Prove in campo
Dipladenia, tra le più promettenti, alcune sfumature di giallo
Giovani piante
Quattro aziende raccontano le loro ultime novità
Dipladenia, tra le più promettenti, alcune sfumature di giallo
Quattro aziende raccontano le loro ultime novità
NNon potevamo che dedicare la copertina a un tema di attualità, quello del caro energia, ormai non più percepito come una priorità, ma, ahimè, come un’urgenza. Le notizie che arrivano dai Paesi Bassi, cuore del commercio di piante e fiori, sono preoccupanti e fanno presagire alla possibile chiusura di alcune importanti aziende del panorama europeo, se non si dovesse correre subito ai ripari. E un grido dall’allarme arriva dal ceo di Flora Holland, Steven van Schilfgaarde, che si rivolge direttamente al governo olandese, chiedendo misure veloci e tempestive, perché è in gioco l’esistenza di molte aziende produttive e, di conseguenza, del settore stesso se questa situazione dovesse perdurare ancora a lungo. E anche in Italia, produttori e associazioni di categoria chiedono alle istituzione misure concrete a stretto giro, così abbiamo chiesto a Nada Forbici, Luca De Michelis, Luca Magazzini e Michele Giannini (pagina 12) una loro opinione, perché ormai la parola ‘crisi’ è entrata a far parte del nostro quotidiano. E nella speranza di segnali fattivi, non possiamo che guardare avanti e costatare che le aziende, lungo tutta la filiera, nonostante le preoccupazioni, continuano a investire su innovazione e novità. La conferma ci arriva dalle storie di cinque delle principali aziende che operano nel settore delle giovani piante (pagina 23 e 38) e dall’impegno che il Centro Po di Tramontana, con Giovanna Pavarin, mettono in campo per portare avanti importanti sperimentazioni sulla coltivazione delle nuove varietà di dipladenia (pagina 16).
Poi le tante case history che vi presentiamo su questo numero, confermano la vitalità del settore, che, nel suo complesso, sta crescendo anche in questo 2022, soprattutto se il paragone lo faccio con il 2019. I segnali ci sono, la voglia di fare bene anche. Caro-energia permettendo.
(f.tozzi@laboratorioverde.net)
(Instagram @agriflortec / @ed.lab.verde)
professionale e di aggiornamento sulle coltivazioni protette. Un nuovo punto di riferimento per la filiera agri-florovivaistica.
Dall’esperienza di Flortecnica e vivaismo, nasce un nuovo spazio d’informazione per dare valore a imprenditori e professionisti del campo floricolo e vivaistico.
Raccontare storie agricole delle imprese florovivaistiche L’impostazione prevede la raccolta di testimonianze e racconti di storie, case history di coltivatori, tecnici e operatori e aziende fornitrici con un approccio pratico: presentazione di una problematica > proposta e discussione di soluzioni.
approfondimento
AGRIFLORTEC SMART
contenuti
Progettazione e gestione di imprese floricole e vivaistiche
Programmazione delle coltivazioni
Approccio sostenibile ai sistemi di coltivazione
Tendenze consumer
Marketing applicate a produzione e vendita
Nuove macchine e strumenti per la produzione
Ricerca varietale
Prove in campo
Monografie di agricoltori e imprese agricole
Così è pensato : una sorta di prontuario declinato in articoli tecnici e servizi con impostazione pratica. L’azienda. Su ogni numero (magazine + newsletter) presenteremo l’analisi di un’azienda tipo, soffermandoci sulla sua organizzazione, i punti di forza e i margini di miglioramento. 2. Focus produttivi. In collaborazione con le aziende di settore e alcuni dei più rappresentativi istituti di ricerca applicata, presenteremo tecniche e prodotti per migliorare le attività di produzione. 3. Ricerca e nuove varietà. Spazio sarà dedicato alle nuove possibili varietà in commercio, per ottimizzare e ampliare produzione e offerta merceologica.
4. La formazione. Ampio spazio sarà dedicato ad articoli formativi con l’intento di suggerire soluzioni imprenditoriali su come gestire al meglio l’azienda.
5. Sostenibilità e innovazione. Ampio spazio ai temi inerenti scelte e pratiche sostenibili e all’utilizzo dell’innovazione per migliorare processi produttivi e gestionali. 6. Tendenze mercati e consumer. Attraverso un osservatorio permanente dei mercati produttivi e distributivi, consiglieremo le tendenze attuali e future dei due settori di riferimento: floricolo e vivaistico. 7. Marketing, packaging e logistica. Ampio spazio sarà dedicato alle nuove soluzioni per promuovere e distribuire al meglio i prodotti, attraverso case history di riferimento.
8. Nuove generazioni. Uno spazio fisso sarà dedicato al racconto di giovani imprenditori e agricoltori, per uno sguardo rivolto al futuro.
9. Le notizie e i mercati. Novità dal mondo delle aziende con tutte le soluzioni innovative tecniche per quanto riguarda prodotti, macchinari e attrezzature.
nuovo spazio
incontrano agricoltura, floricoltura
vivaismo
PIANO:
e
Crisi energetica: le difficoltà e le prospettive
florovivaismo di Benedetta Minoliti
PROVE IN CAMPO
yellow a chance di Marta Meggiolaro
d’ordine: giovani piante di Benedetta Minoliti
VISIONI: scoperte e focus aziendali
accordo che guarda al futuro di Benedetta Minoliti
Imparare ad assicurarsi di Benedetta Minoliti
NOVITÀ
Ciclamini, le dieci novità di Morel di Penelop Moran
Romiti Vivai premiata a Flormart 2022
Alla scoperta della Top 25 di settembre di Groen-Direkt di Penelope Morans
raccontare la riforestazione di Rachele Pozzato
Ascoltare e innovare: le chiavi per risolvere problemi di Benedetta Minoliti
Arriva solo il meglio al cliente finale di Benedetta Minoliti
3
PER APPROFONDIRE: risorse e nuove economie
53 TENDENZE
Di nuovo in fiera con Plantarium|Groen-Direkt di Benedetta Minoliti
56 Il cuore pulsante del mondo dei fiori nel rebrandingdi Fleuroselect
57 Il verde, sempre più internazionale di Penelope Moran
60 SOSTENIBILITÀ
Agenda 2030: siamo sicuri di sapere cos’è? di Benedetta Minoliti
62 Il bio ha (finalmente) la sua giornata europea di Penelope Moran
64 Sostenibilità ambientale, Italia al nono posto di Penelope Moran
4
LE RUBRICHE
8 PENSARE GREEN
Per una città più verde: Inalberiamoci! di Penelope Moran
10 Disponibilità fotografica e gestione carrelli CC a portata di app di Penelope Moran
30 STORIE BREVI
NUMERO 002 - 2022
Supplemento al numero 201 di greenup
DIRETTORE RESPONSABILE
Francesco Tozzi / direzione@laboratorioverde.net
IN REDAZIONE
Alice Nicole Ginosa, Rachele Pozzato redazione@laboratorioverde.net
COLLABORATORI
Lucio Brioschi, Jessica Bertoni, Emma Colombo, Costanza di Matteo, Stefania Medetti, Marta Meggiolaro, Benedetta Minoliti, Valerio Pasi, Giovanna Pavarin, Daniela Stasi, Filippo Terragni
PROGETTO GRAFICO E GRAFICA Orlandi Simona (Testo&Immagine)
PRODUZIONE E SEGRETERIA Katiuscia Morello / k.morello@laboratorioverde.net
PROMOZIONE E SVILUPPO Stefano Carlin / s.carlin@ laboratorioverde.net
STAMPA Tipografia Grafiche Villa Via Puecher - 23844 Sirone (LC)
DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Edizioni Laboratorio Verde srls, via E. Cosenz 35, 20158 Milano info@laboratorioverde.net | www.laboratorioverde.net
Agriflortec numero 0 è un supplemento del numero 199 di greenup, periodico registrato: autorizzazione del Tribunale di Milano n. 64 del 27/1/1999 - n. ROC 2232, delibera del 30/06/2001. La pubblicazione o la stampa di articoli, anche parti di essi, e immagini della rivista deve essere autorizzata per iscritto dall’Edi tore. Gli articoli pubblicati su greenup sono sotto la responsabilità degli autori. Casa editrice specializzata nei settori florovivaismo, garden e interior
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Incidere in modo diretto e tangibile sul territorio bresciano, per rendere la città sempre più verde, migliorando anche la qualità dell’aria e della vita. È l’obiettivo di Inalberiamoci, progetto lanciato da Futura Expo asso ciato al Patto per la Sostenibilità. Tutto questo si concretizzerà attraverso la dona zione alla città di 1000 alberi a nome del le aziende che prenderanno parte al pro getto. Inoltre, vi sarà un invito all’intera cittadinanza bresciana e alle aziende del territorio a prendere parte all’iniziativa per incrementare il numero degli alberi. Il primo intervento riguarderà la riqua lificazione dello spazio di Via Cefalonia adiacente al Parco Gallo. «Ancora una volta un’azione di sistema in cui imprese, istituzioni e cittadini insieme potranno agire per cambiare, in meglio, il volto di una città e di un territorio virtuosi e for tunati sotto molti punti di vista, econo mico in primis, ma che scontano proble matiche ambientali importanti». A dirlo è Roberto Saccone, Presidente Camera di Commercio di Brescia e ProBrixia.
DI INTESA SANPAOLO
Il progetto è reso possibile grazie alla col laborazione di alcuni importanti partner, dal Comune di Brescia a Intesa Sanpa olo. Quest’ultima, attraverso “Formu la”, programma in collaborazione con Cesvi, sostiene Inalberiamoci ed è ac cessibile dalla piattaforma di raccolta fondi For Funding. «Sostenere Inal beriamoci è un modo per trasformare l’impegno del Gruppo per l’ambiente in un dono concreto e tangibile a disposi zione e beneficio di tutti» ha dichiarato Marco Franco Nava, Direttore Regio nale Lombardia Sud Intesa Sanpaolo. I fondi raccolti serviranno per: provvedere allo studio di fattibilità delle aree di ri qualificazione, acquistare gli alberi e le piante necessarie a rinfoltire le aree verdi cittadine selezionate, garantire una cor retta manutenzione, monitorare, grazie all’impiego di expertise, che l’intervento abbia un impatto reale sulla città.
A commentare l'iniziativa è anche Ales sandro Fede Pellone, Presidente Ersaf, tra gli attori territoriali che hanno preso parte al progetto di Futura Expo: «Ab biamo la necessità di rendere le nostre città più verdi, salutari e felici, au mentandone la resilienza e la sostenibilità, e progetti come Inalberiamoci sono importanti per sensibilizzare i cittadini su questa esigenza comune» E ha continuato: «Bisogna però mettere le piante giuste nel posto giusto, ed Ersaf è lieta di poter offrire il proprio contri
buto al progetto fornendo, oltre che la propria esperienza nel settore della fore stazione urbana, anche piante autoctone coltivate nel vivaio regionale di Curno, prodotte con seme di provenienza cer tificata raccolto in boschi lombardi se lezionati per garantire qualità genetica». L’ambizione di Futura Expo, con il lan cio di questo importante progetto per Brescia, è quella di realizzare un inter vento che lasci il segno e possa fornire alla città una serie di “polmoni verdi”, creando così un ambiente urbano acco gliente, salubre e sostenibile.
di Penelope Moran
Negli ultimi anni l’innovazione è stata al centro dei dibattiti di diversi settori. Le nuove tecnologie rendono tutto, dai processi di produzione alla vita quoti diana, sempre più semplice e funzionale. BloomApp, prodotto di Arancio Altra Comunicazione nato da un’idea di Raffaele Piccolomini e Pasquale Alta mura, si inserisce perfettamente in que sto discorso.
L’app, infatti, è pensata per le aziende agricole del settore florovivaistico e vi vaistico con l’obiettivo di snellire i pro cessi di creazione della disponibilità e gestione delle movimentazioni dei carrelli CC. BoomApp permette così di gestire tutte le anagrafiche, caricare i pro dotti e inviarli a tutti i clienti in un solo click. Grazie alla funzione “disponibi lità fotografica”, l’utente può scattare e caricare direttamente una foto, anche dal proprio smartphone, inserendo tutti i dettagli nella sezione dedicata. Così, i prodotti vengono catalogati e divisi nelle
apposite categorie perso nalizzate in modo facile e intuitivo. Inoltre, con un semplice click, la disponi bilità potrà essere inviata ai clienti via mail, esportata in formato Excel o visua lizzata sul web. Funzione importantissima e cuore di BloomApp è la “movimentazione carrelli”, per te nere traccia dei CC grazie al sistema di gestione. Il suo funzionamento è sem plice: attraverso l’interfaccia intuitiva del sistema carrelli, gli utenti possono cari
Scopri BloomApp e gli abbonamenti Professional e Business
care e scaricare dal proprio magazzino il quantitativo dei componenti oggetto della movimentazione, as sociandoli poi ad un desti natario, che sia il cliente o il trasportatore. Così, in un istante l’utente potrà co noscere il saldo del proprio magazzino carrelli, il numero dei componenti da recuperare e da chi recuperarli.
