027 , propaganda i n Africa Orientale 19 39- 1941; - raccog litore 2273, propaganda contro l ' Inghiltena; - raccog litore 4055, va ri e propaganda s tampa e fotograf ie; - raccoglitore 4009 , di s pacci Minculpop 1942-1943; - raccoglitore 4056 , barbarie britanniche in Africa Se tt e ntrionale; - raccoglitore 4117, propaganda Africa Orientale e Settentrionale; - raccoglitore 3041, propaganda Albania; - rac c oglitore 1143 , relaz i one mo ra le trupp e CSIR; - racco!Jlitore 2 148, propaganda in A lban ia 1940; - raccoglitore 2255, co ndizioni d ell' Esercito nel lu g li o-sette mbre 1943; - raccoglitore 2273, propaganda e do cu menta z i o n e varia co ntro l ' In g hilterra ; - ra ccoglitore 4027 , propaganda, co nferenze; - raccoglitore 2298, il SIM e le operazioni italiane in Grecia; - raccogl itore 4066 , r e laz ioni della ce nsura 1942-1943; - raccoglitore 4117 , propaganda, co nferenze;

- raccoglitore 1542, r accolta bandi Coman do Supremo; - raccoglitm·i 1393/a. 1412 e 1412 /a, bollettini di guer ra; - raccoglitori 1540 e 1542, commenti a i bollettini di guerra, bandi; - raccoglitore 226 2, comi tati pro vin ciali protez ione a n ti aerea; - raccoglitore 421 h , propaganda contropropaganda per la Grec ia.

Ca rteggio della Cornm issione Suprema per la Difesa dello Stato, re g istro P -9. Il fondo racco gl ie le ca 11e della Co mmi ss ion e dal 1923 ; co nti e n e an che a lc un e relazioni d e l Cons igl io dell.Esercito e di Com it a ti e Corporaz ioni va ri e. È frammentario, mancano alcune re laz io ni s ulle deci sioni ado ttate e verbali d i sed ute; è però importante per lo s tudi o della preparazione della Nazio ne e delle Forze Annate alla g ue rr a c alla propaganda. Si seg nalan o: - racroglitore 5711 5 , nuclei di propaga nda all ' interno e all'estero, propaganda militar e in guena, 1940 ; - raccoglitori 58! l e 60/2, r elazion i deJJa XVII sess i one d e lla Commissione, 1940; - raccoglitore 65 19, propaganda all'interno e ali ' e . tero , 1941; - raccoglitore 66 / 2 , re l azio ni d ella XVIII sessione della Commiss i one, 1941.

Carteggio del Comando Supremo e dello Stato Maggiore Generale, 2" C.M., registro I-3. Il fondo raccogl ie i documenti prodotti

38 1

da l vert ice militare e dai suoi uffici durante la gu e rr a e oltre (copre il p e riodo da l 1940 al 1948) . L a p a rt e più inte ress ante d e ll a d o cum e nt az io n e re lativa al la pro paganda va d a l 1943. Poch i i do cum e nti del periodo p receden t e. S i s egnalan o : - raccog li tore 3 1, cen s u r a. di s p os izioni da l 1941; - ra c coglito re 19011, sabotagg io in Grecia, 1942. C artegg io d e l Se n i:i o l nfo r ma: io ni Militare , reg istro H -3. li fondo è un a mi s cellanea di doc ument azioni della gue rra , da ll e notizie sugli s tati este ri , ai boll e ttini, a ll e attività in f o rmat ive c co ntroinform a ti ve , all 'ass i s t e n z a e alla propagan da. È molto inte ressa nt e . Si s egnalano: - raccoglitore 2 8 /4, diffu sion e di pubblicazi o ni a ll 'estero p e r propagand a; - r accog lito re 3012, inform az io ni s u i scrizion e a l P. N .F. di uffi c iali , 1943; - raccoglitore 3 0 13, uffic iali d e l se rvizio info rma z ioni es e r c ito; - ra cc og litore 3812 , r ela z ion e s ulla rev is ion e d e ll a c orri s pond e n za, 1941 ; - ra cc o g lito re 44 / Il, te ntati v i e o ri entam e nti di pace, 194 3; - raccoglitore 44/ 12, r a pp ort i s ulle intercettazioni , 1943 ; - r accog lito re 55 12, c e n s ura p os ta es tera: - racco g lito re 5 5 / 6 , attivit à g iornaliera ma ggi o l 942; - raccoglitori 57 e 58, boll e tt ino 382

g iorn a li e ro da g iu gno a se ttembre 1943;

- r accog li t o re 72 15, int e r ce tt az ioni t e l e f o ni c h e , 19 4 2; - ra ccog lit o re 72 18 , cen s ur a 1942 ; - raccoglit o re 83 /4, propa ga nda indiana a favo re ci e li ' Asse, 194 1- 1942; - ra c cog lito re 84 /3 , s o vve rs iv i e polizia militare , 1942 : - r accog li to re 87, interce t taz ioni radio ; - ra cc oglito re 91 , poli z ia militare e co n trospionagg io, informa z ioni su c ittad i ni; - ra ccoo li t o ri 94 e seo u en ti n o ti z iario ò ò ' periodi co 19 40-1943 .

Carteggio C irc olari, regi s tro M-7. Il fondo rac c o g li e tutte le c ir c o l ari e manate d a g i i organi centra i i , della Guena e d e ll o St a to Ma gg io re R.E s erc it o, d a ll e Grandi U nit à e dai Comandi Te rritoriali. S ono di spo s i z ion i su ll e mat e ri e p iù d is parate , c h e sempre occo rre c on s ultare in og ni ric e r c a. Si se gn a lan o : - rac c o g lito re 22 3, di s po s iz ioni relativ e all'ass iste n z a c alla prop ag a nd a; - raccoglit o re 2 78, bandi , ordinanze, proclami ; - r accog li t o ri 279/5 e 280/ l , ce n s ura ; - raccog lit o re 293 /5 , d isc iplina militare· ' - ra ccogli t ore 3 l 312, prop a g a nda; - racco g lit o re 3 l 3 /4, informazioni polizia e ca r a b inieri ; - ra ccog litore 33 9 , di s po s iz ioni s ulla protezion e antiaerea ; - raccoglito re 34513, trattamento eco nomi co , prem 1;

- ra ccog litori 550 e seguenti, circolari Gabinetto Guerra.

Carteggio Ministero Guerra-Gabin etto, re gis tro H-1. Il fondo raccoglie le carte del Gabinetto Guerra dal 1924 a l 1945; è un vero zibaldone, ricco di materie di in teresse . È stato consultato s oltanto pe r il periodo 1940-1943.

Si segna lano : - ra ccop, litore l 012, organizzazione della Na z ion e per la guer ra , 1940; - ra cc oglitore 11112, censura militare dal giugno 1940 al se ttembre 1941 ; - raccoglitore 12112, intercetta zione telefonica 67 ° fanteria , 1940; - ra ccoglitore 12115, accertamenti presso il 44° fanteria, lug lio 1940 ; - rac cog litore 12117, scuola reguimentale· b , - ra ccog litore 12126, disciplina dal luglio a l se tt em bre 1940; - ra ccog litore 12129, relazione su llo sp irito della truppa e della gente , 1940; - ra ccog litore 13120, sezioni e sottosezioni P; - raccoglitore 1512 , ce rimonie varie, 1940; - raccoglitore l 6/ l, informazioni sulla Iugoslavia, 1940-1 941; - raccoglitore 20/4, comunicazioni confidenziali cara binieri, 1941 ; -raccoglitore 21 15, info rmazioni varie e direttive; -raccoglitore 2419 , se rvizio propaganda e as s istenza press o l e Divisioni, 1941; - rac c o g litore 2516, rela z io n i con la Grecia 1941 · ' ,

-raccoglitore 2715, organizzazione S.M.G. e S.M.R.E., 1941; - raccoglitore 27110 , competen ze d el Gabinetto Guerra, 1941 ; - raccoglitore 281l, ordinamento S.M.R.E. dal 194 1 al 194 3, - ra ccog litore 2914, rela zio ni mensili del servizio P dal sett. al clic. 1941; - ra ccog litore 29/9, promemori a politici e militar i per i generali Scuero e Sorice dal 194 1 al 1943; - ra ccog litore 34/ l, prog e tto ordin e pubblico , 1942; - ra cc o g litore 34 /6, relazioni ser vizi o P da gennaio a giug no 1942 ; - raccoglitore 36/5, relazione al segretario de l P. N .F. s ulla mobilitazione civile delle donne e dei minori , 1942; -ra ccoglitore 3718 , se rvi z io c iv i le dei minori e delle donne, J 942 ; - raccoglitore 37117, segnalaz ioni s ulla di s ciplina , febbraio 1942; - raccoglitore 3814, d isc iplina de li 'esercito operante dal fe b braio ali ' agosto 1942; - ra c coglitore 3819, relazione su ll a popol az ion e civile d i Lamp e du sa, 1942; - raccog litore 38114, Ministero della Cultura Popolare , 1942; - raccoglito re 39115 , bande anticomuniste nei Balcani , 1942; - raccoglitore 41 11, se rvizio propaganda dal luglio al nov embre 1942; - raccoglitore 41 /8 , notiziar io pol iti comilitare per il gen. Scuero, luglio 1942; - rac c o g litore 41 l 15, r e la z ioni su i re duci dalla Ru ss ia , agosto 1942;

383

- raccoglitore 43/3, assistenza dall ' ottobre 1942 all'agosto 1943; - raccoglitore 4314, relazione De Bono sulle FF.AA. in Grecia, ottobre 1942; - raccoglitore 4515, antisabotaggio dal dicembre 1942 al giugno 1943; - raccoglitore 471 l, progetto ordine pubblico dal gennaio al maggio 194 3; - raccoglitore 481 l O, attività sovversiva in Montenegro, gennaio-agosto 1943; - raccoglitore 5016 , progetto ordine pubblico presidi militari , gennaio 1943; - raccoglitore 51 l l , censimento e schedatura uomini, febbraio 1943 ; - raccoglitore 52! Il, aggressione ai presidi di confin e, febbraio -lu glio 1943; - raccoglitore 53/2, situazione politicomihtare in Albania, fe bbraio-ago sto 1943; - raccoglitore 5412, ribelli in Dalmazia, marzo 1943; -raccoglitore 5417, progetto ordine pubblico Torino , Milano , Alessandria, 1943; - raccoglitore 54/ l l, sabotaggio, marzo-giugno 1943; - raccoglitore 561 l, disciplina esercito operante, maggio I 943; - raccoglitore 5617, attività partigiana nel Montenegro, maggio-agosto 1943 ; - raccoglitore 56/8, organizzazione bande armate e irregolari albanesi , 1943; -raccoglitore 57/J2, documento "siamo tutti siciliani", luglio I 943; - raccoglitore 58/9, relazione sullo spirito delle truppe del Comando

Generale dell'Arma dei Carabinieri Reali, marzo-luglio 1943; - raccoglitore 58/12 , censori greci.

