VerdEtà 77 - Dicembre 2020

Page 1

LA RIVISTA PER I SOCI CHE TI INFORMA E TI CONSIGLIA

Pensionati

n° 77 | Bimestrale | Dicembre 2020 www.pensionati.cna.it

n° 77

SILVER ECONOMY IL FUTURO È ADESSO LE PROPOSTE DI CNA PENSIONATI PER IL RECOVERY PLAN ITALIANO SPECIALE ASSEMBLEA LEGGE DI BILANCIO 2021 "SERVE UN PATTO PER LA SALUTE ECCO CHE COSA I SILVER VOLANO DELL'ECONOMIA" PREVEDE VERDETÁ n° 77 | 1


NSIGLIA

CI CHE TI

A PER I SO LA RIVIST

A E TI CO INFORM

ati Pension

n° 77 | Bimestrale | Dicembre 2020

n° 77 20

20 Dicembre estrale | n° 77 | Bim nati.cna.it sio www.pen

Sommario EDITORIALE Paginatre di Filippo D'Andrea 3 ATTUALITÀ Legge di Bilancio 2021, ecco che cosa prevede tra proroghe e nuove misure 4

MY ECO N O ES SO SI LV ER RO È AD I IL FU TU NSIONAT A I CNA PE LIANO D E ST EM B LE A LE A SS LE PROPO VERY PLAN IT SP EC IA R LA SA LU TE CO PER IL RE " O PE IA TT M PA O N 21 N O U NCIO 20 "S ER V E LA N O D EL L' EC DI BILA VO n° 77 | 1 LEGGE VERDETÁ I SI LV ER COSA E CH ECCO E PREVED

Edizioni CNA

Sede ed amministrazione Piazza Mariano Armellini, 9A - 00162 Roma Tel. 06441881 - 0644188800 www.pensionati.cna.it

ATTUALITÀ Il Natale che non ti aspetti e le vite segnate dall'onlife 6 SPECIALE ASSEMBLEA NAZIONALE 2020 "Serve un patto per la salute" Zampa: "Intelligenza artificiale e telemedicina" Tinagli: "Economia d'argento scelta strategica" Silver Economy, il futuro è adesso Le proposte CNA Pensionati per il Recovery Plan italiano

10 12 14 16 18

IN PRIMO PIANO Sanità, non solo Covid, l'allarme di CNA Pensionati Campania 20 I CONSIGLI DI SAMUELE 22 LE NOSTRE RICETTE Fagiolata marchigiana 24

Direttore responsabile

LA STORIA NELLA PENTOLA Storia della fagiolata 26

Direttore Editoriale

FOCUS Pensioni, assegno più leggero se sei donna 27

Pietro Romano

Filippo D'Andrea (verdeta@cna.it)

Redazione Coordinamento Livia Pandolfi Comitato di redazione Filippo D'Andrea, Giovanni Giungi, Pietro Romano, Livia Pandolfi, Jacopo Basili, Maria Rosa Battan, Andrea Battistoni, Giulio Cesare Brandini, Mario Filippello, Valter Marani, Antonio Mecca, Elena Pezzetta, Maria Francesca Picchio. Progettazione grafica e impaginazione Tiziana Barone (Albavision Srl) www.albavision.eu - info@albavision.it Photo Editor: Adolfo Brunacci (Albavision Srl) Stampa: Postel SpA Via Campobello 43 - 00071 Pomezia (RM)

SPAZIO DONNA Le donne del 2020 28 LA FINESTRA SUL CAVEAU Quel legame sottile tra tecnologia, sostenibilità e rendimenti 30 IL RACCONTO Gli occhi 32 SALUTE PSICOLOGIA - No alle fissazioni GERIATRIA - Come muoversi a casa per restare in forma DIETOLOGIA - Buon umore anche a tavola ERBORISTERIA - Specchio delle mie brame chi è la più bella del reame?

34 36 38 40

DAL TERRITORIO 42 LETTERE AL DIRETTORE 46 IL LIBRO DEL MESE 48 RELAX 49 PANTERE GRIGIE 50

Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 405/2006 dell’08/11/2006

2 | VERDETÁ 77 Din°questo numero sono state diffuse 205.000 copie - Stampato su carta riciclata


PAGINATRE

di Filippo D'Andrea

Care Lettrici e Cari Lettori , si è da poco svolta la nostra Assemblea annuale in un clima molto particolare e con una modalità a noi poco familiare. Il 2020 è stato un anno terribile che ha drammaticamente portato in evidenza le carenze del nostro sistema sanitario soprattutto nei confronti delle persone più fragili con il diffondersi di una pandemia violenta ed inarrestabile. Tutte le nostre attività, per star vicino ai nostri associati, si sono trasferite sul web ed abbiamo in breve imparato a stabilire relazioni sociali davanti al video del pc oppure del cellulare. Soprattutto ci sono mancate la Festa Nazionale e tutte le Assemblee che, di solito, dalla fondazione dell’associazione ad oggi, si sono sempre svolte sui territori. Con l’Assemblea annuale dedicata alla Silver Economy abbiamo voluto dare un segnale di ottimismo per il futuro, lanciando un programma di lavoro che avrà il compito nel 2021 di mettere in luce il ruolo che gli anziani hanno a sostegno dell’economia nazionale. Abbiamo lavorato in questi mesi per raccogliere i bisogni dei pensionati concentrandoci sul tempo libero con l’auspicio che presto si possano riprendere le normali attività. In particolare una ricerca, presentata in occasione dell’Assemblea, ha evidenziato la grande capacità di recepire le innovazioni da parte degli associati intervistati, ed al contempo è stata realizzata un’indagine sui servizi disponibili da parte delle imprese del sistema CNA. In questa fase ci siamo concentrati sul settore del turismo , dell’ alimentare e del benessere. Il prossimo passo sarà la creazione di una Piattaforma dedicata per far incontrare domanda ed offerta e mettere a disposizione così nuovi servizi e nuovi stimoli per aumentare la base associativa. Certo, tutto questo ci impegnerà nelle attività di comunicazione e di costruzione

di un modello innovativo al passo con i tempi e dovrà essere completato con l’aggiunta di altri settori sensibili. Per esempio pensiamo ai servizi digitali della sanità ed a tutte le innovazioni che le Regioni stanno mettendo in campo per facilitare l’accesso in rete degli utenti: è evidente che gli anziani dovranno essere messi in grado di utilizzare tali servizi sia perché sono i maggiori fruitori del servizio sanitario nazionale sia perché sono i soggetti più fragili con difficoltà di mobilità. Tali questioni sono state portate all’attenzione delle autorità che hanno partecipato all’Assemblea e dalle quali ci aspettiamo risposte concrete alle richieste contenute nella relazione di apertura del presidente Giungi. In particolare dalla Presidente della Commissione Bilancio del Parlamento Europeo, visto il ruolo assunto dalla U.E. in questa fase così delicata: l’approvazione del Recovery Fund e del Next Generation è un passo decisivo per superare la crisi che di recente ha rischiato di mettere in discussione il processo di integrazione. Per quanto riguarda le auspicate riforme strutturali del nostro Sistema Sanitario ci aspettiamo dal Sottosegretario alla Salute Sandra Zampa un impegno concreto in materia di presidi di sanità territoriale, riorganizzazione delle residenze per anziani e sistemi di mobilità adeguati ai soggetti più fragili. Troverete nelle pagine di questo numero un ampio resoconto dell’Assemblea a cui abbiamo dedicato una sezione speciale che, eccezionalmente, sostituisce l’inchiesta. In attesa che la pandemia venga sconfitta spero di potervi incontrare prossimamente e condividere i tradizionali momenti di confronto e di convivialità. Per il momento vi auguro una buona lettura, buone feste e l’augurio di un sereno 2021! Filippo VERDETÁ n° 77 | 3


ATTUALITÀ

LEGGE DI BILANCIO 2021: ECCO CHE COSA PREVEDE, TRA PROROGHE E NUOVE MISURE VITTORIO DI GUILMI Il testo definitivo della legge di Bilancio per il nuovo anno ha incassato la firma del Presidente della Repubblica ed è già approdato – mentre scriviamo - in Parlamento, che ora si occuperà della conversione definitiva entro il 31 dicembre 2020, per entrare in vigore dal primo gennaio 2021 come legge dello Stato. Una manovra da 38 miliardi di euro, da destinare ad imprese, welfare, lavoratori dipendenti e autonomi, che contiene sgravi speciali anche per l’occupazione giovanile e femminile. A tenere banco nel nuovo provvedimento, come prevedibile, è soprattutto la crisi economica legata al Covid: sono infatti più di 200 gli articoli che uniscono interventi legati all’emergenza sanitaria con misure finalizzate a favorire la ripresa economica del Paese. Ecco dunque i principali interventi contenuti nel testo ufficiale, tra proroghe e nuove misure. Ecobonus, bonus casa, bonus mobili, bonus facciate e bonus verde. Sono prorogate al 31 dicembre 2021 le detrazioni fiscali previste per gli interventi di risparmio energetico (ecobonus), ristrutturazione edilizia (bonus casa), acquisto di mobili di arredo e di grandi elettrodomestici a basso consumo energetico per l’immobile ristrutturato (bonus mobili), di recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti (bonus 4 | VERDETÁ n° 77


facciate) e sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione di pozzi nonché di realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili (bonus verde). Per gli interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna di edifici esistenti, di qualsiasi categoria catastale, il “bonus facciate” implica una detrazione d’imposta del 90%. La detrazione è invece pari al 50% per gli interventi di acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi e di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili. Per le altre tipologie di intervento, inclusi gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione di efficienza almeno pari alla classe A, è prevista un’aliquota pari al 65%. Nel testo della Manovra non c’è traccia del superbonus 110%, che arriverà soltanto con in Fondi Ue del Recovery Fund. Bonus mobilità. Tra i bonus prorogati fino a fine 2021, c'è anche quello per l’acquisto di mezzi di trasporto ecologici come biciclette o monopattini, ovvero il “bonus mobilità”. Per accedere al bonus bisogna vivere in città con più di 50mila abitanti e si può avere uno sconto fino a 500 euro sul totale dell’importo. Misure per le imprese. Proroga in arrivo per le misure di sostegno per le piccole e medie imprese. La sospensione delle rate di mutui e prestiti introdotta dal Cura Italia viene prorogata fino al 30 giugno 2021. Allo stesso modo, il Fondo Pmi che garantisce i finanziamenti agevolati viene prorogato fino al 30 giugno 2021. Inoltre, i datori di lavoro che a causa del Covid-19 sospendono o riducono l'attività lavorativa possono fare domanda per la cassa integrazione ordinaria, l’assegno ordinario e la cassa integrazione in deroga fino a dodici settimane. Fondo impresa femminile. Tra le novità, viene istituito il “Fondo a sostegno dell’impresa femminile”, al fine di promuovere e sostenere l’avvio e il rafforzamento dell’imprenditoria femminile. La misura, da 20 milioni per il 2021 e lo stesso importo per il 2022, prevede contributi

a fondo perduto e finanziamenti agevolati o a tasso zero per chi avvia nuove imprese. I dati – a livello nazionale ed internazionale – segnalano, infatti, che sono ancora troppo poche le donne che scelgono di creare un’impresa, di avviare una startup e di intraprendere studi scientifici. Misure per la famiglia. Per quanto riguarda le misure per le famiglie, sono confermati i 3 miliardi di euro per l’assegno unico per i figli (da luglio 2021), che vanno a sommarsi al “bonus bebé”, che verrà riconosciuto per i bambini nati o adottati da primo gennaio al 31 dicembre 2021. Tra le altre misure, viene stanziato per il triennio 2021-2023 un budget di 75 milioni di euro per i cosiddetti “caregiver familiari”, ovvero quelle persone che a titolo gratuito e fuori dall’ambito professionale si occupano dell’assistenza di un genitore oppure un altro familiare non autosufficiente. Altre misure di welfare. La Manovra rifinanzia il reddito di cittadinanza e, sul fronte pensioni, proroga l’opzione donna e il cosiddetto Ape Sociale (l’anticipo pensionistico) fino alla fine del 2021. Pertanto, le lavoratrici possono andare in pensione se maturano 35 anni di contributi e 58 o 59 anni di età (rispettivamente, se dipendenti o autonome) entro il 31 dicembre 2021, optando per il calcolo interamente contributivo della pensione. E, sempre per l’intero 2021, si possono ritirare a 63 anni disoccupati, caregiver, disabili, addetti a mansioni usuranti, con tutti i requisiti previsti per l’accesso all’Ape Sociale.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella VERDETÁ n° 77 | 5


ATTUALITÀ

IL NATALE CHE NON TI ASPETTI E LE VITE SEGNATE DALL’ ONLIFE PAOLA TOSCANI

Stiamo passando rapidamente dall’online all’onlife quell’esistenza segnata dall’interazione continua tra realtà e virtualità. Piattaforme e sistemi di comunicazione a distanza sono entrate ormai nel nostro quotidiano. E se è vero che la “fatica da zoom” è una spia da non sottovalutare, il ricorso alle nuove tecnologie è senza dubbio un punto di riferimento anche per gli anziani. Il display è rimasto anche per loro l’ultimo baluardo di socialità, una via d’uscita dall’inevitabile solitudine imposta dalle restrizioni legate all’emergenza Covid-19. 6 | VERDETÁ n° 77

Fino a oggi è andata così. In una primissima fase restare a casa suonava ancora come un rassicurante, ma soprattutto temporaneo, monito ad attendere con pazienza che tutto passasse. Rassicurante è stato osservare la realtà dalla finestra, uscire sui balconi per un applauso condiviso col vicino. E ora che da quelle finestre lampeggiano gli addobbi di Natale, gli interrogativi si accavallano. Perché lo spettro delle saracinesche abbassate sulle vie dello shopping ci ricorda la fatica del sistema economico a tenere il passo. E allora, come andranno i consumi? Le


nuove tecnologie riusciranno anche in questa occasione a colmare il vulnus della distanza? I geriatri se ne fanno sponsor, anche per garantire assistenza da remoto ai loro pazienti. Perché la telemedicina può assicurare oggi alcuni tipi di cure e garantire i monitoraggi necessari in alcune specifiche situazioni, salvo naturalmente le emergenze che richiedono un’assistenza e un soccorso dal vivo. Del resto la popolazione over 75 ha dimostrato di saper cogliere il cambiamento. Secondo l’Istat il 13% degli anziani utilizza internet. Erano 4 su 100 sei anni fa, quando a navigare tutti i giorni era appena l’1,8% della popolazione anziana. Oggi siamo al 7%. Numeri ancora limitati, ma che indicano una tendenza, seppure lenta, verso un cambiamento graduale delle abitudini. Potremo pure abituarci agli auguri su zoom, ma il Natale resta il Natale. E ‘distanziamento’ ne è un ossimoro. Come conciliare le regole chiave dell’isolamento coatto con la vicinanza, la socialità, il calore umano, trasmesso a partire dai gesti? Potrebbe ancora una volta essere necessario vivere le relazioni da dietro un display, utilizzando tutti i mezzi che le nuove tecnologie ci garantiscono. Consapevoli che più che un sacrificio, sono un’opportunità. Perché quella che prima era un’opzione, oggi è una necessità. Quanto ai consumi, oltre Oceano, il Natale potrebbe segnare un importante spartiacque. E a favorirlo sarà proprio l’esercito dei nonni, pronti a mettere mano al portafoglio per salvare non solo la tradizione, ma l’economia del paese. Secondo una ricerca condotta da PwC, la spesa di questa fascia di popolazione è prevista sopra la media, a quota 1.300 dollari pro capite. Una ripresa dei consumi a ridosso delle festività è prevista anche per gli italiani, ed è una buona notizia, in controtendenza con la fotografia scattata a ottobre dall’Associazione Bancaria Italiana. L’Abi ha infatti certificato un aumento quasi a due cifre (9,5%) dei depositi bancari a ottobre. Una tendenza che non aiuta un sistema economico in affanno, come l’attuale. L’invito a mobilizzare i depositi è arrivato dal governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, nel momento in cui la pandemia e il timore per il futuro sembrano aver consolidato la tradizione di popolo di formichine.