Il servizio è disponibile attraverso due abbonamenti annuali, che includono diverse funzioni: Professional e Busi ness. Il primo offre una soluzione alla gestione della disponibilità fotografica, con anagrafica clienti, listini persona lizzati, gestione foto prodotti, categorie prodotto personalizzabili, movimenti il limitati e molto altro. Il secondo, invece, permette di accedere a tutto il pacchetto Professional, con l’aggiunta di tutto ciò che serve per la gestione delle movimen tazioni dei carrelli come: anagrafica tra sportatori, storico movimentazioni e ge stione movimentazione dei carrelli.
di Benedetta Minoliti
Il settore si ritrova ad affrontare rincari senza precedenti, con aumenti significativi che potrebbero portare molte aziende a chiudere. A raccontare
il difficile momento e le prospettive per il futuro, sono gli esperti
La parola “crisi” è ormai entrata a far parte del nostro vocabolario quotidia no. Da quella idrica a quella energetica, fino alla mancanza di risorse e mano dopera, ancora una volta l’Italia, e non solo, si trova a dover affrontare un mo mento critico. Non abbiamo la sfera di cristallo e nessuno può prevedere cosa riserverà il futuro. Quello che abbia mo, però, nero su bianco,sono i numeri della crisi che sta investendo il settore del florovivaismo. Secondo un comu nicato pubblicato da Confagricoltura, gli aumenti previsti per la produzio ne di piante e fiori nel 2022 possono stimarsi almeno del 70% sul 2021. In alcuni casi, inoltre, potranno arrivare a toccare, o superare, il 100%. Non c’è da stupirsi quindi che, come sottolineato in un comunicato pubblicato da As sofloro, le aziende florovivaistiche ita liane rischino di chiudere o di licenziare i propri dipendenti. Tutto questo anche perché i consumi sono in calo e come fa notare Luca De Michelis, presidente della Federazione nazionale di Prodotto Florovivaismo di Confagricoltura: «Par liamo di bene voluttuari. Se mancassero i soldi si preferirebbe comprare un chilo
di pasta o mettere dei fiori sul tavolo?». Abbiamo raccolto alcune voci autore voli del settore, per provare a raccontare in che modo la crisi energetica, e non solo, sta investendo il settore florovivai stico e quali potrebbero essere i risolti in un futuro non troppo lontano.
«Il settore sta soffrendo in maniera par ticolare, perché oltre all’aumento dell’e nergia elettrica c’è stato anche quello dei costi di produzione di tutti i materia li» ha sottolineato De Michelis. «Fino ad oggi, inoltre, non siamo riusciti ad aumentare i prezzi dei prodotti in pro porzione all’aumento degli altri costi, e questo è il problema principale».
Una tendenza che non riguarda solo il nostro Paese, ma tutta l’Europa: «Il no stro florovivaismo è apprezzato in tutto il mondo. L’inflazione e il reddito pro capite che va calando preoccupano, per ché potrebbero incidere negativamente anche sull’esportazione» ha continuato De Michelis.
«Gli aumenti significativi sono lega ti anche all’inflazione. Questo porta i clienti a visitare meno i garden center, e non solo, producendo così un calo di vendite che riguarda tutta Europa». A raccontarlo è Luca Magazzini, presi dente Associazione Vivaisti Italiani. Nada Forbici, presidente di Assofloro, sottolinea ulteriormente come non sia no stati i due anni pandemici a mettere davvero in crisi il settore: «Pensavamo che il Covid ci avrebbe dato il colpo di grazia, invece è adesso che stiamo vi vendo il periodo più nero». Analizzando nello specifico l’aumen to dei costi, Magazzini ha raccontato: «Il costo dell’energia elettrica in alcuni casi non è solo raddoppiato, ma tripli
Luca De Michelis, presidente della Federazione nazionale di Prodotto Florovivaismo di Confagricoltura
cato. Il gasolio agricolo da autotrazione da settembre 2021 a quello del 2022 è aumentato del 110/120%». E anche il presidente di Assofloro ha sottolineato il significativo aumento: «Da gennaio ad oggi l’incremento è stato del 35%, con un picco a luglio del 97%. E il periodo invernale sarà ancora più difficile». Il dato che fa più riflettere lo riporta As sofloro nel suo ultimo comunicato sul caro bollette riguarda il metano. Infatti, da gennaio 2021 a quello di quest’an no si è registrato un +653%, fino ad arrivare a +694% nel periodo giugno 2021/2022 e all’incredibile +1212% a
luglio 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021.
Numeri significativi, che sottolineano le difficoltà di un settore che si ritrova a dover affrontare anche la carenza di manodopera e i prezzi alle stelle dei ma teriali, dalla vasetteria ai sacchi, fino ai fertilizzanti.
«L’aumento dei tassi, inoltre, ha anche inibito le aziende o, comunque, le ha portate a riflettere di più. Poi c’è anche il problema della logistica» ha spiegato Ma gazzini. «Il personale si reperisce più diffi cilmente, anche perché il mercato dell’Est Europa in questa situazione ha subito un
“Fino ad oggi non siamo riusciti ad aumentare i prezzi dei prodotti in proporzione all’aumento degli altri costi. Questo è il problema principale”
Metano:
da gennaio 2021 a gennaio 2022
nel periodo giugno 2021/2022
a luglio 2022 rispetto a luglio 2021
E impensabile, anche giunti a questo punto, ridurre la manodopera e bloc care la programmazione degli accresci menti di piante. In una situazione non semplice servirebbero aiuti concreti, ad esempio in ambito contributivo, come sottolineato da Forbici, per evitare che le aziende rimangano ferme e non rie scano ad uscire da questo momento di difficoltà.
«In questa situazione abbiamo comunque deciso di rinnovare il contratto di lavoro nazionale» ha raccontato Magazzini. «Il nostro è un settore strategico, anche per la sensibilità dei cittadini verso il verde, che è aumentata negli ultimi anni».
«Le istituzioni ci hanno messo da par te» ha spiegato Forbici. «Prendiamo il gasolio: perché non siamo considerati al pari delle aziende agricole? Il fiore non è considerato necessario, ma in un anno la floricoltura produce 600 milioni di fatturato».
Per contrastare gli effetti del rincaro dei prezzi energetici negli ultimi mesi, saranno stanziati 25 milioni a favore delle aziende del settore. Il contributo sarà concesso, a sovvenzione diretta, alle imprese florovivaistiche che abbia no sostenuto nel periodo marzo-agosto 2022 costi superiori di almeno il 30% rispetto a quelli sostenuti nello stesso periodo nel 2021. I fondi serviranno per la gestione delle attività produttive, svolte essenzialmente in serra, per l’ac quisto di energia elettrica, gas, metano, GPL, gasolio e biomasse utilizzate per la combustione in azienda.
Secondo le stime Istat, il provvedimen to dovrebbe coinvolgere oltre 8mila im prese florovivaistiche.
A questo punto, quello che ci si doman da è non solo come si uscirà dalla crisi, ma anche se quanto accaduto porterà il settore a ridefinirsi, puntando ancora di
più su sostenibilità e attenzione all’am biente. «La sperimentazione in questo settore serve anche per individuare delle varietà che abbiamo meno esigenze termiche» ha spiegato Michele Gian nini, dirigente centri sperimentali di Veneto Agricoltura, parlando di come si potrebbe provare ad arginare la crisi in corso. «Da tempo il settore si dedica alla sostenibilità della produzione, con ad esempio la riduzione dell’utilizzo di antiparassitari, ormoni e fitormoni». E sul tema Magazzini ha raccontato quale dovrebbe essere la strada da per correre in futuro: quella dell’innovazio ne. «Prevarrà l’utilizzo del fotovoltaico e di trazione elettrica quando possibi le. Bisogna innovare dal punto di vista energetico sicuramente, ma non solo». Per Confagricoltura, invece, la floricol tura è già sostenibile. Anche se, ovvia mente, si può sempre migliorare. «Ci siamo già adeguati a standard europei di certificazione da tanti anni. Il pro blema non è questo al momento, ma il potere d’acquisto».
«Sicuramente tutto questo potrà porta re ad un’evoluzione del settore, magari sulla scelta di produrre piante e fiori che non necessitano di temperature alte. Quello che bisogna chiedersi, sul tema della sostenibilità, è: il nostro diventa un mercato sostenibile se, a causa della crisi, vendiamo fiori esteri?».
tracollo che sicuramente non aiuta».Uno sguardo alle prove varietali di dipladenia fa emergere, fra le più promettenti, alcune sfumature di giallo. La sferzata di energia che ci serve per la prossima stagione
Anche quest’anno il pregevole lavoro del Centro Sperimentale Ortofloricolo' Po di Tramontana di Veneto Agricoltura sulle varietà di dipladenia in commercio o in sperimentazione, sotto la guida di Giovanna Pavarin, offre molto da pensa re e da valutare ai floricoltori. Un lavoro da valorizzare ancora di più se conside riamo le avversità climatiche di questa estate, fra cui una forte grandinata che ha danneggiato le strutture Centro obbli gando a sospendere temporaneamente le visite per consentire al team di rimettere in sesto le piante e gli ambienti. Le varietà in prova sono state 145 con
un buon coinvolgimento delle aziende di ibridazione e produttrici di giovani piante. Quest’anno per il test estivo è stato scelto il vaso invece della ciotola degli anni passati. Scelta azzeccata: con un maggiore volume di terra, le piante hanno vegetato
Le aziende partecipanti
Le talee delle varietà in prova sono state fornite dalle seguenti ditte: Dummen, Selecta, Syngenta, Lazzeri (propria ibridazione), Sentier (materiale Syngenta), Graines Voltz (materiale Suntory e Lannes), Padana (materiale Suntory e Graff).
molto bene e i visitatori giunti a Rosolina hanno potuto vedere le varietà in condizioni di dare il meglio di sé anche in un’estate climaticamente difficile come quella pas sata. Ecco le varietà che, in collaborazio ne con Giovanna, vi vogliamo segnalare.
Le schede tecniche relative alle prove varietali saranno disponibili sul sito di Veneto Agricoltura: www.venetoagricoltura.org. È possibile contattare direttamente Giovanna Pavarin per ulteriori informazioni: giovanna.pavarin@venetoagricoltura.org
RIO Petite White: nuova introduzione nella serie, ha vigoria in fioriera un po’ più forte delle altre colorazioni. Ottima la fioritura.
DIAMANTINA Opal Red: entra nella serie Opal, la ‘vecchia’ Topaze Vermillon, tuttora molto valida per il bel rosso brillante con buona resistenza al sole.
RIO Red imp.: la serie Rio di Syngenta presenta un interessante miglioramento della storica Red. Questa varietà potrebbe suscitare in fase di coltivazione qualche perplessità per il colore più scuro, ma presenta una fioritura molto più abbondante e resistente.
DIAMANTINA Tourmaline Pink: varietà robusta, a portamento eretto. Diversa dalla “solita” dipladenia, colpisce per l’abbondanza di grandi fiori rosa intenso.
RIO White imp.: un'altra novità nella serie Rio, un nuovo bianco più in linea come portamento con la serie standard e con ottima rifiorenza.
BRASILEIRA Dark Pink: in questa recente linea di Lazzeri, una bellissima pianta, a portamento eretto e con fiori di un bel rosa intenso.
SUNDAVILLE Gold: un giallo che cattura in una pianta di tipo standard per la quale è facile prevedere ottime prospettive commerciali.
SUNDAVILLE Fashion Red e Pink: nuovo nome per due ottime varietà che si sono già fatte apprezzare col nome Mimi. Di questa serie resta solo Mimi Yellow, mentre rosa e rosso passano nella linea Fashion.
BRASILEIRA Brilliant red: ottima varietà rossa, ha mostrato un’ottima tenuta del colore anche col vento secco e caldo dell’estate passata.Malaga Pink 06: fioritura abbondante in un bel rosa chiaro per questa exp. della linea a vigoria intermedia.
Miami White 45: una delle varietà con la migliore performance tra i numerosi test presentati da Dummen come miglioramenti delle serie commerciali. Marbella Red 17: il migliore tra i numerosi rossi in test presenti in questa serie compatta e fiorifera. SUNDAVILLE Soft Peach: la citiamo perché poco diffusa in coltivazione, ma avrebbe i numeri per piacere molto ai consumatori. Il colore è molto particolare ed è molto fiorifera.QD 20: ottima la fioritura, abbondante e resistente, di questa novità a crescita eretta della genetica Graff.
SEL Red 039: prossima introduzione commerciale in una linea vigorosa e dai grandi fiori, ha confermato le ottime caratteristiche della fioritura.
SEL Neon Pink 009: varietà che colpisce per i fiori enormi, dal colore intenso e molto resistente.
Q-deville Marpe: evidente il bel lavoro sul fiore in questa varietà robusta ed eretta.Rete estensibile a maglia piccola con prestiro del 30%, altezza fascia 43 cm, sia manuale che macchinabile, particolarmente adatta per l’imballo degli agrumi.
Pellicole estensibili con fori di varie dimensioni per fiorito, prestiro del 70%, altezza fascia cm 50, con circolazione d’aria, sia manuali che macchinabili.
I nostri prodotti sono a spessore basso e vengono venduti a metro e non a kg.
Abbiamo raccolto alcune delle novità più interessanti, raccontandovi (soprattutto) pregi e difetti di queste piante
di Benedetta MinolitiPrimula Obconica Touch Me Mini: Una primu la a fiore piccolo, geneticamente compatta e amica dell’ambiente, perché non ha bisogno di regolatori di crescita in coltivazione, disponibile in sei colorazioni. Geneti camente priva della sostanza “primina”, la Touch Me Mini è una primula obconi ca anallergica, come dico il nome stesso.
Ciclamino Superserie Le opardo: Questo ciclamino, lanciato sul mercato due anni fa, si arricchisce di nuovi colori. Facile da col tivare grazie alla sua tolle ranza allo stress causato dal le alte temperature, ha anche un tempo di produzione breve e costante e un’ottima tenuta di fioritura nei punti vendita, oltre che un’eccellente shelf life.
Ciclamino Superserie Mammoth NxtG: L’acronimo NxtG (che sta per New Generation) racconta la storia di questa varietà. Una nuova generazione dei ciclamini Mam moth, con una naturale evoluzione genetica che ha migliorato le già ottime performance della storica serie di Schoneveld. Mammoth NxtG è più precoce, più compatta ed è caratterizzata da una colorazione più intensa rispetto alle serie precedenti, mantenendo però le caratteristi che che l’hanno resa famosa: pianta rotonda, crescita uniforme, steli robusti e fiori grandi.
Ciclamino Superserie Pet ticoat: Novità di questo è la reintroduzione sul mercato della Superserie Petticoat con lo slogan “Essere nor mali è noioso”. I fiori di questo mini ciclamino, disponibile in tre colori, sono a forma di campanella, con petali semidoppi girati verso il basso. Il Petticoat produce un numero esorbitante di fiori che durano davvero a lungo.
Begonia Dragon Wing bianca foglia verde: Da ol tre 20 anni il mercato aspet ta di poter affiancare alla Dragon Wings rossa e rossa anche la variante bianca, che finalmente è arrivata. Una pianta grande, ideale per parchi e giardini.
