DM Magazine Ottobre 2021

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OTTOBRE 2021

INTERVISTA Salov, la vera sostenibilità è democratica

SUCCESSI Codè Crai Ovest annuncia 30 milioni di investimenti e 30 nuove aperture

L’ALIMENTARE tra il dopo pandemia e il boom dell’EXPORT



SOMMARIO DMM

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Editoriale

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Cover L’alimentare tra il dopo pandemia e il boom dell’export

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Intervista Salov, la vera sostenibilità è democratica Successi Codè Crai Ovest annuncia 30 milioni di investimenti e 30 nuove aperture

59 Digital Club/Retail Retail 2021 nello spazio (fisico) 63 Real estate Rigenerazione Urbana, minacce e opportunità - 1 parte 67 Customer Lavorare con il futuro: perché fare lo scenario

18 Retail Innovation Box (by Posti) – Helsinki, Finlandia 20 Mercato Frutta secca, il mercato si conferma in salute 34 Imprese Sealed Air, l’innovazione come elemento distintivo 36 Soluzioni in vetrina Sistemi più efficienti per il reparto pescheria in Gdo

Finanza Derivati del pomodoro strategici per la finanza

70 Mercato Olio e aceto, qualità e sostenibilità sostengono il comparto 91

Tecnologistica Passepartout propone nuove soluzioni cloud per il retail

38 Focus Zucchero, la dolcezza della riscoperta

95 News

44 Mercati Derivati del pomodoro: l’origine della materia prima fa la differenza

97 Video e podcast 99 Prossimamente

Nei primi sette mesi del 2021 l’Istat certifica che le vendite al dettaglio di alimentari sono cresciute, a volume e a valore, dell’1,4%. Molto meglio il non food: oltre il +15% sempre a valore e volume. Dato che però sconta un rapporto statistico molto favorevole rispetto alla tormentata prima metà del 2020, segnata dalle restrizioni per la pandemia. DM Magazine Supplemento mensile di Distribuzione Moderna Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano Registrazione n° 52 del 30/1/2007

Responsabile editoriale Stefania Lorusso

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EDITORIALE DMM

Perché la GDO deve essere omnicanale, a qualsiasi costo.

Nell’arco del mese di settembre mi è capitato di moderare alcuni webinar focalizzati su come sarà il consumatore del futuro post pandemia e sul ruolo del digitale nella trasformazione del settore retail, in particolare del

grocery. I dati e le ricerche ci mostrano il cambio epocale avvenuto per necessità: da un giorno all’altro ci si è trovati ad affidarsi al digital come unico strumento in grado di mantenere attiva la possibilità di lavorare, comunicare, avere delle relazioni, acquistare. A questo si aggiunge l’e-commerce che ha raggiunto numeri incredibili: +43% di famiglie che hanno effettuato almeno un acquisto in rete nel 2021 rispetto al 2020. Ma non è tutto, perché il commercio online è, chiaramente, solo la punta dell’iceberg. Tutta la parte sommersa è rappresentata dall’omnicanalità, perché il consumatore da fidelizzare compra sia in rete che offline. E pretende di avere una customer experience omogenea, indipendentemente dal touchpoint che decide di utilizzare. Nei negozi fisici, oggi, bisogna offrire la possibilità di effettuare una spesa completa e allo stesso tempo facile e veloce. In più, i negozi stessi diventano dei veri centri omnicanale: per la spesa tradizionale, per il delivery e per il click-and-collect. Per le aziende del settore tutto questo rappresenta sì una sfida, ma pone anche diversi problemi e soprattutto genera costi di tipo logistico e distributivo, in primis per la consegna a casa della spesa. Sono servizi che non rappresentano un segmento core per le catene e quindi necessitano di piani di sviluppo di lungo termine e di volumi di merce significativi. E quindi, cosa succederà in futuro? Il retail dovrà ripensare al proprio modello di business integrando da un lato la preparazione del proprio team per un servizio sempre più personalizzato e dall’altro adeguando le proprie tecnologie con nuovi strumenti digitali in grado di superare i limiti della vendita fisica. Il negozio tradizionale non scomparirà, ma dovrà adeguarsi a questi cambiamenti con nuovi modelli di integrazione tra fisico e digitale. Le nuove tecnologie permetteranno di conoscere gli spostamenti all’interno del punto vendita, rilevando il tempo di permanenza del cliente nelle varie zone, fornendo così informazioni importanti dal punto di vista dall’analisi prospettica. Il resto lo staremo a vedere.

Stefania Lorusso, Responsabile Editoriale DM

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COVER DMM

L’alimentare tra il dopo pandemia e il boom dell’export di Emanuele Scarci

Nei primi sette mesi del 2021 l’Istat certifica che le vendite al dettaglio di alimentari sono cresciute, a volume e a valore, dell’1,4%. Molto meglio il non food: oltre il +15% sempre a valore e volume. Dato che però sconta un rapporto statistico molto favorevole rispetto alla tormentata prima metà del 2020, segnata dalle restrizioni per la pandemia. 4 DM MAGAZINE


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D

opo la pausa della pandemia ripartono a rilento i consumi di grocery mentre l’export di agroalimentare allunga il passo e mira alla soglia psicologica dei 50 miliardi. Oggi però il futuro dell’alimentare tricolore è in chiaroscuro, a causa degli effetti del dopo pandemia: gli operatori vedono gli effetti della disoccupazione crescente, del balzo dei costi delle materie prime e dell’inflazione, fattori però, almeno in parte, bilanciati da una ripresa dell’economia finora superiore alle aspettative. Nei primi sette mesi del 2021 l’Istat certifica che le vendite al dettaglio di alimentari sono cresciute, a volume e a valore, dell’1,4%. Molto meglio il non food: oltre il +15% sempre a valore e volume. Dato che però sconta un rapporto statistico molto favorevole rispetto alla tormentata prima metà del 2020, segnata dalle restrizioni per la pandemia. In questo contesto la grande distribuzione alimentare, ma ancor più il commercio elettronico, è uscita in crescita dal tunnel dell’emergenza sanitaria. Meno confortante il trend su base congiunturale che lascerebbe pensare a un rallentamento della ripresa: le vendite al dettaglio di luglio sono calate del -0,4% rispetto a giugno. Il non alimentare fa segnare, sempre mese su mese, un -0,6%. «La fotografia delle vendite ci restituisce un’immagine sostanzialmente statica, con un andamento ancora cauto per la macchina dei consumi – osserva Carlo Alberto Buttarelli, direttore dell’ufficio studi di Federdistribuzione –. Nel comparto non alimentare la spinta dei saldi si è esaurita in fretta e gli incrementi registrati

La variabile virus

Evoluzione dell’export italiano di agroalimentare su 3 scenari; variazioni percentuali sull’anno prima

2021 var. %

2021 var. %

11

14,7 2022 var. %

5,3

2022

2021

9,6

9,5

var. %

2023/24 var. %

4,3

PREVISIONE BASE

var. %

2023/24 var. %

2,5 SCENARIO FAVOREVOLE

2023/24 2022 var. %

var. %

4,1

2,1 CON NUOVA PANDEMIA

Fonte: Rapporto Sace

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COVER DMM

nella prima parte dell’estate sono stati compensati dal rallentamento delle ultime settimane. Permane dunque un ritardo sui valori del 2019 di ancora 5 punti percentuali, con picchi in alcuni settori merceologici. Sul versante alimentare invece, non si registrano cambi di passo, con valori in linea con i mesi precedenti: si delinea quindi un quadro di sostanziale stabilità».

LE INCOGNITE Quali le prospettive dell’autunno? «Sono ancora influenzate da diverse incognite – risponde Buttarelli –. Da un lato la campagna vaccinale continua ad avanzare, permettendo di scongiurare lo spettro di nuove chiusure e rafforzando le previsioni di crescita economica; dall’altro, non è ancora ben chiaro se le pressioni inflattive che si stanno registrando potranno avere effetti sui prezzi, con ricadute possibili sui consumi. Il rilancio della domanda interna, vitale per tutto il sistema economico, dovrà essere l’elemento centrale nelle strategie di ripresa». Sulla stessa lunghezza d’onda Francesco Pugliese, amministratore delegato di Conad: «I consumi interni valgono molto di più dei 50 miliardi di export. I nostri problemi di domanda non si risolvono accelerando sull’export. Il Governo dovrebbe intervenire e stimolare i consumi domestici». Inoltre sull’inflazione da materie prime Pugliese rimarca che «il problema dei rialzi delle commodity non si evita scaricando a valle gli aumenti dei prezzi, ma favorendo le aggregazioni del sistema produttivo italiano che è ancora troppo frammentato». «Una pressione così forte sui prezzi non ricordo di averla mai vista – interviene Gianpietro Corbari, amministratore delegato del gruppo Pam Panorama –. La situazione è così calda che auspico intervenga un ente regolatore per calmierare gli aumenti. In caso contrario la distribuzione moderna non sarà in grado di assorbire l’urto da sola. Inoltre se non si ferma la corsa dei prezzi sarà necessario rimodulare la strategia dell’every day low price». Il top manager esprime una posizione largamente condiviso dai retailer La situazione è così calda rispetto all’impennata dell’inflazione. Intanto che auspico intervenga un la stagione dei rinnovi contrattuali tra distriente regolatore per calmierare butori e industria è già partita e qualora non gli aumenti. si riuscisse a contenere il passaggio degli auGianpietro Corbari, amministratore delegato menti di prezzo dalla produzione (materie pridel gruppo Pam Panorama me, bollette dell’energia e trasporti) al dettaglio si rischia un contraccolpo sullo scontrino e, in particolare, per quelle catene commerciali che ricorrono alla “spesa a prezzi bassi 6 DM MAGAZINE


COVER DMM

IL MADE IN ITALY principali prodotti alimentari esportati; primi 6 mesi 2021 VEGETALI

VINO

DOLCIARI

tutti i giorni”. «Nel biennio 2020/21, ma specie l’anno scorso, – aggiunge Corbari – Pam ha inserito sugli scaffali 900 prodotti a prezzi estremamente concorrenziali. Se però la pressione dell’industria continua non so quanto potremo continuare a sostenere questa impostazione». L’Istat segnala che l’economia italiana accelera, ma restano le ferite fisiche e mentali della pandemia. «L’inquietudine da long Covid – secondo Albino Russo, direttore generale di Ancc-Coop – ha generato ansia, insonnia, depressione e disturbi alimentari. Inoltre, si moltiplicano le povertà, sono 27 milioni gli italiani che ancora nel 2021 hanno vissuto rinunce e disagi quotidiani. Anche per questo non corrisponderà nell’immediato una altrettanto rapida ripresa dei consumi». Secondo il Rapporto Coop 2021 l’Italia raggiungerà i livelli pre Covid solo nel 2023 e infatti nel 2022 il 28% degli italiani prevede di avere un livello di spesa ancora inferiore rispetto al 2019: sono soprattutto cassaintegrati, giovani e donne.

3.899 18,8 3.434 15,6 2.385 18,9

LATTE CASEARI

1.955

PASTA

1.438

14,5

- 9,8 olI

SALUMI CONSERVE POMODORI

1.245 19,7 969 12,9 939

-1,8 CAFFE´

LIQUORI

ZOOTECNICI

CARNI

810 12,7 700 25,5 701 15,5 390 21,5

ACQUE MINERALI

373

RISO

328

4,7

-8,2 ITTICI

BIRRA

214 11 111 11

Milioni euro var. % - 2021/20 Fonte: Federalimentare

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COVER DMM

EXPORT IN PALLA L’industria alimentare è sostanzialmente in salute, tant’è che anche nell’anno della pandemia è riuscita ad incrementare l’export. Sul fronte dell’attività industriale, Federalimentare certifica che nei primi 7 mesi del 2021 la produzione di alimentari e bevande è aumentata del 5,4% rispetto all’analogo periodo del 2020. Un’ottima ripartenza dopo il -2,4% del 2020. Su quello dell’export, i flussi commerciali verso l’estero sono rimbalzati, nel primo semestre, di oltre il 10%. Nel 2020 le esportazioni del solo alimentare sono cresciute dell’1% a 35,5 miliardi, ma si arriva a 44,5 miliardi con tutta la filiera agroalimentare. Secondo il Rapporto export di Sace, l’agroalimentare è il comparto che ha meno risentito della crisi pandemica non essendo stato colpito da particolari restrizioni o fermi produttivi. Nel 2020 il valore delle vendite di agroalimentare all’estero è rimasto in territorio positivo con una crescita del 2,5%: gli effetti dello stop forzato alle attività ricettive e ricreative della filiera Horeca sono stati infatti contenuti, almeno in parte, dall’incremento della spesa per i consumi domestici nonché dal maggiore utilizzo di soluzioni di food delivery, iniziate a diffondersi durante la pandemia e destinate a permanere. Nel 2020 per l’export sono risultati trainanti alcuni prodotti legati al consumo in casa, come pasta (+15,5% rispetto al 2019), conserve di pomodoro (+12,2%) e olio d’oliva (+6,4%); il ritorno del canale Horeca nel 2021 farà crescere i comparti più legati al consumo fuori casa. Per esempio, il vino, che rappresenta oltre il 22% delle vendite di alimentari e bevande oltreconfine, potrà beneficiare del ritorno a momenti di convivialità, aperitivi fra amici e festeggiamenti ideali per brindare con un buon calice di vino italiano. Il settore alimentari e bevande è quindi atteso in accelerazione nel 2021 (+11%), grazie alle progressive riaperture di ristoranti e bar e il sempre maggiore ritorno alla vita sociale coincidente con l’avanzare della campagna vaccinale. Si prevede una crescita dell’11% anche per i prodotti agricoli in virtù della forte domanda che, a partire dalla seconda metà del 2020 e fino a maggio di quest’anno, ha spinto i prezzi ai massimi degli ultimi anni, come indicato dal Fao Food Price Index. Per il 2022, ipotizzando uno scenario di stabilità, Sace prevede una ulteriore crescita dell’export del 5,3% che scenderebbe a poco più del 2% qualora si manifestassero varianti impreviste del coronavirus. Sul versante strutturale, per The European DM MAGAZINE 9


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House Ambrosetti, la filiera agroalimentare estesa (agricoltura, industria di trasformazione, intermediazione, distribuzione e ristorazione) è il primo settore economico del Paese. Genera un fatturato totale di 538,2 miliardi di euro, un valore aggiunto di 119,1 miliardi e sostiene 3,6 milioni di occupati con 2,1 milioni di imprese.

SALVAGENTE OLTRE CONFINE Secondo l’ufficio studi di Federalimentare, nel 2021 l’export potrebbe crescere complessivamente di oltre il 10% e raggiungere la quota di 40 miliardi che, sommati all’export agricolo, varcherebbe la soglia dei 50 miliardi. Ma anche la produzione alimentare subirebbe un colpo d’acceleratore e chiudere l’anno a +6,5%. Il fatturato, spinto anche dai prezzi alla produzione, potrebbe arrivare attorno a quota 154 miliardi, con un incremento dell’8%. In questo contesto, i prodotti Dop giocherebbero un ruolo rilevante: il valore è stimato intorno ai 17 miliardi con un’incidenza di oltre l’11% sul fatturato dell’industria alimentare. Tuttavia sembra non bastare. « I consumi interni sono da anni stagnanti – sostiene Ivano Vacondio, presidente di Federalimentare –, dobbiamo puntare sulle esportazioni molto più di quanto già facciamo. L’inizio dell’anno è stato funzionale a coprire il gap che ancora ci portavamo dietro dal 2020, ma ora si prospetta un finale d’anno che dovrebbe consolidare il tasso di crescita all’estero a due cifre dell’agroalimentare e forse anche superare l’obiettivo dei 50 miliardi di export. Un risultato che dimostra quanto l’export dell’alimentare complessivo sia un asset strategico per il Paese su cui puntare e fare investimenti». Sulla crescita all’estero, Pugliese sottolinea che «non si creIl fatturato, spinto anche sce all’estero solo attraverso le fusioni aziendali dai prezzi alla produzione, ma anche promuovendo piattaforme logistiche e potrebbe arrivare attorno a commerciali comuni. Mantenendo così l’identità quota 154 miliardi, con un aziendale. E in questo un ruolo rilevante potrebincremento dell’8%. bero averlo i Consorzi». Alla questione dell’export Ivano Vacondio, presidente di Federalimentare è legata la grande sfida del commercio internazionale. «Gli accordi di libero scambio – aggiunge Vacondio – sono vitali. Dobbiamo continuare e tutelare quelli già operativi, come quello con la Cina o quello sulla Brexit, ma spingerci anche verso economie emergenti, dove il made in Italy possa conquistare fette di mercato. Per esempio, secondo gli ultimi dati export, il food&beverage è cresciuto a due cifre in Vietnam (+37,3%), in Malaysia (+36,6%) e in Corea (+52,4%). In questo DM MAGAZINE 11


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senso, il patto per l’export e la cabina di regia per l’internazionalizzazione rappresentano senza dubbio due segnali positivi». Una prova? A quattro anni dall’entrata in vigore del Ceta, l’accordo di libero scambio tra Ue e Canada, il made in Italy ha registrato una crescita dell’export di formaggi del 35%. Nel 2020 le vendite dei produttori italiani, ha ricordato Assolatte, hanno sfiorato le 7mila tonnellate, con la mozzarella che è cresciuta di 9 volte e il Provolone che ha segnato +232%.

