SALENDO SI IMPARA a cura di Bruno Tecci e Franco Tosolini Illustrazioni di Luca Pettarelli
Aiuto incondizionato La montagna non siede in cattedra. E noi, dal canto nostro, neppure ci accorgiamo di esser dietro a un banco di scuola. Eppure, ogni volta che decidiamo di approcciarla, abbracciarla, amarla, da essa impariamo sempre qualcosa di fondamentale. È una maestra unica. Ogni tanto sussurra nel vento parole che bisogna esser pronti a cogliere. Altrimenti, in genere, insegna per sensazioni ed emozioni, sia timide sia fortissime. Per immagini che possono esser minime o grandiose. E pure attraverso silenzi. Assoluti.
Bruno Tecci, narratore per passione, comunicatore di mestiere. Istruttore sezionale del Cai di Corsico (MI). Autore di Patagonio e la Compagnia dei Randagi del Sud (Rrose Sélavy) e di Montagne da favola (Einaudi Ragazzi). Franco Tosolini, ricercatore e divulgatore storico. Istruttore regionale di alpinismo del Cai della Lombardia. È autore e coautore di saggi e libri tra cui La strategia del gatto (Eclettica). Luca Pettarelli, illustratore e allenatore di karate. Con le sue pitture a olio ha collaborato al volume Montagna (Rizzoli). Nel 2016 è stato selezionato alla Bologna Children’s Book Fair.
80 / Montagne360 / febbraio 2022
alendo si impara che non esistono bandiere politiche o vessilli nazionali, credo religiosi o fedi calcistiche, colori della pelle o sfumature di genere, posizioni sociali o patrimoni imponenti… In montagna, quando hai bisogno, hai bisogno, e stop. Nessuno fa domande superflue, ognuno si mobilita. Se chiedi aiuto, l’aiuto arriverà, o farà di tutto per arrivare. Senza porre condizioni. Pure nei luoghi più remoti. Anche in circostanze estreme. Giungerà con mezzi tecnici e d’avanguardia così come con risorse improv-
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visate e strumenti rudimentali. Non importa. Ciò che importa è agire, e in fretta. A fronte anche di una sola, singola, sconosciuta vita in pericolo, altre vite si metteranno volontariamente a repentaglio per cercare di salvarla. Funziona così. È una regola. Quasi matematica: al crescere dell’altitudine aumenta il grado di fraternità. È commovente. Così tanto che verrebbe da rimanersene a viver lassù, con meno ossigeno sì, con più freddo, ma anche con meno egoismo e più calore umano.Ÿ bt