"NOI DONATORI" n. 42 - Maggio 2023

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PERIODICO DI INFORMAZIONE A CURA DI FIDAS VERONA – DONATORI VOLONTARI DI SANGUE N. 42 - maggio 2023 Comincia a donare fai e fatti un regalo www.fidasverona.it EDITORIAL E LAIROTIDE E IVOLTIDEL DO ON VITA ASSOC I A T I AV ATIV COSSA I A T VA SEZIONISCOLAS T EHCSALOCSINOIZES T CHE FotodiPatrizioCabrini 20 anni

IL DONO CHE CI PIACE

Parliamo di andamento delle donazioni: il bicchiere è mezzo vuoto o mezzo pieno? Dipende da come lo guardiamo.

L’approvazione del bilancio 2022 è l’occasione giusta per fare un po’ di chiarezza. Lo scorso anno si è chiuso per la nostra associazione con 159 donazioni in meno rispetto al 2021, per un totale poco sotto le ventimila unità. Anche il numero di donatori “persi” per strada è stato contenuto: ne mancano all’appello solo 46. Abbiamo invece guadagnato 831 nuovi donatori, avvicinando ben 1.400 aspiranti (+6% rispetto al 2021).

Tutto bene? Tutto male? Possiamo leggere questi numeri guardando solo a quello che manca, oppure osservarli per darci la carica. Proviamo metterci alla giusta distanza, come se scrutassimo dall’alto un panorama.

Invece di demotivarci o fermarci al lamento, però, noi donatori abbiamo scelto di rimboccarci le maniche. Un anno fa è stato rinnovato il direttivo provinciale: un grande grazie va ai consiglieri riconfermati e ai nuovi che si sono messi in gioco. Veniamo da tre anni lunghi e faticosi, segnati dalla pandemia e dall’impossibilità di comunicare la bellezza del dono come eravamo abituati: guardando in faccia le persone e coinvolgendole in eventi piacevoli. Sfogliate le pagine di questo giornale, che trabocca di iniziative, e subito vi dovrete ricredere: le 79 sezioni di Fidas Verona sono ripartite alla grande!

L’estate targata Fidas Verona sarà piena di attività, per raggiungere quanti più possibili nuovi donatori. Dai tornei di calcio e pallavolo alle serate per i giovani, dalle biciclettate in compagnia alla “24 ore” di nuoto: ci saranno eventi per tutti i gusti. E questo grazie all’infinita disponibilità e competenza dei nostri volontari, che si spendono per portare avanti il messaggio del dono.

Sapete perché le nostre sezioni si danno così da fare? Perché hanno sempre bene in mente il fine: aiutare i malati in attesa di cure. Ricordiamocelo sempre e anche le difficoltà in cui ci imbatteremo saranno superabili. È l’atteggiamento giusto, che ci viene ricordato dalle tante storie di dono raccolte in queste pagine. Perché Fidas Verona è proprio questo: una realtà piena di belle storie di vita.

Le criticità ci sono, inutile negarcelo. Sappiamo che i Centri trasfusionali sono stati colpiti dalla carenza di medici, come tutto il Sistema sanitario nazionale, con inevitabili ripercussioni sui punti di prelievo periferici. Abbiamo perso il conto delle riunioni fatte col Dipartimento di Medicina Trasfusionale per provare ad arginare, o almeno controllare, le chiusure programmate e tutta la riorganizzazione della raccolta. Nonostante i concorsi regionali dell’Azienda zero, il fabbisogno di personale continua a essere in sofferenza ed è una situazione, più grande di noi, con cui dobbiamo e dovremo fare i conti ogni giorno.

N. 42 - MAGGIO 2023

Autorizzazione Tribunale di Verona n.1535 del 13.03.2003

Presidente Fidas Verona: CHIARA DONADELLI

Direttore responsabile: ADRIANA VALLISARI

Grafica e stampa: FIDES srl - via Pacinotti, 11A 37135 Verona Ringraziamo chi ha collaborato a questo numero.

EDITORIAL E LAIROTIDE E 2
I I Periodico
FIDAS VERONA
Via
2 - 37134
Tel. 045
- Fax 045 8278521 info@fidasverona.it www.fidasverona.it
della
Donatori Volontari di Sangue
Polveriera Vecchia,
Verona
8202990

compie 20 anni

Nel mese di aprile 2003 usciva il primo numero di “Noi Donatori”, il nostro giornale associativo. Ha aspettato ben sei anni per emergere da quel cassetto dei desideri, essendo troppo impegnativo per i primi anni dell’associazione.

Appena possibile, 20 anni fa, entrò in tutte le famiglie dei donatori; se guardo i numeri che escono ora, belli nella composizione, nelle immagini ed esaurienti nei

HAI

30 ANNI E VIENI A DONARE? TI REGALIAMO UN ALBERO!

MENO DI

Si chiama “Mettiamo in movimento nuove radici” ed è un progetto promosso dal Coordinamento Giovani Fidas nazionale: a ogni nuovo donatore tra i 18 e 30 anni che entrerà per la prima volta in uno dei Centri trasfusionali veronesi, nel 2023 verrà regalato un albero.

Sarà piantato in un Paese in via di sviluppo per dar vita alla foresta diffusa dei Giovani Fidas, che conta già 200 essenze. Chi aderirà potrà monitorarne la crescita, grazie alla collaborazione con la piattaforma digitale Treedom. «Le nuove generazioni sono molto attente alla cura del pianeta, perciò siamo fiduciosi che questa proposta abbia successo e spinga sempre più giovani ad avvicinarsi al mondo della donazione», sottolinea Andrea Moro, coordinatore del Gruppo Giovani di Fidas Verona.

testi, vedo quanto fosse semplice, ma con la sua sempli cità portava quelle notizie che faceva no comprendere la dimensione di Fidas Verona, le precisazioni mediche relative al donare, l’utilizzo del dono, i beneficiari del dono. Non è partito con gradi pretese, ma l’apprezzamento è stato immediato perché rispondeva a tante domande che venivano rivolte negli incontri informativi e di rappresentanza. Quindi lunga vita al giornale e che sia sempre al passo con le attese dei donatori!

"La carezza di un verso"

Ben 46 componimenti sono arrivati per la 12a edizione del nostro concorso di poesia “La carezza di un verso”, organizzato all’interno di “Verona in Love”. Li ha vagliati la giuria presieduta da Elena Galli Righi e composta da Morris Panton, Chiara Tardivo e Davide Imperato. Ad aggiudicarsi la vittoria sono state Giada Pasquali, di Guastalla (RE), e la veronese Marisa Danzi. «Le poesie sono arrivate da tutta Italia e la partecipazione è in continua crescita», sottolinea con soddisfazione Rolando Imperato, coordinatore del concorso.

3 VITA ASSOCIATIVA
VITA ASSOC I A T AV ATIV COSSA I A T I VA

ALLENIAMOCI A DARE

«Ogni volta che andavo al Centro trasfusionale vedevo il volantino che promuoveva l’iscrizione al Registro dei donatori di midollo e mi dicevo: “Lo farò la prossima volta”... Così è passato qualche anno, finché mi sono deciso, prima che fosse tardi».

E meno male che Luca Mantovani, 37enne di Bovolone, ha fatto quel prelievo di sangue per tipizzarsi prima dei 35 anni! Solo così è risultato il giusto abbinamento per una malata di leucemia, che grazie a lui ha ricevuto le cellule staminali emopoietiche.

«Quando ho risposto alla telefonata sono rimasto sorpreso e ho subito avuto voglia di fare la donazione», dice Luca, che da quando ha 20 anni è iscritto alla sezione Fidas Verona di Bovolone e ha una trentina di donazioni all’attivo. «Ho cominciato a donare il sangue perché è una tradizione di famiglia, ho seguito l’esempio di papà Giorgio e mamma Daniela», racconta.