Echinacea Artisan mix: Una combinazione di tre colori (giallo, arancio e rosso) per questa prima echinacea F1 del merca to, proveniente da seme. Questa pianta fiorisce nel primo anno, i fiori arri vano a tarda primavera e ha un’ottima resistenza al freddo. Di fatto, è una pianta perenne.
SunPaties bicolori (Candy): Ottima novità i fiori “stellati” nella serie di Impatiens SunPatiens. Adatte al giardino, ampliano la gamma dei colori con caratte ristiche tipiche della serie: resistenza al sole e all’ombra, ottima tolleranza alla piog gia e coltivazione a temperatura più bassa rispetto alle altre impatiens simili a SunPatiens.
Basilico genovese JJ new: Un basilico con elevata re sistenza alla peronospora, malattia che crea notevoli problemi sia in colti vazione che al cliente finale. JJ new è adat to alla coltivazione in vaso, ha un’elevata resistenza alla malattia e un ottimo profumo di basilico genovese.
Gerani interspecifici Amazonia: Sono passati due anni dall’introduzione di questi gerani e ora la gamma sarà composta da ben 35 varietà suddivise in 6 gruppi. Questa serie da soddisfazione sia ai produttori, per fa cilità di coltura, che ai consumatori finali per resistenza e longevità ai primi geli. Le caratteristiche comuni sono: uniformità/omogeneità del gruppo, dimensione uniforme dei fiori del gruppo, fioritura du ratura, autopulenti e resistenti al caldo, semplice manutenzione e ottima resistenza alle intemperie.
Leonard: Dopo aver intro dotto 5 novità l’anno scorso, Lazzeri è pronta ad introdur ne altrettante con l’anno nuovo. Con ben 19 varietà, questa serie è completa per il mercato degli osteospermum. Le caratteristiche comuni di questa serie sono: regolarità, omogeneità e buona ramificazione che comportano una crescita e una necessità di nanizzante molto simili, precocità regolare e sincronizzazione della fiori tura, molto importante in fase di imballo, adatta anche per combinazione in TRIS.
Impatiens Pizzica: la serie raggruppa 8 varietà, le cui caratteristiche comuni sono: fiore semplice e grande, colore intenso, omogeneità e regolarità nella crescita, fioritura sincro nizzata, adatta a qualsiasi forma di vaso.
Brasileira: nuova genetica di Mandevilla di recente intro duzione, molto esotica. La sua caratteristica principale è la diversità nei colori, nella forma dei fiori e nel vigore della varietà. La fioritura, inoltre, è medio precoce e abbondante e la serie da grande soddisfazione non solo al produttore, ma anche al consumatore finale per la sua fioritura continua e abbondante.
Cornus alba Miracle: Questo Cor nus variegato ha foglie verdi e bianche con bordo rosa in primavera e all’ini zio dell’estate. Tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno, invece, le foglie si colorano di un rosa-porpora inten so, arrivando ad avere steli rossi molto decorativi. Questa pianta tollera bene sia il pieno sole che l’ombra parziale e senza potatura può arrivare ad essere alto e largo circa 2 metri, mentre con potatura rimane intorno al metro.
Prunus laurocerasus Otto Su preme: Otto Supreme è carat terizzata da una crescita rapida, con foglie verde scuro e fiori bianchi in primavera, con pota tura da effettuare in primavera ed estate. Dopo 5 anni, questa pianta può arrivare ad essere alta circa 2 metri e larga 1 metro. Otto Supreme, inoltre, è adatta per le piantagioni di massa e per le siepi, ma è ottima anche per essere piantata in vaso.
Panicum virgatum ‘JS Buffalo Green’: Famosa per il suo porta mento robusto ed eretto, questa pianta è caratterizzata da un colo re verde brillante del foglie, a con trasto con i fiori ramati. ‘JS Buf falo Green’ non cresce troppo, ha una fioritura abbondante e tra le fine dell’estate e l0inizio di agosto si presenta con fiori molto grandi.
Hydrangea paniculata Bonfi re: Un arbusto in grado di creare la giusta atmosfera praticamente ovunque. Hydrangea Bonfire è caratterizzata da grandi fiori ro sati he cambiano colore durante la stagione di fioritura: dalla tonalità bianco-verde, passano len tamente a verde-rosa, fino ad ar rivare ad un rosa scuro intenso.
Tre aziende con un grande obiettivo: quello di proiettare il settore verso un futuro che sia non solo più sostenibile, ma anche più profittevole. Un accordo che racconta i punti di forza, messi al servizio dell’agrofotovoltaico, di Signify, leader mondiale dell’illumi nazione, Artigianfer, leader internazio nale nella progettazione e costruzione di serre industriali, e Vespera Power, protagonista emergente del mercato italiano dell’energia solare.
A raccontarci l’accordo è Corrado Massone, Commercial Leader Agricol ture & System Integrators Signify Ita lia, Israele e Grecia.
È quello siglato tra Signify, Artigianfer e Vespera Power per lo sviluppo di soluzioni integrate per il settore dell’agrofotovoltaico
Com’è nato l’accordo tra Argianfer, Signify e Vespera Power?
Da sempre, la missione di Signify è esplorare lo straordinario potenziale della luce per migliorare il mondo e la vita delle persone. Nel raggiungimento di questo obiettivo la passione per l’in novazione in chiave sostenibile gioca un ruolo fondamentale e siamo costan temente alla ricerca di nuove collabora zioni e sinergie per poter fare realmente la differenza. L’accordo con Artigianfer
colloquio con Corrado Massone di Benedetta MinolitiTre aziende, un grande accordo
Vespera Power metterà a disposizione il proprio expertise, derivante dalla realizzazione di progetti precedenti nelle serre solari fotovoltaiche. Tutto questo sarà possibile grazie al contributo di Artigianfer, realtà che dal 1966 vanta una specializzazione nella progettazione e costruzione di serre con una forte componente tecnologica. Signify, grazie alla sua esperienza nel campo dell’illuminazione dedicata all’orticoltura, creerà un sistema illuminotecnico più efficiente e sostenibile. Tutto questo grazie all’utilizzo di apparecchi smart, intelligenti e predittivi che consentiranno di gestire l’impianto in modo semplice, veloce e intuitivo a seconda delle esigenze.
e Vespera Power va esattamente in questa direzione e ci vede in prima linea nello sviluppo di soluzioni integrate all’avanguardia per il settore dell’agrofo tovoltaico. Tra le fonti rinnovabili, l’a grofotovoltaico è sicuramente la più importante perché in grado di massi mizzare la sinergia tra il settore agricolo e quello energetico producendo energia elettrica pulita, supportando il processo di decarbonizzazione e permettendo la valorizzazione del territorio grazie a un duplice utilizzo dello stesso, il tutto senza ridurre la superficie coltivabile, anzi tramite l’a dozione della luce artificiale per mas simizzare il raccolto. L’accordo nasce proprio da qui: dall’obiettivo comune di proiettare il settore dell’agricoltura verso un futuro più sostenibile e, al tempo stesso, profittevole.
Perché si è deciso di partire dalla Pu glia come prima Regione che speri menterà i primi sistemi agrofotovol taici frutto della collaborazione delle tre aziende?
In Puglia l’agricoltura è un settore di primaria importanza dal punto di vi sta economico. La Regione è infatti ai primi posti nel nostro Paese per la produzione di molti prodotti simbolo del Made in Italy. Inoltre, le aziende agricole pugliesi si sono già dimostrate particolarmente sensibili al tema della sostenibilità e ricettive all’innovazione tecnologica, come dimostra la recente collaborazione tra Signify e l’Azienda Agricola F.lli Lapietra di Monopoli, vol ta a portare i vantaggi dell’illuminazio ne LED nella coltivazione in idroponica
degli ortaggi, in particolare dei pomo dori. Queste sono alcune delle ragioni che ci hanno portato a scegliere la Puglia come prima Regione in cui instal lare i primi sistemi agrofotovoltaici nati dall’accordo con Artigianfer e Vespera Power.
Un accordo di questo tipo è impor tante, oggi, anche alla luce della crisi energetica che sta investendo il Paese? Immagino che la risposta sia sì e vorrei sapere perché.
L’accordo con Artigianfer e Vespe ra Power assume una rilevanza anco ra maggiore alla luce dell’attuale crisi energetica. Nei mesi a venire, sarà fon damentale rispondere al fabbisogno energetico nazionale massimizzando il potenziale delle risorse presenti sul ter ritorio, laddove possibile senza rinun ciare alla sostenibilità e investendo sulle fonti rinnovabili e su soluzioni e tecno logie in grado di ridurre, ottimizzare o perfino azzerare i consumi. Il contesto attuale, infatti, non deve far perdere di vista gli obiettivi di sostenibili tà fissati dall’ONU con l’Accordo di Parigi e ribaditi dall’Unione Europea con il Green Deal, obiettivi che Signify ha fatto suoi con il programma Green Switch, parte della più ampia strategia “Brighter Lives, Better Wor ld 2025”, che si prefigge di raddop piare l’impatto positivo dell’azienda sulla società e sull'ambiente entro, appunto, il 2025. In senso più ampio, l’obiettivo dell’accordo con Artigianfer e Vespera Power è quindi anche quello di garantire più energia pulita per tutti, per un futuro più sostenibile.
“La passione per l’innovazione in chiave sostenibile gioca un ruolo fondamentale e siamo costantemente alla ricerca di nuove collaborazioni e sinergie per poter fare realmente la differenza”
In un momento di profonda crisi per il settore florovivaistico non bisogna farsi trovare impreparati. Nulla va lasciato al caso e l’assicurazione diventa un’alleata fondamentale
Danni climatici e atmosferici, legati a fe nomeni imprevedibili come gli incendi e ad elementi più tecnici, come i macchi nari sempre più tecnologici. Per ognuno di questi aspetti esiste la giusta polizza assicurativa, come ci ha raccontato Ila ria Borelli, Country Manager Italia di Gartenbau-Versicherung VVaG. Con lei abbiamo ripercorso brevemente la cre scita e lo stallo del settore florovivaistico, provando poi a capire quali siano le assi curazioni più richieste e perché, invece, alcuni siano ancora restii rispetto alla sti pulazione di polizze più complesse.
Durante la pandemia il settore, sia in Italia che all’estero, ha vissuto una crescita importante, per poi ritrovarsi adesso in una situazione di stallo. Si riuscirà a trovare un equilibrio?
«In tutti i Paesi in cui operiamo abbiamo notato un aumento delle vendite. C’è stata una crescita e poi uno stallo, un po’ come in tutti i mercati. Adesso, soprat tutto, l’aumento dei costi dell’energia sta creando, a chi più chi meno, problemi
Ilaria Borelli, Country Manager Italia di Gartenbau-Versicherung VVaG.
colloquio con Ilaria Borelli di Benedetta Minolitiper riscaldare le serre. Quindi, mol ti stanno riducendo la produzione. Ci sono dei casi singoli, dove con l’aumento leggere del prezzo della pianta si è riusciti a calmierare l’aumento generale dei costi, ma sono casi isolati. Difficile dire ora se si riuscirà a raggiungere un equilibrio, sia sul breve che sul lungo periodo».
La crescita ha portato le aziende ad in vestire in nuove strutture, orientadole poi a stipulare dei contratti assicurativi?
«Nel settore delle orticole si continuano a fare grossi investimenti, quindi resta un trend positivo a livello assicurativo. Quel la che c’è è una mancanza di manodo pera, di conseguenza si costruisce meno. In Italia, però, manca la mentalità del “costruire meglio”. Con i cambiamenti climatici noi cerchiamo di fare consulen za, ma serve ancora lavorare per far capire che servono strutture più robuste».
Quali richieste arrivano dalle aziende a livello assicurativo?
«Principalmente cercano protezione contro i danni climatici. Anche qui c’è
ancora un po’ una mentalità assicurativa da sviluppare rispetto ai Paesi nordici, ad esempio. La maggior parte delle aziende chiede questo tipo di coperture, già l’in cendio è meno sentito. Le assicurazioni più tecniche poi sono sempre meno ri chieste, ma da questo punto di vista c’è sicuramente un miglioramento».
Al di là dell’aspetto economico, quali sono i motivi del minore interesse nei riguardi delle assicurazioni più tecni che?
«Manca la percezione del rischio. Un incendio, ad esempio, non capita tutti i giorni, ma se succede in un attimo si perde tutto, è un evento che porta un danno totale. Per molti è più semplice dire “a me non succede”, ma invece si dovrebbe pensare “perché non ha me?”. Noi avevamo iniziato a portare avanti, prima della pandemia, dei progetti di divulgazione che vorremmo riprendere. Questo per raccontare come l’assicu razione sia importante e possa aiutarti anche con le banche, ad esempio, ad avere più credito. Vorremmo trasmet tere questa mentalità in modo che l’as sicurazione aiuti gli imprenditori nella gestione finanziaria dell’impresa».
