IL LIBRO DEL MESE
CAMBIARE L’ACQUA AI FIORI LIVIA PANDOLFI Un cimitero francese, teatro non di morte ma di vita vissuta, amore, speranza. E’ il luogo in cui è ambientato questo libro originale, intenso, avvincente, non a caso fenomeno di vendite. Racconti di vita vissuta, si diceva, salti narrativi fra presente e passato, storie diverse, suspense assicurata. Il tutto condito da sentimenti profondi e un tocco deciso di giallo. Cambiare l’acqua ai fiori è la storia di Violette Toussaint, nel passato una giovane alle prese con un matrimonio difficile e una figlia adorata, nel presente custode di un cimitero, amante della discreta compagnia dell’orto, del giardino, delle marmellate e delle odorose tisane che offre per riparare il dolore di chi accompagna i propri cari nell’ultimo viaggio. Un libro che racconta la rinascita e la speranza, circostanze di esistenza difficili, ma anche le nuove occasioni che la vita inaspettatamente offre anche quando tutto sembra ormai perduto. Violette è una donna di grande umanità la quale custodisce la memoria della vita di coloro che non ci sono più. E proprio nella sua casa di guardiana, resa calda, profumata, a suo modo serena, accoglie e dipana gli intrecci della vita. Sua e di coloro che incontra e si incontrano in un luogo che nell’immaginario collettivo è freddo e ha sapore di morte. Lei invece apre la porta della sua casa di custode a chi bussa. Come il poliziotto di Marsiglia che si presenta con una strana richiesta: sua madre recentemente scomparsa ha espresso la volontà di essere sepolta 48 | VERDETÁ n° 77
in quel lontano paesino accanto alla tomba di un signore sconosciuto. Da quel momento le cose prendono una piega inattesa, emergono legami fino allora taciuti tra vivi e morti e certe anime che parevano nere e si rivelano luminose.