«Potrebbe esserci una compatibilità, se vuoi cominciamo l’iter», gli è stato detto dai medici un anno fa. Poi, dopo i controlli, a metà agosto del 2022 ha donato, in due sedute. «Non è una cosa impossibile, basta dare un po’ di disponibilità – assicura –. Ognuno di noi può contribuire a migliorare il mondo in cui viviamo: a me è capitata questa rara opportunità e sono stato felice di aver risposto sì».

Per Bovolone, il paese in cui vive, è stata una festa. Anche perché Mantovani, di professione biologo, da tre anni preside l’Atletica Bovolone, dove è pure allenatore. «Pratico questo sport da una vita e ho parlato del mio gesto ai ragazzi», spiega. Per questa sua testimonianza, il Comune di Bovolone e la locale sezione di Fidas Verona l’hanno voluto premiare per il suo gesto, rendendolo pubblico.

«Se lo rifarei? Subito!», assicura. Grazie anche da parte di tutta Fidas Verona!

COME CI SI ISCRIVE AL REGISTRO?

Bisogna avere tra i 18 e i 35 anni, pesare almeno 50 kg e godere di buona salute. Basta recarsi in un Centro trasfusionale e fare un semplice prelievo di sangue per inserire i propri dati nella banca internazionale, che saranno confrontati con quelli dei pazienti in attesa di trapianto in tutto il mondo. In caso di compatibilità si verrà contattati per il prelievo delle cellule staminali emopoietiche. Per informazioni Adoces Verona: tel. 045.8309585

info@adocesverona.it

www.adocesverona.it

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I VOLTI DEL DONO IVOLTIDEL DO ON
Luca Mantovani il giorno del prelievo di cellule staminali e alla premiazione del Comune di Bovolone

DONARE IL MIDOLLO? FACILE!

«Ti hanno fatto male?». È questa la prima domanda che Marco Dalla Riva si è sentito rivolgere dagli alunni delle scuole di Colognola ai Colli, quando ha portato la sua testimonianza. «No: l’unica cosa da mettere in conto è di dover stare qualche ora con entrambe le braccia stese, ma è un dettaglio trascurabile paragonato al dono che riceverà poco dopo la persona malata», ha risposto.

Informatico di 34 anni, iscritto alla sezione Fidas Verona di Colognola ai Colli, di cui è stato presidente dal 2018 al 2022, qualche mese fa ha compiuto questo gesto gratuito e volontario. Una giovane donna ha ricevuto le sue cellule staminali emopoietiche, capaci cioè di produrre le cellule del sangue (globuli rossi, globuli bianchi e piastrine), l’unica possibilità di salvezza per chi è affetto da gravi patologie oncologiche del sangue.

«Per me è stata una passeggiata: un prelievo di sangue più lungo del solito per cambiare in meglio la vita di un’altra persona». È un’emozione che non scorderà mai. «Avevo iniziato a ricevere delle telefonate ravvicinate, a cui non riuscivo a rispondere perché ero al lavoro... Pensavo fossero dei call center, invece alla sera ho risposto: era la dottoressa Anna Gandini dell’Ospedale di Borgo Roma, referente del Registro dei donatori di midollo osseo di Veneto e Trentino-Alto Adige (di cui è responsabile il dott. Giorgio Gandini, ndr), che mi invitava a sottopormi ai controlli per verificare la compatibilità, molto rara».

Solo un donatore su centomila, infatti, è compatibile con chi è in attesa di trapianto: 6 pazienti su 10 non trovano il donatore giusto per loro. Ecco perché è utile tipizzarsi, con un semplice prelievo di sangue: in questo modo si viene inseriti in una banca dati internazionale, fondamentale per curare pazienti in attesa di trapianto.

C’è chi non verrà mai contattato in tutta la sua vita; chi, invece, com’è successo a Marco, sarà chiamato quando risulterà proprio lui il donatore geneticamente perfetto per un’altra persona. «Il supporto di mia moglie Giulia è stato fondamentale e non vediamo l’ora che i nostri figli Gioele e Ismaele crescano per poter raccontare cos’ha fatto il loro papà», dice Marco, che ha una trentina di donazioni di sangue all’attivo.

«Ringraziamo di cuore Marco per aver compiuto questo gesto e invitiamo tutti i giovani sotto i 35 anni a tipizzarsi, per allargare il Registro: più siamo, meglio è per i malati», si congratula la presidente provinciale di Fidas Verona Chiara Donadelli, affiancata dal presidente della sezione Fidas Verona di Colognola ai Colli Gianpaolo Zumerle.

5 I VOLTI DEL DONO IVOLTIDEL DO ON
Marco Dalla Riva nel giorno della sua donazione di midollo osseo

6 DONATORI

3 GENERAZIONI

Mi chiamo Maddalena e sono figlia di un donatore, Roberto; da giovanissimo padre, accettò l’invito del fondatore della nostra sezione – Fidas Verona di Pozzo, prima Gruppo francescano donatori di sangue - e vi rimase fedele per i successivi 40 anni.

Posso dire di essere donatrice per tradizione di famiglia e perché sono un’emotrasfusa. Nel 2003 sono stata ricoverata d’urgenza per un grave anemia; ci volle poco a capire che la causa non era una patologia, il mio corpo aveva una falla, perdeva sangue.

In un istante mi sono trovata catapultata dall’altra parte: ero io ad avere bisogno di sangue. Servirono 20 giorni per capire dove fosse il problema e qualche altro per andare in sala operatoria a sistemare le cose. Devo quel mese della mia vita e i successivi a più di un donatore.

Naturalmente appena possibile andai a donare e con me mio marito Francesco De Togni, anche lui figlio di un donatore, Romolo, e anche lui emotra-

sfuso quando aveva circa 3 anni. Che strane le coincidenze della vita!

Appena compiuti i 18 anni Luca, nostro figlio, si è aggiunto ai donatori della nostra sezione di Pozzo e dopo due anni anche Letizia, nostra figlia, che con determinazione ha fatto tutti gli accertamenti richiesti.

Lo stesso giorno in cui Letizia si recava al Centro trasfusionale arrivò la diagnosi di mia madre Elsa: Mieloma multiplo micromolecolare, un nome lunghissimo per un tumore del sangue che causa, tra le altre cose, anemia.

Ci siamo ritrovati di nuovo ai due capi del filo che lega malati e donatori.

Come spesso si dice, i donatori non sanno per chi donano, ma sanno perché: la nostra condizione ci porta a sapere anche per chi, a guardarli negli occhi nella sala d’attesa di un reparto, a condividere con loro lunghe ore di terapie, ansie e speranze, a trattenere una lacrima quando l’ordine delle cose viene stravolto dalla malattia ed è un genitore ad accompagnare il figlio.

Lenisce tutto la consapevolezza che, nel nostro piccolo, per quel che possiamo, stiamo facendo qualcosa per loro.

Non serve essere nella nostra situazione per donare e nemmeno avere una tradizione di famiglia, alla quale tra l’altro serve qualcuno che le dia inizio, basta sapere che con un po’ del nostro tempo possiamo dare speranza a molte vite.

6 I VOLTI DEL DONO IVOLTIDEL DO ON
Maddalena Gabaldo La famiglia Gabaldo-De Togni: Luca, Letizia, Maddalena e Francesco 6 X 3 = 6 DONATORI, 3 GENERAZIONI E UNA STORIA DI SANGUE.
Si riassume tutta qui la storia di donazioni della nostra famiglia…

UN DONO DI FAMIGLIA

Prendi un papà di quattro figli, tutti donatori; mettici una prenotazione “di gruppo” al Centro trasfusionale dell’ospedale di Legnago; aggiungici la ricorrenza di San Valentino, festa dell’amore... et voilà: ecco a voi una donazione speciale.

