NORMATIVA
PROPOSTA DI ASSOTIR IN APPLICAZIONE DEL NUOVO REGOLAMENTO EUR
LA PROPORZIONE CONTRO LA SUBVEZIONE L’associazione sollecita il recepimento delle norme di Bruxelles sul requisito di stabilimento, limitando il subappalto al 20% del volume d’affari di un’impresa perché questa possa esercitare l’attività di autotrasporto merci in conto terzi. L’Albo dovrebbe controllare l’applicazione della norma e le sanzioni dovrebbero essere graduali e proporzionate
A
nche l’Europa dichiara guerra alla subvezione. Lo fa con una frasetta inserita nel Regolamento 2020/1055 approvato nel luglio 2020 che entrerà in vigore il 22 febbraio 2022. Alla lettera g) del primo comma dell’articolo 5, che disciplina il cosiddetto «requisito di stabilimento», la normativa stabilisce che un’impresa di autotrasporto comunitaria deve avere un numero di mezzi e di dipendenti «proporzionato al volume delle operazioni di trasporto da essa effettuate». In altre parole, con un solo camion (e spesso senza neanche questo) non si possono effettuare trasporti per milioni di euro e, di conseguenza, non è possibile prendere il lavoro e distribuirlo ad altre imprese, ovviamente, a prezzo più basso. O meglio può anche farlo, ma deve essere una parte marginale della sua attività. Il problema è che la data fissata da Bruxelles perché il regolamento entri in vigore si avvicina sempre di più (mancano un paio di mesi) e il governo italiano non ha ancora predisposto la normativa necessaria ad attuare le disposizioni comunitarie. E allora l’occasione l’ha colta al volo l’associazione di autotrasporto Assotir – oltre 3 mila imprese associate, per 30 mila addetti e altrettanti veicoli – per avanzare una sua proposta mirata a due obiettivi: sollecitare il recepimento delle norme co-
26 dicembre2021 / gennaio 2022
17%
È la percentuale delle aziende iscritte all’Albo degli autotrasportatori che non dispongono di veicoli. In termini assoluti sono 16.877 su 98.070 imprese.
Zunarelli che ha elaborato la proposta, e a Marco Digioia, Segretario generale dell’Union européenne des transporteurs ruoutiers (UETR) che ha portato il sostegno della sua associazione.
Anna Vita Manigrasso, presidente di Assotir
munitarie e aprire sul tema un confronto con le istituzioni e le altre componenti del mondo associativo. «Non pretendiamo di avere il Vangelo in mano», ha detto il Segretario generale dell’associazione, Claudio Donati, ricordando che la proposta non consiste in un articolato ma in un documento diviso per punti, «ma abbiamo deciso di intervenire, partendo da quello che l’Europa ci obbliga a fare, su questo meccanismo perverso che è tipico del nostro mercato e che sottrae alle imprese qualcosa come 4-5 miliardi di euro l’anno». E giovedì 18 novembre, Donati ha presentato la proposta a stampa e operatori, insieme alla presidente dell’associazione, Anna Vita Manigrasso, al professor Massimo Campailla, senior partner dello Studio
LA PROPOSTA IN TRE PUNTI La proposta, illustrata da Campailla, si articola in tre punti: 1. che per esercitare l’attività di autotrasporto in contro terzi ed essere iscritto all’Albo, un’impresa debba svolgere almeno l’80% della propria attività con mezzi in propria disponibilità, potendo affidare in subvezione non più del 20% del suo fatturato; 2. che venga individuato un soggetto al quale affidare il controllo sul rispetto della disposizione che potrebbe essere l’Albo degli autotrasportatori attraverso autocertificazione e controlli a campione; 3. che sia introdotto un sistema sanzionatorio ispirato a criteri di proporzionalità e di gradualità che parta da un’ammenda per arrivare in caso di recidiva all’espulsione dall’Albo.