FASHION N 5 2021

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INTERVISTA Claudio Marenzi Herno

«Herno e Montura? Nella moda ancora tante possibilità. Mai smettere di guardare avanti» «Stiamo andando bene. Sono ottimista per il 2022, che supererà i livelli di vendita del 2019». Così vede l'andamento del gruppo l'imprenditore, attualmente impegnato nella nuova sfida legata all'acquisizione di Montura: «Vogliamo conquistare una community giovane» DI ANDREA BIGOZZI

«È iniziato un anno davvero importante. Un anno che, per Herno, sarà di crescita assoluta, con livelli di fatturato finalmente superiori a quelli del 2019 pre-pandemici. Un anno che sarà anche di grande progettualità, legata all’acquisizione di Montura. Stiamo lavorando su programmi importanti con un obiettivo chiaro: valorizzare l'identità del brand e, contemporaneamente, potenziarne l’infrastruttura, per sostenerne l’evoluzione internazionale». Dopo un anno e mezzo trascorso tenendo i nervi saldi, Claudio Marenzi è ora concentrato più che mai sui tanti progetti accelerati, o persino innescati, dalla pandemia e sui risultati positivi che idee e investimenti stanno già dando, a cominciare dall’acquisizione - con il socio minoritario Nuo, la newco costituita da Exor, la holding della famiglia Agnelli con Wwicl, il più antico family office di Hong Kong - del marchio per alpinisti Montura, che da quando è stata annunciata alla fine del 2021 continua a far parlare gli addetti ai lavori, forse perché è stata accolta come il segnale di un cambio di passo in tutto il settore moda.

Perché comprare un marchio di giacche da sci? Montura è molto di più di un brand tecnico. È vero, gli esperti di alpinismo lo considerano il miglior prodotto sul mercato, ma da qualche stagione è diventato, in maniera spontanea, un marchio molto vicino ai giovani, capace di comunicare con loro grazie al legame profondo con la natura e all’ideale di libertà, oltre a un logo molto interessante (un piccolo fiore stilizzato, ndr) su cui si potrà lavorare benissimo. Vorrei fare con Montura quello che ho fatto con Herno, ovvero portare valore alla marca. Con una differenza: con Herno quando presi in mano il progetto partivo da zero, in questo caso invece l’azienda è già ben avviata. Come è nata la scelta di avere un socio in questa avventura? Ero impegnato a portare avanti individualmente la trattativa con Roberto Giordani, fondatore di Montura, già da otto mesi, quando sono entrato in contatto con Nuo. Parlo sempre con diversi investitori ma

non ho mai trovato quella chimica e sintonia che mi hanno spinto in quell’occasione a condividere con loro il progetto a cui stavo lavorando. In pochissimo tempo abbiamo chiuso la trattativa. Credo che sia giustissima la scelta fatta: Nuo è il partner finanziario perfetto e come family office ha orizzonti temporali diversi da un fondo. Non pensano solo a quanto potrà fatturare Montura nel breve termine. Con loro c’è una clausola di way out dall’ottavo anno in avanti, anche se non escludiamo di restare con questo asseto anche più a lungo. Che tipo di marchio costruirete? Non lo abbiamo ancora definito al 100%, d’altronde l’acquisizione è appena stata formalizzata, ma sicuramente sarà nel posizionamento di cui parlavo prima, che ci consenta di dialogare con le nuove generazioni e gli appassionati di outdoor: due nicchie che nel mercato del menswear stanno crescendo a dismisura, senza dimenticare tutti i clienti storici, che è l’ultima cosa che vogliamo fare. Tutto avverrà nel pieno rispetto dell'identità e dell’autonomia del 11


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