cittadinanza e costituzione_guida 1-2-3_b2
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7-05-2010
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Il 2 Giugno 1946, al termine della Seconda Guerra Mondiale, tutti gli Italiani furono invitati a esprimere il proprio parere in un referendum (per la prima volta votarono anche le donne) mediante il quale decidere se continuare ad avere una Monarchia oppure passare a una Repubblica democratica. L’esito del referendum fu a favore della Repubblica. In seguito vennero eletti 552 costituenti che, a loro volta, nominarono i 75 membri che redassero la Costituzione. Il testo definitivo della Costituzione della Repubblica Italiana venne approvato il 22 dicembre 1947 ed entrò in vigore con il 1° gennaio 1948. La Costituzione della Repubblica italiana è composta di 139 Articoli suddivisi nelle seguenti sezioni: PRINCIPI FONDAMENTALI (Articoli da 1 a 12) PARTE PRIMA - DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI Titolo I: rapporti civili (Articoli da 13 a 28) Titolo II: rapporti etico-sociali (Articoli da 29 a 34) Titolo III: rapporti economici (Articoli da 35 a 47) Titolo IV: rapporti politici (Articoli da 48 a 54) PARTE SECONDA - ORDINAMENTO DELLA REPUBBLICA Titolo I: il Parlamento (Articoli da 55 a 69 e da 70 a 82) Titolo II: il Presidente della Repubblica (Articoli da 83 a 91) Titolo III: il Governo (Articoli da 92 a 100) Titolo IV: la Magistratura (Articoli da 101 a 113) Titolo V: Regioni, Province, Comuni (Articoli da 114 a 133) Titolo VI: Garanzie Costituzionali (Articoli da 134 a 139) I principi fondamentali della Costituzione sono i seguenti (Articoli da 1 a 12): Art. 1
L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. Art. 2
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. Art. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
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