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on il gruppo della Parrocchia di Puria, una trentina di persone, il 15 giugno, ci siamo recate a Genova in pellegrinaggio per pregare sulla tomba del Beato Tommaso Reggio, fondatore delle Suore di Santa Marta. È stata un’esperienza vissuta da tutti con intensità spirituale, preghiera, canti, riflessioni sulla vita del Beato, durante il tragitto in pullman e tutti hanno partecipato con fede. All’arrivo a Genova, come in una grande famiglia, abbiamo vissuto con la Comunità, un sereno momento di convivialità e di condivisione di quanto la nostra brava cuoca aveva preparato. Dopo il pranzo e una visita alla bella struttura della casa di Genova, ci siamo recati in chiesa per la preghiera. La bellezza della chiesa ha incantato tutti, anche la descrizione dell’alto rilievo dell’abside: Gesù Risorto in atteggiamento di gloria e di vittoria. Tutte le figure rappresentate convergono verso di Lui: le guardie intorno al sepolcro esprimono i sentimenti e le reazioni dell’umanità, stordimento, terrore, curiosità e stupore; i quattro evangelisti con i loro simboli; Maria che visita Elisabetta e Pietro che incontra Gesù sulla Via Appia. Questo vuole indicare il primato della Chiesa di Roma, sede dei pontefici, eredi nella cattedra di Pietro. Tutti hanno ammirato il sarcofago del Padre Fondatore e ascoltato con molta devozione il racconto della sua morte nel paese di Triora (Imperia), della sepoltura nel Seminario Minore di Genova, il Chiappeto, della traslazione in questo Istituto nel 1951. Il sarcofago in mar-
di suor Amelia
Puria Valsolda (Como)
mo bianco di Carrara, opera dello scultore fiorentino Berti, è sostenuto da quattro cariatidi che rappresentano le quattro virtù cardinali: giustizia, fortezza, temperanza e prudenza. Significative le raffigurazioni sui quattro lati del sarcofago che rappresentano: • Il nostro fondatore Tommaso Reggio, ci ha volute sotto la protezione di Santa Marta, donna di fede, presente al momento della risurrezione del fratello Lazzaro. • Il Vescovo Reggio dà le Regole alle prime Suore e così la fede è vissuta nell’osservanza di queste. • Le Suore di Santa Marta vivono la loro missione tra gli ammalati, gli anziani, i bambini, ovunque la Chiesa le chiami. • Il Papa Pio XII accoglie alcune Suore nella loro offerta totale al Signore, che non rinunciano alla loro femminilità e alla maternità ma le offrono come dono per tutti. Dopo aver ammirato quest’opera, abbiamo pregato per le famiglie, i giovani, i bambini, gli ammalati, per la Chiesa e la Congregazione. Abbiamo lasciato le nostre consorelle di Genova con gratitudine per la loro accoglienza calorosa e con la benedizione di Tommaso Reggio nel nostro cuore. Tutti i pellegrini erano profondamente ammirati per la vita del Beato Tommaso Reggio, una vita spesa con sapienza e bontà, dentro le vicende del suo tempo, in mezzo alla sua gente ligure. Il suo messaggio: “Sono ecclesiastico, è necessario che io sia santo.” diventa l’impegno che tutti, religiose e laici ci siamo portati nel cuore lasciando la dimora del Beato, il Righi.
37 Camminando con fede 2/2013
Da Puria a Genova