CANNABIS CULTURE
a cura del Dr. Matteo M. Melosini
I TERPENI DELLA CANNABIS
L’odore o l’aroma caratteristico di ogni pianta è conferito dai terpeni, composti organici volatili presenti in natura nonché componenti principali delle resine e degli oli essenziali delle piante L’odore caratteristico delle piante di cannabis è dato dal complesso equilibrio di sostanze volatili costituito principalmente dai terpeni, una classe di molecole che conta fino a 120 differenti composti per la cannabis, i quali interagiscono tra loro in sinergia per creare odori e qualità tipicamente differenti. I terpeni vengono prodotti nei tricomi (le stesse ghiandole responsabili della produzione del THC) e il loro equilibrio è influenzato dalla genetica della pianta, dal terreno in cui cresce e, essendo vaporizzati per effetto della temperatura, anche dal clima. Tra questi si trovano principalmente i terpenoidi, i monoterpeni, i diterpeni, e i sesquiterpeni, tutti caratterizzati da una struttura tipica creata dall’unità chimica isoprene che si ripete regolarmente lungo l’intera molecola. Questi composti svolgono importanti funzioni all’interno della pianta essendo i mattoni di partenza per costruire molecole più complesse e fondamentali per il metabolismo, come ormoni, vitamine, pigmenti, steroidi, resine e persino cannabinoidi. Inoltre, caratterizzati da un odore forte e pungente, i terpeni svolgono un’azione protettiva contro l’attacco dei nemici della pianta come insetti, funghi e animali erbivori. Nelle infiorescenze predomina la presenza dei monoterpeni come il limonene e l’α-pinene, i quali hanno la capacità di respingere gli attacchi parassitari
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di funghi e insetti. Nelle foglie abbondano invece i sesquiterpeni, che le rendono meno appetibili agli erbivori dato il forte sapore amaro. I terpenoidi, una sottoclasse dei terpeni caratterizzati dalla presenza di gruppi funzionali più complessi, possiedono una serie di proprietà biologiche salutari per l’uomo essendo in grado di lavorare in sinergia con i cannabinoidi e apportare effetti benefici alla salute. Sono ritenuti responsabili ad esempio di aumentare il flusso sanguigno, di migliorare l’attività corticale, di uccidere agenti patogeni respiratori, di avere effetti positivi nel trattamento del dolore, delle infiammazioni e delle infezioni fungine e batteriche. In linea generale, i terpeni sono ritenuti capaci di ridurre gli effetti ansiolitici indotti dal THC, rendendo evidenti le limitazioni e i rischi dei farmaci sintetici basati su principi attivi isolati. Infine, la variabilità della composizione dei terpeni all’interno della cannabis è un valido strumento per caratterizzare i differenti biotipi della pianta. Analizzando le maggiori differenze si evidenziano infatti le due principali famiglie di cannabis: il ceppo Indica, caratterizzato dall’elevata presenza di β-mircene, α-pinene e limonene, e il ceppo Sativa con un profilo terpenico più complesso e variegato. Di seguito vengono riportati i principali terpeni ritrovati nella cannabis con le loro caratteristiche olfattive, biologiche e mediche.
Borneolo - Terpenoide. Trovato anche in cannella e assenzio, può essere facilmente convertito in mentolo. È considerato un sedativo calmante dalla medicina cinese ed è consigliato per la stanchezza, il recupero dalla malattia, lo stress e come repellente per insetti. DOLCE VITA | gennaio - febbraio 2017