MALATTIE RARE
Lipedema: una patologia reale?
Maria Stella Cacciola Biologa nutrizionista, Catania - Messina - Milano.
COSA POSSIAMO FARE PER RICONOSCERLO E CURARLO?
Q
uesto articolo nasce per divulgare questa affezione, il lipedema, che, se pur non abbia ancora il riconoscimento di patologia, acquisisce giornalmente connotati sempre più chiari e scientificamente validati, nella speranza che sempre più i medici, specialmente quelli di medicina generale ed i pediatri guardino con occhi diversi le giovani donne e le adolescenti con problemi di sovrappeso e con squilibri ormonali, in modo particolare tutte quelle con familiarità per obesità ginoide aggravata da linfedema, giacché oggi ci sono prove serie sulla “ereditarietà”, o comunque sulla predisposizione genetica del lipedema, quasi esclusivamente in linea femminile. Mi sembra necessario chiarire subito i fondamenti di questa affezione per aiutare almeno a dare una connotazione chiara. A tal riguardo preferisco utilizzare una definizione semplice e completa che ho trovato e che di seguito cito: “Il lipedema è un disturbo cronico progressivo che colpisce quasi esclusivamente le donne. Clinicamente, è caratterizzato da una distribuzione anomala del tessuto adiposo, con conseguente sproporzione pronunciata tra estremità e tronco. Tale sproporzione è causata da un aumento localizzato e simmetrico del tessuto adiposo sottocutaneo negli arti inferiori e/o superiori. Altre scoperte includono edema (aggravato dall'ortostasi), nonché facile ecchimosi a seguito di traumi minori e, tipicamente, aumento della dolenzia con la pressione”. Oggi è più facile diagnosticare il lipedema ed aiutare efficacemente chi ne è affetto per l’esistenza di Linee Guida e Documenti di Consenso Statunitensi ed Europei, per cui molti professionisti hanno intrapreso percorsi di formazione per la diagnosi ed il trattamento specifico. Un aspetto da non trascurare è, purtroppo la mancanza ancora di un approccio integrato e coordinato fra più figure professionali ed il riconoscimento come patologia dal SSN. In questo momento purtroppo, le donne affette da lipedema, sono infatti tristemente consapevoli di avere poche possibilità di veder migliorare la propria situazione patologica proprio per la mancanza di strutture adeguate e convenzionate con il SSN.
OBESITÀ GINOIDE
Obesità periferica, tipicamente femminile, cosiddetta “a pera”. Le adiposità sono distribuite nella metà inferiore dell'addome, nelle regioni dei glutei ed in quelle femorali.
LINFEDEMA
Patologia cronica, evolutiva e disabilitante. Si verifica per un rallentamento o un blocco della circolazione linfatica a livello dell’arto superiore e/o inferiore, responsabile di un “rigonfiamento” dell’arto interessato, che è di gravità variabile.
EDEMA
Presenza in eccesso di liquido negli spazi intercellulari e nell’interstizio dei tessuti, dovuta a molteplici cause. Si manifesta con gonfiore e sensazione di tensione, oltre che con sintomi ulteriori, associati alla patologia di base.
ORTOSTASI
Questa importante lacuna nell’offerta sanitaria pubblica, non fa altro che addossare la gestione e la cura della patologia sulle sole spalle delle donne che ne soffrono e delle loro famiglie, esponendole a sacrifici di natura sia economica, che psicologica. È fondamentale che la Sanità territoriale acquisisca piena consapevolezza del problema e che gli stessi medici di famiglia si aggiornino al meglio su questa patologia che ha spesso un esordio precoce.
Posizione eretta del corpo.
ECCHIMOSI
Stravaso di sangue in un tessuto, come conseguenza di una contusione che ha rotto le pareti dei vasi sanguigni.
Recenti studi condotti dal gruppo di lavoro di Sandro Michelini (Ospedale San Giuseppe di Marino, Roma), hanno portato ad una scoperta illuminante in tal senso: sarebbe proprio un gene, e sicuramente anche più di uno, infatti, ad avere una
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2021;4,3.