TEST DRIVE IN AZIENDA UN MAN TGX 18.510 ALLA LUIGI COZZA TRASPORTI Il primo MAN della nuova generazione arrivato in Italia lo ha acquistato la LCT di Catania. Li abbiamo contattati per farci raccontare le ragioni della scelta e i riscontri ottenuti nei primi ventimila chilometri. Ecco le risposte
di Gabriele Bolognini
LA NEW GENERATION SPIEGATA DA CHI L’
CI LAVORA
uscita della New Generation MAN sul mercato è stata ostacolata dal contemporaneo arrivo della pandemia. Così, la casa bavarese, costretto ad annullare i tanti eventi in programma per il lancio ufficiale, ha pensato bene di cambiare strategia in corsa e di far conoscere i nuovi veicoli alle aziende di autotrasporto mettendoli direttamente nella loro disponibilità. L’operazione ha dato i frutti sperati: in molti, dopo averli provati, hanno ordinato i TGX di ultima generazione convinti del prodotto e delle sue potenzialità. Così è stato per la Luigi Cozza Trasporti (LCT) di Catania che, a seguito della prova, non solo ha acquistato il veicolo testato, ma ne ha anche ordinati altri cinquanta.
IL GIUDIZIO DEL TITOLARE La LCT vanta una storia quarantennale. Fondata nei primi anni Ottanta e guidata da tre generazioni della famiglia Cozza, l’azienda siciliana nel tempo è cresciuta esponenzialmente. Attualmente dispone di una flotta di 290 trattori stradali, più una quarantina di piccole motrici e 2.000 semirimorchi, divisi tra centinati, casse, frigo e scarrabili. «La nostra flotta è costantemente aggiornata con
42 aprile 2021
Eccolo Giovanni Viscuso, l’autista che ha ricevuto l’incarico di mettere al lavoro il nuovo MAN TGX. Ha 38 anni e guida il camion da sempre, anche perché ha iniziato con una piccola impresa paterna, prima di decidersi a battere la strada da dipendente. È il primo MAN che guida e – ammette – aveva anche qualche pregiudizio sul marchio. Invece, si è dovuto ricredere.