Razzismo invisibile e micro-aggressioni Negli ultimi anni abbiamo assistito a molti sviluppi di teorie sul razzismo e a molti nuovi aggettivi per descriverlo: sottile, moderno, micro, inconscio, quotidiano e invisibile. Sfortunatamente, ciò non significa che il razzismo nella sua forma classica sia scomparso. Esiste. Tuttavia, sono molti gli studi che segnalano l’esistenza di azioni (e non-azioni) da molti considerate innocue, ma che di fatto non lo sono.
Quando parliamo di razzismo invisibile, facciamo riferimento a comportamenti pericolosi che sono considerati normali e accettati dalla società. La linea tra ciò che conosciamo come razzismo e il razzismo invisibile, è una linea di tolleranza. Battute e barzellette razziste, attraversare la strada per evitare contatti con persone provenienti da altri gruppi etnici, decidere di non uscire con un nero/nera, sono tutti esempi di razzismo invisibile. Questi comportamenti, anche se considerati da molti come non pericolosi, portano all’esclusione, all’ansietà e influenzano il benessere delle persone. Sebbene esistano molti termini per descrivere questi comportamenti, abbiamo deciso di utilizzare ‘razzismo invisibile’ per la sua chiarezza e semplicità. Comunque, per comprendere meglio in cosa consista, presentiamo di seguito alcune teorie ad esso collegate – come la teoria delle micro-aggressioni sviluppata dallo psicologo Derald Wing Sue della Columbia University. Per comprendere le micro-aggressioni potrebbe essere utile porsi le seguenti domande: hai mai assistito ad una situazione o a un’azione che sentivi essere violenta, senza tuttavia riuscire a spiegartene il motivo? O hai mai sentito dire da qualcuno che quella tale azione era violenta mentre per te non lo era? Se sì, molto probabilmente hai assistito a una micro-aggressione: qualcosa a cui non faresti caso se non sapessi che esiste. Di seguito ci proponiamo di definire cosa sono le micro-aggressioni e di esplorarle in profondità per capire quanto siano dannose.
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Costellazioni . Un manuale per lavorare con i giovani sul tema del razzismo e del razzismo invisibile