7 minute read

Notizie sugli autori

Next Article
Andrea Panaccione

Andrea Panaccione

NOTIZIE SUGLI AUTORI

Franco Andreucci (1943) è stato professore di Storia contemporanea all’Università di Pisa dal 1975 al 2013. Si è occupato di storia del socialismo, del marxismo, della socialdemocrazia tedesca e del Partito Comunista Italiano. È stato Jean Monnet Fellow all’Istituto Universitario Europeo e ha insegnato presso le Università di Barcellona, Chicago e Marburg.

Advertisement

Giuseppe Bedeschi (1939), Docente di storia della filosofia all’Università “La Sapienza” di Roma, ha insegnato all’Università di Cagliari e all’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”. Studioso di Hegel e del marxismo, ha approfondito in seguito la storia del pensiero liberale. Caporedattore dell’Enciclopedia del Novecento, direttore dell’Enciclopedia delle scienze sociali e dell’Enciclopedia dei Ragazzi, è membro del comitato scientifico della rivista “Nuova storia contemporanea” e collabora al supplemento domenicale de “Il Sole 24 ore”.

Roberto Bianchi (1966) insegna storia contemporanea al Dipartimento SAGAS di Firenze. Ha studiato all’Università di Firenze (Laurea), all’EHESS di Parigi (Dea) e all’Università di Pisa (Dottorato). Membro della direzione di “Passato e presente” Vicepresidente dell’ISRT, si occupa di storia sociale e politica del ’900. Ha pubblicato opere sulla storia della conflittualità tra Grande Guerra e fascismo, sull’associazionismo cooperativo e la massoneria, ricerche di storia locale e studi comparativi sui movimenti sociali in Europa, indagini sulle rappresentazioni del passato nei fumetti e sulla storia delle relazioni culturali tra Italia e Francia.

Danilo Breschi (1970) è professore associato di Storia delle dottrine politiche presso l’Università degli Studi Internazionali di Roma (UNINT), dove insegna anche Politica internazionale e diritti umani. Fra i suoi attuali temi di studio e ricerca: l’ideologia fascista, il liberalismo italiano ed europeo tra Otto e Novecento, culture politiche e concezioni antropologiche del Sessantotto.

Marco Bresciani (1977) si è laureato e addottorato in storia contemporanea presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Pisa, diplomandosi alla Scuola Normale Superiore (Pisa). Ha quindi ottenuto borse di studio presso vari istituti di ricerca tra cui il Remarque Institute della New York University, il Centre de Recherches Politiques R. Aron (Ecole d’Hautes Etudes en Sciences Sociales, Parigi), il Center for Advanced Studies (Fiume/Rijeka). Ha appena terminato una borsa Marie Curie cofinanziata con la Facoltà di Filosofia e di Scienze Umane dell’Università di Zagabria per l’anno 2015-2016. I suoi interessi principali si sono rivolti alla storia politica e intellettuale dell’Europa e dell’Italia nella prima metà del Novecento, con particolare riferimento all’esperienza di Giustizia e

Libertà. Le sue ricerche si sono ora focalizzate sull’eredità della Grande Guerra e dell’Impero asburgico e sull’ascesa del fascismo nelle terre di confine dell’Alto-Adriatico.

Guido Carpi (1968) è ordinario di Letteratura russa all’Università Orientale di Napoli. È autore di saggi in russo e italiano sulla storia delle idee nell’Ottocento russo, su Dostoevskij, sul modernismo russo, sulla storia e sulla teoria del verso russo, nonché sulla storia del marxismo russo. Ha pubblicato di recente una storia generale della letteratura russa e una breve storia dell’anno 1917.

Ettore Cinnella (1947) è stato allievo della Scuola Normale Superiore di Pisa. Ha insegnato per molti anni Storia dell’Europa orientale e Storia contemporanea all’Università di Pisa. Dopo il crollo del regime comunista nell’URSS, ha lavorato ripetutamente nell’Archivio centrale del partito di Mosca – oggi Archivio statale russo di storia politico-sociale, RGASPI – curando anche, assieme ad altri studiosi italiani e stranieri, la pubblicazione di fonti sulla storia sovietica.

Ha pubblicato numerosi saggi ed articoli su svariati argomenti di storia russa e sovietica, di storia moderna e contemporanea, di storia della storiografia – alcuni dei quali apparsi in francese, inglese, tedesco, polacco e russo. Ha scritto anche articoli di filologia classica e letteratura greca.

Daniele D’Alterio (1974). Dottore di ricerca in storia contemporanea, è autore di saggi e monografie, in particolare sulla storia dell’azione diretta e del sindacalismo rivoluzionario. A partire dal 2002, ha avuto modo di collaborare con diversi istituti culturali, tra cui l’Istituto della Enciclopedia Italiana G. Treccani, il Centro per il Libro e la Lettura del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, l’Archivio Storico della Camera dei Deputati. Ha inoltre ideato, progettato e curato l’Archivio Fotografico-Iconografico della Biblioteca Universitaria Alessandrina di Roma e le sue prime sezioni, facenti parte della “mostra virtuale” dal titolo Società, sindacato, politica: Roma, l’Italia, l’Europa all’alba del Novecento (1900-1910). È redattore della rivista di storia contemporanea “Storia e Politica. Annali della Fondazione Ugo La Malfa”.

Olga Dubrovina (1982), laureata presso la Facoltà di Storia dell’Università statale di Mosca Lomonossov. Insegna Storia e cultura russa presso il Dipartimento di Lingue e culture europee dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Si occupa delle immagini dell’URSS in Occidente, dell’emigrazione russa in Europa e della politica estera sovietica in Italia.