INTESE COMMERCIALI Sugli accordi commerciali internazionali Luigi Scordamaglia, consigliere delegato di Filiera Italia e ceo di Inalca, concorda con Federalimentare. «Per essere competitivi, oggi il marchio non basta più, dobbiamo cambiare il racconto del made in Italy – osserva Scordamaglia –. Se cresce l’export agroalimentare, in proporzione cresce anche l’Italian sounding, il falso made in Italy, che in alcuni casi è anche legale. Purtroppo nei paesi fuori dalla Ue vige la tutela dei marchi solo se si è firmato un accordo bilaterale con il paese terzo». Per questa ragione è necessaria la realizzazione di maggiori tutele legali contro l’Italian sounding, il mercato dei falsi che vale oltre 100 miliardi di euro. «I più grandi taroccatori sono gli Stati Uniti – aggiunge il ceo –: c’è molta richiesta di prodotti italiani e non ha un accordo bilaterale con la Ue. Ma anche altrove, per esempio in Cile, dove il consorzio statunitense Ccfn sta chiedendo la registrazione di 3 false indicazioni geografiche come Asiago, Mortadella Bologna e Parmigiano reggiano». A fronte di queste grandi opportunità, alcune minacce, di portata nazionale e internazionale, incombono sull’industria alimentare. Dalle grandi politiche “nutrizionali”, agli attacchi alla dieta mediterranea e fino al Nutriscore: «Temi diversi con uno schema unico – valuta Vacondio –: quello secondo il quale dietro l’idea di paventare problemi alla salute dei consumatori e alla sostenibilità del pianeta si nascondono azioni protezionistiche che attaccano principalmente le nostre eccellenze made in Italy».n

12 DM MAGAZINE


di Emanuele Scarci

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Nomisma: più sprint per Francia e Spagna, ma prezzi italiani più alti

Francesi e spagnoli più performanti degli italiani all’estero ma i nostri concorrenti ripartivano da un 2020 molto negativo. Il made in Italy mantiene il vantaggio di un prezzo medio più elevato rispetto ai diretti competitor internazionali grazie a una reputazione di qualità e ai prodotti Dop. Secondo un report di Nomisma, nei primi 6 mesi del 2021 il made in Italy è cresciuto dell’11%, ma la Francia ha messo a segno un +15% e la Spagna +14%. Alcuni prodotti simbolo del made in Italy hanno registrato performance diverse: la pasta è scivolata di quasi l’10% (dopo il boom del +15,5% del 2020) e il riso dell’8% (+12%). In positivo tutti gli altri prodotti: olio +20%, prodotti dolciari +19%, vini +15%, formaggi +14%, caffè +12%. Nel semestre il saldo commerciale è stato positivo per circa 26 miliardi di euro. «Il forte rimbalzo di Francia e Spagna – commenta Denis Pantini, direttore dell’area agroalimentare di Nomisma – è stato probabilmente determinate da un 2020 molto penalizzante. Tuttavia i valori assoluti di questi due paesi sono meno rilevanti di quelli dell’Italia. In generale i tratti comuni, che hanno interessato anche il nostro export, sono stati la riapertura dell’Horeca e il ritorno su livelli fisiologici della distribuzione moderna».

Listini salati

Il nostro Paese cresce meno di alcuni esportatori europei ma mantiene, in ragione della qualità, prezzi medi nettamente più elevati: nei formaggi sono di circa 7 euro/kg contro 4,60 dei francesi, 4 euro dei Paesi Bassi e 3,20 dei tedeschi. Nei salumi il nostro prezzo medio all’export è di oltre 8 euro/Kg contro 5,60 di Spagna e 4,40 della Germania. Anche nell’olio di oliva l’Italia sale sul gradino più alto del podio: 4,20 euro/litro contro 3,20 della Grecia e 2,70 della Spagna. Nel vino invece il Belpaese esprime un prezzo medio/litro di 3,70 euro, dietro la Francia con 5,90 e Australia con 4,20. «Non c’è dubbio che tra gli artefici della buona reputazione dell’alimentare italiano – osserva Pantini – ci siano i prodotti ad indicazione geografica, il cui peso sulle vendite oltre frontiera arriva vicino al 25% e, contestualmente, spiega un posizionamento di prezzo all’export che per alcuni comparti, come formaggi e salumi, è il più alto tra tutti i competitor internazionali». Secondo Nomisma, pur a fronte di un’elevata frammentazione aziendale quella italiana rappresenta la sesta potenza mondiale per export di prodotti alimentari. Il ruolo delle Dop sul sistema agroalimentare non si esaurisce con il contributo all’export e alla reputation del food&beverage made in Italy. I prodotti certificati Dop e Igp esprimono un impatto rilevante anche in termini di filiera, basti pensare ai prosciutti e salumi Dop che coinvolgono l’80% dei suini allevati in Italia o anche ai vini Dop e Igp che derivano dalla trasformazione del 70% delle uve prodotte nel paese.

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INTERVISTA DMM

Salov,

la vera sostenibilità è democratica di Luca Salomone

Fabio Maccari: «Bisogna rendere accessibile la sostenibilità, visto che non è un lusso, ma un obiettivo che riguarda tutti ». Salov, nata a Lucca 101 anni fa, è una delle grandi protagoniste dell’olio extra vergine

d’oliva, con i marchi Sagra e Filippo Berio. Il 2020 è stato un anno record: fatturato consolidato a 335 milioni e 598.000 euro (+21% su base annua), vendite pari a 120 milioni di litri (+32%), utile netto di 12 milioni e un Ebitda di 26 milioni, in netta crescita. Nel 2019 il gruppo, con sede e stabilimento a Massarosa (Lucca) e una solidissima rete internazionale, ha avviato un piano triennale di investimenti da 15 milioni di euro, che, una volta a regime, consentirà al gruppo toscano di incrementare la propria capacità di altri 20 milioni di bottiglie. A spiegarci il perché della rincorsa è l’amministratore delegato, Fabio Maccari. Esplosione retail? È proprio così. La nostra azienda, in tutto il mondo, è impegnata soprattutto nella distribuzione moderna. Nel 2020 il prezzo della materia prima è calato e dunque le aziende hanno guadagnato di più e avuto maggiori risorse, ma soprattutto, a causa del Covid, le vendite si sono concentrate nel retail e i consumi domestici hanno tirato la volata. In Paesi che non hanno una forte vocazione oleicola, come è invece il nostro, le persone hanno aumentato il proprio interesse verso l’extravergine italiano e lo hanno inserito, in del modo molto più stabile, nei propri acquisti, con un effetto positivo che si è consolidato in questa fase di rientro dell’emergenza sanitaria. È accaduto un

po’ ovunque, a partire dai nostri maggiori Paesi target, come Usa, Russia, Gran Bretagna… E perciò prevedo un 2021 con una tendenza forse più moderata, ma ancora molto proficua per Salov. Quanto conta l’export? Tantissimo, visto che Salov vende ben l’80% delle proprie bottiglie in circa 75 nazioni. In Italia, storicamente, il nostro marchio è Sagra, sul mercato dagli anni Cinquanta e acquisito nel 1975. Il brand che però più ci rappresenta è Filippo Berio, che abbiamo


INTERVISTA DMM

portato nella nostra Penisola nel 2020 e che, dopo un periodo in fondo breve, ha già un 35% di distribuzione ponderata. Tuttavia, il mercato nazionale è affollato e

dunque un nuovo prodotto deve avere un perché, che risiede nel Metodo Berio. Di cosa si tratta? Il Metodo Berio si fonda su quattro pilastri ed è del tutto trasparente, visto che, attraverso il numero di lotto chiunque, collegandosi al nostro sito, può sapere tutto del prodotto che sta portando in tavola. I punti cardine sono: la sostenibilità ambientale attraverso l’adozione, da parte delle aziende agricole fornitrici delle materie prime, dei protocolli di agricoltura integrata, dimostrati da certificazioni specifiche; la tracciabilità, che abbraccia in modo completo ed esaustivo tutto il prodotto; la definizione di parametri chimico-fisici e organolettici più stringenti rispetto alla normativa comunitaria vigente; la certificazione dell’intero processo da parte di un ente terzo, individuato in SGS, che attesta sia la qualità del prodotto, sia la sostenibilità ambientale. La notizia del giorno è, appunto, il vostro primo bilancio di sostenibilità. Parliamone… Il documento, davvero molto ampio, ma anche discorsivo e facile da leggere, redatto secondo gli standard GRI, vuole, tutto sommato, raccontare Salov da un diverso punto di vista, quello della sostenibilità. Uscirà ogni due anni e nasce come un progetto da condividere con tutti gli stakeholder e con i nostri collaboratori, che sono portatori di nuove idee, oltre che della propria esperienza. Molto difficile riassumere tutto. Dico solo che innovare significa, per noi, produrre meglio consumando meno risorse, meno materiali di imballaggio, meno energia, meno acqua e generando meno CO2. È grazie alla ricerca e all’innovazione che oggi Salov si trova allineata sia agli Obiettivi di Sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 Onu, sia al Green Deal e al Farm to Fork dell’Unione Europea. Destiniamo sempre parte delle nostre risorse a R&D e alla costruzione di collaborazioni con autorevoli poli accademici e centri di ricerca. Senza questi elementi non avremmo potuto conseguire i risultati attuali sotto il profilo dell’efficienza. Abbiamo risparmiato, per esempio, il 22% di energia termica, abbattuto significativamente la CO2 liberata in atmosfera, grazie a un impianto di trigenerazione che produce quasi il 50% dell’elettricità necessaria al nostro impianto di Massarosa (Lucca). Le emissioni

dirette di monossido di carbonio sono calate 48,44 per cento.n DM MAGAZINE 15


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SUCCESSI DMM

Codè Crai Ovest annuncia 30 milioni di investimenti e 30 nuove aperture Nuove assunzioni e approccio green nel futuro della cooperativa: entro i primi mesi del 2022 previsto un ambizioso piano investimenti.

C

odè Crai Ovest, la cooperativa nata a Torino che riunisce tutti i punti vendita a marchio della zona nord ovest d’Italia, annuncia 30 milioni di investimento e 30 nuove aperture entro i primi mesi del 2022. Oggi la cooperativa è formata da 220 soci distribuiti fra Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta e Lombardia, per un totale di oltre 400 punti vendita. In continua espansione Codè Crai Ovest serve anche un Cedis a Malta, che annovera diversi store sul territorio maltese. Per Codè Crai Ovest il 2020 è stato un anno decisamente positivo che ha permesso di registrare un +25% di fatturato (oltre 70 milioni di euro in più rispetto al 2019), superando i 340 milioni di euro. Ma anche il 2021 si chiuderà con risultati positivi: +15%. Merito del successo del negozio di prossimità e di quartiere, un modello che piace ai consumatori, sempre più spesso preferito alle grandi estensioni. La sede di Leinì (To) è il centro direzionale e il centro distributivo operativo della cooperativa: 25mila mq per il secco, 3mila mq per i surgelati, 10mila mq per il fresco, oltre 30 milioni di colli movimentati ogni anno, più di 8mila referenze, oltre 1200 prodotti a marchio e 90 mezzi dedicati per le consegne giornaliere. Il distributore conta 1900 dipendenti tra dipendenti diretti, dipendenti delle cooperative, delle aziende di trasporto e dipendenti dei punti vendita. Anche grazie alle 30 nuove aperture la cooperativa si prepara ad assumere più di 400 persone nel prossimo trimestre. Importanti, inoltre, gli investimenti nel green. E’ quasi a termine un importante processo di rinnovo delle attrezzature e di ottimizzazione degli impianti nell’ottica del risparmio energetico. Un percorso iniziato circa 5 anni fa anni fa con investimenti che hanno coinvolto la sede di Leinì e i negozi a marchio nel nord ovest d’Italia. n Leggi anche:” Esselunga chiude una buona semestrale e nomina dg Gabriele Villa” DM MAGAZINE 17


RETAIL INNOVATION DMM Caso tratto dalla ricercar internazionale Retail Innovations 16

Box

(by Posti) Helsinki, Finlandia Un concept moderno e self-service per il ritiro e il reso degli acquisti online, camerini di prova e supporto per i resi e per il riciclo dei pack, ma anche area relax e display espositivi

Area chiave: Omni Experience Tendenze complementari: Rational Experience, Emotional Experience, Sustainable Experience Info chiave • Concept per ritiro e reso • 2019: apertura • 600 locker • 1.100 mq Bocage • 1638: inizio attività • 8 Paesi • 1,6 mld € fatturato Posti è l’azienda storica dei servizi postali finlandese. Nata nel 17mo secolo, è cresciuta nel tempo e oggi opera in otto

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RETAIL INNOVATION DMM

Paesi, con un fatturato di 1,6 mld di euro. Nel 2019 ha lanciato Box, un concept molto innovativo nel cuore di Helsinki. Rational Experience Box è uno spazio a self-service di servizio per i clienti che devono ritirare acquisti realizzati online, ma all’ingresso è presente un’area per l’assistenza con un team dedicato. L’obiettivo è quello di semplificare e velocizzare il processo: 600 locker, camerini per provare capi di abbigliamento e scarpe e facilitazione per gli eventuali resi. A disposizione dei clienti si trovano forbici,

nastro adesivo, buste per rimpacchettare i prodotti per la spedizione e chioschi digitali per l’eventuale affrancatura, se necessaria. Emotional Experience Posti ha affidato la progettazione di Box allo studio Fyra con un brief preciso: riuscire a rendere fluida l’esperienza dei clienti in un ambiente che potesse allo stesso tempo richiamare gli stimoli di una boutique. L’ambiente è luminoso, moderno e colorato. E’ presente un’area relax con vending machi-

ne e anche uno spazio espositivo a disposizione di brand partner come vetrina interna per una selezione di prodotti. Sono stati utilizzati dei codici colori per rendere più semplice l’orientamento (area locker, camerini, chioschi digitali, display prodotti, ecc.) e la piacevolezza complessiva dell’ambiente lo ha reso adatto anche per la realizzazione di piccoli eventi aziendali. Sustainable Experience All’interno dell’ampio spazio è stata ricreata anche un’area per lo smaltimento differenziato dei materiali usati per l’imballo, per quei clienti che preferiscono portarsi via solo il prodotto. Inoltre, i clienti sono invitati ad aprire le scatole di cartone senza danneggiarle e a riporle nell’apposito spazio ‘Scatole da riusare’: un modo intelligente per supportare le cause ambientali e per evitare lo spreco dei materiali da imballaggio, che sappiamo essere uno dei tasti dolenti degli acquisti online. Commento finale Kiki Lab Box fa un passo avanti rispetto ai primi concept di questo tipo, coniugando il servizio efficiente alla piacevolezza dell’ambiente (e alla sostenibilità). Interessante inoltre il coinvolgimento dei brand per usare il concept anche come spazio espositivo e addirittura per mini-eventi aziendali. Sfida: riuscire a sostenere l’investimento grazie al coinvolgimento dei partner B2B, all’ampliamento della base clienti e a una maggiore frequenza d’uso.n

Autore: Fabrizio Valente, founder e amministratore di Kiki Lab – (Gruppo Promotica)

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Frutta secca,

il mercato si conferma in salute di Claudia Scorza

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MERCATI DMM

I

Il comparto, dopo aver dimostrato grande resilienza già nel 2020, rimane in positivo, soprattutto grazie alla crescita a doppia cifra delle barrette e alle ottime performance della frutta senza guscio e dei semi tostati.

l mercato della frutta secca ha registrato, nell’anno terminante ad agosto 2021, un aumento delle vendite sia a volume (+3,7%) che a valore (+1,7%) rispetto all’anno precedente, con 22 milioni di chili venduti e un giro d’affari che supera i 260 milioni di euro (dati Iri, totale Italia, Iper+Super+Lsp).