Nella foto sopra la sede di Verona. Nelle altre foto i danni causati in Italia, gli scorsi 15 e 16 agosto, da una serie di temporali che si sono abbattuti su Lazio, Emilia Romagna e Veneto.Con i cambiamenti climatici noi cerchiamo di fare consulenza, ma serve ancora lavorare per far capire che servono strutture più robuste
«Non era facile ripartire con Flormart do po la lunga pausa dovuta al Covid, ma ci siamo impegnati perché siamo convinti che il florovivaismo sia un’altra eccellenza del made in Italy, anch’essa da esportare, potenziando maggiormente quanto già fatto finora». A riassumere l’importanza del ritorno alla fiera padovana è Gino Gandolfi, presidente di Fiere di Parma. La 71esima edizione di Flormart, tenutasi a Padova dal 21 al 23 settembre, ha visto la presenza di circa 200 stand di aziende espositrici, 150 buyers esteri e migliaia di operatori professionali. Tut ti portati a Padova dal programma di Fiere di Parma, che quest’anno ha organizzato la manifestazione per la prima volta e con tinuerà a farlo per il prossimo decennio, e ICE-Agenzia. Da Flormart 2022 parte la grande campagna “The Green Italy”, un progetto per la riforestazione della città e per l’ampliamento delle aree verdi su tut to il territorio nazionale. L’Italia, ad oggi, ha una disponibilità immediata di circa 4 milioni di nuovi alberi l’anno, ma si potrà fare sempre di più. Questo, ovviamente, se si investirà sul florovivaismo e sullo svi luppo fisico dei vivai in particolare, per trovare nuove superfici utilizzabili per le
piantagioni e superare ostacoli burocrati ci e vincoli ambientali. “The Green Italy” significa fare velocemente passi in avanti verso la transizione ecologica, con pro getti per realizzare giardini verticali, riu tilizzare aree industriali dismesse, vertical farming, logistica e tecniche sostenibili di produzione, sia in serra che in campo. Al la 71esima edizione di Flormart ha preso parte anche Josep Pagès, Segretario Ge nerale di ENA (European Nurserystock Association), che ha dichiarato: «Il verde
urbano ha un impatto notevole sull’am biente perché riduce l’inquinamento, brucia CO2, produce ossigeno e rende le città più belle e i cittadini più sani e felici». L’ENA promuove “Green Cities Europe”, progetto a cui aderiscono 13 Paesi europei, tra cui l’Italia, che prevede l’attivazione di congressi, se minari e incontri B2B per assistere i professionisti che svolgono un ruolo decisivo nell’urbanistica e nella pianificazione del paesaggio
Per la prima volta dopo 4 anni, il settore del verde si è riunito per la 24esima edizione di GaLaBau, dal 14 al 17 settembre, al Centro Esposizioni di Norimberga. La fiera è stata caratterizzata dal tema centrale dell’innovazione, per discutere questioni urgenti relative al futuro. L’orticoltura e l’agricoltura, infatti, giocano un ruolo chiave nella lotta ai cambiamenti climatici e necessitano di un continuo sostegno politico. «GaLaBau ha stabilito nuovi standard» ha dichiarato Lutze von Wurmb, presidente della BGL. «Finalmente abbiamo potuto ritrovare vecchi amici e stringere nuovi rapporti d’affari di persona, sperimentando ancora una volta quanto GaLaBau sia preziosa e insostituibile come motore propulsore per il nostro settore». Quest’anno sono stati 1102 gli espositori, provenienti da 33 Paesi, che nei 14 padiglioni della manifestazione hanno presentato i loro nuovi prodotti per la progettazione, la
costruzione e la manutenzione ecologica. La maggior parte degli espositori proveniva dalla Germania (834), seguita da Paesi Bassi, Italia, Austria, Polonia e Francia. Il 93% ha valutato positivamente l’esito della propria partecipazione a GaLaBau. Quasi tutti, inoltre, hanno stabilito nuovi contatti commerciali e circa il 90% si aspetta un’intensa attività commerciale dopo la fiera. A sottolineare il grande successo di GaLaBau è anche la percentuale degli espositori già pronta per l’edizione 2024: oltre il 90% esporrà nuovamente tra due anni. Fondamentali anche i visitatori di GaLaBau, che quest’anno ha totalizzato 62mila presenze da 76 Paesi. Ma non solo. Perché la fiera è riuscita anche grazie agli eventi tematici, agli incontri e ai premi consegnati. GaLaBau tornerà con la sua prossima edizione, già confermata, dall’11 al 14 settembre 2024 sempre al Centro espositivo di Norimberga
Una nuova iniziativa dedicata alle tecnologie digitali e all’innovazione. Parliamo di Fieragricola Tech, evento nell’ambito dell’agricoltura presentato da Veronafiere in programma l’1 e 2 febbraio 2023. «Fieragricola Tech nasce dall’esigenza dell’agricoltura di introdurre nuove tecnologie e innovazioni digitali con l’obiettivo di rispondere alle esigenze di qualità, sicurezza alimentare, ma anche sostenibilità economica, sociale e ambientale, di tutela dei rischi climatici e ambientali, di utilizzo razionale delle risorse idriche». A spiegarlo è Federico Bricolo, presidente di Veronafiere. Fieragricola Tech sarà caratterizzato da tre macro-aree: robotica e digitale, energie rinnovabili in agricoltura e soluzioni tecnologiche per la gestione e il risparmio idrico. Temi che, come ha spiegato Sara Quotti Tubi, responsabile dell’area Agritech, sono di «interesse prioritario per le imprese agricole e le catene di approvvigionamento del comparto, alla luce degli eventi legati alla crisi climatici, alla siccità che ha colpito l’emisfero Nord nei mesi scorsi e alle speculazioni in atto sui prezzi dell’energia e sulle commodity agricole, in parte legate alla guerra in Ucraina». L’innovazione digitale, al centro dell’evento di febbraio, è essenziale in agricoltura.
A dimostrarlo è anche la costante crescita del mercato della digital innovation nel settore, con investimenti in Agricoltura 4.0 che hanno raggiunto 1,6 miliardi in Italia nel 2021, segnando un +23% rispetto al 2020. Inoltre, come sottolineato dalla professoressa Chiara Corbo, direttrice dell’Osservatorio Smart Agrifood del Politecnico di Milano, il mercato della digital innovation in agricoltura continuerà a segnare un trend positivo. «Gli investimenti cresceranno ad un tasso annuo dell’8,6% nei prossimi cinque anni, grazie a politiche di sostegno e all’esigenza di gestire con maggiore razionalità la risorsa idrica attraverso soluzioni per l’irrigazione di precisione, la gestione del suolo, la fertirrigazione, il bilancio idrico del suolo, la pianificazione dell’irrigazione o il monitoraggio dello stress culturale». Secondo le risposte al questionario dell’Osservatorio Smart AgriFood le priorità per il prossimo futuro sono: investimenti sui sistemi di monitoraggio e controllo di macchine e attrezzature agricole (32%), sistemi di monitoraggio dei terreni (29%) e irrigazione di precisione (28%).
Portare ai coltivatori dell’Africa orientale una serie di varietà di fiori: è questo l’obiettivo della collaborazione tra Interplant e Royal Van Zanten. Interplant diventerà così un agente di Royal Van Zanten, per rappresentare le sue varietà nella regione, dove la prima azienda ha una forte presenza da anni. Così, le strutture di Interplant in Kenya serviranno come base per le prove floreali con: Alstroemeria, Statice, Chrysanthemum e Limonium «Cerchiamo attivamente collaborazioni con partner di valore» ha spiegato Rick Kroon, direttore commerciale di Royal Van Zanten. «La collaborazione con Interplant rafforza le nostre attività in Africa orientale e i nostri servizi ai coltivatori in questa regione». E a sua volta Robert Ilsink, CEO di Interplant Summerflowers & Seeds, ha dichiarato: «Noi apprezziamo il know-how condiviso e la stretta relazione con i nostri clienti. A loro volta, beneficiamo di una scelta più ampia di varietà di alta qualità. La partnership con Royal Van Zanten farà crescere il nostro portafoglio e la nostra esperienza». Scelto per il microclima adatto nella regione di coltivazione dei fiori del Kenya, l’impianto di prova di Naivasha è posizionato strategicamente nel cuore della regione. Inoltre, in considerazione della crescente domanda di risorse naturali del territorio, si è cercato di riciclare gran parte dell’acqua utilizzata nell’impianto, che funziona principalmente a energia solare
In un momento critico per l’umanità e il pianeta, con i cambiamenti climatici che incidono sempre di più anche sulla vita quotidiana, occorre mettere in atto un impegno concreto e soluzioni tangibili. Così, la Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi, PoliHubInnovation park & Startup Accelerator e Politecnico di Milano hanno raccolto questa sfida importante, scegliendo di impegnarsi nella lotta al climate change in modo attivo. In che modo? Attraverso Encubator, programma nato per individuare progetti tecnologici nell'ambito della sostenibilità, per valorizzare al massimo il loro potenziale
L’obiettivo è quello di individuare team che stanno progettando tecnologie in grado di indirizzare le sfide sociali, ambientali ed economiche, supportandoli nella crescita avverso programmi di accelerazione, grant e accesso agli investitori.
Il progetto si rivolge a spinoff universitari e provenienti da centri di ricerca e a startup early stage italiane, europee e internazionali. Le candidature sono aperte fino al 31 ottobre e il programma di accelerazione si concluderà a maggio 2023. A gennaio, durante la finale, una Giuria istituzionale premierà i 7 migliori team, che avranno accesso a: un grant in denaro (40mila euro), di cui 25mila euro da investire per lo sviluppo del progetto e 15mila per usufruire del programma di accelerazione; un programma di accelerazione gestito da PoliHub di 4 mesi; un network di aziende, founder, mentor, subject matter expert e investitori del mondo imprenditoriale, dell’energia e dell’economia circolare; infine, un Demo day, dove incontrare gli investitori e avere l’opportunità di intraprendere un percorso privilegiato per accedere a investimenti seed.
«La crisi climatica è sotto gli occhi di tutti, con conseguenze ambientali e sociali sempre più gravi» ha affermato Enrico Deluchi, CEO di PoliHub. «Impegnarsi per ridurne gli effetti è un obbligo ed è il momento di agire concretamente. Servono nuove tecnologie che tutelino le risorse naturali, soluzioni che non impattino sull’ambiente. Sono le startup i soggetti migliori per portare sul mercato le nuove invenzioni, soprattutto quelle provenienti dalla ricerca universitaria. Siamo convinti che da Encubator potranno emergere nuove tecnologie capaci di ridurre le emissioni, di tutelare le risorse naturali e limitare l’impatto ambientale delle attività umane».
L’associazione Internazionale dei Produttori Orticoli ha eletto il suo nuovo presidente: Leonardo Capitanio. L’annuncio è stato dato durante l’Assemblea generale del 74° Congresso annuale dell’AIPH ad Almere, nei Paesi Bassi. Leonardo Capitanio, coltivatore di piante ornamentali a Monopoli, ha in passato ricoperto il ruolo di Presidente dell’ANVE, l’Associazione Italiana Esportatori di Materiale Vivaistico. Inoltre, è stato anche vicepresidente dell’AIPH. «L’orticoltura è la mia vita» ha dichiarato, commentando la sua elezione, il neo presidente dell’AIPH. «Mio padre era un vivaista e io avevo otto anni quando ho iniziato a seguire le sue orme. Ora mi propongo di aiutare il settore a superare questa
Da sinistra: Leonardo Capitanio, nuovo presidente dell’AIPH, l’ex presidente Bernard Oosterom e Tim Briercliffe, segretario generale AIPH.
stagione difficile, attanagliata dalla pandemia di Covid-19 e dai costi folli dell’energia». E ha aggiunto: «Ho la visione di un’industria orticola più sviluppata, supportata da soluzioni tecnologiche forti che possano aiutare l’intera filiera». Tra i suoi obiettivi per l’AIPH, Capitanio ha quello di farne una risorsa globale per la promozione delle Città Verdi e la promozione di mostre orticole internazionali. Ma anche la raccolta e la diffusione di dati e informazioni sull’industria orticola internazionale e l’ulteriore sviluppo della preziosa rete dell’associazione. Soprattutto, il presidente dell’AIPH ha sottolineato di non dimenticare mai «l’importanza delle aziende a conduzione familiare che hanno segnato la storia dell’orticola mondiale, dall’Asia all’America, passando per l’Africa, l’Oceania e l’Europa».
L’Università di Bologna si muove verso un futuro all’insegna della sostenibilità, dell’innovazione e del risparmio energetico. Lo ha fatto presentando le nuove aule, già pronte ad accogliere gli oltre 1000 studenti di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari, e l’illuminazione sostenibile delle Serre, durante l’inaugurazione con Giovanni Molari, rettore dell’Ateneo. Oltre alle nuove aule, al centro dell’attenzione anche le serre del dipartimento, dotate di un nuovo impianto di illuminazione artificiale basato sulla tecnologia C-LED volta al raggiungimento di una maggiore sostenibilità. L’utilizzo dei Led, infatti, permettere di abbattere i consumi energetici fino al 40%. Le azioni realizzate presso il DISTAL sono il primo esempio delle nuove strategie d’insieme che l’Università intende adottare per far fronte alla crisi energetica e diffondere una nuova cultura della sostenibilità. «Un’istituzione come la nostra non può che adottare comportamenti responsabili e lungimiranti che garantiscano la piena sostenibilità e rappresentino esempi da imitare» ha scritto il rettore.
Piccoli e delicati. Sono i due aggettivi che meglio descri vono i tulipani botanici, conosciuti anche come tulipani nani, eletti “bulbo dell’anno”. Oltre che per l’altezza ridotta, questo fio re si caratterizza per la for ma a stella che lo differen zia dai più classici tulipani. Un’altra differenza con la va rietà più ordinaria riguarda i bulbi. Quelli dei tulipani botanici infatti, a differenza dei classici, si moltiplicano sottoterra, producendo così continuamente nuovi bulbi. I tulipani botanici, inoltre, danno un contributo im portantissimo alla biodiver sità del giardino. Il motivo? Fioriscono presto, produ cendo una grande quanti tà di polline e nettare, facilmente accessibile agli insetti, che da qui riescono a trarre
una fonte di nutrimento irri nunciabile. Parliamo di tuli pani non per caso adesso, vi sto che l’autunno è il mese più indicato per piantarli, a condizione che non geli.
Questo fiore resiste bene a freddo e vento e c’è una cosa essenziale da fare quando lo si pianta: esporlo alla luce so lare, con la punta rivolta ver so l’alto. Per quanto riguar da invece le varietà, c’è un tulipano botanico per tutti i gusti. Infatti, ad ecce zione del blu, questo fiore è disponibile in tutti i colo ri, da quelli pastello a quelli più accesi. Tra le varietà più interessanti troviamo: Tuli pa “Lilac Wonder” e “Lady Jane”, caratterizzati da de licate tinte pastello. Per chi ama i colori più audaci, in vece, come resistere alle va rietà Tulipa “Toronto” e “Sylvestris”. Se, invece, si vuole optare per qualcosa di particolare, la scelta non può che ricadere su Tulipa “Pi nocchio”, irresistibile grazie ai suoi petali rossi e bianchi.
