PRODUZIONE | intervista
UNA NUOVA
IMPRONTA Due giovani imprenditori che decidono di mettersi in proprio, forti dell’esperienza delle generazioni alle spalle, ma con il desiderio di seguire nuovi percorsi. Con due punti di vantaggio: la capacità di leggere i bisogni dei clienti e la voglia di non mollare mai colloquio con Alessandro Fornasaro e Francesco Martini, di Marta Meggiolaro
A
lessandro e Francesco si dedicano da qualche anno all’attività di agenti di commercio, collaborando con aziende leader del settore, con diverse zone di pertinenza. La scelta di mettersi in proprio nel 2018, dopo anni di esperienza, ha permesso loro di far confluire la loro passione, le loro idee e anche la loro baldanza giovanile in un’attività che li rappresenta di più. Il tratto interessante, soprattutto vedendoli insieme, è l’assortimento unico che compongono, fatto di tratti similari (una comune passione e una comune visione di ciò che il mercato ha bisogno e di come vogliono essere presenti per i clienti), e allo stesso tempo tratti caratteriali opposti. Alessandro è un tornado, e mette la stessa intensità nel campo da rugby come nel vendere piante; Francesco è cortese, posato, eppure tenace e appassionato. Un’accoppiata interessante, che sta portando nuova linfa nel florovivaismo italiano, grazie a una carica di intraprendenza che vale la pena condividere, perché può essere di ispirazione per molti.
“Purtroppo si ha ancora
la convinzione che la pianta
non necessiti di essere “vestita” a dovere e che l’importante sia farla bene. Non è più così” 32
Flortecnica e vivaismo
Iniziamo dalle presentazioni: prima Francesco, poi Alessandro. F: «Io sono Francesco Martini, 28 anni, romagnolo doc di Forlì, nato e cresciuto a piante e fiori, con il negozio di fiori della nonna e l’attività da rappresentante di mio padre nel settore florovivaistico. La formazione ricevuta mi voleva meccanico, ma io ho preferito seguire la passione di famiglia, e sono entrato nel mondo del florovivaismo nel 2012. Dopo qualche anno di gavetta ho scelto di correre il rischio di mettermi in proprio e diventare agente di commercio, collaborando con aziende leader del settore a livello nazionale». A: «Io mi chiamo Alessandro Fornasaro, ho 28 anni, abito a Rovigo, dove sono nato e cresciuto. Per quanto riguarda i miei studi, amo dire che ho studiato alla rugby Rovigo e nel tempo libero mi dedicavo alla chimica all’ITIS. Poi mi sono laureato in Agraria all’università di Padova, dove ho portato una tesi sui costi di produzione in floricoltura, e dopo qualche mese di peripezie è iniziato il mio percorso in floricoltura. In realtà non lo considero un inizio: ho sempre convissuto con i ritmi dell’azienda di famiglia, Floricoltura Fornasaro, ma diciamo che è stata la mia prima esperienza da agente di commercio. Lì ho incontrato Francesco, entrambi infatti lavoravamo come agenti di zona per lo stesso ingrosso, lui responsabile della zona della Romagna e io della zona Emilia. A novembre 2018 ci siamo licenziati e abbiamo intrapreso la via della libera professione. Ci siamo quindi messi alla ricerca di mandati e fortunatamente abbiamo trovato ottime aziende con le quali lavorare». Cosa state facendo adesso insieme? F: «Io e Alessandro ci siamo conosciuti proprio nei primi anni, quelli della gavetta, e da lì abbiamo iniziato a condividere una visione del mondo delle piante che ci ha portati a intraprendere un nuovo percorso come agenti di commercio indipendenti. Abbiamo iniziato a collaborare con alcune aziende, mantenendo distinte le nostre zone di competenza. La nostra forza è quella di confrontarci continuamente sullo stato del prodotto che vendiamo per poter garantire sempre il massimo della qualità, cer-