Carteggio riservatissimo Stato Maggiore R. Esercito, registro H-5. Miscellanea di documenti, dal 1878 al 1948; sono carte che, all'epoca in cui furono riprodotte, furono ritenute di particolare delicatezza per gli argomenti affrontati. In effetti non hanno niente di estremamente riservato, poiché carte simili si ritrovano anche negli altri fondi. Si segnalano: -raccoglitore l /3, manifestazioni sovversive; - raccoglitore l 14, segnalazioni dell ' Ispettorato di Polizia; - raccoglitore l 15, sbandati provenienti dalla S icilia; - raccoglitore 116, morale truppe, circolare Roatta luglio 1943; - raccoglitore l l 13, rapporti al Re, marzo-agosto 1943; - raccoglitore 31 l, relazione gen. Amè sul SIM in guerra (1940-1943); -raccoglitore 312, relazioni varie sul paese e notizie dai fronti.

Carteggio del Capo del Governo, registro H-9. È uno dei fondi più importanti per comprendere atteggiamenti e responsabilità del Duce e dei vertici militari. Raccoglie infatt i appunti, promemoria, relazioni, lettere, circolari redatte dalle massime autorità e sottoposte alla visione o all'approvazione di Mussolini, che talora mostrano i diversi atteggiamenti

384

assunti in pubblico e in privato. Molti i documenti di interesse, collezionati in ordine di data.

Si seg nalano: - raccoglitore 6:

• situazione vestiario ed equipaggiamento, 13-5-1940;

• s itua zione difesa del territorio, ll-12-1940;

• scoppio laboratorio proietti di Piac enza, l 0-8-1940;

• situazione politico-militare, 16-12-1940;

• efficienza dell'Esercito, 25 -5 - 1940;

• dife sa della Madrepatria, 9-7 - 1940; - raccoglitore 8 :

• sp irito delle truppe, 16-5-1940; - raccoglitore 9: • giustizia militare, 29-9-1940;

• atteggiamento assunto dai richiamati (disfattisti), 5-l 0-1940 ;

• penetrazione economica e propaganda te desca nelle terre mediterranee, 11 -1 0 - 1940;

• propaganda ant1 -italiana in Francia, l O- l 0 - 1940 ;

• propaganda tede sc a in Tunisia, 19-1 0 -1 940;

• giustizia militare, 20-10-1940;

• celebrazione della Vittoria e del Re, 23 -1 0 - 1940;

• lamentele di un cappellano militare, 23- 10-1940;

• propaganda anti-italiana i n Jugoslavia, 26- l 0-1940;

• XXII annuale de lla Vittoria , 2-11-1940· '

• furto da parte di militari, 6-11-1940 ;

• colpi di fucile di militari in ferrovia , 11-11-1940;

• stato d'animo i n Tunisia, 14-11-1940; • impr ess ioni dell'azione in Grecia, 17 - 11-1940; • propaganda tede sca in Alto Adige, 23 - 11 - 1940; • assistenza morale e propaganda i n Albania, 27 - 12 -19 40 ; - raccoglitore l 0: • consacra z ione so ldati al Sacro Cuore , 4-1-1941; • divulga zio ne di notizie militari , 16-1-1941 · ' • censura corrispondenza dall 'Albania, 4 - 2 - 194 1; • abusi nei tra s porti mil i tari, 7 -2 - 1941; • rapporti tra E se rcito e Milizia, 15 -3 - 1941; • relazioni tra Stati Uniti e Giappone, 15- 3 -1 941; • generi di confor to per le tru ppe in Libia, 14-4-1941; • giornata celebrativa d ell'Ese rcito , 18-4-1941· ' • Istituto de ll e figlie di militari, 15-5-1941; • fe s ta dello Statuto, 22 - 5-1 941; • ritardi nella concessione di licenze agricole , 1-7 -1 941; • r az ione viveri dei so ldati , 13 -7 -1 941; • imboscati a Trento, 12 - 8- 1941; • militari sovvers iv i, 12-8-1941 ; • voci di sfatti s te , 9-9-1941; • corruzione medici militari, 9-9-1941; • grida os tili di militari, 16-9-1941; • sp iri to dei militari, 19 -9-1941; • malcontento per le decora z ioni , 26-9-1941;

385

• fiacchezza di sp irito delle truppe, 30- 9 -1 941· '

• lamentele dei militari sui trasporti, 17- l 0- 194 I ;

• esoneri inego lari, 24-10 - 1941;

• processo a Trieste, l 0 -1 2 -1 941; - raccoglitore 11:

• mostra artisti italiani in anni, 30-1-1942 e 29 -5-194 2;

• festa dell 'Eserc ito, 24-4- I 942;

• reati di autolesionismo, 10-5- I 942;

• riduzione del vitto, 24-6-1942;

• pacchi natalizi ai prigionieri di guerra, 30-9- J942;

• canti sovversivi dei soldati, 15-12-1942;

• 3. I .Alessandria , lettera sovversiva, 8-10-1942;

• Spalato, lancio bomba, 9 -1 1-1 941;

• Bergamo, sommossa, 27-5- I 942;

• Enna, sommossa, 4-7-1942;

• Foggia, sommossa, 24 e 25-8-1942;

• 3.2.Notizie della Capitale, luglio 194 I -ottobre 1942;

• 3.3.0rdine e sicurezza pubb lica, agosto 1941-settembre 1942;

• 3.4.Relazioni s ullo spirito delle truppe, gen.1941 -feb . I 943; - raccoglitore 12:

• Bari, infrazioni di militari, 8- I - I 943;

• atti di indisciplina, l 1-1- l 943;

• circolare, disciplina, 12-1-1943;

• Cors ica, denuncia , 13-3-1943;

• inchies ta s u azioni di ribelli, 28-3- I 943;

• esecuzioni, 28-3-1943;

• giomata celebrativa dell'Esercito, 13-4-1943;

• esposto apocrifo, 13-4-1943 ;

• lancio esplos ivi in S icilia, I 5-4-1943;

• operai astenutisi dal lavoro, 28-4-1943;

• illec ito commercio di generi razionati al I C.A., 6-5-1943; • incidenti con militari, l 0-5-1943 e 23 - 5- I 943; • punizione di ufficiali, 21-5 -1 943; • propaganda nemica sui prigionieri in India , 1-6-1943; • denuncia apocrifa, 7-6- I 943; • Bari , disfattismo, 20-6 - I 943; • cellula comunista militare, 24-6-1943· ' • nuclei italiani combattenti in Libia, 24-6-1943; • manifesto su llo stato di allarme ed emergenza, 20-7 -1943; • situazione politica, 1-8-1943; • antifasci s ti , se nza data; • propaganda fra le masse operaie, I I8-1943; • promemoria e relazioni sull'ordine pubblico, dal I 2-8-1943; • scioperi, I 9-8-1943; • sciopero a Torino , 20-8-1943; • situazione in Sicilia dopo l 'occupazione, 25-8-1943.

Carteggio Comando Supremo e Stato f:1aggiore Generale, registro 1-4. E una raccolta di documenti recuperati nel dopoguerra pres s o var i uff ici de.Uo Stato Maggiore Difesa. Il fondo non è omogeneo, tratta argomenti disparati, che vanno dal 1920 al I 948 ; alcune carte sono però di interesse. Si segnalano: - raccoglitore 8/12, relazioni censura postale, giugno-novembre 1940: - raccoglitore 9/5, ordinamento Stato

386

Maggiore Generale e Comando Supremo;

- raccoglitore 1215, prigionieri in Africa Settentrionale, 1940 - 1943 ; - raccoglitore 12 16, relazioni della censura postale effettuata dalla Polizia Africa Italiana, 1940 - 1941; - raccoglitore 131 l , s ituazione politicomilitare della Libia, relazioni con gli egiziani, 1940-1942; - raccoglitore 1311 O, censura militare 1940 - 1942; - raccoglitore 21 /8, propaganda ed informazioni varie, maggio-dicembre 1941; - raccoglitore 23/3, effic ienza morale e spirito delJe truppe, 1941 - 1942; - raccoglitore 27111, propaganda ed informazioni; - raccoglitore 28118, propaganda, citazioni sul bollettino, 1941-1942; -raccoglitori 3114 e 3317, informazione e propaganda in Africa Settentrionale , 1941 - 1942· ' - ra cco{? litore 33!7 3, situaz ion e alimentare in Grecia, gennaio 1942; - raccoglitore 36/ l.l, notiziari el i guerra, febbraio-giugno 1942; - raccoglitore 42117, intercettazioni telefoniche; - raccoglitore 4315 , servizio della censura epistolare; - raccoglitore 4914, assenze di operai ai cantieri navali di Palermo; - raccoglitore 5214, notizi ari di guerra, febbraio -agosto 1943; - raccoglitore 5415, locali d i sosta per militari a Zagabria, tessere annonarie 1942-1943; - raccoglitore 55 /8, stampa e

propaganda estera, 1-5 settembre 1943; - raccoglitore 57, bollettini di guerra 12 giugno 1940-8 settembre 1943.