Il trasporto delle rose, e dei fiori in generale, via mare rispetto a quello aereo riduce l’impronta di carbonio fino al 92%, secondo diversi studi. Tuttavia, il trasporto via mare richiede tempo e i fiori sono sottoposti a una forte pressione. Chrysal ha tenuto conto di tutti questi elementi per sviluppare, con un lavoro di più di dieci anni, il Chrysal Sea Freight Service: una combinazione di un concetto unico di post-raccolta e di servizio che mantiene i fiori freschi e controlla la Botrytis (conosciuta anche come “muffa grigia”) durante il trasporto via mare e il lungo stoccaggio. Le rose, in particolare, con la soluzione proposta dall’azienda, vengono trattate con Rose Dip e il trattamento anti-etilene, oltre ad essere monitorate da assistenti tecnici Chrysal lungo tutta la filiera, dalla raccolta all’arrivo in Europa. Il servizio riduce così lo spreco di fiori e il tasso di rifiuto, consentendo anche la condivisione di dati importanti con tutte le parti coinvolte durante la fase di trasporto.
Una prima volta da ricordare quella di Plantarium|Groen-Direkt, fiera tenu tasi gli scorsi 24 e 25 agosto all’Inter national Trace Center di Hazerswou de/Boskoop nei Paesi Bassi. «I risultati confermano che questa prima edizione è stata un successo» ha dichiarato a se guito della manifestazione la direttri ce Linda Hoogendoorn-Veelenturf. «È stato bello vedere che il nostro ap proccio è efficace e ci ha fornito in formazioni utili per le prossime edi zioni»
Nonostante le lamentele da parte di espositori e visitatori sulle elevate temperature all’interno degli spazi, che non saranno un problema nella prossi ma edizione, che si terrà in primavera il 7 e l’8 febbraio, le reazioni a seguito di questa prima edizione sono state entusiaste. Per la maggior parte degli espositori la partecipazione a Planta rium|Groen-Direkt è importantissima per mantenere i contatti con i clienti, ma anche per stabilire nuove relazio ni commerciali. Inoltre, ad essere apprezzati sono stati anche la “qualità
dei visitatori” e le strutture utiliz zate, che hanno ottenuto rispettiva mente 8 e 7,3 come punteggi. Nu meri importanti, come sottolineato da Ids Boersma, direttore ad interim del la fiera. «Ho organizzato decine di fiere e questi punteggi sono eccezionali, so prattutto per un evento nuovo» ha di chiarato Boersma. «Gli standisti olan desi tendono a essere piuttosto critici.
È fantastico vedere che questa mani festazione ha ottenuto punteggi così alti, anche per aspetti spesso conside rati problematici, come la ristorazione. La prova più evidente di quanto la fie ra sia stata apprezzata è il numero di prenotazioni che sono state fatte subi to dopo: circa il 35% degli esposito ri si è già registrato per partecipare all’edizione primaverile!».
Un’industria che rischia di uscire dal mercato. È quella dei trattori, dei mezzi agricoli e delle relativa componentistica, che si sta ritrovando investita dalla crisi. Le spese per l’energia, le materie prime e la logistica fanno impennare i costi di produzione, costringendo le aziende a continui ritocchi sul prezzo finale dei prodotti. Così, un settore di punta della meccanica italiana, con un fatturato annuo superiore a 13 miliardi di euro, si trova a dover fare i conti con l’aumento dei costi di produzione. Questi sono attualmente molto onerosi per un settore che ha processi di lavorazione che consumano non solo molto energie, ma che utilizzano soprattutto materiali come ferro, plastica e semiconduttori. Secondo FederUnacoma, la Federazione italiana dei costruttori di macchine agricole, negli ultimi sei
mesi il prezzo cumulativo delle varie fonti energetiche è cresciuto del 110%. Inoltre, prima della pandemia la voce “energia” incideva del 3,9% sul totale dei costi di produzione. Entro fine anno, secondo una stima realizzata da Confidustria sulla base dei valori medi di agosto, potrebbe salire fino al 10,2%. Ma non è solo l’aumento irrefrenabile del prezzo dell’energia a preoccupare. Infatti, anche sul fronte dei materiali la situazione è piuttosto complessa. Secondo quanto emerso, il prezzo complessivo degli acciai a caldo, di quelli legati e della ghisa è cresciuto in un anno fra il 30 e il 40%, mentre quello delle plastiche è aumentato fra il 20 e il 30%. Secondo Alessandro Malavolti, presidente di FederUnacoma, è il momento per mettere in atto in tempi rapidi «una strategia che sostenga il settore in modo ‘sistemico’, cioè tenendo conto di tutte le variabili che lo influenzano in modo sempre più allarmante».
Con la sua fioritura in settembre, Lati nia Crispino è la varietà di ciclamino perfetta per il periodo autunnale
I suoi colori vivaci, grazie anche al mix frangiato, illuminano gli ambienti.
Inoltre, l’originalissima forma a fiore e il mix perfetto tra foglie verdi e marmo rizzate la rendono semplicemente per fetta per dare un tocco colorato anche agli spazi esterni.
Tra le novità proposte da Morel quest’anno c’è anche Halios, nelle varian ti Curly (Salmone e Rosa Indiano) e Fantasia, caratterizzata dal suo partico lare bicolore e disponibile in: Magenta evolution, Violetto intenso evolution e Fucsia vivo evolution
Dalla profumatissima variante ABSOLU ai nuovi colori di Smartiz, fino al tipico fiore della varietà Metis, le proposte per il 2023 dell’azienda francese
Dall’autunno alla primavera, grazie ai colori vivaci e all’intenso e inconfondi bile profumo, i ciclamini sono i fiori perfetti per ambienti interni ed ester ni. Lo sa bene Morel, azienda francese che dal 1945 porta avanti, nel sud della Francia, la passione per questa pianta erbacea perenne. L’azienda, con un ricco catalogo com posto da oltre 280 varietà, quest’anno propone dieci novità. Tutte nate grazie alla combinazione di due linee parentali robuste, frutto del lavoro di innovazio ne e volontà di diversificarsi di Morel.
Non possono mancare, tra le novità proposte dall’azienda francese, i cicla mini nelle varianti Smartiz e Metis. La prima in due diversi nuovi colori, Bor deaux e Rosa Bengale, è caratterizzata da una fioritura abbondante.
La seconda, invece, è semplicemente unica nel suo genere, con il fiore a for ma di ventaglio in miniatura e il contra sto cromatico molto marcato. Infine, una novità profumatissima. Con le sue note di agrumi e mughetti, la variante ABSOLU è perfetta per la fioritura in estate, ma anche in autunno, grazie alle ottime prestazioni all’aperto in fioriere e balconi. Questa particolare tipologia di ciclamino pro posta da Morel, con fiore 100% Victo ria, è caratterizzata da un bel fogliame verde scuro marmorizzato.
A renderla ancora più speciale ci pensa il contrasto con il colore dei fiori, con il loro inconfondibile bordo colorato che non passa inosservato neanche all’oc chio più disattento.
di Penelope MoranL’azienda pistoiese è stata premiata alla fiera padovana per la sua collezione di Lagerstroemia indica
Un premio dedicato all’innovazione del florovivaismo. È quello ottenuto a Flomart 2022, la fiera di Padova che si è tenuta dal 21 al 23 settembre, da Romiti Vivai. L’azienda pistoiese è sta ta premiata dal Ministro delle politiche agricole Stefano Patuanelli per la colle zione di Lagerstroemia indica a fioritura precoce, capace di fiorire sia nei paesi del Nord europa che in quelli mediter ranei. La selezione presentata da Romiti Vivai comprende piante a foglia scura e fioritura precoce, ma anche piante a fo glia verde con fioritura prolungata. Le varietà proposte, inoltre, sono resistenti alle malattie e ottime per essere coltiva te in vaso.
Entrando nel dettaglio della proposta di Romiti Vivai, l’attenzione si è foca lizzata su Lagerstroemia Indica Violet Lord e White Queen. La prima, carat terizzata da un fogliame particolarmen te scuro e dal fiore rosa intenso, con fioritura in Italia a fine giugno che si protrae per tutta l’estate. La seconda, invece, riconoscibile dal fiore bianco “più puro e brillante che ci sia in com
mercio”. Entrambe le varietà sono state testate dai vivai Romiti per tre anni pri ma di essere messe in commercio. Così, si è potuto osservare il comportamen to dei Lagerstroemia indica in tutte le stagioni. Romiti Vivai produce queste piante premiate a Flormart in diversi formati: a cespuglio nel vaso da 6 litri, a mezzo fusto e ad alberello in vaso da 15 litri altro 130-140 cm Ma non è finita qui. L’azienda, infatti, propone anche altre due varietà molto interessanti. Purple Star è la prima a fiorire, da metà maggio per poi ripetere la fioritura a settembre, ed è caratteriz
zata da foglie verdi e fiore color porpo ra. Eveline, invece, è una varietà rico noscibile grazie al suo fogliame verde e al fiore del colore rosa acceso. «L’innovazione è importante per avere sempre più piante resistenti e adat te alle sfide che l’adattamento climatico richiede» ha detto Davide Romiti, figlio di Gianluca e nipote di Lorenzo e Marco, co-fondatori dell’azienda pisto iese, ritirando il premio.
Tutte le varietà di Lagerstroemia di Romiti Vivai indaco. Inoltre, è quella più rifiorente tra tutte le Lagerstroemia
• Double Dynamite, caratterizzata da una fioritura unica rosso intenso su fogliame scuro
• With Love Eternal: parte della serie With Love, questa varietà è riconoscibile dal fiore color
• Lagerstroemia indica “Rhapsody in Pink”: Infiorescenze grandi e particolarmente ricche di fiori rosa a contrasto con il fogliame rosso-bordeaux.
1. Davide Romiti con il premio Flormart 2022.
Lagerstroemia indica Eveline.
Lagerstroemia indica Purple Star.
L’autunno è ufficialmente iniziato e ha già riservato diverse novità in termini di piante più vendute, con una new entry arrivata subito in Top 3
Skimmia.
La Skimmia, new entry in top 3, o la Hydrangea, che dalla seconda posizione è passata alle decima, chiudendo così la top 10. Sono solo due delle piante più vendute a settembre nella Top 25 di Groen-Direkt Nella parte alta della classifica in termi
ni di numeri, nelle prime tre posizio ni, troviamo: Eounymus, con un balzo dalla 23esima, Calluna (passata dalla 6° posizione alla seconda), e la già citata Skimmia, novità sul podio della Top 25, che spicca sia in termini di nu meri che di fatturato. La Skimmia si
trova infatti al terzo posto in termini di vendite, mentre rispettivamente al se condo e primo posto troviamo Prunus e Hydrangea. Quest’ultima ottiene un ri sultato “peggiore” in termini numerici, passando da un ottimo secondo posto al decimo, chiudendo così come detto
Top 10. Si nota quindi come settembre sia uno dei pochi mesi in cui l’ortensia non è in cima alla lista, almeno in termini numerici. Per quanto riguarda le vendite, invece, continua a collocarsi sul podio. A chiudere la classifica, in termini nu merici, troviamo: acero (23esimo po sizione), Sierfruit (24esimo posizione) e infine Pieris, che chiude la Top 25 di settembre di Groen-Direkt. Andan do invece ad analizzare la classifica per quanto riguarda le vendite, a chiudere la Top 25 sono: Salice (23esima posizio ne), Albizia (24esima posizione) e infi ne il Ceanoto, ultimo per vendite nella classifica.
A questo punto, cosa possiamo aspettar ci per ottobre? Secondo Groen-Direkt, Skimmia e Euonymus continueranno a fare bene. A crescere prossimamente, inoltre, potrebbero essere la Gaul theria e la Viola, che potrebbe rag giungere anche il primo posto. Per il resto, la Top 25 di ottobre sarà com posta principalmente da altri arbusti sempreverdi, con o senza bacche. Oltre naturalmente all’Helle borus, che ha già inizia to la sua ascesa verso le
prime posizioni.
A confermare tutto questo ci pensa la Top 10 di Groen-Direkt, ottenuta attra verso le sue statistiche di vendita. Esclu dendo Abies e Picea, che si trovano ai primi posti grazie alle vendite di alberi di Natale, ad essere grandi protagonisti delle classifiche sono soprattutto sempreverdi, con o senza bacche.
La Camelia entra, in termini di vendite, in Top 10. Moderatamente resistente, questa pianta da giardino è molto amata, come dimostrano anche i numeri. La Camelia, originaria dell’Asia orientale, soprattutto Cina e Giappone, è so prannominata “rosa giapponese” ed è caratterizzata dalla sue foglie semprever di e lucide e dai grandi fiori cerosi, che la rendono appariscente e perfetta per ogni giardino.
L’offerta, inoltre, è diventata sempre più varia negli ultimi anni e ha conquista to tutti, passando da pianta esclusiva a varietà sempre più ricercata e, quindi, sempre più venduta. La particolarità e bellezza della Camelia è che , se posi zionata nel posto giusto e curata ade guatamente, in un inverno mite può iniziare a fiorire già a gennaio
colloquio con Gloria Guagno di Rachele Pozzato
Una tendenza sempre più diffusa nel nostro Paese, così come in tutta Europa. Ne abbiamo parlato con Gloria Guagno di Vivai Guagno, una realtà specializzata nella coltivazione di alberature in terra e in vaso
Un tema di grande attualità, quello del la riforestazione, raccontato dall’azienda padovana nata nel 1982. Con 200 ettari di vivai, 500 specie protette, 1000 km di filari e 4 milioni di piante coltivate, Gloria Guagno ci parla del trend della riforestazione, entrando nel dettaglio dell’offerta di Vivai Guagno e focaliz zandosi su sostenibilità e un altro ar gomento molto attuale: l’aumento dei costi per il settore.
Si parla molto in questi mesi di rifo restazione. È un trend che si registra anche in vivaio? Come andrà secondo te nei prossimi anni?
