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Luce in fondo al tunnel? Il primo studio nazionale sull’efficacia della campagna vaccinale osserva una riduzione dell’80% delle infezioni, del 90% dei ricoveri e del 95% dei decessi. Andiamo verso un rimbalzo economico. di DANIELE BERTI, Centro Studi Confindustria Trento
DA MARZO
2020 tutto quello che davamo per scontato è stato messo in discussione: socialità, lavoro, spostamenti e abitudini. Abbiamo dovuto modificare il nostro modo di affrontare il mondo e cercare di adattare le nostre vite al caos che la pandemia, e le conseguenti contromisure per arginarla, hanno imposto. A più di un anno di distanza ci troviamo a contabilizzare le ripercussioni sociali ed economiche di tale cambiamento: i risultati di uno studio condotto dalla Fondazione Italia Salute e realizzato da Sociometrica rivelano che, a causa della pandemia e delle restrizioni, il 16,5% della popolazione afferma di avere sintomi di depressione. Il dato diventa eclatante tra i più giovani: nella fascia tra i 18 e i 25 anni si sale al 34,7%, più del doppio. A livello economico i dati del 2020 sono altrettanto allarmanti. Il Pil nazionale ha registrato la caduta più ampia dal dopoguerra ad oggi, -8,9% dovuta anche ad una contrazione complessiva dell’export del 9,7%. Nonostante il blocco dei licenziamenti imposto dal Governo, in un anno abbiamo perso circa 900 mila occupati accrescendo così in maniera preoccupante il numero di famiglie che vivono al di sotto della soglia di povertà assoluta: le famiglie totalmente indigenti sono 335mila in più (+7,7%) rispetto al 2019, arrivando ad un valore assoluto di oltre 2 milioni. SANITÀ Viviamo tutti in attesa di segnali incoraggianti sia dall’andamento epidemiologico sia dai principali dati statistico-economici. L’epidemia ci ha insegnato a convivere con dati e statistiche, e ad abbracciare la sistematicità delle scelte basate sui numeri. La percezione in questa prima metà del 2021 è che le cose stiano lentamente cambiando: il 15 maggio,
a cinque mesi dall’inizio della campagna vaccinale, è stato reso noto il primo studio nazionale sull'impatto della vaccinazione anti Covid. È stato pubblicato dall’Istituto superiore di sanità con il ministero della Salute, in collaborazione con i referenti regionali. Il report, presenta i dati a partire dal 27 dicembre 2020 (giorno di avvio della campagna vaccinale in Italia) al 3 maggio 2021, relativi a 13,7 milioni di persone vaccinate. L’analisi congiunta ha evidenziato che il rischio di infezione da SARS-CoV-2, ricovero e decesso diminuisce progressivamente dopo le prime due settimane. A partire dai 35 giorni dall’inizio del ciclo vaccinale si osserva una riduzione dell’80% delle infezioni, del 90% dei ricoveri e del 95% dei decessi; questi effetti sono simili sia negli uomini che nelle donne e in persone di diverse fasce di età. Sarà questa la famosa luce in fondo al tunnel che tutti stavamo aspettando? ECONOMIA Analizzando parallelamente gli indici quantitativi e qualitativi che i principali indicatori economici restituiscono, si può affermare con relativa precisione di essere molto vicini ad un rimbalzo economico. La fiducia delle imprese manifatturiere nel mese di aprile è salita di 3,5 punti rispetto a marzo, portandosi ampiamente sopra i livelli pre-covid e al massimo dall’estate del 2018. Altrettanto la fiducia delle famiglie è cresciuta, benché perduri molta prudenza nei consumi che rallenta quindi ancora gli ordinativi dei produttori di beni di consumo. Non da ultimo le previsioni economiche primaverili del 2021 della Commissione Europea stimano per l’Italia una crescita del PIL pari al 4,2% nel 2021 e del 4,4% nel 2022. Segue un tasso di disoccupazione previsto da Bruxelles per l’Italia
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