PetTrend Giugno

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RAZZE FELINE

UNA DELLE RAZZE PIÙ ANTICHE E PIÙ PURE, TANTO DA POTERSI DEFINIRE NATURALE, ESSENDO TRA LE POCHISSIME CHE NON HA CAMBIATO DI MOLTO IL SUO ASPETTO NEL CORSO DEI SECOLI Francesca Serena Medico veterinario Master II liv in Medicina Comportamentale Vice presidente Commissione Tecnica Centrale ANFI Presidente Assemblea Allevatori con Affisso ANFI

IL

KORAT

O

riginaria di Phimai, Thailandia, questa razza prende il nome dalla sua provincia di origine, Nakhon Ratchasima, che viene chiamata «Korat» dal popolo tailandese. In Thailandia la razza è conosciuta come Si sawat, da “si” che significa colore e “sawat” che è il seme blu-argento di una pianta da frutto, ma forse il nome più comune che identifica i suoi esemplari è quello di «gatto della buona fortuna». Non a caso è consuetudine donare una coppia di Korat ai novelli sposi in segno di buon augurio, oppure farne tributo alle persone cui si desidera esprimere la propria stima. E la tradizione è talmente sentita che, fino a poco tempo fa, i Korat non potevano essere venduti e acquistati ma soltanto venire ceduti in regalo. La più antica rappresentazione del Korat la troviamo nel famoso “Tamra Maew”, un libro thailandese di poesie sui gatti, scritto tra il XIV e il XVIII secolo, mentre in un altro libro, lo Smud Khoi of cats (XIX-XX secolo), troviamo una descrizione del Korat molto poetica: “pelo liscio con radici del colore delle nuvole e punte del colore dell’argento. Gli occhi brillano come gocce di rugiada su una foglia di loto”. Ancora oggi il Korat mantiene il suo posto nella cultura thailandese come amatissimo simbolo di prosperità, salute e fortuna.

La storia recente L’arrivo del Korat in America avvenne nel 1959 grazie a un’appassionata di gatti, Jean Johnson, che era stata per qualche anno in Thailandia con suo marito. Durante la sua permanenza nel paese asiatico, Jean sviluppò un grande interesse per questa razza e scoprì che i Korat non potevano essere oggetto di compravendite e che appartenevano in genere a esponenti

delle classi sociali più elevate. Dopo che Jean e il marito erano tornati negli Stati Uniti ormai da anni, ricevettero inaspettatamente in dono da un’amica thailandese una coppia di cuccioli di Korat, Nara e Dara. In seguito Jean eseguì degli accoppiamenti

mirati, incrociando questi soggetti con i suoi gatti siamesi blu point per evitare consanguineità troppo stretta. Con il tempo selezionò i soggetti privi delle caratteristiche siamesi, stabilendo così la prima famiglia Korat americana. Altri esemplari furono poi portati in PetTrend • Giugno 2021

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