Andamento per aree e canali A livello di aree geografiche, il comparto è guidato dal Nord Ovest (+35,5% a vol. e +34,9% a val.), seguito dal Nord Est (+25,9% a vol. e 26,2% a val.), dal Centro+Sardegna (+24,9% a vol. e +25,9% a val.) e dal Sud (+13,6% a vol. e +13,0% a val.). Per quanto riguarda le vendite all’interno della distribuzione moderna, i supermercati presidiano la fetta di mercato più consistente mostrando i trend di crescita più significativi (+75,6% a vol. e +76,0% a val.) e staccando Lsp (+14,2% a vol. e +12,7% a val.) e ipermercati (+10,2% a vol. e +11,3% a val.).

I consumatori apprezzano le barrette Tra le diverse categorie che compongono il comparto, le barrette mettono a segno una crescita a doppia cifra, registrando +33% a volume e +16,8% a valore. Bene anche la frutta senza guscio, con incrementi pari a +17,6% a volume e +3,9% a valore, e i semi tostati, che registrano +9,8% a volume e +13,6% a valore. Seguono datteri e fichi (+3,6% vol. e +3,9% val.) e prugne (+2,1% vol. e +0,7% val.). Risultano in flessione, invece, misto senza guscio, con un trend negativo di -6,5% a volume e -7,1% a valore, frutta con guscio, con -3,7% a volume e -8% a valore, e frutta essiccata, che segna -1,3% a volume e -2,1% a valore. I primi tre marchi (Madi Ventura, Noberasco ed Euro Company) coprono a valore il 31,5% del mercato, mentre la private label raggiunge quota 35,2%. DM MAGAZINE 21


Bontà & Benessere

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MERCATI DMM

Spazio ai grandi formati

QUALITÀ, INNOVAZIONE E SALUBRITÀ

L’avvento della pandemia ha inevitabilmente inciso sulle abitudini di consumo e sui comportamenti di acquisto degli italiani, complici anche le restrizioni imposte, lo smart working e le limitate occasioni di socialità. «L’incremento del tempo trascorso all’interno delle proprie abitazioni – spiega Paolo Palazzo, responsabile marketing canale Gdo e Horeca di Euro Company – ha orientato i consumatori verso formati medio-grandi da dispensa, ideali per le preparazioni in cucina o per uno snack/aperitivo in casa. Sarà interessante osservare come la situazione evolverà nei prossimi mesi: da un lato il progressivo ritor-

AL PRIMO POSTO

SCHEDE PRODOTTI Le partnership produttive che Besana sta sviluppando in diversi Paesi del mondo si muovono nella direzione della qualità, della sostenibilità e dei valori di filiera. «I temi chiave per la nostra azienda – spiega Riccardo Calcagni – sono la qualità, l’innovazione e l’attenzione alla salubrità. Da anni stringiamo partnership con produttori nei territori più vocati, contribuendo a sviluppare o a riportare a nuova vita aree rurali a grande vocazione. Il recente ingresso nel Gruppo Importaco ci permette di sviluppare ulteriori importanti sinergie». Dal punto di vista della comunicazione, invece, risultano fondamentali i ruoli di Inc – International Nut Council, di cui l’azienda è co-fondatrice, e Nucis: le due istituzioni si occupano di divulgare la ricerca scientifica sulla frutta secca, aumentando la consapevolezza sui valori benefici di questi alimenti in Italia e nel mondo.

Besana Nome prodotto: Protein Mix Melange Protein Caratteristiche: goloso mix ad alto contenuto proteico, con edamame, arachidi, fave, mandorle californiane e anacardi. Senza oli/grassi aggiunti e senza sale, è perfetto per chi vuole tenersi in forma.

Enervit Nome prodotto: Sport Power Time Caratteristiche: con frutta secca e vitamine, è una barretta ideale in qualsiasi momento della giornata, che unisce gusto e qualità. Una carica di energia per chi svolge una vita attiva, in particolare per chi pratica sport outdoor.

Euro Company - La Dispensa Preziosa Nome prodotto: Arachidi in guscio tostate Caratteristiche: arachidi dal sapore intenso di tostatura, nella confezione da 700 g, per arricchire di gusto la propria dispensa.

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Besana,

tecnologia & innovazione per la qualità del prodotto

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

tro. “Abbiamo eliminato una fase di processo meccanica lasciando spazio alla tecnologia – spiega Riccardo Calcagni, CEO dell’azienda –un sistema ottico a duplice funzione sviluppato per la prima volta, che ci permette di rispondere alle richieste dei clienti più esigenti”. Besana affronta dunque la nuova stagione con una marcia in più. Alla novità tecnologica ai affiancano poi, come di consueto, molteplici novità di prodotto. “Sul fronte degli abbinamenti sensoriali stiamo lavorando con ingredienti di pregio tipici della tradizione enogastronomica italiana, per aggiungere sapori inediti alla già ampia offerta. Molte anche le novità in arrivo in vista di ricorrenze speciali come il Natale e il Ramadan”. L’azienda ripone inoltre un’attenzione crescente ai temi dell’health & wellness. “Abbiamo sviluppato ad esempio una linea innovativa con applicazione di Un nuovo impianto altamente innovativo che permette di eseguire due lavorazioni contemporaneamente: la selezione e la calibratura ottica, con assoluta precisione e riduzione degli scarti. Compie un nuovo balzo tecnologico in avanti il Gruppo Besana, realtà leader nella trasformazione e commercializzazione di frutta secca ed essiccata. Il nuovo sistema ottico introduce una soluzione inedita sul mercato, permettendo in un unico passaggio di effettuare sia l’analisi qualitativa del prodotto che una calibrazione ad alta precisione, inferiore al millime-

probiotici alle nuts. Sta riscuotendo poi grandi consensi la nostra gamma di creme spalmabili 100% frutta secca, ad alto contenuto nutrizionale, a cui stiamo aggiungendo anche nuove texture croccanti. Stiamo cercando infine di rendere più salutari anche i prodotti gourmet: la nostra frutta secca ricoperta, quella “pastellata”, è rigorosamente tostata e non fritta - a differenza di quanto accade normalmente - e arricchita con flavour vegetali come carota e barbabietola”. Grazie anche all’integrazione tra il proprio team R&D e quello di Importaco, di cui Besana è entrata a far parte nel 2020, il gruppo è all’avanguardia anche nelle neuroscienze. “Il nostro obiettivo è quello di migliorare il benessere e promuovere un sano stile di vita - conclude Calcagni - attraverso una produzione responsabile e un’alimentazione sempre più consapevole”


Fonte: Elaborazioni DM su dati Iri, a.t. agosto 2021, Totale Italia, Iper+Super+Lsp

MERCATI DMM

TREND VENDITE A VALORE

TREND VENDITE A VOLUME

260 mln/€

22 mln/kg

+1,7%

+3,7%

no alla mobilità porterà a un rilancio dei formati on-the-go, dall’altro sarà da valutare l’impatto che l’incremento dello smart working potrà avere su questa tendenza». La propensione verso confezioni di grandi dimensioni è stata evidenziata anche da New Factor: «Cresce la richiesta di formati grandi per una scorta casalinga indirizzata a prodotti sani e naturali, consumati da tutta la famiglia in molteplici occasioni giornaliere, dalla colazione allo snack, dalle insalate ai piatti più elaborati. La frutta secca è ormai considerata un prodotto immancabile nell’alimentazione quotidiana, meglio ancora se pronta all’uso, come dimostra l’incremento della frutta senza guscio».

Cresce l’appetito per l’healthy food Il particolare interesse degli shopper nei confronti di un’alimentazione sana e naturale è stato in parte accelerato dalla pandemia, che ha spinto gli italiani a porre maggiore attenzione per tutto ciò che portano in tavola. «Tra i consumatori – dichiara Riccardo Calcagni, ceo di Besana – è in aumento la tendenza all’acquisto di

UNA STRATEGIA DI COMUNICAZIONE INTEGRATA Da diversi anni Ventura ha impostato una strategia di comunicazione integrata, che proseguirà anche quest’anno confermando i valori della marca e la promessa nei confronti del pubblico di garantire “solo la frutta più buona”. «Questo approccio – afferma Fabio Tosello – ci ha permesso di affermare il presidio della marca nell’healthy & snacking food a tal punto che stiamo lavorando alacremente sulla progettazione e sull’innovazione di prodotto allo scopo di entrare in nuovi mercati e riposizionare la marca Ventura in Italia».

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UN PIANO DI ATTIVITÀ A SUPPORTO DELLE VENDITE!

MATERIALI POP E ATTIVITÀ IN-STORE

STAMPA ON E OFF LINE

SOCIAL MEDIA

© 2021 Wonderful Pistachios & Almonds LLC. All Rights Reserved. WONDERFUL and accompanying logos are trademarks of Wonderful Pistachios & Almonds LLC or its affiliates.

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Semi tostati

Frutta senza guscio

Barrette

+16,8 val +33,0% vol

+13,6% val +9,8% vol

+3,9% val +17,6% vol Datteri e fichi

Prugne

+3,9% val +3,6% vol

+0,7% val +2,1% vol

chi sale e chi scende -7,1% val -6,5% vol Misto no guscio

-8% val -3,7% vol Frutta con guscio

-2,1% val -1,3% vol Frutta essiccata

Fonte: Elaborazioni DM su dati Iri, a.t. agosto 2021, Totale Italia, Iper+Super+Lsp

prodotti ad alto contenuto salutistico. In tale ambito, noci, nocciole, pistacchi, mandorle e anacardi possono senz’altro giocare un ruolo fondamentale. Sotto il profilo nutrizionale, la frutta secca è, infatti, ricca di micronutrienti importanti: rame, fosforo, magnesio, potassio, ferro, zinco, vitamina E e vitamine del gruppo B solo per citarne alcuni tra i più presenti. Sta inoltre crescendo sempre di più l’interesse per i semi, visti anch’essi in ottica di healthy food». Sono, infatti, numerosi gli shopper alla ricerca di cibi e snack sani a base vegetale: «La frutta secca – afferma Philip Vandaele, senior brand manager Wonderful Brands Emea – è un perfetto esempio di come i consumatori possano integrare al meglio proteine e vitamine vegetali nella loro alimentazione. In questo senso, i nostri prodotti rispondono perfettamente a questa domanda perché sani, gustosi e plant based». La voglia di cibo salutare è accompagnata dal bisogno di appagare il palato, con proposte che siano anche sfiziose, come spiega Fabio Tosello, direttore vendite di Madi Ventura: «Il consumatore si è polarizzato su due opposte modalità di scelta d’acquisto: la prima nei confronti

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MERCATI DMM

SCHEDE PRODOTTI Kind Intl. Ltd. - Be-Kind Nome prodotto: Cioccolato fondente con noci e sale marino Caratteristiche: barretta snack fatta solo con noci intere, avvolte nel cioccolato fondente e un pizzico di sale marino. Una ricetta semplice, ma ricca di gusto, con appena 5 g di zucchero. Madi Ventura - Ventura Nome prodotto: BBPlus Caratteristiche: Mandorle, Anacardi e Nocciole con probiotici in sacchetti da 100 g. La linea aggiunge alle caratteristiche organolettiche della frutta secca il contributo funzionale di un miliardo di cellule di Bacillus Coagulans, in grado di favorire l’equilibrio della flora batterica intestinale. New Factor - Mister Nut Nome prodotto: Noci di Romagna Caratteristiche: noci 100% italiane di alta qualità prodotte attraverso un percorso di filiera garantita. Varietà Chandler dal caratteristico guscio sottile e facile da aprire, dal gheriglio bianchissimo e dal sapore delicato. Confezionate nel nuovo pack riciclabile nella carta.

di snack consolatori e indulgenti, optando per prodotti con ingredienti come il cioccolato e il caramello, la seconda nei confronti di healthy, functional, vegetal & free from food and snacking. Proprio per questo abbiamo lavorato in entrambe le direzioni creando referenze capaci di soddisfare le due richieste»

Nutrizione, sport e benessere Negli ultimi tempi gli italiani non solo hanno cambiato le proprie abitudini di acquisto, ma hanno anche iniziato a fare nuove riflessioni sull’alimentazione, arrivando a considerare la nutrizione un elemento chiave per il proprio benessere. «In particolare, la pandemia – specifica Federico Odella, marketing director di Be-Kind South Europe & Est-Med – ha accelerato la creazione di nuovi momenti di consumo nella routine giornaliera, generando un’importante crescita degli snack salutari a patto, però, che siano nutrienti e possibilmente buoni. La nostra proposta centra proprio la necessità di coniugare uno stile di vita sempre più

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MERCATI DMM

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Volume

Iper

Volume

+12,7% +14,2% Valore

Volume

Lsp

Super

Fonte: Elaborazioni DM su dati Iri, a.t. agosto 2021, Totale Italia, Iper+Super+Lsp

dinamico con snack di alta qualità, naturali e sani, senza rinunciare al gusto». Corretta alimentazione e benessere fisico mettono d’accordo anche gli sportivi, sempre più propensi a consumare la frutta secca come spuntino sano. Per questo motivo alcuni player del comparto hanno deciso di associare i propri prodotti a sportivi noti al grande pubblico, come nel caso di Noberasco: «Abbiamo scelto di orientarci – spiega l’azienda – su una strategia di brand ambassador attraverso gli sportivi che compongono il Noberasco Team Plus: dieci atleti giovani, che incarnano salute e trasmettono messaggi positivi, e che rappresentano a pieno i valori dell’azienda e la mission di educare a scelte consapevoli mediante una sana alimentazione e attività sportiva». Perfetti Van Melle ha, invece, preferito supportare a livello mediatico la gamma Fruittella Good For You con Maddalena Corvaglia come testimonial d’eccezione: «una donna dall’immagine positiva e sempre attenta al proprio benessere – sottolinea Simona Zanaletti, senior marketing manager di Perfetti Van Melle –, in linea

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NEL CUORE DEL CACAO

Tavolette di Cioccolato Monorigine Uganda Vanini presenta la linea novità di quest’anno composta da 6 tavolette di cioccolato, tutte rigorosamente biologiche, realizzate con un incredibile ed unico cacao Ugandese. Le tavolette BIO Uganda rispettano la Natura a 360°, infatti nascono con un incarto composto per l’80% da materie prime rinnovabili che è 100% compostabile, secondo le regole dello smaltimento industriale.

Tavolette di Cioccolato Monorigine Perù Nei lontani territori del Perù amazzonico nasce un eccezionale cacao, unico e incontaminato, perfetto per elaborare ricette dalle ineguagliabili note aromatiche e per abbinamenti ricercati. Vanini lo ha scelto per la linea monorigine Bagua, composta di 11 tavolette con alti solidi del cacao e intriganti inclusioni.

www.vaninicioccolato.com


MERCATI DMM

I VALORI BENEFICI DELLA FRUTTA SECCA IN PRIMO PIANO Wonderful Pistachios si concentra sulla promozione delle proprietà benefiche della frutta secca e delle proprie referenze. «Come azienda – sottolinea Philip Vandaele – ci concentriamo da tempo sugli aspetti salutari dei nostri pistacchi e delle nostre mandorle, elementi ricchi di grassi insaturi e di altri nutrienti importanti. Con il tempo non abbiamo modificato questa strategia e non intendiamo farlo in futuro. Anzi, metteremo la nostra attenzione sulle partnership sportive, ottimo modo per confermare e valorizzare la componente nutrizionale benefica dei nostri prodotti».

