TASTE
Birre Invecchiate Alla scoperta degli stili da invecchiamento in bottiglia di Vincenzo Salvatore
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er quanto strano possa sembrare, l’idea di invecchiare la birra in bottiglia non è affatto una novità da hipster dell’homebrewing. Se è vero che, proprio come il vino, la maggior parte della birra viene prodotta per un consumo immediato (tanto che si impone l’indicazione di una data di scadenza), è altresì vero che da tempo si producono stili particolari che necessitano di riposare in bottiglia per anni prima di raggiungere la condizione migliore. Queste bottiglie presentano spesso tappi in sughero di alta qualità per permettere l’ossigenazione, sono realizzate in vetro spesso e scuro perché la birra teme molto la luce, e vanno conservate a temperature costanti sugli 11/13 °C (52/55 °F) per prevenire pericolosi sbalzi termici che potrebbero scatenare fenomeni degenerativi. Soprattutto, queste birre indicano l’anno di produzione in etichetta proprio come se fossero vini millesimati. Anche se alcuni degli aspetti più complessi dell’invecchiamento della birra ci sono ancora sconosciuti, sappiamo che due sono le caratteristiche principali a rendere idonea una
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SPRING 2021 - CigarsLover Magazine
birra per l’invecchiamento in bottiglia, la gradazione alcolica elevata (minimo 8%) e la presenza di lieviti indigeni, grazie ai quali si possono sviluppare i due processi chiave dell’invecchiamento, cioè l’ossidazione e la rifermentazione. Di stili ad alta gradazione si è parlato in Cigars Lover Magazine Winter 2020: tra i più indicati per l’invecchiamento sono sicuramente Barley Wine e Imperial Stout/Porter, come dimostra la leggendaria Thomas Hardy’s Ale, l’immancabile Brooklyn Brewery Black Chocolate, o le innovative scure baltiche di Põhjala. In questi casi, l’elevata gradazione alcolica si accompagna a un corpo pieno e a una grande concentrazione di malti, luppoli, e altri ingredienti che rendono le birre particolarmente strutturate. Questi fattori, che in birre appena imbottigliate possono dare un profilo gustativo ancora chiuso e incoerente, offrono invece interessanti possibilità di evoluzione in fase ossidativa. Come per i vini importanti, una lenta ossigenazione di queste birre birra in bottiglia permette la trasformazione dei composti aromatici più complessi e chiusi in composti più semplici ed espressivi come esteri e aldeidi. Per esempio, il malto tostato può evolvere in sentori di cioccolato e caffè, il luppolo in note