Un giro di consegne per il centro storico di Roma a bordo del furgone elettrico della Stella di taglia grande fa riscoprire il piacere del silenzio. E dimostra che qui, dove la trazione elettrica ha da esprimere il meglio di sé, non esistono problemi di autonomia. Semmai di ingombri, almeno nelle strette vie della Capitale
di Gabriele Bolognini
LA MUTA VOCE
DELLA SOSTENIBILITÀ Scarico virtuale a Campo de’ Fiori. Il generoso vano di carico dell’eSprinter è identico a quello dei modelli a propulsione termica. L’unica differenza è costituita dalla ruota di scorta montata sopra al passaruota di sinistra.
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a che bella e divertente sensazione girare per mezza giornata nel centro della Capitale con un furgone passo lungo e tetto alto e vedere la faccia allibita dei vigili urbani, che proprio mentre sono lì lì per fischiare si accorgono che è un veicolo elettrico. Anche perché la livrea Mercedes-Benz bianca e blu con le scritte su cofano e fiancate sono inequivocabili: «The New eSprinter. Are you #eready?». Come a dire: «Io sono Sprinter e sono elettrico. Tu sei pronto alla mobilità elettrica?».
UN INTERNO QUASI SEVERO Siamo così tanto viziati dai lussuosi e super accessoriati interni del nuovo Sprinter diesel, che la postazione di guida della versione elettrica a confronto appare quasi severa. D’altra parte, qui ogni servocomando in più ruba energia utile alla marcia. Motivo per cui non trovo il volante multifunzione, i comandi elettrici dei sedili, la super consolle digitale.
Quello che resta invariato invece è il livello di sicurezza Mercedes-Benz e lo capisco subito quando, inserita la retro, vedo un display accendersi all’interno dello specchietto retrovisore interno su cui invia le immagini la telecamera posteriore per la retromarcia assistita. Durante la retro, poi, si attivano sia un beep esterno per avvisare i pedoni, sia un segnale sonoro interno che aumenta d’intensità se ci si avvicina troppo a un ostacolo.
MUOVERSI NEL SILENZIO Apro lo sportello, mi siedo, imbraccio il volante, regolo il sedile e avvio il motore premendo un pulsante. Il motore elettrico da 84 kW (circa 115 CV), con una coppia di 300 Nm è lì pronto al mio servizio, in totale silenzio. Difficile per un orecchio come il mio, abituato a decenni di «vroom», farci l’abitudine. Seleziono la leva del cambio su D, premo sul pedale dell’acceleratore e lo Sprinter si avvia dolcemente. Dietro il volante fanno capolino i paddle con cui selezionare le impostazioni
COME RICARICARE LE BATTERIE Il Mercedes-Benz eSprinter dispone del Combined Charging System (CCS), sistema che non richiede colonnine di ricarica o Wallbox particolari. Per la ricarica si può scegliere una colonnina con potenza massima di 7,4 kW con corrente alternata (AC) oppure una con potenza massima di 20 kW con corrente continua (DC). Scegliendo la potenza di ricarica DC massima da 80 kW e utilizzando una stazione a ricarica rapida DC, la batteria ad alto voltaggio (35 kWh) disponibile di serie può essere ricaricata dal 10 fino all’80% in 25 minuti. Per effettuare la ricarica basta inserire il connettore CCS del cavo di ricarica nella presa di ricarica CCS (Combo 2) dietro la stella sul radiatore. Se non è disponibile una Wallbox o una stazione di ricarica, è possibile ricaricare la batteria utilizzando la rete domestica. A quel punto occorreranno circa 8 ore.
La presa per l’alimentazione esterna è nascosta dietro la Stella cromata in mezzo alla calandra.