SCHEDE PRODOTTI Noberasco Nome prodotto: Linea 100% Italia Caratteristiche: dopo il lancio del progetto sulle arachidi 100% italiane dello scorso anno, nascono cinque nuove referenze della linea: Arachidi, Mandorle, Fichi, Nocciole, Mele e Noci.

con i nostri prodotti. In più da quest’anno i nostri healthy snack sono protagonisti di un’importante campagna digital con il coinvolgimento di influencer di riferimento nel campo dello sport, del benessere e del lifestyle, in assoluta coerenza con il posizionamento del brand». n

Perfetti Van Melle - Fruittella Nome prodotto: Good For You Caratteristiche: barrette con il 63% di frutta secca e disidratata, con semi di chia, senza glutine, ricche di fibre e adatte anche a chi sceglie un’alimentazione vegetariana. Formato pratico da portare sempre con sé, in tre varianti: Ciliegie & Mirtilli Rossi, Cocco & Fave di Cacao, Anacardi & Ginger. Wonderful Pistachios & Almonds Nome prodotto: Pistacchi e Mandorle Caratteristiche: ampia gamma di prodotti con e senza guscio, in grado di offrire al consumatore snack salutari di altissima qualità per un’alimentazione sempre più attenta al benessere e alla salubrità.

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IMPRESE DMM

Sealed Air, l’innovazione come elemento distintivo di Claudia Scorza

La società americana presenta Packforum Emea, locato presso la sede italiana: un centro dedicato alla collaborazione, alla formazione e alla ricerca.

S

ealed Air, società americana attiva nel settore della progettazione, ricerca e sviluppo e innovazione, presenta Packforum Emea, locato presso la sede italiana, centro dedicato alla collaborazione, formazione e innovazione con l’obiettivo di identificare e implementare nuove soluzioni di packaging sostenibili e personalizzate. Ne abbiamo parlato in modo approfondito con Alessandra Secchi, Packforum director Sealed Air. Quali sono le cifre chiave di Packforum Sealed Air? Packforum nasce nel 2002 a Parigi e per 18 anni ha ospitato una media di 1500 clienti all’anno. Nel 2017 è stato deciso di spostare in Italia la struttura: un edificio di oltre 3.000 mq a Passirana di Rho (Mi) che offre un’esperienza di coinvolgimento dei clienti basata sulla tecnologia e il supporto con gli strumenti e le competenze necessarie per ogni fase del processo di sviluppo. Il centro è pensato concettualmente in tre macro zone: un’area centrale dedicata all’accoglienza e all’intrattenimento, che ospita una grande sala congressi per oltre 100 posti a sedere e diverse sale riunioni; una seconda area, funzionale, dove l’imballaggio viene presentato in tutte le sue dimensioni di utilizzo; un’ultima zona tecnica, dove, con oltre 30 linee complete di confezionamento, effettuiamo dimostrazioni di sistema e test specifici con prodotti reali e validiamo nuove applicazioni. 34 DM MAGAZINE


IMPRESE DMM Qual è l’obiettivo di Packforum e quali sono i suoi punti di forza? Packforum costituisce il centro dell’area Emea di Sealed Air per l’accelerazione dei progetti di packaging con i nostri clienti, nonché il luogo fisico e virtuale di incontro di produttori/ fornitori e partner delle varie filiere, con lo scopo di identificare e implementare soluzioni sostenibili e personalizzate. Uno dei punti di forza è sicuramente la scelta della location, in quanto Packforum è ubicato all’interno di uno dei maggiori siti produttivi e nella stessa sede della divisione Ricerca e Sviluppo globale. Inoltre, è molto rilevante la flessibilità degli spazi, con ambienti pensati per ospitare varie attività di convegni ed eventi, modulabili a seconda delle esigenze. Infine, il centro ha il vantaggio di disporre di un team ristretto di professionisti “fissi” e di beneficiare, di volta in volta, del supporto e delle competenze dei colleghi europei, esperti nei diversi settori. In che modo accelera e riduce i costi di sviluppo? Packforum offre principalmente un servizio alle funzioni marketing e commerciale europee, accelerando notevolmente, rispetto ai tempi tradizionali, lo sviluppo di nuove applicazioni e/o nuovi packaging. Possediamo, inoltre, tutte le funzionalità e le attrezzature che consentono di ridurre i tempi per la fase di prototipizzazione, fondamentale per arrivare all’identificazione della soluzione “migliore” per il produttore, in tempi e costi limitati. Ciò facilita la vita ai nostri clienti, permettendogli di focalizzarsi sull’analisi costi/benefici con chiarezza e rapidità. Quanto contano per voi l’innovazione e la continua ricerca di soluzioni funzionali e personalizzate? Mi piace utilizzare due termini: “competenza” e “specificità”. Apriamo dei progetti ben definiti al supporto dell’innovazione del packaging dei nostri clienti. Applicando l’esperienza e la conoscenza maturata dai nostri tecnici applicativi, ingegneri dell’automazione o designer 3D, il cliente viene guidato dalla nascita di un’idea/concept di prodotto fino alla sua implementazione su larga scala. Li aiutiamo nei passaggi fondamentali nell’innovazione di prodotto, quali la prototipizzazione. In questa fase ci concentriamo prima sulla prototipizzazione digitale per un confronto rapido e realistico di diverse varianti di prodotto, non solo modelli visibili e analizzabili a 360° ma anche ambientati nella specifica applicazione d’uso, per esempio sul banco di un supermercato. In seconda battuta, procediamo con la prototipizzazione fisica, attraverso la realizzazione dell’imballaggio selezionato fino all’esecuzione dei test sui macchinari con i prodotti del produttore come validazione di sistema (performance/presentazione/shelf life).n DM MAGAZINE 35


SOLUZIONI IN VETRINA DMM

Sistemi più efficienti per il reparto

pescheria in Gdo

Una volta Alain Ducasse disse: “La cucina è una storia d’amore. Bisogna innamorarsi dei prodotti e poi delle persone che li cucinano”. Ma soprattutto, aggiungiamo noi, bisogna innamorarsi del pesce.

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li italiani, amanti del pesce di qualità da sempre, dal 2020 si confermano grandissimi consumatori che apprezzano cucinarlo e consumarlo nelle proprie abitazioni. Sempre attenti agli indicatori di qualità e salute, prestano molta attenzione anche al tema della sostenibilità: spinti dalla consapevolezza dell’urgenza di proteggere mari e oceani, sono pronti a scendere in campo per preservare questo aspetto e da veri “food lovers” non esitano a scegliere prodotti ittici più ecosostenibili ed eticamente solidali.

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arlando di numeri, appare interessante il report del Marine Stewardship Council (Msc), organizzazione non profit che promuove la salute degli oceani attraverso i suoi Standard di sostenibilità ittica e che pubblica i risultati della più grande ricerca globale sui consumatori di prodotti ittici: un’altissima percentuale di italiani (94%) dichiara di consumarli abitualmente ed il 41% si dichiara un vero e proprio amante e appassionato dei prodotti del mare. Infatti, in Italia la cultura e la tradizione del pesce sono radicate nel territorio da tempo immemorabile. Il consumatore di prodotti ittici ha confermato le buone abitudini alimentari

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SOLUZIONI IN VETRINA DMM

anche nel post-lockdown: sempre dal report Msc emerge che il 36% dei consumatori dichiara di aver aumentato considerevolmente il consumo di prodotti ittici negli ultimi anni. Le motivazioni che orientano il consumatore sono legate alla salute e alla qualità (freschezza, sicurezza e un impatto positivo sulla propria salute), e alla provenienza da fonti sostenibili. Il pesce è visto come alimento sano, una valida e più salutare alternativa alla carne. Il Covid ha poi risvegliato la conoscenza dei prodotti nazionali, mentre prima i consumatori privilegiavano le specie ittiche importate, penalizzando la varietà del nostro mercato, con la conseguenza della svendita del prodotto stesso.

A

fronte di questa tendenza sempre crescente, il settore ittico non si è mai fermato e seppur con tutte le difficoltà del momento ha spinto un buon numero di produttori, trasformatori, distributori ed il settore della logistica a reagire rapidamente ricercando formule differenti per una riduzione della filiera, una distribuzione più efficiente e in ambito Gdo una conservazione e presentazione al pubblico fortemente caratterizzata. Promuovere modelli positivi è fondamentale per informare e formare chi è del settore sulle nuove opportunità e idee, ma anche il comune cittadino che, sempre e comunque, è alla ricerca di informazioni utili, di una user experience di valore e di un rapporto con gli operatori semplice ed esaustivo. A fronte di quest’analisi è facile intuire che il reparto pescheria in Gdo è stato obbligato a seguire strategie di valorizzazione nel post-lockdown che dureranno per tanto tempo.

E

pta, gruppo multinazionale specializzato nella refrigerazione commerciale, intercettando fin da subito questa necessità presenta una nuova integrazione della linea Velvet a marchio Costan destinata alla Gdo in versione “Fish”. La soluzione è caratterizzata dalla massima flessibilità di impiego, in quanto consente di esporre nello stesso banco frigorifero pesce fresco su ghiaccio e pesce preconfezionato. Al posto di un «tradizionale» banco frigorifero in acciaio inossidabile il Velvet “Fish” è coerente esteticamente con le aree dedicate ai freschissimi, riesce a valorizzare l’esposizione grazie ad design pluripremiato in Europa e, grazie alla canalizzazione, riesce a sopperire alla mancanza di capacità espositiva in supermercati di prossimità.n

Giorgio De Ponti Product Strategy Manager Epta

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focus DMM

zucchero, la dolcezza della riscoperta di Stefania Lorusso


Nel 2020, causa effetto “lockdown”, i consumi alimentari si sono spostati dal fuori casa in casa. Tutti gli alimenti base hanno registrato lo scorso anno forti incrementi a doppia cifra. Ma ora è tempo di guardare oltre la pandemia.

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urante la quarantena e i due lockdown (in particolare il primo) gli italiani hanno riscoperto il piacere di cucinare e le vendite dei prodotti base ne sono state la conferma. Farina, burro, uova e zucchero hanno mostrato una crescita pari o superiore al 50% anche se, una volta tornati alla normalità, i consumi sono rientrati in linea con i trend precedenti all’emergenza sanitaria, come ci spiega il responsabile marketing & trade marketing di Italia Zuccheri Leandro Cariolo: «Il 2021 sta facendo registrare una controcifra negativa dei consumi di zucchero. Nel 2020, infatti, causa effetto “lockdown”, i consumi alimentari si sono spostati dal fuori casa in casa. Quindi tutti gli alimenti base, come lo zucchero, hanno registrato lo scorso anno forti incrementi a doppia cifra perché utilizzati nella preparazione di dolci in casa. Nel 2021 stiamo ritornando a una graduale situazione di normalità degli stili di vita, pertanto i consumi di zucchero sono in controcifra negativa e stanno ritornando lentamente sui livelli del 2019. Questa è una situazione per noi ampiamente prevista e scontata, in quanto è lo stile di vita a influenzare lo spostamento dei consumi tra casa e fuori casa». «Du-

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focus DMM

rante il primo lockdown – aggiunge Vincenzo Vangone, Key Account Manager B2c di Tereos Sucre France - c’è stato un accaparramento generale di generi alimentari e anche lo zucchero ne è stato vittima con delle vendite altissime nei mesi da marzo a giugno, a causa del panico generale indotto nella popolazione dalle news in TV. Ovviamente questi numeri non sono stati replicati nel secondo lockdown, pertanto chi ha costruito budget puntando solo al passato si è trovato spiazzato e ha visto dei volumi decrescenti. Noi abbiamo cercato di soddisfare tutti i clienti in maniera equa, ben consapevoli che lo zucchero è una materia prima importante soprattutto per l’utilizzo casalingo».

Uno scaffale sempre più bio... Nel 2020 Italia Zuccheri ha lanciato Nostrano Il Biologico 100% Italiano, primo e unico zucchero biologico seminato, coltivato e lavorato solo nel nostro paese. «Nostrano Il Biologico 100% Italiano – puntualizza Leandro Cariolo - è il frutto di un importante la-

LA SUPPLY CHAIN DELLO ZUCCHERO Lo zucchero è un prodotto che troviamo usualmente negli scaffali della Gdo, nei bar quando facciamo colazione... ma ci siamo mai chiesti come viene gestito fino alla tavola del consumatore? Logistica Uno si è specializzata nella gestione della supply chain di questo prodotto dall’arrivo via mare dei container, nel carico dei big bag (1 tonnellata l’uno!) sul treno per arrivare fino al suo polo logistico di Maddaloni dove viene scaricato e stoccato in un deposito monitorato da data logger per la verifica di temperatura e umidità. Infatti, anche se lo zucchero è classificato come prodotto alimentare non deperibile, è suscettibile, nel suo valore commerciale, all’umidità che ne causa quel fastidioso impaccamento poco gradito a chi lo acquista. La maggior parte dei big bag viene poi caricata in apposite cisterne controllate per la consegna a quelle industrie, soprattutto dolciarie, che lo utilizzano nel proprio ciclo produttivo. Logistica Uno riesce a gestire al meglio questo prodotto proprio grazie ai suoi processi certificati.

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focus DMM

voro di sperimentazione; è la sintesi di una scelta strategica mirata a garantire competitività e innovazione a un settore come quello dello zucchero che si rivolge a una clientela sempre più attenta e sensibile alla provenienza di prodotti e ingredienti. Evoluzione della linea Nostrano, lanciata da Italia Zuccheri nel 2017, Nostrano Bio è uno zucchero grezzo estratto dalla barbabietola con una produzione rigorosamente biologica, a conferma dell’impegno verso una coltura interamente sostenibile oltre che 100% italiana».

...e green Tereos Italia, filiale del gruppo Tereos, 2° produttore mondiale di zucchero, sta spingendo molto sul Doypack che, come racconta Vincenzo Vangone «si distingue per un formato nuovo e unico da 750g ed è disponibile in due versioni: zucchero grezzo di canna e specialità di zucchero extrafine». Con il suo tappo dosatore, questo formato rende possibile dosare con precisione la quantità di zucchero desiderata. «Dunque – aggiunge Vangone - niente più sprechi e granelli di zucchero sparsi ovunque e finalmente una dispensa pulita». In più, la sua confezione flessibile ed ermetica permette preservare gli aromi dello zucchero e proteggerlo dall’umidità. «In parallelo – conclude Vangone - stiamo lavorando su un progetto di sostenibiltà che oltre a premiare i nostri agricoltori, guarda all’ambiente: l’obiettivo è puntare su carta e confezioni altamente riciclabili, nei limiti del possibile della regolamentazione attuale».

Comunicazione, un driver fondamentale Un prodotto di prima necessità come lo zucchero esige importanti investimenti in comunicazione da parte dei player oltre che in attività di trade marketing. Italia Zuccheri ha intrapreso dal 2020 e consolidato nel 2021 un percorso di comunicazione strategica, con l’obiettivo di incrementare la notorietà del proprio marchio e chiarire che Italia Zuccheri è l’unico zucchero 100% Italiano con una produzione interamente made in Italy dalla terra alla tavola. «La comunicazione – evidenzia Leandro Cariolo - è stata costruita sul trasmettere tutti i valori che sono dietro alla nostra cooperativa: migliaia di aziende agricole, Italianità, filiera corta, sostenibilità ambientale e responsabilità sociale. Valori sempre più importanti per il nostro consumatore». Siamo rimasti ormai gli unici produttori di zuccheron

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Derivati del pomodoro: l’origine della materia prima fa la differenza di Claudia Scorza

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MERCATI DMM

Il mercato, in flessione sia a volume sia a valore, punta su un’offerta di elevata qualità, garantita da materia prima tracciata 100% italiana, che tende a valorizzare varietà specifiche di pomodoro con provenienza regionale certificata.

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l mercato dei derivati del pomodoro ha registrato, nell’anno terminante ad agosto 2021, una contrazione delle vendite sia a volume (-3,8%) che a valore (-0,8%) rispetto all’anno precedente, con oltre 356 milioni di chili venduti e un giro d’affari di poco superiore ai 538 milioni di euro (dati Iri, totale Italia, Iper+Super+Lsp).