Si è fatto un bel regalo e l’ha fatto anche agli altri, Alberto Guerra: fabbro di 65 anni e donatore assiduo della sezione Fidas

Verona di Casaleone. Lo scorso febbraio ha fatto la sua donazione numero

150, attorniato dai 4 figli.

«Ho iniziato a donare nel

1976, appena maggioren -

ne, seguendo le orme di mio papà

Giuliano, morto purtroppo giovane, e di mia mamma

Nuvoletta, che oggi ha 94 anni, entrambi donatori –racconta –. È stato mio papà

a dirmi: “Una volta potresti venire anche tu”, e così ho iniziato; lo stesso hanno fatto tutti i miei fratelli: Paolo, Germana e Paola. Era l’epoca in cui si raccoglieva il sangue due volte l’anno, nei locali parrocchiali, di domenica, quando uscivano con

l’autoemoteca due infermieri e un medico... altri tempi!».

Una storia straordinaria di dono, vissuta come normalità in casa Guerra. Tanto che l’esempio dei nonni e dei genitori è stato raccolto dai figli di Alberto e Federica, che insieme hanno già una cinquantina di donazioni all’attivo. Mattia, 37 anni, Riccardo, 33 anni, Giacomo, 31 anni (che è pure consiglie-

è nonno di cinque nipotine femmine, la futura generazione di donatrici. «Il tempo per andare a donare? Quello si trova sempre, anche se si lavora in proprio, come nel mio caso: basta volerlo; io spero di poter fare altre 2-3 donazioni prima di raggiungere il limite d’età e fermarmi».

re della sezione Fidas Verona di Casaleone) e Vittoria, 26 anni, sono orgogliosissimi del papà.

«In tutti questi anni ho sempre pensato che, essendo in salute, avrei potuto condividere il mio sangue con chi ne aveva bisogno, perciò ho sempre continuato a donare», precisa Alberto, che per vent’anni è stato presidente del Circolo Noi del paese ed

A congratularsi per il record di donazioni è tutta la sezione. «Ci fa piacere che tra i nostri 130 donatori ci sia la famiglia Guerra: speriamo che l’esempio di Alberto e dei suoi figli sia seguito da molte altre persone», sottolinea Alessio Ambrosi, presidente della sezione di Casaleone.

«Queste testimonianze di dono in famiglia sono spesso presenti nelle nostre 79 sezioni e sono il più bel messaggio di amore per il dono che possiamo comunicare: grazie a tutti i nostri donatori!», sottolinea la presidente provinciale di Fidas Verona Chiara Donadelli.

7 I VOLTI DEL DONO IVOLTIDEL DO ON

ERCOLE E LE SUE COLONNE

Di fatiche, nella vita, ne ha affrontate ben più di dodici, ma sono molte di più le soddisfazioni che ha ricevuto compiendo del bene. Si è sempre speso per aiutare gli altri, Ercole Barbi (nella foto sopra): storico donatore di Valeggio sul Mincio, si è dovuto fermare a 88 donazioni («Ho la vena turbo», dice mostrando il braccio), però non ha mai smesso di promuovere il dono. «Mio papà Vittorio e mia mamma Amelia erano donatori della San Camillo; donava anche mio fratello Giovanni, morto prima di sfiorare le 200 donazioni», racconta il 77enne, sfoggiando un sorriso.

Ercole è un volto noto a Valeggio sul Mincio: dalla sua casa che guarda il castello sono passati in tanti. Questo ex ferroviere e alpino si è sempre dato da fare per aiutare la Fidas: «Sono stato consigliere dell’associazione negli anni ’80 e poi ho collaborato a lungo col mio amico Santo, andando a raccogliere i premi per la lotteria, dai salami ai piti, sapete cosa sono? (tacchini, ndr)».

Sposato da 52 anni con la si-

gnora Maria Pia, che di tanto in tanto necessita di qualche trasfusione, Ercole e la moglie hanno ben presente il valore immenso di una sacca di sangue. «I donatori mi hanno salvato la vita: nel 1996, a soli 48 anni, ho ricevuto 6 flaconi di sangue, 4 di plasma e uno di piastrine, senza i quali sarei morta», dice Maria Pia, grata verso chi compie questo gesto.

A portare avanti la tradizione del dono in famiglia ci ha pensato Flavio Amadori, 54 anni, che ha sposato Cinzia, la figlia di Ercole e Maria Pia.

«Ho cominciato a tendere il braccio nel 1972, con la sezione Fidas Verona di Mozzecane, di cui sono stato anche consigliere», racconta. Originario di Roverbella, località Belvedere, dove abita e ha l’azienda agricola (frutteti e allevamento di galline da uova), Flavio ha sempre trovato il tempo per andare al Centro trasfusionale. «Ogni mese e mezzo mollavo tutto e andavo a donare sangue o plasma, in qualsiasi stagione, portando sempre con me dei giovani aspiranti», dice. «Facevo 7-8 donazioni all’anno: nel 2020 mi sono dovuto fermare per un problema di salute, mi sarebbe

piaciuto raggiungere le 200 donazioni».

Ora è Mattia Amadori (nella foto, fra nonno Ercole e papà Flavio) a donare con la sezione di Valeggio. Il figlio di Flavio e Cinzia ha 27 anni e già 50 donazioni alle spalle. «Lavoro come assemblatore e saldatore per una multinazionale e sono spesso in giro per il mondo, ma il tempo per donare c’è sempre», assicura. «Con la Fidas ho dei bei ricordi: Silvio Franchi mi aveva coinvolto nelle attività e un anno sono sceso a Roma in pullman

con la sezione per incontrare papa Francesco, una bella esperienza», aggiunge.

«Io mi sposerò a settembre con Gloria: spero di stare sempre bene per continuare a donare: se avremmo dei figli, sarebbe bello che donassero anche loro», conclude Mattia.

Anche Jessica, la sorella 24enne di Mattia, vorrebbe donare ma purtroppo non è idonea; a compensare in solidarietà c’è però il compagno Simone. Bravi tutti!

8 IVOLTIDEL DO ON I VOLTI DEL DONO

UN COMPLEANNO SPECIALE CON 100 DONAZIONI

Per i suoi 40 anni è andato al Centro trasfusionale dell’ospedale di San Bonifacio e ha donato il sangue per la centesima volta. È il regalo speciale che ha fatto a sé stesso e agli altri Nicola Martelletto (nella foto a lato), farmacista di Colognola ai Colli e vicepresidente vicario di Fidas Verona. Il 14 dicembre scorso si è seduto sul lettino del Centro trasfusionale e ha iniziato i festeggiamenti con un gesto dal grande significato.

La carriera da donatore per lui è iniziata a 18 anni, venendo da una famiglia di storici donatori. «Mio nonno Carlo è stato il fondatore e primo presidente del gruppo San Camillo di Colognola ai Colli, mentre mio zio Gaetano, anche lui farmacista, è stato il secondo presidente della sezione, nonché colui che mi ha accompagnato al Centro trasfusionale appena sono diventato maggiorenne», racconta.

Alla guida della sezione di donatori colognolese, confluita nel 1998 in Fidas Verona, ci è poi finito anche lui, diventandone il quarto presidente, dopo Massimiliano Bonifacio, nel cui direttivo era stato consigliere. Per otto anni consigliere provinciale di Fidas Verona, dal 2018 Martelletto è vicepresidente vicario della nostra associazione di donatori.

«Cento donazioni sono un bel traguardo e, fortunatamente, sono il segno di una buona salute – sottolinea –. Come farmacista ritengo importantissimo il ruolo del donatore di sangue e sono orgoglioso di vedere tante persone che entrano in farmacia per chiedere informazioni su come si diventa donatori».

