Razzismo ed emozioni In gran parte della letteratura il razzismo è collegato alla conoscenza, alla normativa e al potere. È indubbio che, nel contrastare il razzismo, dovremmo essere a conoscenza di cosa esso sia, quali siano le norme a livello internazionale e locale che supportano la narrativa e le azioni antirazziste, e quali siano le relazioni di potere che si realizzano nelle situazioni specifiche. Dovremmo anche ricordare la formula analizzata nel capitolo sul razzismo e il potere (razzismo = pregiudizio + potere), che ci sottolinea quanto il razzismo sia un fenomeno strutturale in tutte le nostre società. Ma è sufficiente analizzare un fenomeno complesso come il razzismo per essere in grado di contrastarlo? Per avere un quadro più chiaro del fenomeno e poter identificare le radici e le conseguenze degli episodi di discriminazione razziale, riteniamo che sia essenziale prendere in considerazione anche i legami tra emozioni e razzismo. Soprattutto quando si tratta di contrastare il razzismo, dobbiamo essere consapevoli del fatto che questo fenomeno coinvolge non solo i nostri pensieri e ragionamenti ma anche le nostre emozioni, consce o inconsce, in quanto individui e in quanto persone appartenenti ad un gruppo. Come afferma Janine Young Kim in “Racial emotions and the feeling of equality”:
L’emozione è spesso considerata come irrazionale e ribelle, quindi controproducente in una discussione. In effetti, ci si potrebbe azzardare a suggerire che l’emotività della razza è almeno una parte del motivo per cui le persone evitano di parlarne. Alla luce di tali vincoli, è probabile che i discorsi nella sfera pubblica su valori come l’uguaglianza, diventino astratti e distaccati, trascinando l’idea più emotivamente carica di uguaglianza razziale nel privato o, peggio ancora, nel dimenticatoio. Forse, affrontare il tema delle emozioni legate alla razza non solo può far bene alla psiche, ma potrà anche contribuire a rivitalizzare il discorso pubblico sull’uguaglianza razziale.
42
Costellazioni . Un manuale per lavorare con i giovani sul tema del razzismo e del razzismo invisibile