TASTE
Pippali Un pepe di origine indonesiana molto aromatico, versatile in qualsiasi preparazione, che non irrita il palato di Vincenzo Lopez
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epe, una spezia immancabile nelle nostre dispense. Tempra il palato, rende sapide le nostre pietanze e, se opportunamente usato, rende beneficio al nostro “tempio”. Numerosissime sono le varianti sul mercato e spesso il loro utilizzo è fortemente territoriale. Semplificando, un pepe non è uguale ad un altro. Allo stesso tempo, passarli in rassegna è un esercizio ardimentoso per la vastità delle tipologie. Ogni esperienza sensoriale andrebbe infatti sperimentata in prima persona. Proviamo a superare questi limiti per scoprire un pepe poco conosciuto nella sfera culinaria occidentale, ma che non dovrebbe mancare tra le fila delle nostre spezie come il più comune piper nigrum: il Pippali. Nasce nella temperata culla dell’Indonesia (largamente diffuso anche in India, Sud Africa ecc), ma vanta origini lontane nel tempo, poiché già in epoca ro-
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SPRING 2021 - CigarsLover Magazine
mana era apprezzato per la sua satinata aromaticità, per le sue peculiari proprietà antinfiammatorie naturali e, non per ultimo, per le comprovate capacità afrodisiache. Tutt’oggi è un componente fondamentale per la medicina ayurvedica e omeopatica. Caldo, di sapore nettamente più corposo del comune piper nigrum, si presenta di forma a bacca allungata semi cuneiforme, allegro nei colori appena raccolto, che variano tra il verde e il giallo pastello. Il suo aroma danza creativo, trovandosi a proprio agio sia nel suo destino nativo come un kitchari (cucina ayurvedica) sia nel sostenere le lunghe affumicature del brisket alla texana (botanica da punta di petto BBQ). Questa meravigliosa spezia riscalda la gola senza irritare il palato e senza compromettere la comprensione gustativa, anche qualora vi sia sfuggito un giro di macina in più. Si rincorrono nella memoria tutte le sfumature di aromaticità del Pippali, alle quali voglio provare a ridare