Carteggio vari Uffici dello Stato tvtaggiore R. Esercito, registro L-1 O. Carte varie prodotte dagli uffici dello Stato Maggiore; vanno dal 1923 al 1946. Ci sono molti documenti di interesse, anche se le documentazioni sono incomplete e frammen tari e. Si segnalano: - raccoglitore l l l, sti le (28 5 1942), rapporti con 1'alleato (6 .8.194 3); -raccoglitore 4 / l, carte Ufficio Affari vari, 1942; - raccoglitore 5 1l, Ufficio Affari Generali, 1940- 1943; -ra ccog litore 8/16, corsi pre-militari di specializzazione, 1940; - ra cco[? litore l 013, questioni relative ad alte personalità militari , 1941; -raccoglitore 17114, costo giornaliero soldati e rapporto con civili, 1943; - raccoglitore 221 l, documentazioni per propagandare l'attività dell'Esercito, - raccoglitore 221 l, norme sul servizio di propaganda, aprile-ottobre 1942; - ra ccog litore 2213, bollettino mensile, agosto 1942; - raccoglitore 281 l, cambio denominazione Ufficio Propaganda (16.11. 1942); - raccoglito re 28/2, assistenza da parte delle organi zz azioni fasciste, assistenza morale alle truppe, 1942 -1943; -raccoglitore 2813, rilievi su informazioni di carattere militare, ge nnaio 1943;

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- raccoglitore 31 l l, relazioni sulla ce nsura , 1940-1941; - raccoglitore 3211, situazioni sui prigionieri di guerra nemici, lug lio 1943; - raccoglitore 3712, direttive per i Ce ntri ali 'estero, 1941-1943; - raccoglitore 6211 O, attività ribelli nella Venezia Giulia , 1943; - raccoglitore 62113, re lazioni sull 'occ upazione dei territori francesi; - raccoglitore 68117, predisposizioni per la propaganda, 1940; - raccoglitore 94 14, progetto per lo sfo llamento dei centri urbani; - ra c coglitore 95 14, notizie su llo spirito delle truppe; - raccoglitore 136114, novità periodiche, spirito delle truppe, 1941; - raccoglitore l 3811 O, denunce al tr ibunale militare, diserzioni, 1943.

Carteggio Sussidiario Stato Maggiore R. Esercito, registro L-14. Già Carteggio Sussidiario della Guerra, il fondo è una miscellanea di documenti che va dal 1918 al 1946; sono carte prodotte non solo daJlo Stato Magg iore, ma anche dagli altri organi centrali e dalle grandi unità. Si segnalano: - raccoglitore 12 16, bollettini gion1a li eri 1940-1943; - raccoglitore 1915, propaganda politico-militare, 1943; - raccoglitore 30, varie c notiziari sulla difesa contraerea, 1940-1943; - raccoglitore 3312, ufficiali deferiti al Tribunale Special e per la Difesa dello Stato, 1940-1943;

- raccoglitore 3313, denunce e incidenti, 1941-1942; - raccoglitore 3315, tribunali militari di guerra, 1943; - raccoglitore 441 l, inchiesta irregolarità della Guardia alla Frontiera, 1940-194 3; - raccoglitore 4914, rifornimenti e panificazione l a Annata, 1940-1941; - raccoglitore 5011, norme per la tutela dell'ordine pubblico, 2" Armata, 1942; - raccoglitore 58his e re r, informazioni sull'avversario, l 0" Am1ata, 1940; - raccoglitori 72,73, 74, varie Corpo di Spedizione l tal iano in Russia; - raccoglitore 75 18, indisciplina di reparti in tran sito per il fronte russo , 1941; - raccoglitore 7612, stampa e propaganda per il CSIR, 1941; - raccoglitore 7613, disposizioni sul bottino di guerra in Russia, 1941; - raccoglitore 76 1l l, offerte di frutta per gli ospedali del CSIR, 1941; - raccoglitore 7711 O, ac quisto indumenti invemalj per il CSIR, l 941; - raccoglitore 77111, offerta indumenti lana, Unione Militare , 1941; - raccoglitore 77118, indumenti invernali, stipendi e paghe, l941; - raccoglitore 85, varie CSTR, 1942; - raccoglitore 9 l l l, Ru ss ia, raccolta notiziari ga Armata, 1943; - ra ccog litore 9211 O, rimpatri, abusi dal fronte russo, 1943; - raccoglitore 921 l 2, treno assistenz ia le per la Russia , 194 3; - raccoglitore 93 15, g iu s tizia militare II Corpo d 'A nnata , 194 3;

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- raccoglitore 93/R, trattamento economico bande cosacche; - raccoglitore 93/ l O, civili russi che hanno operato a favore degli italiani, 1943; - raccoglitore 96 / l , polemiche su ll e perdite dell ' Armata in Ru ss ia; -raccoglitori 112 e 113, varie africa Orientale, 1940- 1941 ; - raccoglitore ll4/l O, reparti volontari s tranieri in Africa Orientale, 1941; - raccoglitore 12515, bollettini delle operazio ni in Libia, 1940; - raccoglitore l 4214, disposizioni sulla p reda bellica in Africa Setten tri onale, 1942; - raccoglitore 14312, relaz ioni sul morale delle truppe, 1942; - raccoglitori 144, 145, 146, varie Africa Settentrionale, reduci.

Carreggio Sussidiario l l u Armata e Comando Superiore FF.AA. Albania. registro L-15. T carteggi s u ssidiari. là dove es i stono, so no molto imp ortanti pe r lo studio di tutte le materie che non siano stre ttamente legate ai fatti di guerra. Contengono infatti relazioni e situazioni di estremo interesse; quello in causa va da l 1940 al 1942 ed è ricco di situazioni politico-militari , anche att in enti al nostro studio. Si segnalano : - raccoglitore 3/5, r apporti con autorità ed istituzioni albanesi, g iugno 1941; - raccoglitore 3/9, riservatezza, segreto militare, spionaggio , dicembre 1940; - raccoofitore 716. promemoria <) ' comp ilati da ufficiaJ i d eli' Il " Armata,

inviati presso le gran di unità, dicembre 1940; - raccoglitore 10/8, ca rteggio riservato del gen. Soddu, dicembre 1940; - raccoglitore 11 l l, notiziari attività inglese in Grecia, 1941; -raccoglitore 11 12, notizie politicomilitari trasmesse dal maggiore Rossi, 194 1; - raccoglitore l l 13, notizie politicomilitari da Atene, 1941; - raccoglitore 11 14, notizie politicomilitari da Patrasso, 1941; - raccogli tori 11 19 e Il Il O, fogli noti zie su Grecia e Jugo s lavia , 1940; - raccoglitore l l 112, propaganda com uni sta e anti-italiana, 1941; - raccoglitore 12 12, informazioni da informatori, prigionieri e di sertori g reci, 1941 ; - raccoglitore 12 13, informazioni dalla Turchia, Bulgaria, Serbia, Romania, Russia, 1941 ; - raccoglitore 18/6, attività elementi britannici, cattura militari britannici , 1941; - raccoglitore l 817, attività dell'Ufficio T, 1941; - raccoglitore 1915, relaz ione su l rimpatrio di prigionieri italiani da Creta, 1941 ; - raccoglitore 22 /4, XXV Corpo d 'A rmat a, relazioni su i tenitori occupati, 1941; - raccoglitore 22 /5, XXVI Corpo d'Armata, rela z i o n e s ui tenitori occupati, 1941; - raccoglitori 2216, 2217 e 2218, relazioni dell ' li " Atmata sull'opera svolta nel primo anno di occupazione;

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-raccoglitore 23 / IO , relazioni de ll ' Il " Armata s ulla s ituaz io n e politi comilit a re in Gre cia, 194 1; -raccoglitore 2514, att ività in fo rmativa g re ca in Al bani a, 1940; -ra ccoglitore 2519, bande, pa r tig ian i , s itua zio ne politi ca, rastrellam e nti, 1940;

-ra ccog lit ore 271l l , rappre sentanza italian a per l'in g r esso in Atene, 1941 ; -ra ccog litore 2813, Corpo d 'A r mata Special e, noti z ie d a li ' int erno e a ttività in formativa, 1941 ; - raccoglitore 2816, III C o rp o d 'A rmata , attività info rm ativa, 1941 ; - rac coglito re 33 /7, prigionieri e di se rt o ri , 1940- 194 1; -raccoglitore 33 / 8, propagand a co muni s ta, 1941 ; - rac cog litori dal 34 a /43, n ot iz ie, rap porti e s itu a z io ni var ie da li ' o ttobr e I 940 a l lu g li o 1942 .

Ca rt eggio Docum e nti ex -/T. reg istro M-3.

I doc u m e nti ex -IT so no un a r acco lta di carte cattu rate prim a dai tede sc hi e poi dagli american i n e l co r so dell a se conda gue rra m o ndiale; di fa tto , f ur o n o es trap o l ate dai fondi d ' archi v i o de li 'Uffic io Storic o, perché f u ro no ritenute di intere sse pri ma da g li uni e po i dag li al tri. Son o docum e nti molto importanti , a n che p e r l o studio del morale de ll e trupp e e de ll a pr opaganda; co nte n go n o, infatti, moltissim e re la z ioni in mat e ri a. S i segnal a no: - raccoglitore 3 16, r e lazione s ul mo r ale della popo la zio n e, re datta da ll a

Direz ione Gen era le di P o li z ia, no ve mbre 1940 ; - racc og litore 4 /3, notizie d e lla Grecia; - racc og litore 513, s ituazion e e politi ca in Grec ia , Slov e nia , D almazia; - racco g litore 5 14, propaganda antiitaliana in Croa z ia; - raccoo litore 517 rel a zion i e memorie ,.., , 2" Arma t a; - raccoglitore 5 1l l , notiz ie dalla Tuni s ia ; - ra ccog litore 6 /4, rapporto a l Com a ndo Supremo s ull a lotta antiparti g iana in Croazia, 1942; - raccoglitore 717d, o rdi gn i in ce ndiari usat i da lla av ia z ione in g lese; - raccoglito re 91l , a limen ti s pec iali per paraca du ti st i,l 942; -racc og litore 1016, prigionie ri di gue rra, 1942; - raccog litore 12/4 , r ap po rti confid e n ziali a l Capo di Stato Ma gg iore, 194 3; - rac cog litore l 8 /4, notiziari , 2 giugno7 sette mbre 194 3; - racco g litore 1817, si n tesi informazione , sta mpa e propaga nd a ; - racc og litore 2014, s int esi novità informat i ve, mar z o-l u glio 1943; - ra ccog litore 231 l, rimpatri o naz i onali dali ' Afr i ca Ori e ntal e; - racc og litore 2713, relazion i s ulla s itu azio ne in Sicilia, I 943; - racco g lito re 20/2 e 3, b o ll e ttini I , 9 ago ·to -4 settemb re I 943; - racc og litore 30 /6, noti z i a ri mensili Stati o ltre fro nti e ra, 1943; - ra c cog litore 31/9, notizi ari Stati ester i , 1940; - ra ccog litore 33 /3 e 4, rel az io ni della cen s ura, 1941 ;