Il trend ovviamente si percepisce. C’è una ripresa della richiesta che non si ve deva dagli anni ‘90, è da allora che non si parlava di riforestazione in questi quan titativi. Ci sono moltissimi programmi, anche a livello statale ed europeo, e di conseguenza i numeri e le tendenze sono già delineati. Quando si parla di 3 miliardi di piante messe a dimore entro il 2030 in Europa, per la grande mag gioranza si fa riferimento a specie fore stali. Anche all’interno del nostro Pnrr ci sono già degli appalti e dei progetti previsti dalle portate straordinarie.
Collaborando con le Pubbliche Amministrazioni si riscontra un’attenzio ne alle piante autoctone, vostro ambi to di specializzazione?
È da dire: non al 100%. I viali stra dali, ad esempio, rimangono popolati di specie tradizionali, o di quelle che hanno assunto rilevanza di recente. Mi vengono in mente, per citarne alcuni, il Pyrus “Chanticleer” o l’Acer campestre, che possono anche essere autoctone, ma non vengono scelte in base a questo cri terio. Spesso si scelgono queste specie per la crescita massima degli esemplari, o per la resistenza al calore. Allo stesso tempo, sta nascendo la richiesta di un verde urbano diverso, dai boschi urbani alla, ad esempio, rinaturizzazione degli svincoli o dei cigli delle strade che ven gono ricoperti di verde. Ci sono poi an che aree tampone e periferiche che ven
gono riforestate con specie autoctone. Tutti spazi che fino a qualche anno fa non si vedevano.
Nella vostra produzione quali sono le scelte per questo tipo di interventi? E per quali diversi utilizzi alcune caratteristiche sono più adatte?
Da noi sono disponibili tre diversi for mati, che variano in grandezza: i vasi da 9, da 16-18 e da 24 cm. Il vaso 9 è quel lo della pianta foresta per tradizione. Gli esemplari hanno età di uno o due anni e sono il formato più economico e pratico per effettuare nuovi impianti. Inoltre, proprio perché a basso costo, sono i più utilizzati per forestazioni massive da mi gliaia di piante.
Il vaso da da 16-18 cm è utilizzato ge neralmente per piante di due o tre anni, con una gestione più semplice in quanto già grandi. Per esempio: sono più visibili durante lo sfalcio e sono meno minac ciate dalla fauna. Insomma, incorrono in meno rischi e criticità rispetto agli esem plari più piccoli. Però, necessitano di un budget più alto. La differenza, quindi, con il vaso da 9 cm è sostanzialmente economica, perché entrambi i prodotti sono indicati per il medesimo risultato. Infine il vaso da 24 cm, già con il tuto re. Si tratta di un ibrido tra l’alberatura standard e la pianta forestale base. Que sto prodotto esce dal concetto puro di forestazione ed entra più nel tema della riforestazione urbana. Nel primo caso la pianta deve essere sana e robusta, ma coltivata secondo le caratteristiche della specie e le variabilità genetiche, mentre per quanto riguarda la riforestazione ur bana, potrebbe essere necessario indivi duare l’esigenza di aree verdi marginali, ma potenzialmente fruibili. Questo si gnifica che si tratta di impianti molto più a contatto con i cittadini e i fenome ni di vandalismo, per esempio. La pian ta ha un impatto già maggiore rispetto a quelle in vaso 9, la manutenzione è più semplice, ma hanno un costo inferiore rispetto all’alberatura standard che si an dava a piantare una volta. Vivai Guagno fornisce diversi Comuni, come Padova e
Nella foto sopra: Gloria Guagno. Sotto: Panoramica coltivazioni Vivai Guagno.dintorni, ma anche Bologna. La nostra è una proposta che porta una soluzione, uno strumento per soddisfare gli obiet tivi delle ultime politiche di riforestazio ne. Piante più sviluppate, per rispondere a tutta questa richiesta, non ce ne sono a sufficienza sul mercato. Quindi, usando piante più giovani ma già più struttura te si riesce comunque a raggiungere un buon risultato.
Se l’obiettivo di queste riforestazioni è portare a città più verdi, non sempre gli impianti stessi con cui si realizzano gli interventi garantiscono l’utilizzo di materiali sostenibili. Esistono delle alternative? E quali potrebbero essere? È un aspetto a cui si dovrebbe prestare molta più attenzione. Noi infatti pro poniamo delle alternative. Per quanto riguarda le protezioni dei fusti esistono, per esempio, le bioplastiche. Queste però, in molti casi, sono ancora oggetto di studio o comunque di difficile reperi bilità. Validi sostituti sono le arelle, delle stuoie di canna palustre da usare come shelter a protezione del tronco. Rispet to poi ai teli neri di plastica usati una volta per pacciamare esistono delle alter native, come materiali bio o di origine naturale da usare in sostituzione delle plastiche.
Si parla moltissimo di aumento dei costi, tra l’impennata delle materie prime e spese energetiche. Nella vo stra esperienza, quanto pesano questi prezzi sul settore vivaistico? C’è qual che voce in particolare?
Noi direttamente, come tutti, abbiamo subito dei rincari, che però sono stati diffusi. Non ha inciso l’energia elettrica più di qualche materiale, per intender ci. In generale, però, tutte le voci hanno concorso all’aumento del costo genera le della pianta, senza dubbio. Abbiamo risentito poi moltissimo del costo dei trasporti in seguito alla pandemia. L’au mento può andare dal 20 al 50% per i costi di produzione, proprio perché ora tutto costa di più, dalle bollette ai vasi, è un aumento a cascata.
Essere efficienti e attenti al cliente, senza rinunciare all’innovazione. Una sfida, ma anche l’approccio giusto per affrontare le richieste presenti e future.
Dal significato di “innovazione” ai cam biamenti del settore, Bellan ha focaliz zato l’attenzione su un concetto molto importante: “Quasi sempre c’è una so luzione ai problemi, bisogna essere ca pace di ascoltare e capirli”.
Quale significato dà alla parola “In novazione”?
Innovare significa andare a risolvere dei problemi con delle soluzioni nuove. Que sto particolare momento storico ci indu ce a voler innovare diversi aspetti, cercan
do soluzioni tecniche ed organizzative che aiutino, ad esempio, ad ottimizzare la manodopera. Questo non significa ridu zione di personale, significa invece riusci re a destinare maggiore risorsa lavoro alle operazioni importanti, che verrebbero altrimenti trascurate. E ancora: innovare significa studiare e utilizzare tecnologie nuove che portino a risparmiare sui ma teriali, magari anche con soluzioni sem pre più rispettose per l'ambiente e attente alla salute degli operatori.
Un aspetto sicuramente importante, quello del rispetto per l’ambiente. Certo. Anche perché se inizialmente può rivelarsi “costosa” questa attenzio
ne, nel tempo si può dimostrare sem pre più economica. Negli ultimi anni molti hanno cercato soluzioni diverse dal gasolio, ad esempio passando al gas o alla biomassa, perché meno inqui nanti, o andando ad utilizzare impian ti sempre più sofisticati. Molte sono anche le aziende che, dove possibile, hanno installato impianti fotovoltaici per un risparmio energetico. Nel set tore florovivaistico, l'innovazione tocca molti aspetti: quello energetico per il funzionamento degli impianti, quello ecologico per limitare l'impatto della produzione e anche quello dei mezzi produttivi come i concimi. Noi cer chiamo di offrire soluzioni innovative
colloquio con Gianni Bellan di Benedetta Minoliti• Il gruppo ICL nel 2011 acquista il settore professionale fertilizzanti di Scotts.
• È produttore all'avanguardia di concimi con tecnologia, tra cui i concimi del brand più utilizzato dai florovivaisti di tutto il mondo: Osmocote.
• I 20 centri di ricerca ICL di tutto il mondo garantiscono la costante innovazione e la sicurezza dei prodotti.
• Grazie ai 42 siti di produzione e ai servizi di logistica è garantito il controllo totale della filiera, dalla miniera al rivenditore.
• ICL garantisce il supporto tecnico dei migliori professionisti del settore.
che permettano di risparmiare e di es sere meno impattanti sull’ambiente, in maniera sicura.
Le situazioni in cui i coltivatori si trovano a lavorare non sono standardiz zate. ICL come riesce a rispondere a esigenze molto diverse?
Ci sono due componenti: conoscere cosa offri, ovvero avere ben chiaro il portfo lio dei tuoi prodotti, ed essere capace di ascoltare le esigenze dei clienti, che è l’aspetto più importante, ponendo le domande giuste. Quindi, noi dobbiamo capire cosa vuole il produttore, ma anche le condizioni ambientali in cui andrà a produrre e, importantissimo, com’è im postata l’azienda. Qui subentra l’aspetto
tecnico, perché andiamo a capire i mezzi e le difficoltà nella coltivazione, a livello di manodopera e di risorse tecnologiche.
Il settore florovivaistico è sicuramen te cambiato in questi ultimi anni. Ha dovuto affrontare la pandemia e ades so la crisi energetica e dei materiali. Il settore ha avuto, nel 2020 e 2021, un boom di vendite e richieste per orti, giardini, balconi e terrazzi. Le perso ne, costrette in casa, hanno riscoperto la manualità e il verde,tanto che la do manda quasi superava l’offerta. Nell’e state 2022, invece, la situazione si è un po’ ridimensionata. Cosa abbiamo visto e imparato da questa situazione? Che
le persone, tra cui anche tanti giovani, avvicinandosi a questo settore hanno riconosciuto l'importanza di salvaguar dare l'ambiente (dando maggior peso al cambiamento climatico) e valorizzare il "verde". Di contro, però, i produttori sono incerti, perché di fronte alle po tenzialità del mercato si trovano a do ver gestire il lavoro all'interno di questa nuova crisi globale, che genera incertez ze e situazioni mai vissute prima. Un ridimensionamento della crisi energe tica unito alla spinta green delle nuove generazioni potrebbe davvero dare uno slancio positivo al settore. Speriamo per il meglio e noi daremo sicuramente il nostro contributo!
Gianni Bellan, Segment Sales Manager Florovivaismo di ICL.Un vivaio moderno con una mentalità fresca e attenta alle tendenze per offrire un’esperienza che sia anche, e soprattutto, emozionale. A raccontarcela è Mario Ferrarini, cofondatore di Arena Vivai
Il classico vaso di plastica anonimo è un lontano ricordo, parola di Arena Vivai. Un fornitore all’ingrosso di piante da esterno di grande qualità, dove la bellezze dei prodotti si fonde alla creatività e alla ricerca di una comunicazione mai banale e pronta a raccontare al cliente, con un pizzico di emozione, le caratteristiche principali della pianta che andrà ad acqui stare. Una mentalità diversa, aperta alle tendenze e pronta ad accontentare le esi genze dei clienti, rimanendo al passo con i tempi, con un’attenzione importante alla
sostenibilità e ai nuovi spazi abitativi.
I dettagli per Arena Vivai sono tutti importanti, dai vasi alle etichette, con una comunicazione visiva forte. Per ché raccontare così i vostri prodotti?
«L’aspetto più importante, che è alla base delle nostre scelte, è di dare un valore al nostro prodotto. Tradizional mente, nel mondo del garden center, per vari motivi le piante da esterno sono sempre state un “prodotto secondario”.
Fino ad alcuni anni fa ti accorgevi che la stessa cura che c’era all’interno dei centri
di giardinaggio, dall’arredamento degli spazi all’esposizione della merce, non si rispecchiava all’esterno. La nostra idea quindi è quella di dare dignità, che per noi avevano già, e valore alle piante at traverso un concept di vaso ed etichetta caratterizzanti della varietà. Abbiamo ab bandonato le spiegazioni scolastiche sulle etichette per abbracciare un’informazio ne emozionale e discorsiva, che racconti il prodotto come lo potrebbe descrivere una persona appassionata. Non vogliamo dare spiegazioni difficili da capire, ci in
teressa raccontare al cliente finale perché quella pianta non gli darà problemi, se fiorirà a lungo, perché sceglierla e l’effet to che farà sul suo terrazzo o in giardi no, utilizzando una terminologia sempre moderna. C’è un vero e proprio studio di tutti gli aspetti, dal colore dei vasi all’in tegrazione delle etichette, fatto con pro fessionisti della comunicazione, grafici ed esperti di marketing. E’ un grande lavoro di squadra».
Così si aiutano anche il garden center nell’esposizione dei prodotti. «Esatto. Tradizionalmente il materiale nei Garden Center veniva diviso per ti pologia, mentre oggi questo criterio può risultare a tratti obsoleto. Noi adesso vinciamo quando riusciamo a mescolare ed esporre queste piante in una modalità che faccia respirare al cliente finale l’idea di un giardino all’inglese, di un terrazzino curato che possa fare al caso suo. Dobbiamo stare attenti a mantenerci ben attaccati alla moderni tà e ai trend, che vengono respirati dai clienti anche sui social, come Instagram, TikTok e Facebook. L’ispirazione ades so sì cerca anche lì, e noi non possiamo rimanere lontani da questi criteri. Tutto questo lavoro è frutto, secondo me, di una mentalità diversa, perché partiamo dalle esigenze del cliente finale, andando a ritroso per capire che cosa gli serve e che cosa gli si può offrire concretamente. Sia mo un vivaio moderno, che ragiona con un mentalità moderna, con un piede ben piantato nel nostro mondo ma anche nella realtà che vivono i nostri clienti».
C’è anche una volontà di attirare un pubblico giovane?
«Noi non solo ci abbiamo provato, ma secondo quello che ci dicono i nostri clienti ci siamo riusciti. Il prodotto Globe Planter ha proprio la caratteristica di andare nella direzione dei giovani. Gli spazi adesso sono più piccoli, ma i giova ni vogliono arredare bene, senza vedere sempre le solite cose. Ecco, noi abbiamo realizzato questo prodotto che raggruppa varietà particolari e ricercate con questi
Agapanthus Hybrida “Starry Night” (Globe Planter): caratterizzato da fiori con boccioli blu scuro, è compatto senza essere corto, dà numerosi steli fioriti sin da subito, tollera il freddo e può essere piantato in giardino o in vaso.
