Il Poligrafico, n. 203, 2021

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Buone notizie dall’industria cartaria italiana

FINAT premia le etichette “green” Promuovere l’impegno della Label Community a sostegno delle 3R – ridurre, riutilizzare, riciclare – è la finalità del nuovo concorso lanciato da FINAT, dedicato alle etichette progettate e realizzate attraverso processi eco-sostenibili. La giuria esaminerà i lavori candidati in base a quattro criteri principali: il potenziale impatto sull’industria, se si tratta di iniziative che coinvolgono la catena del valore, l’originalità dei prodotti e il successo che hanno ottenuto fino a oggi. Un video e un articolo dedicato all’iniziativa vincitrice avrà uno spazio di rilievo su FINAT News e sui siti delle associazioni. Il concorso è aperto a produttori di etichette, fornitori di materiali per il labeling ma anche ai brand owner. Possono essere iscritti al concorso progetti iniziati nel 2019-20 e per essere ammessi al premio è necessario che nel progetto sia coinvolto almeno un associato FINAT. I lavori devono essere inviati entro il 31 agosto. L’iscrizione al concorso è gratuita, per informazioni: http://finatsustainabilityawards.com

Lo scorso giugno il presidente di Assocarta, Lorenzo Poli, ha presentato i risultati 2020 dell’industria cartaria italiana che si attesta tra le prime posizioni in Europa nonostante la crisi pandemica. Dalle statistiche il nostro Paese raggiunge le seguenti posizioni: - 3° produttore europeo di carte e cartoni dopo Germania e Svezia con 8,5 mln ton, pari al 10% dei volumi realizzati nell’area. - 1° produttore europeo nel settore igienico-sanitario con 1,6 mln ton (+2,5% 2020/2019), pari al 20,4% dei volumi europei. - 2° utilizzatore europeo di carte da riciclare dopo la Germania: 5,7 mln ton (+2,9% 2020/2019) utilizzate nel processo produttivo, pari all’11% dei volumi europei. - 3° produttore europeo di carta e cartone da imballaggio: 4,8

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Carlo Emanuele Bona, nuovo presidente della Federazione Carta e Grafica.

Carlo Emanuele Bona, vicepresidente della Vincenzo Bona Spa, azienda grafica specializzata nella stampa per l’editoria, è stato eletto presidente della Federazione Carta e Grafica, aggregazione nata nel 2017 per rappresentare gli interessi di una filiera strategica e rilevante del Paese, come quella della produzione di carta, della sua stampa, trasformazione e cartotecnica, del tissue, della produzione di packaging anche in flessibile e delle relative tecnologie. Bona, vicepresidente di Assografici con delega all’innovazione, componente il Consiglio Generale dell’Unione Industriale di Torino, consigliere di AIDAF – Italian Family Business (riferimento italiano per le Aziende di Famiglia), sarà presidente di Federazione Carta e Grafica per il prossimo biennio dopo la presidenza di Girolamo Marchi. “Per un imprenditore che viene da una famiglia di stampatori da sei generazioni, è motivo di grande orgoglio assumere la carica di presidente della Federazione Carta e Grafica. Assumo questa carica in un momento veramente decisivo per il settore così come lo è per l’Italia, impegnata in un piano di rilancio strutturale ed epocale, anche grazie ai fondi del Recovery Plan”, commenta Bona.

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2020 e maggio 2021 aumenti del 53% (fibre lunghe) e del 60% (fibre corte) attestandosi su livelli mai raggiunti in precedenza. Quotazioni record anche per la carta da riciclare con apprezzamenti tra ottobre 2020 e aprile scorso di oltre il 300% per le qualità miste, del 165% per quelle per ondulatori (OCC). La produzione nazionale destinata ai mercati esteri è al 42,5% con un saldo positivo import/export di 162 milioni di euro. Poco più che stabile la domanda interna dei prodotti delle cartiere (consumo apparente), che nel primo trimestre è al +0,4% rispetto ai quantitativi in calo dell’analogo periodo 2020, a fronte di un export in aumento dell’1,3% sui volumi espansione del primo trimestre 2020 (+6,8% sul 2019).

Nuovo presidente per Federazione Carta e Grafica

Osservatori ARGI: vendita di attrezzature -18% nel 2020 ARGI ha diffuso l’indagine 2020 relativa al venduto in Italia da parte delle aziende associate che – per quanto riguarda le macchine da stampa offset, offset UV, offset UV-Led e sistemi di stampa digitale – rappresenta la totalità dei player presenti nel nostro Paese. Anche in merito ai dati di vendita del comparto printing il 2020 si conferma un anno anomalo in cui la pandemia ha impattato sull’andamento e sulle tendenze pre-crisi. I fornitori di attrezzature e materiali per la stampa hanno reagito al periodo di difficoltà mettendo in campo strategie per supportare i clienti, in particolare dal punto di vista dell’assistenza tecnica e del service. Nonostante l’impegno nel mantenere attiva la relazione con la clientela, l’Osservatorio ARGI ha registrato che il giro d’affari in Italia relativo alla vendita dell’attrezzatura e dei materiali di stampa è tornato al di sotto dei 500 milioni di euro, attestandosi sui 465 milioni di euro (-18% rispetto all’anno precedente). I dettagli su www.stampamedia.net

mln ton (+4,7% 2020/2019); 10% dei volumi europei. L’indice di circolarità di materia è pari allo 0.79 in una scala da 0 a 1: valore ottenuto grazie alla capacità del settore di investire in materie prime rinnovabili e di reimmettere nel ciclo produttivo carta e imballaggio da riciclare. Nel 2021 il 61% della nostra produzione proviene da fibre riciclate e negli imballaggi siamo oltre l’80%. Cresce anche la raccolta di carte cartoni, che nel 2020 raggiunge il 69,3%, superando il precedente record del 2016 (64,1%). La circolarità del settore deve fare i “conti” con i costi di produzione che per il 60% è costituito dai costi delle materie prime fibrose (40%) e da quelli energetici e di compensazione CO2 (20%). Anche le quotazioni in $ delle cellulose registrano tra ottobre/dicembre

mercati

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13/07/2021 11:17:15


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