LA SALUTE DEGLI ITALIANI
“Long COVID”
Daniel Della Seta Giornalista, autore e conduttore Rai e "Focus Medicina".
LE CONSEGUENZE NEL LUNGO PERIODO SULL’INTESTINO DEI PAZIENTI Secondo uno studio del Policlinico di Milano sui pazienti guariti, a distanza di 5 mesi dall’infezione da Sars-CoV-2, il 30-40% presenta disturbi gastrointestinali, che si riducono nel lungo termine. Astenia e diarrea sono le principali conseguenze. Parallela ad una nuova pubblicazione sul Libro Verde dei “pazienti Long COVID”, sulle conseguenze del COVID-19 intesa come malattia multi-sistemica, già all’indomani della prima ondata, era stato appurato come il virus non attaccasse solo i polmoni, ma anche diversi organi, tra i quali: • Sistema nervoso • Fegato • Cuore • Pancreas • Articolazioni • Pell • Midollo • Cervello • Intestino Superata forse la fase più acuta dell’emergenza sanitaria, torna alta l’attenzione sugli effetti del Sars-CoV-2 anche a lungo termine. Il Policlinico di Milano, eccellenza nell’ambito della Gastroenterologia, ha contribuito alla ricerca, rilevando nel lungo periodo le conseguenze del COVID-19 a livello intestinale ed extra-intestinale.
Maurizio Vecchi Professore ordinario di Gastroenterologia Università degli Studi di Milano
Guido Basilisco UOC di Gastroenterologia ed Endoscopia, Ospedale Maggiore Policlinico, Milano
Sono tra gli autori dello studio di coorte che ha tenuto sotto osservazione 164 pazienti 5 mesi dopo l'infezione da SARS-CoV-2 per valutare i sintomi gastrointestinali, in confronto ai controlli. Di questi risultati si è parlato anche durante il più grande congresso gastroenterologico statunitense, la Digestive Disease Week. In base ai risultati, lo studio, da un lato tranquillizza i pazienti affetti da COVID-19, nel senso che gli effetti gastrointestinali a lungo termine sono di severità lieve; dal-
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2021;4,3.