STORIE DI MONTAGNA
Mille e ancora mille Lustrola, piccolo borgo medievale nel Comune di Alto Reno Terme (Bologna), celebra i suoi primi mille anni guardando al futuro testo e foto di Patrizia Calzolari
U
n piccolo borgo dell’Appennino tosco-emiliano, solo case di sasso e vicoli stretti. Un’antica pergamena vergata mille anni fa. Una disputa che dopo un millennio fa parlare di sé. Era il 18 marzo 1021, quando Guinezo, Martino, Gerardo, Albrico e Ingo, “tutti abitatori nella villa di Riolo e in Lusturla”, per risolvere una controversia promettono, davanti al notaio rogante Martino, “di non muovere più lite” per alcuni terreni. La promessa è registrata su pergamena. È la prima testimonianza scritta a ora conosciuta dell’esistenza di Lustrola, minuscola frazione appenninica del comune di Alto Reno Terme, al confine fra 58 / Montagne360 / agosto 2021
Emilia e Toscana, e del sottostante borgo di Riolo, oggi scomparso. Il documento, conservato presso l’Archivio di Stato di Firenze, fu “scovato” anni fa dal professor Renzo Zagnoni, storico, appassionato di cultura e tradizioni dell’Appennino Tosco-Emiliano e presidente del Gruppo di Studi Alta Valle del Reno. UN MILLENNIO DA FESTEGGIARE Lustrola è un borghetto da cartolina, attraversato da una via principale che si dirama in stretti stradelli lastricati di sasso, la chiesa, una piazzetta, case addossate l’una all’altra e raggruppate per “contrade” che conservano una caratteristica toponomastica (Altracà,
Canfecc’li, Frabga, Mancricchi, …) E oggi, anno domini 2021, Lustrola può affermare, con un certo orgoglio e con certezza documentale, di esistere da almeno un millennio. Ma com’era Lustrola mille anni fa? Che storia e che vita hanno visto le montagne e le valli che la circondano? E come celebrare una ricorrenza tanto importante? Come prima cosa si è pensato a un libro che ne descrivesse origine e percorso poi, pian piano, si è fatta largo l’idea di organizzare “Lustrola Millennium”, una serie di iniziative e di festeggiamenti a tema. «Siamo una realtà davvero piccola – spiega Bruno Agosti, presidente dell’Associazione lustrolese Cà Nostra. – I residenti effettivi sono circa una trentina. Il