• Festuca glauca “Sunrise” (Vivaio classico): foglie verde scuro che virano sull’arancio rame nella parte superiore nel tardo autunno e in inverno, per lasciare posto in estate ai fiori, con steli rosso arancio brillante. Compatta e ordinata, ottima sia in vaso che in giardino.
• Wisteria brachybotris “Showa Beni” (Super rampicante): Meglio conosciuta come glicine, è tra i rampicanti più affascinanti e popolari. “Showa Beni” è una varietà di recente produzione che presenta fiori rosa pastello grandi, raggruppati in grappoli, con una dolce profumazione.
design moderni e sfiziosi. E, come dicevo, i nostri clienti ci raccontano proprio che questo tipo di prodotto funziona benissi mo con i giovani. Poi, noi non abbiamo un contatto diretto con il pubblico, ma tantissime volte quando facciamo conse gne di questi prodotti concept, i nostri clienti ci taggano, facendo delle stories o pubblicando dei post con il materiale fre sco che gli è arrivato. Questo ci ha fatto pensare che viene percepito questo aspet to prezioso dei nostri prodotti».
Non c’è nulla di improvvisato, tutto viene studiato, pianificato e verificato di modo da far arrivare solo il meglio sui balconi e nei giardini dei clienti
Quali sono le novità principali di Arena Vivai?
«Ogni anno ne presentiamo circa una ventina. Stiamo puntando molto su un insieme di varietà rivolte all’urban gar den, quindi spazi piccoli dove bisogna riuscire a sviluppare al massimo bellez za, effetto e durata della pianta. Così sviluppiamo varietà che crescono poco, rimanendo contenute nelle dimensioni, hanno una gestione semplificata e consu mano poca acqua, per fare degli esempi. Inoltre, stiamo sdoganando perenni di nuova generazione, facendo una scelta per tirare fuori quelle che riteniamo le va rietà migliori e più evolute. Dietro tutto
questo c’è tanta ricerca e sperimentazio ne, con una rete di vivai e costitutori che si scambiano costantemente informazio ni in tutto il mondo per promuovere va rietà che rispondano ad una serie di cri teri. Non c’è nulla di improvvisato, tutto viene studiato, pianificato e verificato di modo da far arrivare solo il meglio sui balconi e nei giardini dei clienti».
Perché avete deciso di acquisire Berry Verona, da voi ribattezzata Berry Land? Dopo l’esperienza maturata con il mar chio “Fructa”, che ci ha visti entrare nel mondo delle piante da frutto con un ap proccio nuovo e moderno, abbiamo cre duto che creare un terzo polo produttivo che si occupasse di piccoli frutti fosse il coronamento di un percorso e il comple tamento di una gamma che diventa così davvero trasversale. Il nostro modello di business oggi prevede una diversificazio ne dei prodotti tale da poter fornire un servizio pressoché totale ai nostri clienti. Naturalmente l’intenzione è di lavorare sui prodotti, sulle linee e sulla gamma per ottenere ancora una volta valore e grande qualità da proporre al cliente finale.
Un tema importante per Arena Vivai è sicuramente quello della sostenibilità. «Noi stiamo lavorando tanto e abbiamo ottenuto due certificazioni che riguarda no soprattutto l’abbattimento dei presidi fitosanitari. Nel nostro vivaio li usia mo pochissimo e solo dove necessario. Questo ha fatto sì che l’ambiente si sia
ripopolato di merli, rondini e api, ed è un buon segno. D’altra parte, la sosteni bilità deve essere qualcosa di tangibile e noi lo stiamo facendo. Le certificazioni raccontano che ci sottoponiamo a verifiche periodiche che accertano la veridicità dei nostri standard. Inoltre, stiamo portando avanti una ricerca per creare una gamma di piante resistenti alla siccità, in modo da offrire ai clienti una gamma sostenibile anche da questo punto di vista. Infine, usiamo anche un tipo di concimazione che ci permette di azzerare la dispersione dei nitrati all’in terno del terreno. Tutti aspetti che ormai sono entrati nel nostro modo di agire e fanno parte di Arena Vivai».
i numeri
da esterno, reparto vivaio, nel periodo tra giugno e gennaio (fonte dei dati Consorzio Garden Team)
Edizioni Laboratorio Verde è l’unica casa editrice di filiera, con prodotti specifici per ogni target del florovivaismo e del gardening: produzione, retail, professionisti e consumatori. Uno sguardo a 360° che ci rende il punto di riferimento preciso e aggiornato nel panorama dell’editoria specializzata.
Laboratorio Verde
la casa editrice di chi ama e lavora con il verde: la vostra casa.
Dopo due anni di stop a causa della pandemia, gli organizzatori sono tornati con un unico evento, lo scorso agosto, all’International Trade Center di Hazerswoude/Boskoop tra novità e premi
Visitatori da tutta Europa per le mag giori novità riguardanti le piante da giar dino. Ci sono voluti due anni, a causa della pandemia, ma alla fine Planta rium|Groen-Direkt ha visto la luce,
con una prima edizione collaborativa all’International Trade Center di Ha zerswoude/Boskoop, nei Paesi Bassi, il 24 e 25 agosto scorso La fiera ha riportato buyers ed esperti
in presenza, per un evento che ha final mente riunito tutti sotto lo stesso tetto per le novità più importanti del settore. Sandra van Tol, professionista indi pendente di Van Tol Communicatie &
1. Best Market Release - Perennial concept “Wild en Inheems" (Wild and Indigenous)
Un’intera gamma di piante perenni selvatiche e autoctone provenienti dai Paesi Bassi, realizzate in collaborazione con Cruydt-Hoeck e IVN Natuureducatie. L’assortimento soddisfa anche diversi criteri di sostenibilità, tra cui la certificazione PlanetProof. Le piante, infatti, sono coltivate in vasi di plastica riciclata e anche le etichette sono riciclabili.
2. Best KVBC Novelty - Phlox ‘Olympus’ (Paniculata Group)
Una varietà con un bel fogliame variegato verde e rosso. Una volta raggiunti i 10 cm circa di altezza, la pianta
sviluppa foglie bianche/crema, mantenendo il rosso, e può crescere fino a 50/70 cm, con grandi fiori lilla con il centro bianco. Presentata da Rijnbeek and Son Perennials Export B.V con Compass Plants BV, sarà immessa sul mercato a partire dall’imminente stagione invernale.
Una pianta dalla fioritura molto ricca e compatta, sia su legno vecchio che fresco. I fiori hanno un diametro di 8-10 cm e la pianta può crescere fino a 150 cm di altezza. La sua caratteristica principale è la fioritura, dal basso verso l’alto, con fiori viola chiaro con un centro rosso porpora.
Organisatie, ci ha raccontato più nel dettaglio questa prima edizione di Plan tarium|Groen-Direkt.
Quali sono stati i punti di forza di questa prima edizione di Plantarium|Groen- Direkt?
«Circa 6 anni fa, nel 2017/2018, ab biamo deciso di organizzare i due even ti insieme, sotto lo stesso tetto, ma si trattava ancora di due fiere separate. Quest’anno, per la prima volta, c’è stata una sola organizzazione e ci siamo presentati come un unico grande evento. Abbiamo deciso di concentrarci principalmente su un gruppo specifico di visitatori: i buyers e le persone del settore. Abbiamo cercato di creare un ambiente che mettesse tutti a loro agio, facendo sentire chiunque partecipasse il benvenuto alla fiera. Ed è andata bene, i visitatori sono stati tantissimi».
Quanto è stato importante tornare all’evento in presenza, dopo una lun ga pausa dovuta alla pandemia?
«Assolutamente molto importante. Le persone volevano tornare a riunirsi e incontrarsi, e per questo erano molto soddisfatte. È importante tornare a in contrarsi, faccia a faccia, perché i mezzi digitali sono una buona soluzione, ma non possono sostituire il contatto fisico». Quali sono state le novità più impor
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I vincitori delle tre categorie di questa edizione«Abbiamo introdotto tre nuove cate gorie: KVBC Novelty riguarda il con trollo delle piante, e l’ispezione viene fatta il giorno prima che apra la fiera. La giuria esamina la buona salute delle piante, il fogliame, i fiori. E, cosa più importante, se la verità è nuova e anco ra sconosciuta sul mercato. La seconda categoria è la Best Market Release, e per questa ci sono stati diversi concept. C’era un tavolo all’interno del garden center, dove era possibile mettere la propria pianta, completa di concept, punti vendita, materiali, etichette ect. La terza categoria, infine, è la Visitors
Favourite, dove il pubblico poteva vo tare la propria pianta preferita tra le 10 in nomination».
Può anticiparci qualcosa riguardo al prossimo evento, che si terrà in primavera?
«Dobbiamo ancora decidere interna mente cosa faremo di quell’evento, ma sarà simile a quello di agosto. Dob
biamo decidere se faremo nuovamente i Novelty Contest, perché in quel periodo le piante non sono molto belle per l’i spezione».
PLANTARIUM|GROEN-Direkt tornerà per l’edizione primaverile il 7 e 8 febbraio 2023
STORIE di TENDENZE fieredi Benedetta Minoliti
Un mondo tutto da scoprire quello dei fiori, che ogni giorno non smette di sorprenderci, vivo e pulsante. Non stupisce quindi che il nuovo slogan di Fleuroselect, organizzazione inter nazionale per l’industria delle piante ornamentali, sia: “The heartbeat of the flowering world”. L’organizzazio ne, attiva da più di 50 anni, ha così rilanciato la propria identità visiva con l’aiuto di Media Concept. Oltre al nuo vo slogan, Fleuroselect propone anche un nuovo logo che mira a raccontare i suoi obiettivi, attuali e futuri.
Scelti dal Consiglio direttivo, il logo e lo slogan rinnovati di Fleuroselect vogliono sottolineare i valori dell’or ganizzazione. Soprattutto, vogliono evidenziare il loro posizionamento in ternazionale unico nel cuore del mondo delle piante in tutti gli aspetti della filie
Il nuovo logo di Fleuroselect.
ra, dalla produzione alla distribuzione. “La nostra nuova identità visiva simboleggia il concetto che l’allevamento è una delle forze trainanti del nostro settore” ha detto Ann Jennen, segreta rio generale di Fleuroselect. “Il logo che abbiamo scelto utilizza la nostra pa lette di colori, simbolo dell’organizza zione, e unisce due elementi che sono al centro della nostra organizzazione: le piante e il nostro respiro internazionale. Il nostro slogan, inoltre, sottolinea come i membri di Fleuroselect abbiano un ruolo essenziale nel settore”.
Il nuovo logo per le Approved Novelty..
Il nuovo logo per le Gold Medal.
Media Concept, azienda che ha ideato e curato la nuova identità visiva di Fleuroselect, ha voluto dare ancora maggior valore al logo dell’organizzazio ne, ricordando l’importanza di onorare l’eredità di quello esistente, ma renden dolo più moderno e in linea con i loro obiettivi. Ad essere aggiornati, inoltre, sono stati anche i loghi dei marchi Gold Medal e Approved Novelty.
• L’organizzazione è nata il 29 maggio 1970 a Francoforte, in Germania
• La prima medaglia di bronzo è stata assegnata nel 1972, mentre la prima d’argento nel 1978 Nel 1988 vengono introdotti i Marchi di Qualità, seguiti dai primi Pack Trials nel 1989
• La prima vera medaglia d’oro viene assegnata nel 1989. Dopo questa data Fleuroselect decide di sostituire tutte le precedenti medaglie (bronzo e argento) con medaglie d’oro
• Nel 2003 l’organizzazione cambia struttura, diventando una rappresentaza per attività commerciali: allevamento, distribuzione ai coltivatori, distribuzione ai mercati di consumo e protezione/poliza.
• Arriviamo al 2009 per la prima edizione del Concorso FlueroStar, dove viene assegnato un premio alla pianta con il maggior impatto visivo, segnando ancora una volta l’impegno di Fleuroselect ad assistere i suoi membri nella promozione delle migliori piante ornamentali
Un appuntamento fieristico internazio nale e rivolto al settore orto-florovivaisti co, del garden e del paesaggio. In poche parole: Myplant & Garden 2023. La manifestazione tornerà ad animare Fiera Milano (Rho Pero) dal 22 al 24 febbraio, per una VII edizione ricca di riconferme e novità.
Tra le conferme per il 2023 ci saranno le aree speciali, ricche di eventi, attività e contenuti, che si troveranno
all’interno dei padiglioni 20 e 21.Nel primo, inoltre, sarà ulteriormente sviluppato il Verde Sportivo, che abbraccia verde vivo, infrastrutture, forniture, pro gettazione e approfondimenti normativi. Inoltre, verde e arredo urbano e mobilità dolce, eco e smart saranno implementati, sia in termini di offerta merceologica che di presenza di visitatori. Non potranno mancare poi anche i due spazi espositivi nel padiglione 12: da un lato le decorazioni home, garden e fiori, dall’al tro verde, garden care e soluzioni per
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Presenza di studi di architettura per incontrare le aziende
• Convegni
Myplany & Garden 2022 per il settore verde e macchinari
• Area dedicata alla gestione e costruzione del verde urbano e naturalistico
• Corsi sulla sicurezza e sulla manutenzione
Workshop e incontri dedicati all’arboricoltura
Area e convegno sul verde sportivo
Area esterna per dimostrazioni di tree climbing e dei macchinari
i punti vendita. Entrambi saranno potenziati attraverso diverse iniziative, come la nuova edizione di Garden Cen ter New Trend, che indagherà il tema at tualissimo dell’ecosostenibilità. Ci sarà, inoltre, anche un’ampia area dedicata al mondo del weeding con installazioni, sfilate ed eventi speciali in collaborazioni con le rappresentanze ufficiali del Regno dei Paesi Bassi. Il padiglione 16, invece, vedrà protagonista una ricca offerta concentrata soprattutto sul settore dei fiori e delle piante in vaso.
Ma le novità a Myplant & Garden 2023 non sono finite. La VII edizione della manifestazione vedrà anche un poten ziamento di MyplanTech, punto di connessione tra ricerca, innovazione e mercato. Lo spazio sarà luogo di di battiti e riflessioni sulle best practice che guardano al futuro del comparto florovivaistico e valorizzano al massimo la ricerca di nuove tecnologie e processi produttivi sostenibili e green oriented. L’organizzazione di Myplant & Green, inoltre, sta lavorando ad un progetto di sviluppo per il mondo del BBQ, ma anche ad un’area riservate alle prove pratiche in esterna per il mondo del motorgarden e dell’arboricoltura.