Con lui si congratula la presidente di Fidas Verona Chiara Donadelli. «La bella testimonianza di Nicola ci richiama all’importanza di educare al dono di sangue e plasma a partire dalla famiglia.

È inoltre un incoraggiamento rivolto a tutti: se si sta bene, perché non provarci?».

I GIRAMONDO ZUMERLE CI PORTA IN CIMA ALLE ANDE

Un altro donatore della sezione di Colognola ai Colli ha compiuto un’impresa memorabile: Claudio Zumerle a fine gennaio ha fatto un trekking in Cile, portando sulle Ande la bandiera di Fidas Verona. Nella foto la sventola a 6.891 metri d’altezza, sull’Ojos del Salado, il vulcano più alto del mondo. Wow!

9 IVOLTIDEL DO ON I VOLTI DEL DONO

A SCUOLA DI DONO ALLE "SEGHETTI"

Proseguiamo il nostro viaggio alla scoperta delle 9 sezioni scolastiche di Fidas Verona. Stavolta conosciamo meglio quella dell’Istituto Seghetti di piazza Cittadella, a Verona, intitolata a un ex studentessa, Maria Vittoria Marcolini.

A guidarci è il professor Gianmarco Splendori (nella foto a lato), docente di Scienze motorie alla secondaria di secondo grado, frequentata da 404 alunni. Qui gli indirizzi scolastici sono 4: liceo delle Scienze umane opzione Economicosociale potenziamento Scienze Umane; liceo delle Scienze umane opzione Economicosociale potenziamento Scienze motorie; liceo Scientifico indirizzo Sportivo e Istituto tecnico settore Economico – Relazioni Internazionali per il marketing.

– Quando siete nati come sezione Fidas Verona e perché?

«La sezione nasce nella primavera del 2012 dalla volontà del docente Federico Semolini, con la collaborazione dell’infermiera scolastica dell’epoca, Lorenza Soave. Il progetto è stato generato per avvicinare e sensibilizzare studenti, genitori, personale scolastico e tutte le perso-

ne che gravitano attorno alla realtà dell’Istituto, al mondo dei donatori volontari di sangue».

– Quanti iscritti conta la sezione?

«Al momento all’attivo ci sono 40 donatori che stanno continuando il percorso donazionale».

– Avete già raccolto dei nuovi aspiranti in quest’anno scolastico?

«Quest’anno a fare il primo test di idoneità ci sono circa 40 aspiranti donatori delle classi quinte (4 classi con 85 alunni totali). Mi auguro che siano altrettanti o per lo meno un buon numero per la prima donazione. Obiettivo è coinvolgere anche genitori, personale dell’Istituto e tutte quelle persone che gravitano intorno alle Seghetti».

– Che reazioni hanno i ragazzi quando si parla loro di dono? C'è interesse dopo gli incontri tenuti dalla presidente di Fidas Verona?

«Sì, sono molto recettivi, capiscono l’importanza dell’argomento e aderiscono quasi subito. C’è interesse durante gli incontri, soprattutto quando si parla di vita vera e di aneddoti realmente accaduti; successivamente il risultato è la numerosa adesione».

– Quali sono i freni più comuni che riscontrate e

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SEZIONI SCOLASTICHE

quali invece i punti di forza nel proporre il dono in classe?

«Il freno principale è la paura dell’ago. In alcuni però il senso di aiuto verso l’altro fa superare il timore verso la donazione».

– Perché dedicate degli spazi a questo gesto di volontariato?

«La nostra scuola ritiene importante questo gesto, tenendo conto dell’origine cattolica, per la solidarietà verso il prossimo e per la grande generosità che comporta. Apertura al sociale, attenzione all’altro».

LE SEZIONI SCOLASTICHE DI FIDAS VERONA

• I.I.S. Calabrese-Levi

• Scuole Alle Stimate

• Istituto Giovanni Giorgi

• Educandato Agli Angeli

• Istituto Guglielmo Marconi

• Istituto Marco Polo

• Istituto Lavinia Mondin

• Istituto Seghetti

• Istituto Stefani-Bentegodi

– Che obiettivi di crescita vi ponete, come sezione?

«Puntiamo a responsabilizzare e a coinvolgere gli alunni in questa idea che unisce senso civico e generosità verso l’altro, incrementando i numeri di donatori e donazioni della sezione per dare più aiuto possibile».

LA 6ª AMARATHON DELLA VALPOLICELLA

AIUTA IL NOSTRO “PROGETTO SCUOLE”

Il 1° maggio si è corsa per la sesta volta l’Amarathon, la suggestiva mezza maratona della Valpolicella. In tanti, donatori e non, hanno partecipato anche alla “Family”, la camminata ludico-motoria di 9 chilometri, con partenza e arrivo a Pedemonte, organizzata dall’Associazione Vini Classici della Valpolicella.

Il percorso, tra vigneti e ville, quest’anno è andato a sostenere il “Progetto scuole” di Fidas Verona, partner dell’iniziativa: il 50% del ricavato della “Family 9 km” infatti verrà devoluto alla nostra associazione per sostenere la promozione del dono negli istituti scolastici. Grazie a tutti i partecipanti e agli organizzatori!

11 SEZIONI SCOLASTICHE SEZIONISCOLAS T EHCSALOCSINOIZES T I CHE

DONARE È UNO SPETTACOLO!

Donare il sangue? È uno spettacolo, in tutti i sensi. Ha debuttato il 27 aprile, al Teatro Astra di San Giovanni Lupatoto, “Le tre melagrane”, rappresentazione liberamente tratta da “L’amore delle tre melagrane” di Italo Calvino. L’hanno commissionata alla compagnia “Altri posti in piedi” i donatori di sangue di Fidas Verona, a partire da un’idea della sezione di Pozzo, condivisa poi con le altre 27 sezioni della zona Centro.

A veicolare la bellezza e l’importanza del dono attraverso questa forma artistica ci hanno pensato i tre bravissimi attori sul palco – Barbara Lombana, Stefano Vantini e Luca Dossi, quest’ultimo pure regista e donatore iscritto alla sezione Fidas Verona di Raldon – che hanno strappato risate e applausi al pubblico dell’Astra.

Protagonista della fiaba è un giovane figlio di re, che riceve in dono tre melagrane: le dovrà usare nel suo cammino alla ricerca dell’unica fanciulla che potrà mai amare. «L’idea di realizzare uno spettacolo teatrale è nata all’interno della nostra sezione di Pozzo lo scorso anno – informa la presidente Maddalena Gabaldo –. Volevamo trovare un mezzo efficace per comunicare ai più piccoli l’importanza del dono e in particolare di quello del sangue come fonte di vita».

«Questa bellissima rappresentazione, rivolta ai bambini dai 5 anni in su, senza limiti d’età, è capace di parlare a tutti e di trasmettere l’importanza del dono andando al cuore del messaggio: un piccolo gesto può salvare tante vite», sottolinea la presidente di Fidas Verona Chiara Donadelli

Le tre melagrane” si prepara a girare ovunque ci sia un palco: all’aperto, al chiuso, nelle scuole, nei teatri; le sezioni possono richiederla chiedendo informazioni alla segreteria provinciale. Donare il sangue è una favola, da raccontare a grandi e piccini.

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VITA ASSOC I A T AV ATIV COSSA I A T I VA
Davide Zuanazzi Exafoto& video

STAPPA CON NOI LA SOLIDARIETÀ

Cosa sono questi bauli pieni zeppi di tappi in plastica? È il “bottino” che stanno raccogliendo in varie zone i nostri donatori per l’iniziativa “Stappa la solidarietà con Fidas Verona”.

Decine di contenitori per la raccolta dei tappi sono stati posizionati in città e provincia: sono presenti in scuole, biblioteche, case di riposo e altri luoghi di aggregazione, per permettere a chiunque di contribuire.