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- raccoglitore 3715, relazio n e s ullo s pirito d elle tr up pe, 1940; - raccog litore 4016, co mbattim e nti e pisodici ed azion i d i g uerra , 1940; - raccog litore 45, ba ndi d e lla 2" Armata e norme r ela ti ve, 194 1- 1943; -raccog litore 48 /9, relazio ni della ce n s ur a e s it uazion e con· is pond e n za, 1942 ; - raccoglitore 50 e 5 l , notiziari o- iornalieri 2" A rm a ta 1941-1943· ò , , - raccog litore 5 l /3, rela z ioni mensili ass i s tenza e prop aganda, I 942; - raccog litore 51 15, pro paganda tede sca a Karlow, 1943; - raccoglitore 53 / l , n o ti ziari affari c i vili, 194 I - 1943; - ra ccoglito re 56 / l , r acco lt a relazioni mensili spirito d e ll e truppe, 1942; - raccog litore 6211 , in c id e nti e sa botaggi s ull e lin ce fen·ov iarie , 1942; - raccoglitore 651l, re l az io ni mensili co ntropropa ga nda 2" A rmata , 19421943;

- raccoglitore 65/ 2, r iu n ione ufficiali P, 1942; - raccoglitore 66, propaganda; - ra ccog litore 6712, l o tta antipartigiana, 2" Annata , 1943; - ra ccog Litore 70, rel az io ni assistenza e p ropaga nda , 2" A rm a ta, 1942-19 43 ; - raccoglitore 74, noti z iari g iornalieri , 2" Annata , ma gg io-se tte m bre 194 3; - ra ccog litore 751l , tut e la d e l se g r eto , 2 · ' A rmata, J 941 - 1942; - ra cc oglitore 7815 , Ufficio Assistenza 2" Annata, 1943; - raccoo /itor e 7819 v e rbali di ò , interrogatori a milit a r i g ià pri g ioni eri d e i partigia n i , 2" A tma ta , 1943 ;

- raccoglitore 81, bollettini g iornalieri , 2" A rm a t a, lugliodicembre 1942; - raccog litore 83/ l , ope ra z ioni in Slove nia , propa ganda, 1942; - ra ccog Litore 8317, n o ti z iari vari, 1942; - ra ccog litore 8517, i tuaz io ne p oli ti comilitare de ll a D a lma z ia , 1942; - rac cog litore 8911, questioni relati ve ai ce tni c i, 2 " A rm a ta, 1942- l 943; - rac cog lit ore 90/ l O, rapporti i tal oc roati , ba ndo 7-9 - 194 1; - raccog litore 98/ l e 2, r e la zione politico-militare s ull a Corsica, 5" A rmata , 194 3; - raccoglitore l 041l , orga ni zzazione an t i -sabotaggio , 5 " Armata, 1943; - raccoglitore l l 01 l , o rdine pubblico, sit uazione militari provenienti dalla Sicilia, 5'' Armat a, 1943; - ra ccog litore il 016, in c identi fra l e truppe tede sc h e e ita l iane, 5 " Atmat a, 1943; - raccoglitore /Il /4, ass i s tenza mo rale, saA rmata , 194 3; - raccoglitori 11 2. ll 3. 114, relaz ioni del servizio ass iste n za e propa gand a, 5" A rm ata , 1942- 1943; - ra cc oglitore 115, r e laz ioni spi ri to de ll e truppe e d e ll e popo la zioni, sa Annata , 1942- 1943; - raccoglitore 133 /3, A rmata del Po, eff icienza mat e ri a le e mora le, 1940; - ra ccogl itore 1371l , d isco r so d e l C a po d el Governo , mi s ur e di s icurezza , 6 " Armata, 1941 ; - raccoglitore 13712, s pirito dell e truppe, 6" Ar m ata, 1941; - raccog litore 13 7/3, bolle ttini di in fo rmazi o ni , 6'' Atmata, 194 1;

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- ra ccog litore 14414, a tti di sabo taggio in Sicilia , 6 a A rm ata, 1941; - racc og lit ore 14415, att i di sabo t agg io i n Calabri a, 6 a Armata, 1941 ; -raccoglito re 14912, notiz i ari infOim at iv i se tti ma n ali, ga A rmata, 1942 ; - racc og litore 14913, relazion e s ul servizio ass i s te n za, ga Armata ; - raccog litore 152 17, notiziari g iorn a li e ri e m e ns il i , 9 a annata , 1943; - racc og litore 153/4, fogli noti z ie Com a nd o Forze Ar mate E geo, 1943 ; -raccog lit ore 299/5, prote zio n e delle f erro v ie da i r ib e lli , V Corpo d'Arm a ta , 1942; -racco gli tore 307, notiziari d e l V Corpo d ' Arma ta , 1941 -19 42; - ra ccog lit ore 30812, re l az i o ni s u parti g i a ni, propaga nda parti g ia na, V Corp o d'Armata , 1943; - racco g litore 318/ 4, atti v ità sovve rs iva, V I Corpo d 'A n nata, 1941 - 1942; - racco g li to re 319/4 , inform az ion i va ri e , p r opaganda partigiana , V I Corpo d ' A rma ta , 1942; -rac cog litore 31915, protez i o n e ferr ovie , difesa att e ntati , VI Co rpo d 'Arm a ta; - racco g litore 324 14, att i v ità ba n de rib e lli , XI Corp o d ' A rmata , 194 1; - ra ccog li tore 32416, direttiv e opera z ioni anti-parti g iani , 1941 -19 42; - rac coglitore 32511 e 2, lo tta a ntiparti giana, XI Corpo d'Ar mata, 1942; - racco g litore 3271l , n ot i z i ar i o nuc leo intercettaz ioni , X I Corp o d ' Atmata , 194 3;

- ra ccoglitore 32714, bollett i no cetnico; - rac cog litore 336 / 7, interru z io ni , bandit i, XI Corpo d'Armata; - rac cog litore 34314, costitu z ione dei G. A. V. (gruppi arma ti vo l ontari) n ei comuni della Sardeg n a , X III Co r po d 'A rm a ta, 1943; - racc og litore 3761 l , notizi a ri o inf01ma z ioni olt r e co nfine , XIV Corpo d 'A rmata , 1940; -rac cog litore 38413, a tti vità ri be lli , XVIII Co rp o d 'A rmata , 1943; - rac cog litore 39312, bollettin o in f01mazioni , XXV Corp o d 'A nnata , 194 1· ' - ra ccog litore 4 1015, s itu a z io n e politi co -militare nei territor i occupa t i, l940 ; - ra ccog litore 410 /6 e 7, informa z ioni , incide nt i , sabota gg i, Corpo d'A rmat a C e l e re, 1940 ; - ra ccog litore 411 12, relazioni s pirit o dell e trup pe , Co rpo d 'A nn a ta Celere; - rac cog htore 411 14, propa ga nda, di sfatt is mo , Corp o d'Arm a ta Ce lere; - ra ccog litore 423 / 6, richiamo ex sq uad ri s ti , attività parti g i ana, Di fesa Territ o riale di T r ev i s o; - rac co g lit ore 432/4, progetto per l'organ izzaz i o n e ant i- sa b otagg i o , Difesa Territori a le di Bre sc ia, 19401943; -ra ccoglitore 432/5, relazi oni men s ili s ul se rviz io pr opaga nda ; -ra ccog litore 433 13, o rgan i zza z ione anti - s abo taggi o, D ife sa Terr it o rial e di Mil ano, 1942; - ra ccog lit ore 435 /2 , att i di sa botagg i o , D ifesa Terri toriale d i Udine , 19401941 ;

392

- raccoglitore 435/3, vigilanza, Difesa Territoriale di Udine, 1941; -raccoglitore 43515. organizzazione anti-sabotaggio, Difesa Territoriale di Udi n e, 1942; - raccoglitore 43614, attività ribelli nel territorio di Udine, Treviso, Gorizia , 1942; -racco g litore 43619, progetto antisabotaggio, Difesa Territoriale di Udine; - raccoglitore 43714, organizzazione anti -sa bota gg io , Difesa Territoriale di Udin e, 1943; - ra ccog lit o re 437/5, agg r essione di parti g i a ni , Ud in e, 1943; - raccoglitore 437/6, notiziario attività rib e lli , U dine , 1943; -raccoglitore 43717, lotta antiparti giana, contegno truppe, Udine , 194 3; -raccoglitore 43718, cm i ssmi nemici paracadutati ; - raccoglitore 46812 , notiziari Division e "Cacciatori delle Alpi", agosto 1943; - raccoglit ore 4721 l, notizie dalla Iugoslavia, Divisione "Modena"; -raccoglitore 47214, notiziari , Divis ione "Tsonzo", 1943; -raccoglitore 47512, attività dei ribelli, Divi s ion e "G ranatieri di Sardegna", 1942; - raccoglitore 476, s i curezza, segreto, occupaz ione, va r ie partigiani , Divi sione " L eg nano ", Francia; - raccoglitore 477. rela zio ni s ul ser v iz io di propaganda, Di v isione " La Spez i a", 1943; - raccoglitore 477, denunce

propaganda anti-fascista, 223 a Divi s ione Co s tiera , 1943; -raccoglitore 47815, disposizioni per prigionieri c disertori, Divisione "S uperga" , 1943 (?): -raccoglitore 481 12, propaganda dei partigiani grec i , Divisione "Cag liari "; -raccoglitore 50115, relazioni, operazioni anti-partigiani, 2° e 3° re gg im e nto "Granatieri di Sardegna"; - ra ccog lito re 502/6, propaganda, incidenti, contegno popolazione, 2° e 3° r egg im e nto "Granatieri di Sardegna".

FONTI!\ STAMPA

AA.VV., L'Italia in guerra . Il primo anno, R oma 1991. Atti del co n vegno tenuto a Milano dalla Co mmi ss ion e Italiana di Storia Militare. Raccolta di contributi sulla seco nd a guerra mondiale, firmati da studiosi civili e militari, di notevole spessore. Di particolare interesse gli interventi ded i cati alla censura, alla propaganda, a li ' organizzazione del Paes e in g uerra, alla situazione della società italiana in quegli anni. Al momento , risultano pubblicati 6 vo lum .i degli atti dei convegni tenuti anche neg li anni successivi. l primi quattr o so no dedicati alla guerra da l 1940 al 194 3.

AA.VV., L'Italia in guerra 1940-1943, Bresc ia 1990. Pubbli cato n egli Annali della Fonda z ion e Micheletti, il vol um e è la s tamp a degli atti dcii 'omo nimo

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con vegno te nut o a Bresc i a n e l se ttemb re 1989 . N um e ros i g l i sc ri t ti s ulla pro pagand a, s ui miti c r ea ti artifi c io s amente p e r la guerr a, s u parti co lar i as p ett i e ri sv olti soc ia li d e l co n fli tt o .

AA VV. , /940.19 43 L'Italia in g uerra 1940 - 1 943 Imm ag i n i e t e mi de lla propaganda fascista, Bresc i a 198 9. Cata l ogo d e lla m os tra org ani zz ata dalla F ondazione Micheletti , c on contributi di I s n e n g hi e Mi g n e mi sulla pr o pa ga n da d e ll a g u e rra. L e sc h ede c urate d a S c ial a so n o rip a rti te p e r temi s ull.a guerra id e ologic a, s ulla guerr a c ombattu ta, s ul fron te in te rno.

BETRI Mar ia L uisa, L egge re Obbedire Comb a tr e re. L e bibliotec h e p opolari duran te ilfa s cismo, Milano 19 91. Attr ave rso la s t o ri og ra fi a de ll e biblio tec he pop o la ri , l 'a utri ce a nn o t a il fallim e nto del f asc is mo nell'imporre sce lt e di lettura ag li italiani. È una tes i a rdita, c h e co mun q ue v al e la pe na di ri po rt a re per l 'analisi an c h e in que s t o se ttore della propagand a

BR AV O A nna ( a c ur a d i ), D onne e uomini n e lle g u e rre mondia li , Bari 1991. Racco lta di s a gg i , s ull e g u e rre a l fe mminil e o m eg li o v i s t e e v iss ut e al fe mminil e. Si ri co rd a il c on t ributo di Erne s t o Galli D e lla Loggia , c he a v an za ipotes i s ul mut a m e nt o d e ll ' i deo log i a c de ll'imm ag i n ario occide nt a li tra il 193 9 e il 194 5.

A n c h e se mol to "par t ig i a n a", l a r a cco lt a m e tt e g ius t a m ente in lu ce il quoti d i a no d e ll a donna n e ll a g uen a, e me g li o ne fa c o mprendere le soffe re n ze e i r isvo lti dirett i e indire tt i s ul m o r a le de i co n g iunti c omba tt e nti.

CAVA L LO Pi e tro, G li itali an i i n guerra, B o l og n a 1997 .

La g u e rra ch e Cava llo d esc ri v e nell a sua o p e ra non è quella d e i s acri te s ti uffi c i a li di s tori a : è qu e lla vi ss uta d ag li it a lian i n e ll ' immag i na ri o c o ll et t ivo , m a anc h e n e l rea le quotidiano, rico s truita attr a v e rso l e le tt e re ce n s urat e, le relazi o ni d e gli organ i infOim at iv i c he , come ne ll e m o d e rn e te c ni c h e de i so nd agg i d ' opinione, monitorizzano l a parabol a di sce nd e nte d e l co nsen so al fa s ci s m o e a ll a g ue rr a .

CESERANI Pao lo, S toria d e lla pub b li c ità in It a lia, Bari 1988 .

C ese ra ni è un espe rt o d e ll e tec ni c h e d e ll a c o m uni caz io n e pubbli c it a ria c h e giudi ca, con un 'o ttica squi s itamente pubbli c is tica , Mu ss olini , il " prodotto" It a li a, il c on se n o .

COL A RlZI Sim o na , L'opini o n e d e gli italiani sotto il reg ime. 1929- 1943 , Bari 19 91.

Il l avo ro della Co lari z i s i f o nda s opr a ttutto s u ri ce rc he d 'a rc hi v io, in cui a nalizza i do c umenti prodotti da g li informa to ri d e l re g im e pe r so n da re l' opini o ne pubblica e d il con se n s o. La tes i finale è c h e

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Mussolini conosceva bene gli umori della sua gente, anc h e volendo puntua li zzare che la qua lit à delle informazioni non fo sse omogenea, e quindi la teoria che eg li sia stato ingannato dal suo staff politico e milit are n on regge i n a lc un modo.

DALLA COSTA lvo, L'Italia imhal'agliata. L ettere cens urate , Trev i so 1990. TI volume raccogli e alc une lettere (483) obliterate dalla comm i ss ion e di ce n s ura della provincia di Treviso. Si cita solta nto come esempio p er chi volesse ve d e re come o p e r ava la cens ura; è infatti o p era troppo scarna casisti camentc per trame co n siderazioni generali, al più rientra fra quei lavori a carattere territoriale limitati, utili p e r r eg ist r a re testimonianze personal i sulla guerra.

DELLA VO LP E Nicola, Difesa del territorio e prote>:.ione antiaerea (1915-1943). Storia, Documenti Immagini, SME -Ufficio Storico, Roma 1986. Nella storia della protez ion e e d ella difesa del territorio da l c ielo e dal mare , risultano di particolare intere sse i provvedimenti m e si in atto , op rattutto dal punto di vis ta propagandistico , per la difesa della popolazione civ il e .

DELLA VOLPE Nicola, Werden wir es jemals scha.ffen. nach ltalien :uruckzukehren?, in !\ne/ere Helmeandere Menschen, E sen 1995.

Il saggio propone, attraverso le l ettere dei so ldati e dei loro fami liari , una lettura diretta del conse nso al fasc ismo e del suo declino nelle masse, e la visione che i soldati ebbe ro della g u e rr a e della sua q uotidianità , ali' infuori di ogni interpetrazione strumentale.

GENTILE Emilio , La Grande Italia. Ascesa e declin o del mito della na z ion e nel \'en t es imo secolo, Mi lano 1997.

Eminente storico del nazionalismo c del fascismo, l 'a ut ore ana lizza le differenti espressio ni d e l mito nazionale in Italia n eg li ultimi ce nt 'a nni. Di p a rti co lare originalità e d interes se la tesi esp re ssa dal Ge ntile: come i lib e rali avevano cerca to di costru ire una Patria com une a tutti g li italiani, come il fasc i s mo aveva smantellato quest'opera erigen d osi ad unico detentore d e i valori nazionali, così i partiti di ma ssa del dopoguerra hanno proseguito nell'opera di "ideolog i zzazione" de lla nazione svol ta nel ventcnnio, cont ribuendo così a ind ebolire l ' id e ntità nazion ale degli italiani , pr esen tando s i , l 'u n o cont ro l 'altro, co m e unici e veri int erp reti dell'idea nazionale.

GUSPINI Ugo, L'orecchio del Reg im e, Milano 1973.

L'intercettazione telefo nica fu uno strume n to utile non so lo a debellare nemici e avv ersa ri , ma anche a so ndare opi ni oni e consenso . Ne

395

scrive uno degli addetti ai lavori , alternando s toria, ociale e c urio s ità attraver s o la cita z ione di brani di conversazioni interce ttate.

IMBRI ANI Ange lo Miche l e, Gli italiani e il Duce, Napo li 1992. Dallo s tudio dell e relazioni dell ' OVRA, Imbriani elabora una ri cerca c he pre s ta attenzione al l a ricezione da parte degli italiani del mito del Duce rappresentato dalla propaganda. È po ss ibil e seguire così l ' evolu z ione d e l mito nell ' immaginario della gent e : dali ' accettazione del mito ste ss o al s uo cre puscolo.

INNOCENTI Marco, L'Italia nel 1940. Come e ravamo nel primo anno della guerra di A1ussolini , Milano 1990. Il volume è uno s pacca to della vita di ogni giorno del fronte interno , s u cui la guerra pesò come su quello combattente. È sto ria e cronaca della lotta quotidiana d e lla gente co mune , che s i s vo l ge tra te ssere, s urr ogati, oscuramenti, accaparramenti , ma anche fra festicciole in famiglia e co loni e della G. I. L.: ancora pe r poco.

LAZZERO Ricciotti , 11 Partito Nazionale Fascista, Milano 1985. È prin c ipalmente una s toria art icolata e molt o documentata s ul partito fasci s ta, s ulle sue organ iz zazioni, sulle s ue manife s ta z ioni. Uti le perché contie ne ampi st ralci e richiami alle attività propagandi s ti c he s piegate dal Regim e .

LEPR E Aurelio, La guerra delle matite. L a satira in Italia da/1940 a/1943, Napoli 1990. Opera molto ori g inale, in c ui l a guerra viene raccontata a ttraverso le vigne tt e comparse su "Bertoldo", "Mare' Aurelio", " Tra1'aso ". E forse è proprio con la sat ira che si riesce a coglie re tutta la tragedia d e lla guerra attra ve r s o i s uoi aspetti grotteschi e fars esc hi, che sfuggono, a l contra rio della scr ittura , all'opera del ce n so re.

LEPRE Au reli o (a c ura di ), La gue rra imm ag inata. Teatro, canzone e foto g rafia (1940-1943), Napoli 1989. Ra cco lt a di contributi di Cavallo, la ccio, Me ss in a, Del Bosco . re datti con ri g ore sc ientifico ma rivolti a un vasto pubblico , che rico stru iscono l'atmosfera degli anni di g ue rra attraverso i drammi ispirati al conflitto , le rivi ste teatrali , le canzoni, le fotografie.

LEPRE Aurelio , Le illu s i oni La paura La r ahh ia. Il fronte intern o italiano 1940 - 1943, Roma 1989. Lepre annota in quest'opera il crollo del fronte intern o, dovuto a ll a frattura tra ma sse e fascismo a cau sa principa lm ente degli sviluppi negativi delle vicende b e lliche. L'autore tiene a so ttolineare , g iu s tament e. c ome il passagg io dalla g uerra immag inata a quella reale provocò un profondo mutamento di opinioni nella gente; c perché a partire dal 1942 s i possa parla r e di un antifasci s mo generalizzato c non più elitario.

396

RIZZI Loris, Lo sguardo del potere. La censura militare in Itali a nella seconda guerra mondiale 1940-1945, Milano 1983. Attraverso la lettura delle relazioni sulla corrispondenza operate dalla censura, e delle stesse l e ttere di civili e militari, Rizzi rico struisce lo "spirito pubblico" e quindi l 'o pinione degli italiani e l 'evoluzione del fronte interno nei confronti della guerra, illuminando uno degli aspetti meno noti del periodo storico preso in esame.

RHODES An tony , The art of persuasi on : World War 1!, The Wellfle et Press, 1987. È un testo utile per conosce re come fu int erpretata e spiegata l a guerra psicologica dall· avversario poi alleato.

SAMMARCO Paolo , Fronte Intern o, Milano 1942.

È l 'unica opera disponibile, di una certa consistenza, dei rapporti fra fronte int erno e fronti di guena, redatta durante il conflitto. Non è di alcun va lore s toriografi co, poiché è so ltanto retorica, r e datta seco ndo gli stilemi dell'epoca con linguaggio melen so, artatamente forzata e quindi falsa nella descrizione di quelli che furono effettivamente i rapporti tra i due fronti: fu solo scritta in omaggio al R egime.

VALORI Aldo, La campagna di Russia, Roma 1950-1951.

Valori fu uno dei più efficac i pubbli cisti del fascismo, che già nella grande gue rra aveva dato co ntributi alla propaganda. Segnaliamo qu est'opera, pubblicata a fascicoli settimanali, perché contiene tre importanti capitoli che ci interessano: "Un'arma modernissima: la propaganda", "Asperri e problemi dell' i111 ·erno russo" , "La Russia 1·ista dai soldati italiani", particolari per capire il clima intorno alla campagna al front e russo e l 'ope ra di assistenza e propaganda spiegate.

* * *

NOTA: per chi voles se approfondire la storia degli avvenimenti bellici, segna liam o le opere edite dali 'Ufficio Storico e relative alla seconda guerra mondiale. Sono testi che trattano soprattutto le operazioni militari, non trascurando peraltro aspetti politici e diplomatici ad esse legati, e tal vo lt a con annotazioni r elative alla propa ganda, all'assistenza, al morale delle truppe. Si segnala, infine, la collana periodica annuale "Studi Storico Militari", edita dall'Ufficio Storico a partire dal 1984, c he contiene molti saggi s ulla seconda guerra mondial e.

AA.VV. , Bollettini di Guerra del Comando Supremo, Roma 1970.

BOTTI Ferruccio, La logistica dell'Es e r c ito italian o, Volumi III e IV, Roma 1996.

397

BIAGI N I A. -FR ATTOLI LL O F., Verbali delle riuni oni tenut e dal Cap o di Stato lvtaggiore Generale, 4 vo lumi , Roma 1982 - 1985 .

BIAGIN I A. -FR ATIO LILO F. , Diari o Stori co de l Com ando Supremo, 7 volumi , Roma 198 6 - 1997.

CEVA L. -CU RAM l G. , La meccani:zazione de ll 'Ese r c it o italian o .fino al 1943, Roma 1989.

DE FR ANCESC Hl C.-De Ve cch i G. , L e opera::. i o ni delle Un ità italiane al .fì'onte russo (1941 -1943) , R oma 1977.

DE FRA NC ESCHI C.- DE VECC HI G .. I S e r vi: i logistici delle Un ità italian e al fi·onJe russo , R oma 1975.

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GALLINARI Vin cenzo, L e operaz ioni del giugno l940 s ull e Alpi O ccidental i , Rom a 1981.

INAUDI Giuseppe , La notte più lunga . La ha/taglia del so lst iz io d' in1 •erno sul D on , R o ma 1979 .

LOI Salvatore, L e o p e ra z i on i delle Unità ita liane in Ju gos lm 'ia (7941-1943 ), R oma 1978 .

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MONTANARI M a rio , La campag n a d i Grecia, Rom a 1980.

MONTA NA RI Ma rio , L ' E serc ito Itali ano a lla 1·ig ilia della seco nda g u e rr a mondiale, Roma 19 82 .

MONTANARI Mario, L e opera::. ioni in A.fi·ica Settentri o nale, 4 volumi, Rom a 1990 - 1993.

PEL AGA LLI S e rg io , Il generale E.fi'sio Man as, addetto militare a Berlino (19 36-1 943) , R o ma 1994.

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SA NTO N I A lberto, Le opera:ion i i n Si c ilia e Calabria (luglio- se ttembre 1943), Roma 1983.

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TALPO Ocldon e, Dalmazia. Una cronaca per la stor ia , Volum i I e Il , R oma 1990 .

398

Cartoline e posta militare

FONTI DOCUMENTALI

Raccolta cartoline militari, alb um delle cartoline di prop aga nda, custoditi nell e raccolte dell'archivio icono g rafico dell 'Ufficio Storico.

Diari Storici. reg istro N 1- 11. fondo citato

-ra ccog litore 4049, dispo s iz ioni censura e posta militare in Africa Ori en tale; -raccoglitore 4049, uffi ci posta militare vari; - raccoglitore 421, cartoline di propaganda, Grecia; - raccoglitore 4152, servizio postale e tel egrafico: - raccoglitore 421 h. cartoline di propaganda per la campagna di Grec ia.

Si segna lano , inoltre, i seguenti rac cog li tori d e i diari storici d e lle Int e n de nz e dell e Armate e di al ti comandi, dov e so no raccolt e co ngru e docum en tazioni delle Direzion i Postali e qu in d i del serv i z io di pos t a militare: - raccoglitore 57, P Am1at a :

- rac coR iitori 60, 103, 187,340,356, 383,4 92,591 ,642,741. 8 13,1100, 1127. 1218 , 1327, servizio di po s ta milit are pres so la 4 aA1mata ;

- ra ccoR litori 72 e 73, servizio di po s ta militare presso 1'8" Armata; - ra ccog litore 370 , servizio di po s ta mili tare presso l'l P Armata; - ra ccog litori 889 e 891, se rvizio di

po s ta militar e in Africa Settentrionale: -r accoglitori 967, 968. 1181, serv izio di posta milit are presso il Comando Superiore Forze Ann ate Albania; - raccoglitori ll68, 1169. 1170. 1171. ll 72, servizio di posta militare presso il Comando Supe riore Forze Armate G rec ia· ' - raccoglitore l 323, se r v izio di po sta mi l itare presso il Comando Trupp e Montenegro; - raccoglitore 1238, servizio di posta militare presso il Comando II Corpo d' A rmata ; - r acco glitore 15 l l, se rvizio di posta militare pres so il Comando della 7" Atmata.

Carteggio del Co mando S upremo e dell o Stato Ma gg iore Generale, 2(/ C.M .. registro 113. fondo c it ato - ra cco Riitore 15715, posta , serv i zi vari dal 1942.

Carteggio Circolari, registro M-7. fondo citato - ra cc oglitori da 308 a 312, disposizioni s ulla posta militare.

Carteggio Ministero Gu e rra- Gahin elfo, registro H-l. fondo citato - raccoglitore 12 / 2, se r viz io posta militare, giugno 1940-settembre 19.42;

399

- raccoglitore 13118, cens ur a postale i n Afri ca Settentrionale, ottobre L940mar zo 1941· ' - rac cog litore 34/3, se rvi z io pos tale d a genna io a dicembre 1942 ; - raccoglitore 39/ 9, se rv iz io Posta Militare maggio-dicembre 1942; -ra ccoglitore 48/2, se rvi zio postale da gennaio a d agosto 1943.

Carteggio Comando Supremo e Stato Maggiore Generale , registro 1-4. fondo c itato -raccoglitore 8 / 9, serv i zio posta militare, 1940; - ra ccoglitore 2611 O, se rvi z io postale, ago s to 1941-settembre 1942.

Carteggio \·ari Uffici dello Stato Maggiore R. esercito, registro L-1 O. fond o c it ato - raccoglitore 136115, varie posta militare; - rac cog litore l 44/6, norme s ul serviz i o po s ta le.

Carteggio Sussidiario Stato Maggiore R. Esercito, registro L - 14. fondo citato - raccoglitore 75 1l 2. esigenza Russia. servizio postale, te legrafi co, rad iot.e legrafico; -raccoglitore 7813, se rvi z io postale Ru ssia, 1942; -raccoglitore 1151l, relazion e s ulla censura e servizio postale, 1941.

Carteggio Documenti ex- !T, registro M-3. fo nd o ci ta to 400

- raccogli t ore 44 l l 5, posta seg reta , Zona Militare di Mantova, 1943.

FONTI A STAMPA

AA.VV., Colle:ionismo italiano, 3 volumi, Mil ano 1979.

Op e ra per collez io ni st i, di interesse sol ta n to per le notizie che fornisce s u a lcuni a utor i di cat1oline e manife s ti.

BREDA R enato, Le cartoline dei prestiti di guerra, SME-Ufficio Sto ri co, Roma 1992.

L' ul t ima parte di quest 'o pera è dedicata a ll e car to lin e dei prestiti di guerra e me sse nel corso de ll a seconda gue rra mondiale. Di partico l are int eresse la normativa d e i prestiti cd i l cata logo dell e carto lin e.

CAD I OLI B.-CECCHI A., La posta militare italiana nella seconda guerra mondiale, SME-Ufficio Stori co, Roma 1991.

È un 'o pera esse n ziale, unica nel suo ge nere, per conosce re la s toria e l 'o rgani zza z ione del serv iz io di posta mil itare nella seco nd a guer ra mondiale. Di interesse anche il capitolo dedi cato alla censura delle corri s pond enze, e il ric co apparato i conog r afi co c he illustra il tes to.

DEL LA V OLPE N ico la, Cartoline Mili ta ri, SME-Ufficio Storico, Rom a 198 3.

Stori a delle cartoli n e militari , co n annotazioni cr i tic he . Comprende

ca rtoline di propaganda, per i p r es titi , in franch igia, reggimenta li , e messe nel corso della seconda guerra mondiale.

DON AD El Mario , L'Italia delle ca rtoline, Cuneo l 978. At tra ve r so le carto lin e, l 'a utore tenta una ricostruzion e della s toria d ' Italia , co n una lettur a " par z ial e"; parte del vo lume e delle illu s trazioni è dedicata alla seconda guena mondiale .

FRASCHETT I Lu c ian o, Storia viva . La s toria attraverso i manifesti, i giornali. le cartoline, 10 v olumi , Roma 1990. È un ' antologia che ra ccog lie in facsi mile le icono grafie c itate nel so ttotitolo e l e tes tate dei maggiori quotidiani del tempo. La sce lta punta s ui maggiori avv e nim en ti della g uerra; è un 'opera so lt a nto v i s iva, belJa da ve dere , ma manca di apparato s torico e critico p e r c ui è fine a se s tess a.

MORDENTE Mario , Ca talogo delle cartoline illustrate italiane , Roma 1980.

Più che un cata lo go, il volume è una carre llata della s toria d e lla ca rtolina co me mez z o di comunicazione, dall e origini. È molto util e p e r lo st udio d e ll e tematiche e d eg li illustratori , e per avere idea di come la carto lina si s ia diffusa in ogni ca mpo; soltanto poc h e pagine sono d e di ca te alle ca rt oline milit ari.

SCUDIERO Mauri z io , Un documento di mezzo secolo di s to ria italiana. Le cartoline della ro ll e: ione Tolda, Rovereto 1988. La collezione Told o è c u s todita presso il Museo Stori co de lla Guena di R ove r eto . Scudi e ro la prese nta , fornendo indi c a z ioni s oprattu tto s ui ri sv olti prop agandistic i d e lla g u erra c h e le immagini dell e ca rtoline offrono .