Il super in testa Per quanto riguarda i canali, è il supermercato a dominare la scena rappresentando la fetta di mercato più rilevante con +72,6% sia a volume che a valore. Lsp, con +16,2% a valore e +16,4% a volume, e Iper, con +11,2% a valore e +11% a volume, registrano performance decisamente inferiori discostandosi di poco tra loro. A livello di aree geografiche, invece, il Sud risulta in testa con +30,7% a valore e +37% a volume. A seguire Centro+Sardegna (+27,2% val. e +26,9% vol.), Nord Ovest (+26,2% val. e 22,7% vol.) e Nord Est (+15,9% val. e +13,5% vol.).



MERCATI DMM

SCHEDE PRODOTTI Conserve Italia - Cirio Nome prodotto: Fior di Filetti di Puglia Caratteristiche: i Fior di Filetti sono la parte più nobile dei pomodori lunghi e tagliati a spicchi, privati della buccia e immersi nel loro succo. 100% pomodoro pugliese.

Coppola Enterprice/ Valgrì Nome prodotto: Pomodorino del Piennolo del Vesuvio Dop in conserva Caratteristiche: i Pomodorini del Piennolo del Vesuvio Dop sono coltivati nel parco nazionale del Vesuvio e vengono conservati in vaso e latta per un’autentica esperienza di gusto campano.

Gruppo Fini - Le Conserve della Nonna Nome prodotto: Lampomodoro Caratteristiche: passata prodotta con solo pomodoro dolce dell’Emilia-Romagna, proveniente da coltivazioni a basso impatto ambientale e lavorato entro le 24 ore dalla raccolta, senza conservanti né aromi. Solo due ingredienti: pomodoro 99% e sale. Disponibile in bottiglia di vetro da 500 g o 700 g.

I pomodorini sostengono il comparto La flessione più consistente è stata registrata dai pelati con -6,9% a valore e -11,6% a volume. Seguono polpe (-4,3% val. e -7,5% vol.), concentrati (-1,5% val. e -3% vol.) e passate (+2,1% val; -1,1% vol). Bene i pomodorini, che mettono a segno una crescita del +4,6% sia a valore che a volume. Le vendite nella grande distribuzione restano in mano a tre grandi player - Mutti, Conserve Italia e Petti - che coprono a valore il 51,2% del mercato, mentre la private label si attesta a quota 19,1%.

La valorizzazione delle eccellenze territoriali italiane al centro Attenzione per la provenienza della materia prima, ridotto impatto ambientale e sociale, sicurezza alimentare e territorialità sono le tendenze che ispirano le novità delle aziende

C O M U N I C A R E P E R A C C R E S C E R E L A B R A N D A W A R E N E SS La strategia di comunicazione di Conserve Italia ha l’obiettivo di aumentare la familiarità e la notorietà dei brand attraverso il racconto della superiorità di sapore dei propri prodotti. «Cirio – racconta Chiara Spagna – è il pomodoro ufficiale di MasterChef Italia dal 2019 e lo sarà anche nella prossima edizione. Questa partnership di grande valore viene comunicata non solo sulla grafica di polpe, passate e pelati, ma anche attraverso un’importante campagna di comunicazione video sul web e sui social. Il brand, infatti, da diversi anni è molto attivo nella comunicazione digital, con un piano editoriale declinato su Facebook, Instagram, Twitter, Pinterest e YouTube, creando così una forte community con la quale interagisce quotidianamente. A questo si aggiunge un’intensa collaborazione con oltre un centinaio di foodblogger e diversi portali di cucina».

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MODENA


Fonte: Elaborazioni DM su dati Iri, a.t. agosto 2021, Totale Italia, Iper+Super+Lsp

MERCATI DMM

PELATI

Polpe

-6,9% val -11,6% vol

-4,3% val -7,5% vol

Concentrati

Passate

Pomodorini

-1,5%, val -3,0% vol

+2,1% val -1,1% a vol

+4,6% val +4,6% vol

del comparto, in linea con le nuove richieste degli shopper. «Il consumatore – dichiara Chiara Spagna, marketing manager food di Conserve Italia – chiede sempre più prodotti con elevate caratteristiche qualitative e provenienti da un’agricoltura sostenibile, a filiera controllata e certificata, che esprimano salubrità e sicurezza alimentare, che dichiarino la provenienza, l’autenticità della materia prima e la sostenibilità ambientale e sociale. Da segnalare anche lo sviluppo di nicchie regionali, o di prodotti a base di varietà di pomodoro speciali e tipiche, che esaltano le eccellenze territoriali italiane». L’attenzione per la provenienza della materia prima sta diventando sempre più preponderante, come conferma Lorenza Baretti, responsabile marketing prodotto del comparto conservati del Gruppo Fini: «La

U N A ST R A T EG I A C O M U N I C A T I V A D I F F E R E N Z I A N T E E M I R A T A Tutte le azioni di comunicazione e marketing intraprese da Le Conserve della Nonna sono finalizzate all’essere maggiormente riconoscibili a scaffale, comunicare il posizionamento premium e consolidare la brand awareness del marchio. Nello specifico, per le passate, i progetti principali si focalizzano su una comunicazione differenziante in etichetta, puntando sui plus distintivi del prodotto, e su un’attività mirata sia al trade che al consumatore. «Tutti i progetti – specifica Lorenza Baretti – sono concentrati a rafforzare la percezione qualitativa differenziante del marchio in base ai valori distintivi che il consumatore ci riconosce: territorialità, filiera corta, basso impatto ambientale, oltre che elevata qualità del prodotto, come testimoniato dell’assegnazione, per il terzo anno consecutivo, del Quality Award per le nostre passate di pomodoro».

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MERCATI DMM

L’IMPORTANZA DI VALORIZZARE LA FILIERA DEL POMODORO

leva prezzo è sicuramente un fattore rilevante per il consumatore, trattandosi di commodities, ma uno dei principali driver di acquisto è anche la provenienza della materia prima. In questo comparto l’italianità è assodata, ma per distinguersi sempre più player stanno proponendo varietà specifiche di pomodoro con provenienza regionale certificata. Con Le Conserve della Nonna offriamo un prodotto che risponde a questo standard, lavorando da sempre pomodoro dell’Emilia-Romagna a filiera corta, raccolto a pochi km dallo stabilimento, utilizzando metodi di coltivazione a basso impatto ambientale e certificato “Qualità Controllata” dalla Regione, che garantisce una produzione integrata».

TREND VENDITE A VALORE

TREND VENDITE A VOLUME

-0,8%

-3,8%

538 mln/€

356 mln/kg

FoFonte: Elaborazioni DM su dati Iri, a.t. agosto 2021, Totale Italia, Iper+Super+Lsp

Anicav, l’Associazione Nazionale Industriali Conserve Alimentari Vegetali, sta lavorando da tempo per un miglioramento reputazionale del settore poiché ritiene di fondamentale importanza riuscire a comunicare al consumatore gli “aspetti positivi” della filiera: tracciabilità, eticità, sostenibilità ambientale, qualità e salubrità. «L’obiettivo – dichiara Giovanni De Angelis, direttore di Anicav – dovrà essere quello di allontanare il pomodoro dal concetto di commodity a basso costo, puntando sull’informazione e sulla formazione di un consumatore consapevole che sia disposto a pagare un premium price, nel quale sia compreso il benessere sociale proprio e delle generazioni che verranno, e che riconosca gli sforzi fatti dalla filiera in tema di sostenibilità etica e ambientale. La nostra sfida per i prossimi mesi sarà proprio quella di consolidare l’appeal ritrovato dal consumatore per le conserve di pomodoro nel periodo pandemico per riuscire a migliorare la nostra marginalità e poterla redistribuire lungo tutta la filiera».

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MERCATI DMM

SCHEDE PRODOTTI La Doria Nome prodotto: Polpa Caratteristiche: la polpa è ottenuta da pomodori 100% italiani appena raccolti e pelati, privati di semi e poi sminuzzati in piccoli cubetti, ai quali viene aggiunto il proprio succo. È un prodotto speciale perché unisce al succo di pomodoro la sua parte polposa ed essendo lavorato fresco mantiene il profumo intenso e il colore rosso vivo del pomodoro crudo estivo. Formato da 400 g.

Neri Industria Alimentare/ Primetta Nome prodotto: Polpa di Pomodoro Caratteristiche: alla nuova campagna di raccolta 2021 nasce la linea di Passate di Pomodoro e Polpe a marchio Primetta, con origine del pomodoro certificata 100% toscano. La Passata di pomodoro delicata e la Passata di pomodoro rustica in bottiglie da 500 g si affiancheranno alla Polpa di pomodoro in latta da 400 g nel cluster da due latte.

Princes Industrie Alimentari/ Napolina Nome prodotto: Chopped Tomatoes Caratteristiche: i pomodori Napolina 100% Made In Italy con il loro gusto ricco e intenso portano in tavola la migliore e più affidabile scelta italiana.

U N A C O M U N I C A Z I O N E VO LT A A T R A S M E T T E R E I P R O P R I V A LO R I La Doria si impegna a comunicare i valori aziendali attraverso una strategia multicanale: «Siamo principalmente produttori di private label – specifica Giuseppe Tammaro – per cui la nostra strategia di comunicazione mira a raggiungere target b2b, per lo più attraverso la stampa specializzata, la partecipazione ai più importanti eventi fieristici del settore a livello internazionale e la gestione dei contenuti istituzionali veicolati mediante i nostri siti web. Mediante questi canali trasmettiamo i nostri valori, sottolineando la grande attenzione che riponiamo nel controllo dell’intera filiera produttiva dei nostri prodotti».

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Cresce la richiesta di elevata qualità e tracciabilità dei prodotti Per soddisfare le richieste di un consumatore attento all’autenticità degli ingredienti e al consumo di prodotti qualitativamente elevati, i player puntano moltissimo sulla qualità delle materie prime per offrire referenze altamente distintive. «Gli italiani – afferma Alessio Baronti, direttore commerciale di Neri Industria Alimentare – sono sempre più alla ricerca di prodotti premium e di alta qualità, possibilmente innovativi e pratici, con caratteristiche di gusto e sapore superiori agli standard qualitativi». La scelta di ingredienti di qualità con una particolare attenzione per ricette salutistiche è una tendenza assecondata da La Doria, come spiega Giuseppe Tammaro, direttore commerciale Italia di La Doria: «I consumatori sono oggi molto attenti all’equilibrio dei nutrienti all’interno dei prodotti alimentari: questo trend ha portato alla creazione di gamme a ridotto contenuto di sale, free from e bio. Grande interesse è rivolto all’utilizzo di materie prime di qualità, come il pomodoro 100% italiano prove-


TREND VENDITE PER CANALE SUPER

Valore

Volume

LSP

Valore

Volume

Valore

IPER

Volume

+72,6% +72,6% +16,2% +16,4% +11,2% +11,0%

Fonte: Elaborazioni DM su dati Iri, a.t. agosto 2021, Totale Italia, Iper+Super+Lspt

niente da agricoltura sostenibile, tracciata e certificata». La qualità è, infatti, garantita da prodotti sostenibili, tracciabili e made In Italy. Princes Industrie Alimentari investe da anni in questa direzione per trovare soluzioni capaci di rendere sempre più a impatto trasparente la filiera del pomodoro. «Per questo – sottolinea Gianmarco Laviola, amministratore delegato di Princes Industrie Alimentari – ricorriamo alla piattaforma basata sulla blockchain, sviluppata insieme a Coldiretti, che permette di avere un’effettiva tracciabilità del prodotto lungo tutta la filiera, a partire dai campi, rispondendo alla richiesta di informazioni sull’origine del prodotto e garantendo ai consumatori una lavorazione del pomodoro nel rispetto dei diritti di tutti gli attori coinvolti, certificandone al contempo la qualità».n

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FINANZA DMM

Derivati del POMODORO strategici per la finanza Il settore è fortemente patrimonializzato e concentrato, con più del 50% del fatturato realizzato dai primi tre player di mercato, ma continua ad attrarre investimenti.

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l mercato dei derivati del pomodoro rappresenta un comparto solido e florido in Italia, con un valore della produzione superiore ai 3 miliardi di euro - di cui 1,8 miliardi di esportazioni - che ha confermato il Paese secondo produttore mondiale nel 2020 e primo trasformatore di derivati del pomodoro destinati direttamente al consumatore finale. Il settore è fortemente patrimonializzato e concentrato, con più del 50% del fatturato realizzato dai primi tre player di mercato: Mutti, Conserve Italia e Petti. Ampiamente diversificato è invece il portafoglio prodotti, che spazia dai pelati alle conserve, alle passate e agli svariati tipi di sughi. Le passate, in particolare, detengono da oltre cinque anni la quota maggiore delle vendite e continuano ad attrarre investimenti in ambito di marketing e pubblicità, simboleggiando l’eccellenza e la genuinità italiana anche all’estero. Dal punto di vista dell’M&A, il settore è considerato particolarmente strategico dagli operatori di natura finanziaria. Ad agosto 2021 QuattroR, un operatore di Private Equity volto a valorizzare e sviluppare piccole e medie aziende italiane eccellenti, ha perfezionato un accordo di investimento con il Consorzio Casalasco del Pomodoro (CCdP), cooperativa leader italiana nella coltivazione e trasformazione del pomodoro da industria 100% Made in Italy già proprietaria dei brand Pomì e De Rica, con l’obiettivo di creare un polo del settore a livello internazionale valutando ulteriori potenziali aggregazioni (cd. add-on). Nel medesimo periodo, Emiliana Conserve - anch’essa attiva nella coltivazione e trasformazione del pomodoro - ha emesso un minibond, strumento alternativo di finanziamento per le aziende non quotate, del valore di 8 milioni di euro che è stato sottoscritto da Unicredit. Degna di nota è stata l’attuazione di un meccanismo di incentivazione al raggiungimento di obiettivi in termini di sostenibilità ambientale. Rimangono, inoltre, alla ricerca di nuovi partner le leader di mercato Mutti e Petti, che hanno entrambe recentemente ottenuto notevoli finanziamenti volti allo sviluppo di nuovi prodotti e all’aumento della capacità produttiva. In conclusione, dopo un congelamento delle operazioni di finanza straordinaria dettato dall’avvento della pandemia, in questi primi mesi del 2021 si sta assistendo a una repentina ripresa dell’attività M&A nel comparto dei derivati del pomodoro, di pari passo con il trend di efficientamento e consolidamento del mercato.n

Sante Maiolica - Partner & Ceo di Grant Thornton Financial Advisory Services


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DIGITAL CLUB/RETAIL DMM

Retail 2021 nello

spazio (fisico)

Cosa sta cambiando nell’evoluzione trasformativa del punto vendita?