L’obiettivo è di raccogliere i tappi per aiutare l’ambiente e promuovere il dono. Una volta riempite le colonnine, i donatori portano il contenuto ad altre associazioni del territorio, che utilizzano il ricavato per finalità sociali, mettendo in circolo la generosità.

Sono tanti gli esempi di collaborazione nati per l’occasione. Ad esempio, con l’associazione “Il dono” di Lugagnano di Sona, che ha ricevuto un primo carico speciale di tappi dalla sezione Fidas Verona di Marano e Valgatara. A San Bonifacio, invece, le sezioni Fidas Verona della zona Est hanno affidato i tappi all’associazione “Via di Natale” di Aviano: il ricavato andrà a sostenere una casa di accoglienza per pazienti oncologici.

«Queste colonnine ci aiu tano a rendere visibile ancor di più il messaggio dell’importanza del dono di sangue e plasma, oltre a sensibilizzare bambini e adulti sulla cura del mon do che ci circonda – spiega Chiara Donadelli, presidente provinciale di Fidas Verona –. Ringraziamo tutti i nostri volontari che si danno da fare per veicolare questi messaggi e le tante realtà che hanno aderito al nostro progetto con entusiasmo». Su ogni colonnina, accanto al logo di Fidas Verona, è riportato l’indirizzo del sito www.fidasverona.it. Lì si trovano tutte le informazioni per scoprire come donare sangue e plasma.

13 VITA ASSOCIATIVA VITA ASSOC I A T AV ATIV COSSA I A T I VA

25 ANNI DI FIDAS VERONA

Sono trascorsi 25 anni e sembra ieri; è una frase fatta e non certo originale, ma chi ha vissuto la nascita e la crescita dell'associazione la rivive nei suoi vari aspetti: l'unificazione dei tre Gruppi, il Francescano, il Samaritano, il San Camillo , le difficoltà degli inizi, le varie scelte or-

giato i 70 e i 60 anni di donazione; l'altro avrebbe partecipato sentendosi parte di una grande famiglia con un obiettivo comune.

ganizzative e promozionali, la fiducia nel Gruppo Giovani, la collaborazione con le varie sezioni sia nei confronti della presidenza provinciale sia tra di loro, le manifestazioni, soprattutto l'incontro con i donatori, veri artefici della vita associativa.

Il mio desiderio, e di tanti altri, di gridare "Viva la Fidas, Viva i Donatori" non si è avverato, non certo per mancanza di coloro che oggi guidano l'associazione con la ben nota disponibilità, ma per quella pandemia che ci ha perseguitato negli ultimi tre anni. La data ufficiale era il 30 settembre scorso e non è corretto festeggiare un momento storico in data diversa da quella naturale; sembrerebbe una dimenticanza, che non corrisponde alla realtà.

È giusto però ricordare che, 25 anni fa, tre Gruppi importanti nel panorama della donazione del sangue attivi nella nostra provincia, unirono le loro forze e le loro esperienze per un servizio più efficace e più concreto a quegli ammalati che ai donatori affidavano la loro speranza di vita. I nomi probabilmente li conoscono tutti: il Francescano, il Samaritano, il San Camillo de' Lellis non erano associazioni di poco conto o con una breve storia alle spalle, anzi, se pensiamo che il primo era nato nel 1952, il secondo nel 1955, il terzo nel 1962. Se osserviamo le date, due di questi avrebbero festeg-

Mi sarebbe piaciuta l'esposizione di tutto il materiale promozionale: i manifesti, i distintivi, i "mitici" cappellini, le magliette e tutto quanto pensato e realizzato nel corso dei questi 25 anni di storia, di collaborazione e di solidarietà. Non è stato possibile, come altre volte quando non abbiamo concretizzato i nostri desideri, ma è giusto ringraziare tutti i donatori che hanno vissuto tutti o in parte questi anni, e sono migliaia, i presidenti delle sezioni, che sono il cardine sul quale si muove l'associazione, l'ottimo lavoro dei coordinatori di zona nell'unire con amicizia, il direttivo provinciale dal quale escono quelle azioni che indirizzano tutta l'attività sia a livello organizzativo che promozionale.

Se chiudo gli occhi rivedo vicino a me i donatori del primo e secondo direttivo concluso con il 45° congresso nazionale, che ha richiamato a Verona oltre 10.000 amici da ogni parte d'Italia; ma anche i direttivi successivi con i quali ho collaborato con l'esperienza che solo il tempo e la partecipazione ti donano.

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Questa foto storica raffigura Arrigo Scapini, Sergio Rosa e Silvano Salvagno: i fondatori di Fidas Verona

VANNA È ANDATA IN PENSIONE

Mi spiace non ricordare su questo "Noi Donatori" tanti avvenimenti che sono stati la nostra vita in questi anni; le presenze informative nelle scuole, le promozioni negli ambienti sportivi, negli spettacoli, nelle manifestazioni sociali e divertimento; dove c'era la gente, soprattutto i giovani, la presenza dei promotori Fidas era una cosa certa. Quante donazioni sono derivate da questa intensa attività! E quanti donatori hanno dedicato tempo e capacità, spesso con sacrificio ma con la certezza che ne valesse la pena se un nuovo donatore avesse iniziato il suo cammino!

Avrei voluto scrivere un testo più importante per un avvenimento come il 25° anniversario della nascita della nostra grande famiglia, e dentro di me ho tante cose che vorrei dire, persone con le quali ho condiviso momenti di soddisfazione e anche quelli difficili, perché è nelle difficoltà che si tempra la collaborazione e l'amicizia.

Mi permetto un'ultima nota ed è la conferma che tutti abbiamo operato bene: al momento dell'unificazione delle tre associazioni contavamo 14.700 donazioni; negli ultimi anni siamo sempre vicini alle 22.000: un messaggio, non di speranza ma di certezza, a chi, nel bisogno, guarda ai donatori come un porto sicuro per il suo futuro.

È andata in pensione la storica segretaria di Fidas Verona. Il 14 aprile scorso è stato l'ultimo giorno di lavoro di Vanna Boscolo, la storica impiegata della sede provinciale di Fidas Verona e conosciuta da tutte le nostre sezioni grazie ai suoi 35 anni di lavoro nell'associazione.

Ha iniziato la sua collaborazione nel 1988 con il Gruppo Francescano, una delle tre associazioni che assieme al Gruppo San Camillo e Il Samaritano ha dato vita a Fidas Verona per poi accompagnare la nostra realtà fino ad oggi.

«Ho avuto il piacere, l’onore e il privilegio di lavorare in Fidas per tanti anni, vedendola crescere sempre più, anno dopo anno, e spero di avere dato il mio piccolo e personale contributo – ci dice Vanna –. Vorrei ringraziare e salutare tutti i presidenti e i tanti collaboratori che si sono succeduti sia in sede provinciale che nelle nostre numerose sezioni, durante il periodo di questa mia permanenza. Di tutti conserverò il gradito ricordo».

Durante il suo ultimo giorno di lavoro, Vanna ha ricevuto il saluto della presidente provinciale Fidas Verona, Chiara Donadelli, che l'ha ringraziata per i tanti anni dedicati ai donatori di sangue.

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Il saluto più sincero e affettuoso, e un grande "evviva" ai donatori!
VERONA
Piazza Bra durante il 45° Congresso Nazionale Fidas a Verona il 22-24 aprile 2006

Sessant’anni di solidarietà per la sezione Fidas Verona di Cerro-Azzago. Qui il gruppo di donatori di sangue, affiliato inizialmente alla San Camillo, venne fondato nel 1963 grazie all’impegno di alcuni volontari del paese e di Carlo Zanella, che ne assunse la presidenza per alcuni anni, passando poi il testimone.