Se le previsioni saranno confermate, l’online la farà da padrone: secondo la piattaforma Shopify, l’84% degli italiani prevede acquisti, ma solo uno su dieci nella fascia over 75. E auspicabilmente sceglierà il commercio di vicinato, quello che garantisce il rispetto delle regole di igiene e distanziamento, ma soprattutto la qualità. Se il buon senso prevarrà, si potrà aggiungere questa regola ai tanti inviti che da mesi accompagnano le nostre giornate: comprare meno, ma comprare meglio, per contribuire a rianimare le vie dello shopping e dare un po’ di ossigeno ad artigiani, commercianti, micro e piccole imprese. Nel momento in cui scriviamo, le regole per gestire l’emergenza continuano a cambiare di ora in ora. E questo già ci dice che sarà un Natale ben diverso da quello a cui eravamo abituati. La festa per antonomasia, scandita dai ricettari di famiglia e cristallizzata da consuetudini e ritualità, quest’anno sarà una festa fluida. Ma il Covid-19 ci porterà a fare i conti anche con l’idea che il cambiamento non è necessariamente rinuncia. E che la necessità, al momento giusto, può tradursi in occasione di scoperta. È il primo Natale senza abbracci, ma va preservato. Ed è ora di rimboccarci le maniche per trovare il modo di dare un senso a questa festa, per renderla indimenticabile. Sperando che resti irripetibile.

VERDETÁ n° 77 | 7


ATTUALITÀ

CHIUSI IN CASA. COME IMPEGNARE LE GIORNATE E TENERE ATTIVA LA MENTE? Dalla lettura alle attività creative: una guida ai passatempi per affrontare il lockdown

VITTORIO DI GUILMI L’emergenza sanitaria, tra le tante altre cose, limita gli spostamenti ai pochi ritenuti necessari e ci costringe per lo più nelle nostre case, proprio allo scopo di ridurre le occasioni di propagazione del virus. Il tempo, si sa, va trattato come un bene prezioso e in quanto tale non va sprecato. Ma come investire nel migliore dei modi il tempo trascorso in casa e non fare in modo che le giornate diventino tutte uguali tra loro? Questo periodo di lockdown può essere l’occasione giusta per riprendere in mano quella cosa per cui non abbiamo mai avuto il tempo sufficiente (in realtà, forse, a mancare era solo l’ispirazione giusta), come riordinare il ripostiglio, la cantina o il garage. Ma anche per imparare qualcosa di nuovo, oppure dedicarci ad un hobby che nella vita può tornarci sempre utile. Vediamo allora quali sono alcuni passatempi che potrebbero rendere più vivaci e stimolanti le nostre giornate in casa. La lettura. La lettura è sicuramente un passatempo ideale, perché mantiene la mente attiva e ha quello straordinario potere di permettere di “viaggiare” restandosene comodamente seduti sulla propria poltrona. Dalla letteratura di viaggio ai romanzi gialli, passando 8 | VERDETÁ n° 77

per le autobiografie di personaggi famosi, fino ai libri di storia e ai manuali tecnici: i generi letterari sono i più disparati, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Il collezionismo. Un altro passatempo molto diffuso è il collezionismo. Sono infiniti gli oggetti che si possono collezionare e catalogare e le collezioni vanno da quelle più classiche – come francobolli, monete, libri – a quelle più originali e curiose. Tra quelle più strane, c’è chi colleziona etichette di banane e le utilizza per arredare casa. Finora ne ha raccolte più di settemila, tutte diverse. Quindi nessun limite alla fantasia. Le attività manuali. Un intramontabile passatempo (e anche uno dei più stimolanti) si conferma quello legato alle attività manuali, perché consentono di mantenere attiva la vena creativa e la fantasia, due elementi fondamentali per il benessere della mente. Fra le attività manuali più diffuse ci sono sicuramente i lavori a maglia e all’uncinetto. Si tratta di un hobby molto coinvolgente, che richiede costanza e che permette di godere dei risultati e della soddisfazione dei propri lavori. Quasi considerata un’arte, in genere appannaggio delle donne, può


essere tramandata di madre in figlia (oppure di nonna in nipote) oppure si può apprendere in autonomia, da autodidatta. Su internet i tutorial si sprecano e le edicole sono sempre piene di riviste dedicate a questo passatempo che sembra non passare mai di moda. L’orto e il giardinaggio. Per chi ha la fortuna di vivere in una casa con un piccolo appezzamento di terra, un giardino o anche un terrazzo, altre attività manuali in cui si ci può cimentare sono l’orto e il giardinaggio. Si tratta di hobby che richiedono applicazione costante, studio, ricerca e grande attenzione. E, come in tutte le attività in cui sono necessarie dedizione e molta pazienza, anche grandi soddisfazioni: nel vedere crescere vigorosa la nostra pianta oppure nel mangiare i prodotti genuini, frutto del nostro lavoro. Il “fatto in casa”. I lieviti e le farine sono stati i grandi protagonisti di questi mesi. Praticamente tutti, anche quelli che in cucina non sono mai stati grandi talenti, si sono cimentati nel preparare pizze, pasta, dolci e biscotti fatti in casa. Oltre alla soddisfazione di vedere (e mangiare) le nostre creazioni, sono cibi sani perché sappiamo cosa contengono e fanno bene anche al portafoglio, perché ci permettono di risparmiare sulla colazione e sulle merende, ad esempio. Preparare conserve e marmellate. Chi ama cucinare e autoprodurre, può provare a preparare in casa anche delle conserve e delle marmellate, utilizzando la frutta e gli ortaggi tipici della stagione invernale. Ad esempio, si possono sperimentare barattoli di sottoli e sottaceti, oppure realizzare delle golose marmellate di agrumi.

la più conosciuta e anche la più facile da usare. E in attesa degli abbracci di persona, è un modo validissimo per sentire più vicine – o meno lontane, se preferite – le persone che amiamo. Scrivere. Per i più dotati, ma anche semplicemente per chi sente il desiderio di annotare pensieri oppure storie, la scrittura – al pari di altre arti, come la pittura ad esempio – è un passatempo meraviglioso. Perché ci consente di esprimere quello che sentiamo dentro di noi e di lasciare una traccia del nostro percorso, per noi stessi oppure per chi ci leggerà. E soprattutto in questo strano periodo, la nostra mente e il nostro cuore potrebbero essere particolarmente ispirati. Cosa da non sottovalutare affatto, è dimostrato come tutte queste attività, oltre a ingannare il tempo e rendere le giornate più dinamiche, ci consentano di mantenere la mente sempre attiva ed allenata. In altre parole, ad evitare che la nostra mente “invecchi” velocemente. Accanto a queste attività, restano sempre validi e coinvolgenti altri passatempi come le carte e altri giochi come la dama e gli scacchi (anche online, con la possibilità di “sfidare” da casa amici e parenti), il bricolage, il puzzle, la musica e… le serie tv! Con un’unica avvertenza, soprattutto per le ultime: non esagerare, perché possono creare dipendenza.

Videochiamare. In questo periodo, lo sappiamo fin troppo bene, a causa del distanziamento sociale dobbiamo rinunciare agli incontri e spesso a sacrificare anche quelli con gli affetti più cari, per il bene e la salute di tutti. Tuttavia, la tecnologia ci viene in soccorso e ci permette di vederci, faccia a faccia, almeno virtualmente. Sono tante le applicazioni che consentono di avviare videochiamate, WhatsApp è sicuramente VERDETÁ n° 77 | 9


SPECIALE ASSEMBLEA

“SERVE UN PATTO PER LA SALUTE. I SILVER NUOVO VOLANO DELL’ECONOMIA” LIVIA PANDOLFI Un nuovo Patto per la salute ed il benessere sociale. Lo ha proposto Giovanni Giungi Presidente di CNA Pensionati che ha celebrato oggi la sua prima Assemblea nazionale all digital dal titolo ‘Silver economy Italia, una leva per la ripresa”. L’assise ha visto la partecipazione del sottosegretario alla Salute Sandra Zampa e della Presidente della commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento europeo Irene Tinagli. Sotto la lente d’ingrandimento dei pensionati CNA le potenzialità del mercato d’argento in un Paese dove gli over 65 sono già il 22% della popolazione e che fra 10 anni diventeranno il 33%. Potenzialità messe in luce dalla ricerca “Silver economy a sostegno dello scatto d’orgoglio” condotta dallo Studio Giaccardi. Le conclusioni dell’Assemblea sono state affidate al Segretario Generale della CNA Sergio Silvestrini. Tema caldo, in piena pandemia Covid 19, non poteva che essere quello della salute. “Salute che – ha detto Giungi – non dovrà più essere vissuta come un costo, ma al contrario un investimento sul futuro”. Per questo, secondo il Presidente Cna Pensionati, va lanciato un Patto articolandolo attraverso un piano pluriennale di ricostruzione del SSN e degli strumenti socio-assistenziali dedicati agli anziani. “Bisogna – ha spiegato - programmare una nuova stagione di investimenti nelle strutture, nelle tecnologie e nelle competenze necessarie per ramificare e rendere omogenee su tutto il territorio nazionale cura ed assistenza”. Tre sono, secondo Giungi, gli obiettivi da perseguire. “La cura delle cronicità; la difesa delle fragilità; la promozione delle politiche sulla non autosufficienza” Mano tesa del Presidente anche all’azione europea, riconosciuta, apprezzata e lodata come imprescindibile in questo momento di crisi. “Il Recovery Plan – ha chiarito - con il cosiddetto Piano nazionale di ripresa e resilienza, si presta favorevolmente ad essere

10 | VERDETÁ n° 77


Giovanni Giungi

la cornice di riferimento per l’attuazione di un programma ambizioso: l’Italia nei prossimi anni tra sovvenzioni e prestiti avrà a disposizione oltre 200 miliardi. Il governo italiano ha individuato nelle linee guida del proprio Piano sei missioni e una in particolare ci interessa: la missione sanità”. Per il dopo Covid Giungi ha poi spiegato che i pensionati Cna “potranno essere uno dei motori per la crescita economica”. A questo proposito è stata presentata una ricerca sulla Silver economy. La ricerca, illustrata da Giuseppe Giaccardi ha, infatti, messo in luce come il mercato silver legato al sistema CNA potrebbe rappresentare un giro di affari che supera i 4 miliardi e mezzo. Un mercato caratterizzato da utenti molto più tecnologizzati di quanto si pensi tanto da poter parlare di ‘generazione silver digitale’ (il 68,8% del campione utilizza Internet; l’89,5% lo utilizza più di una volta a settimana; il 73,4% utilizza lo smartphone ; il 71,7% è iscritto ad almeno un social network). Una generazione, questa, che esprime domanda personalizzata nei settori del turismo ed enogastronomia, artigianato tipico, benessere e salute. “Nell’età d’argento torna o viene la voglia di viaggiare, prendersi cura di sé stessi, cucinare, alimentarsi bene, fare tutto quello che magari non si è riusciti a fare prima – ha commentato Irene Tinagli - però spesso manca proprio un’organizzazione delle attività, del mercato, che vada incontro e che risponda a queste esigenze”. La salute è stata, invece, al centro dell’intervento in diretta della Sottosegretaria Zampa, la quale

ha annunciato nuove modalità di gestione della socialità degli anziani, soprattutto a riguardo degli ospiti delle RSA, sottoposti oggi a sostanziale isolamento. La Zampa ha chiarito che la Sanità del futuro, elemento assai caro agli anziani, sarà basata non più sulla centralità dell’ospedale ma, anzi, della propria casa grazie anche alla telemedicina. “L’obiettivo del Governo – ha detto - sarà quello di dar corpo a una sanità personalizzata, attenta alle singole persone, che prenda in carico l’individuo e ne prevenga i problemi e le malattie”. In via di potenziamento, oltre gli ospedali (per cui sono stati stanziati 2 miliardi), anche la medicina territoriale e l’assistenza domiciliare su cui si sta investendo 1 miliardo. “Il Governo ha intenzione di passare dall’attuale 4% al 6 o 7% nella percentuale di assistenza domiciliare erogata, per poi raggiungere nei prossimi anni il 10%” – ha concluso la Zampa. Riscoprire il valore della saggezza che gli anziani esprimono è stato infine l’appello lanciato, nelle sue conclusioni, dal segretario Generale della CNA Sergio Silvestrini. “La saggezza intesa come umanità, consapevolezza, integrità morale è il grande valore aggiunto dell’età d’argento che va esaltato e recuperato nella nostra società– ha concluso – una società, la nostra, imperniata sulla cultura umanistica e che fortunatamente non ha dimenticato l’importanza della relazione sociale e umana evitando di trattare gli anziani con disvalore quando, nella prima ondata il Covid, siamo stati quasi costretti a scegliere quali vite salvare”.

Sergio Silvestrini VERDETÁ n° 77 | 11


SPECIALE ASSEMBLEA

ZAMPA: “INTELLIGENZA ARTIFICIALE E TELEMEDICINA PER CURE PERSONALIZZATE E DOMICILIARI: ECCO IL SSN DEL TERZO MILLENNIO” L. P. La casa come primo luogo di cura. Terapie personalizzate grazie all’uso dell’intelligenza artificiale e cure domiciliari con la telemedicina. Benvenuti nel Sistema Sanitario del terzo millennio. E’ quello su cui sta lavorando il Governo secondo Sandra Zampa, sottosegretaria alla Salute, intervenuta in collegamento all’Assemblea Nazionale di Cna Pensionati. Un futuro che non dovrebbe essere poi così lontano, viste le risorse finanziarie provenienti dall’Ue e quelle stanziate nell’ambito degli interventi legati alla pandemia con il Decreto rilancio. Due miliardi per gli ospedali che a stento stanno reggendo all’urto Covid e un altro miliardo per potenziale la rete territoriale perché, secondo la sottosegretaria, vanno evitate “le lungo degenze e i ricoveri debbono essere l’estrema ratio”. Una idea, questa, che vale per il Covid, ma non solo. Questa seconda ondata, per esempio, avrebbe dovuto essere fronteggiata con le cosiddette Usca (unità speciali di continuità assistenziali), ovvero i team di medici e sanitari che devono recarsi a casa per curare i malati a domicilio. “Le regioni che le hanno attivate - ha detto la Zampa – sono riuscite a ridurre sia ricoveri che il conseguente impatto disastroso sugli ospedali”. Il tema dell’assistenza e della medicina domiciliare, secondo la Zampa, è

12 | VERDETÁ n° 77


centrale per il futuro, tanto che il Governo si è posto l’obiettivo di portare la percentuale dell’assistenza domiciliare, oggi ferma al 4%, al 10%, bel sopra alla media Ocse del 6%. Un auspicio prezioso in un Paese, come quello nostro, che invecchia progressivamente. La sottosegretaria ha citato i dati Istat che riguardano proprio l’invecchiamento della popolazione ricordando che, partendo dal 22% degli over 65 odierni, si toccherà il 28 % del 2031 fino ad arrivare al probabile 33% nel 2065. Oggi, in più, abbiamo 4 milioni di disabili gravi e 4 milioni di persone che vivono da sole. Serve perciò un Patto di cura per gli anziani che, secondo il sottosegretario, vanno presi in carico dal Sistema sanitario nazionale. “Dobbiamo immaginare un futuro in cui non è più il paziente che insegue le cure – ha chiarito – ma un sistema salute che, contando sulle nuove tecnologie, la telemedicina e l’intelligenza artificiale, anticipi le problematiche per fasce

di persone. E che, appunto, guarisca le persone sempre più a casa, vicino agli affetti, nel proprio ambiente domestico”. La costruzione, la promozione, il sostegno dell’invecchiamento attivo, ha concluso il sottosegretario, è fondamentale. Fa parte, anzi, di questa piccola rivoluzione copernicana del SSN che oggi, chiamato alla prova del Covid, ha mostrato tutti i suoi limiti e le profonde crepe già aperte in passato. Infine sulla questione, anch’essa urgente, del profondo isolamento che stanno vivendo gli over 65, soprattutto quelli più a rischio per pregresse patologie o ospiti delle Rsa la Zampa ha detto: “Abbiamo attivato un comitato tecnico scientifico che ha consegnato un documento in cui sono pronte nuove linee guida di gestione dei contatti in questa fase della pandemia. Dobbiamo consentire a questi anziani fragili di avere contatti con i familiari e non perdere il legame con gli affetti”.