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n attesa di commentare i risultati della nostra ricerca Digital Club / Retail, cosa che speriamo di fare sul prossimo numero, prendiamo spunto da una pubblicata di recente. È interessante leggere che oltre quattro su cinque degli intervistati indica tra le sfide importanti quella di adattare o reinventare il canale fisico, seguita dalla personalizzazione dell’offerta (quasi due terzi), mentre le altre voci sono condivise da meno della metà dei partecipanti. Insomma questo processo di trasformazione del negozio, iniziato ormai da tempo non solo non sembra aver fine, ma addirittura parrebbe nemmeno avanzato. È proprio così? Sicuramente sì, lo dice il panel della ricerca, lo

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Mercoledì 20 ottobre 2021 10.30 - 12.00 webinar on line on ZOOM

Il comparto delle private label e il ruolo delle fiere di settore Agenda Introduzione e benvenuto Domenico Lunghi, Exibition Director Business Unit Private Label, Food & Pet Industry BolognaFiere Scenario Romolo de Camillis, Retailer Director Nielsen IQ Retrospettiva e analisi dell’andamento delle private label nell’ultimo anno Discussion IPLS Moscow - Elena Zelenina, Group Director SIRHA MADE Paris - Sophie de Reynal, Trends and Innovation Expert MARCA Bologna - Domenico Lunghi, Exibition Dir. B.U. Private Label, Food & Pet Industry BolognaFiere IPLC - Paolo Palomba, Partner Italy Modera: Maria Teresa Manuelli, Direttrice Editoriale PLM Evento promosso e organizzato da PLM - Edizioni DM in collaborazione con Fiera MARCA. Info: eventi@edizionidm.it


DIGITAL CLUB/RETAIL DMM

dicono molti altri dati. Quando è iniziato questo percorso di ripensamento degli spazi fisici del commercio i fattori trainanti erano due: la minaccia costituita dall’e-commerce e le nuove opportunità offerte dalla tecnologia. Queste ultime sicuramente reali, ma anche molto spinte da chi vende tale soluzioni che ha spesso preannunciato un futuro impensabile senza di esse. È andata così? E soprattutto è ancora così? Non credo. Partiamo dalle vendite on-line, rispetto a quelle in negozio. Le prime crescono, e tutti i maggiori brand stando investendo in esse, complice anche l’accelerazione dettata dal Covid. Chi con il proprio e-commerce, chi inserendosi nei marketplace, chi usando una strategia ibrida. Il processo è in continua evoluzione e la grande attenzione delle insegne è confermata anche dai dati preliminari della nostra ricerca. Allo stesso tempo il colosso dominante dell’on-line continua a sfornare nuovi punti vendita, anche di diversi formati sperimentali, e annuncia una massiccia apertura di department-store negli Stati Uniti, riportati dalla stampa come “svariati” (several) e “grandi” (large). Sicuramente la percentuale di vendite e-commerce crescerà ancora, e alcuni negozi verranno chiusi o riconsolidati. Il trend sarà però quello di vedere il negozio non in contrapposizione all’e-commerce, piuttosto come parte della strategia di vendita, usiamo pure l’abusato aggettivo omnicanale. E la tecnologia? Nei punti vendita oggi ce n’è molta, ma meno di quanta molti ipotizzavano. Digital-signage e instore-radio sono molto diffusi così come i sistemi di check-out nella Gdo, non possiamo però dire che i nostri negozi trabocchino di proximity marketing o AI (dal riconoscimento facciale alla movimentazione prodotti). Queste applicazioni ci sono, ma non sono ancora utilizzate massivamente e non è facile dire oggi quando (e se) lo saranno. Il fattore oggi che guida la trasformazione è ripensare lo store perché sia integrato nella strategia globale di vendita, e la tecnologia diventa importante solo quando abilita dei servizi al cliente che stanno al centro della proposizione di valore del marchio.n Paolo Pelloni Digital Club/Retail DM MAGAZINE 61



REAL ESTATE DMM

RIGENERAZIONE URBANA, minacce e opportunità 1 parte

L’esigenza di maggiore tutela ambientale e le nuove modalità di fruizione dei servizi in chiave tecnologica hanno stimolato un nuovo dibattito sul ruolo e sulla funzione delle città.

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on sorprendiamoci se la crisi dovuta all’attuale emergenza epidemiologica da Covid-19 avrà effetti duraturi sulle nostre città. La pandemia ha reso ancor più evidenti le sfide che i nostri insediamenti si trovano ad affrontare per i cambiamenti climatici, l’inquinamento degli elementi, il degrado diffuso nelle città. Le mutate tendenze della socialità, l’esigenza di maggiore tutela ambientale e le nuove modalità di fruizione dei servizi in chiave tecnologica hanno stimolato un nuovo dibattito sul ruolo e sulla funzione delle città riassunto dalla locuzione “rigenerazione urbana”. Il fenomeno è europeo e, almeno in questo settore, l’Italia non sta a guardare. Il tema è, infatti, emerso di recente in numerosi interventi legislativi (cfr. leggi di bilancio 2019-20-21) e in maniera ancor più specifica si prepara a dispiegare i suoi effetti quando vedranno la luce i numerosi disegni di legge attualmente

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SPETTACOLARE COME LA NOSTRA NATURA Acqua limpida, aria fresca e floridi pascoli: il nostro speck di altissima qualità nasce qui, in un paradiso tra le Alpi. La sapiente lavorazione con raffinate miscele di sale, spezie ed erbe affonda le sue radici in una tradizione secolare di dedizione e ricette custodite gelosamente per regalarci un prodotto dal sapore inimitabile stagionato all’aria di montagna. WWW.AMA.GLOBAL


REAL ESTATE DMM

in discussione al Senato (cfr. d.l. 1131, 985, 970, 1302, 1943, 1981) e presso le competenti commissioni. Più concretezza potrà darsi anche grazie alle dotazioni finanziarie contenute nel PNRR, con gli obiettivi dell’Agenda ONU 2030 per le città sostenibili e più di recente con le dotazioni finanziarie e obiettivi di NextGenerationEU, nella declinazione “Nuovo Bauhaus europeo”. I contorni numerici di questo intervento ci vengono tracciati da M. Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, nel documento presentato nell’Audizione della 13ma Commissione permanente del Senato sui richiamati disegni di legge recanti misure per la Rigenerazione Urbana, se è vero che da questo processo sarebbero potenzialmente interessati in Italia circa 73mila edifici residenziali, almeno 1.300 a uso terziario e oltre 5 milioni di mq di siti o complessi artigianali/produttivi dismessi. Una quantità di immobili terziari o produttivi vuoti, abbandonati e non più recuperabili, di immobili residenziali da riqualificare sotto l’aspetto edilizio, energetico, sismico. Le opportunità sono certamente notevoli, basti pensare alla possibilità di rendere le città inclusive e sostenibili, favorendo il recupero delle periferie ovvero di aree degradate e al contempo densamente popolate, nonché ripensando la mobilità urbana e i collegamenti anche con i grandi spazi intermodali, nonché proponendo nuove modalità di fruizione dei servizi urbani con l’utilizzo della tecnologia e della transizione digitale in atto. Ancora: rendendo le città e gli insediamenti più vivibili e a misura d’uomo. Seppure il termine “smart” sia talvolta utilizzato in modo inappropriato, per le città, uno degli elementi che caratterizza la nuova concezione di rigenerazione urbana è che l’infrastruttura immobiliare debba accompagnarsi a una gamma di servizi gestiti attraverso piattaforme digitali, anche da remoto e durante tutto il ciclo di vita del prodotto immobiliare.n Alberto Deiana Project Management and Real Estate Executive, Mi.No.Ter.

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Un vino che narra di persone, leggende e usi persi nel tempo.

enoitalia.it

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Bevi responsabilmente

Un elogio all’Appassimento


CUSTOMER DMM

LAVORARE CON IL FUTURO: PERCHE’ FARE LO SCENARIO

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’incertezza crescente aumenta l’importanza di identificare i trend futuri e il loro “business landscape”. La dinamica generazionale, il cambiamento sociale e psicologico, l’evoluzione tecnologica, la globalizzazione, una economia molto più contaminata e un ecosistema ampio e articolato rendono fondamentale considerare le “molteplici” alternative future e questo fa aumentare la capacità di affrontare le incertezze (Van Der Heijden 1996, Scenarios: the art of Strategic Conversation, Chichester Wiley). L’uso di scenari a lungo termine permette di “identificare” in anticipo nuovi problemi e facilita “l’adattamento” ai cambiamenti importanti (Varum, Melo 2010, Directions in scanario planning. A review of past decades).

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’uso degli scenari è notevolmente aumentato nell’ultimo decennio (Rigby, Bilodeau 2007, Selecting management tools wisely, Harvard Business Review). A livello aziendale il criterio più utilizzato è il metodo Shell. Denominato il The Gold Standard of corporate scenario generation (Millet 2003, The Future Scenarios: challenges and opportunities, Strategy&Leadership).

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re i principi: 1) identificazione degli elementi predeterminati dell’ambiente; 2) capacità di cambiare forma mentis per vedere diversamente la realtà; 3) sviluppo di una visione globale del business environment. o scopo più importante degli scenari è cambiare il modo in cui l’organizzazione pensa a ciò che potrà succedere nell’ambiente esterno (Wieck). Il metodo parte da alcuni elementi fondamentali per l’organizzazione: 1) inizia dai modelli mentali dei decisori; 2) cambia la situazione introducendo un nuovo punto di vista; 3) distingui ciò che è prevedibile da ciò che è incerto; 4) cambia i modelli mentali dei decisori.

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È GRECO, È FRESCO, È BUONO. DALLE NOSTRE ACQUE TRASPARENTI PORTIAMO IN ITALIA IL PESCE MIGLIORE CHE C’È.


CUSTOMER DMM

Gli scenari operano attraverso dei criteri, principi regolatori: 1) Plausibilità: lo scenario deve poter diventare reale 2) Coerenza: lo scenario non deve essere contradditorio 3) Rilevanza: ogni scenario deve contenere elementi sul futuro che aiutano a prendere decisioni 4) Novità: gli scenari devono ampliare la visione del futuro dell’organizzazione 5) Diversità: gli scenari devono essere realmente differenti, non semplici variazioni di uno stesso tema Quattro le fasi principali per un approccio analitico: 1) Impostazione 2) Documentazione 3) Visualizzazione 4) Azione Naturalmente ogni fase presenta diversi passi intermedi. In ordine li sintetizziamo: Impostazione: 1) preparare il terreno per gli scenari; 2) ottenere coinvolgimento, supporto e partecipazione dei dirigenti; 3) definire il tema; 4) effettuare una analisi degli stakeholder 5) disegnare il processo; 6) formare il gruppo di lavoro. Documentazione: 1 ) effettuare la miglior scansione ambientale; 2) raccogliere molte forze, dalle più generali alle più specifiche; 3) in questa fase è normale raccogliere 100-200 forze; 4) importante prendersi il tempo di costruire una serie quanto più completa di forze all’inizio dell’esercizio (es. tramite utilizzo di STEEP); 5) l’obiettivo di questo passo è la completezza delle forze, non la decisione su quali forze sono importanti. Visualizzazione: 1) preparare gli scenari; 2) discutere i focus paper; 3) raggruppare le forze in cluster; 4) valutare i cluster; 5) selezionare i principali assi di incertezza; 6) elaborare la struttura degli scenari; 7) scrivere gli scenari. Azione: 1) in generale gli scenari aiutano i decisori a identificare più chiaramente opportunità e pericoli; 2) lo scopo è sviluppare strategie che non siano basate su analisi principalmente focalizzate sullo stato interno della organizzazione, ma diano rilevanza alle forze esterne che agiscono nell’ambiente (aumentare le prospettive; fornire condizioni da “tunnel del vento” per testare le attuali strategie in diverse condizioni; fornire feedback dal futuro sul presente per sviluppare nuove strategie ai cambiamenti dell’ambiente esterno).n Marco Zanardi, partner Beready e presidente Retail Institute DM MAGAZINE 69


MERCATI DMM

Olio e aceto, qualità e sostenibilità spingono il comparto di Claudia Scorza

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MERCATI DMM Calano le vendite di olio e aceto, ma i player continuano a portare nuova linfa al comparto puntando su un’offerta di qualità, basata su prodotti innovativi, tracciabilità della materia prima e sostenibilità a tutto tondo.

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ell’anno terminante il 1° agosto 2021, le vendite della categoria olio e aceto nella grande distribuzione (Iper+Super+Liberi Servizi+Discount) hanno registrato una performance a valore del -5,1% rispetto all’anno precedente, con un giro d’affari superiore a 1,3 miliardi di euro per 518 milioni di litri venduti (-4,8%) nel periodo in analisi (Fonte: Nielsen Market*Track, AT 01/08/21).

Aree geografiche e superfici distributive In termini di aree geografiche, la contrazione è generalizzata in tutte le aree. «La percentuale maggiore dei valori – afferma Vincenzo Esposito di NielsenIQ – è generata dall’Area 1 (29,4%); seguono Area 3 (25,2%), Area 4 (22,9%) e Area 2 (22,5%). Le superfici distributive principali per questo segmento sono i supermercati: qui si realizza, infatti, il 43,2% dei valori. Sempre a livello di sales location, seguono gli ipermercati con il 24,2%, mentre il libero servizio pesa il 12,6%; il discount, invece, pesa il 20% a valore. Tutti i canali registrano una performance negativa a valore».

Andamento dei segmenti I segmenti principali sono in decrescita: l’olio segna -5,3% sia a valore sia a volume, mentre l’aceto registra -2,7% a valore e -2,2 a volume. Nello specifico, l’olio extravergine mostra una flessione pari a -7,4 a valore e -6,2% a volume, l’olio d’oliva registra -7,3% a valore e -3,5% a volume, l’olio di sansa di oliva segna -1,9% a valore e +4,2% a volume e l’olio di semi si attesta su -0,4% a valore e -5% a volume. Per quanto riguarda l’aceto, invece, i sottosegmenti altri aceti, con +10,8% a valore e +19,2% a volume, e specialità, con +2,4% a valore e +4,6%

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Nº IT297803

www.monini.com


MERCATI DMM

OLIO E ACETO

TREND VENDITE PER CANALE

LIBERI SERVIZI

IPER

-4,6%

-10,3%

-6,1%

-4,4%

-10,3%

-5,3%

SUPER

val

vol

val

vol

val

vol

DISCOUNT

-1,4% val

-2,7% vol

Fonte: Elaborazioni DM su dati Nielsen Market*Track, a.t. 01/08/21, Totale Italia, Iper+Super+Liberi Servizi+Discount

UNA COMUNICAZIONE CROSSMEDIALE Dal punto di vista comunicativo Salov è attiva a più livelli per raggiungere i consumatori in modo capillare. «Proseguiremo anche nel 2022 – specifica Mauro Tosini – con il piano strategico impostato già un paio di anni fa. I nostri brand Sagra e Filippo Berio saranno supportati da una comunicazione crossmediale, sia sui canali tradizionali sia su quelli digitali. Verrà inoltre confermata la presenza in importanti trasmissioni televisive legate alla cucina».

a volume, mostrano performance positive. In flessione, invece, aceto standard, che registra -6,7% a valore e -3,3% a volume, e aceto di mele, che segna -2,8% a valore e -2,6% a volume. «In generale - conclude Vincenzo Esposito - assistiamo a una riduzione dei prezzi medi (-0,3% prezzo€/litro) e ad una diminuzione della pressione promozionale (-2,3 p.p), che in media sul totale Italia è pari al 33,7% dei volumi venduti».

Un mercato sempre più polarizzato Un fenomeno in costante crescita è quello della polarizzazione del mercato, con la prima fascia di prezzo e la fascia premium che guadagnano, anno dopo anno, volumi a discapito del mainstream. «Se l’aumento dei volumi per i primi prezzi è facilmente spiegabile in tempi di incertezza economica e di crescita generalizzata delle insegne discount e della politica di “prezzi bassi tutti i giorni” – spiega Daniela DM MAGAZINE 73



MERCATI DMM MERCATI DMM

SCHEDE PRODOTTI Acetum - Mazzetti l’Originale Nome prodotto: Mazzetti Aceto Balsamico di Modena Signature Series Caratteristiche: la gamma, che comprende Etichetta Gialla Aceto Balsamico di Modena Igp gusto leggero, Etichetta Oro Aceto Balsamico di Modena Igp Invecchiato gusto pieno, Etichetta Nera Aceto Balsamico di Modena Igp Invecchiato gusto intenso, aiuta i consumatori nella scelta del prodotto più adatto ai propri gusti.

Benvolio 1938 Nome prodotto: Olio di Cocco Squeeze Caratteristiche: olio di cocco in un formato ancora più pratico, non solo adatto ad un uso alimentare, ma anche per la cura di corpo, capelli e viso. 100% vegetale e naturale, ottenuto dalla miscela di olio di cocco vergine bio e olio Mct, trigliceridi a catena media ottenuti da olio di cocco puro.

Carapelli Firenze Nome prodotto: Il Frantolio Olio Extravergine d’Oliva Caratteristiche: lo storico olio di Carapelli viene valorizzato con una certificazione di produzione sostenibile. La nuova identità grafica della bottiglia sottolinea i tratti distintivi del prodotto e la certificazione di sostenibilità. Sul retro un QR Code offre immediato accesso ai dettagli del progetto.

U N A P P R O C C I O A 3 6 0 ° A L M O N D O D E L L’ O L I O Nel 2020 Oleificio Zucchi ha festeggiato i suoi 210 anni con la campagna pubblicitaria “La nostra idea di olio”, che racconta il nuovo posizionamento di marca, i valori e la storia aziendale. «Con questo progetto – spiega Manuel Sirgiovanni – abbiamo valorizzato il nostro approccio a 360° al mondo dell’olio, puntando sugli elementi che da sempre ci contraddistinguono: sostenibilità, tracciabilità, arte del blending. Il sito, i social e le collaborazioni con i blogger restano gli strumenti più immediati e di forte impatto per far scoprire le peculiarità dei nostri prodotti. Collaboriamo, inoltre, con importanti scuole di cucina e con il tecnologo alimentare Giorgio Donegani per far conoscere l’importanza degli oli nella dieta quotidiana».

