Voci - Numero 4 Anno 3 - Amnesty International in Sicilia

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Il Coraggio delle proprie idee

DAVID KATO di Daniela Tomasino

L’omosessualità in Uganda è un reato, come in diversi Paesi con un passato da colonie europee, sin XIX secolo; proibizione confermata dal Codice Penale del 1950, emanato dopo l’indipendenza dalla Gran Bretagna. In particolare è sanzionata fino all’ergastolo dalle Sezioni 145 (atti innaturali : conoscenza carnale di un animale e sodomia 1 sia nei confronti di uomini che di donne), 146 (tentativo di commettere reati innaturali) e 148 (pratiche indecenti). La situazione dei diritti delle persone LGBTI in Uganda è considerevolmente peggiorata negli ultimi 15 anni. Nel 2005 è stato approvato un emendamento che proibisce il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Nel 2012 il parlamento ha approvato l’Anti Homosexuality Act, presentato nel 2009, che inaspriva le pene, introducendo l’obbligo di denuncia entro 24 ore per le persone che ricoprissero posizioni “di autorità”, e rendendo illegale la promozione di diritti LGBT da parte di singoli o di associazioni. L’Anti Homosexuality Act è stato abrogato nel 2014 per motivi formali, ma resta ben vivo e condiviso nel Paese lo spirito che ha portato a festeggiare la sua approvazione “come un regalo di Natale”. Una ricerca del Pew Research Center ha mostrato che per il 96% degli Ugandesi l’omosessualità non dovrebbe essere accettata dalla società; nel Maggio del 2015 il Gay Happiness Index (GHI) di PlanetRomeo 2 ha piazzato l’Uganda all’ultimo posto nel mondo. Nell’ottobre 2010 la rivista ugandese Rolling Stones ha pubblicato in prima pagina nomi, indirizzi e fotografie di 100 ugandesi presunti gay e lesbiche, chiedendo la loro esecuzione, con il titolo “Hang them, they are after our kids: Pictures of top 100 homos”. Tra

David Kato Kisule, co-fondatore dello SMUG - Uganda

le 100 persone anche Kasha Jacqueline, Pepe Julian Onziema e David Kato, membri dello SMUG (Sexual Minorities Uganda) 3, che denunciarono la rivista. Nel 2011 Rolling Stones è stato condannato a pagare un milione e mezzo di scellini ugandesi (circa 350 euro) ad ognuno dei ricorrenti per aver violato la loro privacy e la dignità umana. Pochi mesi dopo la sentenza David Kato, del clan Kisule, considerato il padre del movimento LGBTI del Paese, venne ucciso.

1 - https://it.wikipedia.org/wiki/Sodomia

David Kato Kisule, nato nel 1964, era un insegnante che, nel 1998, dopo aver trascorso due anni in Sudafrica, in cui, la Costituzione emanata nel 1996, subito dopo la fine dell’apartheid, prevedeva,

2 - https://it.wikipedia.org/wiki/PlanetRomeo

3 - http://sexualminoritiesuganda.com/

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NOVEMBRE 2017 N. 4 / A.3 - Voci


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