VERDETÁ n° 77 | 13


SPECIALE ASSEMBLEA

TINAGLI: “ECONOMIA D’ARGENTO SCELTA STRATEGICA PER IL RILANCIO POST-COVID” L. P. La Silver Economy è un tema fondamentale su cui puntare per la ripartenza dopo la grande crisi legata al Covid e per cui oggi si aprono nuovi orizzonti grazie allo scatto tecnologico che proprio gli anziani sono stati costretti a fare. Questo in buona sostanza il pensiero di Irene Tinagli, Presidente della commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento europeo, intervenuta in collegamento all’Assemblea di CNA Pensionati. “Il tema della Silver economy – ha detto la Tinagli - è stato sino ad ora trascurato, soprattutto in Italia: si parla spesso della questione demografica, dell’innalzamento dell’età media, della prospettiva di vita, ma lo si fa in modo problematico, cioè legato ad un aumento dei costi per pensioni, sanità. Raramente si fanno degli approfondimenti su tutto ciò che esso comporta in termini di cambiamenti della società, delle abitudini, dei consumi ed anche delle opportunità che si aprono di fronte a questi cambiamenti sociali”. “Invece io credo – ha aggiunto - che sia un argomento fondamentale anche perché la longevità non significa oggi allungamento della fase di anzianità di una persona ma anzi allontanamento della vecchiaia: i 60enni o i 70enni odierni non hanno niente a che vedere con quelli di 30 o 40 anni fa. Per loro è cambiato moltissimo in termini di salute, energia, di capacità intellettuali, curiosità. Attualmente persone di questa età hanno molto spesso la capacità, l’esperienza, le competenze, la voglia, di vivere esperienze e di godersi la vita in modo più intenso e più piacevole di quanto non facessero in giovinezza o durante la fase lavorativa e con il peso della famiglia e dei figli”. Secondo la Tinagli gli anni d’argento possono essere vissuti con grande intensità ma molto spesso non trovano sul mercato il tipo di offerte rispondenti ai bisogni: turismo, intrattenimenti, servizi per la persona.

14 | VERDETÁ n° 77


“Nell’età d’argento torna o viene la voglia di viaggiare, prendersi cura di sé stessi, cucinare, alimentarsi bene, fare tutto quello che magari non si è riusciti a fare prima – chiarisce - però spesso manca proprio una organizzazione delle attività, del mercato, che vada incontro e che risponda a queste esigenze. E qui c’è una perdita sia per chi potrebbe fare una attività che fanno profitto ma anche per le persone che a 60/70 anni che non riescono a soddisfare i propri desideri”. Per la Tinagli è importante e utile parlarne proprio adesso. “Uno potrebbe pensare che, con il Covid e la grande crisi economica in corso destinata peraltro a protrarsi per diversi altri mesi, non sia davvero il momento. Invece è esattamente l’opposto proprio perché esattamente adesso noi siamo in qualche modo costretti a ridisegnare completamente l’economia di oggi e dei prossimi anni. Negli organismi europei, non a caso, stiamo facendo delle riflessioni stanziando risorse e

immaginando nuovi modelli di sviluppo: per nuove tecnologie, per sostenibilità ambientale e così via. Occorre perciò mettere in campo anche questo cambiamento della società e della demografia che stiamo vedendo e che sarà sempre più evidente e marcato nei prossimi anni”. “In questi mesi di lockdown - conclude la Presidente della commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento europeo si sono aperte nuove prospettive proprio perché le persone di età avanzata sono state costrette a usare nuove tecnologie, nuovi servizi digitali che prima non eravamo abituati a utilizzare. Si sono dunque aperte enormi prospettive, opportunità e orizzonti per ripensare la fornitura di servizi, la vendita, il commercio e per poter servire anche delle fasce di età che fino a poco tempo fa erano escluse dalle modalità di servizio e commercio elettronico. Insomma il momento della svolta silver è adesso”.

VERDETÁ n° 77 | 15


SPECIALE ASSEMBLEA

SILVER ECONOMY, IL FUTURO È ADESSO AGNESE TOMMASI Almeno quatto miliardi e mezzo. Vale tanto il mercato silver in Italia, ovvero quello rappresentato dagli over 65 che consumano, viaggiano si stanno trasformando in utenti digitali. È il risultato di una indagine condotta sulla Silver economy dallo studio Giaccardi dal titolo “La Silver Economy Italia: una leva per la ripresa” e presentata nel corso dell’Assemblea Nazionale di CNA Pensionati. Anziani e imprese sono state messe a confronto per sondare a che punto è in Italia l’avanzare del mercato d’argento, ossia la domanda di beni e servizi degli anziani e le offerte delle piccole imprese CNA diffuse sul territorio. La ricerca è stata condotta in un momento economico in cui la pandemia da Covid 19 ha alterato le scelte e i consumi di tutta la popolazione italiana. I risultati dell’indagine La domanda silver, riconducibile prevalentemente a cultura, socialità, benessere, salute, cibo, prodotti tipici del Made in Italy e turismo, si conferma in base all’indagine, un’importante leva di ripresa per il paese. Nel turismo, ad esempio, settore duramente colpito dall’impatto Covid-19 e pandemia, abbiamo appreso che l’80,8% di solito fa almeno un viaggio all’anno e che nel 2021 i silver torneranno a viaggiare perché il 72,7% farà almeno un viaggio, il 76,7% preferisce viaggiare non in estate e l’83,2% starà in viaggio più di 3 notti. Dal canto loro le imprese artigiane di CNA hanno di fronte nell’insieme un mercato silver di oltre 4,4 miliardi di euro all’anno. Si tratta di una stima prudenziale, in realtà, perché equivale alla metà del valore di quell’1,44% dell’intero mercato nazionale di 620 miliardi e che fa capo direttamente alla relazione di domanda/offerta del sistema CNA. L’impatto Covid Per i pensionati l’impatto Covid-19 ha significato essere più prudenti (38%) ma il 33% ha dichiarato che continuerà a fare la vita di prima. Per le imprese, invece, l’impatto della pandemia ha comportato una perdita di ricavi importante per il 91% e di occupazione per il 52% degli intervistati. Tuttavia, pur nel periodo di crisi in cui si sono svolte le interviste, la domanda dei pensionati risulta prudente ma consistente

16 | VERDETÁ n° 77


e motivata oltreché in ripresa dal 2021, mentre l’offerta delle imprese artigiane appare fiduciosa ma in parte incerta e impreparata, quindi da sostenere e incoraggiare. Anziani silver digitali In base alla ricerca si dimostra anche che siamo di fronte alla prima generazione silver digitale del nostro paese, perché i risultati dell’indagine nazionale migliorano notevolmente quelli già positivi dell’Emilia Romagna nel 2018, dove era stata condotta una indagine simile. Nel 2020 il 73% dei silver usa lo smartphone con tassi di accesso alla rete del 68,8% e di presenza su social network superiore al 71% degli intervistati. In un colpo solo, dunque, sembra abbattuto il «muro» culturale e generazionale mentre emerge al suo posto un «ponte» inedito e accessibile tra generazioni e settori sociali diversi, capace potenzialmente di favorire e accelerare nuovi processi di valore, di riduzione delle «polarizzazioni» e di trasformazione positiva di aree diverse del paese. I prossimi passi di CNA Pensionati e CNA per l’economia d’argento Sulla scorta di questa ricerca CNA pensionati ha annunciato anche la nascita, strutturazione e messa in opera, dell’Osservatorio Nazionale permanente sulla Silver Economy con pubblicazione di report annuali online e possibilità di produrre ricerche on demand per privati e pubblica amministrazione e lancio e realizzazione dell’operazione nazionale Silver Social Forum, un sistema di incontri online e offline di CNA Pensionati con over 65, imprenditori attivi e giovani per crescere. Previsto anche un nuovo sito web Silver Italia, cioè la piattaformaassociazione di informazione, promozione e interscambio domanda/offerta per generare valore ai pensionati e dare nuove opportunità all’impresa artigiana. Infine l’avvio del progetto Silver & Mentorship Academy per dare risposta concreta, flessibile ed evoluta ai giovani aspiranti artigiani e neo imprenditori dell’impresa tipica italiana, trasferire i saperi e ibridarli di digitale, dando valore oggettivo alle storie artigiane e futuro alla cultura artigiana italiana.

CARATTERISTICHE DELL'INDAGINE All’indagine nazionale, lato domanda dei pensionati, hanno partecipato 1015 over 65 di 6 aree del paese nelle quali è più radicata CNA Pensionati (Triveneto, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Campania e Sicilia) che ci offrono una rappresentatività statistica molto alta, cioè pari al 99,8% sul totale degli iscritti all’Associazione e un margine di errore nelle risposte contenuto nel +/-5%. Lato offerta delle imprese per la silver economy, hanno partecipato 303 imprese artigiane di 16 regioni su 20, concentrate per il 58% nel nord del Paese e per il 42% nel centro sud e isole, ben distribuite nei settori più interessanti per la domanda e di cui possiamo osservare che la significatività degli intervistati ci presenta un dato molto consistente: il 64,7% delle imprese appartiene ai settori di attività più pertinenti con la relazione domanda/offerta silver, cioè la grande maggioranza delle imprese intervistate in modalità casuale appartiene ai settori più interessanti per la domanda silver. Non solo: se fissiamo una confidenza statistica del 91,8%, cioè elevata, otteniamo diversi livelli di margine di errore che variano da un minimo del 10% (basso) fino a un massimo del 44% (medio). Questo significa che il campione nazionale delle imprese artigiane intervistate ha anche livelli di rappresentatività statistica apprezzabili e interessanti rispetto al totale delle oltre 270 mila imprese artigiane di CNA Italia.

VERDETÁ n° 77 | 17


SPECIALE ASSEMBLEA

LE PROPOSTE DI CNA PENSIONATI PER IL RECOVERY PLAN ITALIANO JACOPO BASILI Solo una società più giusta e meno diseguale potrà permettere di rispondere alle eccezionali sfide che il Paese ed il pianeta intero si troveranno dinanzi a seguito della pandemia. Ed i tre paradigmi su cui punta l’Europa con il varo del programma Next Generation EU - innovazione, sostenibilità ed inclusione - saranno perseguibili anche in Italia solo se le istituzioni riusciranno a coinvolgere larga parte della società in questo grande processo di cambiamento. Per questo CNA Pensionati ha aggiornato la propria piattaforma politico-sindacale con il documento di programmazione (che potete trovare e scaricare sul sito www. pensionati.cna.it), già discusso negli organismi nazionali dell’associazione. Lì sono presenti alcune coordinate che permettono di capire la posizione di fondo assunta: senza risolvere la questione sanitaria non sarà possibile far ripartire l’economia ed immaginare un modello di sviluppo differente. La sanità dunque non deve essere vissuta come un costo, ma al contrario un investimento sul futuro. La svolta europeista è un grande risultato per l’Italia. Non era scontato in un consesso comunitario guidato - fino a poco prima della crisi pandemica - dai falchi dell’austerity. Il Recovery Plan per il Next Generation EU con il relativo fondo da oltre 750 miliardi di euro, composto da prestiti (loans) e sovvenzioni dirette (grants), è letteralmente il risolutivo “uovo di colombo” che serviva all’Unione. L’Italia ora deve essere all’altezza di questa pietra miliare nello sviluppo del processo di integrazione europea. Le linee guida del governo sul Recovery Plan, il cosiddetto piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), individuano quattro sfide: 1. Migliorare la resilienza e la capacità di ripresa dell’Italia 2. Ridurre l’impatto sociale ed economico della crisi pandemica

18 | VERDETÁ n° 77


3. Sostenere la transizione verde e quella digitale 4. Innalzare il potenziale di crescita dell’economia e la creazione di occupazione e sei missioni: 1. Digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo 2. Rivoluzione verde e transizione ecologica 3. Infrastruttura per la mobilità 4. Istruzione, formazione ricerca e cultura 5. Equità sociale, di genere e territoriale 6. Salute Ogni missione ha un contesto di riferimento e degli obiettivi che si pone di realizzare. Sia sul tema sanità sia su quello dell’equità sociale sono chiare le proposte di CNA Pensionati. L’associazione infatti propone: • Un piano pluriennale di ricostruzione del SSN e degli strumenti socio-assistenziali dedicati agli anziani. Bisogna programmare una nuova stagione di investimenti nelle strutture, nelle tecnologie e nelle competenze necessarie per ramificare e rendere omogenee su tutto il territorio nazionale cura ed assistenza, ovvero applicare universalmente i L.E.A. (livelli essenziali di assistenza) e promuovere questi tre obiettivi in particolare: cura delle cronicità; difesa delle fragilità; promozione del long term care. • Una “cassetta degli attrezzi” che permetta di incidere sul reddito pensionistico per ripristinare un minimo di giustizia ed equità sociale: estensione della no tax area, innalzandola dagli attuali 8.123 a 10.000 Euro lordi annui; aumento della quattordicesima, allargando la platea di fruitori ai percettori di reddito pensionistico fino a 15.000 euro lordi annui e contestualmente espandendo la consistenza economica dell’assegno una tantum; indice dei prezzi più equo, adottando l’IPCA al posto del FOI che riflette maggiormente le caratteristiche del paniera di spesa di consumatori con pensioni mediobasse.

D’altra parte, oltre ad essere un obiettivo del pilastro europeo dei diritti sociali, adeguare i redditi pensionistici meno dignitosi risulta essere un potente mezzo per fuggire dalla trappola della povertà - e in questo momento in particolare - nel ridurre la probabilità di mortalità per contagio da Covid-19, grazie all’accesso più facilitato all’acquisto di farmaci e cure. “Chiediamo al governo - conclude il Segretario Nazionale di CNA Pensionati Filippo D’Andrea - di essere consultati nella fase di elaborazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza al fine di approfondire le nostre proposte: gli anziani possono essere il motore della ripartenza grazie alla silver economy, mentre in questi mesi si è parlato di loro solo perché drammaticamente colpiti in modo inesorabile dalla pandemia.”

Filippo D'Andrea VERDETÁ n° 77 | 19


IN PRIMO PIANO

SANITÀ, NON SOLO COVID: L’ALLARME DI CNA PENSIONATI CAMPANIA TIZIANA NARDONE Servono interventi urgenti per curare i sopravvissuti al Covid e il ripristino del budget esaurito per la convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale dei laboratori di diagnostica

Con la pandemia da Covid-19, la CNA Pensionati Campania, per la tutela e la salvaguardia degli interessi degli anziani, ha preso in carico le esigenze dei suoi associati, rendendosi protagonista d'una iniziativa nei confronti della Regione Campania. Una lettera, contenente la richiesta di un incontro urgente e la creazione di un Tavolo, è stata indirizzata a fine novembre scorso a Vincenzo 20 | VERDETÁ n° 77

De Luca, Presidente Regione Campania, Lucia Fortini, Assessore Istruzione, Politiche giovanili, Politiche sociali della Regione Campania, Vincenzo Alaia Presidente Commissione Sanità Regione Campania e Carmela Fiola, Presidente Commissione Istruzione e Cultura, Ricerca Scientifica e Politiche sociali della Regione Campania. E proprio nelle settimane successive ci sono stati incontri con i Presidenti Fortini e Fiola.


