biancoscuro
Nel segno della condivisione La Fondazione Maeght alla Pinacoteca Agnelli di
Lucia Garnero
L Opere di Geer van Velde, Bram van Velde, Alexander Calder ed altri artisti in alcune viste del percorso espositivo Fondazione Marguerite e Aimé Maeght, Saint-Paul-de-Vence Ph. Claude Germain - Archives Fondation Maeght
a Pinacoteca Agnelli a Torino ospita “Fondazione Maeght. Un atelier a cielo aperto”. La mostra, curata da Daniela Ferretti, espone, fino al 13 febbraio 2022, settantasette opere provenienti dalla prima Fondazione d’arte contemporanea europea. Sono riuniti, per questo importante omaggio al collezionismo privato condiviso, alcuni grandi nomi della storia dell’arte del XX secolo, accanto a nomi meno noti del panorama italiano, anche se egualmente importanti: Braque, Calder, Giacometti, Mirò, Léger, Matisse, Chagall, insieme a Chillida, González, Richier, Ubac. La mostra dà una centralità insolita alle opere grafiche di alcuni artisti. Di Giacometti, ad esempio, sono esposti alcuni disegni “matita su carta” degli anni Sessanta, che dimostrano quanto, anche per uno scultore, il disegno rivesti un’importanza capitale. Il disegno gioca infatti un ruolo fondamentale: lungo il percorso espositivo si incontrano alcuni magnifici progetti a carboncino di Raoul Ubac per i suoi ieratici monoliti in pietra nera, disegni di Christo per la Mastaba da costruire nella Cour Giacometti, invenzioni poetiche e ironiche di Saul Steinberg, incantevoli delicate matite di Pierre Bonnard e lo sconfinato talento artistico di Matisse . È il 28 luglio 1964 quando André Malraux, in veste di ministro della >>>
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