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In montagna nel nome dell’ambiente L’iniziativa #nonrifiutarti invita i camminatori a raccogliere i rifiuti trovati durante le escursioni, portarli al rifugio e pubblicare una foto su Instagram prima di gettarli nella differenziata. Tutti i gestori possono richiedere il materiale e aderire
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arlo Porta (LC), Alpe Piazza (SO), Valasco (CN) e Omio (SO): sono questi quattro rifugi ad aver aderito, nel momento in cui scriviamo (inizio luglio), alla challenge #nonrifiutarti. Si tratta di un invito, rivolto a tutti i frequentatori della montagna, a fare qualcosa per l’ambiente durante le proprie escursioni. Gli interessati devono chiedere ai gestori di questi rifugi il kit (sacchetto e guanti) per raccogliere i rifiuti che eventualmente trovano durante l’escursione. Prima di buttare tutto nei bidoni della differenziata, devono scattare una foto da postare su Instagram utilizzando l’hashtag #nonrifiutarti (indicando anche il luogo di raccolta e, se si vuole, lasciando un messaggio). La challenge durerà fino a settembre 2022, quando si terrà la premiazione delle foto più significative. Si tratta di un’iniziativa davvero lodevole, soprattutto perché è stata lanciata dai più piccoli. #nonrifiutarti è stato infatti l’ultimo atto del progetto di educazione ambientale “Nelle squame di una trota 2 – In fuga dalla plastica”. Sabato 5 e domenica 6 giugno sette bambini brianzoli dagli otto ai dodici anni sono stati ospitati nel Rifugio Carlo Porta ai Piani dei Resinelli (LC), in rappresentanza degli 800 alunni delle scuole di Macherio, Vedano al Lambro e Villasanta (MB) sono stati coinvolti nel gioco svolto in classe proposto dalla prima fase del progetto. Giorgia, le due Viola, Marco, Sofia, Filippo e Aziz si sono impegnati in attività di pulizia dei sentieri e del bosco Giulia (alle spalle del rifugio), dimostrando amore per l’ambiente, curiosità, voglia di conoscere, capacità di collaborazione e di socializzazione. La 6 / Montagne360 / agosto 2021
quantità di immondizia trovata è stata davvero notevole, i giovani protagonisti spesso l’hanno tirata fuori dal terreno con le mani (naturalmente munite di guanti). Una piccola parte del bosco Giulia, in passato, era stata infatti utilizzata come una sorta di discarica. «Abbiamo raccolto pezzi di plastica, vetri, indumenti, ferri arrugginiti, taniche, piatti, bottiglie, vecchi giocattoli, vecchie sedie e molte lattine. Non ci aspettavamo di trovare così tanti Nelle foto, due momenti del fine settimana al Rifugio Porta ai Piani dei Resinelli (LC)
rifiuti. Molti erano sottoterra, risalivano a molto tempo fa, spuntavano appena. E noi li abbiamo tirati fuori. Perché si devono mettere sottoterra? Siamo molto delusi da questo comportamento, ma anche orgogliosi di quello che abbiamo fatto», hanno detto i ragazzi. Il momento conclusivo della due giorni ha visto l’invito a tutti gli appassionati a “non rifiutarsi” di dare il proprio contributo per l’ambiente. Il primo rifugio ad accettare la proposta, dopo il Porta, è stato l’Alpe Piazza. Patrizio Del Nero, sindaco di Albaredo per San Marco
(SO), Comune proprietario della struttura, si è presentato personalmente ai Piani dei Resinelli per ritirare il materiale. È ancora possibile, per i rifugi, aderire gratuitamente al progetto. “Nelle squame di una trota 2 – In fuga dalla plastica” è organizzato dal Family Cai Macherio Vedano e dalla cooperativa Ecosviluppo, con la collaborazione del Cai Villasanta e il sostegno del Cai Lombardia. Ÿ Per informazioni: nellesquamediunatrota@gmail.com Lorenzo Arduini