Italia Ornitologica, numero 6/7 - 2021

Page 5

Editoriale

L’allevamento come arte di G IOVANNI CANALI

L’

allevamento degli animali ha molti aspetti. Il primo aspetto è quello legato ad esigenze materiali, per ottenere: carne, latte, uova, lana, cuoio; inoltre il lavoro, principalmente il traino o la soma, molto usati una volta ed ancora oggi, specialmente se pensiamo alle slitte trainate dai cani o dromedari e cammelli in località desertiche ecc. Un secondo aspetto è quello della compagnia, che può essere anche terapeutica: si parla molto dei pet. Poi, un terzo è quello militare: un tempo era ben nota l’importanza della cavalleria, mentre oggi si usano altri animali, come ad esempio cani, piccioni e delfini. Pure la polizia usa i cani e dunque potremmo vedervi un quarto scopo. Un quinto è quello sportivo, come l’utilizzo del cavallo in diversi sport: trotto, galoppo, salto ad ostacoli ed altro. Inoltre, ci sono sport ove l’animale è protagonista e l’uomo solo allenatore, come le gare di agilità e lavoro dei cani. Un sesto aspetto attiene ad utilizzi in campo medico e di assistenza, come i cani di accompagnamento ai non vedenti, o l’utilizzo di cavie, da molti osteggiato. Un settimo può attenere alla caccia, ove si usano cani, falchi ed altri animali, ed anche per la pesca con i cormorani. La caccia è da molti osteggiata, tuttavia ha avuto ed ha rilievo. Un ottavo aspetto potrebbe essere l’impiego degli animali in giochi circensi, anche questo da taluno criticato. È evidente che non si possa certo dire che l’allevamento degli animali possa essere stato di scarso rilievo nella civiltà umana! Anzi, senza animali allevati avremmo avuto ed avremmo limiti enormi. Non ho dimenticato due aspetti a noi vicinissimi, ho solo inteso lasciarli per ultimi. Gli aspetti che ci riguardano da vicino sono: l’allevamento destinato a tutelare una specie dall’estinzione e quello amatoriale sportivo, il nostro allevamento. L’allevamento per salvare specie a rischio è un’esigenza recente, purtroppo resa necessaria da ben note situazioni legate alla caccia eccessiva ed alla distruzione dell’habitat. Il nostro allevamento di uccelli domestici ha aspetti diversi che in parte si intersecano con quelli precedentemente indicati; specialmente, come dicevo, la protezione delle specie dall’estinzione. Non a caso diciamo che “allevare è proteggere”. Allevare è anche una compagnia ed una soddisfazione che può ricondursi all’uso

dei pet. Inoltre, l’allevamento consente osservazioni di carattere scientifico non possibili in natura. C’è anche il lato competitivo e quindi, almeno in parte, sportivo nelle gare di bellezza e di canto. Quest’ultimo aspetto comporta la selezione con finalità estetiche, che ritengo abbiano qualcosa a che fare con l’arte. Si può quindi, secondo me, parlare di allevamento con finalità estetiche e quindi artistiche. Già nell’introduzione del mio testo “I colori nel Canarino” segnalo questa possibile visione. In quella sede considero che l’allevatore che persegue finalità estetiche deve però attenersi alle regole dell’allevamento, regole che comportano conoscenze di carattere almeno tecnico, ma talora anche scientifico. L’esempio che faccio è che, se il pittore può dare libero sfogo alla sua fantasia dipingendo anche cose astratte non realizzabili, l’architetto, anche quando progetta con finalità artistiche, non può prescindere dalle regole della scienza delle costruzioni. Potrei aggiungere che gli zootecnici delle razze da reddito sono un po’ come gli “ingegneri dell’allevamento” e gli allevatori che perseguono finalità estetiche come degli “architetti-artisti dell’allevamento”. Nel nostro campo non esiste solo la canaricoltura di colore ma anche quella di forma e posizione, sia con piumaggi lisci che arricciati, nonché il canto. Senza dimenticare l’allevamento di altre specie, ove si seguono linee selettive analoghe. Ora, è mio parere che un allevatore di canarini da canto sia in qualche modo assimilabile ad un musicista, poiché il canto comporta suoni elaborati e gradevolissimi. La canaricoltura da canto comporta accuratissime selezioni ed anche istruzioni con maestri cantori. Prevale la selezione: non a caso il compianto prof. Zingoni sosteneva che il canto fosse la quinta essenza della selezione. Poi abbiamo le specializzazioni sulla forma e posizione lisci ed arricciati, che secondo me hanno somiglianze con la scultura. Mentre la linea selettiva del colore ha attinenza con la pittura, come ho in parte anticipato. Ricordo una frase di una guida esperta di opere d’arte che, di fronte ad un affresco che rappresentava anche uccelli, disse che essi erano le creature più adatte a lodare Dio, poiché sono le sole ad essere belle, che sanno volare

NUMERO 6/7 - 2021

3


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.