TESTIMONIANZA Grandi donatori
Sostenere la scienza per alleviare la sofferenza Anna Maria ha perso la madre per una leucemia. “Non è stato possibile fare molto per lei, ma spero che il mio contributo possa servire in futuro ad alleviare la sofferenza di altri malati”
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a cura di ANTONINO MICHIENZI on penso che ci sarà mai un mondo senza malattia, ma se c’è qualcosa che può aiutare a rubarle spazio e ad alleviare la sofferenza questa è la scienza. Le malattie, con il loro carico di dolore, lasciano un segno che non va più via, cambiano l’anima di una persona.” Anna Maria è una donna forte. Ha più di ottant’anni e vive in un piccolo paese dell’Appennino tosco-emiliano. Tra queste montagne, fitte di boschi, ha fatto per quasi mezzo secolo la maestra. La malattia e la sofferenza le ha incontrate più volte nel corso della sua vita. Negli anni passati a fare l’infermiera volontaria con la Croce Rossa all’ospedale di Pistoia, per esempio, ma anche quando il cancro
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le è entrato in casa, colpendo la mamma, Rina, che si è ammalata di leucemia quando aveva da poco superato i settant’anni. “Se ne è accorta da sola. Da qualche tempo aveva dei febbroni improvvisi. Poi, un giorno, si toccò dei linfonodi ingrossati sotto l’ascella. ‘Venite, ho la leucemia’ ci disse.” La lotta di Rina con la leucemia dura quasi dieci anni, tra trattamenti, febbri e trasfusioni. A complicare ulteriormente le cose c’è la distanza dai grandi centri, che non di rado costringe a lunghi spostamenti per le cure o perché la malattia si aggrava. “È morta che aveva 79 anni, nell’estate del ’91” ricorda Anna Maria. “A me il tema della medicina, dell’educazione scientifica, è rimasto sempre dentro.”
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e desideri legare il tuo nome, o il nome di una persona cara, alla lotta in prima linea contro il cancro, puoi scegliere anche tu, come Anna Maria, di istituire una borsa di studio biennale o triennale intitolata. Con una donazione straordinaria di 25.000 euro annui, contribuirai con-
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cretamente al sostegno della ricerca oncologica tramite la formazione di un giovane e brillante ricercatore. Per ogni domanda specifica e per individuare la formula di donazione più giusta per te è a disposizione Anna Massimiliani dell’Ufficio Grandi Donatori.
tel. 2002| FONDAMENTALE 779 72 94 -| anna.massimiliani@airc.it GENNAIO 2021
In seguito a questa perdita Anna Maria inizia a sostenere regolarmente AIRC, finché, a luglio 2019, si mette in contatto con la Fondazione con il desiderio di contribuire all’istituzione di una borsa di studio intitolata alla madre. “La scienza ha bisogno di costante supporto economico e io sono ben contenta, pur nelle mie modeste condizioni, di poter contribuire.” A ottobre 2021 ha potuto conoscere di persona la ricercatrice Michela Sgarzi, vincitrice della borsa sostenuta da Anna Maria, e visitare i laboratori del Dipartimento di medicina specialistica, diagnostica e sperimentale dell’Università di Bologna, dove la ricercatrice porta avanti uno studio sul recettore MET, alterato in diversi tipi tumorali. La borsa le garantirà uno stipendio per i suoi anni di dottorato. “Ci ha fatto vedere in cosa consiste il suo lavoro, ed è intervenuta anche la direttrice del laboratorio per darci un quadro più ampio delle loro attività” dice, raccontando le sensazioni provate durante la visita. “C’è una calma che ti rincuora, ti fa capire la gravità della missione, la difficoltà nell’arrivare alle soluzioni, ma anche l’impegno e la serietà con cui si lavora. E poi vedere questa ragazza vivace e determinata, con un progetto ambizioso e la voglia di portarlo a termine. Sì, credo proprio di aver onorato al meglio la memoria di mia madre e che lei sarebbe molto contenta” conclude Anna Maria. “Non è stato possibile fare molto per lei, ma spero che il mio contributo possa servire in futuro ad alleviare la sofferenza di altri malati.” Anna Maria con la ricercatrice Michela Sgarzi