Nel 1998 il gruppo di donatori si unì alla neonata Fidas Verona, riunendo al suo interno alcune persone della vicina frazione di Rosaro. «Negli anni, i presidenti che si sono avvicendati hanno diretto il gruppo con varie attività, in collaborazione con le

60 ANNI DI IMPEGNO ATTIVI DA 40 ANNI

altre associazioni del paese e della frazioni limitrofe per promuovere il dono», sottolinea Elisa Bertoldi, componente del direttivo della sezione.

Nel suo 60° anniversario di fondazione, la sezione conta oltre 190 donatori attivi che nel 2022 hanno effettuato 380 donazioni totali. Grazie e avanti così!

BADIA CALAVENA SELVA DI PROGNO

Compie 40 anni la sezione Fidas Verona di Badia Calavena-Selva di Progno. Un traguardo festeggiato il 26 marzo scorso con una Messa a Selva di Progno, seguita dal pranzo associativo. «Oggi contiamo 205 donatori e nel 2022 abbiamo contribuito al bisogno di sangue e plasma con 400 donazioni», fa sapere il presidente Cosimo Russo. «Per il futuro puntiamo ad aumentare le donazioni e a coinvolgere ancor di più i giovani», dice.

A ricostruire le origini è Maurizia Grisi, memoria storica del gruppo, di cui è stata promotrice. «Nell’alta vallata, alla fine degli anni ’70, c’era solo la San Camillo di Tregnago - ricorda -. Nel 1982 decidemmo di fare una nuova sezione, che debuttò il 17 aprile 1983 con una festa in piazza a Badia Calavena, con tavolate sotto le piante e la musica del complesso di Nando Tommasi».

Tanta buona volontà e allegria sono stati i capisaldi che hanno avvicinato moltissi-

mi donatori alla sezione di Badia Calavena-Alta Val d’Illasi. «La nostra è stata la 28a a essere fondata: la prima domenica di raccolta si presentarono 120 persone, un inizio col botto!», ricorda Maurizia, prima consigliera donna della San Camillo e poi consigliera di Fidas Verona dal 1978 all’82 e dal 1998 al 2018, a lungo in classe col “Progetto scuola”.

«Molti donatori erano allevatori che il mercoledì, giorno di mercato a Badia, scendevano a donare, dopo essere stati in stalla a mungere - conclude -. Nel 1998 dalla sezione si sono staccati Velo Veronese e San Mauro di Saline, per poter coprire meglio il territorio: è stata una bella avventura che continua, grazie a tutti i donatori di ieri e di oggi!».

16 CERRO-AZZAGO VITA ASSOC I A T AV ATIV COSSA I A T I VA

40 ...E NON SENTIRLI

Ha sede in uno dei più begli angoli dell’Est veronese e quest’anno la sezione Fidas Verona di Castelletto di Soave raggiunge il traguardo dei 40 anni di attività.

Ha le sue origini nel Gruppo Francescano, portato avanti per lungo tempo dall’allora presidente Bruno Siviero, venuto a mancare il 27 dicembre scorso all’età di 93 anni. «È una perdita che lascia un vuoto importante: con il suo impegno e un carattere “coriaceo”, Bruno ha mantenuto vivo il messaggio del dono, costruendo la storia della sezione», riconosce l’attuale presidente, Fabio Merzari.

La piccola sezione si è sempre distinta per il supporto dato alle varie attività promozionali della zona Est. «Come il torneo provinciale di calcio del 2013, organizzato “in casa”, dove gli sforzi hanno dato buoni risultati e anche soddisfazioni - prosegue Merzari

NATI NON PER CASO 30 ANNI FA

Il destino a volte non è un caso… Correva l’anno 1976, era il 21 marzo, primo giorno di primavera: all’ospedale di Legnago nacquero due bei bambini di Roverchiaretta, Mirco e Achille, legati sin da subito da quella giornata magica. Stesse scuole, dalla materna alle medie e, molti anni più tardi, una staffetta come presidenti della locale sezione di Fidas Verona!

È stato segnato dal passaggio di consegne fra Mirco Ghellere, presidente uscente dopo otto anni, e Achille

-. Nello stesso anno è stata posata nel piazzale sotto la chiesa un’opera per il 30° anniversario, rendendo evidente il messaggio dell’importanza di donare». Il direttivo non si è fermato qui. Negli ultimi anni ha organizzato “Un canto per donare”, evento che la pandemia ha però rallentato. «L’intenzione è di riprendere da dove lasciato: certo, servono tanto impegno e persone volenterose per continuare a mantenere attiva la sezione», conclude.

Schiavo, il 30° anniversario della sezione di Roverchiara, fondata nel 1990 come Gruppo San Camillo. Una ricorrenza recuperata in ritardo, a causa della pandemia. «Nonostante l’incertezza del periodo, siamo comunque riusciti a mantenere pressocché invariate le donazioni – dice Ghellere –. La nostra è una sezione in buona salute, con un centinaio di donatori attivi».

Alla festa, iniziata con la Messa celebrata da don Piergiorgio Belloni, sono state consegnate 65 benemerenze, alla presenza del sindaco Loretta Isolani e dell’ex presidente di sezione, Luigi Nesi. Poi, pranzo sociale e rinnovo delle cariche. «In questi anni abbiamo dato maggior visibilità all’associazione, collaborando con gli altri gruppi del paese – conclude Ghellere –. Auguriamo al nuovo presidente e al direttivo di fare ancora meglio e di trovare nuove persone che si avvicinino a questo gesto».

17 EVENTI ESTIVI CASTELLETTO DI SOAVE VITA ASSOC I A T AV ATIV COSSA I A T I VA
ESTIVI
EVENTI
ROVERCHIARA

UN FILO ROSSO LUNGO 40 ANNI

Un filo rosso lungo 40 anni: 40 anni di laboriosa attività e di concreta presenza sul territorio. Il 16 aprile scorso la sezione Fidas Verona di Alpo ha festeggiato l’anniversario insieme alla comunità della piccola frazione villafranchese, nella quale affonda le proprie radici.

Il primo direttivo dell’allora “Aido-San Camillo” era formato da Luciano Bonizzato, Paolo Cazzadori, Giorgio Dal Bosco, Marco Dall’Oca, Annalisa Danzi, Adelino Giacopuzzi, Franca Maggi, Giuseppe Mischi, Anna Pellegrini, Cesare Baroni e Luigi Ciresola. Oltre a essere stati convinti donatori del proprio sangue, lo sono stati anche di molte energie e capacità. Da allora il dono è stato promosso con iniziative ed eventi sempre molto partecipati.

gruppi sanguigni e alle effettive necessità dei centri ospedalieri; oppure si pensi alla realtà dei social e delle App che, in tempo reale, offrono informazioni utili.

La Fidas ad Alpo opera dal marzo del 1982, quando un piccolo gruppo di volontari fondò la sezione, su impulso del presidente Renato Dall’Oca: grazie alla sua intraprendenza, allegra e contagiosa, già alla prima uscita domenicale dell’emoteca (28 marzo 1982) furono raccolte 44 donazioni; 27 persone compirono il gesto della donazione per la prima volta.

In questi 40 anni abbiamo vissuto cambiamenti epocali; il mondo del volontariato si è modificato e ha assunto caratteri innovativi. Nell’ambito del sistema sangue si è passati dalla donazione con le emoteche allestite nelle scuole a quella effettuata nei Centri trasfusionali: abbiamo ottenuto una donazione di qualità, in ambienti idonei e sicura per tutti; è nato il centro di prenotazione, strumento utilissimo per ottimizzare la gestione delle sacche in base ai diversi

Il momento storico che stiamo vivendo è complicato, ma il nostro dovere, ora più che mai, è valorizzare il senso profondo della donazione di sangue. Abbiamo affiancato all’attività dei centri di chiamata e all’accoglienza dei donatori ai Centri trasfusionali di Bussolengo e di Villafranca gli interventi nelle scuole, che ci hanno permesso di raggiungere moltissime famiglie, e i tanti momenti di aggregazione, in sinergia con le altre associazioni e col supporto del Comune di Villafranca.

