Eterno Auriga - Giugno 2019

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Forum degli ex Studenti

IL MIO APPUNTAMENTO CON LA DIVINITÀ

Indreshwar Singh Sirohi

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ERMETTETEMI DI INIZIARE CON l’appuntamento della mia famiglia con la Divinità. Nel lontano 1965, mio nonno materno era tormentato da una serie di problemi che gli compromisero gravemente la cistifellea, il fegato, la milza e i reni. Inoltre, ebbe gravi complicanze diabetiche, glaucoma e persino instabilità della pressione sanguigna. Quasi tutto ciò che poteva andare storto nella cavità addominale lo colpì. La Divina Benedizione a mio Nonno

I membri principali dell’équipe medica avevano perso la speranza e, proprio in quel momento, quando pensavamo che tutto fosse perduto, il nostro Guru di famiglia, che chiamavamo affettuosamente Guru Maharaj, andò dal nonno e gli regalò una foto di Swami. Sto parlando del 1965. Il Guru aveva alcune foto di Swami, ma ne portò solo una e disse: “Il mio compito come Guru è di condurvi a Dio. Questo è Dio incarnato sulla terra; pregaLo e tutto andrà bene.” Con infinita fede nel suo Guru, mio nonno pregò con fervore Swami. Erano trascorse solo poche ore che una persona giunse a Jamnagar da Puttaparthi, e disse: “Swami ha mandato questo Prasadam per te.” Si trattava di pacchetti di Vibhuti che erano stati dati da Swami a questo devoto molto prima che mio nonno iniziasse a pregare. Inutile dire che, dopo aver preso Vibhuti, si sentì molto meglio e addirittura affrontò un viaggio fino a Puttaparthi per esprimere la sua gratitudine a Swami. Swami lo 28 Giugno 2019

accolse con amore e nel colloquio che ne seguì gli elargì molte benedizioni e poi gli chiese che cosa gli sarebbe maggiormente piaciuto. Il nonno rispose: “So che il mio tempo è scaduto; la vita sta svanendo, ma ho alcune cose da finire. Per favore, dammi una piccola proroga di tempo.” Swami gli diede dodici mesi e disse: “Ti darò un anno.” Esattamente un anno dopo, mio nonno partì per la sua dimora celeste. Proprio in quel momento arrivò un messaggio di Swami: “Di’ a Rajmata” – cioè a mia nonna – “che ho portato personalmente l’anima di Jamsaheb al tempio di Somnath.” Molti mesi dopo, quando Swami arrivò a Bombay (Mumbai), onorò mia nonna di una visita alla sua residenza. Swami era nel salotto, mia madre nella sala da pranzo adiacente, e stava pensando: “Swami aveva detto che di aver portato l’anima di mio padre a Somnath; vorrei che mi confermasse che è proprio così.” Si trattava di un pensiero fugace. Proprio in quel momento, ecco che la porta della sala da pranzo si aprì e Swami la guardò. Quando ella incrociò il Suo sguardo, il viso di Swami si trasformò, per qualche istante, nel volto di suo padre e poi riprese nuovamente le sembianza di Swami. Una Rara Statuetta d’Oro di Krishna

Ora retrocediamo nei corridoi del tempo, in un’epoca in cui Bhagavan onorava il Gujarat della Sua Divina Presenza. Continuando la narrazione, un giorno, per volere della nonna, Swami, i membri Eterno Auriga


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