STURANI Enrico , Otto milioni di ca rtoline per il Duc e, Torino 1995. Sturani è uno d e i maggiori s tudio s i d e l fenomeno cartol ina. In quest ' opera ana li zza gra n p a rt e della produ z ion e di c artoline dedicata a Mus so lini , c on interessanti rifl ess i o ni su Ile c apacità del Capo di esse re pubb li cista di se s t esso, tanto da essere "so m a ti zzato" nei volti d e i militari di seg nati in m olte vig n e tte.

ZA MBELLI Emili o, Nuovo cata l ogo Za mbelfi delle ca rt o line di Boccasile , Roma 1979. 11 volumetto non è un v e ro e proprio catalogo, soprattutto pe rché redatto principalme nt e s ull a co ll ez ione d e ll'autore. È co munque importante p e r chi voglia co n osce re buona parte della produ zio n e di Boccasile , che fu forse il maggior interprete grafico de ll a propaganda del fascismo e pr o du sse un notevole numero di cartolin e d i propaganda , militari e non.

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Fotografie e cinematografie

FONTI DOCUMENTALI

Archivio fotografico dell' l/fflcio Stor i co Segnal i a m o l e ca tegorie 201-50 1-502-503 -504-505-507774-778 -786, che r acco l go no fotog rafi e de i vari fronti e di propaganda.

Diari Storici, registro N l - 1 l . fondo cita to

- ra ccog litore 4052. foto g rafie Tripo li tania e Cire n aica; - raccoglitore 2245, f i lm LUCE su ll a co n quista dello Spadarit , f ron te g reco; - rac c og litore 4055, foto g rafie ;

Carteggio Circolari, reg istro M-7 . fondo cita to - ra ccog litore 49918, d is pos iz ion e e rvizio foto-cinemato g rafico.

Carteggio Ministero Guerra-Gabine tto, r eg i stro H-1. fondo c itato - raccoglitore 716, a rti co l i e fotografie p e r g iornali esteri, 1940.

Carteoaio \'ari Uffici Stato Ma oo io re R. 00 ,..., ,.., Esercito, registro L-10. fondo c itato - ra ccog lito re 28/4, re l az ioni m e n si li s uli ' attività cine mat og r afica a favore d e ll e tru pp e, marzo 1943; - ra ccog litore 96 / 7, d ocu m e ntario LUCE , fotografie.

Ca rregg io Documenti e.x- !T, reg istro M- 3 . fondo c itato - r accog litore 6716, porto ed uso di macchine fotograf ic h e; -raccoglitore 14917 , serviz io fotoc in e matografic o, 8 J A rm ata, 1942.

FONTI A STAMPA

AA . VV., L'Esercito It aliano nella seconda guerra mondiale. Immagini, SME-Ufficio Stor ico, Roma 1978. Volume fotog ra fico d e lla g uerra s ui vari fronti , tratta dalla imponente raccolta dep' archi v io fotog rafico d e li ' Uffi c io Storico. P recedono l e fotografie una sintesi deg li avve nim enti c he meglio fe:umo comprende re l ' importan za storica d e lle immagini.

C HIUSA N O A.-SA PORITI M. , Immagini della seconda g uerra mondiale . L e Alpi O cc identali, SMEUff icio Storico, Roma 1995. Sintesi docum e nt a le e fotog r afica deg li avvenimenti de ll a g u e JTa portata a ll a F ranc ia n e l gi u g n o del 1940 , con d ive r se immagini in e dit e, tr atte dali ' archivio foto g rafico d e ll ' Ufficio Storico.

COMAN DO BRIGATA ALPINA

TRIDENTINA, Campagna di Ru ss ia , Bressano n e 199 1. A lb um fotog rafico, r i.partito per temi e rea li zzato con le d ocu m e nt azioni

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fotografiche custodite dalla Brigata Tridentina. Vi sono molte immagini inedite, opera di militari che prestarono servi z io e combatterono con la grande unità al fronte russo.

DELLA VOLPE Nicola, Fotografie Militari, SME-Ufficio Storico, Roma 1980 .

Il volume fa la storia della fotografia nell'Esercito e dei fotografi militari; in appendice , è sinteticamente de li nea to quanto avvenne nella seconda guerra mondiale.

DE SANTI Pier Marco, Cinema e Storia. Il Guerra Afondiale, SMERivista Militare, Roma 1990 . Antologia a schede dei film della e sulla seconda guerra mondiale, con s ommario del soggetto e annotazioni della critica .

GOGLIA Luigi, Storia .fotografica dell ' lmpero.fas ( ista ( 1935-1941 ), Bari 1985. Goglia, docente universitario, africanista, è fra i pochi accademici a utilizzare l'immagine fotografica come documento per la storia. La sua opera va quindi letta e vista per com prende re come l ' utilizzazione critica e metodo lo g ica della fotografia possa surrogare, per molti versi, il documento ca rta ceo.

KOZLOVIC Andrea, Storia .fotografica della seconda guerra mondiale 7939-

1945, Novale di Valdagno 1989. Il volume è un compendio , suddiviso per temi , dei maggiori avvenimenti della guerra illu s trati con le fotografie. È dedicato non solo alla guerra degli italiani, ma spazia su tutti fronti in cui combatterono le nazioni belligeranti .

LAURA Ernesto G ., Fotogrammi di ouerra fi·ammenti di cinema Roma (_ ' ' 1995.

Laura è forse il piLt noto esperto di fiction di guerra a li vello mondiale. Nel volume fa la storia del cinema di guerra, dai primordi, con annotazioni critiche e tecniche , e presenta un elenco delle pellicole. Indispensabile per chi voglia conoscere quali sono stati i film ispirati alla seconda guerra mondiale, anch e coevi ad e s sa, e quindi quali film venivano proiettati alle truppe.

LEPRE Aurelio (a cura di ) , La guerra immaginata, opera citata. Si ripropone per il saggio di R. Messina, sui rapporti tra storia e fotografia.

RIVISTA Ci ne Radio, annate varie. È una rivista non solo tecnica, che vale la pena di consuJtare perché esplora i nuovi strumen ti di comunicazione e fa comprendere l 'uso che ne venne fatto per la propaganda.

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Manifesti e volantini

FONTI DOCUMENTALI

Diari Storici, registro N l -11. fondo citato - raccoglitore 421 h, mani festini di propaganda per le truppe greche.

Carteggio del Capo del Governo, registro H-9. fondo citato - raccoglitore 11: • Veneto, manifestini , 9-11-1941; - raccoglitore 12: • manifesto di propaganda anticomunista, 28 -7 - 1943; • manifestino di propaganda, 5-81943 ; • manifestini di propaganda, 8-81943.

Carteggio Sussidiario Stato Maggiore R. Esercito, registro L - 14. fondo citato

- raccoglitore 1915, manife s tini lanciati dagli alleati, 1943.

Carteggio Do c um enti ex-/T, registro M-3. fondo citato - raccoglitore 6713, volantini "salva la vita", 2" Armata, 1942; - raccoglitore 7811, manifestini australiani e sovversivi, 1943; -raccoglitore 43216, manifesti di propaganda, 1943.

Nota: i riferimenti archivistici relativi ai volantini sono minimi; nel corso delle

ricerche , infatti, abbiamo scoperto che i repertori d'archivio sono purtroppo lacunosi, poiché nella maggior parte dei casi non riportano alcuno accenno ai volantini ed ai manifestini contenuti nelle buste. Le indicazioni date, pertanto, sono quanto mai indicative e servono soltanto ad un primo approccio con la materia volantini; per studiare a fondo l'argomento occorrerebbe consultare circa 3.000 raccoglitori d'archivio.

FONTI A STAMPA

AA.VV., Colle z ionismo italiano, opera citata (vedi cartoline).

DE MICHELI Mario, Manifesti della seconda guerra mondiale, Milano 1972. Raccolta di manifesti della guerra, con presentazione ed alcune annotazioni critiche.

FRASCHETTI Luciano , opera citata (vedi cartoline).

VEROLI Sebastiano, Il Regime sui muri, Pollenza 1987. Catalogo della mostra realizzata a Macerata nel '1987, con ampia presentazione dei manifesti di propaganda del fascismo.

VILLANI Dino, Storia del man(festo pubblicitario, Milano 1964 .

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È un 'o pe ra fondament a le in materia di m a nifes ti , dei qu a li ne rip erco rre la s tori a, dando anch e notizie sui maggiori a utori. D ed i ca am pio s pazio ai manifes ti di prop aganda politica e della g ue rra.

ZEMAN Zby nek , I manifesti e la guerra (1939 - 1945 ), Nova ra 1978. Il vol um e presenta una ca rrell a t a d i

manifes ti editi p e r l a propagand a d i g u erra dai di ver s i paes i beli i ge r an ti. È util e per l o studio compa r ato del mod o in cu i le ideolo g ie e la propaganda furono graficamente trad otti dai pubbli c isti dell e m agg iori nazioni imp eg nate nel co nflit to . To cca so lt anto marg in a l me nt e i manifes ti it a li ani .

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Stampa. Giornali, riviste, opuscoli

FONTI DOCUMENTALI

Diari Storici. registro N l -l l. fondo citato

- raccoglitore 2273, rel az io ni e opu sc oli s u i prigion ie ri ; - ra ccog litore 330, giorna le "In marcia";

- raccoglitore Il 09 , giornali di propaganda in Albani a ; - ra ccog litore 227 l, opus co li pubblicati d a i prigionieri italiani;

- ra ccog lito re 4026, Mini s t e ro Africa It a li ana, re l az i o n i e s tralci di giomali; - ra ccog litore 4055 , s tampa este ra; - raccoglitore 405H, n o ti z i a ri , stampa araba; - raccoglitore 4053, s tamp a; - raccog litore 346, r e l azione opuscolo l 0 ° regg imento alpini.

Carteggio Circo lari , registro M-7. fondo c itato

- ra cco glitore 293 / 6, giorna li , gio rnalisti, corrisponden ti di gue rra.

Carteggio Ministero Gu e rra -Gabinetto. rers is tro H-l. f ondo citato

- raccoglitore 716, arti co li e fotografie g io rnali es teri; - ra ccog litore Il 16, corr i s pondenti di gue rra da l giugno 1940 a l g iugno 1942; - raccoglitore 22 12, comme nti g iornalisti stranie r i s ull e ope ra zion i in Libi a;

- ra ccog litore 37115 , corrispo ndenti d i g uerra, febbraio-nov e mbre 1942 .