Solo alcuni dati: 166 donatori e 297 donazioni effettuate nel 2022, un traguardo importante per una piccola realtà come Alpo! «È stato davvero un ottimo risultato raggiunto grazie al generoso gesto di tutti i nostri donatori – sottolinea il presidente Denis Ferrarin –. Da qui si deve ripartire, con l’entusiasmo e la passione che da sempre contraddistingue Fidas, avendo come unico obiettivo la promozione del dono del sangue. Saper tessere, con il nostro filo rosso lungo 40 anni, relazioni e sinergie con tutti coloro che, in vario modo e a vario titolo, hanno a cuore il bene proprio e degli altri sarà il nostro obiettivo per i prossimi 40 anni… e oltre!».

18 ALPO VITA ASSOC I A T AV ATIV COSSA I A T I VA

UN DOLCE PROMEMORIA

Un dolce invito a riflettere sulla possibilità di donare sangue e plasma. Stuzzica il palato, il “pasticcino del buon proposito” ideato dai donatori della sezione Fidas Verona di San Martino Buon Albergo in collaborazione con la Pasticceria Tosi. Nelle scorse settimane ne sono stati sfornati 2.700: si tratta di bignè ripieni di crema chantilly, coperti con una glassa di cioccolato bianco colorata di rosa e un medaglione con il logo dell’associazione.

«Erano disponibili nei weekend e nei giorni festivi a cavallo tra aprile e maggio, giorni in cui noi volontari eravamo presenti all’esterno della pasticceria di via XX settembre per dare informazioni a chi si avvicinava incuriosito: per noi è un modo di raggiungere una platea di nuovi possibili donatori al di fuori

dei soliti circuiti e per cercare nuovi volontari», spiega Giulia Pisani, presidente della sezione, che conta 180 donatori.

«Questo dolcetto è stato molto apprezzato dalla clientela, sia per l’asporto che per la consumazione al tavolo», dicono i fratelli Massimo e Valentina Tosi, figli di Alberto e Luisa, titolari della pasticceria attiva dal 1979.

SCATTI DA PREMIO

TERME DI GIUNONE-CALDIERO

È stato un successo il sesto concorso fotografico promosso dalla sezione Fidas Verona Terme di Giunone – Caldiero. Ben 81 persone, metà da fuori regione, hanno inviato il proprio scatto sul tema “L’inverno”, aggiudicandosi i premi messi in palio dai donatori caldieresi. I cinque vincitori sono stati, nell'ordine, Adriano Boscato, di Pove del Grappa (VI); Maurizio Bocchi, di Rezzato (BS); Alex Premoli, di Lodi; Eleonora Danzi, di Caldiero; Luca Giavoni, di San Giovanni Lupatoto. «Le foto in gara erano tutte bellissime e siamo felici che la partecipazione al concorso sia cresciuta così tanto: ringraziamo i fotografi amatoriali per averci aiutato a promuovere in modo originale il dono di sangue e plasma, di cui c’è sempre bisogno», commenta Alessio Martinelli, presidente della sezione termale, che raduna 150 donatori.

19 S. MARTINO BUON ALBERGO VITA ASSOC I A T AV ATIV COSSA I A T I VA
1° classificato 2° classificato 3° classificato 4°
classificato
classificato

UNA PEDALATA PER LA VITA

Sui pedali per ricordare che il bisogno di sangue non si ferma mai. L’hanno ricordato i donatori della sezione Fidas Verona di Buttapietra in occasione della gara cicloturistica da 21 km che si è corsa il 1° maggio alla scoperta del territorio. E, in preparazione dell’evento sportivo, hanno contribuito a pedalare per la vita anche gli ospiti di Villa Verona Bike, che ha ideato un’originale iniziativa.

«Il 1° aprile abbiamo esposto nel portico del nostro b&b una cyclette, a disposizione di ospiti e cittadini, con un doppio obiettivo: far fare attività fisica e sostenere i donatori di Buttapietra con una

donazione», fanno sapere Laura Rossi e Andrea Zuccher, titolari della struttura ricettiva. Per ogni chilometro percorso sulla cyclette, 20 centesimi andranno infatti ad aiutare la sezione.

«Ogni iniziativa che aiuti a promuovere il dono è utile», sottolinea Marco Noris, presidente della sezione di Buttapietra, che conta 141 donatori. Un altro bel traguardo recente per la sezione è aver accompagnato 8 neo-maggiorenni al Centro trasfusionale. «Grazie alla collaborazione col Comune di Buttapietra e con la Croce Rossa, abbiamo incontrato i nuovi diciottenni, avvicinandoli all’aspirantato», conclude.

LARGO AI GIOVANI

Attenti e curiosi: quando si parla ai giovanissimi di dono le reazioni sono sempre positive. È successo anche all’incontro promosso dalla sezione Fidas Verona di Santissimo Redentore-Marchesino, in collaborazione col gruppo adolescenti della parrocchia.

«Noi siamo una sezione piccola, che conta un’ottantina di donatori, e poter incontrare questi ragazzi è stata una bella opportunità: si

SANTA LUCIA

GOCCE SPECIALI

sono dimostrati molto interessati, ci hanno fatto diverse domande e speriamo diventino tutti dei donatori», informa Alessia Caldana, presidente della sezione Alla serata hanno preso la parola Giancarlo Zaccarella, storico donatore della sezione, nonché ex presidente, il parroco don Claudio Cunego e Alessandro Cordioli del direttivo di Fidas Verona. «Speriamo di organizzarne presto delle altre», conclude Caldana.

Pur di rendere visibile il dono, i volontari di Fidas Verona si travestono persino da gocce di sangue! Ecco i donatori della sezione di Santa Lucia, presieduta da Rosanna Bosi, impegnati nella sfilata di Carnevale organizzata dalla 4a Circoscrizione per le vie del quartiere. Bravi!

VITA ASSOC I A T AV ATIV COSSA I A T I VA 20 BUTTAPIETRA
SS. REDENTORE-MARCHESINO

QUI FIORISCONO LIBRI

C’è una nuova casetta per lo scambio gratuito di libri in via Ferrari, a Cavalcaselle: l’hanno inaugurata a fine aprile i donatori della sezione di Castelnuovo del Garda, insieme all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giovanni Dal Cero e alla scuola dell’infanzia “Don Giuseppe Manganotti” di Cavalcaselle. L’iniziativa fa parte di un percorso incentrato sull’educazione ambientale e il senso civico, come spiega la coordinatrice della scuola, Valeria Busti. «Per la Giornata mondiale della Terra abbiamo esteso a tutta la comunità il nostro pensiero, decorando una casetta per il bookcrossing e realizzando una speciale aiuola fio rita con materiali di recupero, di cui si prenderanno cura i bambini e la comunità».

Rosa Alba Alfano, presidente della sezione Fidas, sottolinea l’importanza della collaborazione. «Ci fa piacere aver donato la casetta dei libri, è la seconda di una serie che metteremo in tutte le frazioni del Comune: il nome di Fidas Verona sarà così associato alla cura per la comunità in cui viviamo, un aspetto in comune al dono del sangue».

FIDAS IN VIAGGIO

I GIRAMONDO

Il gruppo Runners Buttapietra, nato a inizio anno nella sezione Fidas Verona di Buttapietra, porta in giro il logo dei donatori di sangue. Ogni domenica 94 marciatori partecipano alle camminate e corse del territorio provinciale e non solo, ma capita pure che alcuni atleti-donatori del gruppo partecipino alle maratone internazionali, come quella di Valencia (nella foto), indossando i colori di Fidas. Bravi!

