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Un Villaggio degli Alpinisti anche in FVG Paularo è entrata nel circuito transfrontaliero di località che puntano su autenticità, lentezza e sostenibilità per attirare i visitatori
P
aularo (UD), che si trova nella Val d’Incarojo (Carnia orientale), è circondata da cime ragguardevoli, adatte a una frequentazione alpinistica ed escursionistica attenta al territorio e alla sostenibilità. Sono presenti itinerari escursionistici sia di media montagna, sia in quota, sia nel fondovalle, oltre a percorsi scialpinistici e per ciaspolatori e vie di roccia per gli alpinisti. In paese gli interessati agli aspetti culturali possono visitare l’Ecomuseo “I Mîstirs”, dedicato ai mestieri tradizionali della valle, insieme a edifici storici e luoghi di culto. Ultima, ma non ultima, la Cascata di Salino, una bella sorpresa che si trova poco prima di arrivare in paese. Sono stati questi elementi a consentire a Paularo di entrare, prima località del Friuli Venezia Giulia, nella rete transfrontaliera dei Villaggi degli Alpinisti (Bergsteigerdörfer). Si tratta di un circuito, promosso dai Club alpini dei cinque Paesi aderenti, che raggruppa località dell’arco alpino che puntano sull’autenticità e sulla frequentazione lenta e rispettosa per attirare i visitatori. L’iter di candidatura, durato oltre due anni, ha visto il forte impegno della Sezione Cai di Ravascletto, che ha proposto al Comune di candidarsi. Sono stati infatti i rapporti di amicizia tra i Soci paularini della Sezione e gli iscritti al Club alpino austriaco di Lesachtal a far conoscere la rete dei Bergsteigerdörfer agli amministratori carnici. Lesachtal è una località della Carinzia vicinissima a Paularo, subito oltre il confine, già Villaggio degli Alpinisti da diversi anni. Le sue caratteristiche sono molto simili a quelle della località friulana, dunque la domanda che ha animato la comunità è stata: «e perché noi no?». Il Comune 6 / Montagne360 / febbraio 2022
Sopra, la Val d’Incarojo con Paularo (foto Daniel Clama)
di Paularo ha presentato la richiesta di ammissione nell’aprile 2019, dopodiché è iniziato l’iter per l’ammissione, che ha visto il supporto del Cai centrale e dell’Università di Udine, oltre al coinvolgimento della comunità locale, a partire dai gestori delle strutture ricettive. Un iter che si è concluso lo scorso dicembre con l’ingresso ufficiale. «Questo riconoscimento rappresenta una prova delle ottime qualità naturali, paesaggistiche, culturali e alpinistiche di Paularo, che attraverso boschi, malghe, pascoli e sentieri offre ai visitatori scorci e itinerari unici», commenta il sindaco Marco Clama. «Ora sarà importante coordinare e programmare correttamente lo sviluppo e il proseguo della valorizzazione della nostra valle. Il progetto ben si sposa con altre iniziative della nostra comunità e con le attività produttive locali legate
all’agricoltura, alla zootecnia, alla selvicoltura naturalistica e all’artigianato. Sono convinto che, grazie a questo marchio, saremo ancora più attrattivi per quei turisti che vorranno scoprire il nostro territorio in maniera lenta e interessata». Paularo ha dimostrato dunque di avere tutti i requisiti necessari a diventare un Bergsteigerdörfer, come conferma Alleris Pizzut, Consigliere centrale del Cai referente per il progetto dei Villaggi degli Alpinisti. «L’attenzione all’ambiente, le tradizioni, la cultura e gli aspetti antropici tipici di questo territorio corrispondono esattamente ai contenuti della Convenzione delle Alpi, a cui si ispirano i Villaggi». Paularo è il sesto Comune del nostro Paese a entrare nella rete. La cerimonia di ingresso ufficiale è prevista per questa primavera.Ÿ Lorenzo Arduini