Apotheca & Storia
LE EPIDEMIE NELLA STORIA /6 L’in3luenza asiatica Giusi Sanci*
L'In&luenza Asiatica è quella che è stata de&inita una pandemia in&luenzale di origine aviaria, causata dal virus H2N2. L'in&luenza aviaria è una malattia virale il cui nome deriva dall'animale ospite, rappresentato in questo caso dai volatili, che fungendo da serbatoio possono eliminarlo con le feci. Solitamente tali uccelli non si ammalano, ma possono essere molto contagiosi per quelli domestici come polli, anatre e tacchini, animali da cortile con cui gli uomini entrano in contatto con maggiore facilità. Questo virus può sopravvivere nei tessuti e nelle feci degli animali infetti per lunghi periodi, soprattutto a basse temperature (oltre 4 giorni a 22 °C e più di 30 giorni a 0 °C). Al contrario, esso è sensibile all’azione del calore (almeno 70 °C) e viene completamente distrutto durante le procedure di cottura degli alimenti. Al momento, la sua trasmissione è stata dimostrata soltanto da animali infetti all’uomo a seguito di contatto stretto con volatili vivi infetti. I virus in&luenzali cambiano continuamente ed esiste comunque il rischio che durante questa mutazione possano essere in grado di trasmettersi da uomo a uomo. Un virus pandemico può emergere attraverso due principali meccanismi: ricombinazione e mutazione adattiva. Le analisi genetiche e biochimiche dei virus risalenti al 1957 li hanno identi&icati come virus ricombinanti umani e aviari. Il virus del 1957 (H2N2) ricevette 3 dei suoi geni da un virus aviario e i restanti 5 dal ceppo umano circolante H1N1 che aveva causato la
Figura 1. Agosto 1957.
pandemia del 1918 ( i n & l u e n z a spagnola). Dopo una pandemia, il virus continua a circolare per decadi p r o v o c a n d o m a l a t t i e g r a v i , & i n c h é v i e n e s o s t i t u i t o d a l successivo ceppo pandemico. L a m u t a z i o n e adattiva è l'altro m e c c a n i s m o attraverso il quale il virus può emergere. Questo meccanismo comporta cambiamenti graduali del virus che si realizzano nel corso di infezioni successive a carico dell'uomo o di altri mammiferi, per la qual cosa il virus aviario acquisisce progressivamente quei cambiamenti necessari a favorire la sua trasmissibilità fra gli umani. Nel corso del '900 la comparsa di nuovi sottotipi di virus in&luenzali di tipo A ha causato 3 pandemie che si sono diffuse in tutto il mondo: 1918-1919, in&luenza Spagnola (A-H1N1) di cui abbiamo parlato in un precedente articolo; 1957-58, in&luenza asiatica (A-H2N2); 1968-1969, in&luenza di Hong Kong (AH3N2). L'in&luenza asiatica ebbe la sua origine in Cina all'inizio del 1956 e la sua comparsa si pensa sia dovuta ad una mutazione avvenuta nelle anatre selvatiche in combinazione con un ceppo umano già esistente. Dopo l'iniziale diffusione in Cina, raggiunse Singapore nel febbraio del 1957 e ad aprile ad Hong Kong per poi proseguire in Africa, il primo continente dopo l'Asia ad essere contagiato, e gli Stati Uniti a giugno, ultima l'Europa. In Europa, il paese ad essere più colpito fu il Regno Unito, mentre nel mondo furono gli Stati Uniti d'America a far registrare il maggior numero di decessi, tra i 70.000-116.000. Le stime mondiali di decessi variano tra 1 e 4 milioni. In Italia l'in&luenza asiatica arrivò molto prima delle classiche in&luenze stagionali. I primi casi infatti vennero riscontrati nel meridione, in piena estate, con Napoli, la città
*Farmacista
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Theriaké
Anno IV n. 32 – Marzo – Aprile 2021