Nella lettera si chiede sia reso effettivo il diritto alla salute dei paucisintomatici affetti da Covid-19 garantendo una assistenza sanitaria domiciliare; la prescrivibilità e somministrazione dei farmaci necessari alla cura e ad evitare complicazioni da patologie concomitanti; la creazione di nuovi codici di esenzione per Covid-19; il ripristino del budget per eseguire, in convenzione col SSN (Sistema Sanitario Nazionale) per le indagini diagnostico-strumentali. Queste ultime, oggi, si trovano a una battuta d'arresto, essendo stato raggiunto il tetto per la spesa sanitaria regionale. Nello specifico, per la CNA Pensionati, è quanto mai necessario che vengano stabilite le esenzioni ticket su farmaci, prestazioni di laboratorio, strumentali e specialistiche, per i pazienti reduci da terapia intensiva per Covid-19, stante il riconosciuto rischio di danno polmonare permanente con evoluzione in fibrosi polmonare. "Nel mezzo della pandemia, proprio quando più forte se ne avverte il bisogno, non ci si può dimenticare del sostegno economico e assistenziale da garantire agli ammalati affetti da questa come dalle altre comorbilità importanti – chiarisce il Segretario di Cna Pensionati Campania Andrea Battistoni - nel primo trimestre del 2020, con la chiusura ospedaliera a patologie importanti ma non-COVID, è purtroppo aumentata sensibilmente la mortalità”. “La perdita dei valori del welfare, dell'assistenza a seconda dei bisogni, è progressiva e senza arresto – aggiunge l’associazione - noi vogliamo che la 'visione dal basso' non solo non venga persa, ma, al contrario, che venga implementata". Come ogni anno, nell'ultimo bimestre, infatti, i cittadini campani affrontano il problema dell'azzeramento del budget sanitario per l'effettuazione di prestazioni specialistiche dietro esclusivo pagamento del ticket sanitario. Per diagnosi e monitoraggio di malattie importanti come tumori, cardiopatie ischemiche, stroke dell'encefalo devono così provvedere, da novembre, di tasca propria e per l'intero. Situazione resa ancor più incresciosa dalla chiusura, per la pandemia,

degli ambulatori ospedalieri a prestazioni esterne, e dalla chiusure degli ambulatori delle Asl, sovraccarichi, pur non fornendo tutte le prestazioni di alta specialità. “Bisogna che vengano presi in carico i diritti di tutti i cittadini, in particolar modo di chi è più vulnerabile, come gli anziani - sostiene Battistoni - assistenza sanitaria domiciliare territoriale, esenzioni dalla spesa sanitaria per il monitoraggio dei danni permanenti da Covid, ripristino del budget per prestazioni specialistiche per diagnosi, cura e prevenzione sono necessari e urgenti”. “E' necessario agire in fretta - conclude il Segretario – gli amministratori a questo sono chiamati, a garantire nella pratica il dispiegamento dei diritti costituzionali, tra questi quello alla Salute. Noi siamo pronti a fare la nostra parte, per i nostri assistiti, per i nostri pensionati e per i cittadini tutti. Come abbiamo sempre fatto e come abbiamo intenzione di continuare a fare. Col vostro mandato".

Il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca VERDETÁ n° 77 | 21


n.2

22 | VERDETÁ n° 77


Quante volte avete sentito parlare di app? Le app, abbreviazione di applicazioni, non sono nient’altro che funzionalità del telefono che ci permettono di “applicare”, di mettere in pratica, ciò che vogliamo fare. Ogni smartphone possiede app gratuite già installate, raffigurate da icone diverse. Scopriamo le principali. Un piccolo omino stilizzato rappresenta l’icona della RUBRICA, cioè l’elenco dei numeri telefonici di tutti i nostri contatti. L’immagine della nuvola ci porta direttamente nella app di MESSAGGISTICA, che ci consente di inviare messaggi a tutti i nostri amici e parenti. Un quadrato con i simboli matematici ci indica la CALCOLATRICE: cliccando sull’icona si può scegliere di usare la calcolatrice semplice o quella scientifica. Attraverso l’app OROLOGIO possiamo impostare la sveglia o usare il timer. Prontissimi a scolare la pasta al dente, non appena suona!

Esistono moltissime app, ne puoi trovare almeno una per ogni cosa che ti viene in mente di fare. Puoi cercare le app che più ti interessano nel PLAYSTORE, il tuo negozio digitale: alcune sono gratuite, altre a pagamento. Entra nel PLAYSTORE cliccando sull’icona formata da un quadratino bianco con una freccetta colorata all’interno. Nella barra di ricerca scegli l’app che ti interessa, inserendo una parola chiave: ad esempio scrivi “cucina” se vuoi trovare una app di ricette! Scelta la "tua" app, clicca sul tasto INSTALLA e salvala sul telefonino Troverai la app nel MENÙ generale o nella schermata HOME, pronta per essere usata!

Anche sul prossimo numero di VerdEtà cerca la rubrica I consigli di Samuele. É un appuntamento fisso sulla tua rivista.

VERDETÁ n° 77 | 23


Fagiolata Marchigiana

CNA Pensionati

Le nostre ricette

Ricetta a cura di Gildo Cipollari, pensionato di Belforte del Chienti (MC), con prodotti del territorio a km zero.

RICETTA PER 4 PERSONE INGREDIENTI 400 gr. di Fagioli di Laverino secchi (Macerata) 4 fette di pane di Chiaserna (Pesaro Urbino) 1 cipolla di Suasa (Ancona) Olio EVO di Coroncina (Macerata) q.b Concentrato di pomodoro 1 cucchiaio Rosmarino 1 rametto Foglie di salvia 8 Santoreggia 1 rametto 4 pomodorini sale e pepe q.b

24 | VERDETÁ n° 77


Procedimento 1. mettere a mollo i fagioli secchi in acqua fredda per 12 ore; 2. lessare i fagioli in acqua bollente profumata con un rametto di rosmarino, senza sale, fino a raggiungere circa il 75% di cottura; 3. in un tegame diverso fare imbiondire la cipolla in poco olio EVO (a piacere aggiungere un goccio di acqua); 4. unire nel tegame con la cipolla i fagioli lessati e un poco di acqua di cottura dei fagioli stessi, unire il rametto di santoreggia e il concentrato di pomodoro; 5. salare e pepare a piacimento; 6. terminare la cottura aggiungendo, eventualmente, l'acqua di cottura dei fagioli; 7. servire su un tegame di coccio avendo cura di aver disposto sul fondo le foglie di salvia; 8. infilare le 4 fette di pane precedentemente abbrustolito e deporre nel piatto i pomodorini 9. terminare facendo scivolare l'olio dal pane ai fagioli.

Buon appetito!

VERDETà n° 77 | 25


LA STORIA NELLA PENTOLA

STORIA DELLA FAGIOLATA

Verso la fine del 1500 Annibale Caracci dipingeva Il Mangiatore di fagioli, a testimonianza di quello che – in quel periodo storico – era uno degli alimenti più diffusi in Europa tra le classi meno abbienti. Mentre questi ultimi associavano al legume introdotto dalle Americhe proprietà lenitive e a volte afrodisiache, le genti nobili preferivano la selvaggina – salvo poi morire di gotta.

che normalmente accompagnano le proteine animali, prestandosi per diete a basso tenore di colesterolo. Il contenuto di fibre, inoltre, facilita la motilità intestinale. Le percentuali variano in funzione della varietà, ma si può affermare che per 100gr di prodotto cotto, vi è una percentuale di proteine compresa tra l’8 ed il 20%. Oggi sono reperibili in commercio più di 500 varietà di fagioli.

La carne dei poveri. Così erano considerati i legumi, in particolare i fagioli, nelle campagne marchigiane tra le due guerre ma anche nel dopoguerra. Fino agli anni ’60 e al boom economico, quando vi fu la corsa alla fettina come forma di qualificazione sociale. In particolare tra i metalmezzadri, contadini che diventavano operai in fabbrica, continuando anche la cura del podere. Legumi e cereali tornano prepotentemente sulla tavola dei marchigiani negli anni duemila, con la riscoperta del cibo genuino e dei prodotti agroalimentari di qualità. Possibilmente a chilometro zero.

Nella ricetta della Fagiolata marchigiana vengono utilizzati i fagioli di Laverino, secchi e tenuti in acqua fredda per dodici ore. Laverino è un piccolo centro di appena cento abitanti sui monti marchigiani al confine con l’Umbria, sul passo del Cornello. Proprio qui, nei terreni fertili lambiti dal fiume Potenza, ha trovato il suo habitat ideale un fagiolo giunto nelle Marche nel XVI secolo, al seguito di spagnoli e portoghesi. Presidio Slow Food, il fagiolo è bianco, mediopiccolo, leggermente allungato e la pianta può raggiungere anche i due o tre metri d’altezza. Il sapore delicato e la buccia sottilissima, che consente una rapida cottura, sono le sue caratteristiche più apprezzate. La raccolta viene effettuata rigorosamente a mano.

Da un punto di vista nutrizionale, il fagiolo è un alimento ricco di proteine vegetali, privo dei grassi 26 | VERDETÁ n° 77


FOCUS

PENSIONI, ASSEGNO PIÙ LEGGERO SE SEI DONNA BRUNA VINCENZI, Presidente Regionale Veneto E proprio questa pandemia ha messo a nudo le disuguaglianze e le difficoltà che affrontano le persone anziane, con pensioni non adeguate al costo reale della vita, per questo già da parecchi anni chiediamo ed ora diciamo che è assolutamente necessario adeguare il paniere dei consumi sulle reali necessità della persona anziana, con adeguamenti sulle pensioni che garantiscano il loro potere d’acquisto e una vita dignitosa. Nella prossima riforma fiscale auspichiamo un intervento anche sulle pensioni, che attualmente, se le rapportiamo con altri redditi, scontano una tassazione più alta. Parlando poi dei Pensionati e Pensionate vediamo che all’interno di questo mondo, nel tempo diventato una giungla, esistono le più disparate e macroscopiche disuguaglianze. Parte di queste disuguaglianze sono dovute a scelte poco lungimiranti (una fra tante le cosiddette Pensioni Baby) inoltre i cambiamenti socio economici e demografici che si sono succeduti nel paese hanno contribuito anch’essi ad aumentare disparità e disuguaglianze fra gli stessi lavoratori. Chi nel paese ha pagato il prezzo più alto di tutto questo sono le donne, che nella realtà sono quelle che percepiscono pensioni più basse. Infatti, le donne rappresentano il 52,9% dei pensionati e percepiscono pensioni d’importo medio annuo di 14.283 euro contro i 20.135 euro degli uomini. La metà di queste riceve meno di mille euro al mese, a fronte di circa un terzo degli uomini. Del resto sono le donne quasi esclusivamente chiamate a “scegliere” tra famiglia, cura,

assistenza e lavoro, e ciò si ripercuote negativamente sulla loro storia contributiva e quindi sull’importo della pensione. È vero che negli ultimi anni si è percorsa un’impostazione legislativa che tende ad aiutare le donne come opzione donna, il riconoscimento di contributi per ogni figlio avuto, ma rimangono aperti alcuni problemi che in questo momento particolare sarebbe importante cambiare per combattere alcune ingiustizie. In particolare vorrei rendere evidente proprio un’ingiustizia che persiste: i contributi silenti o dormienti per le persone, soprattutto donne, che non riescono a raggiungere la contribuzione minima per accedere alla pensione e perdono i contributi versati, anche per parecchi anni (5, 8, 10, 15 anni) e non c’è modo di farseli restituire. Questo fatto riguarda il sistema previdenziale pubblico italiano, INPS. Mi risulta, anche per esperienza personale, che in molti paesi europei e anche di altri continenti per i contributi versati, è erogata una pensione, anche misera, o un assegno con la restituzione dei contributi pagati. Presso i nostri Uffici del Patronato Epasa-Itaco, spesso arrivano queste donne a chiedere se con i loro contributi possono ottenere qualcosa, la risposta negativa alla loro richiesta fa male, perché dicono sempre “però non è giusto”. Per questo io credo che oggi si debba e si possa ovviare a questa ingiustizia e liquidare a loro quanto maturato anche se poco, almeno a partire dalla data di accesso alla pensione di vecchiaia. Sarebbe un bel segno di riconoscenza e di dignità e giustizia verso le donne Italiane VERDETÁ n° 77 | 27


SPAZIO DONNA

LE DONNE DEL 2020 MARIA ROSA BATTAN, Vicepresidente Nazionale CNA Pensionati Sarà l’anno 2020, e mai nessuno lo metterà in dubbio, che passerà alla storia come l’anno del dramma mondiale della pandemia. Ciò non toglie comunque che si siano verificati degli avvenimenti che inviano segnali positivi. Ci sono, infatti, 20 paesi al mondo guidati da donne su 200 e tre di questi i più recenti conquistati in periodo di pandemia, la Finlandia, la Nuova Zelanda e Moldavia e vorrei aggiungere il significativo risultato della vicepresidenza de paese più potente al mondo: gli Stati Uniti. In Finlandia a soli 34 anni è stata eletta Premier Sanna Marin, la più giovane donna presidente di nazione in assoluto. Appena eletta, in considerazione del fatto che oltre ad essere giovane è anche provvista, non solo di un curriculum importante ma di naturale bellezza, si è cercato di screditarne l’immagine. Con molta determinazione e senza creare inutili gossip, il suo popolo l’ha difesa e sostenuta. In Nuova Zelanda nell’ottobre 2020 è stata rieletta per il secondo mandato alla guida del paese Jacinta Arden. La giornalista francese Isabel Dellerba su Le Monde, per descriverla ha detto che è riuscita a mettere insieme l’empatia, il pragmatismo e un coraggio che è mancato a molti capi di governo alle prese con la pandemia. Lei è riuscita a fermare il Covid-19, sconfiggere il populismo e questo fatto è stato determinante per affermare il suo trionfo per la seconda volta alle elezioni. É stata anche la prima donna a diventare mamma durante il primo mandato di Presidente. Maia Sandau, eletta il 15 novembre 2020 Presidente della Moldavia. Europeista convinta esperta di economia mondiale è riuscita a superare la candidatura del filorusso Igor Dodon. Questo 2020 ci ha anche regalato esempi di bravura, coraggio, affidabilità politica e impegno 28 | VERDETÁ n° 77

con riconoscimenti a donne che, oltre ogni limite, hanno saputo dimostrare che là dove si può loro ci sono. La Vicepresidente Usa, Kamala Harris neoeletta sostenitrice del Presidente Joe Biden. Prima donna nera e prima indiana-americana nella storia degli Stati Uniti d’America. La sua nomina ha sapore di presagio, arriva giusto nel centenario del diritto al voto alle donne sancito dalla costituzione americana. Di lei è stato raccontato tanto, sappiamo molto della sua professione, del suo impegno, della sua vita privata, del suo look. Ci hanno detto di come sia diversa da ogni riferimento precedente di donna politica e potente. Ma rimane nella nostra memoria la semplicità con la quale ci ha trasmesso in questi giorni di gran travaglio, la frase simbolo di un suo profondo sentimento verso l’impegno che ognuna di noi può mutuare. Al termine della sua prima uscita da vicepresidente, infatti, rivolgendosi alle donne alle bambine in particolare ha raccomandato di non smettere mai di sognare spronando a credere in se stesse perché “possiamo farcela, sono la prima, non l’ultima”. Il suo percorso personale, il suo viverlo da vicepresidente in USA, diventa dunque un punto fermo per tutte le famiglie americane che si riconoscono in famiglie moderne e multietniche, di diverse religioni, molto presenti in questo enorme e diverso paese. Di sé dice: “sono quello che sono, e mi va bene così. Sono Americana, non rappresento nessuna barriera razziale essendo io stessa bi-razziale, cresciuta andando al tempio hindu immersa comunque nella cultura afroamericana e avendo per marito un bianco ed ebreo”. Messaggio forte per un popolo così pieno di contraddizioni. L’inno dell’antagonista Trump ai comizi era “Macho Man” quello di Kamala la canzone “Work


That” ossia, sii te stessa, usa quello che hai. Jill Tracy Jacobs, moglie di Joe Biden. Anche di lei in questi giorni abbiamo potuto leggere molto. Insegnante universitaria con la pregevole volontà di continuare l’impegno lavorativo anche da first lady. Sicuramente la determinazione nel continuare la scelta professionale sarà parte del desiderio di voler rappresentare (come già confermato dalla vicepresidente Kamala che i media ci stanno abituando a riconoscere per nome), le famiglie d'America e tutti gli americani. Proposito espresso anche dal Presidente americano durante il suo primo discorso pubblico. Compito che si preannuncia non facile e non semplice. La cosa che più mi ha colpito della first lady è stata la grande passione che è riuscita a trasmettere ogni volta che ha avuto l’opportunità

di esprimersi, passione espressa anche attraverso un non rituale sorriso spesso presente. È banale, ma mi piace ricordare che possano aver influito in questo suo naturale modo di porsi: le origini italiane della sua famiglia proveniente da un paese in provincia di Messina. Fa piacere sapere che la First Lady è la prima moglie di presidente Americano con origini Italiane. Sono queste tutte donne in grado di assumere compiti difficili consapevoli che se tocca a loro significa che nulla di diverso poteva essere fatto e che nessun altro lo poteva fare, che non si tratta di mettere in gioco un ruolo di genere ma di portare a termine compiti dove altri hanno dovuto cedere il passo alla capacità, bravura e competenza. Riconoscerci con un unico obiettivo sarà la forza che salverà il mondo, uniti non divisi, non diversi ma uguali.

