FORAGING a cura di Valeria Margherita Mosca
In attesa della primavera Aspettando le raccolte primaverili, vi accompagniamo questo mese nelle Terre del Mincio, alla scoperta delle proprietà del fior di loto, pianta originaria dell’Asia e ormai divenuta infestante, tanto da essere considerata dannosa per flora e fauna
e giornate di fine febbraio ci accompagnano verso un momento magico nell’universo naturale. Basta, infatti, avventurarsi nei boschi di pianura o nei prati sotto al livello della media montagna e osservare silenziosamente intorno a noi per notare subito le prime rivelazioni della primavera che ci coglierà improvvisamente da lì a poco. I presagi sono chiari: i primi fiori pionieri che sfidano le ancora bassissime temperature, le gemme degli alberi che si ingrossano sempre più fino a sembrare pronte a scoppiare in un tripudio di vita, le luce che cambia e ci incoraggia a uscire ed esplorare di più. Io inizio a fremere, consapevole, da forager,
L
78 / Montagne360 / febbraio 2022
di quello che mi aspetterà a breve, tra raccolte primaverili e meravigliose nuove scoperte. La fine di febbraio è però anche l’ultimo periodo disponibile per raccogliere uno dei principali ingredienti invernali, le radici, e così, in questa uscita, prima di godere della primavera, voglio portarvi in un luogo che amo e che vi permetterà, se mai deciderete di visitarlo, di cavare tuberi, rizomi e bulbi dal terreno senza troppa fatica durante i mesi più freddi dell’anno.
UNA RICCHISSIMA BIODIVERSITÀ VEGETALE Sto parlando delle Terre del Mincio, che si estendono dalla costa sud del Lago di
Garda fino a Sacchetta di Sustinente sul Po, di cui il fiume è affluente. Un’area fatta da territori diversi, colmi di significative testimonianze storiche e naturalistiche e caratterizzati da un intricato labirinto acquatico che ospita più di trecento specie di uccelli stanziali, nidificanti, migratori o di passo e una ricchissima biodiversità vegetale composta da un’affascinante vegetazione acquatica. Un vero paradiso che ci permette di esplorare diversi habitat partendo dalle paludi e le zone umide fino ad arrivare ai boschi planiziali e igrofili. Per comprendere appieno la struttura di questo particolare territorio e le sue incantevoli caratteristiche vi consiglio di