Car t egg io Comando Supremo e Stat o M aggiore Gen erale, registro 1-4. fondo citato

- ra ccog litore 2519, noti z iario "Spagna" inviato dalla MMIS, 1941; - raccoglitore 271 l l , pubblicazio ni a stampa; - r accog litore 29/ 6, art icoli per la s tampa germ anica, ottobre 1941 ; - raccoglitore 43 / 16, pr o p aga nda su ll a s tampa es tera ; - ra ccog litore 50 17, pubblicazione "La Tunisia", gennaio-fe bbraio 1943; - raccoglito re 54/2, commen ti s tamp a tedesca , 1943; - raccog litore 55 18, s tampa c propaganda es tera.

Cartegg io del C apo del Go\'erno. reg istro H -9. fondo citato - raccoglitore 6 : • ar ticolo giornali stico su So llum e Sidi el Banani , 22- 10 - 1940; - r accog litore 9: • g iornale "Libro e moschetto", 20-l 01940 ; - raccoglitore l l: • ca le ndari R egio E se rcito, 2-1-1942; • g iornalisti giappon es i , 3 1- 11 -1942; - r accog litore 12: • co ntrollo degli stampati, 13-2-1943 ; • c omunicazione antifasc is ta a tampa , 7 - 8-1943.

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Carteggio \'ari Uffici Stato Maggiore R. Esercito, re g istro L-1 O. fondo citato

- raccoglitore 21/H, monografia sulla battaglia dell e Alpi ; - raccoglitore 21 l I O, monografia d e l la Di vis ione " Si e n a" n e ll a cam pagna d i Grecia; - raccoglitore 2 1l Il, stampa, er oi e d avventure d e lla n os tra g uerra; - raccoglitore l 431 l, a rticoli sulla stampa, 1940.

Ca rte ggio Sussidiario Stato Maggiore R. Esercito, re g istro L-14 . fo ndo citato - raccoglitore 8818, impianto tip og raf ia 8" Armata in Ru ss ia, 1942.

Ca rteg gio Docum enti ex -/T. registro M -3 fo ndo c i tato

- raccoglitore 16 17 , g io rn a li e opuscolo " Insegnamenti guerra di Spagna", 1943; - ra ccog litore l 818, r asseg n a sta mp a trasmessa dali ' Adde tt o mi l itare a Zagabria, 1943 ; - raccogl i tore 22/3, opusco li d i propaganda, 1941 .

FONTI A STAMPA

Del Bu ono Ores t e, Eia, Eia, Eia, A/alà. La stampa italian a so tto il fascismo, Mi l a n o 1971. N ico la Tra nfag li a h a cura t o la prefazione di q u es t 'o pera. È un 'a ntologia dell a s t a mpa italiana del ventennio , con int e ress ant i

considerazioni s ul giornalismo, le corrispondenz e eli gue rra , gli interventi d e l reg im e s ulla stampa. È però un'op e ra fo rt e mente crit ica, la c ui lettura pres up po n e conoscen ze in materia.

CA R A BB A Claudi o, l/ fascismo a fumetti, Rimini 1973 . L 'o pera è una r asseg na del l a s tamp a per ragazzi, in particolare de i fume tti , c h e segnaliamo perché documenta come a nch e in questo particolare setto re della co muni c a z io n e arriva r ono l e diretti ve d el reg im e.

CESARI Maurizio , La ce nsura nel periodo fas c i sta, Napoli 1978. l n un saggio contenuto, frammentari o, ma docum e nt a t o, perché scritto s u documenti d 'a rc hi v io, Cesari ricostruisce in pa r te l ' in ge renz a del fa sc is mo s ull a s t a mpa.

FRASC H ETT I Luciano , o p era c it a t a (ved i cartolin e) .

L I CATA Cla u d i o, S to ria e linguaggio dei co rrispond ent i d i [!, uerra, Milan o 1972. L ' autore è g iorn a li ta professioni s ta. R ip e rco rre la s t o ri a e il lingua gg io d e l g iornali s mo di g ue rra sec ondo un ' ottica c h e, in v e rità, ·appa re alquan t o un il atera le e parz i a le; val e comunq u e l a p e n a di legger la.

MUR l ALDI Pao lo, L a stampa del regime fascista, Bari 19 86 .

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Il lavoro di Murialdi ri costrui sce la sto ri a del la stamp a e de l giorna li sm o dal 1925 a ll 943. È un ' opera fondam e ntale in materia, m o lto ricca di dati c notizie , fra le mi g li ori di quell e esa minate.

RIVISTA Cronache de /La Gu e rra , annat e varie . È l ' uni ca rivista c h e qui si seg n ala , perc h é va le veram e nte la p e n a di

sfogl iarla , s ia p e r ca lars i ne ll ' atmosfera d e ll 'e poca s ia per capire co me g li s trumenti di comunicazione v id er o e rapprese ntaro n o la g uerra.

VALORI Aldo, c it a to (ve di Pro pagan da ) In u n fa sc icolo fo rn isce ampie n ot i z i e su i g io rnali pubblicati in Ru ss ia dai Com a ndi italiani.

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FONTI DOCUMENTALi

Diari Stor i c i, re&i s tro N l -JJ. fo ndo ci tato

- raccoolitore 4055 rad iodiffus ioni () ' 1942; - r accog litore 4053, r ad io , Africa; - raccog litore 4149 , co mitato radio; - r accog litore 4152, radio posta 1940 ;

Carteggio della Commissione Sup rema per la Difesa dello Stato, registro F- 9. fo nd o c itato

- r a ccoglitore 5713, l 'o rg anizzazione ed il funz ionam ento d e ll a radio in guerra , rela z ioni varie , 1940.

Carteggio D ocumenti ex -/T, registro M-3. fondo citato

- raccog litore 20118, r e la z ione alla radio della battag li a di Tunisi, 13 -5-1943; - raccoglitore 30 /4 , bo ll e ttino radio in italiano e altre lin g ue; - raccoglitore 65 13, tra s mi ss i o ni radi o Za r a, 1942; - raccoglitore 66, asco lt o radi o estere . 1942 ; - rac c oglitore 70, vari e, radio; - ra ccog litore 7 l l l. n ot iz iario radio s tampa Lubiana , 194 3; - ra ccog litore 14411, radio c landes tina in Calabria , 194 1.

FONTI A STAMPA

CASA LI Pi o (a c ura di), Pagine sulla &uerra alla radi o, Firenze 1942. Il vo lume è la r accol ta a sta mp a di a lc une dell e rad iocro na c he tr asmesse nei primi dodi c i m es i di g u e rra , tr atte dai commenti ai fatt i del giorno, · dalle conversa z ioni , dalle co rrispondenz e dai fronti , dal g iornale radi o. Vi s i ritrovano i nt e r ve nti radi o di Ansa l do, P avo lin i , Serena, F oschini , Ap p e liu s, Alessi , Gra y, Valo ri , e d i mo lti al tri , c h e co n la voce died e ro a nnun ci e comme nti t e stimoniando, eli ge tt o, l '" immediato " della g uerra nella visione di quel t e mpo , in pratica il "co me la pen savano" parlato.

C RE MASCO LI Fra n co, Parlano i combattenti, R oma 1942 Alt ra antolo g ia d e ll a g ue na dell e parole . Con la p ec uliarit à che gli oratori sono in qu es to caso gli stess i protagonis ti d e ll a g u e rra, i militari. Sono infa tti riprodotte n e l volum e alcune radiocron ac he dirette dai va ri fro nti , in c ui g li in te rl ocutori so no g li s tess i so ld a ti c h e, fr a una battaglia e l ' altra, raccontano le pr o prie es perienze o int e r vengo no con linguaggio semp li ce e s pontaneo, es primendo talv o l ta tuttto l'imbaraz zo di c h i non era avvezzo a parlare davanti a un radi ocro ni s ta e ad un mi cr o fo n o.

Radio
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ISOL A Gi anni, Abbassa la tua radio. p e rfavore . .. , Firen ze 1990 . Come re c it a il sotto tit o l o , è un a storia dcii 'ascolto radiofon ico in It alia durante il ve ntenni o . L ' ultim o capitolo forni sce la s itu az i one a li 'e ntrat ata in guerra del pote nt e mezzo di comun icaz io ne.

MONTELEONE Franco, La radio italiana nel periodo.fascista, Ve nezia 1976. È l 'opera più co mpl e t a del rapporto c h e s i sviluppò in It alia tra il fascismo e il m ez zo d i c omuni caz ion e d i ma ssa radi o foni co, da lla lotta ini ziali pe r le concessioni de ll e tr a mi ssioni a ll a miJitariz zazio ne del mezzo. Di particolare inte re sse a nche l' a p pe n dic e documen tal e, che, se n za ave re le pre tese di una vera anto logi a, ra ccog li e s ia carte arc hivisti c h e s ia test i di trasmi ss ioni , da i prim ord i a ll e corrisponde n ze de ll a R epubblica Sociale

PALM IERI Fulvio, Sul cammino della vitto ria, R o ma 1942. Il vo lum e ra ccog li e i co lloqu i di R adio I gea, trasmiss ione d ed ica t a in orig in e ai d ege nti d eg li ospedal i e s u ccess ivam e nte ai fer i ti di g u e na. L e radioconver saz ioni so no un a parziale raccol ta d i q uelle t en ut e da Fulvio

Palmieri , redatte con lingua gg io co mpren s ibil e e attaglia t o a ll. a s ituazione, precedute da un breve com m ento a fa tti e f ig ure della guetTa.

PI CCIA L UT I CAPRIOL I M au r a, Radi o -L ondra 1940-1945, Roma 1976

I n due vo lumi , l 'ope ra è l 'inve nt ar io archivistico delle t rasmissioni p er l ' Italia di Radio Londra, irradiate dal 1940 al 1945. È prece duta da una amp ia introduzione della c ur a tri ce. c he ben so tt oli n ea non solo l ' impo rtanza d egli as p e tti sto riograf ic i d e i docum e nti , ma anc he l a g u erra di pr opaganda svo lta attrave rso l'etere da ll e du e r adio avversar ie .

STATO MAGGIORE ES ER C ITO , Eserc it o e Comunica-:.ione, Roma 1993 Sagg i o d e dicato alla s tor i a ed a ll ' utili zzaz ione de ll a com uni cazione, e de i s uoi st rumenti , da par te de li 'Eserc it o. Un ca pitolo , sc ritto d a Mo nt e l eone, è dedicato a ll a rad io e a ll a tel ev is ione ; in fo rma s intetica , l 'a utore acce nna a ll e voci n e ll 'a ri a, ai pa l inses ti di guerra e a l fronte interno.

RIVISTA Cine Radi o, ope r a c it a t a (ved i c in e ma ).

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