VERDETÁ n° 77 | 29


LA FINESTRA SUL CAVEAU

QUEL LEGAME SOTTILE TRA SOSTENIBILITÀ, TECNOLOGIA E RENDIMENTI CLAUDIO DI DONATO

Oltre al dramma sanitario e alla crisi economica, la pandemia si sta rivelando uno straordinario acceleratore di cambiamento anche nel sistema finanziario, un agente ancor più potente della crisi finanziaria globale del 2008. In pochi mesi gli investimenti ESG sono diventati il principale criterio nelle scelte degli operatori finanziari. Gli investitori sono sempre più attenti al 30 | VERDETÁ n° 77

rispetto della sostenibilità da parte delle imprese e come queste rispondono alle sfide del clima, della privacy e della sicurezza dei dati, pressioni normative e cambiamenti demografici. L’acronimo ESG sta per ambiente, sociale e governance, in coerenza con i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dalle Nazioni Unite nel 2013 che spaziano dalla povertà alle disuguaglianze, dalla pace alla giustizia nel mondo.


A conferma dell’interesse per gli ESG, i titoli delle aziende che si ispirano a quei criteri hanno ottenuto performance di Borsa nettamente superiori alle altre da inizio anno. Letta così sembra che gli gnomi della finanza, i fondi di investimento e gli speculatori a ogni latitudine si siano trasformati da lupi in pecorelle. Non più sensibili al profitto e ai rendimenti ma attenti alle grandi questioni del mondo e alle sfide della sostenibilità. La realtà è che coloro che muovono quotidianamente miliardi di dollari e di euro continuano nella ricerca del miglior rendimento al rischio minore. Perché allora le imprese più attente ai temi della sostenibilità sono premiate sui mercati azionari? Per individuare una risposta possibile occorre far riferimento ai processi tecnologici e come incidono sulla velocità di cambiamento e di crescita dei mercati. Nell’ultimo secolo è stata la velocità, per effetto della tecnologia, il principale motore di cambiamento. Il trasporto aereo a livello mondiale ha impiegato 64 anni per arrivare a 50 milioni di passeggeri. L’auto 62 anni, i telefoni mezzo secolo, le carte di credito 28 anni, il computer 14, i cellulari 12, internet 7 anni. Facebook ha superato la quota di 50 milioni

in appena 4 anni. Un record? Assolutamente no. WeChat ha impiegato 2 anni ma il primato spetta all’app Pokemon GO: 50 milioni di utenti in 19 giorni. Questa impressionante contrazione dei tempi si riflette anche sui cambiamenti normativi, sociali e ambientali che toccano molti ambiti della vita quotidiana delle imprese. Ecco allora che ispirarsi ai principi ESG non è una moda delle multinazionali per strizzare l’occhiolino a chi investe. Piuttosto rappresenta la capacità di saper integrare i principi di sostenibilità nelle strategie di lungo termine. Misurare tali principi è piuttosto sofisticato. Infatti non si tratta di verificare la sensibilità di un’impresa sui temi della sostenibilità ma analizzare se quell’impresa ha la capacità di sviluppare una solida strategia per affrontare i grandi cambiamenti mitigando i rischi reputazionali, operativi e finanziari. Come spesso accade l’Italia arriva in ritardo. La nuova frontiera degli investimenti responsabili è ancora poco conosciuta nella penisola. Meno del 30% degli italiani ha investito almeno una volta in strumenti sostenibili ed i fondi etici rappresentano soltanto il 2% del totale. Ma non disperiamo. La lentezza a volte è una virtù. VERDETÁ n° 77 | 31


IL RACCONTO

GLI OCCHI AUGUSTO MATTEAZZI

Due giovani donne, amiche fin dall’infanzia, trascorrevano gran parte del loro tempo assieme, favorite anche dal fatto che avevano trovato lavoro presso la stessa azienda; la loro era un’amicizia sincera e tranquilla, rafforzata dal fatto che i loro gusti erano simili, anche i loro genitori oltre che vicini di casa, erano legati da profonda amicizia, tanto da trascorrere, spesso, le vacanze negli stessi luoghi. Nell’ufficio in cui lavoravano entrambe c’erano anche degli uomini, alcuni dei quali, ma specialmente uno, non lasciava passare occasione per fare delle anvances, ora all’una e ora all’altra, a volte anche in modo pressante e non esattamente civile. Nonostante il tizio si guardasse bene da importunare l’una in presenza dell’altra, logicamente tra di loro se lo confidavano, commentando la cosa con una certa leggerezza e compatimento per quella persona così antipatica e meschina, ma non vi attribuivano eccessiva importanza: bastava non dargli corda. Tra di loro scherzavano spesso e, ogni volta che 32 | VERDETÁ n° 77

si sentiva la TV di qualche trapianto di organi, si promettevano reciprocamente e solennemente, che, in caso di bisogno, ognuna sarebbe stata donatrice per l’altra, addirittura da viva in caso di donazione di rene, che, notoriamente, non necessita la morte del donatore; e la cosa era così sentita che, in via precauzionale, si fecero eseguire gli appositi esami per verificare, la compatibilità, esami che, con loro grande consolazione, avevano dato esito positivo. A quel punto avevano pensato bene di formalizzare la cosa firmando un preventivo documento di consenso per non trovarsi impreparate nell’eventualità che un fatto inaspettato avesse reso attuabile il loro progetto. Purtroppo una delle due fu colpita da una grave patologia agli occhi, per cui la vista si stava deteriorando rapidamente, tanto che, salvo un trapianto, la cecità sarebbe intervenuta a breve tempo e, loro malgrado, si ritrovarono, questa volta non scherzosamente, a considerare il tema donazione, certo solo per ipotesi, in quanto ovviamente la buona salute


dell’altra escludeva soluzioni diverse. A causa di questa malattia la donna fu costretta ad abbandonare momentaneamente il lavoro, in attesa dell’eventuale trapianto, e l’amica andava a trovarla raccontandole, oltre alle varie notizie, quanto il loro collega si fosse maggiormente focalizzato su di lei nei suoi fastidiosi tentativi di approccio. Le condizioni dell’amica peggioravano rapidamente, tanto che, in uno slancio di estrema generosità, le proposte, salvo a trovare un donatore a breve, il dono di uno dei suoi occhi, offerta respinta anche se l’estremo bisogno lo avrebbe giustificato, ma la vigente legge ovviamente non avrebbe consentito. Un fatto avvenne, però, che sconvolse completamente le prospettive di entrambe: quella sana fu assassinata nella sua abitazione, e le indagini, pur non riuscendo ancora a scoprire il colpevole, erano giunte per lo meno alla conclusione che, quasi certamente, la vittima conosceva l’assassino. Nel frattempo i medici, che erano al corrente delle promesse reciproche, degli esami eseguiti, e delle loro dichiarazioni di consenso, poterono procedere abbastanza celermente al sospirato

trapianto, che per fortuna, ebbe esito positivo, tanto che poterono assicurare una diagnosi di completa guarigione in tempi abbastanza rapidi. Il prosieguo delle indagini intanto procedeva ma senza grande successo poiché l’operata, mancando dall’ufficio da tempo e non avendo frequentato l’amica per mesi a causa della sua malattia, non poteva contribuire con qualche informazione utile agli inquirenti e quindi il caso sembrava avviato ad allungare la lista dei delitti senza colpevole. A nulla avevano portato le minuziose indagini, con decine di rilevamenti in numerosi sopralluoghi: niente impronte, niente arma del delitto, niente movente, niente di niente; sembrava che l’autore del delitto fosse una specie di fantasma, riuscito ad entrare, uccidere la donna ed uscire senza lasciare il minimo indizio che portasse agli agenti sulle sue tracce. Trascorsa la convalescenza, la donna tornò in ufficio e, quando vide di nuovo per la prima volta l’uomo, i suoi occhi ebbero una reazione che non le lasciò dubbi: di solito gli occhi trattengono per alcuni secondi le immagini che li colpiscono, i suoi avevano impressa indelebilmente la faccia dell’assassino!

VERDETÁ n° 77 | 33


SALUTE

Psicologia

LA NARRAZIONE NEGATIVA E ANSIOGENA DANNEGGIA LA SALUTE DEGLI ANZIANI. NO ALLE FISSAZIONI CHIARA VOLPICELLI, Psicologa

La narrazione può essere riferita a diverse cose: leggenda, mito, fiaba, novella, commedia, dramma, mimo, arte, cinema, teatro, fumetti e alla conversazione. Come afferma Bruner … “la vita stessa è narrazione in quanto storia”. Quando si parla di narrazione quindi, non ci possiamo limitare solo al canale comunicativo verbale, ma ci riferiamo anche a quello scritto, a quello visivo tramite immagine o video. Attraverso la narrazione l’uomo può far conoscere la propria storia, far capire chi è o chi è stato, può presentarsi al mondo. Del resto il diario segreto 34 | VERDETÁ n° 77

che forse da bambini molti possedevano, il racconto di qualcosa che si è fatto con tanto di pubblicazione, oggi, sui social di turno, sono la testimonianza di un bisogno primario tutto umano: far sapere che esistiamo. La narrazione della storia personale genera un’organizzazione del mondo interiore e concede la possibilità di dare un senso alle proprie esperienze passate. La si può definire una creazione narrativa del Sé, una dimensione fondamentale per la costruzione dell’identità soggettiva.


La narrazione negativa Non esiste solo una narrazione fatta all’esterno, agli altri, ma anche una interna, a noi stessi: le famose chiacchierate fra sè e sè hanno lo scopo di rileggere gli eventi in modo tale da cucirceli addosso e non farci troppo male, memorizzando solo una parte, la più - o meno- dolorosa per noi. Capita che questi eventi ci tornino alla mente troppo spesso, dove “troppo” sta per ossessione: ci pensiamo e ripensiamo continuamente. Nel linguaggio tecnico queste si chiamano ruminazioni, un processo cognitivo che mette le manette all’individuo, legandolo, senza lasciargli respiro. Quelle continue preoccupazioni che restano in sottofondo, un evento spiacevole, una discussione con un proprio familiare e quelle parole che non escono dalla nostra testa. Pensieri ripetitivi, caratterizzati da contenuti negativi che producono un effetto sul tono dell’umore della persona. Restano al nostro interno con un’accezione negativa: ci screditiamo, ci offendiamo, ci diciamo che avremmo potuto agire in altri mille modi diversi più consoni. Questo raccontare, continuo e ripetitivo, questa narrazione negativa di sé pone le basi per costruire un Sé difettoso, ostile, riluttante al proprio essere. Si pone l’attenzione su tutto ciò che è andato storto, una sorta di selezione tra i ricordi per soffermarci solo sulle cause e sulle possibili conseguenze negative invece che riporre le energie sulla ricerca di una possibile soluzione. Le conseguenze sono il calo del tono dell’umore e uno stato di inattività. Strategie anti-ruminazioni per una narrazione funzionale di sé • Oggettività: rileggere gli eventi per come sono accaduti realmente senza introdurre interpretazioni della realtà o giudizi. • Consapevolezza delle emozioni: come mi sono sentito mentre accadeva quel che accadeva? • Effetto: cosa ha scatenato dentro di me e nell’altro, l’emozione che ho sentito? • Riflessione su come ho già superato un evento traumatico/stressante: quali altre situazioni simili ho vissuto? Che strategie ho utilizzato per superare quell’evento traumatico?

• •

Condivisione: condivido i miei pensieri e le mie emozioni? Divido mai il carico che mi porto sulle spalle? Gratitudine: portare l’attenzione a piccole o grandi gioie o soddisfazioni è uno strumento potentissimo, ci conferisce la possibilità di sperimentare un sentimento di riconoscenza sincero verso le esperienze vissute. Un esercizio utile è pensare a 3 cose positive prima di andare a letto, ad esempio l’odore del caffè, una torta, uno sguardo complice... Portare l’attenzione al momento presente: ogni qualvolta si presentano pensieri ossessivi, è utile compiere un’azione che permetta di tornare sul presente. Ad esempio se siamo seduti e comincia la ruminazione, alzarci in piedi e fare due passi, chiamare qualcuno, metterci a cucinare o lavorare, insomma uscire dallo stato fisico in cui eravamo nel momento dello start del pensiero ossessivo e interrompere il flusso svegliando il corpo.

Narrare e ri-narrare gli eventi è un bisogno fondamentale dell’essere umano, ma bisogna saperlo fare: utilizzare le parole della narrazione in termini positivi, far ascoltare la propria storia ad un amico che abbia la pazienza e la voglia di ascoltarla, dare significato alla storia relativamente a sé stessi imparando a porsi le giuste domande.

“Per me scrivere è tirare fuori la morte dal taschino, scagliarla contro il muro e riprenderla al volo” (Bukowski)

VERDETÁ n° 77 | 35


SALUTE Geriatria

COME MUOVERSI A CASA PER RESTARE IN FORMA DOMINGA SALERNO, Geriatra

La pandemia da Coronavirus sta modificando le abitudini di vita di molti cittadini nella maggior parte dei Paesi. Le misure di contenimento della diffusione del contagio rendono difficile il mantenimento di uno stile di vita attivo, infatti in questo periodo è quasi inevitabile rimanere molte ore seduti, in casa, soprattutto per i soggetti over 70. Ad ogni età una regolare attività fisica, anche moderata, contribuisce a migliorare la qualità della vita in quanto influisce positivamente sia 36 | VERDETÁ n° 77

sullo stato di salute sia sul grado di benessere psichico contribuendo a mantenere o sviluppare le relazioni interpersonali. L’esercizio fisico, infatti, riduce la pressione arteriosa, controlla i livelli di glicemia, modula positivamente il colesterolo nel sangue, aiuta a prevenire le malattie cardiovascolari, comporta benefici evidenti per l’apparato muscolare e scheletrico. Svolgere un’attività fisica adeguata ed in maniera


costante contribuisce ad aumentare le difese immunitarie, migliora la qualità del sonno e riduce stress ed ansia che in un periodo come questo sono sicuramente aumentati. L’OMS consiglia di dedicare all’attività fisica almeno 20 minuti al giorno: le linee guida internazionali individuano infatti in 150-300 minuti a settimana la quantità di attività fisica ottimale per mantenere uno stile di vita sano e corretto. L’Istituto Superiore di Sanità ha stilato alcuni consigli su attività fisica ed esercizi per gli over 65 costretti a rimanere in casa al fine di limitare la sedentarietà e favorire il mantenimento delle capacità cognitive. Attività domestiche come passare l’aspirapolvere, occuparsi del giardino o dei balconi, rifare i letti, apparecchiare la tavola, cucinare mantengono in attività e creano un ambiente domestico confortevole e rilassante. Ballare, anche in coppia se possibile, continua a rappresentare un ottimo esercizio ed un piacevole passatempo. Ogni 30 minuti circa, o dopo un’ora in cui si sta seduti o sdraiati, bisogna fare “pause attive” di circa 2-3 minuti, come ad esempio semplici esercizi di allungamento muscolare o camminare, magari quando si è al telefono. Gli specialisti consigliano di svolgere esercizi di rilassamento come ad esempio la meditazione da seduti. I più atletici possono svolgere esercizi di stretching. Risulta utile, inoltre, compiere esercizi di rinforzo muscolare. Oltre i 65 anni di età a causa dell’aumentato rischio di cadute, si dovrebbe dedicare del tempo al potenziamento della capacità di mantenimento dell’equilibrio e della stabilità, vale a dire migliorare la forza muscolare del busto per mantenere stabili colonna vertebrale, arti inferiori e tutto il corpo in generale, ottenendo così una maggiore capacità di equilibrio durante il cammino.

dell’assenza di particolari controindicazioni oltre che per una valutazione della tipologia dell’attività che si può intraprendere. Se durante lo svolgimento di una prestazione fisica si presentano disturbi, è consigliabile sospendere la prestazione stessa. Su internet vengono proposti video per accompagnare l’attività fisica svolta in casa. Un suggerimento potrebbe essere quello di creare dei gruppi virtuali, attraverso i telefonini per esempio, magari facendoci aiutare dai giovani, sempre in sicurezza. L’adesione a “palestre” e gruppi “virtuali” consente il reciproco controllo e rende più vivaci e divertenti gli incontri, favorendo la socializzazione e stimolando anche i più pigri a rimanere fisicamente attivi, anche rimanendo a casa. Per concludere, quindi, praticare attività fisica oggi può diventare una buona abitudine che ci permetterà di arrivare “in forma” al momento in cui potremo riprendere le attività all’aperto, partecipare ad eventi, pranzi, gite o soggiorni organizzati, ricominciare a passeggiare ed incontrare le persone a noi care, in sicurezza.

A qualsiasi età prima di intraprendere un’attività fisica costante è comunque fondamentale il consiglio ed il parere del medico per una conferma VERDETÁ n° 77 | 37


SALUTE

Dietologia

BUON UMORE ANCHE A TAVOLA LUCA LOTITO, Biologo Nutrizionista

Passare davanti alla vetrina di una gelateria, di un panificio, di una pasticceria, al di là di scatenare un fisiologico riflesso pavloviano, rende tutti più felici e fa aumentare la nostra acquolina influenzando il nostro umore. Spesso quando siamo tristi, depressi, arrabbiati ricerchiamo il piacere nel cibo, abbuffandoci e poi spesso ci sentiamo in colpa per quanto abbiamo mangiato. Alla base di tutto questo c’è una causa fisiologica che possiamo cercare di sfruttare anche a nostro vantaggio per sentirci un po’ più felici almeno a tavola. 38 | VERDETÁ n° 77

Infatti, l’ingestione di zuccheri stimola la secrezione di insulina, un ormone che facilita l’ingresso dei nutrienti nelle cellule, compresi gli amminoacidi ad eccezione del triptofano. Quest’ultimo è il precursore di un altro ormone che è la serotonina, detto “ormone del buonumore”, coinvolto in numerose e importanti funzioni biologiche Con un meccanismo analogo, i livelli di serotonina aumentano anche durante l’attività fisica e l’aumento di questa sostanza durante uno sforzo strenuo e prolungato è coinvolta nella percezione della fatica.


La serotonina risulta dunque un composto chiave e agisce come precursore della melatonina regolando i ritmi circadiani, contribuisce al controllo della pressione sanguigna, modula la motilità e le secrezioni intestinali, l’umore, l’appetito e il comportamento alimentare, determinando una precoce comparsa del senso di sazietà, una minore assunzione di carboidrati a favore delle proteine e una riduzione, in genere, della quantità di cibo ingerita. Spesso in fase pre-mestruale si avverte il bisogno di mangiare dolci e cioccolato che contengono sostanze che ne favoriscono la produzione. Il sistema serotoninergico è coinvolto anche nel controllo del comportamento sessuale e delle relazioni sociali, non a caso alcune droghe, come l’ecstasy, aumentandone il rilascio, inducono euforia, senso di aumentata socialità ed autostima. Oltre che sul comportamento sessuale ha effetti inibitori sulla sensibilità al dolore, sull’appetito e sulla temperatura corporea. Esiste dunque un menù della gioia? Visto l’importante ruolo esercitato dalla serotonina, è possibile aumentarne la quantità anche attraverso specifici alimenti. Il cioccolato fondente produce un senso di benessere, latte caldo e miele contengono sostanze che aiutano a produrla, così come il luppolo e la genziana, reperibili in erboristeria, contribuiscono a migliorarne i livelli; molti alimenti quali indivia, spinaci, patata, cavoli, asparagi, funghi, bietola, lattuga, uova, formaggi freschi, carne bianca, legumi, semi oleosi, frutta a guscio, pesce di mare, cereali integrali o semintegrali, pappa reale, rodiola, banana e ananas contenengono l’aminoacido triptofano, suo precursore e aiutano la produzione della serotonina. Affinché il triptofano contenuto in molti alimenti possa essere convertito in serotonina è necessaria anche la presenza di vitamine del gruppo B, pertanto è importante consumare pesce, cereali, agrumi, lattuga, broccoli, spinaci, avocado, latte, legumi, pomodori, miele e prugne. Un dolcetto come la mousse di castagne oppure una banana o una fetta di ananas sono sufficienti a stimolare direttamente la produzione di serotonina.

Sicuramente oltre ad una giusta attenzione alla lista della spesa che contenga questi alimenti, sarà utile dedicare più tempo alla preparazione dei pasti poiché il tempo trascorso in cucina dona relax e stimola la fantasia e la creatività. Possiamo utilizzare spezie, abbinare cibi di diversi colori e diverse consistenze oltre che consumarli in compagnia. La giusta cura nell’apparecchiatura, un sottofondo musicale, dei fiori potranno aggiungere un tocco particolare alle nostre tavole migliorando le nostre giornate. Per modificare radicalmente il proprio umore sarà utile variare la dieta e praticare attività fisica; avere un nuovo modo di alimentarsi e riposarsi; esporsi più spesso alla luce solare. Un tale programma permette di aumentare il livello di serotonina in modo naturale, apportando benefici alla salute e al benessere fisico e psicologico.

VERDETÁ n° 77 | 39


SALUTE

Erboristeria

SPECCHIO DELLE MIE BRAME, CHI È LA PIÙ BELLA DEL REAME? GENNARO SPORTIELLO, Fitopreparatore

Oggigiorno Grimilde, la strega di Biancaneve, non si sarebbe rivolta a oscure presenze demoniache attraverso uno specchio magico, ma direttamente a Internet (Infernet?) ai social network a colpi di selfie e di followers. “Web delle mie brame chi è la più bella del reame?” E forse, chissà, sarebbe proprietaria di una linea di prodotti per la pelle. Negli anni duemila i cosmetici sono essenziali. Per le donne ma non solo. Secondo i dati del “Beauty Report di Milano" nel 2018 il giro d’affari 40 | VERDETÁ n° 77

del settore in Italia ha superato i 10 miliardi di euro. La strega di Biancaneve lo conferma, fin dalla notte dei tempi si è sempre cercato di curare il proprio aspetto. I cosmetici sono un mezzo per far risaltare bellezza, fascino, grazia, armonia. Letteralmente la parola cosmetico ha origine dal greco “kosmos” e vuol dire universo, ma anche ordine, mettere in ordine. La storia ci rimanda agli egizi (a Cleopatra per esempio), prosegue con greci e romani, si


specializza nel Rinascimento a Parigi alla corte di Caterina dei Medici, fino ai nostri tempi. Senza tralasciare il mondo arabo e il lontano e misterioso oriente, dove India, Cina e Giappone non sono certo rimasti a guardare. Nei secoli sono cambiate tante cose, dalle materie prime utilizzare ai metodi di preparazione. Ma l’imperativo è rimasto lo stesso. Migliorare il proprio aspetto. C’è cosmetico e cosmetico Lozioni, saponi, balsami, dentifrici, deodoranti, dopo barba, smalti per unghie, fondotinta, rossetti, tinture e spray per capelli, creme antirughe, contro la cellulite, idratanti. Questa lista è solo una piccola parte dell’infinita varietà disponibile sul mercato. Ma i prodotti non sono tutti uguali. Come scegliere quello giusto? Molte case usano sostanze chimiche non sempre sicure per la salute. Quali? Vediamone alcune. I parabeni Sostanze organiche aromatiche usate come conservanti fin dal dopoguerra, anche in preparati farmaceutici e alimentari. Eliminano i batteri e le muffe, ma a lungo andare possono provocare allergie. Secondo alcune ricerche potrebbero provocare danni alla salute. In particolare al sistema endocrino. Secondo altri sarebbero all’origine di problemi all’apparato riproduttivo se usati a dosi massicce. Trovano impiego in deodoranti, creme per la pelle, bagnoschiuma e shampo. Danneggiano l’ambiente. Indicati in etichetta come “paraben”. I siliconi Ricavati dal silicio sono impiegati in preparati resistenti all’acqua (definiti water proof ). In realtà tendono a ostruire i pori e non sono in grado di alimentare la pelle. Ne risente soprattutto chi ha la cute grassa perché il sebo resta intrappolato e non trova sbocco all’esterno. Non sono biodegradabili nell’ambiente. In etichetta sono indicati con parole che terminano in ane, one. I petrolati Ricavati direttamente dal petrolio attraverso la raffinazione. Si ottiene così una gelatina depurata

e di colore bianco. Si usano in quanto poco costosi e perché aiutano la pelle a idratarsi formando una pellicola difensiva. Possono provocare l’insorgere di brufoli e punti neri, ma soprattutto non è escluso che possano causare tumori. Non sono biodegradabili. Sono indicati in etichetta come petrolatum, paraffinum, oli minerali, vaselina. Alternative naturali Per non rischiare di imbrattarsi la pelle, i capelli e non solo, con prodotti che strizzano l’occhio ai derivati del petrolio e allo stesso tempo evitare di inquinare il nostro martoriato Pianeta, ci sono alternative più che valide. Preparati che fanno uso di burro di karité, olio di jojoba, sodio ialuronato. Tutte sostanze ben tollerate dall’epidermide. Certo se c’è bisogno di mostrare un viso splendente, un aspetto da fare invidia ai divi di Hollywood, è più indicato ricorrere ai siliconi che una tantum sono ben sopportati. Allo stesso modo i cosmetici naturali non hanno la stessa durata nel tempo e se applicati la mattina, sarà necessario ripetere l’operazione per una serata di svago. Vediamoli in dettaglio. Burro di karitè. Sostanza ricavata dai semi di karitè, un albero originario dell’Africa centrale. Rende la pelle liscia, morbida al tatto. Usato per capelli, corpo, viso e labbra. Olio di jojoba. Pianta del Messico e della California. Si utilizzano i semi. Eccellente per capelli e cute. Pianta depurativa ottima anche in caso di funghi della pelle. Sodio ialorunato. Rassoda l’epidermide e le dona luminosità. Trova impiego in lozioni, creme e prodotti idratanti. Amido di mais. Va bene per contrastare la propensione della pelle grassa a diventare lucida. Pantenolo. É un precursore della vitamina B5, usato per idratare e restituire all’epidermide elasticità e vigore. Rende luminosi i capelli. Ma i cosmetici non bastano. Per avere una pelle luminosa e elastica, capelli forti e lucenti c’è bisogno di altro. Fare vita regolare, ridurre lo stress, mangiare bene, fare attività fisica e appena possibile immergersi nella natura. Perché come tutti sappiamo la bacchetta magica esiste solo nelle favole. VERDETÁ n° 77 | 41


DAL TERRITORIO

SICILIA ANZIANI, SANITÀ E ASSISTENZA NON GARANTITI In Sicilia il sistema sanitario è lontano dagli anziani. Da tempo i pensionati sono esclusi di fatto dall’erogazione di molte prestazioni e la pandemia di questi mesi ha acuito queste contraddizioni. La Direzione Regionale di CNA Pensionati ha approvato un documento che è stato presentato al Governo della Regione. Lo scorso novembre si è tenuta in videoconferenza la Direzione Regionale di CNA Pensionati, a cui ha partecipato anche il Vice Presidente della Regione Gaetano Armao, Assessore all’economia, con la presenza anche del Segretario Regionale CNA Piero Giglione e del Segretario Nazionale di CNA Pensionati Filippo D’Andrea. Nel corso dell’incontro è stato evidenziato come in questa fase sono aumentate le disuguaglianze sociali e sanitarie. Infatti nella nostra regione oltre il 50% dei pensionati percepisce molto meno di mille euro lordi al mese, soprattutto nei settori provenienti dal lavoro autonomo in questi mesi le difficoltà economiche non consentono di garantire il diritto alla salute con il ricorso alle cure dei settori sanitari privati, mentre praticamente le prestazioni del Servizio Sanitario Pubblico si sono bloccate. Questo ha determinato una emergenza sanitaria che sta causando la perdita di tante vite umane soprattutto tra gli anziani. Pertanto la CNA Pensionati della Sicilia ha ritenuto prioritario l’avvio di una battaglia unitaria di tutti i pensionati per ottenere dalla Regione e dallo Stato alcune misure indispensabili per la sopravvivenza di tanti pensionati. Con il documento si ribadisce con forza che è necessario l’aumento delle pensioni minime, già proposta dalla CNA Pensionati Nazionale, e particolarmente in Sicilia il rispetto del diritto alla salute attivando misure eccezionali che 42 | VERDETÁ n° 77

consentano di fornire le prestazioni sanitarie necessarie a tutti gli anziani, non solo da parte del settore pubblico ma anche da parte del settore sanitario privato caricando il costo dei ticket sul bilancio della regione per sgravare di tutti i costi i pensionati. Si è ritenuto urgentissimo chiedere con forza un nuovo modello di sanità regionale per consentire visite, cure e terapie immediate prima di tutto agli anziani, creando team sanitari chiamati ad offrire interventi calibrati ai bisogni dei pensionati: telefonate, visite specialistiche, somministrazione a domicilio di farmaci, analisi, evitando così le ospedalizzazioni. Va messo in campo un nuovo modello assistenziale che si basi sulla prevenzione e l’identificazione delle cronicità con l’aiuto anche delle tecnologie digitali. Perciò va sviluppata l’educazione dei pensionati all’uso delle nuove tecnologie e l’ esperienza di convivenza di giovani studenti e anziani già avviata da CNA Pensionati e Fondazione Mondo Digitale negli anni passati. La pandemia ha causato un distanziamento sociale che ha colpito in particolare la vita degli anziani occorre evitare un ulteriore aumento del distanziamento sociale dei settori più fragili della società, cambiando da subito il vecchio paradigma che gli anziani sono un costo e affermando con forza che essi sono una risorsa sociale ed economica e possono essere con il sostegno della Silver Economy una leva fondamentale per la ripresa dei consumi e della economia. Anche per queste ragioni la CNA Pensionati della Sicilia chiede con forza al Governo e al Parlamento Regionale e a tutte le Istituzioni interventi urgenti e incisivi con risorse adeguate per il sostegno di tutte le fasce più deboli per garantire una vita dignitosa.


DAL TERRITORIO

FRIULI VENEZIA GIULIA PROGETTO NO ALLA SOLIT’UDINE E ALTRE INIZIATIVE IN AVVIO SUL TERRITORIO Come già noto infatti, la Regione FVG da diversi anni ha come obiettivo trasformare l’invecchiamento della popolazione in opportunità di sviluppo sociale ed economico. Già nel 2014 si è dotata di una Legge regionale per la promozione dell’invecchiamento attivo e da allora sono stati approvati due programmi triennali a cui CNA Pensionati FVG partecipa con costanza attraverso laboratori attivi di stimolazione cognitiva. Il disegno di legge n. 91 "Modifiche alla legge regionale 14 novembre 2014 n. 22 Promozione dell'invecchiamento attivo e modifiche all'articolo 9 della legge regionale 15/2014, concernenti gli interventi per il contrasto alla solitudine" e della proposta di legge n. 11 "Norme per la promozione di iniziative e progetti per la prevenzione del fenomeno della solitudine", pone l’accento sulla necessità di creare reti di comunità e di cittadinanza attiva, supporta le azioni di sussidiarietà orizzontale promosse dal volontariato sociale e persegue il benessere negli stili relazionali e di vita. Tra le azioni messe in campo dal ddl e partner territoriali troviamo di particolare rilevanza: Il Progetto No alla solit’Udine, attivabile chiamando il Numero Verde 800 20 19 11, si rivolge normalmente agli anziani over 65, residenti a Udine, che vivono soli, privi di reti familiari, con diversi gradi di fragilità dovuti a stati di indigenza o a situazioni socio-economiche a rilevante criticità, durante l'emergenza COVID 19 ed è stato un importante strumento a sostegno delle operazioni di protezione civile per tutta la cittadinanza.

Obiettivi • rispondere ai bisogni necessari della quotidianità; • riduzione delle situazioni di solitudine, evitando sentimenti di abbandono; • ascolto, informazione, accompagnamento e mediazione con la rete dei servizi; • creazione di relazioni sociali significative, facendo sentire la persona meno sola, coinvolgendo e animando le risorse esistenti nel territorio. Il disegno di legge prevede per l’immediato futuro l'apertura di sportelli virtuali per l'assistenza psicologica, la creazione di forum online moderati da psicologi e la creazione di luoghi di incontro virtuali (chat) vigilati. A ciò si aggiungono l'attivazione di bacheche virtuali, anch'esse vigilate, in cui inserire proposte di iniziative di socializzazione nonché la possibilità di iscrizione ad aggiornamenti informativi periodici attraverso specifiche newsletter. Tutto ciò sarà garantito da accessi informatici sicuri. CNA Pensionati FVG è inserita da diverso tempo nel portale www.invecchiamentoattivo.regione. fvg.it come Associazione partner attraverso i propri laboratori di stimolazione cognitiva quali corsi di lingua inglese, pc, anche on-line. Per ulteriori info sui corsi scrivere a pensionati. fvg@cna.it o contattare la segreteria al numero 0432 616911.

VERDETÁ n° 77 | 43


DAL TERRITORIO

EMILIA ROMAGNA BOLOGNA CNA PENSIONATI BOLOGNA “ACCORCIA LE DISTANZE” Se l’emergenza Covid ci costringe al distanziamento per proteggerci ed evitare i contagi, “Cna Pensionati Bologna accorcia le distanze”, naturalmente sempre nella massima sicurezza. Come? Trasformando i soci in digital senior, in sostanza offrendo loro la possibilità di conoscere ed utilizzare gli strumenti digitali (smartphone, tablet, pc) che consentono di tenerci in contatto con familiari ed amici, ci permettono di eseguire quelle funzioni oggi sempre più necessarie

44 | VERDETÁ n° 77

(ordinare la spesa on line, utilizzare l’home banking, ottenere ed usare l’identità digitale Spid ecc.). “L’attuale pandemia di Covid 19 ci costringe sempre più ad accelerare sulla strada della digitalizzazione diffusa – spiega Marisa Raffa, Segretario Cna Pensionati Bologna. Tutti abbiamo potuto constatare la potenza dei mezzi digitali e l’utilità di questi strumenti nell’affrontare quel cambiamento di stili di vita che l’emergenza sanitaria ci ha imposto e che rimarrà ormai duraturo. Nei possibili scenari futuri, il passaggio di mentalità dalla culturale ‘manuale’ a quella di una ‘digitalizzazione’ diffusa anche tra la popolazione


DAL TERRITORIO

LA SILHOUETTE: Alla numero 4. Le altre si escludono per i seguenti particolari: 1 indice mano sinistra, 2 parte posteriore cappello, 3 capelli nuca, 5 lato destro giacca.

anziana, è un evento storico di cui facciamo parte e che trasformerà la società in tutti i suoi aspetti compreso il modo di rapportarsi tra le persone”.

alimentare, fino ai tour virtuali nelle città europee e nelle località italiane, in attesa di riprendere a viaggiare.

La formazione ai soci Cna Pensionati Bologna è modulare, adeguata al grado di preparazione che ciascuno ha nei confronti del digitale.

“Personal computer e ora sempre più smart phone e tablet – aggiunge Marisa Raffa - stanno entrando in tutte le case dei senior e non solo private ma anche residenze per anziani e case di cura. Una cosa è certa: è imprescindibile coinvolgere gli anziani nel processo di digitalizzazione, ovunque essi si trovino. Nell’ottica di costruire una società sempre più e anche a misura di anziano, dobbiamo agevolare chi, indipendentemente dalla sua mobilità e dalle condizioni di salute, voglia partecipare alla vita sociale, rimanere in contatto con i propri cari e con il resto del mondo per non cadere nella ‘rete’ dell’isolamento sociale e quindi della depressione”.

V ■ S T O N A T U R A

A S S A P O R A T O ■

S C ■ T O R E R O ■ I

T A V O L A ■ G ■ N O

A L A R I ■ R O M A N

T A R E ■ S U ■ A V I

O ■ O ■ D E M O N I O

80

IL NEGATIVO: Alla numero 3. S M E S A T A P L A G A M

C I T A R E E M U L A R E

I S E R T O R A M I N O M

M O R T I F I C A T I D O

O G N I F A T I C A M E R

G I A N I C O L O R E S I

A N T A C I R E N E D E A

N O I V I E N N E S E R L

O R F E O S I T I V I T E

S C O R D A T O N I N O F

G A N D E N R I C O G L I

R U T E N I O M A L E E L

I T A R I C O M P E N S A

D E N A R I R A P T U S N

A L I M O N E N A T I A D

T A L E C A M E R E T T A

O P E R O S O T E L A I O

B A R ■ D ■ G ■ B A S C O

R I N N O V A M E N T O ■

A A ■ A M E B A ■ T E L L

C ■ ■ M E N E G H E L L O

C O M U N E L L A ■ L I U

O F F R I R S I ■ L E E ■

■ I ■ ■ C E B E T E ■ ■ V

B D ■ F A C E T E ■ I C I

R I O ■ D A R T A G N A N

U ■ ■ B E L G A ■ A S T I

T A B E L L E ■ ■ R E A L

■ T A L L I R E ■ E G L I

S T R E E P ■ S I G N A C

C I A M P I N O ■ G A N O

A L T ■ A G O S T I N O ■

N A T A L I T A ■ A T ■ M

D ■ O R M A I ■ ■ R I V A

E O L I E ■ F A V E ■ A D

R A I D ■ D I R E ■ A S I

B S ■ A P O C A L I S S E

E I N ■ A M A R A N T O ■

G ■ O T T U R A T O R I ■

■ P E R ■ S E T A ■ I O R

prevenzione contro le truffe on line (con la presenza della polizia postale)

E T ■ T R O T E ■ P R

D O N A T E L L O ■ T

effettuare prenotazioni di vario genere (biglietti aerei, treni, bus, cinema, teatro ecc.)

■ P A M E L A ■ T A L

U S I ■ M E S S I N A

utilizzo dei social network (Facebook, e altri)

A M A T E ■ F I L I ■

D A T A R I ■ A U T O

acquisti e pagamenti on line in sicurezza (on line banking, paypal)

I D I ■ A D O R A T I

M A R A I N I ■ P E L

le video chiamate (skype, zoom, meet)

U ■ A R M E N I ■ S G

■ T R A M P O L I N O

utilizzo di app (WhatsApp, Google, ecc.), per rimanere sempre in contatto con amici e parenti

A S ■ L E M B O ■ I C

R E E ■ D O R S O ■ S

Spid, fascicolo sanitario elettronico

A ■ M A N C A N T I ■

I S O L E ■ C O L O N

Quest’anno il programma si arricchisce di nuovi argomenti di grande attualità:

G E N O V A ■ C A P O

Nasce quindi il nuovo corso di educazione digitale, gratuito, in collaborazione con l’Istituto tecnico Aldini Valeriani ed i suoi studenti. Le lezioni si terranno on line e ogni partecipante avrà uno studente a sua completa disposizione che lo guiderà passo dopo passo. La risposta è stata molto confortante, con decine di iscritti.

79

78

REBUS: Assi S T E - rada B I - lische R - maglie D I A - letti C H E = Assister ad abili schermaglie dialettiche.

REBUS: R A gazze - G I ama I cane = Ragazze giamaicane - P Ermes - S ore - gola R E = Permesso regolare. F A N T A S M A ■ V E

I V A ■ Z I A ■ M A C

N E ■ R ■ A L L O R O

G ■ R I S ■ F A S I ■

E L I M I N A T A ■ V

R I C A M A T R I C I

E ■ C R O S T A C E O

DI PAG. 49 76

■ N O I E ■ I T O ■ L

C A N O N E ■ O ■ S I

O V E ■ T R E ■ D O N

L E ■ M A E S T O S O

U N O ■ C E D O L A ■

D O ■ B A L E R A ■ S

■ C A U T E L A ■ T E

P E S C A T I ■ S R I

O ■ C A N T A N T E ■

SOLUZIONE DEI GIOCHI

■ B O N Z O ■ I O N I

M I L I A R D A R I O

E S T E R E ■ G I N ■

A C A R O ■ B A C I O

T A T I ■ M U R O ■ D

O ■ O ■ N O I A ■ S E

F O N ■ C A V E R N I C O L I ■

A L ■ F U G A ■ P A N A M A ■ P

R E N A T O ■ M ■ T E N E R S I

M A I N E ■ T A C ■ S A L V I A

A R N O ■ C A R R O ■ S I A ■ N

C I O ■ P A S S I V I T A ■ T T

O A ■ M A R T I N I C A ■ O R A

L ■ T I R ■ I N A N I ■ G R O G

O N E S T I ■ A L I ■ L E T T I

G E S T I R E ■ E ■ F I N I T O

O ■ T E T A N O ■ D A M E ■ E N

■ M I R A N D O L I N A ■ E R E

E per premiare i pensionati che affrontano questo percorso superando le loro reticenze verso il mondo virtuale, Cna pensionati organizza dei seminari on line (i webinar come vengono chiamati oggi) su argomenti di loro interesse: dalla tutela del consumatore, all’educazione

VERDETÁ n° 77 | 45

77


LETTERE AL DIRETTORE

G

entile Direttore, proprio in questo momento triste e difficile per la pandemia e per la situazione economica di tutti noi, mi sembra il caso di pensare alle cose piacevoli che ci andrebbe di fare. Per esempio la Festa Nazionale che nel 2020 non abbiamo potuto fare. Vorrei sapere quante possibilità ci sono che nella prossima estate si potrà riprendere. Grazie Silvana da Roma ----------------------------------------Cara Silvana, non sei la prima che ci scrive per ricordarci quanto la Festa le sia mancata e per informarsi sulle possibilità di farla nell’estate 2021. Rispondere è un azzardo, voglio però almeno ipotizzare che se entro febbraio 2021 saremo usciti dal tunnel, CNA Pensionati, che già si sta muovendo, dal punto di vista organizzativo, vi farà partecipi dell’organizzazione. A presto! Filippo D’Andrea

46 | VERDETÁ n° 77

C

aro Direttore, vedo in giro per le strade e davanti ai bar molte persone che fumano, chiaramente senza mascherine. Non sarebbe il caso, in questi tempi di virus e potenziali contagi, proibire il fumo per strada? La ringrazio Federico da Rieti ----------------------------------------Caro Federico, sono d’accordo con te che nel rilevare che tante persone fumano e soffiano camminando sostando davanti ad un bar o ristoranti, negozi naturalmente senza mascherina!! Questo è proprio un altro vero rischio di contagio, vista la quantità di respiro che viene lanciato in aria. Da parte nostra lanceremo un messaggio agli associati ma soprattutto alle forze politiche e parlamentari. Cordialità Filippo D’Andrea


LETTERE AL DIRETTORE

G

entile Direttore, comprendo benissimo la tremenda situazione di tanti italiani in difficoltà economica e sanitaria, però non posso non sottolineare che, ancora una volta quando si tratta delle pensioni, il discorso viene rinviato o sottovalutato. Mi sembra di aver letto in questi giorni che il Governo abbia rinviato al 2023 l’adeguamento e questo significa per tanti anziani pensionati un’ulteriore difficoltà. Mi può confermare questa notizia? Grazie Gianni da Potenza Grazie ----------------------------------------Caro Gianni, il Governo ha rinviato al 1° gennaio 2023 la rivalutazione dell’importo della pensione da adeguare al costo della vita semplicemente perché l’indice dei prezzi al consumo delle famiglie è addirittura negativo, siamo in deflazione. Saluti. Filippo D’Andrea

S

pett.le redazione di VerdEtà, ho sentito che riguardo agli assegni familiari il trattamento che prima era differenziato tra lavoratori autonomi e lavoratori dipendenti verrà uniformato. Me lo può confermare? Grazie Vittorio da Isernia ----------------------------------------Caro Vittorio, sì, in effetti nel pacchetto famiglia presente nella Legge di Bilancio 2021 e che dovrebbe avere conferma ufficiale entro il 31 dicembre 2020 è previsto l’assegno unico famiglia 2021 che spetta a tutte le tipologie di famiglia senza distinzione, cioè sia alle famiglie con lavoratori dipendenti, sia alle famiglie con lavoratori autonomi, sia alle famiglie con disoccupati e incapienti. L’introduzione di questa misura dovrebbe coincidere con la cancellazione degli attuali sussidi familiari: bonus bebè, detrazioni figli a carico, bonus mamma e assegni a nucleo familiare. saluti Filippo D’Andrea

VERDETÁ n° 77 | 47


IL LIBRO DEL MESE

CAMBIARE L’ACQUA AI FIORI LIVIA PANDOLFI Un cimitero francese, teatro non di morte ma di vita vissuta, amore, speranza. E’ il luogo in cui è ambientato questo libro originale, intenso, avvincente, non a caso fenomeno di vendite. Racconti di vita vissuta, si diceva, salti narrativi fra presente e passato, storie diverse, suspense assicurata. Il tutto condito da sentimenti profondi e un tocco deciso di giallo. Cambiare l’acqua ai fiori è la storia di Violette Toussaint, nel passato una giovane alle prese con un matrimonio difficile e una figlia adorata, nel presente custode di un cimitero, amante della discreta compagnia dell’orto, del giardino, delle marmellate e delle odorose tisane che offre per riparare il dolore di chi accompagna i propri cari nell’ultimo viaggio. Un libro che racconta la rinascita e la speranza, circostanze di esistenza difficili, ma anche le nuove occasioni che la vita inaspettatamente offre anche quando tutto sembra ormai perduto. Violette è una donna di grande umanità la quale custodisce la memoria della vita di coloro che non ci sono più. E proprio nella sua casa di guardiana, resa calda, profumata, a suo modo serena, accoglie e dipana gli intrecci della vita. Sua e di coloro che incontra e si incontrano in un luogo che nell’immaginario collettivo è freddo e ha sapore di morte. Lei invece apre la porta della sua casa di custode a chi bussa. Come il poliziotto di Marsiglia che si presenta con una strana richiesta: sua madre recentemente scomparsa ha espresso la volontà di essere sepolta 48 | VERDETÁ n° 77

in quel lontano paesino accanto alla tomba di un signore sconosciuto. Da quel momento le cose prendono una piega inattesa, emergono legami fino allora taciuti tra vivi e morti e certe anime che parevano nere e si rivelano luminose.


CRUCIVERBA FACILITATI 1

2

3

9

12

T

17 21

■R ■

■ 32 35

5

E

10

13

6

18

22

8

O

■M ■ 16

19

1

20

23

27

29

24

■ O

30

33

■V 36

2

8

14

26

7

11

15

25

A

G

4

3

9

11

13

O

■ 10

12

4

5

6

S

O

C

14

18

■T

20

31

34

L

24

A

■S 28

■N 15

16 28

7

21

■D■ 22

17

19

23

25

26

■S 27

29

30

D

ORIZZONTALI: 1. Simulare - 6. Colonnello in breve 9. Saluto latino - 10. Sigla di Livorno - 11. Fa parte della flotta - 12. Fine di scena - 13. Ha molti soldi - 15. Aiuto per il vate - 17. La prima e l’ultima - 19. Fiume omerico - 21. E va bene! - 23. Sigla... contro le frodi 24. Lunghi periodi - 25. Sgraziati - 28. Nel West - 29. Lamento di cane - 30. È fatto di tessere - 31. Anticamente era chiamato ut - 32. Battesimi in mare - 33. Mezza cena - 34. Richiesta d’aiuto - 35. Risonanza - 36. Strumento ad arco.