Il “Fishermen’s Trail”, il cammino dei pescatori, si snoda per 120 km sulle maestose scogliere dell’Oceano Atlantico, in Portogallo. L’ha percorso a inizio marzo questo gruppo, da Lisbona a Sagres, con varie tappe intermedie – tra cui Cabo Sao Vicente (nella foto) – in cui c’era anche Claudio Zanini, coordinatore della zona Nord di Fidas Verona. Per l’occasione ha sventolato la bandiera associativa, inviandoci la foto: aspettiamo le vostre!

CASTELNUOVO DEL GARDA VITA ASSOC I A T AV ATIV COSSA I A T I VA 21

R...estate

CON FIDAS!

Ci aspetta un’estate ricca di occasioni di incontro: le 79 sezioni di Fidas Verona si sono scatenate! Saranno moltissimi gli eventi organizzati sul territorio per promuovere il dono. Finalmente, dopo lo stop imposto dalla pandemia, tornano alla grande anche i tornei sportivi che ci erano tanto mancati. Grazie a tutti i volontari!

28 maggio a Bovolone

23ª BICICLETTATA GRUPPI FIDAS DEL BASSO VERONESE

Un percorso di 24 km con partenza da Bovolone, organizzato dalle sezioni della zona Sud; partenza alle 9, rientro alle 12. Per iscriversi: tel. 329.1042085 (Carlo).

28 maggio a Custoza RUN FOR LIFE

L’Asd Bike Team di Caselle organizza con la sezione Fidas Verona di Caselle la prima edizione di “Run for life”, corsa podistica che lega insieme sport, salute e dono. Ritrovo, partenza e arrivo presso l’agrigelateria “Corte Vittoria” di Custoza. Iscrizioni entro il 26 maggio: www.bike-team.it o www.fidascaselle.it.

Dal 12 giugno al 1° luglio a Stallavena

8° TROFEO DI CALCIO ZONA NORD

Due gironi, dieci squadre, 24 partite: sono i numeri dell’8° trofeo di calcio a 7 organizzato dalla zona Nord di Fidas Verona. Si giocherà a Stallavena il lunedì, mercoledì e venerdì sera, per tre settimane. «Il torneo è nato per avvicinare i giovani e far comprendere l’importanza del dono del sangue – ricorda Claudio Zanini, coordinatore di zona –. Ringraziamo anche la società sportiva Real Grezzanalugo per averci dato la possibilità di fare promozione ai loro giovani atleti».

17-18 giugno a Pedemonte

9° TORNEO PROVINCIALE

DI CALCIO A 7 - MEMORIAL

“ALESSANDRO DE MORI”

L’ultima edizione risaliva al 2019, prima del Covid. Finalmente torna l’atteso torneo di calcio, che vedrà fronteggiarsi squadre di donatrici, donatori e aspiranti. La nona edizione sarà ospitata negli impianti sportivi di Pedemonte. Pronti a fare il tifo?

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NEWS SWEN

25 giugno a Dossobuono

9° ZUGARDONANDO

Formula vincente non si cambia: tornerà con i suoi strabilianti giochi all’aperto “ZugarDonando”, il Palio del donatore giunto alla sua nona edizione e ospitato a Dossobuono. Ci sarai?

9 luglio a Bionde di Salizzole

10° TORNEO DI PALLAVOLO

Dopo alcuni anni di sospensione a causa della pandemia, ritorna anche il 10° Torneo provinciale di pallavolo a quattro “Memorial Gilberto Bresaola e Agostino Crescente”. Scalda i muscoli!

26-27 agosto alle

Terme di Giunone di Caldiero

24 ORE DEL DONATORE“MEMORIAL CARLETTO LANCIAI”

Non c’è ultimo fine settimana di agosto senza la staffetta a nuoto organizzata da Fidas Verona in collaborazione con Fidas nazionale per promuovere il dono di sangue ed emocomponenti nel periodo estivo. Ti aspettiamo alle Terme di Giunone per la 15ª edizione! Prenota i tuoi 15 minuti di nuoto! Invia una mail a 24ore@fidasverona.it.

3 settembre a Perzacco CAMINARDONANDO

Si rimette in marcia per una buona causa, la “CaminarDonando”, giunta alla quarta edizione; anche quest’anno sosterrà AS.IT.O.I. ets (Associazione Italiana Osteogenesi Imperfetta). A organizzarla, la sezione Fidas Verona di Perzacco, col suo gruppo podistico gli “Svenati”.

Per iscrizioni: svenati.fidasperzacco@gmail.com.

9 settembre a Cadidavid

FIDAS TUTTINSIEME

16 luglio

a Pozzo CORRI CON LA FIDAS PER I MALATI DI SLA

Ricordare l’importanza del dono del sangue e sensibilizzare su una malattia poco conosciuta, la Sclerosi laterale amiotrofica. È l’obiettivo di “Corri con la Fidas per i malati di Sla”, in programma il 16 luglio a Pozzo di San Giovanni Lupatoto. La manifestazione è promossa dai donatori delle sezioni di Pozzo e Raldon con la zona Centro.

La sezione Fidas Verona di Cadidavid chiama a raccolta tutti i donatori di Verona e provincia per l’8ª Festa provinciale “Fidas Tuttinsieme”. Si terrà all’interno della Sagra della Madonna del Popolo il 9 settembre: divertimento assicurato!

Prossimamente...

Preparati a salire di nuovo in sella alla moto per l’iniziativa promossa da Fidas nazionale e realizzata da Fidas Verona. Ritorna prossimamente l’uscita sulle due ruote con i nostri donatori.

Per informazioni e adesioni: moto@fidasverona.it.

SERATA GIOVANI IL 24 GIUGNO A STALLAVENA

Hamburger, pizza, birra, musica dal vivo (con Sons e Medula) e tanto divertimento. Si chiama “Happy donator hours” l’evento organizzato dalla zona Nord il 24 giugno a Stallavena, negli spazi del birrificio artigianale Lesster. A tutti i giovani che faranno la promessa di donazione o prenoteranno un appuntamento al Centro trasfusionale sarà dato un buono per una bibita gratuita. «L’idea è di avvicinare le nuove generazioni al dono: noi volontari saremo presenti con il Gruppo Giovani e ben visibili nelle nostre postazioni e girando tra i tavoli», anticipa Silvia Campedelli, presidente della sezione di Stallavena, che da poco ha sfondato il record dei 150 donatori, arrivando a 160.

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METTI IN MOTO IL DONO

DEL DONATORE DI SANGUE

Grazie a tutti i donatori!

CHI PUÒ DONARE?

Tutte le persone fra i 18 e i 65 anni, con un peso superiore ai 50 kg e in buona salute.

OGNI QUANTO SI DONA?

Gli uomini possono donare sangue intero ogni 90 giorni; le donne, in età fertile, due volte l’anno. Il plasma invece segue intervalli variabili.

COME E DOVE SI DONA?

È molto semplice: basta recarsi in uno dei Centri trasfusionali di Verona e provincia, dopo aver superato la visita medica di idoneità. Per prenotare la propria donazione basta inviare una e-mail a prenota.trasfusionale@aulss9.veneto.it o chiamare il numero verde gratuito 800.310.611 (da fisso), lo 0442.622867 (per chiamate da cellulare), il 339.3607451 (per telefonate/sms).

E TU, HAI MAI PROVATO A DONARE?

Condividi il sangue, condividi la vita!

14 GIUGNO 2023 GIORNATA
MONDIALE
Per ulteriori informazioni: www.fidasverona.it

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