01/08/21, Totale Italia, Iper+Super+Liberi Servizi+Discount

Fonte: Elaborazioni DM su dati Nielsen Market*Track, a.t.

Aceto:

-2,7% val; -2,2% vol Aceto specialità +2,4% val +4,6% vol

Altri aceti +10,8% val +19,2% vol

Aceto di mele -2,8% val -2,6% % vol

Aceto standard -6,7% val -3,3% vol DM MAGAZINE 75



MERCATI DMM Pontecorvo, chief growth officer di Costa d’Oro –, non bisogna sottovalutare l’interesse delle fasce più abbienti di consumatori per i prodotti a grande valore aggiunto». Secondo Monini si rafforzano soprattutto due tipologie di consumatore: «quello attento al prezzo, in cerca della convenienza, della promozione e del risparmio, e quello cosiddetto “maturo”, sensibile nei confronti della qualità e dell’origine del prodotto, della trasparenza e dell’attenzione agli aspetti ambientali e al rispetto dei valori etici nella produzione». Discorso simile per il segmento dell’aceto, come conferma Matteo Candotto, direttore commerciale di Monari Federzoni: «Una delle tendenze più rilevanti nel mercato è la polarizzazione della domanda, e quindi dell’offerta, verso, da un lato, prodotti basici a prezzo contenuto e, dall’altro, prodotti premium ad alto valore aggiunto, più versatili in cucina e di qualità». Gianpaolo Farchioni, manager del mercato italiano di Farchioni, mette inoltre l’accento sui rinnovati comportamenti d’acquisto dei consumatori: «Se il 2020 ha visto una crescita dei prodotti di fascia alta, il 2021 sta mostrando un graduale ritorno all’allineamento sui prodotti mass market. Nonostante ciò, continua l’incremento delle referenze biologiche e delle dop. Il consumatore si orienta verso un acquisto promozionale, in parte suggerito dalle politiche della Gdo».

SCHEDE PRODOTTI Costa d’Oro Nome prodotto: Il Tradizionale Non Filtrato Caratteristiche: olio corposo e denso da una selezione di olive di Italia, Spagna e Grecia. Aroma fresco e avvolgente in grado di donare carattere a ogni piatto.

Farchioni Nome prodotto: Olivicoltura Eroica Caratteristiche: un olio in autocertificazione come uliveto eroico derivante da ulivi ultracentenari che hanno un enorme valore paesaggistico, da ulivi coltivati su pendenze superiori al 30% o su terrazzamenti, in piccole isole o sopra i 500 metri.

Lucia Maria Melchiori Nome prodotto: Aceto di Sidro di Mele Caratteristiche: aceto di sidro di mele non filtrato biologico, prodotto da mele fresche e intere del Trentino-Alto Adige, nel formato da 52 cl.

UNA STRATEGIA DI COMUNICAZIONE DIVERSIFICATA La strategia di comunicazione di Monari Federzoni si sviluppa in più direzioni. «Sia in Italia che all’estero – specifica Matteo Candotto – siamo presenti sui principali canali social, che permettono di instaurare una relazione diretta con i consumatori valorizzando i prodotti, anche grazie al coinvolgimento di foodblogger. La relazione con gli altri stakeholder avviene attraverso attività di ufficio stampa, corporate e di prodotto, e la partecipazione ai più importanti eventi di settore».

DM MAGAZINE 77


 oliofarchioni.com

 /OlioFarchioni

 @oliofarchioni


MERCATI DMM

TREND VENDITE A VOLUME

1,3 mld/€

518 mln/l

-5,1%

-4,8%

Iper+Super+Liberi Servizi+Discount

TREND VENDITE A VALORE

Fonte: Elaborazioni DM su dati Nielsen

Costa d’Oro è olio ufficiale della Nazionale di calcio dal 2017: quest’anno l’azienda ha avuto l’onore di essere accanto agli azzurri lungo Euro2020, fino al trionfo come campioni d’Europa. «La nostra strategia comunicativa – racconta Daniela Pontecorvo – ha portato i consumatori a sognare con la Nazionale, grazie ad una brand activation che metteva in palio gadget ufficiali della Figc e il nostro olio extra vergine 100% italiano. La campagna è stata on air sui principali canali nazionali, sui social e nei punti vendita».

Market*Track, a.t. 01/08/21, Totale Italia,

UNA PARTNERSHIP VINCENTE

Le referenze premium guadagnano spazio a scaffale Di fronte ad un consumatore estremamente esigente, molti player stanno progressivamente puntando su referenze premium, di altissima qualità. «Iniziamo a vedere – afferma Chiara Coricelli, amministratrice delegata di Pietro Coricelli – un’attenzione particolare a consumi di maggior qualità, con preferenze verso prodotti dall’origine tracciata e certificata». Secondo Pantaleo, nel corso del 2020 e parte del 2021, il consumatore ha riscoperto le referenze di qualità e l’acquisto online, dando segnali incoraggianti di “rivitalizzazione” del prodotto con un incremento della domanda. «Sempre più spesso – precisa Massimo Occhinegro, direttore export di Pantaleo – il consumatore sta apprezzando un prodotto di qualità, notoriamente più difficile da comprendere in quanto più intenso nel gusto». Un fenomeno in ascesa è quello dei food lovers, food player & urban taster che, secondo l’elaborazione GroupM su dati Eurisko Tssp, sono ormai quasi 9 milioni di responsabili d’acquisto. «Per queste persone – spiega Gianni Tognoni, sales & marketing director di Olitalia – la cucina rappresenta salute, benessere e sperimentazione. Con il proliferare di programmi tv dedicati al mondo della cucina, i consumi si orientano verso prodotti di qualità elevata e di massima ricercatezza». Anche Federico Petrone, brand manager Italia di Acetum riscontra una crescente consaDM MAGAZINE 79



MERCATI DMM

CO2 COMPENSATA AL 100% “100% CO2 compensata” è il progetto integrale di carbon neutrality di Monini. «Se azzerare le emissioni di CO2 nei processi produttivi è praticamente irrealizzabile – precisa l’azienda –, è invece fattibile compensarle, anche integralmente, dopo averle misurate e ridotte il più possibile. È quello che abbiamo scelto di fare, in maniera volontaria, assumendo l’impegno di compensare, attraverso il sostegno di progetti internazionali volti a ridurre la produzione di CO2, la totalità delle emissioni prodotte durante il ciclo di vita dei nostri due bestseller in Italia e all’estero, il Classico e il Delicato».

Monari Federzoni Nome prodotto: Linea Aceto Balsamico di Modena Igp Caratteristiche: quattro referenze distintive che guidano il consumatore al migliore utilizzo in cucina attraverso Gusto vivace, Gusto rotondo, Gusto corposo e Gusto vellutato.

pevolezza del valore del prodotto, con spostamento verso qualità premianti: «Abbiamo constatato una forte crescita dell’interesse nei confronti dell’Aceto Balsamico di Modena, spinto da una riscoperta del piacere di cucinare a casa e da una rinnovata attenzione verso la qualità e la provenienza dei prodotti che portiamo in tavola».

Il consumatore vuole conoscere a fondo i prodotti L’attenzione dei consumatori va oltre la qualità del prodotto in sé, coinvolgendo tantissimi aspetti, dalla filiera alla sostenibilità. «Conoscere l’origine di ciò che si acquista e comprendere il processo produttivo a monte – sottolinea Manuel Sirgiovanni, direttore della divisione consumer di Oleificio Zucchi – sono due aspetti che influiscono sulla decisione di acquisto finale. Cresce anche la sensibilità verso il tema della sostenibilità, coinvolgendo tutto ciò che riguarda il prodotto: dalle pratiche agricole impiegate per la produzione delle materie prime alle soluzioni green per il packaging, dal rispetto dei diritti dei lavoratori impegnati nella filiera ai parametri qualitativi della referenza». Per quanto riguarda il segmento dell’extravergine, Deoleo evidenzia l’importanza dell’origine italiana e la crescente sensi-

SCHEDE PRODOTTI Monini Nome prodotto: gamma 100% CO2 compensata Caratteristiche: Classico e Delicato da oggi 100% CO2 neutral grazie al progetto di compensazione volontaria delle emissioni di CO2 prodotte nel loro ciclo di vita.

Oleificio Zucchi Nome prodotto: Olio di semi di mais 100% italiano da filiera tracciata e certificata Caratteristiche: ottenuto dal germe di mais di provenienza 100% italiana e da filiera tracciata e certificata, l’olio di semi di mais è arricchito con Vitamina E e Vitamina B6.

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MERCATI DMM APRIRSI ALL’ESPERIENZA DIRETTA Per Farchioni la comunicazione è un’esperienza totalizzante. «Entro il 2021 – spiega Gianpaolo Farchioni – abbiamo previsto il restyling del nostro spot: investiremo sui brand Casolare e Farchioni su tv, stampa e web. Vogliamo inoltre sviluppare l’incoming: ci piace l’idea che i consumatori possano svolgere un’esperienza diretta nelle nostre aziende, con l’assaggio dei prodotti e condividendo, almeno in parte, la vita agricola».

SCHEDE PRODOTTI Oleificio San Giuliano Alghero Nome prodotto: San Giuliano Originale Caratteristiche: olio extravergine ottenuto attraverso la raccolta meccanica delle migliori olive italiane, operata direttamente dall’albero. La decantazione naturale e il filtraggio permettono di ottenere un prodotto che conserva intatte le migliori caratteristiche del frutto: aroma, contenuto vitaminico ed elementi antiossidanti.

Olitalia Nome prodotto: Frienn Caratteristiche: un olio per frittura a base di semi provenienti da filiera italiana certificata, stabile ad alte temperature

Pantaleo Nome prodotto: Olio Extravergine di Oliva Igp Olio di Puglia Caratteristiche: olio che nasce dalla molitura delle olive raccolte precocemente, donando un sapore erbaceo con sentore di carciofo crudo. Equilibratamente piccante e amarognolo, si sposa a crudo con ogni piatto. Ideale su verdure, legumi, carni, pesce o crostacei, o semplicemente per condire insalate.

bilità verso la sostenibilità. «In questo contesto – afferma Roberto Sassoni, direttore generale business unit Italia di Deoleo – il nostro obiettivo è non solo valorizzare la filiera e assicurare un futuro alla stessa, ma anche trasmettere al consumatore la consapevolezza e la conoscenza degli sforzi messi in atto per realizzare un prodotto che sia di qualità ma, al contempo, sostenibile».

Sostenibilità fa rima con garanzia di qualità Negli ultimi anni stiamo assistendo ad una diffusa attenzione verso il ruolo che la sostenibilità riveste in termini di riduzione dell’impatto ambientale e di garanzia di qualità del prodotto. Per Mauro Tosini, direttore generale commerciale di Salov, è possibile individuare due macro-tendenze: «La prima, che si è consolidata durante la pandemia, è la richiesta di prodotti di origine italiana come garanzia di qualità e sicurezza; ne è un esempio l’olio extravergine 100% italiano, sinonimo ancor più di garanzia. La seconda, più recente, è legata alla sostenibilità. Con Filippo Berio offriamo un olio evo da agricoltura integrata, sostenibile e tracciato, nonché sottoposto a parametri qualitativi, organolettici e chimico fisici più stringenti rispetto alle normative comuni». Secondo Ponti, questo forte interesse nei confronti della sostenibilità sta guidando i consumi e l’innovazione in un mercato che, per sua natura, è già a basso impatto ambientale. «Stiamo dando grande visibilità – spiega l’azienda – all’impegno che mettiamo in tutti i nostri prodotti e processi produttivi per renderli più sostenibili in un’ottica di economia circolare. Un esempio è il nostro Aceto di Vino in bottiglia di plastica, da sempre 100% riciclabile, e oggi realizzato con il 30% di plastica riciclata». Anche per Gianluca Devilla, direttore vendite Italia

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MERCATI DMM

di Olio San Giuliano, sostenibilità e tracciabilità sono due asset strategici: «L’olio d’oliva è per sua natura un alimento sostenibile. A noi produttori spetta il compito di arricchirlo con questi due elementi per esaltarne le caratteristiche lungo tutta la filiera. È necessario imprimere un “cambio di passo” concreto affinché il consumatore attribuisca all’olio d’oliva un posizionamento di sempre maggior valore».

L’innovazione strizza l’occhio al benessere

Un messaggio autentico e trasparente La strategia di comunicazione di Melchiori rispecchia i valori e l’identità dell’azienda, trasmettendo un messaggio autentico. «I capisaldi della nostra comunicazione – spiega Lucia Maria Melchiori – sono sempre gli stessi: trasparenza e famiglia, due concetti sui quali si fonda il nostro lavoro e la nostra filosofia. L’attività di comunicazione è prevalentemente b2b, ma stiamo pianificando anche delle strategie b2c per comunicare al consumatore finale».

Olio:

-5,3% val; -5,3% vol Olio di oliva -7,3% val -3,5% vol

Olio di sansa di oliva -1,9% val +4,2% voll

Iper+Super+Liberi Servizi+Discount

Olio extravergine di oliva -7,4% val -6,2% vol

Olio di semi -0,4% val -5,0% vol

Fonte: Elaborazioni DM su dati Nielsen Market*Track, a.t. 01/08/21, Totale Italia,

Nel comparto cresce l’interesse per il consumo di referenze con plus specifici, alla ricerca di benessere senza rinunciare alla delicatezza gustativa. «Lo scaffale dell’aceto – precisa Lucia Maria Melchiori, titolare di Melchiori – si è evoluto velocemente in questi anni e la proposta è ora molto varia: stanno, per esempio, arrivando nuove varianti di aceto di sidro di mele impreziosite con spezie e altri frutti,

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MERCATI DMM

SERVIZI LOGISTICI PERSONALIZZATI Logistica Uno è un provider logistico che opera prevalentemente nel largo consumo, con un focus sul food & beverage. Svolge per conto dei propri clienti, tra cui alcuni dei principali brand di olio, servizi logistici di gestione deposito, trasporto e distribuzione. «I nostri centri logistici – spiega l’azienda – soddisfano ogni esigenza di deposito con soluzioni a breve termine, per necessità stagionali o di sovrapproduzione, e soluzioni a lungo termine abbinate a pacchetti di distribuzione completa. Progettiamo servizi di logistica integrata in-house e in outsourcing, mettendo a disposizione il nostro know-how di gestione logistica direttamente presso il sito del cliente o tramite esternalizzazione di alcune attività. Inoltre, per le esigenze  di e-commerce,  i clienti possono avvalersi di  eOne, una  virtual  enterprise specializzata nella realizzazione di soluzioni e-commerce in full outsourcing».

SCHEDE PRODOTTI Pietro Coricelli Nome prodotto: Olio Evo Classico Qualità Tracciata Caratteristiche: il primo prodotto dell’azienda ad utilizzare la piattaforma blockchain Ibm Food Trust. Il QR Code sulla bottiglia permette di accedere a numerosi contenuti digitali tracciati sulla referenza come le analisi chimico fisiche realizzate, gli Enti di rilascio, i risultati dei panel test effettuati. Formato 1 litro.vitaminico ed elementi antiossidanti.

Ponti Nome prodotto: Aceto di Vino Caratteristiche: il gusto classico e il profumo fresco dell’aceto di vino Ponti, da sempre in bottiglia 100% riciclabile, da oggi con il 30% di plastica riciclata.

