Voci - Numero 3 Anno 1 - Amnesty International in Sicilia

Page 3

Editoriale

LA TENACIA NELLA LOTTA PER IL GODIMENTO DEI DIRITTI FONDAMENTALI

di Liliana Maniscalco

Ci reputavamo fortunati ed eravamo soddisfatti due anni fa, noi attivisti. Quando nel 2013 si chiudeva, a Palermo, il corteo dell’ultimo Pride nazionale sentivamo di avere contribuito a costruire, seppur nel nostro piccolissimo, un mondo non più uguale, ma più giusto, dove gli svantaggi potevano ancora essere recuperati, sebbene non sempre risarciti, e gli esseri umani messi in condizione di parità. In quei giorni, un luogo ideale si andava componendo sotto ai nostri occhi e metteva pezzetti di dignità e rispetto ognuno al proprio posto per un futuro realmente migliore. Mai uno  stato d’animo è stato però così clamorosamente smentito trasformando il tempo galantuomo in un clown dei più feroci. Adesso possiamo solo nutrire preoccupazione, non tanto per la questione in sé, ma per quanto connessa alle persone LGBTI, specie agli attivisti che, in pieno svolgimento dell’Onda Pride in Italia, sono oggetto più che mai di attacchi insensati alla loro natura e di parole d’odio, risucchiate in una dinamica di spersonalizzazione che riporta alla mente quella che

3

condusse ai più gravi crimini della storia commessi dall’umanità contro l’umanità. L’Onda Pride, a due anni di distanza da quel bagno di folla, convinzione e motivazione, sembra svolgersi in un contesto culturale nazionale decisamente peggiorato, quasi come se le iniziative degli anni passati che hanno sancito, ribadito e richiamato l’universalità dei diritti di persone lesbiche, gay, bisessuali, trangender e intersessuate (LGBTI), più che portare beneficio a questi titolari dei diritti, ne avessero danneggiato il percorso verso il riscatto e l’affrancamento dalle violazioni, dalla discriminazione, dalla violenza fisica e dalla morte talvolta istituzionalizzata, come accade in certi luoghi, così lontani ma, se riflettiamo sui rapporti economici e finanziari tra i vari paesi, in verità così vicini, dove si condanna alla pena capitale il gay, per sodomia, o si lapida la lesbica. Le   esternazioni collettive di intere masse schiettamente anti LGBTI delle ultime settimane nel paese destano stupore, per la mancanza di basi logiche e culturali di certe argomentazioni, e sgomento, per il

LUGLIO 2015 N. 3 / A.1 - Voci


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.