Cosa sono gli SDGs? E quanto ne sanno gli italiani sull’Agenda 2030? A dare una risposta a queste domande è la ricerca sul livello di conoscenza della sosteni bilità da parte degli italiani realizzata da Ipsos in collaborazione con ASviS. Secondo quanto emerso dalla ricerca, la quasi totalità degli italiani intervistati è a conoscenza del concetto di sostenibilità (95%). Dalla maggioranza (85%), questo viene definito come “l’adozione di misure in difesa dell’ambiente”.
Promossi in tema sostenibilità?
Quando si parla di Agenda 2030, però, la conoscenza cala drasticamente. Infatti, solo il 43% degli intervistati ne ha sen
La ricerca in breve
• Il 95% degli italiani è a conoscenza del concetto di sostenibilità
• L’Agenda 2030 e il logo dei SDGs sono noti a un terzo degli italiani (34%)
• L’importanza degli obiettivi dell’Agenda 2030 è universalmente riconosciuta
tito parlare almeno una volta. La per centuale, invece, si attesta al 41% quando si parla degli SDGs, ovvero dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile.
Dall’altra parte, invece, quello che è emer so è che il 34% non solo conosce l’A genda 2030, ma ha anche riconosciuto il logo degli SDG. Principalmente, se condo quanto emerso dalla ricerca Ipsos, la maggior parte degli intervistati ne è a
conoscenza attraverso web e social me dia (57%), seguito dai media tradizionali (45%), da lavoro/formazione/familiari e conoscenti (19%) e infine eventi (17%).
La ricerca, inoltre, ha evidenziato quali sono, per gli intervistati italiani che han no preso parte all’indagine, le dimensioni più importanti dei 17 obiettivi, raggrup pate in: ambiente, sociale, istituzionale ed economia. Da qui è emerso che l’a
Lotta al cambiamento climatico Energia pulita e accessibile
Ipsos, in collaborazione con ASviS, ha voluto “testare” gli italiani, andando a scoprire quanto conoscono i 17 obiettivi per un futuro sostenibile
spetto a cui viene dato maggior peso è quello ambientale e, a seguire, sociale, economico e istituzionale. Inoltre, per il 35% degli intervistati tutti gli argomenti sono importanti allo stesso modo.
I punti fondamentali dei 17 obiettivi per gli italiani
Fondamentali nell’analisi svolta da Ipsos sono gli obiettivi. Infatti, agli intervista ti è stato chiesto di indicare anche quelli, tra i 17 degli SDG, fossero i goal da rag giungere. A spiccare è la lotta al cam biamento climatico (30%), seguita sul podio dall’energia pulita e accessibile (29%) e dalla vita sulla terra (26%).
La ricerca si è focalizzata poi, partendo dai 17 obiettivi, su quali siano gli attori che avranno un ruolo centrale nel rag giungimento degli SDG entro il 2030.
Secondo il 55% le azioni del Governo saranno fondamentali, come del resto
Cos’è per gli italiani lo sviluppo sostenibile
Conciliare lo sviluppo economico con il rispetto dell’ambiente (34%)
• Attenzione all’ambiente/ecologia/ basso impatto ambientale 18%)
• Conservare le risorse ambientali (13%)
• Imparare a vivere nei limiti delle risorse del pianeta senza sfruttarlo (10%)
• Utilizzo di energie rinnovabili/ risparmio energetico (7%)
• Riutilizzo dei materiali/riciclo (5%)
anche quelle della pubblica amministra zione a livello locale (27%) e delle grandi aziende (37%). Influiranno, chiaramen te, anche le scelte delle aziende medio piccole (10%), degli adulti (23%), dei
• Ridurre l’inquinamento/gas serra (5%)
• Meno consumi/no allo spreco/ produrre in modo equo (4%)
• Investimenti in tecnologie che rispettano l’ambiente (2%) (Misure a favore dell’ambiente: 85%)
• Conciliare la crescita economica con il rispetto dell’etica e delle persone (7%)
• Coniugare le esigenze di oggi con quelle delle generazioni future (6%) (Etica e responsabilità sociale 13%)
Vita sulla terra
Salute e benessere
Lavoro dignitoso e crescita economica
ragazzi (19%) e del terzo settore e degli enti no profit (9%).
Pandemia, conflitto Ucraina - Russia, crisi climatica… tutto incide Non rimangono esclusi, ma anzi ne fanno parte più di quanto si possa im maginare, dal discorso sullo sviluppo sostenibile, tutto quello che riguarda la pandemia di Covid-19, la guerra tra Rus sia e Ucraina e, ovviamente, il climate change. Infatti, secondo quanto emerso dalla ricerca Ipsos, in seguito all’avvento del virus nelle nostre vite la necessità di agire verso uno sviluppo sostenibi le è cresciuto del 74%. Stesso discorso per la guerra tra Russia e Ucraina e per la crisi climatica. Infatti, rispettivamen te per il 75% e l’85% degli intervistati questi due eventi hanno fatto si che sia aumentata la necessità di agire per muo versi sempre più velocemente verso un futuro sostenibile.
Si celebrerà ogni 23 settembre la ricorrenza promossa da IFOAM OE e istituita dalla Commissione europea
Esiste una “giornata europea” pratica mente di qualunque cosa. Quindi, per ché aspettare per scegliere un giorno de dicato a celebrare il settore? Promossa da IFOAM OE, la “Giornata Europea del Biologico” è stata istituita dalla Commissione europea e si terrà, da qui in avanti, ogni 23 settembre.
Questa ricorrenza servirà non solo per festeggiare il settore, ma anche per sen sibilizzare sulle caratteristiche e sui bene fici del bio e per valutare i progressi della transizione agroecologica verso l’obietti vo del raggiungimento del 25% di super ficie coltivata a biologico entro il 2030. «La giornata europea del biologico è
un momento importante per celebra re il settore che in 30 anni è passato da elemento di nicchia a motore di rilancio dell’intero comparto agroalimentare, al centro delle politiche green europee». A dirlo è Maria Gra zia Mammuccini, presidente FederBio.
«Le ultime catastrofi che hanno colpi
milioni euro
Quota di SAU bio coltivata sul totale
gli italiani che portano il bio in tavola spesa procapite all’anno in Italia per prodotti bio
to il nostro Paese ci ricordano che non abbiamo più tempo. Serve l’adozione di un nuovo paradigma di produzione agroalimentare basato sulla transizione agroecologica, che contribuisca a con trastare efficacemente la deriva climatica tutelando la biodiversità, l’ambiente e la fertilità del suolo».
La decisione di far ricadere la “Giornata Europea del Biologico” verso la fine di
settembre non è casuale. Infatti, come ha spiegato Janusz Wojciechowski, Commissario EU per l’agricoltura, il 23 settembre coincide con l’equinozio d’autunno. Il momento in cui notte e
giorno hanno indicativamente la stes sa lunghezza e ci ricordano, in questo modo, l’equilibrio indispensabile che serve quando si lavora con la natura.
In occasione della prima ricorrenza di questa giornata europea sono state pre sentate diverse iniziative. Tra queste il ritorno de “La festa del bio”, appun tamento organizzato da FederBio che farà tappa a Milano, Bologna e Roma Una manifestazione aperta a tutti che si pone come obiettivo quello di comuni care i valori del vero biologico e i van taggi di uno stile di vita più etico, so stenibile e sano. Tutto questo attraverso talk e momenti d’intrattenimento.
«In questa giornata celebriamo l’Ita lia del biologico: paese di buoni produttori (con il 17% circa dei terreni, rispetto alla media EU che è ferma al 9%), bravi esportatori (+6%), primi al mondo alla pari con gli USA, ma possia mo migliorare dal punto di vista dei con sumi, cresciuti di un solo +5% con una buona spinta del comparto fuori casa» ha detto Roberto Zanoni, presidente di As soBio. «Formazione, comunicazione e ri cerca saranno al centro delle nostre azioni per favorire lo sviluppo del settore».
Su 29 nazioni europee, l’Italia si colloca alla quindicesima posizione quando si parla di sostenibilità. A mostrare questo quadro poco lusinghie ro del nostro Paese è la seconda edizione del Rapporto italia Sostenibile presen tato da Cerved Group. Il nostro Paese si trova al di sotto della media europea a causa soprattutto delle cattive perfor mance economiche e sociali. Ma c’è anche una faccia positiva della medaglia. L’Italia, infatti, vanta secondo lo studio un buon livello di sostenibilità ambientale. Il rapporto realizzato da Cerved ha preso in esame centinaia di
variabili tratte dall’ampio database di informazioni proprietarie del Gruppo e da fonti pubbliche. Così, è riuscito a de finire un indice generale di sostenibilità integrando aspetti economici, sociali e ambientali dei singoli territori.
Focalizzandoci sulla sostenibilità am bientale, quello che emerge è che il no stro Paese è al nono posto, davanti alla Francia. Inoltre, le regioni del Sud ri mangono indietro rispetto a quelle del nord, ma con un divario più ridotto ri spetto a quando si parla di sostenibilità economica e sociale. Grazie all’indice di sostenibilità ambientale, che valuta diversi fattori, dal livello di inquina mento alla gestione delle scorie e dei rifiuti, è emerso che Macerata, Berga mo e Monza Brianza sono le tre pro
A dirlo è il Rapporto Italia Sostenibile di Cerved, che ha mostrato luci e ombre del nostro Paese su uno dei temi più dibattuti in questi anni
“Il nostro Paese figura ai primi posti per obbligazioni green emesse”
vince migliori, mentre Siracusa, Isernia e Ferrara le peggiori. La ricerca, in termini di sostenibilità ambientale, ha anche messo in luce come Milano, To rino, Venezia e Padova siano le province dove più di frequente sono state superate le soglie di inquinamento da PM10. Al contrario, Viterbo, Macerata e Urbino risultano le migliori da questo punto di vista. Lo studio pubblicato da Cerved Group ha prodotto dei dati anche per quanto riguarda la riconversione ener getica, evidenziando come siano i gran di centri a capitanare la classifica. Nelle prime tre posizioni, infatti, troviamo: Brescia, Torino e Aosta. Nella capacità di gestione delle scorie, invece, spiccano: Treviso, Mantova e Pordenone. A trovar si in difficoltà, da questo punto di vista, sono le grandi città, da Palermo a Vene zia, tra Firenze a Roma.
Il nostro Paese, secondo il rapporto pub blicato da Cerved Group, è penalizzato soprattutto in ambito economico e so ciale. Infatti, sono pochi gli investimenti esteri, ma anche quelli interni riguardo la ricerca, lo sviluppo e la digitalizzazio ne. I redditi sono fermi da 10 anni, con un tasso di occupazione al 57%. Così, l’Italia si attesta a 10 punti sotto la media UE. Per quanto riguarda invece il punto di vista sociale, l’Italia si trova al diciot tesimo posto, anche qui al di sotto della media europea. Ad influire, secondo il
La posizione dell'Italia per sostenibilità su 29 Paesi analizzati
rapporto, sono le tante famiglie a rischio povertà, la scarsa capacità di formazione del capitale umano e un sistema di sicu rezza e giustizia poco efficiente. Il nostro Paese, però, si piazza meglio per quanto riguarda l’assistenza sociale e la sanità, collocandosi al settimo posto.
Le aziende a rischio sismico e idrogeologico "alto" o "molto alto"
Sostenibilità ambientale, in breve
• Province che hanno superato le soglie di inquinamento da PM10 più frequentemente: Milano, Torino, Venezia e Padova. Le migliori invece sono: Viterbo, Macerata e Urbino.
• Le migliori per riconversione energetica: Brescia, Torino e Aosta.
• Capacità di gestire scorie industriali e rifiuti urbani: spiccano Treviso, Mantova e Pordenone. In difficoltà invece Grosseto, Palermo, Genova, Catania, Trieste, Venezia, Firenze e Roma (che chiude al 94esimo posto).
• 14 province sono estremamente eterogenee, dalle città portuali come Brindisi a quelle caratterizzate dall’industria pesante come Terni, il cui specifico tessuto produttivo dovrà affrontare pesanti costi per la transizione.
“Con questo strumento ci proponiamo di aiutare i decisori, le istituzioni e le impre se a ragionare in termini di impatto”. A dirlo è Andrea Mignanelli, AD di Cerved Group, parlando del rapporto. “Occorre misurare il fabbisogno delle comunità per pianificare correttamente gli obiettivi dei progetti pubblici e aziendali. Colpisce, nei confronti internazionali (introdotti quest’anno) come in quelli tra le province italiane, l’evidente correlazione tra capaci tà di innovazione del tessuto produttivo e velocità della transizione ecologica. Ciò significa che le grandi questioni del riequilibrio sociale e ambientale non sono separabili dai problemi strutturali che limitano lo sviluppo”.
Il secondo rapporto pubblicato da Cer ved Group ha anche toccato il tema del ruolo delle PMI anche sui temi della sostenibilità. «Le piccole e medie im prese devono poter misurare i risultati in ambito ESG se vogliono attrarre ca pitali e crediti, sia italiani che stranieri» ha spiegato Mignanelli. «La continua crescita della finanza sostenibile rappre senta infatti un motivo di ottimismo. Il 2021 è stato l’anno del debito soste nibili, le emissioni mondiali di prestiti e obbligazioni legati a progetti e para metri sociali e ambientali sono cresciute in modo esponenziale e il nostro Paese figura ai primi posti per obbligazioni green emesse». Infine, l’AD di Cerved Group ha spiegato: «I capitali degli investitori e i crediti bancari si dirigono sempre più verso aziende capaci di fornire misure credibili della loro so stenibilità ed estendere queste misure alle piccole e medie imprese è deter minante per l’attrattività del Paese».
Andrea Mignanelli, AD di Cerved Group. STORIE di SOSTENIBILITÀ studi Energia consumata proveniente da fonti rinnovabili