Santi Fedele (1950) è Professore ordinario di Storia contemporanea nell’Università di Messina. Già Presidente di Corso di laurea, Coordinatore del Dottorato di ricerca e Direttore di Dipartimento, è attualmente delegato del Rettore ai Master e all’Alta formazione. Direttore dell’Istituto di Studi storici Gaetano Salvemini di Messina, fa parte del Comitato scientifico della Fondazione Filippo Turati di Firenze ed è componente della Commissione nazionale italiana per l’UNESCO. Si è prevalentemente dedicato allo studio dei partiti e dei movimenti politici del Novecento italiano, con particolare riferimento ai filoni della democrazia laica e repubblicana e del socialismo libertario.

Filippo Focardi (1965) insegna Storia contemporanea presso il Dipartimento di Scienze Politiche, Giuridiche e Studi Internazionali dell’Università di Padova. Si è occupato della memoria italiana della seconda guerra mondiale; della memoria del fascismo e della Resistenza; della questione della punizione dei criminali di guerra tedeschi e italiani dopo il secondo conflitto mondiale, di relazioni fra Italia e Germania dall’Ottocento a oggi. Nel 2015 l’Université Libre de Bruxelles gli ha conferito il premio internazionale Baron Velge dedicato agli studi sulla seconda guerra mondiale.

Stefano Garzonio (1952) è professore ordinario di slavistica – lingua e letteratura russa – presso l’Università di Pisa. È stato presidente dell’Associazione Italiana degli Slavisti nel periodo 19992009. È Vicepresidente del Comitato esecutivo dell’International Council for Central and East European Studies. Ha condotto ricerche nell’ambito della storia e della teoria del verso russo, della storia della letteratura russa del XVIII secolo, dei rapporti culturali italo-russi, della storia della poesia russa del secolo d’argento e della emigrazione russa in Italia. Ha curato e tradotto opere di Lermontov, Turgenev, Dostoevskij, G. Ivanov, Majakovskij e dei poeti russi del XIX secolo.

Andrea Mariuzzo (1979) svolge attività di ricerca in Storia contemporanea presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, istituzione nella quale ha conseguito il dottorato nel 2007. Si occupa principalmente della storia delle culture politiche europee nel Ventesimo secolo, con particolare riguardo ai caratteri del discorso anticomunista in Occidente, e della storia delle istituzioni culturali ed educative nell’età contemporanea.

Roberto Morozzo della Rocca (1955) è ordinario di Storia contemporanea presso l’Università di Roma Tre. I suoi interessi di ricerca vertono sui Balcani e sull’Europa orientale, con particolare focus sui casi nazionali di Russia, Polonia, Jugoslavia e Albania, nonché sulla storia religiosa europea tra Ottocento e Novecento, con specifico riferimento ai nessi tra nazione e religione.

Andrea Panaccione (1941). Già docente di Storia contemporanea e di Storia e cultura della Russia presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, direttore scientifico della Fondazione Giacomo Brodolini di Milano. Studioso dei movimenti sociali del Novecento. Ha fatto parte del gruppo di lavoro internazionale per la pubblicazione delle fonti sulla storia del movimento menscevico presso l’editore Rosspen di Mosca, curando, insieme ad altri autori, le introduzioni a diversi volumi. Si è occupato a lungo delle sezioni tedesca e russa della Biblioteca della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli.

Luciano Pellicani (1939), professore emerito di Sociologia Politica all’Università Luiss Guido Carli di Roma, ha insegnato inoltre nell’Università di Urbino e diretto il periodico “Mondoperaio”. È autore di numerosi volumi, nei quali ha analizzato soprattutto il pensiero di Marx, Lenin, Gramsci, la genesi del capitalismo e i nessi tematici fra rivoluzione e totalitarismo.

Giorgio Petracchi (1940), già professore ordinario di Storia delle relazioni internazionali presso l’Università di Udine, ha caratterizzato la sua ricerca, oltre che sui rapporti tra gli Alleati e i Patrioti sulla “Linea Gotica” e sull’ingresso dell’Italia nella Grande Guerra, alla ricostruzione delle relazioni, nel loro spessore più ampio, fra l’Italia e la Russia, nonché fra l’Italia e l’Unione Sovietica, con particolare attenzione anche ai rapporti fra la Santa Sede e l’Unione Sovietica fra le due guerre mondiali. Suoi lavori e articoli sono tradotti in molte lingue europee.

Paolo Savona (1936), Professore emerito di Politica economica, è stato inoltre Ministro dell’Industria del governo Ciampi, Direttore Generale del Ministero delle Politiche Comunitarie, Segretario Generale della Programmazione nonché Direttore al Servizio Studi della Banca d’Italia.

Vittorio Strada (1929), si è occupato prevalentemente di storia della politica e di storia della letteratura russa e sovietica, insegnando per molto tempo Lingua e letteratura russa all’Università di Ca’ Foscari, nonché dirigendo negli anni Novanta l’Istituto Italiano di Cultura a Mosca. Ha fondato la

rivista internazionale “Rossija/Russia”. Ha inoltre tradotto opere, fra gli altri, di Solženicyn, Čechov, Trockij, Bulgakov, Herzen.

Antonello Venturi (1953), ricercatore di storia contemporanea presso il Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa, si occupa di storia del socialismo russo dell’Otto-Novecento e dei suoi rapporti politici e culturali con l’Italia, e in generale con l’Europa occidentale, con particolare attenzione alle vicende della storiografia russa e sovietica.

This article is from: