CigarsLover Magazine Spring 21

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CIGARS

Apparenza o sostanza? Da fantasiosa trovata, i barber pole sono riusciti a ritagliarsi un discreto mercato, condividendo la scena con nuovi e fantasiosi manufatti di Giuseppe Mitolo

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ell’ultimo ventennio il marketing legato ai sigari si è sviluppato in modo esponenziale, nonostante il prodotto in sé fosse conosciuto da oltre un secolo. Tralasciando l’evoluzione delle vitolas, in questo arco di tempo abbiamo assistito ad una vera rivoluzione in fatto di presentazione del sigaro al fumatore. Scatole, tipologie di confezionamento, anillas e materiali, sono diventati il vero biglietto da visita di un nuovo rilascio: una società poteva aver prodotto il sigaro del millennio, ma senza un serio studio pubblicitario, di packaging, di veste grafica, non poteva contare su grandi chance di successo. Concettualmente affine è la ristrettissima nicchia dei sigari definiti “barber pole”. Quando non è più bastato produrre un buon sigaro, si è cominciato a sperimentare nuovi prodotti, che riuscissero ad offrire una intrigante novità e, al contempo, una fumata appagante. Il nome è mutuato dal “barber pole”, la tipica insegna cilindrica con le spire colorate, presente all’ingresso di barberie e barber shop. Le origini storiche di questo oggetto risalirebbero ai primi secoli dopo il medioevo, allorquando le pratiche mediche minori, come le cure odontoiatriche, furono demandate ai barbieri. Quest’ultimi, per far asciugare gli stracci lavati (ma che conservavano ancora delle tracce ematiche) avvolgevano le bende attorno ai pali situati all’esterno della bottega. Nel tempo, il palo bianco e rosso in Europa cominciò ad essere associato a quei barbieri che effettuavano anche cure “mediche”. Con la colonizzazione del nuovo continente, il barber pole venne esportato anche nelle Americhe dove, però, si arricchì anche del colore azzurro. Gli sgargianti colori avvolti su un cilindro, ispirarono il nome dei nascenti sigari. Questi stravaganti prodotti furono lanciati sul mercato mondiale nel 1996 dalla Hugo Cassar (ora divenuta Ventura Cigars), che presentò il suo Diamond Dominican Mystique, il primo sigaro a due fasce disposte in modo da creare il particolare effetto elicoidale. A partire dagli anni 2000, però, in tutti i più grandi Paesi produttori (con la sola eccezione di Cuba) molti sono stati i brand che hanno inserito un barber pole nel proprio vitolario: Arturo Fuente, Camacho, Asylum, La Flor Dominicana, CAO, Gurkha, Alec Bradley, etc.. Nonostante questa folta schiera di produttori, l’interrogativo che si annida nella mente del fumatore è solo uno: sono prodotti apprezzabili oppure è solo ricercata estetica? Per chi si avvicina da poco al mondo del sigaro o per chi non ha mai mostrato interesse verso questa tipologia di manufatti,

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SPRING 2021 - CigarsLover Magazine


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