Notiziario Ater 17-2020

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ATER UMBRIA - ANNO VIII - N.17 - GIUGNO 2020

INTERVISTA

Due proposte di legge per l'Edilizia Popolare, di Lega e Fratelli d’Italia L’intervista a Eleonora Pace, Consigliera Regionale (FDI) I due testi potrebbero confluire in un unico documento da portare al voto in Consiglio regionale

di Noemi Campanella

“È immediatamente necessario rivedere la legge, rivedendo appunto i criteri di assegnazione in base alle esigenze del nostro tempo. Ater ha sicuramente un ruolo centrale nella gestione e nel controllo e va messa in condizione di poter lavorare al meglio per raggiungere la propria mission che è appunto quella di essere un ente al servizio delle categorie dei meno abbienti”.

Delle due proposte di legge che condurranno alla rimodulazione completa del comparto Erp, una porta la firma di Marco Squarta, Presidente dell’Assemblea Legislativa ed Eleonora Pace, Consigliera Regionale, entrambi i Fratelli d’Italia. I due documenti confluiranno sicuramente in unico testo congiunto, che conterrà le proposte di entrambe i partiti, per il riordino del sistema Erp. I contenuti della proposta di Fratelli d’Italia li abbiamo chiesti ad Eleonora Pace:

La vostra proposta di legge porta la sua firma (Lei è anche capogruppo e presidente della Terza commissione a Palazzo Cesaroni) e quella del suo collega Marco Squarta (il Presidente dell’Assemblea legislativa) quale è lo spirito che ha animato la redazione del testo? Dalla data di emanazione della legge nel lontano 2003 e nonostante le modifiche approvate nel 2018 gli scenari economici e sociali sono profondamente mutati. Nasce da ciò l’esigenza di rimettere mano ai criteri di assegnazione per rispondere in maniera circostanziata, corretta e senza disparità alle domande sempre più numerose che continuano ad arrivare ai comuni dell’Umbria. Quali obiettivi punta a raggiungere?

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Il presente progetto di legge - il quale non comporta impegni di spesa a carico del bilancio regionale - si propone lo scopo di precisare e rafforzare alcuni aspetti della normativa vigente. In particolare, le modifiche riguardano gli articoli relativi ai requisiti soggettivi di accesso e di permanenza. Il documento introduce sette modifiche in materia di assegnazione e di mantenimento delle case Erp. Quali? 1) No alle case per coloro che commettono REATI per spaccio, contro l’ordine pubblico sfruttamento della prostituzione, gioco d’azzardo o hanno patteggiato pene inferiori ai DUE ANNI: La legge regionale pone a carico del richiedente, quale limite per l’assegnazione della casa popolare, quello di non aver riportato, con sentenza passata in giudicato ovvero di patteggiamento, una condanna per delitti non colposi per i quali la legge prevede una pena non inferiore a cinque anni. Tuttavia spesso accade che la maggior parte dei reati, anche quelli più gravi, con l’applicazione delle attenuanti determina condanne al di sotto dei cinque anni, il che comporta che molti delinquenti titolo di accedere ad un alloggio di edilizia residenziale pubblica a discapito dei cittadini onesti. Il progetto di legge intende pertanto abbassare tale soglia a 2 ANNI.


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