NUOVE ASCENSIONI a cura di Carlo Caccia
Primavera di ghiaccio Fine maggio 2021: l’attimo è speciale, quasi magico, e Santi Padrós, Emanuele Andreozzi e Matteo Faletti lo colgono al volo, due volte, firmando Pazzione primavernale sulla Cima Tosa (Brenta) e Alchimia sulla Cima De Gasperi (Civetta) TRA PAZZIA E PASSIONE Un «colossale massiccio roccioso che si eleva nel cuore del Gruppo di Brenta, tra l’enorme conca della Pozza Tramontana o Pozza Tremenda e le testate della Val d’Ambiez, del Vallone dei Camosci e della Val Brenta»: ecco la Cima Tosa (3173 m) tratteggiata in una frase da Gino Buscaini ed Ettore Castiglioni in quella guida Dolomiti di Brenta del 1977 che sfogliamo sempre con piacere, quasi accarezzando le sue pagine sottili dove le parole sono più fitte che mai, interrotte da schizzi in miniatura e da fotografie in bianco e nero – ritratti preziosi – che cercano l’essenza delle montagne. Siamo nel regno di Bruno Detassis (1910-2008) che su queste crode ha lasciato oltre cinquanta vie, praticamente ovunque, e sulla Cima Tosa ne ha firmate ben cinque, di cui due sugli ottocento metri della parete nordest: la prima il 4 agosto 1933 con Ettore Castiglioni e la seconda, più a sinistra, il 12 settembre 1962 con i fratelli Catullo e Giordano Detassis. Più recentemente, il 26 e 27 agosto 2016, Alessandro Beber, Alessandro Baù e Claudio Migliorini hanno ridato smalto al versante aprendo L’araba fenice a sinistra della Detassis-Castiglioni (l’avventura è stata presentata in queste pagine nell’ottobre 2018) mentre il 28 dicembre 2018 è stato ancora Migliorini, con Roberto Parolari, a salire con piccozze e ramponi L’anima del lupo sul gran muro che incombe sul canalone Neri (ne abbiamo parlato nel numero di maggio 2020). 20 maggio 2021: in piena primavera, con l’estate dietro l’angolo, la Nordest della Cima Tosa non ha ancora smesso l’abito invernale. È incrostata di neve, come nei mesi più freddi, e Santi Padrós – spagnolo trapiantato nelle Dolomiti –, Emanuele Andreozzi e Matteo Faletti sono ai suoi piedi, pronti a realizzare un progetto che Emanuele sogna 76 / Montagne360 / agosto 2021
Sopra, Emanuele Andreozzi lungo il quarto tiro di Alchimia: "Una goulotte perfetta, una meraviglia in piena parete". A sinistra, la parete nord-est della Cima Tosa con il tracciato di Pazzione primavernale. Nella pagina a fianco, Santi Padrós alle prese con l’M7 del diciottesimo tiro di Pazzione primavernale (foto archivio Padrós)