ORIZZONTALI: 1. Sigla di Udine - 3. Bagna anche Piacenza - 4. Un passaggio microscopico - 8. Frutto col mallo - 10. Casa da gioco clandestina - 11. Sentito... alla radio - 13. Pirati del XVII secolo - 14. Città calabrese - 16. Va alle urne - 17. Un po’ di moto - 18. Nome di donna - 19. Privi di luce - 20. Non la vede chi è impaziente - 21. Forma celebri cascate in America - 24. Articolo e nota musicale 25. Scrittore che cita avvenimenti e date - 26. Giocattoli anche elettrici - 28. Il numero delle facce del cubo - 29. Il primo pronome personale - 30. Una poesia senza rime.

VERTICALI: 1. Spettro - 2. La Zanicchi - 3. Nord Est 4. Tolta di gara - 5. Usano ago e filo - 6. Lo paga l’utente - 7. Qualora - 8. Articolo... per attrici - 11. Seccature 13. Riservato in breve - 14. Animale come il granchio 16. Grandioso e imponente - 18. Sorella di mamma 20. Il numero dei re magi - 22. Pianta per corone - 26. Momenti... lunari - 27. Andato via - 30. “De” scozzese 31. Precede il nome del prete - 32. Un po’ di verità - 34. Lo dicono gli sposi.

VERTICALI: 1. Si conta per primo - 2. La prima nota musicale - 3. Presi all’amo - 4. Era ricco in lire... figuriamoci in euro! - 5. Straniere - 6. Il parassita della scabbia - 7. Jacques del film “Playtime” - 9. Prudenza nell’agire - 10. Monaco buddista - 12. Si esibisce al festival di Sanremo - 13. Locale per il “liscio” - 14. Tagliando - 15. Può fare sbadigliare - 17. Si innalza a mattoni - 19. Si può dare sulla guancia - 22. Atomi carichi di elettricità - 23. Forte liquore - 25. Sacro Romano Impero - 26. Matera in centro - 27. Qualora.

REBUS:

frase: 7 10

REBUS:

frase: 8 8

SOLUZIONI DEI GIOCHI A PAG. 45 ??

GIOCHI TRATTI DAL MENSILE

VERDETÁ n° 77 | 49


PANTERE GRIGIE PIETRO ROMANO L'EREDITÀ SIA SELETTIVA

In Italia più di un giovane tra i 20 e i 34 anni su quattro non lavora, non studia, non impara un mestiere. A essere precisi sono in questa condizione il 28,9 per cento della platea, dividendo il poco invidiabile podio europeo della graduatoria con Grecia e Cipro. Al netto di qualche sfortunato, una marea. Complice l’emergenza sanitaria, però, costoro – che non molti anni fa la ministra Elsa Fornero definì “choosy”, vale a dire schizzinosi in quanto si lamentano di non trovare opportunità ma nemmeno le cercano e in definitiva si sopravvalutano – stanno diventando addirittura da portare a esempio. Gira infatti uno spot televisivo, una sorta di pubblicità progresso, che invita i giovani a starsene comodamente in divano a guardare la tv e a mangiare cibo pronto recapitato a casa da ciclo-fattorini pur di non uscire dalla loro abitazione in tempi di contagio. Uno spot pericolosissimo. Prima di tutto per i tanti giovani che invece si impegnano e appaiono scemi o giù di lì ad alzarsi la mattina presto per sgobbare tutto il giorno. Ma non solo per loro. Al di là delle conseguenze sul fisico e sulla psiche di giovani nel fiore degli anni che provoca una vita da sfaccendati, alla vista di questa pubblicità televisiva sorge immediata una domanda: chi paga tutto ciò? Chi paga questo stile di vita dispendioso a fronte di nessuna fonte di reddito? Risposta facile. Pagano i genitori, magari zii e nonni che lavorano o più spesso hanno lavorato e lesinato i propri consumi. Ma un domani, questi sfaccendati, come pensano di vivere? Altrettanto semplice. Con i quattrini che pioveranno sul loro capo sotto forma di eredità. Ogni anno sulle giovani generazioni italiane si riversa un’autentica fortuna. Soldi, immobili e quant’altro per l’equivalente di 210 miliardi di euro. Oltre il 15 per cento del reddito nazionale contro poco più dell’8 per cento lasciato annualmente solo vent’anni fa. Il più alto livello europeo. Un patrimonio che, probabilmente, aiuta a fare la differenza nel livello d’industriosità dei nostri giovani e dei loro coetanei europei. A rendere nota questa realtà è uno studio, ancora in bozza, realizzato da un economista, Salvatore Morelli, e da un dirigente del ministero dell’Economia, Paolo Acciari, per il National Bureau of Economic Research, uno dei più noti centri di ricerca economica Usa. Uno studio – condotto soprattutto su dati reperibili all’Agenzia delle Entrate – dal quale risulta che l’eredità media in Italia vale circa 290mila euro. E stiamo parlando di quanto emerge, senza contare beni tramandati da generazioni o anche denaro “in nero”. Per la crisi demografica, sullo stesso erede possono calare in pochi anni addirittura più lasciti. Eventualità che non stimolano i giovani a impegnarsi nel lavoro e/o nello studio. Un brutto affare per la generazione del “miracolo economico” che rischia di dover lasciare i propri sudati, e non in senso metaforico, risparmi a figli e nipoti indolenti. Come evitarlo? Prima di tutto, concedendosi qualche larghezza di spesa, fin quando è possibile. E poi agendo in maniera selettiva per favorire, a meno che non ci siano cause giustificative (a esempio, una malattia) e ovviamente nei limiti consentiti dalla legge, non chi possiede meno, perché meno ha scelto di produrre, ma chi si è dato più da fare. Favorito o meno sia stato poi dalla sorte.

50 | VERDETÁ n° 77


LE SEDI CNA PENSIONATI Sedi Regionali

Indirizzo

Cap

Tel.

Sedi Provinciali

Indirizzo

Cap

Tel.

VAL D'AOSTA-Aosta PIEMONTE-Torino LIGURIA-Genova LOMBARDIA-Milano FRIULI V.G.-Udine VENETO-Marghera EMILIA R.-Bologna TOSCANA-Firenze MARCHE-Ancona UMBRIA-Perugia LAZIO-Roma ABRUZZO-Pescara MOLISE-Campobasso CAMPANIA-Napoli PUGLIA-Bari BASILICATA-Potenza CALABRIA-Catanzaro SICILIA-Palermo SARDEGNA-Cagliari

Corso Lancieri di Aosta 11/F Via Millio 26 Via San Vincenzo 2 - 1° piano Via Marco D'Aviano, 2 Via Verona 28 int. 1 Via della Pila 3/B-1 Via Rimini 7 Via Luigi Alamanni 23 Via Sandro Totti 4 Via A. Morettini 7 Viale Guglielmo Massaia 31 Via Cetteo Ciglia 8 C.da Colle delle Api - Z.I. Via G. Porzio 4-C. Dir. ISOLA G 8-13° p. Via Nicola Tridente 2/Bis Via Isca del Pioppo 144 - Pal. Pino Via Lucrezia Della Valle 19 - II° piano Via Francesco Crispi 72 Viale Elmas 33

11020 10141 16121 20131 33100 30175 40128 50123 60124 06128 00154 65128 86100 80143 70125 85100 88100 90133 09123

0165-31587 011-19672111 010-5959171 02-36512030 0432-616911 041-921715 051-2133211 055-212121 071-286091 075-5009056 06-570151 085-4326919 0874-482021 081-7501065 080-5486931 0971-50148 0961-792484 091-582833 070-273728

Sedi Provinciali

Indirizzo

Cap

Tel.

Agrigento Alessandria Ancona Arezzo Ascoli Piceno Asti Avellino Bari Belluno Benevento Bergamo Biella Bologna Imola Bolzano Brescia Brindisi Cagliari Iglesias Caltanissetta Campobasso Carrara-Avenza Caserta Catania Catanzaro Chieti Como Cosenza Cremona Crotone Cuneo-Borgo S. Dalmazzo Enna Bassa Fermo Ferrara Firenze Foggia Forlì Frosinone Genova Gorizia-Gradisca d'Isonzo Grosseto Imperia-Sanremo Isernia

Via Imera 223/C Via Gramsci 59/A Via Umani 1/A - Baraccola Via Carlo Donat Cattin 129 Viale Indipendenza 42 Corso Alfieri 412 Via Pironti 1-B Via Nicola Tridente 2/Bis Via S. Gervasio 17 Viale Mellusi 36 Via S. Antonino 3 Via Repubblica 56 Via Aldo Moro, 22 Via Pola 3 Via Milano 68 Via Orzinuovi, 3 Via Tor Pisana 102 Viale Elmas 33 Via Antonio Gramsci 1/3 Via Alcide De Gasperi 14 C.da Colle delle Api - Z.I. Viale G. Galilei 1/A Via Carlo Santagata 19 Piazza dei Martiri 8 Via Italia 19 Via Valera 22 Viale Innocenzo XI 70 V.le Giacomo Mancini-Pal. SOIMCO Via Lucchini 105 Via Firenze 34 Via Cuneo 52/I Via Emilia Romagna 3 Via Salvo D'Acquisto 123 Via Caldirolo 84 Via Luigi Alamanni 31 Viale XXIV Maggio 44 Via Pelacano 29 Via Mària 51 Via San Vincenzo 2 (Torre S.V.) Viale Trieste 31 Via Birmania 96 Via Acquasciati 12 Corso Garibaldi 221

92100 15121 60131 52100 63100 14100 83100 70125 32100 82100 24122 13900 40127 40026 39100 25125 72100 09123 09016 93100 86100 54031 81100 95031 88100 66100 22100 87100 26100 88900 12011 94100 63900 44100 50123 71121 47100 03100 16121 34072 58100 18038 86170

0922-595511 0131-253506 071-286081 0575-3291 0736-42176 0141-596000 0825-783345 080-5486908 0437- 954411 0824-317489 035-285111 015-351121 051-299204 0542-632611 0471-546777 030-3519/5/6/7 0831-517035 070-274681 0781-24721 0934-681382 0874-482021 0585-85291 0823-442552 095-7465294 0961-709580 0871-42371 031-276441 0984-21376 0372-442211 0962-62199 0171-268019 0935-1980109 0734-600288 0532-749111 055-3245008 0881-772070 0543-770111 0775-8228219 010-545371 0481-93335 0564-4711 0184-500309 0865-26721

L’Aquila Avezzano La Spezia Latina Lecce Lecco Livorno Lucca Macerata Mantova Matera Messina Milano Modena Napoli Novara Nuoro Tortolì-Ogliastra Oristano Padova Palermo Parma Pavia Perugia Pesaro Pescara Piacenza Pisa-Ghezzano Pistoia Pordenone Potenza Prato Ragusa Ravenna Reggio Calabria Reggio Emilia Rieti Rimini Roma Civitavecchia Rovigo-Borsea Salerno Sassari Olbia-Gallura Savona Siena Siracusa Teramo Terni Torino Trani-BAT Trapani Treviso Trieste Udine Varese Venezia-Marghera Verbania Vercelli Verona Vibo Valentia Vicenza Viterbo Viterbo

C. Dir. Strinella 88-via Pescara, 2/B Via Bruno Buozzi 31 Via Padre Giuliani 6 Viale P. L. Nervi 258/L Via Brunetti 8 Via Carlo Alberto 37 Via Martin Luther King 15 Via Romana 615/P-Arancio Via Zincone 20 Via L. Guerra 13 Via degli Aragonesi 26/A Via Maddalena 108 Via Marco D'Aviano, 2 Viale Corassori 72 Corso Umberto I° 109 - 2° p. Viale Dante Alighieri 37 Via Napoli 14 Zona Industriale Baccasara Via Canalis 29 Via Croce Rossa 56 Via Rosolino Pilo 20 Via La Spezia 52/a Viale Montegrappa 15 Via A. Morettini 7 Via Degli Abeti 90 Via Cetteo Ciglia, 8 Via Coppalati, 10 (Loc. Le Mose) Via Carducci 39 Via Enrico Fermi 2 Via Nuova di Corva 82 Via Isca del Pioppo 144/A Via Zarini 350/C Via Psaumida 38 Viale Randi 90 Via Nicolò Da Reggio 7 Via Mameli 15/G Piazza Cavour 54 P.le Leopoldo Tosi 4 Viale Guglielmo Massaia 31 Via Togliatti 7 Via Alleati Combattenti d'Europa 9/D Corso Vittorio Emanuele 75 Z.I. Predda Niedda Nord Str. 18 BIS Via Vittorio Veneto 15 Via Paleocapa 22/8 Via Simone Martini 18 Via Carso 33 Via Francesco Franchi 25/B Via Lungonera Savoia 126 Via Millio 26 Via Piccinni 4 Via Venere 20 Viale della Repubblica 154 Piazza Venezia 1 Via Verona 28 int. 1 Via Bonini 1 Via della Pila 3/b-1 Via San Bernardino 31/c Via Guicciardini 20 Via Perlar 12 Via P.E. Murmura 56 Via G. Zampieri 19 Via I° Maggio 3 Via I° Maggio 3

67100 67051 19125 04100 73100 23900 57128 55100 62100 46100 75100 98122 20131 41124 80138 28100 08045 08048 09170 35129 90139 43100 27100 06129 61100 65128 29100 56010 51100 33170 85100 59100 97100 48100 89128 42123 02100 47923 00154 00053 45030 84123 07100 07026 17100 53100 96100 64100 05100 10141 76125 91100 31100 34123 33100 21110 30175 28922 13100 37100 89900 36100 01100 01100

0862-61750 0863-414499 0187-598080 0773-605994 0832-256117 0341-363811 0586-267511 0583-4301100 0733-27951 0376-368742 0835-387744 090-661848 02-26142543 059-7476771 081-455165 0321-399564 0784-200264 0782-622913 0783-211188 049-8062211 091-6110688 0521-227211 0382-433111 075-505911 0721-4260 085-8430880 0523-572230 050-876111 0573-9211 0434-598141 0971-50148 0574-5784 0932-686144 0544-298511 0965-22853 0522-356488 0746-251082 0541-760211 06-570151 0766-546882 0425-21413 089-2583108 079-262751 0789-26910 019-801942 0577-260511 0931-64299 0861-23941 0744-206711 011-19672111 0883-480171 0923-593221 0422-3155 040-3185511 0432-616911 0332-285289 041-925925 0323-52385 0161-251687 045-4951425 0963-592429 0444-569900 0761-303312 0761-2291

Sedi ESTERE

Sedi ESTERE

Germania Colonia - Burgmauer 18 – 50667 GERMANIA (EE) - Tel 0049.221124761 Germania Mannheim - Augusta Anlage 10 - Tel. 0049.62216530968 Germania Solingen - Talstrasse 3 – 42697 GERMANIA (EE) - Tel. 0049.2123803240 Svizzera San Gallo - Unterer Graben 1 – 9000 SVIZZERA Tel. 0041.712237692 Francia Nizza - Rue Michel Ange 12 – 6100 FRANCIA Tel. 0033.981108543 Belgio Liegi - Chaussee Churchill 81 – 4420 BELGIO - Tel. 0032.42356700 Spagna Alicante - Plaza San Cristobal 2, Planta 1 , Puerta 1 03002 Alicante (Spagna). Tel. 0034.865716972

Australia Sidney Wollongong Coolatai Cescent 1 – 2176 - AUSTRALIA - Tel. 0061.287860888 Australia Melbourne - Grantham ST 57 – 3055 AUSTRALIA - Tel. 0061.393879126 Canada Toronto - 654 Bloor ST. Mississauga - Canada - Tel. 0019.058503611 USA New York - Myrtle Avenue – Glendale 65-54 – 11385 STATI UNITI - Tel. 001.7183865212 Brasile San Paolo - Av. Sao Luiz 50 - 2 Andar CJ 21-A - Brasile - Tel. 0055.1132562455 Argentina Buenos Aires - Calle 45 Uff 5 B 1068 – 1900 ARGENTINA - Tel. 0054.2214588948

VERDETÁ n° 77 | 51


TANTI VANTAGGI UNA SOLA CARD

VIVI LA VITA!

CNA PENSIONATI È UN MONDO DI PASSIONI 52 | VERDETÁ n° 77 VANTAGGI ED OPPORTUNITÀ. ENTRA ANCHE TU.


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.