Salov - Filippo Berio Nome prodotto: Olio Extravergine d’Oliva 100% Italiano Caratteristiche: olio evo prodotto seguendo il Metodo Berio (certificato da SGS) con olive esclusivamente italiane, la cui intera filiera è tracciabile sul sito del brand.

capaci di soddisfare i palati più esigenti». Innovazione e curiosità verso proposte innovative sono aspetti evidenziati anche da Martina Manna, direttrice marketing e commerciale di Benvolio 1938: «Nel nostro mercato di riferimento degli oli di semi bio, la crescente diversificazione dell’offerta per tipologie di semi e la segmentazione per occasioni d’uso ci hanno permesso di intercettare non solo tutti quei consumatori attenti alle proprietà salutistiche, ma anche quelli incuriositi dalla possibilità di sperimentare oli alternativi più funzionali e leggeri al palato rispetto a quelli tradizionali». n

FARE CULTURA DELL’OLIO COME OBIETTIVO La comunicazione per Pantaleo è una leva essenziale che si declina su più fronti. «Per quanto riguarda la strategia comunicativa b2c – precisa Amalia Menna, direttrice commerciale di Pantaleo – abbiamo recentemente attivato l’e-commerce dei nostri oli premium e avviato “Oli days”, un circuito di appuntamenti in diretta live su Instagram in cui l’amministratore delegato, Nicola Pantaleo, incontra due star del web con l’obiettivo di trasmettere informazioni sull’olio e sui nostri prodotti. Fare cultura dell’olio è un obiettivo che portiamo avanti da tempo attraverso i nostri canali Facebook e Instagram».

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Avete spedito 100 pallet. Solo 98 hanno raggiunto il vostro cliente...

Scoprite le opportunità nascoste con l’ausilio dell’IoT per la Supply Chain

14 espositori sono stati consegnati nel luogo sbagliato...

Presentazione di Tosca Asset IQ Aiutate la vostra Supply Chain a esprimere tutto il suo potenziale con la soluzione di monitoraggio e tracciamento più efficiente del settore. Basata su tecnologie di connettività come Bluetooth, WiFi e cellulare GPS, Tosca Asset IQ consente a risorse e asset come contenitori, pallet e altro di fornire dati in tempo reale lungo l’intera filiera.

Innumerevoli vantaggi: Localizzazione delle risorse Previsione Gestione dei livelli di scorta Notifiche di consegna Monitoraggio della temperatura

toscaltd.com/supply-chain-IoT


INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

COME OTTENERE ANALISI AZIENDALI STRATEGICHE GRAZIE ALL’IOT PER LA SUPPLY CHAIN È possibile collegare i dispositivi di tracciamento in molti punti diversi della Supply Chain, dai camion, agli scanner in linea di produzione, ai frigoriferi. Purtroppo, questi oggetti non seguono ovunque i vostri prodotti e ciò può dare origine a punti ciechi nel vostro ecosistema IoT. L’integrazione di dispositivi intelligenti negli imballaggi riutilizzabili utilizzati per spostare i vostri prodotti è una delle modalità più pratiche e complete per implementare l’IoT per la supply chain.

Perché scegliere Tosca?

Tosca ha recentemente lanciato Tosca Asset IQ, il collaudato servizio IoT per la Supply Chain che include la tecnologia IoT attiva e passiva applicata agli imballaggi riutilizzabili che vengono movimentati lungo la filiera. Tosca collabora con voi per stabilire la combinazione più adatta di imballaggio e tecnologia in grado di generare le informazioni più utili. Le caratteristiche principali includono la localizzazione delle risorse in tempo reale, la capacità di individuare le perdite di risorse e il monitoraggio

del loro utilizzo, dei tempi di ciclo e dell’efficienza complessiva del pool. Il servizio include anche una Dashboard in tempo reale per desktop e smartphone che fornisce la visibilità necessaria per trarre vantaggio dalle informazioni che il servizio produce. Tosca è un leader globale negli imballaggi riutilizzabili e nel pooling di pallet, ed è specializzata nella messa a punto di filiere più efficienti e sostenibili con una gamma diversificata di pallet in plastica col sistema pooling, di contenitori collettivi, di espositori per i punti vendita, di casse e

altro ancora. Questi prodotti sono progettati per durare a lungo ed offrono molti vantaggi alle Supply Chain in tutto il mondo. Con un portafoglio completo di pallet, contenitori e casse che servono l’intera filiera, dal primo all’ultimo miglio, Tosca è l’unico fornitore di imballaggi in grado di offrire questa copertura e di rivelare opportunità nascoste per l’intera Supply Chain.

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INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

Rational implementa le sedi produttive e lancia il 50.000° iVario

Specializzata nella produzione di attrezzature per la preparazione di piatti caldi nell’ambito delle cucine professionali, Rational ha da poco inaugurato nella sede di Landsberg un nuovo centro logistico sostenibile caratterizzato da ben 28 rampe di carico adibite alle spedizioni internazionali e frutto di un investimento di circa 19 milioni di euro. L’International Distribution Center (Idc) è stato realizzato in 18 mesi e la sua costruzione è diretta conseguenza della continua crescita dell’azienda: lo stabilimento rispetta i più recenti standard energetici, è costituito da una struttura di acciaio altamente coibentata ed il fabbisogno primario è di soli 81 kWh per metro quadrato all’anno. Riscaldamento e raffreddamento sono forniti da pompe di calore con pozzi di acqua freatica e attivazione di componenti termici,

mentre l’illuminazione è a Led con controllo intelligente in funzione della luce esterna. Allo stesso modo, la sede Rational di Wittenheim, sito produttivo di iVario, sarà ampliata consentendo un ulteriore sviluppo della linea produttiva: l’espansione porterà, nella primavera del 2023, all’inaugurazione di un nuovo stabilimento che accoglierà la produzione, gli uffici, il centro di formazione e il ristorante aziendale, il tutto all’interno

di un edificio sostenibile vasto circa 10 mila metri quadrati. Il costante sviluppo di Rational è sottolineato dalla consegna, alla fine dello scorso giugno, del nuovo 50.000° iVario. I prodotti creati nello stabilimento di Wittenheim saranno distribuiti in oltre 120 paesi e l’investimento complessivo per l’ampliamento della sede toccherà i 30 milioni di euro: la capacità produttiva raggiungerà le 25 mila unità l’anno e il complesso ospiterà uffici per circa 100 postazioni di lavoro, un centro di formazione e un piccolo museo. Anche in questo caso, l’impiego dell’acciaio consentirà la realizzazione di una struttura altamente isolata ed estremamente efficiente dal punto di vista energico.


TECNOLOGISTICA DMM

Passepartout propone nuove soluzioni cloud per il retail di Claudia Scorza

Passepartout, software house dinamica e moderna che sviluppa, da oltre 30 anni, software gestionali affidabili e innovativi, ha recentemente presentato le ultime soluzioni per il settore retail, con l’obiettivo di rendere questo canale sempre più cloud e integrato. Ne abbiamo parlato con Rudy Ricci, direttore Area Horeca / Retail di Passepartout.

Da 30 anni realizzate soluzioni gestionali per imprese, commercialisti, settori horeca e retail. Su quali aspetti principali si basa il vostro approccio al mercato e cosa vi differenzia dai competitor? La strategia aziendale di Passepartout prevede lo sviluppo interno di quasi la totalità della propria offerta e il focus esclusivo sul prodotto. È, invece, compito del canale, costituito da una fitta rete di strutture partner qualificate, distribuire il software gestionale, fornendo servizi personalizzati di assistenza e consulenza. La nostra offerta di soluzioni software è nativamente integrata e, grazie alle infinite possibilità di personalizzazione, permette di coprire un ampio spettro di esigenze gestionali. Quali sono le cifre chiave di Passepartout? Più di 30 anni di esperienza nello sviluppo di soluzioni gestionali, quasi 200 risorse impegnate nella sede aziendale che erogano in media 20mila ore di assistenza all’anno. Oltre 300 partner sul territorio che completano e personalizzano la nostra già ampia offerta software. Una crescita costante che nel 2020, nonostante la pandemia, si è attestata al 2,5%, con una performance degna di nota nel comparto retail, dove l’incremento di fatturato registrato nel 2020 è del 17%.

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Potresti essere tu! Iscriviti a Prodotto dell’Anno 2022 02 45491704 • iscrizioni@prodottodellanno.it • prodottodellanno.it


TECNOLOGISTICA DMM Ci illustra le ultime soluzioni che avete lanciato in ambito retail e a chi si rivolgono? Nel corso della nostra ultima convention con i partner, che si è svolta in Sardegna dall’8 all’11 settembre, abbiamo presentato il progetto di cloud analytics per i gestionali dell’area Horeca – Retail. La nuova soluzione ha l’obiettivo di rendere accessibile a una platea sempre più ampia la possibilità di organizzare e interpretare i dati raccolti dai gestionali Passepartout, attraverso un servizio online raggiungibile da qualsiasi piattaforma e pronto all’uso, senza setup iniziale. Abbiamo la necessità di offrire sistemi di controllo rapidi ed efficaci che consentano una completa analisi dei customer journey. La nuova data analytics è disponibile in versione Pro con la possibilità aggiuntiva di personalizzare le dashboard e creare nuovi grafici attraverso l’editor web. Il gestionale per la vendita retail si prepara anche a debuttare in versione Smart Cloud. In questa configurazione ibrida, la componente installata localmente si sincronizza in automatico con una controparte gemella presente in server farm Passepartout, garantendo il funzionamento del gestionale senza connettività, con tutti i vantaggi del cloud in termini di backup, ripristino in caso di guasti e analisi dati raccolti dall’installazione on premise. Quali sono i plus del gestionale Retail? Passepartout offre da sempre soluzioni nativamente integrate in grado di gestire le varie funzioni aziendali. Si può riscontrare questa filosofia anche nel nostro software per punti vendita retail che può essere configurato in modalità negozio singolo, franchising e Mdo. Inoltre, a fianco del gestionale, i nostri clienti possono abbinare soluzioni per contabilità, magazzino e produzione grazie a Mexal e un’intera suite di soluzioni web in ottica e-commerce con il CMS proprietario Passweb. Retail è una soluzione scalabile che cresce con le esigenze dei negozianti e copre più aspetti collegati alla vendita, tra i quali anche le consegne di prossimità, con il nuovo servizio PassDelivery, dedicato alla gestione di rider e fattorini. L’innovazione digitale è un pilastro fondamentale del recovery plan nazionale. Quali opportunità intravedete e quali soluzioni proponete? In ambito retail il nostro gestionale propone una serie di integrazione con i beni strumentali che beneficiano delle agevolazioni del piano Transizione 4.0; tra questi ci sono sicuramente le bilance elettroniche, i totem e le casse automatiche. Grazie al collegamento nativo con Mexal è inoltre possibile sfruttare una serie di soluzioni software che beneficiano del credito di imposta per l’automazione della logistica e del magazzino.n

Leggi anche: “Geodis sviluppa un approccio ‘eco-design’ dei servizi logistici”. DM MAGAZINE 93



NEWS DMM Migross si aggiudica otto cash&carry Altasfera

Alla fine, dovrebbe essere Migross, storico socio Végé con circa 100 punti vendita fra Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna e un fatturato 2019 di 423,67 milioni di euro (Report Aziende-Consodata), ad aggiudicarsi, con un’offerta di 31,5 milioni di euro, 8 cash&carry a marchio Altasfera e i relativi immobili, in capo al gruppo bresciano L’Alco, da tempo in crisi.Il condizionale è d’obbligo perché se quella di Migross è stata l’unica offerta, il contratto passa ora nelle mani del Tribunale e dei commissari giudiziali, mentre all’acquirente restano due mesi per formalizzare la transazione, che può comunque essere ancora inficiata da un’offerta irrevocabile e al rialzo di almeno il 10 per cento.

Nutkao acquista il cioccolato belga Boerrineke Nutkao, società piemontese leader internazionale nel conto terzi, che da più di 30 anni crea e produce creme e cioccolato, con oltre 180 milioni di fatturato, si amplia grazie all’acquisizione, al 100%, di Boerrineke. Presente sul mercato da oltre 70 anni e con sede nei pressi di Anversa, Boerrineke è il secondo marchio di creme spalmabili al cioccolato del Belgio e conta su una distribuzione fortemente radicata nella propria nazione e nell’Europa settentrionale. L’acquisizione si inserisce nella strategia di crescita commerciale e produttiva di Nutkao, con focus specifico su Paesi Bassi, Belgio, Francia e Germania, dove la società piemontese ha riscontri molto positivi.

Fao Schwarz Milano Cordusio: opening (very) soon

Dopo l’annuncio, a marzo di quest’anno, è imminente lo sbarco a Milano del flagship store FAO Schwarz, il primo nell’Europa continentale, frutto di un accordo in esclusiva fra Prénatal Retail Group, colosso con 777 negozi in 8 Paesi, e ThreeSixty Group, azienda californiana attiva in tutto il mondo e proprietaria del marchio, acquisito nel 2016 da Toys ‘R’ Us. La data esatta non è ancora nota, ma sarà questione di poco – si va verso il Natale – dal momento che è in partenza una vasta campagna con personaggi, come orsi e soldati giocattolo XL, che animeranno le vie della città. La location, come si sa, è centralissima: 600 mq in Piazza Cordusio, a due passi dalla Piazza del Duomo. In seguito Prg porterà Fao Schwarz in Spagna, Francia, Portogallo e Benelux.

Aksìa Capital V acquista gli gnocchi Master (Mamma Emma) Aksìa Group, tramite il fondo Aksìa Capital V, acquisisce il 100% di Master, leader nella produzione di gnocchi di patate fresche e finalizza il sesto investimento nel settore alimentare, dopo le operazioni realizzate per le partecipate Valpizza, Nappi (semilavorati per il dolciario e la gelateria) e Crm-Casa della Piada. Fondata nel 1992 a Vedelago (Treviso), da Adriano Bianco e Giovanni Favretto, Master è specializzata negli gnocchi refrigerati di alta qualità a partire da patate fresche. Secondo quanto riporta ‘Veneto economia’ l’azienda produce 30.000 kg di gnocchi al giorno, per un fatturato annuo che supera i 18 milioni di euro.

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VIDEO E PODCAST DMM

TODIS INAUGURA UN NUOVO FORMAT NEL CUORE DI ROMA

LIDL ITALIA INAUGURA LA NUOVA DIREZIONE REGIONALE

Todis ha aperto un nuovo punto vendita nel centro storico Rione Colonna, nei pressi di Piazza di Spagna a Roma: si tratta di un format innovativo, pensato per ottimizzare al massimo l’esperienza d’acquisto sia dei residenti sia dei turisti e dei lavoratori della zona. Il punto vendita è caratterizzato da un lay-out curato in ogni dettagliato che ricalca l’atmosfera del quartiere romano in cui è situato, mentre la tecnologia agevola l’acquisto grazie alla presenza di numerosi video lead, un device per visionare le caratteristiche dell’offerta vinicola, ma anche alla presenza di un totem per effettuare ricariche telefoniche, pagamenti PagoPA, comprare Gift Card e altro ancora. A parlarcene è stato Massimo Lucentini, direttore generale di Todis.

Lidl Italia ha inaugurato la nuova Direzione Regionale a Carmagnola, in provincia di Torino. La struttura, realizzata grazie a un investimento di oltre 60 milioni di euro, ospita gli uffici direzionali e l’undicesimo centro logistico Lidl nel nostro paese. Un progetto di grande rilevanza che, oltre a generare un indotto significativo in Piemonte, ha contribuito alla creazione di più di 200 nuovi posti di lavoro per un organico complessivo di oltre 300 professionisti. L’organizzazione dell’insegna sul territorio si articola in 10 Direzioni Regionali che hanno la responsabilità operativa degli oltre 680 punti vendita e delle 11 piattaforme logistiche. Ne abbiamo parlato con Massimiliano Silvestri, presidente di Lidl Italia.

NURISSO (PERFETTI VAN MELLE): L’INNOVAZIONE COME MOTORE DELLA STRATEGIA AZIENDALE Durante la XX edizione di Cibus, Perfetti Van Melle ha presentato numerose novità di prodotto, frutto della costante spinta innovativa che da sempre caratterizza la strategia aziendale. Ce ne ha parlato in dettaglio Cristina Nurisso, Sales Analyst di Perfetti Van Melle, che ha tracciato un quadro generale dell’impatto che il covid ha esercitato sul business aziendale.

PAM PANORAMA PRESENTA LA FLOTTA DI PESCHERECCI Pam Panorama ha presentato la flotta di pescherecci che assicura ai punti vendita dell’insegna sul territorio nazionale il rifornimento del miglior pesce fresco dell’alto Adriatico. In meno di 24 ore, i prodotti sono pescati, lavorati e conservati attraverso un cortissimo processo di lavorazione, le cui tempistiche sono ottimizzate al fine di preservarne la qualità. Ce ne ha parlato in dettaglio Luca Migliolaro, direttore commerciale Supermercati Pam.

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